Festa di Maria Ausiliatrice 2019

24 maggio.

Un data che non passa mai inosservata per coloro che seguono e appartengono alla Famiglia Salesiana.

Una data che significa festa e ringraziamento a Maria, madre di tutti noi e soccorritrice di tutti coloro che La invocano.

E con l’insegnamento di don Bosco, che sempre metteva Maria al centro delle sue preghiere, ecco che iniziano tutti i festeggiamenti e ringraziamenti attraverso le S.Messe, le preghiere e la processione finale.

Tante le persone passate in questi giorni anche solo per un saluto all’Ausiliatrice. Sin dalla mezzanotte di ieri, la Basilica di Valdocco è rimasta infatti sempre gremita di tanti devoti, senza lasciar mai sola la statua di Maria Ausiliatrice, ormai pronta per percorrere le strade della città di Torino dalle ore 20.30 di questa sera, con la Solenne Processione.

Rivivi qui sotto, attraverso le dirette Facebook, i momenti più belli della giornata.

Santa Messa – ore 11,00:

FESTA di MARIA AUSILIATRICE – Santa Messa presieduta da S.E. Mons. Cesare Nosiglia, arcivescovo di Torino

Publiée par Agenzia Info Salesiana – Ans sur Vendredi 24 mai 2019

L’omelia di Mons. Cesare Nosiglia, Arcivescovo di Torino, durante la messa celebrata alle ore 11,00:

«In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta» (Lc 1,39-40).

 

Che cosa muove Maria ad affrontare un viaggio faticoso nelle sue condizioni? È l’amore verso la cugina. È il desiderio di lodare insieme il Signore, che ha fatto in lei e in Elisabetta grandi cose. È l’ansia missionaria di donarle Cristo, il Figlio che porta in grembo. È la gioia di comunicare a lei la sua fede. È il bisogno profondo di servirla nelle sue necessità.

Maria insegna alle nostre comunità cristiane e a ciascuno di noi a percorrere le vie della storia e degli ambienti della nostra vita andando incontro alle persone, uscendo da noi stessi e offrendo segni, parole, gesti di amicizia, di annuncio, di preghiera, di servizio. Soprattutto, insegna a portare Gesù ovunque viviamo.

Guardando ora alle nostre realtà locali, vorrei trarre da questa scelta di Maria, che onoriamo oggi con il titolo di Ausiliatrice, riconoscendo dunque che ella aiuta ogni discepolo del suo Figlio, che ella aiuta le famiglie e la Chiesa e il mondo intero con la sua intercessione potente, alcune indicazioni importanti per la nostra missione di credenti oggi e qui, nel nostro concreto vissuto e ambiente.
Maria ci insegna il coraggio di osare. Possiamo dire che è stata questa la caratteristica più forte che ha dato il via al boom economico e a tantissime iniziative di impegno sociale nella nostra terra. Le persone, le famiglie, i gruppi hanno saputo osare e scommettere sul futuro, partendo da una convinta valorizzazione di se stessi, con spirito creativo e carico di speranza.

Oggi, assistiamo a una crisi della speranza, per cui si cerca di conservare l’esistente e si ha scarsa fiducia nel domani. A farne le spese sono soprattutto i giovani, che si vedono tarpare le ali da un mondo “adultizzato”, spesso chiuso dentro i propri schemi culturali e sociali, che stenta ad aprirsi al nuovo e a lasciare spazio alla loro progettualità e fantasia.

Anche nelle nostre comunità avviene lo stesso: si preferisce governare il presente e si ha timore delle novità, che esigono un cambiamento giudicato troppo repentino e non accettabile dalla gente. Così, vediamo quanta fatica si fa ad accettare i nuovi orientamenti pastorali che la diocesi propone, gli inviti e le proposte di formazione degli adulti e di rinnovamento della catechesi o le iniziative rivolte ai giovani, il buon funzionamento delle unità pastorali sul territorio tra parrocchie vicine, ma spesso separate e chiuse all’ombra del proprio campanile. Soprattutto, si fa fatica ad intraprendere un’azione missionaria rivolta a tutte le persone e famiglie che abitano nello stesso territorio cittadino e vivono ai margini delle parrocchie e delle realtà cristiane.

Maria, giovane fanciulla di Nazaret, ci dia il coraggio di osare di più e scommettere sulla fede, confidando nello Spirito Santo e non su di noi e sui nostri progetti, senza paure e timori, con la gioia di camminare in fretta verso il mondo che ci circonda, fortificati da una speranza comune e da un unico obiettivo: quello di annunciare Cristo a tutto campo, senza timori o paure, e vivere il Vangelo della carità verso i poveri, i sofferenti, gli immigrati e i senza dimora, gli anziani e i giovani.

Maria ci insegna a investire il tempo non solo per il proprio benessere fisico e materiale, ma anche per la crescita umana e spirituale. Oggi, nella mentalità prevalente e reclamizzata dai massmedia, emergono regole primarie di vita da perseguire come idoli assoluti e indiscutibili. La prima dice che “il tempo è denaro” e questo principio diventa il valore primario, per cui tutto tende a fare soldi e tutto viene visto come via per raggiungere quest’obiettivo, al quale si sacrifica anche il tempo che dovrebbe essere dedicato alla famiglia, ai figli, alla comunità e alla solidarietà. «Quale vantaggio ha un uomo che guadagna il mondo intero, ma perde o rovina se stesso?», ammonisce Gesu’ (Lc 9,25). Il lavoro è importante ed è un primario diritto di ogni persona, ma l’uomo non conta per quello che possiede o per quello che è capace di produrre e di guadagnare, perché vale per se stesso in quanto persona, soggetto di esigenze e di attese, che vanno oltre i beni materiali e provvisori ed appellano a quelli spirituali ed eterni.

Legata a questa, c’è poi una seconda regola di vita prevalente nel costume sociale, secondo la quale “il tempo è fatto per divertirsi”, per cui il diritto a ricercare quello che dà piacere e soddisfazione fisica e materiale, costi quello che costi, vale più di ogni altro bene. È la situazione del ricco, richiamata da Gesù nella parabola:

«Godi anima mia e divertiti con i beni che hai accumulato e che ti possono rendere felice. Stolto, dice il Signore, questa notte morirai e dovrai lasciare tutto, senza un minimo di credito, nei confronti di Dio e degli altri, che ti possa salvare dalla condanna eterna» (cfr. Lc 12,19-21).

Con queste regole di vita, il tempo dedicato a Dio, alla preghiera e al prossimo si riduce sempre più e anche gli spazi, che nella nostra cultura e tradizione venivano dedicati al riposo e ai valori dello spirito, come la domenica, sono svuotati della loro anima e si trasformano in ulteriori occasioni di stress, di shopping, di evasione. In questi ultimi tempi, abbiamo notato che diverse categorie di lavoratori si sono mobilitate criticamente contro il tentativo di rendere la domenica e perfino la Pasqua un giorno come gli altri, sottoposto alle leggi assolute del mercato e del consumismo, e hanno esigito che fosse salvaguardata la libertà per la loro vita personale e familiare. La Chiesa sostiene questa rivendicazione e richiama incessantemente il valore religioso e spirituale, ma anche sociale e familiare, della domenica e chiede che di essa tutti possano usufruire per la cura spirituale di se stessi, per l’incontro fraterno in famiglia, per la solidarietà.

Maria ci insegna ad usare il tempo per farci carico del disagio delle persone e delle famiglie. Il paradosso, che esiste oggi nella nostra terra, è ben evidenziato dal fatto che aumentano la ricchezza materiale e sociale, ma crescono anche l’insicurezza e la precarietà, la corruzione che è un cancro sociale dei più dannosi, le preoccupazioni e l’incertezza per il futuro, un clima di conflittualità su tutto e una palese rassegnazione che oscura l’animo di tanti. Spesso, si tratta di un disagio nascosto, che emerge solo nelle sue espressioni più crude, ma che è diffuso in molti nuclei familiari e abbraccia persone di ogni età e condizione.

Interessa anche il vivere quotidiano, per cui non sono pochi coloro che chiedono assistenza alle parrocchie e ai servizi sociali, anche per avere solo qualcosa da mangiare o per pagare il ticket sanitario o le bollette di affitto o di servizi indispensabili. La vita nei quartieri della nostra città e in particolare nelle periferie, diventa sempre più problematica, per la solitudine di tanti anziani che soffrono, oltre che per motivi economici, per la mancanza di affetto, di relazioni di vicinato o di parentela sincere e costanti, di un’efficace prossimità che permetta di affrontare i problemi più semplici e quotidiani. Le situazioni di disagio sono proprie inoltre di tante famiglie composte da donne sole, madri con figli a carico, immigrati non integrati nel tessuto ambientale del territorio, senza dimora che vivono per la strada senza una prospettiva di futuro, campi rom simili a favelas sudamericane, realtà condominiali in perenne conflittualità. La condizione giovanile in particolare è aggravata da condizioni di vita spesso precarie, dovute alla provvisorietà del lavoro, alle difficoltà di sviluppare le proprie attitudini secondo gli studi fatti e le competenze acquisite, alla propaganda accattivante di un facile guadagno su vie disoneste, al rifiuto di responsabilità che conduce a scelte provvisorie nel campo degli affetti.

Accanto alle iniziative promosse dalla Caritas e dalla San Vicenzo e da Migrantes, c’è nella città una numerosa schiera di “buoni samaritani”, disponibili a farsi carico di queste situazioni. Maria ci insegna che questo servizio non può essere solo di pochi o delegato ad esperti o volontari che generosamente si prestano, ma deve essere di ciascuno nei confronti del suo prossimo che gli vive accanto e che ha bisogno di essere accolto e visitato nelle sue difficoltà. Le nostre comunità debbono attivare e promuovere questa rete di prossimità, così da integrare sul piano dell’ambiente di vita quotidiano i servizi necessari alle esigenze delle famiglie e delle singole persone in difficoltà.

A Te, Maria Ausiliatrice, affido tutti gli abitanti della nostra terra torinese e i particolare i giovani. Aiutaci a ritrovare nelle comuni radici cristiane la forza spirituale della fede in Cristo e dell’amore, per superare le contrapposizioni e le tensioni di questo nostro tempo e affrontare i suoi problemi complessi con animo aperto alla speranza che tu infondi nei nostri cuori.

Preparazione e Santa Messa – ore 18,30:

Publiée par Agenzia Info Salesiana – Ans sur Vendredi 24 mai 2019

Diretta sera:

SOLENNITA' DI MARIA AUSILIATRICEIN DIRETTA IN ESCLUSIVA SU RETE 7BASILICA DI MARIA AUSILIATRICE – TORINOdalle ore…

Publiée par Rete7 sur Vendredi 24 mai 2019

Festa di Maria Ausiliatrice 2019 – Il programma

La festa di Maria Ausiliatrice è oramai alle porte. Di seguito il calendario delle celebrazioni presso la Basilica:

Giovedì 23 maggio
Vigilia della Festa

  • ore 24.00: S. Messa di Mezzanotte.

Il Santuario rimane aperto tutta la notte per l’adorazione eucaristica solenne (5.30 Lodi – 6.00 S. Messa)

Venerdì 24 maggio
Festa di Maria Ausiliatrice

  • ore 7.00: S. Messa
  • ore 8.30: S. Messa (scuole sdb e fma). Presiede don E. Stasi sdb, Ispettore ICP.
  • ore 10.00: S. Messa. Presiede P. Pollone sdb, novello sacerdote.
  • ore 11.00: S. Messa. Presiede S.E. mons. Cesare Nosiglia. Anima i canti la Corale della Basilica.
  • ore 15.00: Benedizione dei Bambini
  • ore 16.00: Vespri Solenni. Presiede mons. E. Covolo sdb.
  • ore 17.00: S. Messa. Presiede mons. E. Covolo sdb.
  • ore 18.30: S. Messa. Presiede don A. Fernandez Artime, Rettor Maggiore dei Salesiani.
    Anima i canti il Coro dell’Oratorio di Valdocco.
  • ore 20.30: SOLENNE PROCESSIONE (S.E. mons. Cesare Nosiglia).
    Al termine S. Messa (Presiede mons. G. Martinacci, rettore della Consolata).

Percorso della Processione:
Via Maria Ausiliatrice – Via Salerno – Contro viale Corso Regina Margherita – Controviale Corso Principe Oddone – Strada del Fortino (corsia nord/contromano) – Via Cigna – Controviale C.so Regina Margherita – Piazza Maria Ausiliatrice.

Il 23 e il 24 la Veglia (21.00 – 1.30), Concelebrazioni (11.00 e 18.30), Processione: saranno trasmesse in Mondovisione via Satellite da TELEPACE HD, canale sky 515 in collaborazione con Missioni Don Bosco.
La Concelebrazione ore 18.30 e la Processione saranno trasmesse anche da RETE7, canale 12 del digitale terrestre.

La giornata verrà trasmessa in diretta sulla pagina facebook infoans, in 4 lingue.

Info ANS

 

ICP, festa delle scuole medie: quasi 3mila ragazzi al Colle Don Bosco

Un’ottima giornata di sole, amicizia e sana allegria ha vissuto venerdì 10 maggio il Colle Don Bosco

Asti 25 Aprile 2019 – Festa Ispettoriale ICP

Giovedì 25 aprile 2019 si è svolta la Festa Ispettoriale della Circoscrizione Piemonte (ICP) presso la casa salesiana di Asti che nell’anno corrente festeggia i suoi 100 anni di presenza sul territorio astigiano. Il programma della giornata è stato il seguente:

  • Ore 9.30 – Accoglienza;
  • Ore 10.00 – don Bosco ha fatto Cento;
  • Ore 10.30 – Omaggio ai festeggiati;
  • Ore 11.30 – Prove di canto in chiesa;
  • Ore 11.45 – Concelebrazione Eucaristica;
  • Ore 12.45 – Pranzo.

Don Sabino Frigato, Vicario Ispettoriale, racconta così la giornata:

25 APRILE. A memoria di salesiano del Piemonte e Valle d’Aosta questa è la data della festa ispettoriale. La scelta del luogo è guidata da un qualche evento particolare dell’Ispettoria. In questi ultimi anni vanno “di moda” i centenari o date significative della presenza salesiana. Quest’anno la scelta è caduta su Asti in quanto celebra i 100 anni della presenza dei Salesiani.

Quella ispettoriale è una festa all’insegna della fraternità, dell’incontro tra amici, di scambio di esperienze ma anche di fatiche e di acciacchi, vista l’età media dei partecipanti.

Il primo appuntamento della giornata dei circa 220 salesiani è avvenuto nel teatro, molto capiente. Saluto iniziale del direttore, don Roberto Gorgerino. Il canto di un gruppo di giovani e un video che racconta i 100 anni dei Salesiani ad Asti.

Seguono saluti e ringraziamenti da parte del Vicario ispettoriale, il quale invita tutti i salesiani che celebrano un anniversario significativo di vita religiosa e/o di ordinazione sacerdotale a ricevere la pergamena ricordo del loro giubileo.

L’Eucaristia nella chiesa parrocchiale presieduta dal consigliere generale per la formazione salesiana don Ivo Cohelo. Segue il buon pranzo con il quale si conclude festosamente la giornata. Si torna a casa con il gradito regalo da parte della comunità di alcune buone bottiglie di nebbiolo.

Anniversari di Professione Religiosa:

  • Don Faletti Nicola – 85° di Professione
  • Don Succi Giovanni Carlo – 80° di Professione
  • Don Carniel Egidio – 75° Professione
  • Don Colombo Mario – 75° Professione
  • Don Morgando Giacomo – 75° Professione
  • Don Sandrino Carlo – 75° Professione
  • Don Zulian Luigi – 75° Professione
  • Don Chiappani Antonio – 70° di Professione
  • Sig. Grosso Giacomo – 70° di Professione
  • Sig. Arlian Brizio – 60°di Professione
  • Don Avagnina Alessandro – 60°di Professione
  • Don Bazzoni Vittorio – 60°di Professione
  • Don Bonalume Pietro – 60°di Professione
  • Don Bovo Luciano – 60°di Professione
  • Don Cargnin Ferdinando – 60°di Professione
  • Don Dalbesio Pietro Celeste – 60°di Professione
  • Don Giacomini Angelo – 60°di Professione
  • Don Mano Oreste – 60°di Professione
  • Don Miele Renzo – 60°di Professione
  • Don Luigi – 60°di Professione
  • Don Saddi Sergio – 60°di Professione
  • Don Schulz Hermann – 60°di Professione
  • Sig. Aimo Battista – 50° di Professione
  • Don Arborino Marco – 50° di Professione
  • Don Gasol Rafael – 50° di Professione
  • Don Gualdoni Roberto – 50° di Professione
  • Don Melzani Lucio – 50° di Professione
  • Don Moriondo Giovanni – 50° di Professione
  • Don Horak Jan – 50° di Professione
  • Don Oni Silvano – 50° di Professione
  • Don Ribero Corrado – 25° di Professione
  • Sig. Toso Gianluca – 25° di Professione

Anniversari di Ordinazione Sacerdotale:

  • Don Faletti Nicola – 75° di Sacerdozio
  • Don Accornero Flavio – 70° di Sacerdozio
  • Don Torresin Vittorio – 60° di Sacerdozio
  • Don Bianco Emilio – 50° di sacerdozio
  • Don Durando Claudio – 25° di Sacerdozio
  • Don Majnetti Piermario – 25° di Sacerdozio
  • Don Martoglio Stefano – 25° di Sacerdozio
  • Don Pontoni Paolo – 25° di Sacerdozio
  • Don Rossetti Marco – 25° di Sacerdozio
  • Don Rossi Valter – 25° di Sacerdozio

Guarda qui tutte le foto della giornata!

 

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MGS Europa, esercizi spirituali al Colle Don Bosco per 30 giovani

Da martedì 23 a domenica 28 aprile, nella settimana dell’ottava di Pasqua, si stanno svolgendo al Colle don Bosco gli esercizi spirituali per giovani dell’MGS Europa predicati da don Fabio Attard e animati da don Lytton Quadros (UNG) e dai salesiani del Colle don Bosco.
Prima esperienza di questo genere, si inserisce nel quadro delle proposte che la commissione delle comunità dei luoghi salesiani sta animando in questo anno pastorale.
Inviati dai loro delegati di pastorale giovanile, si sono radunati 30 giovani di 8 nazioni: Spagna, Malta, Irlanda, Italia, Ungheria, Lituania, Slovacchia, Austria.
In lingua inglese e con il cuore universale, questi giovani adulti stanno vivendo con grandissima profondità questa esperienza: 4 lectio divine nelle mattine accompagnate da 4 “lectio salesiane” del pomeriggio camminando sui sentieri di don Bosco, Mamma Margherita, Domenico Savio.
I momenti di preghiera, silenzio, condivisione e fraternità con la comunità salesiana ai pasti sono gli ingredienti che stanno rendendo intensa questa settimana.

Cnos-FAP Piemonte con il protocollo TechPro2 fa rivivere il mito delle Tute Bianche della Fiat 500

L’Associazione CNOS-FAP Regione Piemonte attraverso il protocollo TechPro2 sarà presente negli eventi “457 Stupinigi Experience”, le kermesse dedicate alla vera sede natia della FIAT 500: gli attuali meccanici in tuta bianca faranno rivivere il mito degli storici tecnici che accompagnarono la nascita del Cinquino.

Il primo prototipo della futura Nuova 500 venne infatti presentato per la prima volta a Stupinigi il 18 ottobre 1955 come progetto 400, poi re-ingegnerizzato come 450 ed infine messo in vendita nel 1957: la sequenza dei codici nativi dell’iconica utilitaria italiana è stata raccolta dal toro nell’ingranaggio di Ruzza Torino, nel dedicato progetto 457 Stupinigi ed è proprio nelle fasi natie che nacque la leggenda delle tute bianche.

Quando nel 1957 fu finalmente pronta ad essere messa in vendita, la FIAT 500 venne svelata il primo luglio all’allora capo del governo italiano Adone Zoli, nei giardini del Viminale, quindi venne affidata alle tute bianche dei meccanici FIAT: il giorno seguente, 2 luglio 1957, furono loro a gestire le auto alla prima presentazione pubblica, organizzata in una serata mondana a porte chiuse a Torino, in cui le tute bianche assistettero alle prime guide del Cinquino tanti nomi di spicco, fra cui il campione del mondo di Formula 1 Nino Farina.

FIAT 500 tornerà ad avere presentazioni tecniche live negli eventi “457 Stupinigi Experience”, grazie ai contributi del CNOS-FAP del Piemonte, e verranno realizzati progetti esperienziali mirati alla conoscenza della storia del Cinquino. In questo senso sarà fondamentale l’apporto della LGR del docente di motorismo Ludovico Gonella, che interverrà come direttore tecnico ed organizzatore delle risorse.

Il debutto del primo progetto tecnico è fissato a Parco Valentino  e porterà alla ricostruzione di un leggendario prototipo del passato, facendo richiamo al fatto che FIAT lanciò nel 1958 la versione Sport della 500.  CNOS-FAP ed LGR ne riporteranno in vita il prototipo, ricreando da zero una 500 storica con motore motociclistico: il progetto durerà 4 anni ed evolverà in 8 tappe, all’interno degli eventi “457 Stupinigi Experience”, sotto la concezione e la direzione tecnica di LGR e l’intervento di CNOS-FAP tramite la sede operativa di Fossano (Cuneo). 

Il progetto 457 Experience prosegue nella propria vocazione di raccogliere tutti i grandi nomi che hanno scritto la storia di FIAT 500 e il ritorno delle tute bianche si va ad unire ad un altro grande ritorno, ricordando che nel 2018 Mirella Rovatti si è prestata ad essere madrina della nascita degli appuntamenti dopo essere stata madrina del lancio della FIAT 500 nel 1957.

In estate andrà in scena la “457 Stupinigi Pop Experience”, con cui verranno celebrate le storiche date di aperture alle vendite: il turno estivo scatterà il 15 giugno (Facendo richiamo alla data del 1936 in cui venne messa in vendita la prima FIAT 500, che la storia volle poi venir soprannominata popolarmente “Topolino”) e si concluderà il 4 luglio (Ricordando la data del 1957 in cui vennero aperte le vendite della Nuova 500, poi popolarmente “Cinquino”).

In autunno andrà invece in scena la “457 Stupinigi Sweet Home Experience”, in cui si celebreranno le origini di FIAT 500, ricordando che il primo modello venne presentato a Stupinigi il 18 ottobre 1955 e venne presentato insieme a tante altre auto di origine torinese divenute poi leggendarie, quali la 1100, la 600 Multipla e la Bianchina. La tappa autunnale scatterà sabato 5 ottobre con la presentazione e terminerà proprio il 18 Ottobre a Stupinigi, con il 457 Season Debriefing, appuntamento in cui tutti i protagonisti della stagione si raccoglieranno per organizzare nuove idee e progetti per la stagione successiva.

 

ICP, entusiasmo, amicizia e sana competizione tra i 2400 studenti al CFP Day

Entusiasmo, amicizia e sana competizione.  Questi i valori centrali della giornata che, mercoledì 10 aprile 2019, si è svolta nella casa salesiana di Rivoli Cascine-Vica dove ben 2400 allievi dei 13 Centri di Formazione Professionale del Piemonte e Valle d’Aosta si sono ritrovati per dare vita ad una moltitudine di tornei e stand per la promozione della salute e delle attività fisiche e motorie.

Ritrovo alle 9 della mattina e poi via con tornei di calcio, pallavolo, basket, soccer human ball e calcio balilla. E poi ancora un toro meccanico, una pista per go-kart a pedali e le sale del cinema-teatro don Bosco Rivoli che hanno trasmesso film per tutta la giornata. Insomma una giornata in puro stile salesiano in cui lo spirito di Don Bosco, attraverso i 400 formatori dei vari centri, ha più che mai fatto emergere un clima di gioia piena in cui riscoprire amicizie e sentire sulla pelle il bene che si cerca di trasmettere a questi giovani.

 

Perché organizzare questa giornata? Ecco le parole di don Stefano Mondindelegato della Pastorale Giovanile Salesiana, che sintetizzano la risposta:

Educarli a stare assieme, dirgli che gli si vuole bene in modo speciale. Organizzare con loro per farli sentire protagonisti e ridirci che c’è un alleanza che va nella formazione in classe – laboratorio – tempo libero. Questi ragazzi ci chiedono di restituirgli un po’ di speranza anche negli affetti, in persone che si dedicano a loro e con le quali avere un confronto per crescere. 

Lucio ReghellinDirettore generale del Cnos-Fap Regione Piemonte, commenta cosi:

Una grande festa per tutti i ragazzi dei centri della Formazione Professionale.

Una giornata che vuole evidenziare come la FP salesiana si distingua dalle altre, in quanto punta a formare tutta la persona del giovane che compie il percorso. Non solo dal punto di vista formativo, fornendo competenze utili per proiettarsi nel mondo del lavoro, ma guarda anche la formazione della persona e la sua crescita.

 

Franco Dessì, Sindaco di Rivoli, invece, dice:  

Vedere tanti giovani in questo ambiente, impegnati in giochi riempie il cuore e dà buonissime prospettive per il futuro.

 

Spazio Fratto Tempo: come Don Bosco, dalla parte dei ragazzi nell’orientamento al lavoro

Spazio fratto tempo è un progetto di accompagnamento all’inserimento lavorativo rivolto ai giovani dell’area metropolitana di Torino  di età compresa tra i 15 e i 29 anni con un ISEE al di sotto dei 25 mila euro”. A spiegare il progetto è Alessandro Brescia, referente della progettazione per la parte della pastorale giovanile e AGS.

“È la risposta salesiana e di altri entri che fanno parte del nostro partnerariato, come ciofs e l’Enaip, insieme con AGS per il territorio e insieme con l’Università di Torino IUSTO Rebaudengo, al bando della Compagnia di san paolo “Articolo +uno” che prevedeva la possibilità di presentare dei progetti per sperimentare modalità innovative di ingresso nel mondo del lavoro rivolto ai giovani più vulnerabili, i famosi “NEET”, e  quelli con ancora meno possibilità.

Abbiamo messo insieme questi enti ed elaborato dei percorsi dove gli operatori dei Servizi al lavoro, gli orientatori e i responsabili imprese collaborano con i nostri educatori. L’obiettivo è creare un’alleanza educativa, sullo stile del primo contratto educativo di Don Bosco, tra educatore, orientatore e tutor aziendale. Nel famoso contratto, Don Bosco firmò insieme con il padre del ragazzo e con l’impresario il contratto di apprendistato.

Qui, stiamo provando a fare la stessa cosa: agganciare i ragazzi dei nostri oratori, ma anche oltre i cancelli, per proporgli un percorso di accompagnamento, fatto di presa in carico individuale da parte dell’educatore, per elaborare con l’orientatore della formazione professionale, quello che è il percorso più adatto al ragazzo. È una cosa nuova che stiamo provando a spiegare alle aziende: anziché fare normali selezioni, con questa modalità potrebbero avere delle figure adulte di riferimento – l’educatore e l’orientatore di formazione professionale – che insieme a lui accompagnano il ragazzo in un tirocinio o inserimento lavorativo”.

Essere onesti è la vera Rivoluzione!

Si è svolto mercoledì 20 marzo il secondo incontro formativo del CUS (Centri Universitari Salesiani) presso la sala San Galli di Valdocco. Sala riempita da circa un centinaio di universitari che, dopo una cena a buffet, si sono preparati per ascoltare la testimonianza di Andrea Franzoso.

Ospite e relatore della serata, ha incantato i giovani presenti raccontando alcuni momenti della sua vita che lo hanno fatto interrogare sulle scelte giuste da prendere per il suo cammino di vita. Arrivando poi a portarlo alla scrittura e pubblicazione di un libro proprio in funzione di scelte importanti che è riuscito a compiere:

#Disobbediente – Essere onesti è la vera rivoluzione“.

Un libro che tratta proprio di onestà e giustizia, di una persona che ha cercato di fare la cosa giusta reagendo e denunciando, senza badare alle conseguenze, “i bulli che approfittavano delle loro posizioni di vertice per imporre le loro regole e tessere i loro giochi di potere”. (Scopri di più sul libro, clicca qui)

Ho denunciato i corrotti. E sono rimasto solo.

Rivivi l’intervento di Andrea Franzoso qui:

Cus – formazione per universitari – Incontro con Andrea Franzoso

A partire dalle ore 21:15#disobbediente – Essere onesti è la vera rivoluzioneIncontro con Andrea FranzosoEnrico Stasi Stefano Mondin Carmela Busia Paola Casalis Andrea Franzoso Corrado Ribero Luca Desse Salesiano

Publiée par Salesiani Piemonte, Valle d'Aosta e Lituania sur Mercredi 20 mars 2019

ICP, tre giorni al Colle don Bosco per i volontari del Servizio Civile

Nelle giornate del 15-16-17 marzo 2019, si è svolta la Formazione Generale dei volontari del Servizio Civile dei Salesiani del Piemonte e Valle d’Aosta presso il Colle don Bosco. Obiettivo della tre giorni, quello di una crescita personale e culturale per ogni giovane prestante servizio nei vari ambienti educativi.

La formazione generale è un percorso didattico ed educativo che ogni operatore volontario impiegato in un progetto di Servizio Civile è tenuto a frequentare, in quanto offre gli strumenti e le chiavi di lettura necessari per affrontare l’esperienza del servizio e costituisce una valida occasione di trasmissione e promozione ai giovani dei valori e dei diritti universali dell’uomo.

Ecco le parole di Rosanna Todisco,  Responsabile del Servizio Civile dei Salesiani del Piemonte e Valle d’Aosta, con un riassunto delle giornate vissute al Colle:

Per il secondo anno abbiamo proposto agli Operatori Volontari impiegati nei progetti di Servizio civile dell’Ispettoria Salesiana di Piemonte e Valle d’Aosta la possibilità di una formazione generale “residenziale” al Colle don Bosco. Sono 108 i giovani operatori che nelle giornate del 13-14-15 marzo scorso, si sono ritrovati insieme per la formazione: uno spazio di riflessione e di confronto che ha aiutato i giovani a prendere maggiore consapevolezza della loro scelta e del loro ruolo all’interno del progetto nel quale sono coinvolti, sottolineando l’importanza che assume un’esperienza di cittadinanza attiva e responsabile di questo tipo.

Nella macroarea tematica “Mission e Valori dei Salesiani” gli operatori volontari hanno compiuto un percorso di formazione sulla storia di don Bosco con don Stefano Mondin e don Fabiano Gheller, anche attraverso la visita dei luoghi del Colle; hanno ascoltato diverse testimonianze di impegno concreto e di incontro con l’esperienza salesiana nelle diverse Opere attraverso la voce di don Luca Barone e Agostino Albo.

Hanno poi ricevuto importanti nozioni riguardanti le modalità di intervento del VIS, Volontariato Internazionale per lo Sviluppo con Alessandro Brescia. Nella prima giornata hanno lavorato su “Animazione: tecniche, strumenti e atteggiamento” con Egidio Carlomagno.

Nella giornata centrale del residenziale il setting della formazione è stato quello del laboratorio di Teatro Sociale di Comunità, condotto da 4 operatori professionisti del Social Community Theatre Centre dell’Università degli Studi di Torino, dove attraverso attività che hanno coinvolto mente e corpo gli operatori volontari hanno vissuto un’esperienza di apprendimento che ha coniugato il gioco, la comunicazione verbale e non verbale e l’espressione di sé.

Ha introdotto la giornata la lectio magistralis di Alessandro Pontremoli, professore ordinario dell’Università degli Studi di Torino, parlando di corporeità, alterità e relazione.

principali temi affrontati sono stati la presenza e la consapevolezza corporea ed emotiva in una relazione educativa. Si tratta di strumenti funzionali a vivere consapevolmente il cambiamento, sono molto utili al lavoro di team, ad una relazione positiva con i destinatari dei progetti e aiutano a leggere e reagire positivamente alle situazioni, anche inaspettate, che si possono presentare in un anno di Servizio civile.

Entusiasmo, ascolto e voglia di mettersi in gioco sono stati gli elementi trainanti dei tre giorni al termine dei quali gli operatori volontari hanno potuto proiettare nel futuro e quindi nel proprio contesto reale di riferimento e valenze formative, le opportunità di apprendimento, le acquisizioni interiori esperite.