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Sesto San Giovanni, Mitsubishi Electric investe nella formazione dei Salesiani

Dal sito web del quotidiano Il Giorno.

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Sesto San Giovanni (Milano), 12 ottobre 2021 – Il reclutamento inizia dalla scuola. E, per questo motivo, la formazione deve sempre più allineare le skill possedute dalle nuove generazioni con le richieste delle aziende. Da questa esigenza nasce la collaborazione tra Mitsubishi Electric e istituto Salesiani di Sesto San Giovanni, che conta 2.750 allievi. Questa mattina, martedì 12 ottobre, la multinazionale e le Opere sociali don Bosco hanno inaugurato un laboratorio di climatizzazione, realizzato proprio grazie all’azienda.

“Le nostre parole d’ordine sono qualità, tecnologia e innovazione basati sul rispetto dell’ambiente. Il mercato oggi ha un grande bisogno di manodopera professionale – ha spiegato Raffaella Fusetti di Mitsubishi -. Per le aziende lavorare con studenti qualificati diventa sempre più importante. Vogliamo collaborare con le eccellenze del territorio e i Salesiani lo sono”. Scuola e impresa fanno rete e guardano al futuro. “Il meglio che possiamo fare è preparare gli studenti al lavoro non che c’era, ma che c’è e soprattutto che ci sarà – ha commentato don Elio Cesari, direttore delle Opere sociali don Bosco -.Il nostro obiettivo è creare profili con competenze tecniche specializzate, favorire nei giovani l’acquisizione di conoscenze e capacità professionali, che sono una priorità anche per la crescita del nostro sistema economico”.

I numeri danno ragione a questo modello: il 97% dei diplomati all’istituto tecnico superiore dei Salesiani di Sesto trova subito un’occupazione. “Questo impianto, che ci ha regalato Mitsubishi, risponde a un obiettivo importante, che è nel dna della nostra scuola professionale: avvicinare gli studenti al mondo lavoro – ha sottolineato Andrea Fusi, professore dell’indirizzo Termotecnico -. Si tratta di un impianto innovativo e molto realistico a pompa di calore, che usa elettricità e rispetta maggiormente ambiente rispetto a una caldaia”. Il laboratorio sarà sfruttato da tutte le classi. “Si parte dal primo anno e poi al terzo e quarto gli allievi si misurano con le nuove tecnologie, con l’impatto ambientale, con la normativa e la classificazione energetica degli edifici”. Investire nella formazione, dunque, per creare gli addetti di domani. “Per noi è importante essere a contatto con le scuole – ha concluso Roberta Salvaderi di Mitsubishi Electric -. Dal 2015 siamo soci sostenitori del settore meccatronica dei Salesiani. Impartiamo lezioni per docenti e studenti. E nel 2019 abbiamo lanciato un progetto a distanza di e-learning che ha coinvolto 30mila studenti su tutto il territorio nazionale”.

Meeting di Rimini, tra gli esempi virtuosi dell’alternanza scuola-lavoro anche Sesto San Giovanni

Dal sito di Tempi.

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di Piero Vietti

È stato il discorso sui giovani di Mario Draghi, un anno fa al Meeting, a ispirare la mostra “Alleanza Scuola Lavoro. Non è mai troppo tardi” promossa dalla Fondazione Costruiamo il Futuro, Fondazione Censis e Fondazione Deloitte e curata da Ubaldo Casotto, in questi giorni nei padiglioni della fiera di Rimini. «Vi è un settore essenziale per la crescita – aveva detto il futuro presidente del Consiglio – dove la visione di lungo periodo deve sposarsi con l’azione immediata: l’istruzione e, più in generale, l’investimento nei giovani».

Di giovani e scuola si riempiono la bocca candidati, politici e governi da sempre, ma come spiegano bene i curatori della mostra, «investire in educazione vuol dire investire nel rapporto tra scuola e lavoro, non sottomettere alle esigenze produttive l’iter educativo». Ecco perché più che di “alternanza” sarebbe meglio parlare di “alleanza” tra questi due mondi. Passiamo la maggior parte della nostra vita a lavorare dopo avere studiato per 10-20 anni, non è concepibile che questo aspetto non c’entri con la nostra formazione. Quest’anno compie quarant’anni la Laborem Exercens, l’enciclica di Giovanni Paolo II che denunciava come la disoccupazione dipende dalla mancanza di rapporto tra il mondo educativo e quello lavorativo. Due mondi che non devono fondersi, ma neppure restare distanti.

La mostra non cede mai alla retorica, non è fatta di belle frasi sull’educazione, racconta fatti, presenta numeri, suggerisce esempi virtuosi e prova a dare idee per il futuro. Se è vero che il lavoro è contribuire al bene comune e cambiare il mondo secondo l’ideale, non può non c’entrare con la formazione scolastica. Secondo gli ultimi dati, in Italia il 49,2 per cento delle imprese non trova i diplomati di cui ha bisogno, e il tasso di occupazione dei diplomati italiani è del 57,8 per cento. Sempre più spesso le aziende formano i lavoratori al loro interno, ed è sempre più significativo il cosiddetto fenomeno dell’overeducation: molti fanno un lavoro in cui non serve quello che hanno studiato.

La storia italiana racconta un depauperamento sempre più evidente della scuola tecnica, con risorse poche e investite male, dirigenti non all’altezza e un pregiudizio storico di tante famiglie che ancora vedono nel liceo il solo tipo di istruzione all’altezza delle aspettative per il figlio. Come individuare allora una strada che funzioni anche in Italia? Innanzitutto andando a vedere dove funziona già.

Il cuore della mostra è un video che racconta quattordici esperienze in cui questa alleanza è già virtuosa ed efficace. Istituti statali e paritari, licei e scuole di formazione professionale, iniziative di privati al nord, al centro e nel sud Italia: quattordici esempi in cui dirigenti e imprenditori hanno deciso di trasformare la scuola in un luogo che forma gli studenti, pensa a percorsi utili a trovare un’occupazione e permette ai ragazzi di capire cosa vogliono fare dopo il diploma.

C’è l’istituto di Costruzioni aeronautiche di Udine che ha mandato gli studenti in una base militare in Germania per studiare aerei e elicotteri, i salesiani di Sesto San Giovanni che grazie al rapporto con tremila aziende del territorio permettono al 98 per cento dei propri diplomati di trovare subito un impiego, la scuola di Palermo dove i dirigenti si sono inventati imprenditori edili per ristrutturare un capannone e costruire aule per tornare in presenza, la Piazza dei Mestieri, realtà nata in una fabbrica dismessa a Torino e dal 2012 a Catania con aule-laboratorio per cucina, estetica, panificazione e termoidraulica.

Non teorie, ma esempi, e una parte finale della mostra in cui dieci protagonisti e studiosi dell’educazione suggeriscono una strada perché quelle quattordici esperienze non siano esempi isolati frutto dell’eroismo di imprenditori e presidi: più autonomia didattica e gestionale agli istituti, permettere ai dirigenti di essere manager e non solo burocrati che applicano circolari ministeriali, selezionare diversamente i docenti, formarli, e approfondire il rapporto con il territorio. Come ricorda l’ultimo pannello che cita don Giussani, l’educazione è introduzione alla realtà totale. Lasciare fuori l’aspetto del lavoro che un diplomato andrà a fare è tagliare fuori un pezzo di realtà.

Sito di Tempi

 

Salesiani Sesto S.Giovanni: “La collaborazione con le aziende del territorio è vincente per il futuro dei ragazzi”

Pubblichiamo il comunicato stampa dei Salesiani di Sesto San Giovanni sul progetto di Meccanica Meccatronica in collaborazione con l’azienda Hiwin.

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Il progetto multidisciplinare (iniziato al termine dell’anno scolastico 2020/2021 e  che proseguirà nel successivo) vede coinvolte le classi Quarta e Quinta dell’indirizzo Meccanica Meccatronica dell’Istituto Tecnico Tecnologico “Ernesto Breda” dei Salesiani  di Sesto San Giovanni. Questo progetto prevede il supporto e collaborazione di Hiwin nella progettazione,  nella scelta dei componenti, nella produzione e lavorazione delle parti strutturali, nel loro  assemblaggio e nella messa in funzione di un magazzino automatico. Obiettivo del progetto è fare da ponte tra il mondo della Scuola e quello del Lavoro,  in parallelo ai percorsi di alternanza scuola/lavoro (PCTO) già in essere per esempio con  l’azienda Hiwin. 

Caratteristica vincente è la multidisciplinarità del progetto, che vede coinvolte  tutte le materie di indirizzo, e precisamente: Meccanica, nella progettazione della  struttura e nella scelta dei componenti di commercio costituenti gli assi lineari; Disegno,  nella realizzazione del modello 3D di tutta la struttura e dei disegni di dettaglio dei  componenti da lavorare; Tecnologia, nella progettazione del ciclo di lavorazione dei  componenti di produzione e nella stesura del ciclo di montaggio di tutto il magazzino; Sistemi e Automazione, nella motorizzazione e nel controllo degli assi del magazzino  automatico. 

Inoltre gli allievi possono provare sul campo cosa significhi effettuare un  Laboratorio di impresa, cioè fanno un’esperienza delle dinamiche che li vedranno  coinvolti nella vita lavorativa reale, per esempio quando, in sede di progettazione, viene  coinvolto un fornitore di componentistica per l’ottimizzazione e la validazione del  progetto.  

I primi frutti di questa collaborazione tra la Scuola e Hiwin si sono avuti alle Olimpiadi dell’Automazione organizzati da Siemens e il video qui pubblicato mostra  quanto di buono è già stato realizzato:  

Sesto San Giovanni, Festa della scuola a colori

L’istituto salesiano di Sesto San Giovanni ha celebrato la festa della scuola in modo “diffuso”. Senza fare le cose “in grande”, come ha scritto il direttore dell’Opera, don Elio Cesari, si è fatta una festa diffusa durante tutto il mese.

“Il tema della Festa è quello rappresentato dalla grande immagine nel cortile del nostro Istituto che ritrae Giovannino Bosco sulla corda in mezzo ai suoi amici, e una scritta: “Qui con voi mi trovo bene”: don Bosco si è fatto provocare dalla realtà e dallo stare in mezzo ai giovani, guardandoli in profondità e cercando soluzioni sempre nuove anche nell’emergenza”, scrive nella lettera di presentazione don Elio.

Il culmine della festa è stata la Santa Messa di sabato 22 maggio, celebrata con alcuni studenti in presenza e tutti gli altri collegati.

La Santa Messa
La festa dei colori

 

Il Giorno – Meccatronica Salesiani, il lavoro è garantito

Dal quotidiano Il Giorno, una ricerca che dimostra come gli istituti di formazione professionale offrano ottime possibilità di impiego dopo il diploma, con una intervista al direttore di Sesto San Giovanni, don Elio Cesari.

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di Laura Lana – La Lombardia si conferma ai vertici come offerta di istruzione terziaria professionale, con venti Fondazioni Its (istituti tecnici superiori), 123 percorsi attivati e un tasso di occupazione medio, a 12 mesi dal titolo, dell’81 per cento, con punte del 90 e fino al cento per cento. “Tra le eccellenze c’è il nostro istituto di Meccatronica, che registra un indice di occupazione dei propri diplomati pari al 98 per cento” sottolinea don Elio Cesari, direttore dell’istituto Salesiani di Sesto San Giovanni, uno dei più grandi a livello europeo. Dal 2014 le Opere sociali don Bosco ospitano la sede della Fondazione Its (istituti tecnici superiori), 123 percorsi attivati e un tasso di occupazione medio, a 12 mesi dal titolo, dell’81 per cento, con punte del 90 e fino al cento per cento. “Tra le eccellenze c’è il nostro istituto di Meccatronica, che registra un indice di occupazione dei propri diplomati pari al 98 per cento” sottolinea don Elio Cesari, direttore dell’istituto Salesiani di Sesto San Giovanni, uno dei più grandi a livello europeo. Dal 2014 le Opere sociali don Bosco ospitano la sede della Fondazione Its Lombardia Meccatronica che annovera, tra i soci fondatori, la scuola secondaria di secondo grado Ernesto Breda e il centro di formazione professionale Enrico Falck. Qui gli studenti, spesso e volentieri, trovano un posto prima ancora di concludere il percorso formativo. Merito dei tirocini, attivati grazie alla collaborazione con aziende di alto livello che da anni, ormai, si sono fatte partner e sponsor dell’istituto di viale Matteotti, contribuendo anche alla realizzazione di laboratori innovativi, dove gli allievi muovono i primi passi prima di cimentarsi nelle officine e nelle multinazionali. “Testimonia la bontà di questi percorsi il tasso occupazionale. La peculiarità è proprio la forte integrazione con il sistema delle imprese, poiché prevedono oltre il 50% di formazione erogata da esperti provenienti dal mondo del lavoro, un tirocinio eo apprendistato”. Sempre più stretto e consolidato il legame con le imprese, per un’offerta formativa che spazia su tutte le aree tecnologiche, dal made in Italy alle nuove tecnologie, dall’efficienza energetica alla mobilità sostenibile. Cinque i corsi programmati con 500 stage di formazione attivati all’anno: meccatronica industriale, meccatronica autoferrotranviaria, meccatronica biomedicale, meccatronica dei veicoli ecosostenibili e manutenzione 4.0 per sistemi meccatronici avanzati. Gli istituti tecnici specializzati sono centrali, ha detto anche il premier Mario Draghi che li ha citati nel discorso di insediamento del Governo. Tanto che, con il Piano nazionale ripresa e resilienza, si prevede un robusto finanziamento pari a 1,5 miliardi. In totale, considerando tutti gli indirizzi dell’istituto Salesiani, in viale Matteotti si contano 2.750 allievi e 300 collaboratori: se il tasso di occupazione degli istituti tecnici vola al 98 per cento, quello generale si attesta comunque al 72,2 per cento dei diplomati. Tirocini ma anche tanti contest che danno la possibilità agli allievi di mettersi in mostra. A inizio mese, ad esempio, un gruppo di studenti delle due classi quinte di Informatica dell’Istituto tecnico tecnologico Breda, si è distinto nell’evento IT Academy days award 2021 organizzato da Cisco: i ragazzi hanno ottenuto una menzione, su 400 partecipanti, “dimostrando skills tecniche di alto livello su tecnologie networking e software development”. L’8, il 15 e il 29 maggio in diretta streaming ci saranno le giornate di open day per far conoscere l’offerta formativa, i docenti e le imprese partner e sponsor proprio dell’istituto meccatronico.

Opere Sociali Don Bosco, costituito il Comitato Tecnico Scientifico

Pubblichiamo il comunicato stampa delle Opere Sociali Don Bosco sul nuovo Comitato Tecnico Scientifico.

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Nei giorni scorsi si è costituito a Sesto San Giovanni il Comitato Tecnico Scientifico delle OSDB con funzioni consultive, di proposta e di coordinamento nei confronti della dirigenza e della  proprietà dell’Istituto. Il CTS, composto da dirigenti,  docenti e formatori delle istituzioni salesiane della filiera formativa tecnico-professionale e da esperti del mondo del lavoro, delle professioni e della ricerca  scientifica e tecnologica, ha diversi scopi.  

LE FINALITÀ  

1) assicurare l’innovazione e l’efficace utilizzo di spazi, ambienti e strumenti; 

2) ottimizzare le risorse a disposizione; 

3) favorire l’innovazione didattica; 

4)  promuovere l’innovazione organizzativa; 

5) adeguare gli obiettivi formativi ai fabbisogni  del mondo del lavoro, delle professioni e della ricerca; 6) armonizzare e arricchire  l’offerta formativa da offrire al territorio; 

7) favorire la continuità didattica ed educativa;  

8) offrire proposte di formazione ai formatori e ai docenti; 

9) analizzare il fabbisogno  formativo e la domanda di occupazione del territorio; 

10) consolidare il rapporto con le  imprese e con gli stakeholder.  

LA COMPOSIZIONE  

Il CTS, che sarà presieduto dal Direttore della Fondazione ITS Lombardia Meccatronica  ing. Raffaele Crippa, è composto anche dal Coordinatore Didattico ed Educativo della  Scuola Secondaria di Secondo Grado “Breda” don Luigi Mapelli, dal direttore del Centro  di Formazione Professionale “Falck” dott. Francesco Cristinelli, da tre docenti delle  filiere formative tecniche/professionali presenti alle OSDB, da un referente dell’Ufficio  OrientaLavoro, da tre esperti provenienti dal mondo del lavoro, della ricerca e  dell’università. In questa fase i tre componenti esterni prescelti che hanno accettato  l’incarico sono: la dott.ssa Stefania Pigozzi (Responsabile del Centro Sudi UCIMU), l’ing.  Andrea Cataldo (Ricercatore dell’Istituto STIIMA-CNR di Milano) e il dott. Paolo  Bertuletti (Assegnista di ricerca all’Università degli Studi di Bergamo e Coordinatore di  redazione del bimestrale “Professionalità”). 

Cfp Sesto San Giovanni e Yamaha, accordo per il tirocinio dei giovani

Pubblichiamo l’articolo uscito su Il Giorno sull’accordo tra il CFP Falck di Sesto San Giovanni e la Yamaha per i giovani diplomati, a firma di Laura Lana.

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Continua la partnership che porta all’inserimento nel mondo del lavoro di due studenti del Cfp Falck presso due dealer ufficiali Yamaha: Valli Moto di Lissone e Motortimes di Saronno. «Una collaborazione che per noi è un fiore all’occhiello», ammette
Francesco Cristinelli, direttore del centro professionale di Sesto. Michele Musolino e Marco Crippa, entrambi studenti del percorso formativo Automotive, sono stati prima selezionati per seguire i corsi e il tirocinio formativo presso Yamaha. A giugno hanno poi conseguito il diploma tecnico presso la scuola professionale salesiana e successivamente hanno ricevuto un’offerta lavorativa dalle concessionarie Yamaha. «È il massimo! Ho trovato persone brave e disponibili e potrò fare un lavoro che mi piace», commenta Michele. «Il mio è un contratto di apprendistato con durata massima di 3 anni ha lo scopo di formarmi come addetto meccanico riparatore di moto. Comprende, oltre al lavoro full time di 40 ore settimanali, alcuni corsi di formazione riguardanti la mia specializzazione», spiega Marco. «Con questa partnership diamo il nostro contributo in termini di competenze per creare nuove professionalità altamente tecniche, che possano integrarsi immediatamente nel mondo del lavoro – sottolinea
Andrea Colombi, Country Manager Yamaha Motor -. Un’azienda come Yamaha, per poter lavorare con standard qualitativi d’eccellenza, deve poter contare su risorse formate e già pronte a soddisfarli».

Opere Sociali Don Bosco, tutto pronto per l’avvio dell’anno scolastico

Pubblichiamo l’articolo uscito sul sito della Chiesa di Milano sulla riapertura delle Opere Sociali Don Bosco, l’istituto salesiano più grande d’Europa.

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È ormai dal 23 febbraio scorso che, a causa della emergenza sanitaria, le Opere Sociali Don Bosco sono orfane dei propri allievi (eccezione fatta per la breve parentesi degli esami di maturità). Sono stati mesi di sofferenza, di riflessione, di timori, ma che non sono passati nell’inedia. Anzi, da subito la Comunità Salesiana, i docenti, i formatori, tutti gli operatori si sono attrezzati innanzitutto per garantire la Didattica A Distanza nel migliore dei modi possibili, e in secondo luogo per trovarsi pronti alla riapertura in presenza delle proprie attività.

È stato prodotto uno sforzo ingente, in termini economici, di tempo, di progettazione, per predisporre il tutto al meglio:
– la predisposizione dei protocolli atti alla prevenzione e al contenimento del contagio;
– la pulizia e la costante sanificazione di tutti gli ambienti;
– il posizionamento dei dispenser degli appositi igienizzanti;
– la distribuzione dei DPI a tutto il personale, docente e non-docente;
– l’adeguamento (anche edilizio) delle strutture; – la sistemazione degli arredi e delle attrezzature;
– l’organizzazione della comunicazione, dell’informazione e della logistica.

Non ci si è scordati delle situazioni di particolare necessità economica e sociale che potrebbero emergere tra le nostre famiglie: per queste è stato istituito dal mese di maggio un Fondo di Solidarietà. Fortunatamente, parallelamente a tutto ciò, la vita didattica delle Opere Sociali Don Bosco prosegue a ritmi sostenuti. Rimangono alcuni posti disponibili per la classe Prima del Liceo delle Scienze Umane, e poi, a partire dal 28 settembre, cominceranno i colloqui con il Direttore per l’iscrizione alla classe Prima dell’anno scolastico 2021/2022 per i seguenti indirizzi: Istituto Tecnico Tecnologico; Liceo Scientifico; Liceo Scientifico opzione Scienze

Applicate; Liceo delle Scienze Umane; Centro di Formazione Professionale. Per avere maggiori informazioni su Trasferimenti, Preiscrizioni e Colloqui con il Direttore è possibile visionare l‘apposita pagina del sito Internet.

Il sito

Le Opere Sociali Don Bosco ricevono l’Apple Distinguished School come centro di eccellenza didattica

Pubblichiamo dal sito della Chiesa di Milano un articolo sul premio Apple Distinguished School ricevuto dalle Opere Sociali Don Bosco come centro di eccellenza della didattica digitale.

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A 70 anni dalla loro fondazione – per volere del cardinale Schuster, su iniziativa di don Francesco Beniamino Della Torre e con il contributo fattivo del senatore Enrico Falck – la presenza delle Opere Sociali Don Bosco a Sesto San Giovanni si conferma importante e conserva lo spirito imprenditoriale e innovativo dei promotori.

I successori di quei primi Salesiani, nel solco pedagogico e spirituale tracciato da San Giovanni Bosco, hanno puntato a migliorare l’offerta formativa e scolastica delle OSDB e ad adeguarla alle richieste dei tempi. In questa linea si pone il lungo e approfondito percorso di certificazione svolto con il settore education di Apple che ha portato all’attribuzione alle OSDB (tra le poche in Italia) del prestigioso titolo di Apple Distinguished School. Vale a dire di centro di innovazione ed eccellenza nella didattica digitale, che ispira gli allievi a essere creativi, aiutandoli a sviluppare capacità di collaborazione e di pensiero critico. I docenti e formatori, ma soprattutto gli allievi delle OSDB, fanno un uso innovativo delle tecnologie nell’apprendimento e nell’insegnamento, con successi accademici documentati.

La consegna della certificazione avrà luogo presso le Opere Sociali Don Bosco (viale Matteotti 425) giovedì 20 febbraio, dalle 10.30 alle 12,30. Oltre ai referenti nazionali di Apple, saranno presenti: Gabriele Benassi (delegato rappresentante della Viceministra Miur Anna Ascani), Alessia Rosa (primo ricercatore del nucleo territoriale Nord dell’Indire), Melania De Nichilo Rizzoli (assessore alla Istruzione, formazione e lavoro della Regione Lombardia), Letizia Affatato (dirigente del Servizio regionale scuole non statali paritarie e non paritarie dell’Ufficio scolastico regionale per la Lombardia), Roberta Pizzochera (assessore all’educazione e alle politiche per l’infanzia, Servizi sociali, servizi alla persona del Comune di Sesto San Giovanni), Maria Gabriella Fumagalli (assessore all’Istruzione, Formazione, Lavoro, Politiche Educative, Infanzia del Comune di Cinisello Balsamo).

Dopo una breve “esperienza didattica esemplificativa” presso il Palazzo Marelli con gli allievi di una classe della Scuola secondaria di primo grado, gli intervenuti si sposteranno presso lo Spazio Educativo Evoluto del Palazzo Schuster dove il professor Tommaso Franchini, referente didattico ed educativo digitale delle OSDB, coadiuvato da alcuni allievi della Scuola secondaria di secondo grado e del Centro di Formazione Cnos-Fap “Falck”, presenterà il percorso svolto dagli studenti, dai formatori e dagli insegnanti. Seguirà la consegna della targa ufficiale da parte di Apple e l’intitolazione dell’aula a don Della Torre da parte dell’attuale direttore don Elio Cesari. A seguire gli interventi di saluto degli ospiti.

Vai al sito della Chiesa di Milano

Kevarrius Hayes alle Opere Sociali Don Bosco

Riportiamo l’articolo del 31 gennaio uscito su “La Provincia” nel quale si riporta la notizia della visita del cestista Kevarrius Hayes alle Opere Sociali Don Bosco di Sesto San Giovanni

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Quest’oggi, alle “Opere Sociali Don Bosco” di Sesto San Giovanni, Kevarrius Hayes, centro titolare della S.Bernardo-Cinelandia Cantù, ha fatto visita agli oltre 500 studenti dell’istituto dei Salesiani, con i quali il giocatore americano ha trascorso gran parte della mattinata, raccontandosi a 360°. Dalla tematica della solidarietà ai sacrifici legati allo sport, sempre alla ricerca di un sogno chiamato pallacanestro.

Tanta è stata la curiosità degli studenti milanesi che hanno avuto la grande occasione di conoscere da vicino un campione della Serie A. Molto disponibile e sorridente come al suo soluto, Hayes non si è sottratto alle domande degli alunni dell’istituto, in cui Pallacanestro Cantù è ormai di casa, dopo diversi incontri che hanno coinvolto gli atleti biancoblù anche nelle stagioni precedenti.

Insieme al cestista americano era presente anche l’ex pallavolista Simone Buti, capitano dell’Italvolley alle ultime Olimpiadi, tenutesi a Rio de Janeiro nel 2016 e terminate con la straordinaria conquista della medaglia d’argento da parte della Nazionale azzurra.