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Il Giorno – Aiuti alle scuole e agli sfollati con i fondi raccolti dai Salesiani

Da Il Giorno.

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Si sono trasformati in progetti più che concreti i fondi raccolti dalla comunità educativo pastorale delle Opere sociali Don Bosco di Sesto. Allievi, famiglie, insegnanti e salesiani del polo di viale Matteotti durante i mesi scorsi hanno contribuito con 38mila euro, che diventeranno un aiuto tangibile per programmi sociali sostenuti dai diversi settori dell’istituto scolastico. Così, con il sostegno della scuola sestese, ad esempio, è stato acquistato lo scuolabus per trasportare circa 400 studenti, provenienti dai 30 villaggi indiani delle zone rurali di Sayalkudi e permettere così alle famiglie più povere di garantire il proseguimento del percorso educativo dei propri figli. I fondi sestesi contribuiranno anche alla costruzione e all’allestimento di un laboratorio di meccanica a Luanda, capitale dell’Angola con 11 milioni d’abitanti: gli adolescenti che saranno accolti a Casa Muxima potranno avere un luogo sicuro in cui vivere, recuperare le carenze dell’istruzione di base e seguire tre anni di formazione professionale completa, così da poter guadagnare qualche soldo e abbandonare definitivamente la vita di strada. Sempre in ambito educativo, in Etiopia, continueranno le opere per la scuola elementare Meskelle Yesus di Dilla, che offre ai bambini più poveri un’istruzione di qualità, garantisce un pasto al giorno e fornisce l’educazione igienico-sanitaria necessaria. Qui le risorse raccolte dai Salesiani di Sesto serviranno per la sostituzione degli attuali bagni, insufficienti per una popolazione di mille allievi. Infine, non poteva mancare l’Ucraina nei progetti solidali. Con il sostegno delle Opere sociali Don Bosco si è contribuito alla creazione di uno spazio polifunzionale da adibire a rifugio e alle varie attività organizzate dai Salesiani di Kiev a supporto degli sfollati interni. Quando la guerra sarà finita, i Salesiani hanno già in mente di convertire il rifugio in un piccolo teatro sotterraneo.

I Salesiani alla scoperta della Cooperativa sociale L’Iride di Monza

Da Monza Brianza news.

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Si è conclusa questa settimana la straordinaria esperienza di 150 ragazzi della scuola secondaria di secondo grado “Ernesto Breda” – Salesiani di Sesto San Giovanni presso la Cooperativa sociale L’Iride di Monza. Un’occasione di conoscenza e scambio degli allievi di quinta dell’Istituto tecnico, di apertura e scoperta dell’altro, fianco a fianco con i ragazzi disabili della Cooperativa; più che una semplice “gita” o un laboratorio, un’esperienza di condivisione di tempo e talento.

La Direttrice della Cooperativa, Claudia Valtorta, ha raccontato agli allievi dei Salesiani, incontrandoli prima nella loro scuola, la storia e la mission de L’Iride, poi è iniziata l’avventura con gli utenti fragili che ogni giorno frequentano gli spazi di via Cimabue e limitrofi a Monza. In gruppi di circa una trentina, gli allievi degli indirizzi meccanico, meccatronico, elettrico, elettrotecnico e informatico si sono messi alla prova sia negli spazi socio-educativi che nell’area produttiva de L’Iride, sperimentando uno sguardo verso il prossimo in una dimensione di fragilità che può “sposarsi” con l’aspetto lavorativo ed educativo.

Classe per classe si sono cimentati in un laboratorio di arte-terapia, poi hanno visitato il settore produttivo de L’Iride con i disabili impegnati nel loro lavoro di assemblaggio elettromeccanico.

“Questo è stato senza dubbio un momento di importanza capitale perché i nostri allievi hanno imparato da ragazzi fragili, ribaltando i normali preconcetti, vedendo con i loro occhi quanto possano essere competenti ed entusiasti del loro lavoro; per chi sta affrontando un percorso di studi in meccanica, elettrotecnica o informatica sono insegnamenti, anche di vita, preziosi – ha spiegato don Alessandro Curotti, catechista, coordinatore delle attività di educazione alla fede della scuola – Naturalmente non manca anche il momento più spirituale, di ritiro, con spezzoni di film che aiutino a riflettere su ciò che si è sperimentato e l’attività conseguente, orientata al progetto di vita; in fondo ciò che proponiamo loro è un’esperienze di significato”.

“Abbiamo buttato il cuore oltre l’ostacolo e ci siamo lanciati in questo progetto – dettaglia la Direttrice de L’Iride, Claudia Valtorta – 150 ragazzi sono tanti, vedere il pannello che hanno realizzato nel laboratorio di arte-terapia con tutte quelle firme che occupano totalmente lo spazio disponibile riempie il cuore”. Mentre parliamo ci sono ragazzi al lavoro nel laboratorio artistico, altri in visita in produzione, altri che giocano a calcetto, con il suono del pianoforte a raccordare tutte le voci.

“È nella relazione con l’altro, con il mondo fuori che invade i nostri consueti spazi della Cooperativa che scopriamo ancor più la nostra identità, la relazione la valorizza, facendo emergere risorse, capacità e limiti, attraverso l’accoglienza. Sono certa che questi giorni siano stati di arricchimento per tutti” sono le parole di Paola Nascamani, educatrice de L’Iride.

 “Lavoro qui da due anni – racconta soddisfatto e sorridente Gianmario Pinna, dipendente de L’iride – Oggi ho potuto fare da maestro a questi ragazzi nell’assemblaggio di un collettore, alcuni hanno messo degli anelli storti, ma io li ho corretti e insieme abbiamo fatto un ottimo lavoro”.

“Mettere persone fragili in condizione di lavorare e portare il loro contributo è la vera scommessa de L’Iride – spiega Simone Cobianco, Direttore di Produzione Settore B – Per me sapere che ciò che faccio permette a loro di lavorare è una missione, è qualcosa che anche quando torno a casa stanco alla sera mi permette di ricaricarmi e mi sprona poi a dar sempre tutto me stesso, mettendo a disposizione energie fisiche e mentali e anche ciò che ho imparato nelle esperienze professionali precedenti”.

“Con l’arte-terapia sperimentiamo la collaborazione più vera: ognuno porta il suo contributo, si crea insieme, nessuno è un mero esecutore, ciascuno trova qualcosa di già realizzato e lo migliora, modificandolo un po’ e sviluppando un’opera d’insieme; è una staffetta dove ciascuno fa un pezzo, lo affida ad un altro che ne darà continuità” specifica l’arte-terapeuta Valentina Selini.

Lorenzo, quinta indirizzo Meccanica e Meccatronica dell’Istituto salesiano: “Questa esperienza mi ha segnato molto dal punto di vista morale perché ho visto che le persone fragili possono fare operazioni e procedimenti che svolgiamo anche noi, ho imparato a lavorare in team in chiave di autentica collaborazione… ci fosse una nuova edizione di questo progetto vi parteciperei più che volentieri”.

Diego, quinta indirizzo Meccanica e Meccatronica dell’Istituto salesiano: “Ho trovato questi giorni molto interessanti, ho scoperto qui l’esistenza di apparecchiature nuove e cosa servono… e anche che, con il giusto metodo, persone disabili possono lavorare in un’azienda, rispettando scadenze e producendo con qualità. Sono d’accordo con Lorenzo, se ci fosse modo di continuare quest’esperienza non avrei dubbi nel dire di sì.”

La collaborazione della Cooperativa monzese L’Iride con i Salesiani di Sesto san Giovanni è frutto di un accordo ampio che già comprende tirocini curricolari ed extra-curricolari per i ragazzi del Centro di Formazione Professionale, nonché apprendistati e PCTO; da quest’anno la collaborazione si è estesa anche ai maturandi che stanno per diventare periti tecnici. Il futuro di questo progetto pilota? Stiamo sognando di portare i ragazzi della cooperativa nei cortili e nei laboratori della nostra scuola!

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Il Ministro Valditara in visita alle scuole di Sesto San Giovanni

Dal sito dei Salesiani di Sesto San Giovanni.

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Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ieri mattina ha visitato le Opere Sociali Don Bosco di Sesto San Giovanni, prima scuola paritaria a ricevere la visita del  neo Ministro, alla presenza del presidente della Regione Attilio Fontana, dell’assessore  Bolognini e dei sindaci di Sesto San Giovanni e Cinisello. 

Il Ministro Valditara ha visitato le scuole salesiane di Sesto San Giovanni, dove ha visto gli studenti  all’opera sulla didattica digitale e negli innovativi laboratori di automotive, robotica e meccanica  industriale. 

Il Ministro si è fermato a dialogare con gli studenti spiegando loro l’importanza di scegliere un  percorso formativo che tenga conto di talenti e passioni, ma con uno sguardo al futuro perchè – ha  affermato “è proprio nell’istruzione tecnica e nell’istruzione professionale che si gioca il destino industriale  di un Paese e quindi io voglio che l’esempio di eccellenza di questa Scuola possa servire per costruire una  grande riforma della formazione tecnico-professionale italiana, per mettere al servizio del Paese le vostre  capacità”. 

Il Direttore dei Salesiani di Sesto, don Elio Cesari, ha dichiarato al termine della mattina: “Siamo  onorati per questa visita, che è stato un grande segno di apprezzamento verso la nostra realtà educativa  ma soprattutto verso l’impegno e la passione dei nostri docenti, formatori e collaboratori che ogni giorno  si spendono per il bene dei nostri studenti e hanno come obiettivo la formazione ma soprattutto la  crescita umana.” 

 

Lo abbiamo accolto nelle nostre aule e laboratori per mostrargli i tratti distintivi dell’offerta formativa dei salesiani:

  • l’innovazione attraverso la didattica multimediale che ha portato la scuola a diventare una “Apple Distinguished School” che vede gli strumenti digitali applicati all’apprendimento, ma sempre con una grande attenzione all’educazione dei giovani all’uso responsabile di questi strumenti fin dalla scuola secondaria di primo grado.
  • la formazione professionale di primo livello, che da sempre caratterizza il modello educativo di Don Bosco ma che ha saputo rinnovarsi per stare al passo con i tempi, anche grazie alla stretta collaborazione con il territorio e le sue aziende.
  • la formazione superiore altamente professionalizzante in grado di rispondere alla richiesta crescente delle imprese di nuove ed elevate competenze alla luce delle sfide connesse all’industria 4.0 e alla trasformazione digitale.

 

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Cnos Fap Lombardia, nuovo laboratorio Automotive a Sesto San Giovanni in collaborazione con Yamaha

Da Crisalide Press.

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Yamaha e Fondazione CNOS-FAP Lombardia hanno inaugurato il nuovo laboratorio Automotive di Sesto San Giovanni, che sarà in dotazione ai ragazzi del Centro di Formazione Professionale e della Fondazione ITS Lombardia Meccatronica.

Il progetto nasce nel 2019 dall’esigenza crescente di richiesta del settore automotive di figure professionali altamente specializzate, formate sulle tecnologie che governano i motoveicoli attualmente in circolazione. L’iniziativa ha già dato i suoi frutti: due ragazzi sono in stage e due sono impiegati stabilmente presso la rete Yamaha e altri due presso officine indipendenti.

“L’alleanza imprese e scuole è la chiave per una formazione teorico/pratica ed è uno dei pilastri su cui si fonda la strategia di Yamaha: dai tecnici ai piloti crediamo sia fondamentale creare figure professionali che seguano un percorso fatto di teoria e applicazione, poiché il talento da solo non basta e va indirizzato e nutrito grazie anche all’esperienza che aziende come la nostra possono offrire. La collaborazione con Centro di Formazione CNOS-FAP e i suoi risultati sono un segno tangibile di questa filosofia” ha affermato Andrea Colombi, Country Manager Yamaha Motor.

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Sesto San Giovanni, firmato l’accordo tra Comune e Salesiani per il tirocinio e l’alternanza scuola-lavoro

Da “Lo specchio di Sesto San Giovanni”

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E’ stato firmato giovedì 21 aprile l’accordo di collaborazione tra il comune di Sesto San Giovanni e la Fondazione “Salesiani Lombardia per la formazione ed il lavoro – CNOS-FAP” sede di Sesto San Giovanni per la gestione sperimentale di un progetto di tirocinio di alternanza scuola lavoro per l’anno formativo 2022 – 2023 – 2024. L’oggetto dell’accordo è la sperimentazione di un progetto pilota riguardante il tirocinio applicato ai soggetti fragili dell’area anziani/disabili totalmente o parzialmente non autosufficienti con le finalità descritte in premessa per soggetti segnalati dal Servizio Anziani e Disabili, attraverso le competenze tecniche acquisite dagli studenti del settore elettrico e termoidraulico.

Il progetto si pone l’obiettivo di ottimizzare le risorse esistenti sul territorio nel breve periodo e promuovere la prevenzione reale di patologie causate dall’isolamento sociale che alcuni anziani di Sesto San Giovanni vivono quotidianamente, nonché generare legami intergenerazionali attraverso la sperimentazione di nuove forme, o la riscoperta di forme dimenticate di solidarietà orizzontale. Tra le finalità del progetto migliorare migliorare le relazioni sociali, la qualità di vita dell’anziano fragile agendo sul suo contesto di vita, apportando piccole modifiche che lo rendono più accogliente; sperimentare le conoscenze e abilità pratiche apprese dai ragazzi frequentanti i percorsi di istruzione e formazione professionale con la supervisione di un tutor formativo al domicilio degli anziani fragili segnalati dai servizi sociali per piccoli interventi di manutenzione/riparazione; promuovere la cultura del rispetto dell’altro indipendentemente dall’età e dallo status sociale e facilitare il trasferimento di valori intergenerazionali.
Il periodo di realizzazione del tirocinio sarà da aprile 2022 a giugno 2022.
“Oggi – ha commentato il sindaco, Roberto Di Stefano – abbiamo firmato un’importante convenzione coi Salesiani di Sesto San Giovanni: i ragazzi degli istituti professionali andranno nelle case degli anziani più fragili per aiutarli nella manutenzione di impianti elettrici e idraulici. Penso che lo scambio di valori tra generazioni diverse sia fondamentale e per questo mi auguro che altre scuole del territorio prendano a esempio questo progetto. Ringrazio l’ufficio tecnico del Comune, Don Elio e i Salesiani, punto d’eccellenza autentico del territorio nel campo dell’istruzione e della formazione”.
“I giovani – ha commentato l’Assessore alle Politiche Sociali, Roberta Pizzochera – sono una grande risorsa per il nostro paese e per la nostra città e gli istituti professionali sono la base da cui partire per formare i lavoratori specializzati di oggi e di domani. Questa collaborazione coi Salesiani, eccellenza del nostro territorio, rappresenta un virtuoso esempio di welfare che coinvolge i nostri ragazzi in un progetto sociale dove non solo potranno toccare con mano la realtà della città ma avranno anche la possibilità di effettuare un’esperienza molto formativa per la loro crescita. Tengo a ringraziare anche il settore dei Servizi Sociali che seguirà i ragazzi durante il loro stage”.
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Corriere della Sera – Gli studi ad hoc e la corsa delle aziende. La fucina salesiana che sforna talenti

Dal Corriere della Sera, ed. Milano.

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Il cortile è quello che chiunque abbia frequentato o visitato un centro dei salesiani potrebbe riconoscere al primo sguardo. Ma al posto delle campane, a scandire le ore è una sirena recuperata da una fabbrica dismessa, e gli edifici interni non portano nomi di santi, bensì di industrie – Falck, Breda, Marelli – e del cardinale Schuster, l’arcivescovo che intuì il bisogno di una scuola in quel territorio industriale alle porte dei Milano e trovò la collaborazione attiva delle famiglie imprenditoriali che hanno lasciato il segno nella storia della «Stalingrado d’Italia». Era il 1948. Ma ancora adesso le «Opere sociali don Bosco» di Sesto San Giovanni sono al centro delle attenzioni del mondo  produttivo: aziende di ogni dimensione assediano di richieste gli uffici che governano l’orientamento al lavoro degli oltre 2.800 ragazzi che frequentano i diversi livelli di formazione.

Cercano manodopera formata e sanno che nelle aule che circondano quel cortile possono trovarne. Soltanto da aprile sono giunte 681 richieste di curriculum (considerata la pausa estiva, sono quasi 100 al mese). Dal piccolo artigiano alla multinazionale si rivolgono ai salesiani alla ricerca di lavoratori. «I più richiesti sono i tornitori, i fresatori e anche i meccatronici – spiega Raffaele Crippa, direttore dell’Its, cioè il livello più alto di formazione tra quelli offerti dai salesiani sestesi -. Ma le aziende sanno che qui possono trovare ragazzi a tutti i livelli della filiera formativa». All’interno del centro, infatti, ci sono tre scuole: il Cfp che offre istruzione professionale, l’Itt ovvero l’istituto tecnico e l’Its per la formazione post-diploma. Le aziende stesse sono molto coinvolte anche nella didattica e nell’orientamento, con molte ore di formazione offerte direttamente nei luoghi di lavoro. «Perché spesso per i ragazzi è fondamentale sapere esattamente cosa c’è dietro a una mansione, cosa fa ciascuna figura, e quando hanno le idee chiare su cosa li aspetta sono più motivati».

Attorno al cortile di via Matteotti 425, mentre la sirena scandisce le ore che scorrono, si aprono aule e laboratori che preparano il futuro delle «risorse umane» della manifattura lombarda. Infatti, racconta il direttore del centro don Elio Cesari, non è raro ricevere la chiamata diretta di un imprenditore o di un manager che domanda: «Ce l’avete qualche bravo ragazzo che sappia lavorare?». E non solo da Milano, ma da tutta la Lombardia, perché ormai il centro salesiano è un riferimento per piccole, medie e grandi aziende di tutta la regione, al punto da indurre la Fondazione Its ad aprire succursali a Bergamo, Brescia, Lecco e Pavia, «con la collaborazione di circa 450 aziende».

Le statistiche sul tasso di occupazione successiva agli studi sono eloquenti: 72% per i diplomati Itt e 97% per chi ha frequentato l’Its. E quelle 681 richieste da parte delle aziende confermano uno dei temi del momento, a proposito del mercato del lavoro: la domanda di formazione mirata, tecnica ma non necessariamente in senso stretto. Come dimostra l’avvio di un nuovo Its per Manager culturale per lo Sviluppo del territorio, promosso da Innovaprofessioni (ente che fa capo alla Confcommercio milanese), che si aggiunge a quello a indirizzo moda e design creato dalla Afol metropolitana con la Triennale.

Opere Sociali Don Bosco, con il Volontariato Caritas Salesiano accoltre oltre 1.200 persone

Pubblichiamo il comunicato stampa delle Opere Sociali Don Bosco – Salesiani Sesto sulle attività dell’Associazione Volontariato Caritas Salesiani.

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Il Viaggio, come metafora della vita, tra trasformazione e cambiamento, è il titolo scelto dall’Associazione Volontariato Caritas Salesiani come titolo per il proprio Report del 2020: «Un anno che non dimenticheremo – anche se vorremmo farlo – (come scrive la Presidente Laura Amadini)». D’altra parte «nessun viaggio è senza sfide e rischi. Per mettersi in viaggio esiste comunque coraggio e prudenza, calcolo ma anche audacia» afferma don Francesco Cereda, parroco di Santa Maria Ausiliatrice e Don Bosco, nel medesimo documento. Coraggio e audacia, doti che non sono certo mancate ai numerosi volontari (circa 100, di cui 70 attivi) che con il loro impegno, la loro abnegazione e le loro competenze, hanno accolto 1.263 persone (delle quali 772 “nuove”) nell’arco dello scorso anno; 295 italiani e 968 stranieri. 

I SERVIZI EROGATI AGLI UTENTI 

Purtroppo sono numeri notevoli che, se da una parte fanno capire l’importanza del lavoro quotidianamente svolto dai volontari, dall’altra registrano la dimensione della crisi sanitaria, economica e sociale in atto. Il prendersi cura di questa emergenza da parte della Caritas dei Salesiani si manifesta attraverso un’ampia tipologia di servizi: dal trasporto per esigenze personali e sanitarie all’assistenza medica e infermieristica, dal supporto psicologico all’orientamento lavorativo e sociale, senza scordare la fornitura di preziosi quanto essenziali pacchi viveri. E in questi c’è anche il contributo attivo degli allievi delle Opere Sociali Don Bosco, che con la Caritas svolgono anche percorsi di Alternanza Scuola/Lavoro. 

LA RACCOLTA QUARESIMALE DEGLI ALLIEVI 

Come è tradizione per il tempo di Quaresima, gli allievi delle nostre scuole si cimentano in una gara di solidarietà per la raccolta di alimenti e di prodotti di prima necessità che poi, consegnati ai volontari della Caritas, saranno distribuiti ai più bisognosi. Si parte dai prodotti per bambini; poi sarà la volta dello scatolame; del riso e dell’olio; dei prodotti per la pulizia e l’igiene; e infine degli articoli per la scuola. 

I PROGETTI DEL 2020 CHE PROSEGUONO NEL 2021 

Da ricordare i progetti finanziati nello scorso anno promossi dal Volontariato Caritas Salesiani. Il Fondo Don Agostino, a ricordo del compianto parroco don Agostino Sosio, destinato a famiglie in difficoltà, che ha raccolto 9.000 euro; e il Fondo San Giuseppe, istituito dall’Arcidiocesi di Milano per far fronte alla riduzione o alla perdita del lavoro, che ha raccolto 37.800 euro. Degni di nota infine i farmaci raccolti e distribuiti per un valore di 260mila euro. Questi e altri dati sono pubblicati sul Report disponibile al sito dell’Associazione www.volcaritassal.it dove si trovano anche tutti i contatti e le informazioni utili. 

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Opere Sociali Don Bosco, costituito il Comitato Tecnico Scientifico

Pubblichiamo il comunicato stampa delle Opere Sociali Don Bosco sul nuovo Comitato Tecnico Scientifico.

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Nei giorni scorsi si è costituito a Sesto San Giovanni il Comitato Tecnico Scientifico delle OSDB con funzioni consultive, di proposta e di coordinamento nei confronti della dirigenza e della  proprietà dell’Istituto. Il CTS, composto da dirigenti,  docenti e formatori delle istituzioni salesiane della filiera formativa tecnico-professionale e da esperti del mondo del lavoro, delle professioni e della ricerca  scientifica e tecnologica, ha diversi scopi.  

LE FINALITÀ  

1) assicurare l’innovazione e l’efficace utilizzo di spazi, ambienti e strumenti; 

2) ottimizzare le risorse a disposizione; 

3) favorire l’innovazione didattica; 

4)  promuovere l’innovazione organizzativa; 

5) adeguare gli obiettivi formativi ai fabbisogni  del mondo del lavoro, delle professioni e della ricerca; 6) armonizzare e arricchire  l’offerta formativa da offrire al territorio; 

7) favorire la continuità didattica ed educativa;  

8) offrire proposte di formazione ai formatori e ai docenti; 

9) analizzare il fabbisogno  formativo e la domanda di occupazione del territorio; 

10) consolidare il rapporto con le  imprese e con gli stakeholder.  

LA COMPOSIZIONE  

Il CTS, che sarà presieduto dal Direttore della Fondazione ITS Lombardia Meccatronica  ing. Raffaele Crippa, è composto anche dal Coordinatore Didattico ed Educativo della  Scuola Secondaria di Secondo Grado “Breda” don Luigi Mapelli, dal direttore del Centro  di Formazione Professionale “Falck” dott. Francesco Cristinelli, da tre docenti delle  filiere formative tecniche/professionali presenti alle OSDB, da un referente dell’Ufficio  OrientaLavoro, da tre esperti provenienti dal mondo del lavoro, della ricerca e  dell’università. In questa fase i tre componenti esterni prescelti che hanno accettato  l’incarico sono: la dott.ssa Stefania Pigozzi (Responsabile del Centro Sudi UCIMU), l’ing.  Andrea Cataldo (Ricercatore dell’Istituto STIIMA-CNR di Milano) e il dott. Paolo  Bertuletti (Assegnista di ricerca all’Università degli Studi di Bergamo e Coordinatore di  redazione del bimestrale “Professionalità”). 

Le tradizioni salesiane proseguono: l’esperienza delle Opere Salesiane Don Bosco di Sesto San Giovanni

Pubblichiamo l’iniziativa delle Opere Sociali Don Bosco di Sesto San Giovanni per mantenere viva la tradizione del “Buongiorno” e della “Buonanotte” anche se i ragazzi sono in quarantena.

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Come da tradizione salesiana che riprende il classico pensiero della “Buona Notte” che Don Bosco faceva ai propri ragazzi, anche alle Opere Sociali Don Bosco non si inizia la giornata senza il pensiero del “Buongiorno”. In questi lunghi giorni di “emergenza sanitaria”, con una scuola ancora vuota dei propri allievi, ma fervente di iniziative “a distanza” come la didattica digitale, il Direttore, i Presidi, i Catechisti, i Consiglieri delle Opere Sociali Don Bosco continuano l’appuntamento del Buongiorno con dei videomessaggi che vengono distribuiti agli allievi e alle loro famiglie attraverso i moderni mezzi di comunicazione mediale: Sito Internet, profilo Facebook, YouTube, Registro Elettronico, Instagram…

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Sesto San Giovanni, sarà don Chàvez il relatore del convegno educativo su Don Bosco

Giovedì 23 gennaio 2020, dalle ore 14,30 alle ore 17, presso le Opere Sociali Don Bosco in Viale Giacomo Matteotti 425 a Sesto San Giovanni, si terrà il consueto convegno educativo sulla figura di Don Bosco, che quest’anno avrà come relatore don Pascual Chávez, 9° Successore del Santo, Rettor Maggiore dei Salesiani dal 2002 al 2014. Messicano, nato nel 1947 a Real de Catorce (San Luis de Potosi), è Salesiano dal 1964 e sacerdote dal 1973. All’Istituto Biblico di Roma ha ottenuto la licenza in Sacra Scrittura. È stato direttore dell’Istituto Teologico di San Pedro Tlaquepaque per 8 anni, dove ha insegnato Sacra Scrittura. Ha ottenuto il dottorato in Teologia Biblica presso l’Università Pontificia di Salamanca (Spagna). Oltre allo spagnolo parla correttamente l’italiano, l’inglese, e comprende anche il francese, il tedesco e l’ebraico. È stato Consigliere per la Regione Interamerica che comprende 14 ispettorie salesiane del Nord, Centro e Sudamerica.

Il Convegno è particolarmente rivolto ai religiosi, ai formatori, agli insegnanti e agli educatori del mondo salesiano, ma per i contenuti offerti e per l’autorevolezza del relatore, è aperto a tutti quelli che desiderassero partecipare. L’ingresso per gli esterni delle Opere Sociali Don Bosco è libero e gratuito ma si richiede una iscrizione tramite la compilazione di un modulo Google che si trova sul sito: www.salesianisesto.it
Dopo un primo momento in plenaria presso il Cinema Teatro Rondinella ci saranno dei lavori di gruppo. Il tutto terminerà con un piccolo rinfresco offerto ai presenti.