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Salesiani per il Sociale, “Povertà educativa: la presenza e la proposta educativa salesiana in Sicilia”

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Catania) – Si è svolto sabato 6 aprile, presso il teatro “Don Bosco” dell’Istituto Salesiano di Cibali, a Catania, il convegno “Povertà educativa: la presenza e la proposta salesiana in Sicilia” promosso dai salesiani dell’Ispettoria “San Paolo” della Sicilia (ISI) e dal Comitato territoriale della Sicilia di “Salesiani per il Sociale APS”. Proprio tale comitato, al termine dello svolgimento del convegno, ha tenuto la propria assemblea, al fine di rinnovare il proprio impegno e la propria dedizione qualificata al servizio dei propri destinatari.

Il convegno sulla povertà educativa e le risposte della Famiglia Salesiana sicula ha offerto un’occasione importante a tutta la realtà educativa regionale che si ispira a Don Bosco per riflettere e condividere esperienze e proposte innovative. Durante i lavori non ci si è limitati ad analizzare il problema, ma si è lavorato per individuare strategie concrete e soluzioni efficaci per contrastare la povertà educativa e promuovere un’educazione inclusiva e di qualità per tutti i giovani, indipendentemente dalle loro condizioni socioeconomiche di provenienza.

Dopo i saluti della Prefetto di Catania, dott.ssa Maria Carmela Librizzi, dell’Arcivescovo della diocesi di Catania, Mons. Luigi Renna, e dell’Ispettore dei Salesiani di Sicilia, don Giovanni D’Andrea, si sono susseguiti due interventi: “L’attualità della proposta educativa salesiana”, a cura di don Francesco Preite, Presidente Salesiani per il Sociale, e “Mappatura della presenza salesiana in Sicilia”, tenuto da don Alberto Anzalone, Delegato di Pastorale Giovanile dell’ISI. Dai due interventi è scaturito un interessante dibattito con l’assemblea, costituita da numerosi salesiani, professionisti del settore, giovani, membri della Famiglia Salesiana.

Nella seconda parte del convegno ha avuto luogo una tavola rotonda, coordinata dalla dott.ssa Letizia Scandurra, Responsabile dell’ufficio per il Servizio Civile Universale e la progettazione sociale dei Salesiani di Sicilia, alla quale hanno preso parte: il Prof. Giuseppe Vecchio, Garante siciliano per l’Infanzia e l’Adolescenza, il Prof. Carlo Colloca, Docente di Sociologia Urbana presso l’Università di Catania, e l’on. Giuseppe Lombardo, Deputato dell’Assemblea Regionale Siciliana e membro della Commissione Servizi Sociali e Sanitari. Nel corso di questo confronto i vari relatori hanno individuato, ciascuno secondo le proprie specificità, i contorni e i contesti della povertà educativa e hanno indicato piste di lavoro per il futuro.

“È stata una mattinata di confronto e formazione che ci ha sollecitato a lavorare sempre più in rete per tessere la trama educativa del nostro territorio” ha commentato uno dei presenti all’incontro.

Da parte sua don Preite ha sottolineato: “Di fronte a questi dati sulla povertà educativa in Sicilia non possiamo arrenderci, né ‘dare la colpa’ della povertà a minori e giovani poveri. Non possiamo fermarci alla croce, al Venerdì Santo. Dobbiamo andare verso la Pasqua. Siamo chiamati a risorgere. Non è solo un atto verbale: è un atto operativo, concreto”.

E proprio per illustrare la concretezza dell’impegno salesiano, don Preite ha proseguito indicando un progetto modello per il contrasto alla povertà educativa e ha indicato nella collaborazione interistituzionale il segreto per il successo: “Come Salesiani per il Sociale stiamo sperimentando in diversi territori d’Italia un nuovo programma: le ‘OfficineDonBosco’. C’è bisogno di unire le forze tra enti locali, imprese, formazione professionale e terzo settore, per offrire una risposta comunitaria ai bisogni dei giovani in condizione NEET (che non studiano, non si formano professionalmente e non lavorano, NdR) in Italia. Da solo, il privato sociale non può tutto: occorre fare rete. Come ci suggerisce Papa Francesco: ‘sarà necessaria un’unione di forze e un’unità di contribuzioni’ (Laudato Si’, 219)”.

Come detto, il convegno ha avuto un naturale proseguimento nel pomeriggio per i circa 50 rappresentanti dei diversi enti del Comitato territoriale della Sicilia di “Salesiani per il Sociale”, i quali si sono radunati in forma ristretta per la loro riunione assembleare.

“Con don Preite, Presidente, Renato Cursi, Direttore Esecutivo di Salesiani per il Sociale, e la loro équipe, abbiamo preso sempre più coscienza che il senso di appartenenza va organizzato, a partire dal documento programmatico ‘Organizzare la speranza’, sull’esempio di Don Bosco attento ai giovani più poveri; con uno sguardo vigile sulle povertà dei ragazzi di oggi della nostra terra di Sicilia” ha concluso uno dei partecipanti.

 

Salesiani, Don Francesco Preite: ‘La ricerca del punto accessibile al bene’

Sul sito Affari Italiani è uscito un articolo con una intervista a don Francesco Preite, nuovo presidente di Salesiani per il Sociale.

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Don Francesco Preite, nato a Potenza 44 anni fa, nell’abbraccio riconoscente della comunità che ne ha apprezzato impegno, passione e dedizione, lascia la Direzione dell’Istituto Salesiano Redentore di Bari, per prendere la Presidenza Nazionale di “Salesiani per il Sociale APS”, la cui Assemblea lo ha eletto per il quadriennio 2021-2025.

L’azione di don Francesco, in una sorta di continua sintonia con lo spirito di FARE – Futuro d’Autore, il progetto selezionato da “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, è stata sempre tesa a ridurre i fenomeni di Povertà Educativa e di Dispersione Scolastica. Intervenendo, insieme alla comunità non solo parrocchiale, per evitare la diffusione di comportamenti criminali o devianti e soprattutto offrire ai minori prospettive concrete di recupero e di reinserimento sociale.

“Sempre per e con i giovani. Tutto quello che siamo e che facciamo, la nostra identità e la nostra missione di Associazione, è per i giovani, specialmente i più poveri”, ha dichiarato in occasione della nomina ai vertici nazionali, “Siamo una grande comunità nazionale, fatta di persone e di Enti del Terzo Settore con un buon radicamento territoriale: desidero davvero raccomandarvi di ricercare costantemente innanzitutto il dialogo con le Comunità Educative Pastorali locali ed i Comitati territoriali di riferimento. Scegliere il Sud: non come semplice luogo geografico, ma come scelta preferenziale rivolta ai più fragili, che popolano le periferie delle nostre Città, dei nostri territori, della nostra Italia”.

E poi a proposito dell’esperienza complicata sul territorio ha aggiunto: “È evidente che laddove mancano diritti, servizi, cultura educativa, il disagio è più forte ed i ragazzi sono più esposti ai pericoli. Non siamo eroi, ma siamo persone chiamate nel Buon Samaritano a rendere un servizio educativo ai giovani. Continuiamo insieme a scegliere la via dell’educazione e del servizio responsabile per costruire un pezzo di Italia con e per i giovani. Ce lo chiede Don Bosco, ce lo chiedono i giovani”.

Il quartiere Libertà di Bari fa tesoro degli stimoli di Don Francesco Preite, che ha sempre continuato a sottolineare che: “Se da una parte non mancano i segnali di una giustizia viva e tenace nella sua quotidiana funzione di presidio di legalità, dall’altra l’appartenenza mafiosa – in maniera forse ancor più pervicace – diventa per molti ragazzi una straordinaria occasione di riscatto esistenziale e sociale”.

“La sola repressione non basta – insiste – bisogna investire nella prevenzione educativa dei ragazzi. Bisogna essere capaci di dare opportunità concrete ai tutti i ragazzi, nessuno escluso, garantendo opportunità e possibilità per tutti. Il problema non è la mafia, scrive don Luigi Ciotti, intesa come organizzazione criminale quanto la mafiosità, il mare dentro cui nuota il pesce mafioso. È una questione culturale. Se non diamo ai ragazzi un mare pulito, li diamo in pasto ai clan. Questo non può essere tollerato in una società civile che ha il dovere di tutelare, proteggere, promuovere i più piccoli. Ed allora c’è bisogno di un sogno, di una visione più forte al Libertà. Un sogno che permetta ai “lupi di diventare agnelli”, e perché no, pastori: modelli positivi”.

Per don Preite bisogna agire su tre fronti: “Più scuola e formazione. Potenziare le scuole del Libertà, rendendole maggiormente attrattive e soprattutto rendere pubblica la partecipazione e l’iscrizione dei ragazzi ai Centri di Formazione Professionale. Bisogna dire basta nel rendere subordinata a progetti, la formazione professionale per i ragazzi in obbligo formativo in possesso di licenza media. L’iscrizione delle famiglie dei ragazzi alla formazione professionale deve essere libera e pubblica”.

“Sono giovani con l’intelligenza nelle mani – afferma con emozione don Francesco – ragazzi svegli e vivaci, con grande praticità ed enorme voglia di applicarsi. Non mi piace stigmatizzarli come giovani che hanno vissuto un fallimento nel tradizionale percorso scolastico, ma certamente sono arrivati da noi perché hanno avuto delle difficoltà. Ora studiano per diventare elettricisti o meccanici”.

Un approccio sociale che passa anche attraverso un’altra battaglia condotta con lungimiranza e spesso tra mille contrasti: la riqualificazione degli spazi urbani, come primo passo per creare attorno ad essi una nuova idea di comunità. E la prima occasione è stata proprio piazza Redentore, trasformata in un’isola pedonale, dopo un lungo cantiere che non si è fermato neppure un giorno durante il lockdown.

“Un passaggio cruciale per fare comprendere a tutti l’importanza del rispetto delle regole. Cosa che non riuscirà ad essere garantita dalla sola presenza di un presidio dei Vigili Urbani. Abbiamo eliminato la cancellata della chiesa, per aprirci ancora di più al quartiere, la scalinata e le panchine saranno un invito a sedersi. La nostra idea è formare educatori di strada e volontari, che possano muoversi senza soluzione di continuità fra l’oratorio e la piazza”.

E’ questa l’eredità che don Francesco Preite lascia al suo successore a Bari – nominato per il triennio 2021-2024 – don Pasquale Martino. Ispettore salesiano dell’Italia Meridionale dal 2005 al 2011 e fino ad oggi direttore salesiano della comunità di Salerno. Contestualmente l’Ispettore salesiano dell’Italia Meridionale, don Angelo Santorsola, ha nominato Incaricato dell’Oratorio di Bari Redentore, don Giuseppe Russo.

(gelormini@gmail.com)

*Video a cura di Arcangelo Pellegrino

 

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“Povertà educativa: cos’è indispensabile nell’educazione?”: incontro on line con il ministro Bonetti

“Povertà educativa: cos’è indispensabile nell’educazione?” è il titolo dell’incontro on line che si terrà giovedì 8 aprile (diretta YouTube e Facebook) dalle ore 21. L’incontro è organizzato dal Centro Culturale regionale “Enzo Piccinini” e dal centro Caritas dell’Arcidiocesi di Udine.

Partecipano:
Elena Bonetti, ministro per le Pari Opportunità e la famiglia
Vincenzo Salerno, salesiano e direttore della comunità per minori “La Viarte” e per minori stranieri “S. Luigi Gonzaga”
Giosuè Casasola, psicologo
Matthew Pianaro, Cooperativa Fruts di Bosc

 

 

Dispersione scolastica e povertà educativa, in Piemonte parte “Labs to Learn”

Pubblichiamo il comunicato stampa di “Labs to Learn”, il nuovo progetto dell’Associazione Giovanile Salesiana Per Il Territorio, un finanziato dall’Impresa Sociale Con i Bambini a valere sul bando del 2018 “Un passo avanti” e che si prefigge di contrastare la dispersione scolastica e prevenire la povertà educativa incrementando il numero dei giovani con difficoltà che assolvono l’obbligo scolastico, accedono alla formazione superiore e/o all’inserimento lavorativo, avviando un percorso di crescita personale secondo le proprie inclinazioni e aspirazioni. Il progetto è rivolto a circa 1140 minori e adolescenti tra gli 11 e i 17 anni e le rispettive famiglie, nelle città di Alessandria, Bra, Casale Monferrato, Vercelli e Torino.
La presentazione del progetto si terrà martedì 10 novembre alle ore 16.00 presso Valdocco (To). L’evento verrà trasmesso in diretta social sulla Pagina Facebook @labstolearn e in diretta TV dal Gruppo RETE 7 su Piemonte + (canale 110 del Digitale Terrestre).

“Labs to learn” è stato avviato il 12 ottobre. Riteniamo importante coinvolgere le diverse comunità interessate per raccontare le azioni progettuali ed evidenziare il tratto distintivo dei dispositivi che abbiamo immaginato per favorire l’apprendimento e l’inclusione sociale.
Nel contempo, desideriamo offrire una breve occasione di confronto e di riflessione sulla situazione giovanile, tra scuola, povertà educativa ed opportunità di crescita.
(Alessandro Brescia – Responsabile progetto)

Per gli operatori della comunicazione l’appuntamento non richiede l’accreditamento in quanto accessibile pubblicamente tramite la diretta streaming. Per coloro che desiderano ricevere materiali aggiuntivi o richiedere interviste ai Responsabili del progetto, scrivere a comunicazione@labstolearn.it.

Di seguito le informazioni principali dell’evento.

PROGRAMMA
La conferenza prevede relatori in presenza e in collegamento online.
Ore 16.00 – Let’s go!
– Saluti e presentazione del progetto
– Labs to learn e le differenti azioni
– Le dinamiche educative
Ore 17.00 – Conclusione
Interventi:
Marco Rossi-Doria: Vicepresidente impresa sociale “Con i Bambini”;
Francesco Profumo: Presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo;
Fabrizio Manca: Responsabile Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte;
Don Leonardo Mancini: Ispettore Salesiani Piemonte e Valle d’Aosta;
Don Stefano Mondin: Presidente AGS per il Territorio;
Alessandro Brescia: Responsabile di progetto;
Valentina Bellis: Responsabile Azioni e Territori;
Johnny Dotti: Imprenditore sociale;
Rosita Deluigi: Docente universitaria presso UNIMC – Università di Macerata.

 

 

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