Portogallo – WYD DON BOSCO 23: scendono in campo gli “influencer” dei giovani

Lo scorso 9 giugno, l’équipe degli Itinerari dell’organizzazione salesiana “WYD DON BOSCO 23” ha invitato le diverse case salesiane del Portogallo a partecipare ad un incontro di “influencer adulti”. L’obiettivo è quello di raggiungere TUTTI i giovani che passano per le case salesiane, invitandoli a unirsi al cammino verso la GMG di Lisbona 2023.

Di seguito l’articolo di ANS – Lisboa:

Lo scorso 9 giugno, l’équipe degli Itinerari dell’organizzazione salesiana “WYD DON BOSCO 23” – cioè l’équipe deputata a sviluppare gli Itinerari di avvicinamento alla Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) di Lisbona 2023 – ha invitato le diverse case salesiane del Portogallo a partecipare ad un incontro di “influencer adulti”. Tali partecipanti/influencer sono stati reclutati perché possano raggiungere i giovani delle varie realtà pastorali e, in modo particolare, quelli che normalmente non sono i tipici frequentatori del lavoro pastorale ordinario. Il grande obiettivo è quello di raggiungere TUTTI i giovani che passano (o sono passati) per le case salesiane, invitandoli a unirsi al cammino di “WYD DON BOSCO 23” verso la GMG di Lisbona 2023.

Per raggiungere questo obiettivo, l’équipe degli Itinerari può contare sulla preziosa collaborazione degli adulti di riferimento degli ambienti salesiani, quelle persone, cioè, la cui capacità di relazionarsi con i giovani, di interpellare gli allievi e di motivarli verso buoni e grandi obiettivi è chiaramente riconosciuta nella comunità educante.

Ad essi l’équipe degli Itinerari ha affidato questa importante missione, di invitare TUTTI i giovani che passano (o sono passati) per le case salesiane a partecipare a questo grande evento di Chiesa in programma tra poco più di un anno ormai.

Le varie case salesiane dell’Ispettoria “Sant’Antonio” del Portogallo che erano rappresentate all’incontro hanno illustrato ciascuna il cammino che stanno realizzando e ciò che hanno programmato per il prossimo anno pastorale al fine di raggiungere questo obiettivo. Inoltre, in tutte le case salesiane si svolgono attività come “Una notte a scuola”, incontri con gli exallievi dei passati anni accademici, iniziative di volontariato, percorsi tematici in vista della GMG e numerose altre attività.

Durante l’incontro c’è stata anche un’interessante condivisione che ha permesso di conoscere le diverse modalità di convocazione e promozione della GMG Lisbona 2023.

WYD DON BOSCO 23 è al lavoro, perché la GMG di Lisbona 2023 già richiama tutti i giovani del mondo!

Spagna: la Formazione Professionale salesiana realizza 10 incubatrici per i bambini a rischio dell’Ucraina

Giovedì 16 giugno la piattaforma di associazioni e organizzazioni impegnate a favore della popolazione ucraina “Clúster SOS Ucrania” della Navarra ha ricevuto la donazione di 10 incubatricirealizzate da studenti e insegnanti dei Centri di Formazione Professionale salesiani. Di seguito la notizia riportata dal sito ANS.

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Giovedì 16 giugno, la piattaforma di associazioni e organizzazioni impegnate a favore della popolazione ucraina “Clúster SOS Ucrania” della Navarra ha ricevuto la donazione di 10 incubatrici realizzate da studenti e insegnanti dei Centri di Formazione Professionale salesiani, che saranno presto in viaggio verso l’Ucraina. Cinque saranno destinate alla regione di Kiev, tre a Zaporizhia e due a Mykolaiv.

Alla consegna di queste 10 incubatrici, insieme ai più importanti media della Navarra, erano presenti i rappresentanti delle entità che hanno donato i fondi per la loro costruzione e spedizione: il club sportivo Mulier, l’associazione “Farmacisti senza frontiere” e la compagnia assicurativa “IMQ” delle Asturie.

“Clúster SOS Ucrania” ha contattato i salesiani di Pamplona quando ha saputo del progetto che i centri salesiani stanno portando avanti. Si tratta del progetto “Incubatrici che salvano la vita”, in cui sono coinvolti otto Centri di Formazione Professionale salesiani dell’IspettoriaSpagna-San Giacomo Maggiore”.

La guerra in corso in Ucraina fa sì che le nascite premature avvengano in luoghi non attrezzati dal punto di vista medico. Le incubatrici progettate da “Medicina Abierta al Mundo” sono state costruite dagli studenti dei cicli di meccanizzazione di livello superiore degli otto CFP salesiani e i giovani del corso di Elettricità ed Elettronica del complesso salesiano di Pamplona hanno realizzato l’assemblaggio elettronica.

“Per noi – hanno detto gli studenti durante la presentazione – è un piacere lavorare alla costruzione di queste incubatrici per neonati prematuri. Impariamo a lavorare con nuovi materiali e ci sentiamo utili. È molto stimolante per tutti noi”.

La controparte ucraina del “Clúster SOS Ucrania” ha ordinato 50 unità, 10 delle quali sono state già inviate.

Il progetto “Incubatrici che salvano vite” è iniziato l’anno scorso con una collaborazione tra il CFP salesiano di Pamplona, e le ONG “Medicina abierta al Mundo” e “Ayuda Contenedores” ed è stato esteso quest’anno ad altri 7 centri. Prima dell’inizio della guerra in Ucraina, erano già stati inviati ad altri Paesi che avevano bisogno di questi apparati, soprattutto in Africa e in America.

Pablo Sánchez, il giovane ingegnere che ha partecipato alla progettazione delle incubatrici, ha affermato nella presentazione che la richiesta è alta e proviene da diversi luoghi, per questo si continuerà a produrne anche nel corso del prossimo anno accademico.

“Medicina abierta al Mundo” ha sviluppato l’idea, progettato il prototipo e costruito le prime incubatrici “ma i centri salesiani sono diventati la forza del progetto” hanno affermato.

Molte aziende sono state interessate a contribuire con il loro granello di sabbia attraverso la fornitura di materiali o la fabbricazione di piccole parti delle incubatrici su una scala più ampia di quella che può offrire un centro educativo. Questo è il caso della collaborazione dell’azienda “M Torres”, che fornisce la stampa 3D di piccole parti per completare il dispositivo, o della Moshy, che ha donato le fodere per i materassini delle incubatrici. Inoltre, il progetto gode anche del sostegno dell’impresa bancaria “La Caixa”, attraverso l’iniziativa “FPDualiza”.

LiLy Shyshkovska, rappresentante dell’associazione “Alas de Ucrania”, che fa parte del “Clúster SOS Ucrania”, si è rivolta al pubblico augurandosi che non debbano essere inviate molte altre culle nel suo Paese perché la guerra possa presto concludersi, e ha infine affermato:

“Grazie a tutte le persone che partecipano a questo progetto. Siete incredibili. Pur fra tanto male in questo mondo, grazie a voi sta tornando la fiducia nella bontà degli esseri umani”.

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Spagna – V Congresso regionale dei Salesiani Cooperatori della Regione Iberica

Dal sito dell’agenzia ANS.

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(ANS – San Lorenzo de El Escorial) – Dal 10 al 12 giugno 2022 si è tenuto a El Escorial il V Congresso Regionale dei Salesiani Cooperatori (SSCC) della Regione Iberica, formata dalle 7 Provincie dei Salesiani Cooperatori di Portogallo e Spagna. Il Congresso, svoltosi all’insegna del motto “È vicino”, ha avuto un doppio scopo, programmatico ed elettivo. Da un lato, infatti, è servito ad analizzare i passi compiuti negli ultimi sei anni, delineando nuovi obiettivi e linee d’azione per il prossimo sessennio; dall’altro, ha permesso di eleggere il nuovo Consigliere Mondiale per la Regione, nonché i nuovi membri della Segreteria Esecutiva Regionale (SER).

Insieme al Segretario Generale del Congresso e Consigliere Mondiale uscente, Raúl Fernández, hanno partecipato al Congresso 71 persone, tra SSCC e Delegati provinciali (membri dei Consigli provinciali, della SER e candidati). I partecipanti erano accompagnati anche dal Coordinatore Mondiale dell’Associazione dei SSCC, Antonio Boccia, dal Delegato del Rettor Maggiore per il Segretariato per la Famiglia Salesiana, don Joan Lluis Playá, SDB, dal Salesiano Delegato Mondiale per i SSCC e gli Exallievi, sig. Domenico Nguyen (SDB), e Delegata Mondiale per i SSCC delle Figlie di Maria Ausiliatrice, sour Lucrecia Uribe (FMA).

Alternato a momenti di convivialità, il congresso è stato suddiviso in cinque principali sessioni:

–     La relazione sullo stato dell’Associazione nella Regione da parte del Consigliere Mondiale, Raul Fernandez.

–     L’intervento generale, realizzato in modalità digitale, del Cardinale Cristóbal López, SDB, Arcivescovo di Rabat, sul tema “Costruire il Regno di Dio di fronte alle nuove situazioni di povertà”, nel quale il porporato ha illustrato con un semplice decalogo alcuni modi in cui “diventare poveri” per costruire il Regno di Dio.

–     Dei contributi da parte del Coordinatore Mondiale e dei Delegati Mondiali sul tema della sinodalità, a partire dalla prospettiva biblica e proseguendo su come interpretarla e viverla nell’Associazione.

–     Lavori di gruppo e condivisione, con l’obiettivo di stabilire le linee programmatiche su cui si baserà il progetto per i prossimi sei anni.

–     Elezioni e ringraziamenti.

Al termine dell’ultimo punto nell’agenda dei lavori, come membri della SER risultano, pertanto:

–     Come Consigliere Mondiale per la Regione Iberica: Borja Pérez

–     All’Amministrazione: Juan Luis Bengoa

–     Alla Segreteria: Monica Domingo

–     Alla Formazione: Diego Quesada

–     Alla Solidarietà e Cooperazione Salesiana per i Giovani del Mondo: José Luis Muñoz

–     All’Animazione Vocazionale e Pastorale Giovanile: Lourdes Rojo

–     Alla Comunicazione: Maria Ángeles Rodríguez

–     Alla Pastorale Familiare e gli “Hogar Don Bosco”: Cristóbal Marín e Irene Blaya

–     Come Portavoce del Portogallo: Valter Silva

–     Come Delegati regionali: don Eusebio Martínez, SDB, suor Isabel Pérez, FMA

Dopo alcuni ringraziamenti ai membri della SER che hanno terminato il loro mandato e alcune parole di ringraziamento da parte del Consigliere uscente, il Congresso si è concluso con il saluto del nuovo Consigliere mondiale, Borja Pérez, che ha incoraggiato tutti, nel contesto della festa della Trinità e a pochi giorni dalla Pentecoste, ad essere attenti allo Spirito Santo, per poter individuare le sfide che attendono l’associazione e per poter dare loro risposte ambiziose ed efficaci, nella risposta alle urgenza, ma soprattutto nella pianificazione strategica, mettendo ciascuno i propri doni e talenti personali al servizio dell’Associazione e soprattutto della costruzione del Regno di Dio.

Infine, don Playá ha concluso le attività presiedendo l’Eucaristia e ringraziando per il felice esito del Congresso, frutto di uno sforzo di collaborazione nello spirito della Famiglia Salesiana.

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Spagna: il complesso educativo dei Salesiani di Pamplona premiato dal Collegio Ufficiale degli Architetti dei Paesi Baschi e della Navarra

Il 14 giungo, nell’Auditorium “Baluarte” di Pamplona, il complesso educativo dei Salesiani di Pamplona è stato riconosciuto come pregevole opera architettonica dal Collegio Ufficiale degli Architetti dei Paesi Baschi e della Navarra (COAVN, in spagnolo). Di seguito la notizia pubblicata dal sito ANS.

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Il complesso salesiano della scuola e Centro di Formazione Professionale di Pamplona, nella sua nuova sede di Sarriguren-Valle de Egües, è stato riconosciuto come pregevole opera architettonica dal Collegio Ufficiale degli Architetti dei Paesi Baschi e della Navarra (COAVN, in spagnolo), che lo ha ritenuto vincitore del Premio da esso assegnato nella sezione “Edifici Pubblici e Tecnologici”. Per questo, lo scorso 14 giungo, nell’Auditorium “Baluarte” di Pamplona, gli architetti Álvaro Cordero, Carlos Garmendia, Daniel Azpilicueta, Imanol Carlos García de Albéniz, Iñaki Tanco e Pedro Garmendía, che hanno ideato e realizzato l’opera, sono stati premiati dal COAVN, insieme a don Jorge Lanchas, come rappresentante dell’istituzione promotrice, i Salesiani di Don Bosco.

Il complesso dei Salesiani di Pamplona presso Sarriguren-Valle de Egües è stato aperto nel 2019 e inaugurato nel 2020, alla presenza del Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime. Esso è andato a rinnovare la presenza salesiana nella città, aperta nel 1927, e che era precedentemente situata nel centro della città, ma che non era più adeguata soprattutto per la carenza di spazi necessari alla formazione dei giovani.

Il grande e nuovo complesso, realizzato alla periferia della città, si compone di quattro ampi edifici educativi, uno residenziale amministrativo e la chiesa, cui vanno ad aggiungersi gli spazi dell’oratorio-centro giovanile e per le attività sportive.

Come hanno spiegato gli stessi architetti autori dell’opera, si tratta di “Un progetto che cambia la sua scala per integrarsi nell’ambiente circostante, generando spazi diversi che arricchiscono il suo stesso utilizzo… Non contano solo gli spazi, ma anche i vuoti, che inseriti in quegli spazi e insieme alla vegetazione vanno a generare un insieme gradevole e attraente”.

La cerimonia di premiazione si è svolta in occasione del gala annuale organizzato dal COAVN, e a consegnare il premio ai vincitori, è stato José María Aierdi, secondo Vicepresidente e Consigliere della Pianificazione Territoriale, dell’Edilizia Abitativa, del Paesaggio e dei Progetti Strategici del governo della Navarra. Da parte salesiana, oltre al già citato don Jorge Lanchas, Preside, c’era anche don Ángel Miranda, Direttore dell’opera.

Nel motivare la sua decisione, la giuria ha scritto:

“Il valore principale è stato dato all’esecuzione di un progetto su larga scala in un breve periodo di tempo con risultati molto interessanti. Vale la pena sottolineare l’uso appropriato degli spazi aperti in relazione alle diverse destinazioni d’uso (ingresso, portico, accesso ai diversi edifici). Il complesso, nonostante le sue grandi dimensioni, è riuscito a conseguire un gradevole inserimento con il sito in cui sorge: situato al confine ‘tra la campagna e la città’, il trattamento volumetrico attenua notevolmente il suo effetto paesaggistico. I limiti fisici del perimetro sono risolti in modo intelligente con le stesse strutture costruite, il che è altrettanto notevole. Infine, il progetto architettonico e quello educativo sono perfettamente combinati, il che è motivo di elogio per l’istituzione promotrice”.

 

“È una soddisfazione vedere che il proprio lavoro viene riconosciuto e apprezzato dai colleghi della tua professione”

ha dichiarato nell’occasione Pedro Garmendia, uno dei sei architetti premiati. In rete sono disponibili un video in cui altri due architetti dell’équipe responsabile del progetto – Carlos Garmendia e Iñaki Tanco – illustrano il complesso salesiano, così come un video sulla storia della presenza salesiana a Pamplona.

Mentre l’elenco di tutti i premiati nelle diverse categorie è disponibile sul sito del COAVN.

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Spagna: conclusa la Visita Straordinaria di don Farfán all’Ispettoria “Spagna-Maria Ausiliatrice”

La casa salesiana Martí Codolar, a Barcellona, ha ospitato il 2 e 3 giugno scorsi l’ultimo incontro dell’anno pastorale per i Direttori delle comunità, che ha coinciso con la chiusura della Visita Straordinaria all’Ispettoria “Spagna-Maria Ausiliatrice” (SMX), realizzata dal Visitatore Straordinario don Marcelo Farfán per conto del Rettor Maggiore. Di seguito la notizia riportata dal sito ANS.

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La casa salesiana di Martí Codolar, a Barcellona, ha ospitato, nei giorni del 2 e 3 giugno scorsi, l’ultimo incontro dell’anno pastorale per i Direttori delle comunità, evento che ha coinciso con la chiusura della Visita Straordinaria all’Ispettoria “Spagna-Maria Ausiliatrice” (SMX), realizzata, per conto del Rettor Maggiore, dal Visitatore Straordinario “ad nutum” e “pro tempore” don Marcelo Farfán.

Come aveva manifestato il Rettor Maggiore, la Visita di don Farfán, iniziata il 1° settembre 2021, aveva l’obiettivo di intensificare ulteriormente la comunione reciproca tra i religiosi e le comunità, di conoscere la vita di ciascuna delle case e di rendere un servizio fraterno all’Ispettoria, secondo gli articoli 127 delle Costituzioni e 104 dei Regolamenti. Obiettivi che, con il senno di poi, possono dirsi raggiunti.

Durante questi circa 9 mesi di permanenza nell’Ispettoria, don Farfán ha visitato le 75 case che, sparse tra le Comunità di Andalusia, Estremadura, Murcia, Valencia, Aragona, Catalogna, Isole Baleari e Canarie, compongono il territorio ispettoriale, trascorrendo una media di due giorni in ognuna di esse e prendendo parte a diversi eventi significativi, come il Capitolo Ispettoriale e la Festa Ispettoriale celebrati ad aprile scorso a Malaga.

Questa visita, come riporta il Visitatore nella sua relazione, gli ha permesso di conoscere la realtà delle comunità educative-pastorali locali e di lavorare fianco a fianco con le organizzazioni di animazione e di servizio dell’Ispettoria, condividendo l’esperienza e gli orientamenti del Consiglio Generale, nonché la visione aggiornata dello stato dell’Ispettoria e dei progressi compiuti rispetto alla visita precedente nel percorso di unificazione seguito al ridisegno delle Ispettorie spagnole.

Nella sua relazione don Farfán ha potuto condividere una lettura complessiva della realtà dell’Ispettoria, soffermandosi su aspetti quali l’animazione e il governo, i salesiani e le comunità, la formazione, la pastorale giovanile e gli ambienti educativi pastorali, la comunicazione sociale e l’animazione della Famiglia Salesiana. Ha potuto anche illustrare alcuni punti chiave per l’animazione e il governo della Provincia, a partire dalla fedeltà alla Congregazione espressa nell’applicazione del Capitolo Generale 28°, e ha offerto diversi motivi di gioia e di speranza. La relazione si è conclusa con alcune opzioni stimolanti da tenere in considerazione per il Consiglio ispettoriale e per tutta l’Ispettoria SMX.

Oltre a questa condivisione e al dialogo tra salesiani, l’incontro ha fornito l’occasione per approfondire altre informazioni relative alla situazione degli aiuti offerti dall’Ispettoria e dell’ONG salesianaBosco Global” alla popolazione coinvolta dalla guerra in Ucraina, oltre che sullo stato del progetto di accompagnamento alle presenze salesiane in Libano e sulle attività salesiane in programma per la prossima estate.

L’incontro si è concluso con le risposte dell’Ispettore, don Angel Asurmendi Martínez, ad alcune domande sollevate durante il Capitolo Ispettoriale, e con la tradizionale foto di gruppo.

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Spagna: la Famiglia Salesiana in pellegrinaggio a Santiago de Compostela

Domenica 29 maggio, sotto il motto Vieni a camminare”, più di 400 pellegrini della Famiglia Salesiana dell’Ispettoria “Spagna-San Giacomo Maggiore” (SSM) sono tornati in pellegrinaggio a Santiago de Compostela. Di seguito la notizia riportata dal sito ANS.

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Sotto il motto Vieni a camminare, domenica scorsa, 29 maggio, la Famiglia Salesiana dell’Ispettoria “Spagna-San Giacomo Maggiore” (SSM), è tornata in pellegrinaggio a Santiago de Compostela, rinnovando in questo modo una tradizione interrotta negli ultimi due anni a motivo della pandemia. Più di 400 pellegrini hanno preso parte all’iniziativa, compiendo una tappa del celebre Cammino di Santiago e raggiungendo infine la tomba dell’apostolo San Giacomo, Patrono dell’Ispettoria.

La giornata è iniziata al mattino in località Monte del Gozo. Lì, alle 11:00 locali, centinaia di membri della Famiglia Salesiana si sono riuniti per un momento di preghiera e si sono poi recati in pellegrinaggio verso la cattedrale di Santiago, facendo sosta per il pranzo presso la casa salesiana di Santiago de Compostela.

Una volta arrivati a destinazione, nel pomeriggio, don Fernando García, Ispettore di SSM, ha presieduto la Messa nella cattedrale di Santiago de Compostela, durante la quale ha anche pronunciato la tradizionale preghiera di affidamento all’Apostolo, invocando la sua benedizione su tutti i progetti e le necessità dell’Ispettoria, e chiedendo l’intercessione di uno dei più intimi amico del Signore nel “pellegrinaggio quotidiano” di tutta la comunità ispettoriale.

Durante l’omelia, nella domenica della solennità dell’Ascensione, l’Ispettore ha incoraggiato tutti a sentire la presenza del Signore

“lungo il nostro cammino, per testimoniare il Vangelo con gioia, come fece Don Bosco”.

Al termine della celebrazione, come da tradizione i tiraboleiros hanno fatto volteggiare il botafumeiro – il grande turibolo appeso al soffitto della cattedrale – attraverso il transetto della chiesa. E mentre la cattedrale di San Giacomo si riempiva del profumo dell’incenso, i fedeli pellegrini della Famiglia Salesiana hanno accompagnato questo gesto tanto antico, quanto suggestivo, con le loro offerte raccolte per le opere sociali dell’Ispettoria.

La preghiera a Maria Ausiliatrice, a pochi giorni dalla celebrazione della sua festa, ha concluso una celebrazione ordinatamente animata dal coro di Valladolid, diretto da Carlos Martínez Voces.

“È stata una giornata speciale per i partecipanti, che sono tornati a rendere omaggio a Maria Ausiliatrice in pellegrinaggio a Santiago, approfittando dell’opportunità di un bel tempo da condividere insieme e della buona organizzazione dei gruppi della Famiglia Salesiana di SSM”

testimoniano, infine, dall’Ufficio di Comunicazione Sociale dell’Ispettoria.

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Portogallo: visita di animazione del Consigliere per la Regione Mediterranea

Il Consigliere per la Regione Mediterranea, don Juan Carlos Pérez Godoy, in visita all’Ispettoria, ha tenuto un momento di formazione per la Famiglia Salesiana, ricordando a tutti che non c’è futuro se non si rafforza la comunione nella Famiglia Salesiana, sottolineando l’importanza dell’impegno di responsabilità di ciascuno invitando tutti a fare la propria parte in tal senso.

In seguito si riporta l’articolo pubblicato su ANS

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(ANS – Fatima) – Dal 20 al 27 maggio, il Consigliere per la Regione Mediterranea, don Juan Carlos Pérez Godoy, è in visita all’Ispettoria “Sant’Antonio” del Portogallo (POR).

Nel fine settimana scorso, 21 e 22 maggio, don Juan Carlos Pérez Godoy ha presieduto il Pellegrinaggio Nazionale della Famiglia Salesiana al Santuario di Fatima. Dapprima, nella Cappella delle Apparizioni ha presieduto la cerimonia di saluto alla Madonna e di accoglienza dei pellegrini della Famiglia Salesiana. Poi, nel tardo pomeriggio del primo giorno ha partecipato all’incontro nazionale dei giovani del Movimento Giovanile Salesiano (MGS).

Domenica mattina, nell’Aula del Buon Pastore del Centro Paolo VI, la Famiglia Salesiana si è riunita per un momento di formazione guidato proprio da don Pérez Godoy. Nell’occasione il Consigliere Regionale ha osservato che “il presente e il futuro della missione salesiana passano attraverso la Famiglia Salesiana” e, ha ricordato che “non c’è futuro se non rafforziamo la comunione nella Famiglia Salesiana”. Per questo, ha sottolineato l’importanza dell’impegno responsabile di ciascuno, e ha invitato tutti a fare la propria parte in tal senso.

Lunedì 22 maggio don Pérez Godoy ha proseguito la sua visita raggiungendo le presenze di Mogofores, dove ha incontrato i salesiani della comunità locale e quelli giunti appositamente da Porto.

Martedì 24 maggio il Consigliere Regionale ha presieduto le celebrazioni per la Festa di Maria Ausiliatrice presso l’opera dei Salesiani a Lisbona. A seguire ha potuto fare una breve visita per conoscere la più recente presenza salesiana dell’Ispettoria POR, quella di Setúbal.

La tappa successiva del suo viaggio è stata Funchal, dove don Pérez Godoy ha vissuto dei momenti di incontro e di dialogo sia con i giovani e sia con i salesiani del luogo.

Oggi, venerdì 27 maggio, ultimo giorno della sua visita, il Consigliere Regionale lo dedica ad un raduno di riflessione e confronto con i Direttori delle case salesiane dell’Ispettoria.

Spagna – “La vita in una valigia”: 56 immagini per riflettere sulla condizione della popolazione sfollata dalla guerra in Ucraina

Dal sito dell’agenzia ANS.

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(ANS – Madrid) – Il Museo di “Misiones Salesianas”, la Procura Missionaria salesiana di Madrid, ha inaugurato giovedì scorso, 19 maggio, la mostra fotografica collettiva “La vida en una maleta: historias de un conflicto armado” (La vita in una valigia: storie di un conflitto armato), che riflette sulle conseguenze della guerra in Ucraina per la popolazione sfollata dentro e fuori i suoi confini. Più di 70 persone hanno partecipato all’inaugurazione e alla visita guidata da tre dei suoi autori: Olmo Calvo, Edu León e Bruno Thevenin.

Donne con bambini che fuggono dalle loro case; famiglie e coppie separate senza sapere quando si incontreranno di nuovo; stazioni ferroviarie affollate e frontiere di solidarietà che emergono come rifugi di speranza… Quando si parla di guerra, è essenziale parlare delle emozioni che vanno e vengono, dell’amore, dell’odio, della disperazione e della pace.

Le 56 immagini che compongono la mostra fotografica affrontano la più grande crisi umanitaria in Europa dalla Seconda guerra mondiale e offrono diverse prospettive su un conflitto che non è ancora terminato. Per uno degli autori, Bruno Thevenin, è importante sapere fino a che è utile per un fotoreporter continuare a documentare sul campo e se e in che modo si dà un contributo. “C’è stato un boom mediatico, con una sovrasaturazione di immagini che hanno bisogno di riposare”, ha spiegato il fotoreporter.

“Nessuno si chiede perché un bambino debba trovarsi in mezzo ad una guerra. La guerra ci parla della vita”, ha sottolineato Edu León, curatore della mostra, nel suo intervento. Durante la visita guidata è emerso anche chiaramente come la legge marziale in Ucraina imponga dure restrizioni e limiti la libertà di movimento degli ucraini.

Ci sono poi realtà diverse intorno ai rifugiati. Olmo Calvo ha sottolineato che ci sono foto di persone che erano già rifugiate in Ucraina: “Hanno riferito di aver avuto problemi a uscire. Il passaggio di frontiera prevedeva delle differenze ed il flusso era molto più lento”, ha sottolineato il fotoreporter.

Anche la risposta salesiana all’emergenza trova spazio nella mostra collettiva. Dal 24 febbraio 2022 la Famiglia Salesiana ha offerto ogni tipo di assistenza nelle oltre 200 opere sparse tra l’Ucraina e i Paesi di confine. Le parole di ringraziamento di don Luis Manuel Moral, Responsabile di “Misiones Salesianas”, hanno fatto riferimento alla figura di Don Bosco e a come la sua vita “pulsasse compassione e misericordia”. Per questo, nelle sue parole conclusive ha dichiarato: “Continuiamo ad aiutare, dobbiamo accogliere chi ha bisogno”.

Il Museo di “Misiones Salesianas” ha iniziato una nuova fase lo scorso anno con le mostre “Indestructibles” e “Feminae”. “Nei prossimi quattro mesi, gruppi, organizzazioni e università verranno nel nostro Museo per partecipare a laboratori con un approccio alla Cultura della Pace; vogliamo promuovere una società diversificata”, ha dichiarato Paloma Montero, responsabile del Dipartimento Educazione e Cultura per la Cittadinanza Globale.

Mariano García, Coordinatore del Museo, ha spiegato il motivo di questa mostra. “Il fotogiornalismo può raggiungere altri pubblici che non leggono i giornali. Cosa porteresti con te se dovessi lasciare il tuo Paese, cosa ci starebbe in una valigia?”

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Portogallo – Don Bosco tra i patroni della GMG di Lisbona 2023

Lo scorso 18 maggio 2022 sono stati annunciati i patroni della Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) che si terrà a Lisbona dal 1° al 6 agosto del 2023: tra quelli scelti compare San Giovanni Bosco, “Padre e Maestro” della Gioventù. Di seguito la notizia pubblicata dall’ANS.

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Sono stati annunciati ieri, 18 maggio 2022, i patroni della Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) di Lisbona 2023. In totale sono 13 e tra di essi figura anche Don Bosco, il “Padre e Maestro” della Gioventù.

Le 13 figure di santità – donne, uomini e giovani – sono state individuate dal Comitato organizzatore locale per la GMG di Lisbona, in programma dal 1° al 6 agosto del 2023; e a presentarne il profilo è stato il Cardinale Manuel Clemente, Patriarca di Lisbona, spiegando che si tratta di persone che “hanno dimostrato che la vita di Cristo riempie e salva i giovani di ogni epoca”.

“Patrona per eccellenza della prossima Giornata Mondiale della Gioventù è la Vergine Maria, la giovane donna che ha accettato di essere la madre del Figlio di Dio incarnato”, ha scritto il card. nella presentazione dei Patroni della GMG, pubblicata anche come prefazione di un libro pubblicato dalle Edizioni Paoline e dalle Edizioni San Paolo.

Oltre a Lei, vengono proposte le figure di sante e santi canonizzati o beati per i quali è in corso il processo di canonizzazione. Innanzitutto, viene segnalato San Giovanni Paolo II, a cui si deve l’iniziativa delle GMG. Considerato il Papa dei giovani, San Giovanni Paolo II ha riunito e incoraggiato milioni di giovani dei cinque continenti. Si è sforzato di raggiungere i giovani attraverso il dialogo, invitandoli a riconoscere il loro fondamentale ruolo e la loro missione all’interno della Chiesa. La sua attività a favore della pace è stata intrecciata alla ricerca del dialogo con le grandi religioni e all’impegno ecumenico.

Segue poi Don Bosco, che proprio il Papa polacco definì “Padre e Maestro” della Gioventù. Tutta la missione di Don Bosco è iniziata con un’Ave Maria recitata insieme a Bartolomeo Garelli, un orfano di 16 anni, nella sacrestia della chiesa di San Francesco d’Assisi a Torino nel 1841. Dopo quest’incontro, Don Bosco raccolse i primi ragazzi e organizzò l’oratorio festivo, che sarebbe poi diventato l’Oratorio di Valdocco. Sua madre Margherita presto si associò alla missione del figlio, diventando “Mamma Margherita” per tutti i ragazzi dell’Oratorio. Don Bosco fondò oratori, centri giovanili e scuole, si dedicò alla buona stampa e alle missioni. Fondò anche le prime case intorno a Torino, alle quali continuano ad arrivare nuove vocazioni. Per tutta la vita Don Bosco fu coraggioso, ottimista, capace di ispirare e coinvolgere molti nella sua opera educativa e pastorale.

Gli altri patroni, poi, sono: san Vincenzo, diacono e martire del VI secolo, i santi di Lisbona quali sant’Antonio, san Bartolomeo dei martiri e san Giovanni di Brito. A questi si aggiungono i beati Giovanna del Portogallo, Giovanni Fernandes e Maria Clara del Bambino Gesù, tutti e tre lisbonesi, oltre a Pier Giorgio Frassati, Marcello Callo, Chiara Badano e Carlo Acutis.

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Spagna: la famiglia radiofonica salesiana cresce e dà voce alle Comunità Educativo-Pastorali

La radio si sta facendo strada nelle case salesiane in Spagna come mezzo dalle enormi potenzialità educative e di trasmissione di valori, e che dà voce a bambini e ragazzi anche di altre realtà. Dopo il successo dell’iniziativa “Salesianos.info/podcast”, sono molte le realtà salesiane che si stanno adoperando per avviare una propria radio salesiana. Di seguito la notizia pubblicata dal sito ANS.

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(ANS – Madrid) – Dopo il successo dell’iniziativa “Salesianos.info/podcast”, sono molte le realtà salesiane che si stanno adoperando per avviare una propria radio salesiana. È il caso, ad esempio, di Alcalá de Guadaíra e Morón de la Frontera, le ultime case entrate a far parte della “famiglia radiofonica salesiana”. Ma negli ultimi anni, e con un significativo incremento a partire dallo scoppio della pandemia, sono divenute sempre di più le presenze che hanno optato per questo mezzo per diffondere le proprie attività e dare protagonismo ai giovani.

Un esempio di tutto questo può essere visto nella prima stagione di “El Pódcast de Don Bosco”. Un format ideato dagli exallievi dell’opera salesiana di Alcalá de Guadaíra che hanno optato per la diffusione educativo-pastorale dell’opera di Don Bosco attraverso i media digitali e in formato audio. Questo podcast ha già presentato delle edizioni speciali dedicate a San Giovanni Bosco e a Maria Ausiliatrice nelle rispettive celebrazioni festive, trasmettendo episodi che hanno cercato di diffonderne la devozione a tutti gli ascoltatori. Hanno partecipato a quell’evento, sia a livello nazionale, sia internazionale, messaggi arrivati ​​da molti angoli della Spagna, della Colombia e dal centro giovanile salesiano di Aleppo in Siria. Con questa nuova stagione, “El Pódcast de Don Bosco”, continuerà a scommettere per scoprire e far conoscere tutte le realtà, i settori e i gruppi della Congregazione.

In altri casi è la scuola, attraverso la materia “Oratoria e Dibattito”, che mira a rendere gli studenti consapevoli dell’importanza e della portata di tutti i media, nonché a sviluppare tra gli allievi essi la padronanza del linguaggio e della trasmissione verbale. Per fare questo, gli studenti della scuola secondaria salesiana di Morón de la Frontera, nel loro studio radiofonico, hanno iniziato a realizzare le prime trasmissioni e registrazioni, accessibili dalle pagine social e dal sito della scuola. Questa iniziativa è stata accolta con grande interesse ed entusiasmo dagli studenti che l’hanno adottata, poiché la sua intenzione è chiara: continuare ad apprendere in modo significativo, raccontando attraverso i podcast tutto ciò che accade nella scuola salesiana.

Ancora, il podcast “Papeleta de Sitio” dei Salesiani di Triana ha recentemente completato con successo la sua quarta stagione. Il podcast, che può essere ascoltato dalla piattaforma Spotify, analizza l’attuale realtà delle confraternite salesiane di Siviglia ed è realizzato da studenti ed exallievi del Centro di Formazione Professionale di Triana. Quest’anno l’équipe è composta da un gruppo di 15 studenti, che hanno realizzato un totale di 6 programmi attraverso i quali hanno fatto riflettere sulle diverse figure della Passione, Morte e Risurrezione di Gesù Cristo e avviato dibattiti sul contesto post-pandemia.

Da alcuni anni, e grazie ai progressi tecnologici, in Spagna stanno emergendo una moltitudine di iniziative per “dare voce” alla comunità educativa. La decana delle attuali radio salesiane nel Paese è “Don Bosco Radio”, dell’opera salesiana di Ibi, presso Alicante: da circa 15 anni nella regione de l’Alcoià è possibile sintonizzarvisi sulle frequenze 88.4 FM.

Una delle potenzialità della radio è la sua funzione educativa. Così la intendono anche alla scuola “San Juan Bosco” di Valencia, dove “Radio Bosco” è nata più di tre anni fa.

E con la stessa idea di radio educativa, nell’anno accademico 2017/2018 è emerso “Salesianos LAM”, uno spazio digitale della scuola “Salesianos La Almunia”, presso Saragozza. Nell’ultimo anno altri centri sono stati incoraggiati a lanciare la propria radio scolastica, come centri “Salesianos Padre Aramburu” a Burgos, “Salesianos Lugo” e “Salesianos La Orotava”. A queste iniziative se ne aggiungono altre più specifiche, come i laboratori radiofonici organizzati da alcuni centri come “Salesianos Los Boscos” a Logroño, “Salesianos Cruces” a Barakaldo (Vizcaya), “Salesianos Monzón” (Huesca) e “Salesianos Santander”. E altri progetti sono già conclusi, come Radio Familia dei “Salesianos Antequera”, a Malaga, e Radio Bosco della parrocchia “Jesús Obrero” di Siviglia.

In ogni caso, la radio si sta facendo strada nelle case salesiane come mezzo dalle enormi potenzialità educative e di trasmissione di valori, e che dà voce a bambini e ragazzi anche di altre realtà.

Un esempio recente lo si vede con #DameLibros, il canale podcast con il quale l’editrice salesiana “Edebé” si vuole avvicinare a insegnanti, librai e lettori, al fine di consolidare una comunità che promuova la letteratura per bambini e giovani. Lì, gli studenti di centri come Rota o Córdoba hanno potuto condividere i loro consigli in una puntata dedicata alla giornata del libro.

Le Piattaforme Sociali Salesiane, invece, hanno recentemente aderito all’iniziativa radiofonica con il progetto “Déjameque te cuente” (Lascia che te lo racconti) con l’obiettivo di recuperare il concetto di amore fraterno e utilizzarlo per generare una comunicazione che abbatta barriere e muri, che unisca le persone, valorizzi la diversità e l’incontro con altre culture, e faccia della gioia uno strumento per diffondere amore.

Fonte: Salesianos.info

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