Spagna – Al via “Prima Esperienza Professionale”, una soluzione alla disoccupazione giovanile, progetto pilota di Pinardi e della Comunità di Madrid

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Madrid) – Nel mese di ottobre 2022, l’ente sociale salesiano “Pinardi” e la Comunità di Madrid hanno lanciato il progetto “Primera Experiencia Profesional” (Prima Esperienza Professionale), un progetto che si propone di affrontare il problema della disoccupazione giovanile con una metodologia innovativa, e di studiarne l’impatto. Grazie a questa iniziativa, che ha preso il via nei centri Pinardi della capitale madrilena – Atocha, Puerta del Sol e Pan Bendito – e nelle città di Alcalá de Henares, Fuenlabrada e Parla, 400 giovani avranno l’opportunità di scoprire la propria vocazione professionale con una formazione realizzata in ambienti di lavoro reali all’interno delle aziende.

“Primera Experiencia Profesional” mira a sperimentare un modello innovativo di immersione nel lavoro. Il progetto ha un duplice obiettivo: offrire ai giovani in situazione di vulnerabilità sociale un’esperienza professionale; e fornire alle aziende l’opportunità di scoprire potenziali talenti. L’idea principale è quella di mettere in contatto giovani con il desiderio di lavorare con aziende che si impegnano per le persone. La chiave del successo risiede nel mentoring professionale in un ambiente di lavoro reale, che facilita l’acquisizione di competenze personali e professionali in modo intensivo ed esperienziale.

Il progetto persegue un approccio inclusivo alla formazione e all’apprendimento, abbattendo le barriere che spesso esistono tra i giovani e le aziende, e scommettendo su quei giovani che sono stati lasciati ai margini e che invece aspettano solo una seconda opportunità per formarsi, imparare e scoprire la propria vocazione.

I 400 giovani che partecipano al progetto saranno accompagnati dalle équipe educative di Pinardi e da tutor professionisti delle aziende partecipanti. Queste due figure, formative e professionali, offrono ai giovani coinvolti un’opportunità unica di trovare lavoro grazie all’integrazione di competenze sociali e professionali, con un sostegno sociale personalizzato, con borse di studio affinché la situazione economica non sia un ostacolo alla formazione, con un tutoraggio professionale sul posto di lavoro reale e un accompagnamento individuale per lo sviluppo personale e professionale.

Le imprese sono al centro della metodologia di “Primera Experiencia Profesional”. Sono coinvolte e impegnate nella progettazione e nell’aggiornamento del programma di formazione secondo le esigenze del mercato del lavoro. L’attrattiva di questa formazione risiede nel fatto che è al 100% pratica, offre riferimenti professionali stimolanti e nuovi posti di lavoro per i giovani.

I giovani partecipanti attraversano diverse fasi durante lo sviluppo del progetto; una prima fase di attivazione, in cui perfezionano le loro competenze lavorative e conoscono le aziende che collaborano; una seconda fase di immersione lavorativa che permette loro di vedere come possono applicare le loro nuove competenze con una formazione tecnica all’interno dell’azienda; una terza fase con un doppio percorso, l’inserimento nel mercato del lavoro e il ritorno alla formazione che porti al conseguimento di un titolo di studio – percorsi che possono avvenire contemporaneamente. Tutto questo è accompagnato dall’orientamento personalizzato, dallo sviluppo professionale e dalla formazione offerti dalle équipe e dai servizi educativi di Pinardi.

“Primera Experiencia Profesional” è un progetto dell’ente sociale salesiano “Pinardi” e della Comunità di Madrid per il miglioramento dell’occupabilità dei giovani e del loro ritorno nei cicli scolastici, finanziato dal Ministero dell’Inclusione, della Sicurezza Sociale e della Migrazione e dal fondo “Next Generation EU” attraverso il Piano di Recupero, Trasformazione e Resilienza.

Portogallo – Apertura della Consulta Mondiale sulla comunicazione con omaggi e lancio di un libro

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Lisboa) – Si sta svolgendo a Lisbona, in Portogallo, la Consulta Mondiale della Comunicazione Sociale che riunisce, presso la Casa Ispettoriale dei salesiani, una ventina di rappresentanti del Settore della Comunicazione, del Bollettino Salesiano e delle case editrici salesiane, per un incontro di lavoro e di condivisione di esperienze.

L’apertura ufficiale dell’incontro è avvenuta lo scorso 29 ottobre, durante un momento che ha riunito i partecipanti e alcuni ospiti, tra cui il Superiore dell’Ispettoria “Sant’Antonio” del Portogallo, don Aníbal Mendonça, in una serata di festa.

Dopo alcune parole di benvenuto, con le quali don Mendonça ha sottolineato la grande gioia di ospitare questo incontro in Portogallo, hanno fatto seguito due momenti musicali, con Wilson dos Santos, che studia pianoforte da tre anni presso il “Musicentro” dei Salesiani di Lisbona, e Anaís Dias, anche lei exallieva della scuola di musica dei Salesiani di Lisbona, che ha interpretato una canzone che fa parte del suo primo album.

Sottolineando il grande lavoro compiuto da ciascuno dei partecipanti nell’ambito della comunicazione, don Gildasio Mendes, Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale, ha colto l’occasione per rendere omaggio a ciascuno dei rappresentanti del settore della comunicazione e del Bollettino Salesiano delle diverse regioni. Sono stati premiati undici membri provenienti da diverse regioni del mondo. Al termine di questo momento, Zaida Navarrete, Delegata alla comunicazione della regione Interamerica, ha ringraziato, a nome di tutti: “È una gioia poter dedicare il mio lavoro alla missione salesiana”.

La serata di sabato 29 ha anche offerto l’occasione propizia per la presentazione del 23° libro da parte di don Mendes. Il testo, “Eu Confio em Ti” (Confido in Te), vuole presentare la fiducia come fondamento delle relazioni umane e allo stesso tempo si chiede quale sguardo potrebbero darci i fondatori della Famiglia Salesiana su una vita affidata al servizio degli altri. Quali strategie avranno seguito per superare le difficoltà e mantenere viva la speranza? “Il tema della fiducia è molto importante per le nostre relazioni umane e per il nostro lavoro, in tutti i settori della nostra vita. La fiducia è la base per stabilire fedeltà, sicurezza e perseveranza in tutto ciò che facciamo”, ha sottolineato l’autore del libro, don Mendes.

È un libro che presenta la fiducia come esperienza di spazio sacro per l’essere umano e che mostra il suo significato per l’educazione salesiana. “Per Don Bosco la fiducia è al centro dell’educazione. In questo libro presento cosa sia la fiducia nelle relazioni umane e nell’educazione salesiana, con riferimento a San Giovanni Bosco e a Madre Mazzarello”, ha concluso Don Mendes.

La serata si è conclusa con le parole del Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale, che ha sottolineato l’importanza dell’arte e della comunicazione, e poi ha anche ringraziato tutti per la generosità dell’accoglienza e per la loro presenza.

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Spagna: il comune di Elche assegna ai Salesiani la medaglia della città per il lavoro svolto per i giovani

Lo scorso 3 ottobre il sindaco della città di Elche, in Spagna, ha assegnato la medaglia d’argento della città ai Figli di Don Bosco, in occasione del 50° anniversario della creazione del loro Centro di Formazione Professionale. Di seguito la notizia apparsa sul sito ANS.

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Lo scorso 3 ottobre Carlos González, sindaco della città di Elche, nella comunità autonoma valenciana, ha informato il Direttore della locale opera salesiana, don Miguel Gambín, SDB, che il Consiglio Comunale ha deciso di assegnare la medaglia d’argento della città ai Figli di Don Bosco, in occasione del 50° anniversario della creazione del loro Centro di Formazione Professionale, e in riconoscimento del loro lavoro di lunga data a favore dell’educazione dei giovani della città, in particolare nel campo della formazione professionale. Il premio è stato poi consegnato ai salesiani il 9 ottobre, nel Gran Teatro della città.

“Questo riconoscimento è l’espressione ufficiale di qualcosa che fluttua nell’aria – ha commentato don Gambín –. L’opera salesiana è ben conosciuta a Elche e, nel corso dei suoi cinquant’anni di storia, ha avuto un’influenza positiva sulla città. Nella maggior parte delle aziende ci sono exallievi che ricordano con affetto gli anni trascorsi nelle aule e nei laboratori.

Va condiviso con tutte le persone che sono state coinvolte in questo progetto dell’opera salesiana a Elche, a partire dai pionieri salesiani dei primi, difficili anni, a tutti gli insegnanti, al personale amministrativo e di servizio e ai tanti amici che abbiamo nella società di Elche.

La celebrazione dei cinquant’anni di esistenza dell’istituto, dedicato a San Giuseppe Artigiano, è stato un buon momento per ricordare questa storia vissuta”

Don Gambín spiega che Elche è sempre stato un luogo in cui i salesiani si sono sentiti a casa, sia per l’accoglienza ricevuta, sia per la collaborazione a tutti i progetti.

“Questo è un momento privilegiato per esprimere la nostra gratitudine per tanta generosità ed entusiasmo, e per rinnovare il nostro impegno educativo nei confronti dei giovani di Elche, sia nel campo della formazione professionale, sia negli altri settori dell’educazione. Da parte nostra, continueremo a fornire qualità, innovazione, creatività ed educazione alle persone, che va ben oltre la semplice formazione in materie tecniche. Continueremo ad aprire nuove strade, con l’aiuto di Dio e di Maria Ausiliatrice”

ha infine concluso.

In occasione della cerimonia di consegna dei riconoscimenti il Comune ha consegnato dieci Medaglie d’Argento Bimillenarie a persone ed organizzazioni che hanno saputo promuovere i valori della città. Il Centro di Formazione Professionale dei salesiani di Elche – San Giuseppe Artigiano ha ricevuto il riconoscimento per aver prestato i suoi servizi per mezzo secolo. Nell’occasione don Gambín è salito sul palco accompagnato dall’insegnante Miguel Ángel Morales e dalla studentessa Lucia Ramírez, e ha dichiarato:

“Il riconoscimento è molto significativo in questo momento, perché significa costruire ponti in un mondo polarizzato, mentre al di là delle differenze ideologiche dobbiamo scommettere su un mondo più fraterno”.

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Spagna: La “Fundación Don Bosco” per l’accoglienza e l’integrazione dei giovani migranti

Yassin e Jimmy, due esempi di giovani che si sono salvati grazie a Don Bosco. Condividono le loro storie di riscatto, realizzate grazie all’impegno dei salesiani, dei laici e dei volontari della “Fundación Don Bosco”, dell’Ispettoria Spagna-Maria Ausiliatrice, a pochi giorni dalla conclusione del Congresso Internazionale delle Opere e dei Servizi Sociali Salesiani.

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Quanti sono i giovani per cui Don Bosco significa crescita, salvezza, punto di svolta nella propria vita? A partire dai tempi di Valdocco fino ai giorni nostri, milioni, perché l’opera iniziata dal Santo piemontese viene portata avanti nel suo nome ancora oggi. Yassin e Jimmy sono solo due tra i tantissimi esempi che si potrebbero riportare. A pochi giorni dalla conclusione del Congresso Internazionale delle Opere e dei Servizi Sociali Salesiani, che ha ribadito la centralità e offerto nuovi impulsi all’azione salesiana per la promozione umana integrale dei giovani più bisognosi, condividiamo le loro storie di riscatto, realizzate grazie all’impegno dei salesiani, dei laici e dei volontari della “Fundación Don Bosco” (FDB), dell’Ispettoria “Spagna-Maria Ausiliatrice” (SMX).

Yassin Halim, un giovane che ha ricevuto assistenza nelle case del “Progetto Buzzetti” della FDB, ha battezza con gratitudine il suo negozio da parrucchiere recentemente aperto a Santa Cruz de Tenerife proprio con il nome di “Don Bosco”.

Perché l’hai chiamato ‘Don Bosco?’” – gli ha chiesto un cliente mentre il giovane barbiere era impegnato a tagliargli la barba.

Perché Don Bosco mi ha tolto dalla strada”.

In verità, si tratta di una domanda che viene rivolta spesso a Yassin da quando ha inaugurato i locali dell’attività.

Circa quattro anni fa, è arrivato in barca, con i suoi sogni stretti in uno zaino e tante incertezze. Mesi di strada, di pasti presso la Caritas Diocesana e di lezioni di lingua con la Fondazione Don Bosco, finché un ordine di espulsione per mancanza di documenti lo ha confinato in una delle case del “Progetto Buzzetti” della FDB a Tenerife.

Oggi Yassin vede il suo sogno realizzarsi ed è orgoglioso di spiegare spesso perché ha messo Don Bosco sull’insegna del luogo in cui lavora e s’impegna per la crescita professionale.

Jimmy Samuel, invece, è un giovane di 21 anni di origine venezuelana, giunto in Spagna neanche due anni fa. Parlare con lui significa ascoltare la storia di un percorso di continuo auto-miglioramento, alla ricerca di quelle opportunità che gli erano state negate nel suo Paese.

La sua è una storia di duro lavoro, di molto lavoro, di perseveranza, di gratitudine per il sostegno e le opportunità che gli sono state date. La FDB, infatti, lo ha accompagnato in un percorso di crescita integrale: assistenza nelle pratiche burocratiche, orientamento negli studi, educazione formale.

Jimmy ci ha conquistati con quel sorriso che non perde mai, con il racconto melodioso della sua storia e con il suo sguardo soddisfatto quando afferma che è riuscito a laurearsi” – affermano dall’ufficio dei Progetti di Educazione Sociale della FDB

La sua storia è una delle tante testimonianze che danno un volto al nostro lavoro come Piattaforme Sociali Salesiane.

Sul canale YouTube della FDB sono disponibili un breve video che presenta il negozio di parrucchiere di Yassin e un altro video in cui è lo stesso Jimmy a raccontare il suo percorso alla ricerca di un futuro migliore.

La “Fundación Don Bosco” sviluppa progetti di assistenza residenziale, inserimento socio-educativo e socio-occupazionale, sostegno all’educazione formale, lotta al divario digitale, promozione della comunità e iniziative di volontariato sociale, che ha alla base di ogni sua azione la metodologia del Sistema Preventivo. È caratterizzato da un’educazione completa e da un accompagnamento personalizzato, con la persona protagonista del suo processo e in un’atmosfera familiare.

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Portogallo – iniziano i preparativi per la Giornata Mondiale della Gioventù di Lisbona 2023

Dal 29 settembre al 2 ottobre scorsi, a Lisbona, si sono radunati i Delegati per la gioventù delle diocesi della Spagna e i Delegati e coordinatori di Pastorale Giovanile delle Congregazioni presenti in Spagna, per discutere vari aspetti della Giornata Mondiale della Gioventù del 2023, che avrà per sede proprio la capitale portoghese. In rappresentanza dei salesiani, all’appuntamento ha preso parte anche il Delegato per la Pastorale giovanile dell’Ispettoria “Spagna-San Giacomo Maggiore” (SSM), don Xabier Camino. Nel pomeriggio di venerdì 30 settembre, don Camino ha parlato all’assemblea, presentando una sua relazione dal titolo: “Tra Pellegrinaggio Europeo dei Giovani e Giornata Mondiale della Gioventù: speranze e difficoltà del momento attuale”.

I partecipanti hanno visitato i luoghi più importanti del grande evento di spiritualità cristiana giovanile in programma ad agosto 2023: gli spazi per le celebrazioni comuni, l’accoglienza del Santo Padre, la Via Crucis, la veglia e la Messa d’Invio. Hanno anche incontrato il Comitato Organizzatore Locale nel centro di coordinamento, dove sono stati informati dei piani generali dell’organizzazione e dove si sono distribuiti i compiti in vista dell’incontro.

“È stato un incontro incredibile, con rappresentanti di tutte le diocesi e congregazioni, una prima esperienza della ricchezza della Chiesa e di ciò che vivremo in quei giorni”

ha spiegato una rappresentante delle Figlie di Maria Ausiliatrice, anch’essa partecipante all’incontro preparatorio.

Per la GMG di Lisbona 2023, il Comitato Organizzatore Locale ha proposto 13 santi patroni, tra cui Don Bosco, Carlo Acutis, Sant’Antonio da Padova e la Beata Maria Clara del Bambin Gesù, figure di santità che spiccano per essere nate nella città che ospita la GMG o che sono modelli sempre attuali per i giovani.

La GMG è un incontro di giovani di tutto il mondo con il Papa. È anche un pellegrinaggio, un festival giovanile, un’espressione della Chiesa universale e un forte momento di evangelizzazione del mondo giovanile. È un appello ad a una generazione determinata a costruire un mondo più giusto e unito. Nonostante la sua identità chiaramente cattolica, è aperto a tutti, sia a coloro che sono più vicini alla Chiesa sia a coloro che ne sono più lontani.

Fin dalla sua prima edizione, svoltasi a Roma nel 1986, la Giornata Mondiale della Gioventù si è distinta come laboratorio di fede, luogo di nascita di vocazioni al matrimonio, al sacerdozio e alla vita consacrata, e come strumento di evangelizzazione e trasformazione della Chiesa.

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Spagna: le piattaforme sociali salesiane hanno accompagnato più di 56.000 persone nel 2021

Nel 2021 in Spagna oltre 56.000 persone hanno beneficiato dei 572 progetti delle Piattaforme Sociali Salesiane. Di seguito la notizia riportata dal sito ANS.

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Le Piattaforme Sociali Salesiane della Spagna hanno presentato il loro rapporto sulle attività realizzate nel 2021: oltre 56.000 sono state le persone beneficiate attraverso i 572 progetti delle Piattaforme.

Il Coordinamento Statale delle Piattaforme Sociali Salesiane ha presentato il rapporto 2021, che comprende tutto il lavoro che le entità aderenti e tutte le persone che ne fanno parte hanno svolto a favore delle persone più vulnerabili della società. Un’attività che è stata caratterizzata da nuovi modi di lavorare e di continuare a svolgere la missione salesiana nel contesto della pandemia e del post-pandemia.

Nel corso del 2021, ben 56.164 persone hanno partecipato ad uno degli oltre 600 progetti che le diverse Piattaforme Sociali Salesiane hanno sviluppato in un totale di 77 comuni della nazione iberica, grazie all’impegno di 3.718 operatori e oltre 1.500 volontari, con la collaborazione di diversi enti patrocinatori e sostenitori.

“Il 2021 è stato anche un anno in cui si sono presentate nuove opportunità che, grazie al lavoro dell’équipe tecnica del Coordinamento, si sono poi concretizzate nei nuovi progetti avviati lo scorso gennaio 2022. Di particolare rilievo è il Programma di Innovazione per la Prevenzione dell’Istituzionalizzazione Infantile (PIPII), che durerà fino al 2024, e che apporta un valore di innovazione, rete e prevenzione che ci rende particolarmente orgogliosi. Si tratta di un progetto che costituisce un inno all’infanzia emancipata, che ha voce in capitolo nelle decisioni che riguardano i suoi processi vitali”

ha affermato Paco Estellés, Presidente del Coordinamento Statale delle Piattaforme Sociali Salesiane, durante la presentazione della pubblicazione.

Tra i progetti curati direttamente dal Coordinamento, si segnalano: una nuova edizione di “Toma las Riendas” (Prendi le redini) praticamente online, la prosecuzione del programma di accoglienza per i giovani richiedenti protezione internazionale e del programma di orientamento legale, il rinnovo del Sistema di protezione dei minori, dei giovani e delle persone vulnerabili e la pubblicazione di una ricerca qualitativa sulle donne migranti “Tantas vidas en una vida” (Tante vite in una sola vita). A tutto questo va aggiunto il lavoro dell’area economica del Coordinamento Statale delle Piattaforme Sociali Salesiane – attraverso il quale vengono convogliate tutte le richieste di sussidi, le loro giustificazioni e le esigenze che generano – che occupa gran parte degli sforzi e del tempo di lavoro dell’équipe che anima il Coordinamento.

Le piattaforme sociali salesiane continuano a lavorare per rimanere un punto di riferimento significativo per le iniziative e le politiche sociali ed educative in Spagna, al fine di consolidarsi come spazio di riflessione, formazione e innovazione della risposta salesiana nell’ambito sociale.

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Spagna: “Apriamo cammini”, il motto della nuova campagna pastorale dei salesiani

I Salesiani in Spagna hanno lanciato la campagna per l’anno pastorale 2022-2023, all’insegna del motto: “Abrimos Caminos” (Apriamo cammini). Si tratta della prima campagna congiunta delle due Ispettorie salesiane del Paese, l’Ispettoria Spagna-Maria Ausiliatrice (SMX) e quella di Spagna-San Giacomo Maggiore (SSM). Di seguito la notizia riportata dal sito ANS.

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I Salesiani in Spagna hanno lanciato la campagna per l’anno pastorale 2022-2023, all’insegna del motto: “Abrimos Caminos” (Apriamo cammini). Si tratta della prima campagna congiunta delle due Ispettorie salesiane del Paese, l’Ispettoria Spagna-Maria Ausiliatrice (SMX) e quella di Spagna-San Giacomo Maggiore (SSM).

“Apriamo cammini per crescere come persone e come credenti, per rafforzare le nostre comunità attraverso l’esperienza della fede e della fraternità, per incontrarci con Gesù e annunciarLo”

affermano i salesiani nel documento di presentazione della nuova campagna pastorale. L’obiettivo è aprire nuovi percorsi verso se stessi, verso gli altri e verso Dio.

Innanzitutto, la campagna invita ciascuno a guardarsi dentro, a riconoscere la propria identità. Si tratta di scoprire, con sorpresa e gioia, le qualità che Dio ha donato ad ognuno.

Un secondo punto riguarda il rafforzamento dello spirito di famiglia. Attraverso l’impegno a costruire la fraternità, si sottolinea l’importanza della comunità.

Un terzo punto chiave si riferisce al primo annuncio: si è invitati a riconoscere la novità, l’annuncio e la missione di Gesù, il Signore. In questo modo si scopre di essere amati e chiamati da Dio.

La campagna pastorale è rivolta a tutti gli operatori che frequentano, animano e vivono le case salesiane (giovani, animatori, educatori, salesiani, ecc.). Per questo motivo, viene canalizzata attraverso il lavoro degli operatori pastorali.

Come di consueto, la campagna offre un’ampia varietà di risorse, come video, dossier e attività da realizzare. Per l’occasione, è stato creato un sito web nazionale per ospitare tutti questi materiali.

Il documento principale è un itinerario celebrativo, in cui sono riportati i punti salienti della campagna per ogni mese dell’anno pastorale, e che, tenendo conto della diversità delle case salesiane, comprende anche una sezione per le celebrazioni interreligiose.

Gli educatori delle scuole possono trovare sul sito una sezione per sfruttare al meglio la campagna all’interno delle aule. Sono incluse in questa sezione una proposta per ogni gruppo di età, al fine di organizzare una comunità cristiana. E non mancano anche attività per il tempo libero, organizzate per fasi educative.

Ogni mese un video presenterà gli orientamenti della campagna specifici per quel periodo. Quello di settembre-ottobre è già disponibile sul canale YouTube di Salesiani Spagna.

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Campobosco 2022 – Il Rettor Maggiore ai giovani: “Siate discepoli missionari del Signore, con la genialità del carisma salesiano”

Si è concluso l’8 agosto con il ritorno a Barcellona dei circa 800 partecipanti, l’edizione 2022 del Campobosco, un pellegrinaggio sui Luoghi Salesiani e un viaggio di scoperta interiore per i giovani animatori del Movimento Giovanile Salesiano di Spagna e Portogallo.

Leggi la notizia sul sito InfoANS

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Si è chiuso l’8 agosto, con il ritorno a Barcellona dei circa 800 giovani partecipanti, l’edizione 2022 del Campobosco, un pellegrinaggio sui Luoghi Salesiani e un viaggio di discernimento e scoperta interiore per i giovani animatori del Movimento Giovanile Salesiano di Spagna e Portogallo. Nelle ultime giornate i partecipanti hanno vissuto alcuni tra i momenti più significativi del loro viaggio, con le tappe a Mornese, Torino e Valdocco, e le parole di animazione della Madre Generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice, Madre Chiara Cazzuola, e del X Successore di Don Bosco, il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime.

Il 3 agosto 2022 i ragazzi e le ragazze del MGS hanno riempito di allegria e di colore le strade e i luoghi carismatici del piccolo paese di Mornese. Giunti con 14 pullman, i giovani, divisi in due grandi gruppi, hanno visitato a rotazione la Valponasca, la parrocchia, le case del paese e il Collegio e hanno celebrato l’Eucarestia ai Mazzarelli, nel santuario.

In serata, l’appuntamento comune per tutti, tanto atteso soprattutto dai giovani provenienti dalle realtà delle FMA, per la “Buona notte salesiana” di Madre Chiara Cazzuola.

“Sono molto contenta di potervi incontrare. Vi ho seguiti in questi giorni attraverso i video, le interviste, l’ascolto dell’inno e tutto quello che avete vissuto in queste prime giornate. È speciale incontrarvi in questo cortile desiderato da Don Bosco, in cui riecheggia la consegna data da Madre Mazzarello, che si rinnova per noi vedendovi qui stasera: ‘A te le affido’; e possiamo completare, con un’aggiunta, pensando a tutti voi: A te li affido”.

Con le parole di Papa Francesco nel suo recente viaggio in Canada, Madre Cazzuola li ha poi incoraggiati ad andare avanti, senza perdere la speranza, puntando sempre “verso l’alto” e facendo squadra, per “essere luce”:

“Anche voi, chiamati alle altezze del cielo e a splendere in terra, siete fatti per brillare insieme”.

Quindi, ha terminato assicurando loro la preghiera a Maria Ausiliatrice da parte sua e di tutte le FMA.

Dopo aver trascorso la giornata di giovedì quattro agosto ancora tra riflessioni, meditazioni, spiritualità e condivisione, i giovani del MGS della penisola iberica hanno vissuto nella giornata del 5 agosto il tanto atteso incontro con “Don Bosco”, nella Basilica di Maria Ausiliatrice, e poi hanno avuto modo di ascoltare la viva voce del “Don Bosco di oggi”, Don Á.F. Artime.

Come consueto per tutta l’esperienza, i giovani sono stati divisi in due gruppi: quelli del primo gruppo hanno avuto l’opportunità di perlustrare l’intero complesso della Casa Madre salesiana: il Museo Casa Don Bosco, autentico scrigno di ricchezze di salesiane; la basilica, con le numerose cappelle e le figure di santità salesiana; e il cortile, luogo di mille aneddoti legati alla figura del Santo dei Giovani e dei personaggi che popolarono il primo Oratorio.

Quelli del secondo gruppo, accompagnati da don Alejandro Guevara, Animatore Spirituale Mondiale dell’Associazione di Maria Ausiliatrice, hanno conosciuto alcuni luoghi fondamentali dell’esperienza torinese di Don Bosco esterni alla cittadella salesiana, come il “Rondò della Forca” e la statua dedicata a don Cafasso, confessore dei condannati a morte; il Santuario della Consolata, dove Don Bosco andava a pregare; la Chiesa di San Francesco, con la sua sacrestia dove Don Bosco incontrò il primo ragazzo dell’oratorio, Bartolomeo Garelli.

Alle cinque del pomeriggio, di nuovo tutti insieme, ragazzi e ragazze hanno avuto un incontro di dialogo con il Rettor Maggiore, nella Basilica di Maria Ausiliatrice. Il X Successore di Don Bosco ha risposto con tono amichevole e rilassato alle domande di alcuni giovani su temi riguardanti Don Bosco oggi, il carisma salesiano nel mondo, la risposta salesiana ai giovani più poveri (in merito alla quale ha parlato della necessità di avere delle “case salesiane con porte aperte e presenze affettive ed efficaci”); sulla sinodalità (per cui ha parlato di una Chiesa in cui tutti hanno un posto); e anche su temi dibattuti, come il ruolo delle donne nella Chiesa e il celibato nel sacerdozio; o, ancora, sull’essere cristiano nel mondo di oggi, sui momenti belli e quelli spiacevoli dei suoi otto anni e mezzo come Rettor Maggiore e sulle sfide che i giovani di oggi devono affrontare.

Alle 18:30 ha avuto poi inizio la Messa – trasmessa anche sulle reti sociali –  presieduta dal Rettor Maggiore e concelebrata da numerosi altri salesiani, tra cui don Miguel Angel García Morcuende, Consigliere per la Pastorale Giovanile, e don Juan Carlos Pérez Godoy, Consigliere per la Regione Mediterranea. Di fronte all’intera basilica piena di giovani, Don Á.F. Artime ha presentato il luogo in cui si trovavano, spiegando che dalla Basilica di Maria Ausiliatrice i missionari salesiani partirono dal 1875 per tutti gli angoli del mondo, e ha illustrato anche la pala d’altare del Lorenzone raffigurante Maria Ausiliatrice. Poi ha ripreso i tre verbi che guidano il Campobosco 2022 – “osa”, “fidati” e “vivi” – e ha affermato:

“Osate affrontare le sfide della vita e mettetele nelle mani di Dio, perché vi darà una grande pace; abbiate fiducia nel fatto che Dio ci sostiene e vivete in pienezza, essendo felici del vostro progetto di vita”.

“Siate discepoli missionari del Signore, con la genialità del carisma salesiano”

è stata, infine la sua consegna.

La giornata di sabato 6 agosto ha poi visto i due gruppi di giovani invertire gli itinerari di visita alla Torino salesiana e a Valdocco rispetto a quelli del giorno precedente. Nel pomeriggio, invece, tutti radunati nella Cattedrale di Torino, che ospita la reliquia della Sindone, i giovani del Campobosco hanno partecipato all’Eucaristia presieduta da don José Miguel Núñez Moreno, Direttore del Centro Salesiano di Pastorale Giovanile della Spagna; il quale, da parte sua, ha esortato i giovani con queste parole:

“Il Campobosco ha messo il fuoco dentro di noi; vogliamo che si incarni in giovani audaci e capaci di cambiare il mondo, come Don Bosco chiese e realizzò a suo tempo”.

E poi, con riferimento alla Sindone, ha concluso:

Vogliamo chiedere a Dio che anche noi possiamo portare la sua impronta in mezzo agli altri, come la Sindone ha fatto con Gesù”.

Con la conclusione della Messa d’Invio, i circa 800 giovani che hanno partecipato al Campobosco 2022 sono stati rimandati alle loro presenze salesiane di origine come testimoni di ciò che hanno vissuto in questi intensi giorni a Barcellona, Castelnuovo Don Bosco, Mornese e Torino, portando con loro una rinnovata fede in Cristo Gesù e un nuovo entusiasmo per mettersi a disposizione dei loro coetanei.

Portogallo – WYD DON BOSCO 23: circa 400 giovani polacchi parteciperanno alla GMG con MGS

Dall’Agenzia d’Informazione Salesiana ANS.

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L’équipe di coordinamento di “WYD DON BOSCO 23”, al lavoro per preparare la partecipazione salesiana alla Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) di Lisbona 2023, si è riunita martedì 12 luglio presso la Casa Ispettoriale dei Salesiani di Lisbona con una rappresentanza di Salesiani della Polonia. L’incontro è servito a preparare la partecipazione di circa 400 giovani polacchi al grande evento della gioventù cattolica in programma dal 1° al 6 agosto 2023 nella capitale del Portogallo.

Il gruppo polacco, composto da quattro salesiani, ha attraversato l’Europa in auto, sostando presso varie case e presenze salesiane del continente, “pensando a quale potesse essere il viaggio verso il Portogallo” hanno spiegato i salesiani coinvolti nella spedizione.

Oltre a conoscere i Salesiani di Lisbona, la rappresentanza polacca ha avuto l’opportunità di conoscere i luoghi in cui si svolgeranno gli incontri con il Santo Padre e di chiarire alcuni dubbi sulle attività e sui diversi momenti che caratterizzeranno l’incontro mondiale della gioventù.

Una volta in Portogallo, i salesiani polacchi hanno raggiunto anche Porto, dove hanno avuto modo di conoscere l’istituto salesiano della città e dove hanno maturato la decisione che sarà proprio in quella diocesi che i giovani da essi guidati vivranno, dal 26 al 31 luglio 2023, le cosiddette “Giornate nella Diocesi, il tradizionale appuntamento che precede il programma vero e proprio della GMG.  Da ultimo, la delegazione polacca si è recata in visita anche presso i Salesiani di Estoril, che il 2 agosto del prossimo anno ospiteranno il “SYM DAY”, la Giornata del Movimento Giovanile Salesiano nell’ambito della GMG.

“Siamo felici di essere qui – ha affermato don Piotr, salesiano polacco parte dell’équipe in trasferta a Lisbona –. Ricordo quando ci fu la GMG a Czestochowa, nel 1991, e la gioventù polacca poté sperimentare lo spirito della GMG. La partecipazione giovanile fu enorme, vennero ragazzi e ragazze da tutta Europa e dal resto del mondo, i giovani abbracciarono questa proposta e piacque moltissimo. E la prova di tutto questo si è avuta poi nel 2016, con la GMG di Cracovia, con due milioni di giovani partecipanti, e la popolazione polacca che si è impegnata davvero tanto e bene nell’organizzazione, nel creare un clima di spiritualità, e nell’accogliere i giovani provenienti da ogni angolo del pianeta. Tutto questo è per dire che, in generale i giovani polacchi sono appassionati di GMG e sappiamo che ci sarà una grande partecipazione anche a Lisbona2023”.

Il Movimento Giovanile Salesiano invita i giovani a vivere la GMG di Lisbona 2023 secondo il carisma di Don Bosco, grazie e insieme alla WYD DON BOSCO 23, l’organizzazione che lavora per preparare e accompagnare tutte le dinamiche, i processi e i momenti previsti per la GMG.

In questo senso, l’équipe di coordinamento dell’organizzazione WYD DON BOSCO 23 sottolinea anche che la motivazione alla partecipazione dei giovani polacchi e portoghesi è ancora in corso e viene portata avanti in molti modi, tra i quali anche una costante animazione sulle reti sociali.

In rete è disponibile un’intervista ai membri della delegazione polacca in visita a Lisbona.

Mentre sul sito www.wyddonbosco23.pt, lanciato in occasione della Festa di Don Bosco, il 31 gennaio, sono disponibili diverse informazioni sul Portogallo, Lisbona e la GMG.

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Portogallo – WYD DON BOSCO 23: scendono in campo gli “influencer” dei giovani

Lo scorso 9 giugno, l’équipe degli Itinerari dell’organizzazione salesiana “WYD DON BOSCO 23” ha invitato le diverse case salesiane del Portogallo a partecipare ad un incontro di “influencer adulti”. L’obiettivo è quello di raggiungere TUTTI i giovani che passano per le case salesiane, invitandoli a unirsi al cammino verso la GMG di Lisbona 2023.

Di seguito l’articolo di ANS – Lisboa:

Lo scorso 9 giugno, l’équipe degli Itinerari dell’organizzazione salesiana “WYD DON BOSCO 23” – cioè l’équipe deputata a sviluppare gli Itinerari di avvicinamento alla Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) di Lisbona 2023 – ha invitato le diverse case salesiane del Portogallo a partecipare ad un incontro di “influencer adulti”. Tali partecipanti/influencer sono stati reclutati perché possano raggiungere i giovani delle varie realtà pastorali e, in modo particolare, quelli che normalmente non sono i tipici frequentatori del lavoro pastorale ordinario. Il grande obiettivo è quello di raggiungere TUTTI i giovani che passano (o sono passati) per le case salesiane, invitandoli a unirsi al cammino di “WYD DON BOSCO 23” verso la GMG di Lisbona 2023.

Per raggiungere questo obiettivo, l’équipe degli Itinerari può contare sulla preziosa collaborazione degli adulti di riferimento degli ambienti salesiani, quelle persone, cioè, la cui capacità di relazionarsi con i giovani, di interpellare gli allievi e di motivarli verso buoni e grandi obiettivi è chiaramente riconosciuta nella comunità educante.

Ad essi l’équipe degli Itinerari ha affidato questa importante missione, di invitare TUTTI i giovani che passano (o sono passati) per le case salesiane a partecipare a questo grande evento di Chiesa in programma tra poco più di un anno ormai.

Le varie case salesiane dell’Ispettoria “Sant’Antonio” del Portogallo che erano rappresentate all’incontro hanno illustrato ciascuna il cammino che stanno realizzando e ciò che hanno programmato per il prossimo anno pastorale al fine di raggiungere questo obiettivo. Inoltre, in tutte le case salesiane si svolgono attività come “Una notte a scuola”, incontri con gli exallievi dei passati anni accademici, iniziative di volontariato, percorsi tematici in vista della GMG e numerose altre attività.

Durante l’incontro c’è stata anche un’interessante condivisione che ha permesso di conoscere le diverse modalità di convocazione e promozione della GMG Lisbona 2023.

WYD DON BOSCO 23 è al lavoro, perché la GMG di Lisbona 2023 già richiama tutti i giovani del mondo!

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