Sui passi della Serva di Dio Vera Grita: terza edizione del seminario di approfondimento sulla centralità dell’Eucaristia nel carisma salesiano

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Alassio) – Dal 23 al 26 luglio 2023, presso l’opera salesiana di Alassio, in Provincia di Savona, 21 salesiani (18 sacerdoti e 3 coadiutori) e un sacerdote della Confederazione dell’Oratorio di San Filippo Neri si sono incontrati per la terza edizione del seminario di approfondimento sulla centralità dell’Eucaristia nel carisma salesiano, a partire dagli scritti e dalla testimonianza della Serva di Dio Vera Grita, Salesiana Cooperatrice, di cui quest’anno si celebra il centenario della nascita (Roma 28 gennaio 1923). L’incontro, coordinato da don Pierluigi Cameroni, Postulatore Generale per le Cause dei Santi della Famiglia Salesiana, ha concluso l’iniziativa online di approfondimento del Capitolo Generale 28° della Congregazione “sull’urgenza di fare del ‘Da mihi animas, cetera tolle’ una realtà nell’annuncio del Vangelo”, organizzata dal Centro Studi “Opera dei Tabernacoli Viventi” e dalla Conferenza delle Ispettorie Salesiane d’Italia (CISI) settore Formazione.

Nella giornata di lunedì 24 luglio, due relazioni di profondo livello teologico e spirituale hanno stimolato ad approfondire il messaggio di Vera Grita in chiave formativa. Don Roberto Carelli, docente di Teologia Sistematica e di Antropologia Teologica presso la Facoltà di Teologia UPS – sezione di Torino Crocetta, ha presentato il tema “Eucarestia ed educazione: per una pedagogia della grazia”, dove partendo dal desiderio come punto d’accesso, ha illustrato la pedagogia cristiana come pedagogia della grazia e pedagogia pasquale, concludendo con alcuni punti di attenzione presenti nella spiritualità dei Tabernacoli Viventi. Il Sig. Paolo Zini, docente di filosofia, ha parlato invece della Formazione dei Salesiani alla luce del ‘Portami con te’: aspetti teologici, antropologici e pedagogici”.

La giornata di martedì 25 si è caratterizzata per il pellegrinaggio suoi luoghi dove Vera Grita ha vissuto, accompagnati dalla dott.ssa Lodovica Maria Zanet, collaboratrice della Postulazione Salesiana, che ha presentato il legame di questi luoghi con la vita e la missione di Vera Grita. Nella parrocchia di Maria Ausiliatrice a Savona, dove maturò la sua vocazione come Salesiana Cooperatrice ed ebbe inizio la sua esperienza mistica, il 19 settembre 1967, c’è stata la celebrazione eucaristica, presieduta dal vescovo di Savona-Noli, Mons. Calogero Marino. Nell’omelia, ispirandosi alle letture del giorno, il vescovo ha presentato la vita di Vera Grita come quella di una donna che nella sua fragilità si è lasciata modellare dall’azione dello Spirito, diventando strumento di grazia e di benedizione.

È seguita una visita alla Fondazione “Vera Grita e don Gabriello Zucconi sdb Opera dei Tabernacoli Viventi”, costituita dal Movimento dei Tabernacoli Viventi nel centenario della nascita della Serva di Dio Vera Grita. Terza tappa è stata la sosta presso la Galleria in via Paleocapa, dove la Serva di Dio venne travolta e calpestata dalla folla in fuga durante il bombardamento aereo sulla città di Savona, il 4 luglio 1944. Quindi presso l’Archivio diocesano di Savona si sono potuti vedere i 13 quaderni manoscritti che riportano l’Opera dei Tabernacoli Viventi, così come Vera la ricevette da Gesù.

Dopo una sosta presso il cimitero di Zinola, dove si trova la tomba della Serva di Dio, il gruppo si è trasferito presso l’oratorio salesiano di Varazze dove si è conosciuta un’interessante esperienza oratoriana guidata da Ivano e Claudia Perata, Salesiani Cooperatori, che con un gruppo di collaboratori animano la presenza salesiana sul territorio. La giornata si è conclusa presso il Deserto di Varazze, un eremo dei Carmelitani, dove Vera Grita passò l’ultimo anno della sua vita come insegnante e dove ricevette alcuni dei messaggi più significativi.

Nella giornata conclusiva don Francesco Marcoccio, Vicario della Circoscrizione dell’Italia Centrale (ICC), ha presentato “La chiamata dei Salesiani di Don Bosco a rinnovare lo spirito del fondatore” attingendo all’Opera dei Tabernacoli Viventi, evidenziandone le implicazioni spirituali, educative e pastorali. Nella condivisione che ne è seguita è stata manifestata la volontà di vivere come salesiani un’esperienza di comunione fraterna che metta al centro l’Eucaristia, nella convinzione che l’approfondimento teologico e spirituale dell’Eucarestia attraverso la meditazione dei messaggi di Gesù a Vera Grita aiuti ad interiorizzare la spiritualità eucaristica vissuta da Don Bosco.

Il seminario è terminato con la celebrazione eucaristica presso il santuario di Nostra Signora delle Penne, situato sulla punta di Capo Mele, tra Laigueglia e Andora, dove Don Bosco celebrò la Messa il 25 agosto 1881 e dove l’anno seguente, nel mese di agosto, trascorse un periodo in ritiro spirituale.

Italia – “Casa don Elia”: un progetto concreto di accoglienza e fraternità in memoria del Servo di Dio don Comini, SDB

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Bologna) – Un momento di grazia particolare vissuto dai partecipanti alla Terza Assemblea Generale della Comunità della Missione di Don Bosco (CMB), svoltasi a Bologna dal 2 al 9 luglio, è stato il pellegrinaggio, sabato 8 luglio, suoi luoghi della nascita e del martirio del Servo di Dio don Elia Comini (1910-1944), una delle vittime della strage nazista di Monte Sole (Bologna). Un giovane prete salesiano che durante la vita e fino alla fine si sforzò di essere un buon pastore, donandosi senza riserve al bene del prossimo fino al dono supremo della vita.

L’Associazione internazionale Comunità della Missione di Don Bosco, fondata da Guido Pedroni, in dialogo con il Postulatore Generale delle Cause dei Santi della Famiglia Salesiana, don Pierluigi Cameroni, ha preso a cuore la Causa di Beatificazione di don Elia Comini e nei mesi scorsi ha maturato la scelta di valorizzare la casa natale di don Comini, situata a Calvenzano di Vergato. Per questo è stato deciso e di progettare la ristrutturazione dell’immobile e dell’area boschiva adiacente come Museo della memoria di questo salesiano artefice di pace e ministro della riconciliazione, affinché sia una casa di accoglienza per ragazze madri e un punto d’incontro per giovani che desiderano vivere un tempo di fraternità e di ricerca vocazionale.

Tale progetto è seguito e sostenuto con interesse anche dalla diocesi di Bologna nella persona dell’Arcivescovo e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, il Cardinale Matteo Zuppi.

Al pellegrinaggio erano presenti alcuni membri della Comunità, i rappresentati e i delegati salesiani provenienti da diversi paesi del mondo (Italia, Burundi, Haiti, Madagascar, Argentina, Cile, Ghana), don Joan Lluís Playà, Delegato Centrale del Rettor Maggiore per il Segretariato per la Famiglia Salesiana.

Nel corso della concelebrazione don Cameroni ha ripercorso la testimonianza martiriale di don Comini, evidenziando la carità pastorale che lo distinse in tutta la sua vita e soprattutto in tempo di guerra, soccorrendo la popolazione provata e terrorizzata, esercitando le opere di misericordia corporale e spirituale e offrendo la propria vita, insieme al sacerdote dehoniano padre Martino Capelli, per difendere deboli e innocenti.

Al termine della celebrazione sono stati benedetti i luoghi dove nel prossimo mese di settembre prenderanno avvio i lavori per il progetto chiamato “Casa don Elia”, un’iniziativa benedetta e sostenuta anche dal Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime.

Quindi il gruppo si è recato a visitare la parrocchia di Salvaro, dove la mattina del 29 settembre 1944 don Comini celebrò la sua ultima Messa e poi insieme a padre Capelli, presi l’olio santo e l’Eucarestia, corse verso una vicina località dove i nazisti avevano fatto strage di numerose persone. Successivamente è stata fatta una tappa alla Botte di Pioppe, dove la domenica 1° ottobre 1944, sull’imbrunire, la mitraglia falciò inesorabilmente le 46 vittime di quello che sarebbe passato alla storia come l’“Eccidio di Pioppe di Salvaro”: tra essi don Elia Comini e padre Martino Capelli.

Il tema della Terza Assemblea Generale della Comunità della Missione di Don Bosco, il 28° gruppo della Famiglia Salesiana, è stato: “La fede senza le opere è morta”. Guardando alla testimonianza di don Comini i membri della Comunità vogliono dare risposte concrete alle domande di giustizia e di pace che vengono da tante parti del mondo, attraverso progetti concreti di carità, di riconciliazione e di servizio nello spirito apostolico di Don Bosco.

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Italia – Gli Exallievi annunciano ufficialmente l’Assemblea Generale Mondiale Straordinaria

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Torino) – Dopo l’approvazione del Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, la Presidenza della Confederazione Mondiale degli Exallievi di Don Bosco ha annunciato ufficialmente un’Assemblea Generale Mondiale Straordinaria che si terrà dal 3 al 6 ottobre 2024 a Valdocco, Torino. Il tema di questa Assemblea Mondiale Straordinaria sarà: “Camminare insieme – Cambiare per continuare”. Il tema mette in evidenza i valori e i principi fondamentali che hanno guidato Don Bosco nello stabilire il carisma salesiano e la missione con i giovani.

A causa di circostanze impreviste della pandemia di Covid-19, la Confederazione Mondiale degli Exallievi non ha potuto celebrare l’importante 150° Anniversario, nel 2020, e svolgere la regolare Assemblea Generale Mondiale nel 2021.  Nel suo piano strategico, la Presidenza ha quindi sentito la necessità di convocare un’Assemblea Generale Mondiale straordinaria in cui gli Exallievi e Amici di Don Bosco di tutto il mondo possano “riunirsi per riflettere sul passato, discernere il presente e plasmare il futuro”.

La Presidenza della Confederazione Mondiale degli Exallievi di Don Bosco ha deciso all’unanimità di convocare un’Assemblea Generale Mondiale Straordinaria durante l’incontro regionale in Vietnam.

L’Assemblea Generale Mondiale Straordinaria è una risposta diretta al piano strategico per il 2021-2027, che delinea la visione per il futuro degli Exallievi di Don Bosco. Gli Exallievi e Amici di Don Bosco avranno l’opportunità unica di contribuire con le loro idee e le loro intuizioni, aiutando a plasmare il percorso futuro e ad assicurare la continuità dell’organizzazione.

“Le sfortunate circostanze legate alla pandemia Covid-19 ci hanno impedito di riunirci per commemorare i nostri 150 anni di successi – spiegano gli Exallievi – Questa Assemblea Mondiale rappresenta un’occasione speciale per onorare il nostro ricco patrimonio, rendere omaggio al passato e gettare le basi per un futuro ancora più luminoso. Oltre a segnare l’opportunità mancata del nostro 150° anniversario, quest’anno la Famiglia Salesiana commemorerà i 200 anni dal sogno di Don Bosco che diede inizio al suo progetto di vita”.

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Salesiani Cooperatori della Regione Italia, Medioriente e Malta, incontro con la segreteria MGS durante l’ultima consulta

Sabato 24 e domenica 25 giugno si è svolta a Roma l’ultima Consulta dell’anno pastorale dell’Associazione dei Salesiani Cooperatori della Regione Italia, Medioriente e Malta. Durante la consulta c’è stato spazio per incontrare la segreteria nazionale del Movimento Giovanile Salesiano per un momento di conoscenza e di confronto. I due gruppi hanno condiviso anche la celebrazione dell’Eucaristia, presieduta da don Fabio Attard.

Il lavoro della Consulta è stato centrato sulla verifica dell’anno appena trascorso e sulla programmazione del prossimo anno: hanno partecipato (in presenza e online) tutti i coordinatori provinciali della Regione, oltre ai membri della Segreteria esecutiva regionale. Il prossimo appuntamento sarà a ottobre al Colle Don Bosco per la prima consulta del prossimo anno pastorale.

A Valdocco l’incontro regionale per l’Europa degli Exallievi di Don Bosco

Dal 22 al 25 maggio, presso la Casa Madre di Torino, si è svolto l’incontro regionale per l’Europa degli Exallievi di Don Bosco, alla presenza del Presidente mondiale Bryan Magro. L’organizzazione dell’incontro è stata curata dal Regionale per l’Europa ed il Medio Oriente, Valerio Martorana e da Alessandro Pensabene, responsabile dei giovani ed ha registrato la presenza di don Louis Playà, delegato del Rettor Maggiore per la Famiglia Salesiana e di Don Jachimowicz Roman, Consigliere Generale per l’Europa del Nord.

Il Presidente Magro ha ufficializzato le date di convocazione dell’assemblea straordinaria mondiale che si terrà a Torino dal 3 al 6 ottobre 2024 sul tema: “Camminiamo Insieme: Cambiare per continuare”; tutte le federazioni nazionali avranno tempo per discutere e presentare emendamenti per modificare lo statuto della Confederazione; la discussione si è già attivata a livello europeo e si dovrà capire cosa cambiare e cosa continuare a mantenere nelle attività che ciascuna realtà porta avanti.

I leader europei degli Exallievi, nella tre giorni di dibattito, si sono confrontati sui temi dell’ecologia, migrazione e della gestione dei fondi europei per consentire l’attrazione e la mobilità dei giovani; innalzare l’età dei giovani exallievi dagli attuali 30 ai 35 anni, in modo tale da garantire tale presenza negli organismi decisionali delle federazioni; valorizzare ed aumentare la partecipazione degli Exallievi alle Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana che si terranno quest’anno a Torino dal 18 al 21 gennaio 2024.

Il delegato mondiale, sig. Domenico Duc Nam Nguyen, ha esortato i partecipanti a sviluppare la loro presenza nei territori in cui operano attraverso la spiritualità, la missione e la solidarietà che ad ogni livello devono portare ad un cammino sinodale, partendo dalla Strenna del Rettor Maggiore.

In un clima di fraternità e di amicizia, i rappresentanti delle Federazioni hanno presentato i loro rapporti e condiviso le loro speranze e sfide per il futuro, rafforzando il loro impegno a far crescere il movimento nella regione e ad aumentare la partecipazione dei giovani.

“Questo incontro regionale ha dimostrato che gli exallievi e amici di Don Bosco sono vivaci.  In questa regione – ha sottolineato il Presidente mondiale Bryan Magro – abbiamo organizzazioni molto forti che sono attive e cercano di raggiungere gli obiettivi della nostra associazione.  È evidente che abbiamo un grande potenziale e possiamo continuare a crescere.  So che in futuro rafforzeremo la nostra presenza in molti paesi e ispettorie”.

La presidenza mondiale era presente con: Bryan Magro, Presidente; Domenico Duc Nam Nguyen, delegato mondiale; Valerio Martorana, Regionale per l’Europa ed il Medio Oriente; Peter Kovac, segretario generale; Celso Noguiera, tesoriere; Alessandro Pensabene, responsabile giovani per l’Europa ed il Medio Oriente.

Ecco le delegazioni europee presenti: Giovanni Costanza, presidente, don Antonio D’Angelo, delegato e Silvia Simonato, responsabile giovani per l’Italia; Eric Haelvoet, delegato Belgio Nord; Vedrana Civijn e Kajinic Mayìja, per la Croazia; Bernard O’Neil, per l’Inghilterra; Marton Csany, Presidente e Hanna Lili Adorjan, responsabile giovani per l’Ungheria; Stefan Farrugia, vicepresidente, don Jake Mamo, delegato e Valerie Vella, responsabile giovani per Malta; Krzisztof Ciaranek, coordinatore e Bartosz Fedorowicz per la Polonia; Robert Mruk, presidente, don Pavol Grach, delegato e Jan Synak, responsabile giovani per la Slovacchia; Diego Aragon, presidente ed Eusebio don Marinez, delegato per la Spagna; don Oleh Ladnyu, delegato e Mykhailo Dziubii per l’Ucraina.

La logistica dell’incontro è stata curata Piergiorgio Previotto, coordinatore Exallievi del Piemonte e Giovanni Costanza, Presidente federazione italiana.

I giovani come protagonisti sui social media

Dal sito InfoANS.

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Nell’ultimo decennio i social media sono diventati isole di evangelizzazione, dove fioriscono sempre più iniziative; e, al tempo stesso, le nuove tecnologie stanno aprendo la strada a forme innovative di comunicazione, contribuendo a influenzare l’evangelizzazione in acque inesplorate. Le generazioni più giovani stanno naturalmente familiarizzando con le possibilità che la comunicazione digitale offre e diventano sempre più protagoniste di azioni concrete.

Di questo protagonismo giovanile all’interno del mondo digitale ne parla, approfonditamente, don Maciej Makuła, SDB, membro del Settore Comunicazione Sociale, che in questi mesi sta offrendo originali contributi per analizzare i diversi aspetti della comunicazione, nella Chiesa e nella Famiglia Salesiana.

Nel suo articolo per il mese di giugno, don Makuła si concentra appunto sui giovani e sulla loro capacità di muoversi tra i social media, acquisendo sempre maggiore esperienza, una cultura mediatica rilevante e imparando i principi etici.

“Scoprire i segni dei tempi, creare strumenti e lanciare progetti con i giovani nel campo dei media sta diventando una sfida urgente per la Chiesa del XXI secolo – spiega l’autore del testo –. I social media stanno fermentando come un lievito per l’azione pastorale e persino per la proclamazione del kerigma. Da qui l’importanza di una formazione adeguata, di una rete di contatti con i giovani di tutto il mondo e di evangelizzare con i giovani online”.

Come afferma ancora don Makuła,

“questo articolo, partendo dall’esortazione Christus Vivit, presenterà alcune riflessioni relative all’insegnamento della Chiesa sul coinvolgimento dei giovani nei progetti mediatici –. […] Dal momento che si muovono così bene nelle reti sociali, bisogna coinvolgerli perché le riempiano di Dio, di fraternità, di impegno”.

Un ampio spazio, poi, è dedicato alla Famiglia Salesiana e al modo in cui si avvicina ai giovani nel mondo digitale.

“La Famiglia Salesiana e i suoi singoli membri hanno molte predisposizioni uniche per salpare verso il continente digitale missionario, come abbiamo potuto osservare per anni in tutti i continenti – prosegue l’autore –. Questo è diventato particolarmente evidente durante la pandemia, quando sono state mobilitate enormi forze salesiane per contattare i giovani digitalmente. Molte istituzioni salesiane avevano attività professionali da presentare a questo proposito, che hanno avuto e hanno ancora oggi risultati tangibili”.

Il testo completo dell’articolo, in formato PDF, può essere scaricato CLICCANDO QUI.

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Presentazione alla Consulta Mondiale del IX Congresso di Maria Ausiliatrice a Fatima

Nel corso della Consulta mondiale della Famiglia Salesiana, svoltasi a Torino dal 19 al 23 maggio, in concomitanza con la festa di Maria Ausiliatrice, è stato ufficialmente annunciato il tema del IX Congresso Internazionale di Maria Ausiliatrice, che si celebrerà a Fatima, in Portogallo, dal 29 agosto 2024 al 01 settembre 2024 «Io ti darò la maestra».

Il IX Congresso Internazionale di Maria Ausiliatrice, evento di Famiglia Salesiana, è promosso dall’Associazione di Maria Ausiliatrice (ADMA) in accordo con il Segretariato della Famiglia Salesiana e con la Famiglia Salesiana dell’Argentina.

Dal 1988 ad oggi si sono celebrati otto Congressi Internazionali. Un cammino speciale che unisce la Famiglia Salesiana sotto il manto di Maria:

  • 1988 – Torino-Valdocco (Italia), centenario della morte di Don Bosco;
  • 1995 – Cochabamba (Bolivia);
  • 1999 – Siviglia (Spagna);
  • 2003 – Torino-Valdocco (Italia), centenario dell’incoronazione di Maria Ausiliatrice;
  • 2007 – Città del Messico (Messico);
  • 2011 – Czestochowa (Polonia);
  • 2015 – Torino-Valdocco/Colle Don Bosco (Italia), bicentenario della nascita di Don Bosco;
  • 2019 – Buenos Aires (Argentina) – 150° fondazione Adma

Il Rettor Maggiore al termine del congresso di Buenos Aires nel 2019 ci ricordava:

Dobbiamo essere sempre più e più mariani, più e più di Maria. Senza Maria non siamo i figli e le figlie che don Bosco sognò (saremo altro, ma non il sogno di don Bosco). Abbiamo il dovere di annunciare e proporre senza timore e vergogna Gesù e sua Madre Maria. Nel nostro cammino Maria non può essere un elemento decorativo ma è essenziale. Senza di Lei la nostra educazione e la nostra pastorale saranno vuote, povere e senza consistenza. Facciamo più annuncio esplicito di Gesù e teniamo più Maria sulle nostre labbra.

Nel 2024 ricorre il duecentesimo anniversario del “Sogno dei nove anni“:

La famiglia salesiana da sempre ha considerato questo sogno un referente fondamentale per il senso, lo stile e lo svolgimento della missione salesiana nel mondo, tanto che esso rimane per tutti noi un’ispirazione permanente del carisma. In Maria viene data a Giovannino una Madre e una Maestra nell’ordine della grazia. Il Suo compito è quello di introdurlo ed accompagnarlo all’autentica obbedienza della fede, ad una “disciplina della fede” che, contrariamente al sentire comune dei tempi moderni, realizza la più alta libertà e la più grande fecondità.

Per prepararci a questo importante momento sul sito www.admadonbosco.org dal mese di luglio troverete sull’ADMA online il percorso formativo in preparazione al Congresso a Fatima.

Sul sito www.mariaauxiliadora2024.pt invece sono pubblicate tutte le informazioni per l’iscrizione all’evento:

  • Dal 29 agosto 2024 al 01 settembre 2024
  • 150 euro per ogni adulto, 60 euro fino a 12 anni
  • La quota comprende: kit di partecipazione e tutti i pasti dalla cena di giovedì 29/08 al pranzo di domenica 1/09
  • Le iscrizioni apriranno a partire dal 24 settembre 2023
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Workshop di formazione per i Salesiani Cooperatori ITA-MOR: “Essere lievito di umanità, se non ora quando?”

Dal 14 al 16 aprile, nella casa salesiana di Monteortone si è svolto il Workshop dell’associazione dei Salesiani Cooperatori della Regione Italia, Medioriente e Malta.

Oltre centro persone, tra consigli provinciali, referenti dei settori di animazione e accompagnatori, hanno vissuto tre giornate di formazione e confronto sul tema dell’impegno laicale nella società: “Essere lievito di umanità, se non ora quando?”

“La presenza di tutti i consigli provinciali per essere lievito nel territorio, testimoniano la partecipazione attiva di una scelta vocazionale e laicale di impegno”, ha detto il consigliere mondiale Italo Canaletti.

Ad animare le giornate sono stati il prof. Lorenzo Biagi, dell’Università Salesiana IUSVE, che ha tracciato una strada per i salesiani cooperatori: donne e uomini che portano la loro vocazione nella società, e attraverso l’incontro con il Signore, come ha suggerito un altro relatore, don Paolo Bolognani, a essere lievito nella Chiesa.

Durante le tre giornate c’è stato lo spazio per incontrarsi con i referenti dei settori di animazione, proseguendo un cammino iniziato con il workshop di Firenze del 2019. I settori, nelle Province, sono presenze attive sul territorio, supporto all’animazione dei Consigli Provinciali nella dimensione familiare, giovanile, sociale-politica e comunicativa.

Significativa la testimonianza di Pier Mario Riva, salesiano cooperatore e uno dei ragazzi di Attilio Giordani. Una figura come Giordani, servo di Dio, deve essere il riferimento e la bussola per orientarsi nel mondo come laici impegnati. Nel cortile della casa di Monteortone, i Salesiani Cooperatori della Provincia Lombardia hanno allestito una mostra fotografica per raccontare la straordinaria vita di Attilio Giordani.

Il tema del workshop è stato il lievito, richiamo anche alla Strenna del Rettor Maggiore. Conclude il consigliere mondiale: “Cogliamo l’attimo per donare questi giorni vissuti a tutti i Salesiani Cooperatori, per rispondere come Pietro e Giovanni, forti dell’esperienza di Cristo: «Noi non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato». I discepoli sono disposti a pagare di persona il loro discepolato, ma non solo, fanno loro l’invito del Signore «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura», come ci ha ricordato don Igino Biffi nella sua omelia. Cerchiamoci, Troviamoci e Doniamoci, attraverso la ri-significazione per essere lievito, indicata da Sr. Elena Cavaliere nella buonanotte, Dio all’uomo, l’uomo a Dio, l’uomo a se stesso, l’uomo all’altro uomo, per evangelizzare la religione, la cultura-pensiero e linguaggio, le relazioni, il sociale-cittadinanza-legalità e responsabilità civile; Tutto questo è il senso del nostro impegno nell’Associazione dei Salesiani Cooperatori. “Accompagnati per accompagnare” questa l’esortazione di don Stefano Pastorino all’inizio delle giornate a tutti i partecipanti e che ci ha sostenuti nei nostri lavori. Torniamo a casa consapevoli dei doni ricevuti facendo tesoro di queste parole e del gesto che ha concluso la Celebrazione Eucaristica: vogliamo come don Bosco essere quelle “braccia aperte” che accolgono e accompagnano tutti coloro che incontriamo nel nostro cammino”.

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“Una mano che sostiene”: i Salesiani Cooperatori partecipano all’iniziativa di solidarietà di Cattolica Assicurazioni

Una mano a chi sostiene” è l’iniziativa di solidarietà online dedicata agli Enti Non Profit. Un bando promosso da Fondazione Cattolica e Cattolica Assicurazioni per sostenere progetti di enti non profit che promuovono inclusione e coesione sociale, con una donazione complessiva di 500 mila euro.

L’Associazione dei Salesiani Cooperatori partecipa con il progetto DBGIOVANI.COM, finalizzato ad aiutare i giovani ad abitare il mondo digitale da buoni cristiani e onesti cittadini formandoli ad una comunicazione sana e costruttiva.

Per vincere, il progetto deve venire selezionato grazie ai voti degli utenti, le modalità di voto sono le seguenti:

  1. Visitare la pagina dedicata all’iniziativa sul sito di Cattolica Assicurazioni CLICCANDO QUI.
  2. Inserire nome, cognome e indirizzo email.
  3. Votare!
  4. Controllare la posta elettronica: arriverà una mail per convalidare il voto, basterà cliccare sul pulsante al suo interno per confermare il voto.
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Avvenire – “Essere in ascolto e in rete”: la sfida di exallievi e allieve delle FMA

Pubblichiamo l’articolo di Marina Lomunno, uscito su Avvenire, sul convegno europeo della Confederazione mondiale Mornese exallieve/i delle Figlie di Maria Ausiliatrice.

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«Siamo famiglia che ascolta e interagisce in rete»: è il tema del convegno europeo della Confederazione mondiale Mornese exallieve/i delle Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA) a cui partecipano oltre 100 delegati e delegate giunti a Valdocco da Italia, Francia, Belgio, Spagna e Portogallo.

Apertosi giovedì scorso, l’incontro si è concluso domenica, con la celebrazione della Domenica delle Palme nella Basilica di Maria Ausiliatrice, nella Casa Madre dei salesiani – dove si venerano le spoglie mortali di don Giovanni Bosco e di madre Margherita Mazzarello, fondatrice delle FMA.

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Il raduno, come spiega Olivia Furlan, vicepresidente della Confederazione, è anche

«un’occasione di gioia per ritrovarci e riabbracciarci come famiglia come abbiamo vissuto con commozione in apertura dei lavori».

Un tema profondo «che ci rilancia nel cammino carismatico dell’essere e dell’appartenere alla grande famiglia, generata dal cuore di don Bosco» ha sottolineato suor Chiara Cazzuola, madre generale dell’Istituto FMA nel suo messaggio.

«Abbiamo terminato da alcuni mesi la celebrazione del 150° del nostro Istituto e dopo un lungo periodo di lontananza fisica a causa della pandemia vi ritrovate per rinvigorire il senso di appartenenza nella terra santa di Valdocco, dove tutto ha avuto inizio. La vostra presenza porti, in Europa, nell’intera famiglia umana e nella Chiesa, luce, speranza e fraternità». E al confronto su «Siamo famiglia» è stata dedicata la giornata di venerdì riflettendo su come nelle varie realtà dell’associazione in Europa – scuole, oratori, centro giovanili, parrocchie – si vive oggi la bellezza di essere famiglia come «chiamata a prendersi cura dell’altro».

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Dopo la visita al «Museo Casa don Bosco e nei luoghi della Torino del santo dei giovani, il focus del convegno: «Una famiglia in rete», una «trama di relazioni dove il sostegno vicendevole e lo scambio di doni contraddistinguono la vita dell’Associazione sia al suo interno sia nelle sue relazioni all’esterno» spiega suor Gabriela Patiño, colombiana, delegata mondiale della Confederazione.

«Siamo una rete, un tessuto prezioso ricamato da ognuna ed ognuno, realizzato insieme con tanto amore se siamo capaci aprire nostre le braccia. La nostra è una associazione interreligiosa, che nel mondo accoglie tutti coloro che condividono il carisma salesiano».

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Federica Storace, insegnante, scrittrice e cooperatrice salesiana ha introdotto il tema con intervento sull’«Intreccio di armonia nelle relazioni» evidenziando come oggi, in controtendenza alla cultura dell’indifferenza, dello scarto e della libertà che sconfina nel narcisismo, le relazioni diventano «luogo» privilegiato di incontro:

«Per questo la nostra associazione, riflettendo sui valori fondamentali ereditati dai nostri santi fondatori, guarda al futuro per cogliere le sfide di questo tempo di grandi cambiamenti ed instabilità, di disagio giovanile dilagante. Una stagione non troppo diversa in fondo dalla realtà colta nell’Ottocento da don Bosco e madre Mazzarello “maestra del rammendo umano” e trasformata in capolavori educativi di relazione e interazione con la società loro contemporanea».

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