A Messina il XXV corso nazionale per gli insegnanti di religione cattolica

Si è aperto il 29 novembrepresso l’Istituto Teologico San Tommaso di Messina il XXV Corso Nazionale per gli Insegnanti di Religione cattolica, approvato dal “Servizio Nazionale per l’Insegnamento della Religione Cattolica” della CEI e riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione della Repubblica Italiana, coordinato dal prof. D. Antonino Romano e dall’Equipe del Centro di pedagogia religiosa. I partecipanti sono oltre 150 e provengono da varie parte d’Italia e della Diocesi di Messina.

Il XXV Corso è stato salutato positivamente dal Ministro prof. Giuseppe Valditara che ha sottolineato il suo vivo apprezzamento per le attenzioni dedicate alle “esigenze della scuola italiana e dei nostri ragazzi”. Anche il Card. Angel Fernandez Artime, Rettor Maggiore dei Salesiani, ha evidenziato l’importanza di una pedagogia pratica che promuova il “laboratorio comunitario delle relazioni”, ascoltando i sogni dei ragazzi come ai tempi di don Bosco.

Il Corso promuove una sinfonia di saperi e di abilità attorno al tema emergente: il rapporto tra soft skills e IRC. Il programma del Corso coniuga queste due esigenze teorico-pratiche attraverso le quattro sessioni di conferenze e di laboratori metodologici. La presenza del prof. Andrea Porcarelli (Università di Padova), del prof. Mons. Vincenzo Annicchiarico (già Direttore Nazionale IRC), della prof.ssa Rosa Poggio, di Mons. Liberto (già Direttore della Cappella Sistina) e di tanti altri docenti e tutor confermano l’attualità del tema del Corso e i suoi elementi più innovativi per la ricerca scientifica in questo ambito ancora inesplorato.

Salesiani Sicilia, indetto il 32° Capitolo Ispettoriale

Con una lettera del 27 ottobre 2023 il sig. Ispettore, don Giovanni D’Andrea, ha indetto il 32° Capitolo Ispettoriale dei Salesiani di Sicilia.

Il Capitolo Ispettoriale, secondo le costituzioni salesiane è la riunione fraterna per eccellenza, la più importante assemblea della vita di un’ispettoria. Una riunione attraverso cui le comunità locali rafforzano il proprio senso di appartenenza all’Ispettoria affrontando le sfide del tempo e della comunità Ispettoriale. Il Capitolo nella tradizione salesiana è un’assemblea rappresentativa, in cui tutti sono chiamati a esprimersi e a deliberare su ciò che riguarda l’Ispettoria.

“La sorprendente creazione a cardinale del nostro Rettor Maggiore ha “sconvolto” l’ordinarietà del nostro cammino. portando con sé delle notevoli conseguenze, come l’anticipazione di un anno, al 2025, del Capitolo Generale 29, che dovrà provvedere all’elezione del nuovo Rettor Maggiore e del suo Consiglio. Per questo siamo chiamati a celebrare il Capitolo Ispettoriale già in questo anno pastorale 2023 – 2024”, scrive don Gianni all’inizio della sua lettera ai Salesiani di Sicilia.

Il Capitolo Ispettoriale dei Salesiani di Sicilia seguirà quanto previsto negli Atti del Consiglio Generale della Società Salesiana, dove al n. 441 vengono fornite le indicazioni per la celebrazione dell’importante assise.

L’Ispettoria Salesiana Sicula si prepara a celebrare il 32° Capitolo della sua storia, in questo incontro è chiamata ad eleggere i rappresentanti della Sicilia che andranno a Torino per celebrare il Capitolo Generale 29, dove tutta la Congregazione sceglierà l’XI Successore di Don Bosco.

Il tema scelto per il CG 29 è “Appassionati per Gesù Cristo, dedicati ai giovani. Per un vissuto fedele e profetico della nostra vocazione salesiana”. Da questo grande tema scaturiscono tre nuclei tematici, che vanno considerati un tutt’uno:

Animazione e cura della vita vera di ciascun salesiano;

Insieme salesiani, Famiglia Salesiana e laici “con” e “per” i giovani;

Una coraggiosa verifica e riprogettazione del governo della Congregazione a tutti i livelli.

Don Gianni nella sua lettera specifica che i Capitolari saranno chiamati a riflettere in modo diverso a seconda del nucleo preso in considerazione. Ci saranno elementi in cui la riflessione seguirà la metodologia tradizionale e altre occasioni in cui ci si servirà di alcune piste fornite dal Consiglio Generale.

Il 27 ottobre 2023 don Gianni D’Andrea ha nominato come regolatore del Capitolo Ispettoriale: Don Enzo Timpano, attuale preside del Liceo di Catania Cibali.

Come previsto dalle Costituzioni ha nominato anche i membri della Commissione Precapitolare: don Luigi Calapaj, don Enrico Frusteri, don Arnaldo Riggi, don Rocco Tasca e don Paolo Terrana.

In questo primo periodo si sta procedendo alla scelta dei Delegati delle comunità locali e dei delegati dell’Ispettoria.

Il Capitolo Ispettoriale 32 si svolgerà in tre momenti:

prima sessione dal 27 al 30 dicembre 2023;

intersessione da febbraio ad aprile 2024;

seconda sessione dal 31 maggio al 3 giugno 2024.

L’assise si svolgerà presso la Casa Salesiana del San Tommaso di Messina, già da adesso è attiva una mail ci32@sdbsicilia.org per poter inviare suggerimenti, riflessioni e osservazioni.

“Preghiamo perché l’esperienza capitolare sia un momento di grazia e di discernimento per l’intera comunità ispettoriale alla luce della Parola di Dio e del carisma di Don Bosco” conclude don Giovanni nella sua lettera di indizione.

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Sicilia, convegno regionale della Famiglia Salesiana: “La sfida? Avviare entro il 2025 un’opera gestita dalla Famiglia siciliana”

Palermo – “Il profumo di Don Bosco deve continuare ad esserci in Sicilia, con nuovi metodi e modalità per garantire l’educazione dei giovani, specialmente i più bisognosi, nell’ottica di dare di più a chi ha avuto di meno con le migliori risorse umane che può offrire la Famiglia Salesiana” è l’esortazione e la sfida lanciata da Valerio Martorana in apertura del convegno regionale della Famiglia Salesiana di Sicilia su “Sogni e strategie comuni per affrontare le nuove sfide in Sicilia”, che si è tenuto sabato 25 novembre presso l’Istituto Salesiano Gesù Adolescente di Palermo.

Sul parterre si sono alternati, oltre a Valerio Martorana, i relatori Salvatore e Linda Adamo, Dony Sapienza ed Agostino Sella, alla presenza dell’Ispettore dei Salesiani, don Giovanni D’Andrea, dell’Ispettrice delle Figlie di Maria Ausiliatrice, Sr Angela Maria Maccioni e di tutti i referenti dei 10 gruppi della Famiglia Salesiana presenti in Sicilia; moderatore dell’incontro Massimo Melodia, salesiano cooperatore.

In apertura don Franco Di Natale, coordinatore della Famiglia Salesiana di Sicilia, ha invitato i presenti: “ad avere lo sguardo rivolto ai giovani; una famiglia salesiana fatta di persone non nostalgiche che piangono su se stesse ma in cammino verso una meta a cui arrivare insieme; discepoli di un cammino attraverso la profezia della comunione e della corresponsabilità, non solo conoscersi e volersi bene, ma lavorare insieme con una famiglia salesiana che non si limiti solo ad annunciare, ma si sporchi le mani: il tempo non è domani, né ieri ma è ora”.

“La famiglia salesiana è assolutamente importante per le attività che facciamo tutti – ha sottolineato Agostino Sella, presidente dell’Associazione Don Bosco 2000 di Piazza Armerina, che si occupa di accoglienza ed integrazione dei migranti, che lo scorso mese di settembre ha ricevuto la visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e di quello tedesco Frank-Walter Steinmeier – e che oggi Don Bosco è più attuale che mai, soprattutto nella lotta alle povertà; il suo esempio deve essere per noi un faro per capire che dobbiamo continuare ad essere con i giovani, gli ultimi e gli abbandonati”.

La cooperativa Centro Orizzonte Lavoro ha avuto occasione di presentare il proprio lavoro e impegno attraverso la vicepresidente Dony Sapienza: “La cooperativa sociale, di matrice salesiana, è oggi braccio operativo della Pastorale Giovanile dell’Ispettoria nel settore dell’orientamento e dell’inserimento lavorativo, e contribuisce a ridurre la disoccupazione giovanile in Sicilia e potrà fare ancor di più con il supporto della famiglia salesiana. Possiamo programmare e agire insieme”.

Salvatore e Linda Adamo, dell’associazione MetaCometa che ha il suo specifico nel promuovere l’affido familiare per i minori in situazione di rischio, hanno esortato i presenti a “non sfuggire dalle proprie responsabilità. Cosa possiamo offrire come Famiglia Salesiana se vogliamo accompagnare il cambiamento e la scelta di futuro che arriva con chiarezza dalle giovani generazioni? I giovani, più che mai, hanno bisogno di famiglia, il luogo naturale dell’accoglienza, dell’incontro, dell’alterità e della cura. Dio ha affidato alla famiglia il progetto di rendere “domestico” il mondo, con la forza dell’amore (Amoris Laetitia, 138). Allora il futuro potremo, tutti insieme, guardarlo con gli occhi della speranza”.

Dopo i lavori di gruppo, che sono serviti a riflettere e a rendere concrete le sfide lanciate dai relatori, ci si è riuniti nuovamente in assemblea dove all’Ispettore e all’Ispettrice è stato affidato il compito delle conclusioni.

“Il ritrovarsi come famiglia salesiana è un’esperienza di grazia. Oggi, infatti, abbiamo avuto modo di vedere come la molteplicità di espressioni del carisma educativo di don Bosco- ha sottolineato sr Angela Maria Maccioni, Ispettrice Fma- è in grado di dare risposte concrete e qualificate ai giovani in una visione globale e integrale. Siamo chiamati, prima di tutto a dare molta importanza all’ascolto, tra di noi, ciò ci consentirà di conoscerci, di crescere nella stima e nella fiducia. Credo poi che una delle sfide a cui insieme possiamo dare una risposta qualificata sia quella dell’educazione affettiva e sessuale. La complessità della società contemporanea esige una visione sistemica e integrale che ci richiede di lavorare sempre più e sempre meglio in sinergia per il presente dei giovani di oggi”.

“A conclusione della bella giornata intensa e ben vissuta da tutti sento di esprimere un sincero grazie a tutti, a chi ha condotto dietro le quinte ed ha curato l’organizzazione, ai testimonial che ci hanno aperto prospettive di futuro per la nostra missione che ancora una volta sottolineo come deve essere sempre più “condivisa”, dobbiamo camminare “insieme”, è quest’ultimo un termine che è risuonato più volte oggi ma va concretizzato nei luoghi dove viviamo. “Organizzare la speranza” – ha evidenziato don Giovanni D’Andrea, Ispettore dei Salesiani di Don Bosco di Sicilia – è una frase del vescovo Tonino Bello citata da Papa Francesco per la giornata mondiale della povertà 2021, ci guidi il nostro “pensare ed organizzare” la nostra missione che può essere “Speranza” per tanti giovani e adulti che incontriamo come Famiglia Salesiani di Sicilia ben sapendo che la speranza con la S maiuscola è Gesù Cristo e noi siamo inviati a testimoniarlo con la coerenza e credibilità della nostra vita che ha un colore particolare: la salesianità. Va rafforzata l’identità carismatica di ogni Gruppo della Famiglia Salesiana, mi piace l’immagine della macedonia dove sono ben riconoscibili i frutti a differenza del frullato dove non si comprende bene cosa ci sia dentro. Il mio “sogno” è quello di poter avviare nel 2025, anno giubilare, un’opera o attività pastorali animate e guidate da più gruppi della famiglia salesiana, scegliamo un ambito in cui lavorare, un luogo, e poi realizzare il sogno. Sarà il modo per organizzare la speranza è rendere ancora vivo e vivificante il carisma di Don Bosco in Sicilia.

I giovani dell’oratorio Villaurea hanno curato le musiche per intrattenere i partecipanti al convegno. La giornata si è conclusa con la celebrazione eucaristica.

Sicilia, convegno della Famiglia Salesiana: “Sogni e strategie comuni per affrontare le nuove sfide in Sicilia”

Palermo – Si svolgerà sabato 25 novembre, dalle ore 9.30 alle ore 17.30, il convegno regionale della Famiglia Salesiana di Sicilia a Palermo presso la Casa Salesiana “Gesù Adolescente”, di via Giovanni Evangelista di Blasi 102/A, sul tema: “Sogni e strategie comuni per affrontare le nuove sfide in Sicilia”.

L’obiettivo del convegno è quello di migliorare il percorso di formazione comune poiché il futuro ha bisogno anche della Famiglia Salesiana: “Quali sono le sfide del nostro tempo? – afferma don Giovanni D’Andrea, Ispettore dei Salesiani di Sicilia – con quali strategie e con quali modalità, cosa possiamo creare di nuovo per rispondere a queste sfide e per non restare semplici spettatori in una società che cambia repentinamente? Come creare nuove strade per dare risposte alle diverse povertà dei giovani?  È questo il nostro sogno, figli di un sognatore come Don Bosco. L’occasione di sabato sarà utile a tutti i membri dei gruppi della famiglia salesiana di Sicilia per riflettere su cosa ci chiede questo nostro tempo, quali risposte possiamo dare poiché come Famiglia Salesiana di Sicilia non possiamo stare lontani dalle esigenze di tutte le persone e dei cristiani in particolare”.

I relatori del convegno sono: Valerio Martorana, manager e giornalista, componente della Presidenza mondiale degli Exallievi di Don Bosco e direttore della rivista “Voci Fraterne”, su “Le nuove sfide della Famiglia Salesiana in Sicilia”; Salvo e Linda Adamo, dell’ Associazione MetaCometa, su “Famiglie affidatarie -Famiglie Solidali”; Agostino Sella, presidente dell’Associazione Don Bosco 2000, su “Migrazioni e Corridoi Solidali”; Dony Sapienza, vice presidente della Cooperativa  Sociale Centro Orizzonte Lavoro su “Servizi e opportunità per il futuro dei giovani”. Il dibattito sarà moderato da Massimo Melodia, salesiano cooperatore ed insieme alla moglie Giuseppina coordinatore del Movimento Salesiano delle Famiglie.

I partecipanti al convegno sono i componenti della Consulta regionale della Famiglia Salesiana di Sicilia, i Consigli regionali di ogni gruppo, i componenti delle consulte cittadine, direttori e direttrici delle case salesiane di Sicilia, equipe Movimento giovanile Salesiano e delegati e assistenti di Famiglia Salesiana. Sarà presente, inoltre, l’ispettrice delle Figlie di Maria Ausiliatrice di Sicilia, suor Angela Maria Maccioni.

All’evento hanno già aderito 180 membri dei vari gruppi della Famiglia Salesiana di Sicilia in rappresentanza degli Exallievi di Don Bosco, Exallieve delle Figlie di Maria Ausiliatrice, Salesiani Don Bosco, Figlie di Maria Ausiliatrice, Associazione devoti Maria Ausiliatrice (ADMA), Salesiani Cooperatori (SS.CC.), Volontarie Don Bosco (VDB), Consacrati con Don Bosco (CDB), Apostole Sacra Famiglia (ASF), Salesiane oblate del Sacro Cuore (SOSC), Discepole, Movimento Salesiano Famiglie, Movimento Giovanile Salesiano.

Il coordinamento del convegno è composto da Don Franco Di Natale, vicario dei Salesiani di Sicilia; Sr Assunta Di Rosa, FMA; Stefano Carpino, Carolina Fiorica, Don Arnaldo Riggi e Massimo Melodia.

Inaugurazione di una nuova struttura sportiva ai Salesiani della Salette a Catania

Pubblichiamo il comunicato stampa dei Salesiani di Sicilia.

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I Salesiani di Don Bosco sono presenti a Catania in via Santa Maria della Salette, nel quartiere san Cristoforo, da oltre 75 anni. Qui nel tempo hanno avviato percorsi formativi, educativi, spirituali e culturali al servizio dei giovani e delle famiglie del quartiere. Per celebrare il 75mo della presenza dei salesiani nel quartiere si è pensato di fare un regalo al territorio.

Sarà, infatti, inaugurato il 10 ottobre alle 17.30 una nuova struttura sportiva al servizio dei giovani che ogni giorno frequentano le mattonelle del cortile della Salette. L’idea di un nuovo campo da gioco nasce dell’esigenza di garantire più attività in contemporanea. Infatti l’Oratorio Salesiano godeva di un solo cortile, in cui svolgere tutte le attività sportive e ricreative. Qui spiega don Andrea Palma, incaricato dell’Oratorio, “venivano accolte sia le attività sportive tramite le varie squadre di calcio delle varie categorie, sia il gioco libero dei ragazzi e delle ragazze che ogni giorno frequentano l’oratorio. Questo creava non pochi problemi gestionali e organizzativi, oltre a limitare di molto l’offerta sportiva ed educativa per il territorio”.

Da questa esigenza nasce l’idea di sfruttare al massimo le aree dell’Istituto Salesiano, in particolare quelle poco usate, con l’obiettivo di fornire non solo una seconda struttura sportiva ma anche per garantire attività formative e sportive per l’intero quartiere.

“L’obiettivo – sottolinea don Marcello Mazzeo, direttore dell’Opera – è quello di fornire all’Oratorio Salesiano un secondo campetto per poter così aumentare le attività sportive ed educative offerte ai ragazzi e ai giovani, tramite l’associazione PGS Santa Maria della Salette che agisce da decenni nella promozione dello sport e dell’educazione dei minori e dei giovani”.

I lavori sono iniziati nel mese di marzo 2023 e si sono conclusi a settembre di quest’anno, con il superamento di non pochi cavilli burocratici e documentali. La realizzazione del nuovo campetto è stato possibile grazie al finanziamento di AVSI e a un cofinanziamento dei Salesiani di Don Bosco della Sicilia.

L’AVSI è un’organizzazione no-profit con sede a Milano, la quale realizza progetti di cooperazione allo sviluppo e aiuto umanitario in oltre 40 paesi nel mondo. In Italia l’associazione realizza progetti in cui ogni persona sia protagonista dello sviluppo integrale suo e della sua comunità, anche in contesti di emergenza. Negli ultimi anni AVSI ha avviato diverse  collaborazioni con i Salesiani di Sicilia. Realizzando molteplici progetti ed azioni educative nel territorio siciliano. Grazie al dialogo costante tra i due enti è nata questa esigenza di mettere a disposizione del quartiere di san Cristoforo e dell’Oratorio Salesiano una nuova struttura sportiva.

La manifestazione di inaugurazione del “Campetto Don Bosco” avrà inizio alle 17.30 con un momento di accoglienza e di ballo curato dal gruppo danza della PGS dell’Oratorio. Per l’occasione saranno presenti diverse autorità civili e religiose. Durante la cerimonia sarà consegnata ai rappresentanti di AVSI una targa commemorativa e altri doni simbolici. Don Giovanni D’Andrea, Ispettore dei Salesiani di Sicilia svelerà la targa di dedicazione del nuovo campo. Dopo seguirà la benedizione e il momento di preghiera presieduto da don Marcello Mazzeo, direttore della casa salesiana e infine don Andrea Palma taglierà il nastro e tirerà il primo pallone in porta. Previsto anche il saluto del dott. Enrico Trantino, sindaco di Catania e la presenza di alcuni elementi della giunta: Bruno Bucchieri, assessore alle politiche sociali e Sergio Parisi, assessore allo sport. All’avvio della nuova struttura prenderanno parte anche Massimo Motta, presidente regionale PGS Sicilia e Nino Cacia, presidente provinciale PGS Catania. Un momento di festa e di gioia per la Comunità Educativa Pastorale dell’Oratorio Salesiano della Salette e di tutto il quartiere di San Cristoforo.

La presenza di un doppio campetto renderà possibile uno spazio completamente dedicato per gli allenamenti e le gare dei vari sport  (calcio a 5, pallavolo, basket) per diverse categorie sportive (mini, propaganda, under 15, under 17, libera). In questo modo lo storico cortile della Salette sarà a disposizione per il gioco libero dei ragazzi e delle ragazze che frequentano le varie attività dell’oratorio (doposcuola, laboratori, gruppi formativi, catechesi…) o per chi viene trascorrere qualche ora insieme in fraternità e divertimento.

Assemblea regionale e Giò Beach Party 2023 del MGS Sicilia

Pubblichiamo il comunicato del MGS Sicilia sull’assemblea regionale.

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L’assemblea regionale dell’MGS Sicilia ha riunito circa 70 giovani, tra i rappresentanti delle case salesiane della regione e giovani che vivono quotidianamente queste.
“Tu vedi più lontano di me – segnaletica per tornare a sognare”: questo lo slogan che accompagnerà i giovani in quest’anno educativo pastorale e che noi rappresentanti del MGS Sicilia abbiamo affrontato durante quest’assemblea regionale del 23 Settembre 2023, tenutasi presso la sede ispettoriale delle FMA di Catania, concentrandoci, durante il pomeriggio, sulla conoscenza approfondita del quaderno di lavoro del MGS Italia.
Sono state tre le parole che ci hanno guidati durante l’assemblea: postura, discernimento e responsabilità; come tre sono i sogni di don Bosco che in questo quaderno sono approfonditi: ‘il pergolato di rose’, ‘le due colonne’ e ‘le tre fermate’.
Alla sera, invece, ci siamo concentrati sull’organizzazione logistica del Giò beach party del giorno seguente. La giornata si è conclusiva con l’Adorazione Ecuaristica comunitaria e la Buona notte di Dony Sapienza che per anni è stata parte viva del MGS e che oggi continua a lavorare con i salesiani attraverso la Cooperativa Sociale della Pastorale Giovanile, il Centro Orizzonte Lavoro.
Domenica invece, con il Gió beach party, presso la colonia don Bosco della Playa di Catania, tutte le case salesiane della Sicilia sono state invitate a partecipare per inaugurare insieme il nuovo anno alla luce della proposta pastorale dell’Italia salesiana. Più di 800 i giovani animatori presenti a questa incredibile festa piena di fraternità, testimonianze, preghiera, giochi e divertimento in pieno stile salesiano.
Durante la celebrazione eucaristica l’ispettore, don Giovanni, e l’ispettrice, suor Angela Maria, hanno spronato tutti i giovani a coltivare i loro sogni, a non lasciarli accantonati e ad essere per gli altri un dono, accogliendo il sogno che Dio ha pensato per ciascuno di noi.
D’altronde lo slogan parla chiaro: Lui vede più lontano di noi!
Nel ringraziare la segreteria Regionale del MGS e l’equipe dei giovani che hanno coordinato la giornata ci siamo dati l’arrivederci ai prossimi appuntamenti del MGS Sicilia comunicati da don Alberto Anzalone SDB, Delegato di Pg, da Suor Maria Grazia FMA, consigliera per la PG e da Angela Caradonna salesiana cooperatrice, referente per ASC del settore giovanile che assieme a tre giovani, Miriam, Gioacchino e Roy, coordinano il MGS Sicilia

Mario Romano,
Animatore dell’Oratorio Salesiani san Domenico Savio di Gela SDB.

I Presidenti della repubblica italiana e tedesca in visita privata all’associazione Don Bosco 2000

Da le Repubblica.

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di Alessandro Puglia

Progetti di accoglienza in Italia e di migrazione circolare in Africa sotto il segno di don Giovanni Bosco. Temi cari al presidente della Repubblica Sergio Matterella che mercoledì e giovedì tornerà in Sicilia in occasione dell’incontro bilaterale con il presidente della Repubblica tedesca Franck Walter-Steinmeir. Il capo dello Stato comincerà il suo breve tour da Siracusa dove in elicottero sorvolerà le aree colpite dagli incendi in questa estate di roghi. Il giorno successivo sarà invece a Piazza Armerina dove, insieme al presidente tedesco, visiterà il parco archeologico di Villa del Casale. Subito dopo i due si recheranno in visita privata nella sede dell’associazione Don Bosco 2000, da anni in prima fila per progetti di integrazione e cooperazione.

Non è la prima volta che il presidente della Repubblica visita realtà appartenenti al mondo salesiano: «Ho l’immagine di Don Bosco nel mio studio», disse nel 2015 a don Francesco Cereda nella basilica di Santa Maria Ausiliatrice a Torino dove è custodita la salma del padre dei salesiani. A Piazza Armerina incontrerà la comunità di migranti che negli anni si è distinta per progetti di integrazione, dalla squadra di calcio Asd Don Bosco Aidone composta da giovani migranti dei centri Sai, alle iniziative nei beni confiscati alle mafie come nel sito di Villa Rosa oggi centro d’accoglienza e museo virtuale permanente sul caporalato, fino alle iniziative di integrazione tra famiglie ucraine accolte dai migranti subsahariani oggi integrati nel tessuto sociale siciliano. Quest’anno l’associazione Don Bosco 200 ha permesso al giovane migrante nigeriano, Israel Assien, di aprire il proprio salone di bellezza affiancato dal parrucchiere di Piazza Armerina Luca Messina. «Per noi è un momento di grande orgoglio – spiega Agostino Sella, presidente di Don Bosco 2000 una presenza che ripaga il nostro impegno sia sul fronte dell’accoglienza in Italia e sui modelli di migrazione circolare che portiamo avanti in Africa. In un momento drammatico come questo, basti pensare a quello che sta accadendo in queste ore a Lampedusa. La presenza del presidente Mattarella nella nostra comunità e tra i nostri ragazzi sottolinea l’importanza di valori come quelli dell’accoglienza e dell’integrazione».

L’associazione di ispirazione salesiana si impegna ad accompagnare i migranti che dopo essersi formati in Italia vogliono tornare nei paesi d’origine seguendoli nello sviluppo di start- up che possono aiutare i loro territori. Nel gennaio di quest’anno nel villaggio di Veligara, nel cuore della savana, in Senegal, è stato inaugurato l’oratorio dedicato a don Baldassare Meli, sacerdote salesiano palermitano che già dagli anni ’80 accoglieva nell’oratorio di Santa Chiara a Palermo i primi migranti che arrivavano in Italia. Da Piazza Armerina al Senegal, dunque, si gioca e si cresce insieme nel segno di don Bosco, il santo moderno che creò il primo contratto di lavoro.

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Italia – Don Gildasio Mendes con i giovani salesiani della Sicilia in un incontro di formazione

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Messina) – È in corso di svolgimento, dal 30 agosto al 1° settembre, presso l’Istituto Teologico “San Tommaso” di Messina, il consueto “Campo Giovani Confratelli”, occasione annuale di incontro e crescita in cui i salesiani in formazione iniziale dell’Ispettoria salesiana della Sicilia (ISI) si confrontano intorno a un tema diverso. Il tema di quest’anno è stato quello della comunicazione, con un ospite d’eccezione nella persona di don Gildasio Mendes, Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale.

Nella prima giornata, dopo i primi momenti dedicati all’accoglienza di tutti i partecipanti e alla creazione di un clima di fraternità tra tutti i presenti, il tema guida del raduno è stato inquadrato da una prospettiva biblica, grazie ad una riflessione offerta da don Fabio Rosini attraverso un incontro online centrato su Gesù come comunicatore. Dopo un opportuno tempo per la riflessione personale, don Franco di Natale ha offerto il tradizionale pensiero della “buonanotte salesiana”, cui è seguita l’agape fraterna.

La seconda giornata si è aperta con l’Eucaristia presieduta dall’Ispettore di ISI, don Giovanni d’Andrea, ed è proseguita con due momenti fondamentali, entrambi guidati da don Gildasio Mendes. Nella mattina, attraverso la relazione intitolata “Evangelizzare ed Educare: i nuovi linguaggi digitali” ci si è incentrati sugli elementi cardine della comunicazione in quanto linguaggio che coinvolge pienamente la persona umana: sensi, intelletto ed emozioni, partendo dal parallelo fra comunicazione ed arte. Nel pomeriggio, con l’intervento dal titolo: “Comunicazione e Consacrazione. Il salesiano e la rete”, lo spunto fondamentale è stato dato dalla domanda sui caratteri che la comunicazione deve avere quando diventa mezzo di evangelizzazione.

L’aspetto originale è stato l’approccio laboratoriale degli incontri, che ha stimolato i partecipanti, a partire dalle loro qualità, ad interrogarsi in maniera concreta su come vivere la dimensione evangelizzatrice nel mondo delle comunicazioni sociali attuale.

La giornata finale è dedicata ad un dialogo schietto ed aperto fra i giovani salesiani e i Delegati ispettoriali di Pastorale Giovanile, Animazione Vocazionale e Comunicazione Sociale. A seguire c’è la celebrazione eucaristica, in cui alcuni dei partecipanti emettono il rinnovo dei voti.

Il campo si conclude, infine, con una visita guidata al museo regionale della città, un momento in cui toccare ulteriormente con mano come l’arte e la bellezza siano state e continuino ad essere una forma di comunicazione nell’umanità che travalica il tempo e lo spazio.

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GMG Lisbona 2023, il racconto dei giovani della Sicilia

Dal sito dei Salesiani di Sicilia.

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Solo salendo si arriva in alto”, è con queste parole di Papa Francesco che vogliamo condividere qui tutte le emozioni di questa Giornata Mondale dei Giovani. Noi del movimento giovanile salesiano di Sicilia siamo partiti alla volta di Lisbona in novanta, accompagnati dai SDB e le FMA, domenica 30 luglio, per ritrovarci insieme a tutti i giovani del mondo.

Sin da quando siamo arrivati in aeroporto si respirava  la bellezza di un gruppo in viaggio, attraverso i canti, l’entusiasmo pre-partenza e la gioia per la nuova esperienza. Siamo partiti tutti con degli interrogativi dentro, con vissuti diversi, con livelli esperienziali di fede diversi, senza aspettative o con aspettative che di certo sarebbero state superate. Giunti a Lisbona si respirava un clima di famiglia, poiché siamo stati accolti nella casa salesiana portoghese, in un istituto che, come tutti gli altri istituti salesiani, dava la grazia di respirare la presenza viva di Don Bosco con la gioia di condividere momenti ancor più del SYM, giornata dedicata a tutti i salesiani del mondo, perché lì più che in altri posti ti sentivi a casa e gustavi la verità delle parole di Don Bosco: “qui con voi mi trovo bene, è proprio la mia vita stare con voi“.
I primi due giorni abbiamo avuto modo di visitare Lisbona, le chiese più importanti, i luoghi più suggestivi. Succedeva che durante il cammino si incontravano tanti pellegrini di diversa nazionalità e spontaneamente ci si salutava e si iniziava a cantare.
Giorno 31 abbiamo vissuto uno dei momenti più forti ed emozionanti: dopo aver visitato la “Cattedrale di Estrela”, ci hanno invitato a visitare la Casetta di Santa Giacinta, la terza dei tre pastorelli di Fatima, in cui ha vissuto l’ultimo periodo della sua vita. Dopo aver ascoltato il suo vissuto, abbiamo avuto modo di ascoltare una ragazza che con le sue parole, così forti ed emozionanti, testimoniava quanto grande sia la presenza di Maria nella vita. Queste parole hanno avuto modo di risuonare più forti il penultimo giorno di pellegrinaggio, proprio a Fatima.

Dal 2 agosto è iniziata la vera GMG: quando prima dicevo che “solo salendo si arriva in alto”, mi riferivo al fatto che questa GMG è stata tanto in salita, per le file infinite, per il flusso immenso di giovani che venivano da ogni dove, per i chilometri a piedi. Ma quando poi si arrivava a destinazione, gli occhi carichi di meraviglia parlavano soli. Questo è accaduto negli incontri con il Papa: dopo aver trascorso ore e ore al sole, vederlo poi così da vicino, essere lì in mezzo alla quantità immane di giovani uniti per una sola Persona, era qualcosa di unico, indescrivibile ma soprattutto è stato motivo per rafforzare la fede e l’essere testimoni di Lui con la propria vita.

Il secondo momento vissuto con il Papa è stata la Via Crucis: anche qui abbiamo avuto la conferma di quanto possiamo essere amati e mai soli. Non abbiamo vissuto quella tradizionale, ma una Via Crucis riadattata alle sofferenze attuali dei giovani, tra ansie, paure, dubbi, depressione, solitudine e qui le parole di papa Francesco che esorta a “alzarsi”, dato che “l’importante non è non cadere, ma non rimanere caduto“, e aiutarsi l’un l’altro nel cammino che è la vita.
Giorno 5 e 6 agosto sono stati i momenti centrali della GMG toccando con mano cosa significa viaggio “in salita”.

Giorno 5 mattina ci siamo messi in cammino verso il “parco Tejo” dove si sarebbe svolta la veglia con il Papa; lungo la strada è stata consegnata una borsa pesante con all’interno pranzo e cena. Il peso di questa borsa è stato inconsapevolmente motivo di forza, invito a non mollare  proprio nel momento di maggior fatica  e invito a pregare “per non cadere nella tentazione” di lamentarsi. Ancora una volta una risposta alla fede, nel vivere questo ma soprattutto nel vedere lì un milione e mezzo di giovani che fino alla sera continuavano ad arrivare.

Al calar del sole, anche nei colori del tramonto abbiamo colto la grandezza e le meraviglie di Dio, fino a quando è giunta la sera. in quel momento è iniziata la veglia: è stata molto toccante, soprattutto quando, messo in esposizione il santissimo, è sceso un silenzio profondo e in quel momento ogni singola anima parlava a tu per tu con Gesù.

e parole del Papa durante questo momento sono state tanto emozionanti con il suo invito a non aver paura, a farsi dono, a riceversi in dono, a essere come Maria, missionari di gioia, ad alzarsi, seguirLo e andare in fretta. Terminata la veglia abbiamo aggiunto una nuova ed emozionante esperienza alla nostra vita: dormire fuori, dentro un semplice sacco a pelo con un milione e mezzo di giovani, qualcosa di indescrivibile… e risvegliarsi all’alba con un sacerdote DJ, che ancora una volta è stato motivo di gioia e di sapersi pensati e amati. La GMG si è conclusa con la messa di ringraziamento e l’invito da parte del Papa ai giovani: “coraggio, non abbiate paura!”
Ma per Noi del movimento giovanile salesiano il pellegrinaggio non si è concluso qui poiché abbiamo avuto la grazia di  continuare a vivere altre forti emozioni: prima al santuario di Fatima, che ha inondato di grazia i nostri cuori, e successivamente a Santiago de Compostela.

Una parola è sicuramente rimasta nel cuore di tutti ed è “semplicità”: semplice il modo di vivere dei tre pastorelli, semplice il modo di comunicare da parte di Maria e l’angelo, semplice la vita alla quale siamo stati chiamati. Qui abbiamo ricordato gli angeli custodi e gli angeli in carne ed ossa, ossia le guide, gli accompagnatori, posti da Lui nel cammino della nostra vita. Ricordiamo in proposito le parole di Papa Francesco: “Amici, se siamo qui è perché qualcuno ci ha portato la vicinanza di Dio,
ha bussato alla nostra porta non per chiederci qualcosa, ma per il bisogno traboccante di condividere la
gioia del Signore. Rivolgiamo allora un pensiero a chi ha fatto sorgere il sole dell’amore di Dio sulle nostre vite. Tutti abbiamo persone che sono state raggi di luce: genitori e nonni, preti e suore, catechisti, animatori, insegnanti…
Sono le radici della nostra gioia
“. Qui tante domande hanno trovato risposta, qui il legame con Maria si è fortificato.
Ed infine, con tanta gratitudine nel cuore, ringraziamo per aver avuto la possibilità di visitare Santiago. Prima di avviarci è stato detto: “qui le vostre domande troveranno risposte e se non avete domande vi arriveranno“. E così è stato… Sicuramente qui l’emozione che ha accomunato tutti è stata gustare la luce del discepolo di Gesù, qualcosa di immenso.
Al termine di queste due settimane intense, un ringraziamento particolare va a Don Alberto e Sr. Maria Grazia, per tutto l’impegno, la forza, la fatica e l’organizzazione che hanno messo per la buona riuscita ma soprattutto per averi donato sorrisi. Un ringraziamento a tutti gli altri SDB, FMA e accompagnatori che continuano a testimoniare la bellezza di essere figli di Dio, amati sempre, gratis, comunque e ovunque.

Torniamo a casa con i cuori che sono pieni di gratitudine, di vita, luce e bellezza, così tanto che vuol dire che è necessario riempire i cuori di qualcun altro, d’altra parte anche Papa Francesco ci ha ricordato che “la vita si possiede solo donandola“.
Ci impegniamo, scesi da questo Tabor, a essere testimonianza viva di ciò che abbiamo vissuto, alimentandoci ogni giorno con la preghiera e lasciandoci amare da Lui.
E con queste parole di Papa Francesco: “brillare, ascoltare, non temere“, vi auguriamo un buon cammino!

Quello della GMG – Giornata Mondiale della Gioventù – (verificatasi tra l’1 e il 6 agosto) è stato sicuramente l’evento più importante degli ultimi 4 anni (la distanza, cioè, dall’ultima GMG a Panama) per tutti i giovani cristiani del mondo. Per noi europei, soprattutto, ha avuto una rilevanza particolare: finalmente, dopo Cracovia nel 2016, il nostro continente è tornato ad ospitare la GMG. Un’occasione che si teme si possa ripetere sempre più raramente e che, per questo motivo, non poteva sfuggirci. Tra i 1.500.000 giovani provenienti da tutto il mondo presenti alla veglia con Papa Francesco del 6 agosto c’era anche una rappresentanza del MGS Sicilia, costituita da un centinaio di giovani di tutte le parti della regione. Insomma, davanti a un evento di portata mondiale, ci siamo alzati e siamo andati in fretta verso Lisbona (riprendendo il motto della GMG “Ha Pressa no Ar”, che in italiano si traduce “C’è fretta nell’aria”), rispondendo alla chiamata del Santo Padre.

Tra i tanti eventi organizzati, giorno 2 agosto, nella casa salesiana di Estoril, è stata celebrata la “Giornata SYM”, in cui i giovani del Movimento Giovanile Salesiano di tutto il mondo si sono riuniti e hanno riscoperto la bellezza di far parte della grande famiglia salesiana.

La festa è stata un connubio tra divertimento e momenti di riflessione, in linea con il trinomio che fu alla base dell’azione di Don Bosco (giocare, stare assieme, fare catechismo): giochi, balli, canti, ma anche la possibilità di pregare il rosario e di confessarsi. L’elemento che ha arricchito l’evento siamo stati proprio noi giovani, con il nostro spirito salesiano: ognuno di noi è rimasto estasiato dal confronto con ragazzi di altre culture, ma con cui condividiamo gli stessi valori, tanto che alcuni hanno definito questa esperienza come la più significativa dell’intera GMG. Anche io credo che il SYM sia stato uno degli eventi clou e meglio organizzati. Il modo in cui si è concluso, soprattutto, è stato commovente e suggestivo. L’ultimo momento, infatti, è stato caratterizzato da un’adorazione del Santissimo carica di grande emotività: eravamo centinaia di migliaia di persone, eppure c’era un religioso (letteralmente) silenzio; ognuno di noi è partito carico di domande, di speranza, di voglia di conoscere se stesso e di migliorarsi, e nel silenzio generale era possibile percepire i desideri di chi ci stava vicino, ma anche le sue ansie e le sue preoccupazioni.

Alla festa mondiale del MGS non potevano mancare il Rettore Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, e la Superiora Generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice, Suor Chiara Cazzuola, che ci hanno toccato il cuore con le loro parole d’amore verso noi giovani, alla fine della giornata.

La GMG è stata per tutti occasione di giubilo, riflessione e condivisione. In una cornice così speciale, in un modo o nell’altro, nelle piccole cose e nelle grandi manifestazioni, tramite il Papa o un nostro coetaneo, durante la veglia, la Via Crucis o il SYM, ognuno di noi ha avuto un’ulteriore dimostrazione dell’illimitato amore di Dio.

È stata un’esperienza meravigliosa, che auguro a tutti, almeno una volta nella vita, di fare.

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