PGS Sicilia, a Ragusa la PGSFest che ha inaugurato la stagione sportiva

Sabato 4 dicembre è stato una giornata importante per le Polisportive Giovanili Salesiane (P.G.S.) di Ragusa, si è tornati in campo con la PGSFest. La PGSFest, evento che segna l’inaugurazione della stagione sportiva, ha visto in campo i più piccoli.

L’edizione 2021 è stata celebrata presso l’Oratorio Centro Giovanile di Ragusa, che grazie alla disponibilità dei padri salesiani, è tornato ad essere teatro di un pomeriggio all’insegna dello sport: sano e salesiano.

Al fine di evitare assembramenti e affollamenti, si è scelto di far scendere in campo solo la categoria MINI del calcio a 5, e garantire tornei individuali di tennis tavolo e calcio balilla, così da rendere più facile e sereno il rispetto delle norme anticovid.

Alla manifestazione hanno preso parte circa 60 atleti delle società: OR.SA RG, OR.SA Modica e Real Modica, inoltre per i giovani oratoriani e i ragazzi della catechesi sono stati organizzati tornei di tennis tavolo e calcio balilla.

A conclusione dei tornei Alessandro Giannì, presidente provinciale, ha rivolto un breve saluto ai presenti, e poi don Enrico Frusteri, nuovo incaricato dell’Oratorio Salesiano di Ragusa, ha rivolto il pensiero di buonanotte salesiana, sottolineando la bellezza del tornare a giocare e dello stare insieme in allegria.

Le mattonelle dell’oratorio sono tornate a scricchiolare felicemente sotto il peso felice di palloni, ragazzi e genitori, che sono stati una presenza bella e significativa.

“Il nostro comitato – afferma Alessandro Giannì – riparte! per questo devo ringraziare coloro che portano avanti la missione delle PGS qui in provincia, le associazioni che hanno creduto nella PGSFest, come momento di gioco e di relazione. Un grazie alla BAPR che ha supportato questa importante iniziativa. Un grazie ai Salesiani di Ragusa per il supporto logistico e l’accoglienza. Il covid ci ha fermato per un po’, ora è tempo di ripartire, ritrovare passione e voglia di fare: perché lo sport è vita, e una pandemia non può farci arrendere”.

Il comitato territoriale ha in programma tanti iniziative nel breve e nel lungo periodo. I prossimi appuntamenti importanti saranno il corso di BLSD, i tornei di Calcio a 5 per tutte le categorie (attività di base – giovanile – libera), il torneo di Padel (settore giovanile e libera). Da gennaio 2021 avranno inizio attività dedicate al tennis tavolo e al basket.

Una “palestra di accoglienza” nel cuore di Palermo: la nuova sfida di Don Domenico

Dal sito di informazione dell’ispettoria Sicula.

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Santa Chiara è una delle 22 missioni dei Salesiani in Sicilia e si trova nel quartiere Albergheria di Palermo.
Apre i battenti ben 102 anni fa e fin da subito ha avuto una vocazione particolare all’accoglienza dei poveri, dei senzacasa, sfrattati.

Nel 1986 arriva Don Baldassare Meli e con lui nuove sfide e lotte come quella contro la pedofilia in quartiere. Fu lui ad esempio a denunciare un giro che coinvolgeva ben 52 bambini, da cui scaturirono numerose condanne e arresti.
Ma con lui a Ballarò arrivano anche i primi flussi migratori e da quel momento Santa Chiara ha aperto le porte, diventando la “casa di tutti”, simbolo di accoglienza a 360 gradi.

L’attuale direttore del centro è Don Domenico Luvarà, che dopo un anno di affiancamento a Don Enzo Volpe (suo predecessore), ha preso il testimone nel mese di agosto 2021.
«Avevo fatto a Santa Chiara due anni di tirocinio, dal 2003 al 2005, una parte della formazione dei dieci anni previsti dal nostro ordine – racconta Don Domenico – quando sono arrivato l’anno scorso ho trovato una situazione molto diversa rispetto ai primi anni Duemila, periodo in cui arrivai a Ballarò».

«Quando facevo il tirocinio a Santa Chiara – continua – dormivano qui più di ottanta immigrati, ricordo che c’era sempre un’emergenza, spesso litigavano tra loro, la situazione era più tesa, più affaticata, la casa sempre in disordine.

Al mio arrivo l’anno scorso invece ho trovato più quiete e serenità, sarà anche per la pandemia mondiale che viviamo, ma già da tempo Santa Chiara non deve sostituirsi più alle istituzioni per accogliere chi arriva dal mare. Ai tempi di Don Meli, invece, i migranti dormivano a piazza Santa Chiara e lui non poteva sopportarlo».

Don Domenico ha sempre definito Santa Chiara una frontiera dove si lavora in prima linea.

«In quegli anni in cui Santa Chiara funzionava come centro d’accoglienza – continua – c’era tanta confusione, ma Don Meli aveva intercettato un bisogno e un vulnus istituzionale che solo anni dopo si sarebbe regolamentato. Adesso non c’è più quella emergenza, ma Santa Chiara rimane sempre aperta a tutte le comunità che coabitano a Ballarò».

Proprio in questi giorni la comunità nigeriana aspetta un ambasciatore e si riunisce ogni giorno dentro gli spazi di Santa Chiara, «ma la settimana scorsa ci sono stati i ghanesi – aggiunge Don Domenico – e i tamil qui sono di casa. Ogni giorno è una bella palestra di accoglienza per noi, ci aiuta e ci forma.

La vita a Santa Chiara è scandita dalla vita della comunità che ci circonda».

Il nuovo parroco si è formato e ha sempre lavorato nella pastorale giovanile e proprio su quella vuole puntare perché per lui la sfida più grande in questo momento è quella educativa. Gli iscritti in oratorio e alle attività pomeridiane sono 180 tra bambini e adolescenti del quartiere.

«Spesso i genitori – aggiunge Don Domenico – si infastidiscono se li chiamiamo per qualcosa, e invece mi piacerebbe coinvolgerli di più nel percorso dei loro figli.

I pilastri che ci ha lasciato Don Bosco sono quelli educativi ed è quello su cui voglio lavorare, e per farlo al meglio voglio le famiglie al mio fianco, spero di averli sempre di più, abbiamo già attivato tanti percorsi per le mamme, a poco a poco spero di arrivare ad una vera e propria collaborazione con le famiglie e anche con le scuole».

«Noi siamo una congregazione educativa – aggiunge il parroco -. Don Bosco diceva “L’educazione è cosa di cuore, se metti amore i passi in avanti li vedrai”, e io spero di riuscire a far nascere queste nuove sinergie».

Quando gli chiediamo come vede Santa Chiara tra dieci anni, Don Domenico ci dice: «Noi Salesiani viviamo una crisi vocazionale, il personale è la prima risorsa per portare avanti le missioni che in Sicilia sono ben dodici.

Tra dieci anni magari alcune missioni non ci saranno più, ma sono certo che Santa Chiara continuerà ancora per tantissimo tempo la sua azione carismatica sul territorio, puntando sempre sull’accoglienza e l’educazione, due pilastri fondamentali che l’hanno resa un punto di riferimento per tutta la città».

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Apertura dell’Anno Accademico al San Tommaso

Riportiamo l’articolo dell’inaugurazione dell’istituto teologico San Tommaso di Messina.

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“Una comunione di soggetti in relazione, ciascuno con il proprio compito, nella quale si esercitano in unità dinamica sinodalità, collegialità e primato: è questo il cammino al quale è chiamata la Chiesa del Terzo millennio; una Chiesa in stato di missione, esistente a partire dalle chiese particolari e caratterizzata da una circolazione tra il popolo di Dio e i suoi pastori”. Ad affermarlo don Dario Vitali, ordinario di Teologia dogmatica all’Università Pontificia Gregoriana e consultore della segreteria generale del Sinodo dei Vescovi, nella prolusione tenuta venerdì 12 novembre in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico dell’Istituto Teologico San Tommaso.

Il docente nel suo intervento ha spiegato le ragioni del Sinodo dei Vescovi avviato il 10 ottobre scorso, che per la prima volta non si caratterizza come “evento”, ma come “processo” decisivo per la vita e la missione della Chiesa, “sinodale per sua stessa natura”. Un’innovazione voluta e introdotta da Papa Francesco, dopo secoli in cui l’istituzione ecclesiale era stata concepita come una piramide regolata dal principio di autorità che solo a partire dal Concilio Vaticano II, dopo aver recuperato la dimensione di “partecipazione del popolo di Dio alla funzione profetica, sacerdotale, regale di Cristo”, inizia a intravedere la sinodalità. Dopo oltre mille anni, recuperare questa dimensione – ha spiegato don Vitali – “non vuol dire sviluppare un nuovo modello di Chiesa, i cui elementi costitutivi non cambiano, quanto piuttosto educarci tutti a uno stile sinodale, camminando insieme come indica la stessa etimologia della parola”.

La cerimonia inaugurale, che si è svolta nell’aula magna “Calogero Conti”, è stata introdotta dal direttore dell’Istituto teologico S. Tommaso e della Scuola di specializzazione in bioetica e sessuologia don Giovanni Russo (membro della commissione teologica diocesana del Sinodo), che ha sottolineato la volontà della comunità accademica e religiosa – sempre più radicata nel territorio e in dialogo con le istituzioni e il laicato – di  essere “aperta, missionaria, libera e disinteressata, capace di dialogare senza paura anche con chi ha idee diverse e di guardare negli occhi i giovani delusi”. Ascolto, confronto e dialogo: sul coinvolgimento delle facoltà teologiche nel percorso sinodale, si è soffermato l’ispettore dei salesiani di Sicilia e Tunisia don Giovanni D’Andrea – particolarmente commosso per la ripresa in presenza della cerimonia dopo lo stop dello scorso anno – che in apertura ha rivolto l’indirizzo di saluto alle autorità accademiche (religiose e laiche). Anche l’arcivescovo Giovanni Accolla nel suo intervento ha ribadito l’obiettivo della chiesa messinese di “uscire da ogni forma di clericalismo che aveva indotto a circoscrivere a pochi la forza evangelizzatrice”, auspicando che i luoghi di cultura diventino “spazi di bellezza, quale segno efficace del rapporto di comunione con il Signore”. Al termine della prolusione, impreziosita dagli interventi musicali del coro dell’Istituto, sono state consegnate le borse di studio offerte dai benefattori del progetto “Seme per seme” e dalla Caritas diocesana agli studenti Davide Pintabona, Nuccio Patti, Rosario De Luca, Rocco Tasca e John Bogo.

Sono stati 120 gli studenti iscritti ai corsi di studi nell’anno accademico 2020/21, 26 dei quali hanno conseguito il baccalaureato in Teologia e 8 in Sacra teologia con specializzazione in catechetica; 43 i corsisti che hanno partecipato alla 24ma edizione della Scuola di specializzazione in bioetica e sessuologia, 11 dei quali hanno conseguito la specializzazione. Tra le iniziative, oltre al tradizionale simposio di studi catechetici sul tema “La ministerialità profetica della donna per l’evangelizzazione e la catechesi dopo il Motu Proprio Spiritus Domini di Papa Francesco” e il seminario sul “Nuovo Direttorio per la Catechesi e la Nuova Evangelizzazione”, diversi i webinar su tematiche di grande attualità fra le quali pedofilia, revenge porn e aspetti bioetici dei vaccini. “la pandemia non ha fermato il nostro impegno propositivo”, ha dichiarato don Giovanni Russo al termine del breve bilancio tracciato nel corso dell’inaugurazione del nuovo anno accademico, caratterizzato dalla ripresa in presenza delle attività didattiche e culturali.

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MGS Sicilia, approfondimento proposta pastorale 2021-2022: Capitolo II. La semina

Dal sito dell’ispettoria della Sicilia.

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E si, ci siamo! E’ arrivato il periodo della semina anche in Oratorio.

Dopo la necessaria preparazione del terreno, con l’aratura del campo e il tracciamento dei solchi, è giunto il tempo di deporre i semi e di attendere – “mossi dalla speranza” e con la proverbiale pazienza del contadino – che essi crescano e portino frutto, molto frutto.

Ed è proprio questo il processo che i membri dei Consigli di tutti i Gruppi e Associazioni dell’Oratorio hanno avviato lo scorso mercoledì, 17 novembre, nel corso di un arricchente incontro con il nostro concittadino, don Arnaldo Riggi, invitato a presentare la seconda parte della “PropostaPastorale 2021/2022” che riguarda proprio la “semina”, perché cerca di gettare le basi per poter poi camminare nel migliore dei modi.

Partendo da una rilettura del “sogno dei nove anni” – pagina “sacra” della nostra tradizione spirituale che tocca gli affetti, muove all’azione e genera identità -, don Arnaldo ha presentato l’hashtag che ci guiderà durante questo anno pastorale – #MakeTheDream – e che ci ricorda che il sogno della missione salesiana va costruito, non si può  improvvisare.

Saremo accompagnati, in questo percorso, non solo dalle parole di Maria  “Renditi umile, forte e  robusto” che  invitano Giovannino Bosco a lavorare sul suo carattere, ad assumere  una personalità tanto tenera quanto solida, ma anche da un maestro di vita  cristiana e di spiritualità giovanile, quale è San Francesco di Sales.

A questa premessa ha fatto seguito la consegna alla Comunità Educativa Pastorale di dieci “semi” da coltivare nella nostra specifica realtà sancataldese:

  1. Conversione disponibilità al cambiamento
  2. Riflessione discernere per distanziarsi dall’immediato e andare in profondità
  3. Relazione personale con Cristo Entrare in intimità con Gesù
  4. Dolcezza Essere “simpatici” … farsi voler bene
  5. Obbedienza Ascolto dell’altro. Essere obbedienti ai nostri padroni: i giovani
  6. Studio Discepoli perché disciplinati. Cura della formazione personale e comunitaria
  7. Guardarsi attorno Coltivare e allenare lo sguardo salesiano della realtà circostante
  8. Consapevolezza di sé Umili: fragili, bisognosi di Dio e degli altri. Forti: animo capace di resistere ai fallimenti. Robusti: uomini maturi nella fede e nella vita per non fuggire dal sacrificio della missione
  9. Concretezza Sguardo rivolto al cielo ma piedi ben saldati a terra! Giungere a scelte concrete senza restare troppo in aria.
  10. Ottimismo Testimonare la speranza e credere nei sogni

Un vero e proprio “decalogo” per i figli di un grande “sognatore”, un percorso  che richiede l’indispensabile passaggio dall’interpretazione alle scelte, affinché i semi producano frutto.

E se il “decalogo” può sembrare impegnativo, ancor di più lo è la premessa: saremo efficaci solo nella misura in cui saremo capaci di sognare “insieme”, capaci di vivere – insieme alla Chiesa tutta – il nostro percorso “sinodale”, perché – come ci ricorda spesso il nostro Ispettore – “da soli si va’ veloci, insieme si va’ lontano”.

A lavoro, dunque, nella certezza che, con l’impegno di tutti e di ciascuno, il raccolto sarà abbondante!

Luciano Arcarese

Salesiani Sicilia, il Capitolo Ispettoriale è alle porte

Da INSIEME, il sito di notizie dei Salesiani in Sicilia.

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Il 5 aprile 2021 il Vicario del Rettor Maggiore, don Stefano Martoglio, ha inviato una lettera per indire il Capitolo Ispettoriale 31°, questa assemblea è “la riunione fraterna nella quale le comunità locali rafforzano il senso della loro appartenenza alla comunità Ispettoriale, attraverso la comune sollecitudine per i problemi generali” (Costituzioni Salesiane 170).Nel mese di luglio l’Ispettore, don Giovanni D’Andrea con il consenso del suo Consiglio, ha provveduto a nominare il Regolatore, don Arnaldo Riggi, e la commissione preparatoria composta dai salesiani: don Aurelio Di Quattro, don Salvatore Renna, don Vincenzo Timpano, don Franco Di Natale, don Filippo pagano, don Alberto Anzalone, don Lorenzo Anastasi e don Domenico Paternò.

La macchina preparatoria in questi ultimi mesi è avanzata velocemente per adempiere tutte le formalità di rito, infatti ogni comunità è stata chiamata alla scelta del proprio delegato, e successivamente alla scelta dei rappresentati dell’Ispettoria, con il mese di ottobre si concluderà la fase preparatoria. Le prossime tappe saranno il pre-capitolo, che si vivrà dall’1 al 20 novembre 2021 nelle comunità locali, poi la prima sessione dal 27 al 30 dicembre 2021 al San Tommaso di Messina. A questo seguirà l’intersessione nelle comunità. L’ultima sessione del capitolo è prevista dal 22 al 25 aprile 2022.

Nella lettera del 18 giugno 2021 l’Ispettore ha sottolineato come il capitolo “ è il luogo e il momento privilegiato per la costruzione corresponsabile della comunità Ispettoriale e per l’esame e la verifica della sua missione. Invito ciascuno di noi a pregare per la buona riuscita del CI31”. 

Al Capitolo Ispettoriale 31 parteciperanno circa 60 salesiani provenienti da tutte le case dell’ispettoria, a questa riunione saranno inviati a dare il loro contributo anche laici e giovani. I tre nuclei di confronto saranno: l’evangelizzazione dei giovani, la priorità assoluta per i giovani poveri, la condivisione della missione salesiana con i laici corresponsabili. 

Pierpaolo Galota

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Avvio Anno Pastorale MGS Sicilia

Dal sito dei Salesiani di Sicilia.

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L’estate salesiana si è conclusa in presenza – finalmente – con il Giò Beach Party, evento che da qualche anno coinvolge adolescenti e giovani del Movimento Giovanile Salesiano di Sicilia, svoltosi lo scorso 26 settembre alla Playa di Catania.

Grazie a questo evento, nel pieno rispetto delle norme anti-Covid, circa 150 animatori delle Case Salesiane di tutta la Sicilia sono riusciti a incontrarsi in presenza, dopo mesi di incontri on-line ed eventi riservati a pochissimi partecipanti, per conoscere la proposta pastorale del nuovo anno: “Amati e Chiamati”.

L’evento è stato preceduto dall’Assemblea MGS, a cui hanno partecipato due giovani per ogni Casa, per approfondire meglio le quattro parti del Quaderno Giovani, strumento di lavoro indirizzato a giovani, animatori, educatori, catechisti, in generale alle CEP che lavorano con la proposta Pastorale del MGS Italia. Nel secondo anno in preparazione al bicentenario del “Sogno dei nove anni”, si lavorerà sulla chiamata ricevuta da Giovannino proprio in quel sogno: “Renditi umile, forte e robusto”.

Dopo una breve introduzione del tema dell’anno, Gabriele e Soraya, i giovani presentatori dell’evento, hanno introdotto i testimoni che sono stati invitati a raccontarsi, per rendere concreto e vivo il tema proposto: don Dario Spinella, Suor Luisa Nicolosi FMA, la famiglia di Stefano, Rosa Linda e Laura Di Maria e la giovane animatrice Costanza Licitra hanno brevemente raccontato di come, nella loro vita, si sono sentiti amati e chiamati. In particolare, Costanza, la testimone più giovane, ha raccontato dell’incontro con Gesù avvenuto prima in oratorio e poi in tanti altri momenti della sua vita, in ultimo, ma non meno importante, nella quotidianità vissuta attraverso il progetto “Lascia la tua impronta che permette a tanti giovani ragazzi da tutta l’Italia di condividere un’esperienza di servizio convivenza presso il Sacro Cuore di Roma. La giornata è seguita con momenti di gioco e fraternità, in pieno spirito salesiano.

Contemporaneamente, si è svolto presso la Casa Salesiana di Cibali, il Forum Educatori, anch’esso per presentare ai responsabili della formazione dei giovani i temi della proposta pastorale con focus sul tema: “Gustare la vita spirituale secondo gli insegnamenti di San Francesco di Sales”, trattato da don Franco Di Natale, vicario ispettoriale. Nel pomeriggio, gli intervenuti hanno lavorato suddivisi in tre gruppi per elaborare il decalogo dell’educatore salesiano secondo le tre parole che ci accompagnano: chiamatiresponsabili unici.

La giornata si è conclusa con la partecipazione alla professione perpetua di don Stefano Cortesiano e don Tonino Garufi, svoltasi presso l’Istituto di San Francesco di Sales, sede dell’Ispettoria SdB di Sicilia e Tunisia. I giovani si sono uniti ai tanti membri della famiglia salesiana e alle famiglie dei due giovani salesiani, in un clima di festa e fraternità, proprio come in una vera e propria famiglia.

L’augurio per il nuovo anno è di camminare insieme, seguendo il percorso della proposta pastorale per continuare a costruire insieme il sogno: ecco perché l’hashtag di quest’anno è proprio #makethedream.

Rosa Linda Romano, Salesiana Cooperatrice della Segreteria regionale del MGS Sicilia

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Sicilia, conferenza regionale arbitri delle PGS

Le Polisportive Giovanili Salesiane di Sicilia hanno realizzato l’annuale conferenza regionale degli arbitri per il settore calcio a 5 e pallavolo. Il webinar formativo è stato organizzato dalla Direzione Tecnica regionale, coordinata dal prof. Antonino Gennaro. L’incontro ha visto la partecipazione di circa 40 giovani arbitri provenienti da tutto il territorio siciliano.

La conferenza si è aperta con i saluti del Presidente regionale, Massimo Motta, e del Direttore Tecnico regionale. L’obiettivo della riunione era quello di incontrare gli arbitri delle principali discipline che vengono svolte sul territorio siciliano, al fine di aggiornare gli arbitri sugli aspetti giuridici e tecnici riguardante l’arbitraggio.

La prima parte della mattinata è stata dedicata alla compilazione del rapporto arbitrale e ai provvedimenti disciplinari, con un ampio sguardo alle casistiche, grazie  all’apporto giuridico dell’Avv. Maurizio Siragusa, Vicepresidente nazionale PGS e dell’Avv. Dario Conti, Giudice sportivo regionale.

I partecipanti hanno anche lavorato sugli aggiornamenti tecnici federali della FIPAV e FIGC, l’incontro è stato tenuto da Alessandro Ferrigno, formatore arbitri FIPAV, e Roberto Reale, formatore arbitri FIGC.

La conclusione dei lavori è stata affidata al Direttore Tecnico regionale, il quale ha invitato gli arbitri a dare il massimo nelle competizioni provinciali e regionali, in programma per la stagione 2021-2022.

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Servizio Civile Universale, in Sicilia il 1° meeting regionale dei volontari

Pubblichiamo il comunicato stampa dell’ispettoria Sicilia sul 1° meeting regionale” dei giovani del Servizio Civile Universale.

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Nella splendida cornice del cortile Platamone, all’interno del Palazzo della Cultura, si è svolto il “1° meeting regionale” dei giovani del Servizio Civile Universale con i Salesiani e le Figlie di Maria Ausiliatrice. Ne hanno preso parte circa 200 operatori volontari che stanno svolgendo il loro anno di servizio nelle varie sedi di Catania e provincia; 200 “Giovani in cammino” che sono stati spettatori e protagonisti allo stesso tempo di questo importante momento di incontro e confronto tra le varie esperienze di Servizio Civile. Il primo intervento è stato quello delll’ispettore dei Salesiani di Sicilia e Tunisia, Don Giovanni D’Andrea, che ha voluto salutare e augurare a tutti i giovani di vivere questo anno di Servizio Civile con l’impegno di essere “onesti cittadini, buoni uomini e donne di fede”.  Hanno fatto seguito i saluti istituzionali del Sindaco di Catania, Salvo Pogliese, che ha voluto sottolineare “la forte valenza qualificante dell’esperienza di Servizio Civile, soprattutto all’interno di un contesto temporale, quale quello attuale, dove vi è una grandissima crisi valoriale e un‘ imperante visione materialistica della vita”, e dell’assessore alla Famiglia e Politiche Sociali, Giuseppe Lombardo, ex allievo salesiano, che invece ha messo in rilievo l’importanza della realizzazione, come già avviene in molte sedi salesiane situate nei quartieri di Catania, di percorsi di cittadinanza attiva e legalità, valori dei quali il Servizio Civile si fa portatore all’interno della nostra società.

Nel corso della mattinata si è aggiunta agli interventi e saluti istituzionali, anche l’assessore alla Cultura, Barbara Mirabella. Si è entrati poi nel vivo della giornata con il lancio del tema centrale dell’incontro, quello della cittadinanza attiva, attraverso una presentazione realizzata dagli operatori volontari della Casa Madre Morano delle figlie di Maria Ausiliatrice, e un’esibizione coreografica realizzata dagli operatori volontari dell’oratorio salesiano San Filippo Neri, che hanno posto entrambi l’attenzione su quelli che sono i valori fondanti della cittadinanza attiva: solidarietà, rispetto, responsabilità e bene comune. Successivamente, hanno preso parte ad un’intervista doppia, due ex volontari del Servizio Civile Universale con i Salesiani, Manuela Prestianni e Bruno Lo Vecchio, che hanno portato la loro testimonianza su quanto sia formativo l’anno di Servizio Civile, definendolo sia come tassello fondamentale per la costruzione di una coscienza civile e sociale e, allo stesso tempo, come un percorso in continuo divenire, che non si esaurisce nell’arco dei 12 mesi di servizio, ma che rappresenta piuttosto un bagaglio di competenze capace di influenzare le scelte ed esperienze di vita future. “I momenti di cuore, gioia, gentilezza e umanità, cercate sempre questi momenti!”, “ Siamo chiamati ad essere testimonianza di bellezza e umanità e a portarla a chi è meno fortunato di noi!”:  sono i messaggi che hanno rivolto Luca e Lorena, a tutti i loro colleghi volontari presenti e che hanno concluso questo primo meeting. BUON CAMMINO! 

 

La Sicilia – Futuralab: nasce la scuola di economia civile, progetto per investire sui giovani

Sul quotidiano La Sicilia viene presentata la scuola di economia civile che sarà inaugurata l’8 ottobre dai Salesiani di Catania Cibali.

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Un nuovo traguardo per l’associazione Futurlab: la scuola di economia civile sarà presentata venerdì 8 ottobre, alle 15,30, nei locali dell’auditorium “Don Bosco” dei Salesiani di Cibali, in via Cifali 5. «È un momento importante – esordisce il presidente di Futurlab, Antonio La Ferrara – e significativo perché in fondo questo è il motivo per il quale è nata Futurlab, ovvero aiutare i giovani, i nostri giovani che hanno subìto più di tutti, soprattutto le ultime 3-4 generazioni, la crisi economico-finanziaria e direi anche di valori degli ultimi decenni. Quindi questo progetto è dedicato a loro con tutto il cuore, abbiamo il dovere di stargli vicino, sostenerli, incoraggiarli e in questo desideriamo che ci sia il coinvolgimento di tutti gli attori del territorio, quindi partners istituzionali certamente ma anche operatori economici e società civile in generale, compresi i corpi intermedi ovviamente. Desidero ringraziare particolarmente il prof. Catalfo, che ha redatto il progetto, i soci che hanno apportato il loro contributo, le società che hanno creduto e hanno pertanto aderito al nostro progetto e i  salesiani che mettono a disposizione le loro strutture». «Si tratta di un un progetto – aggiunge La Ferrara – al quale lavoriamo da anni; abbiamo costruito i presupposti, ci siamo fatti conoscere e apprezzare e adesso, finalmente, il sogno diventa realtà». L ‘ economia civile offre una nuova prospettiva di relazionalità economica orientata al ” bene pubblico ” di tutti e di ciascuno, reinterpretando il proprio ruolo nelle relazioni con gli stakeholder interni ed esterni e ponendo al centro la persona e la dignità delle sue conoscenze e del suo lavoro. «La complessa situazione socioeconomica nei nostri territori – spiega Pierluigi Catalfo, professore di Economia aziendale di Unict e direttore scientifico del corso – impone una risposta nella direzione di un rilancio fondato sui valori e sulla dignità dell’iniziativa imprenditoriale e del lavoro. La scuola di economia civile cerca la definizione di un nuovo perimetro dello sviluppo territoriale che sarà quello di una economia con meno individualità è più attenzione alla valorizzazione della collettività e del bene comune». Tra i relatori, Giovanni D ‘ Andrea, ispettore salesiani Sicilia e Tunisia; Stefania Mancini, presidente Fondazione Assifero, consigliere delegato Fondazione Charlemagne; Giuliano Bianucci, direttore ” DentroTutti ” ; Marco Meneguzzo, ordinario di Economia aziendale all’Università di Tor Vergata e direttore del gruppo di ricerca Government and Civil Society Research Group; Paolo Biancone, ordinario di Economia aziendale all’Università di Torino. La scuola è rivolta a giovani fino a 25 anni, individuati anche attraverso una rete di associazioni che operano anche a livello territoriale o che manifestino spontaneo interesse all’iniziativa.

 

 

ISI – Accompagnare oggi: una scelta più che possibile! – Campo giovani confratelli a Catania

L’accompagnamento personale di adolescenti e giovani” è stato il tema dell’incontro dei confratelli in formazione iniziale tenutosi dall’1 al 3 settembre presso l’Ostello Don Bosco (Playa) di Catania. Di seguito la notizia pubblicata sul sito dell’Ispettoria Salesiana Sicula.

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Accompagnare oggi: una scelta più che possibile!
L’accompagnamento personale di adolescenti e giovani: tema del “campo giovani confratelli”

Dal 1 al 3 Settembre presso l’Ostello Don Bosco (Playa) di Catania, si è svolto l’incontro dei giovani confratelli in formazione iniziale (dal primo anno di professione al primo anno di sacerdozio).

I confratelli hanno vissuto giornate di fraternità, relax e formazione con il tema che riguardava la formazione all’accompagnamento spirituale. Tre i momenti salienti: la lectio divina guidata dal vicario ispettoriale, don Franco Di Natale, incentrata sulla chiamata dei primi discepoli (Mt 4, 18-22) e due incontri formativi in videoconferenza: la prima con don Giuseppe Russo (originario dell’Ispettoria Meridionale ed oggi incaricato dell’oratorio di Bari) il quale ha parlato, in base alla sua esperienza, dell’accompagnamento spirituale degli adolescenti; nel pomeriggio, connesso sulla piattaforma di videocalling c’era don Enrico Ponte – attuale maestro dei novizi del Colle Don Bosco – che ha tenuto l’incontro sull’accompagnamento spirituale di un’altra fase esistenziale, quella giovanile.

Entrambi i relatori hanno suggerito un metodo di accompagnamento spirituale di matrice salesiana e ricordavano ai salesiani che ci sono tre tipi di accompagnamento: di ambiente, di gruppo e personale; l’importanza della presenza di questi è fondamentale poiché non devono mai mancare in un’opera salesiana.

Il resto delle giornate sono state ricche di fraternità e di confronto delle esperienze estive svolte nei luoghi di apostolato; non sono mancati attimi di relax con giochi, passeggiate, chiacchierate e momenti distensivi sulla spiaggia.

Queste giornate di ricarica, sia spirituale che di fraternità, hanno stimolato molto i confratelli e li ha preparati al nuovo anno educativo-pastorale.

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