MGS Sicilia, approfondimento proposta pastorale 2021-2022: Capitolo II. La semina

Dal sito dell’ispettoria della Sicilia.

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E si, ci siamo! E’ arrivato il periodo della semina anche in Oratorio.

Dopo la necessaria preparazione del terreno, con l’aratura del campo e il tracciamento dei solchi, è giunto il tempo di deporre i semi e di attendere – “mossi dalla speranza” e con la proverbiale pazienza del contadino – che essi crescano e portino frutto, molto frutto.

Ed è proprio questo il processo che i membri dei Consigli di tutti i Gruppi e Associazioni dell’Oratorio hanno avviato lo scorso mercoledì, 17 novembre, nel corso di un arricchente incontro con il nostro concittadino, don Arnaldo Riggi, invitato a presentare la seconda parte della “PropostaPastorale 2021/2022” che riguarda proprio la “semina”, perché cerca di gettare le basi per poter poi camminare nel migliore dei modi.

Partendo da una rilettura del “sogno dei nove anni” – pagina “sacra” della nostra tradizione spirituale che tocca gli affetti, muove all’azione e genera identità -, don Arnaldo ha presentato l’hashtag che ci guiderà durante questo anno pastorale – #MakeTheDream – e che ci ricorda che il sogno della missione salesiana va costruito, non si può  improvvisare.

Saremo accompagnati, in questo percorso, non solo dalle parole di Maria  “Renditi umile, forte e  robusto” che  invitano Giovannino Bosco a lavorare sul suo carattere, ad assumere  una personalità tanto tenera quanto solida, ma anche da un maestro di vita  cristiana e di spiritualità giovanile, quale è San Francesco di Sales.

A questa premessa ha fatto seguito la consegna alla Comunità Educativa Pastorale di dieci “semi” da coltivare nella nostra specifica realtà sancataldese:

  1. Conversione disponibilità al cambiamento
  2. Riflessione discernere per distanziarsi dall’immediato e andare in profondità
  3. Relazione personale con Cristo Entrare in intimità con Gesù
  4. Dolcezza Essere “simpatici” … farsi voler bene
  5. Obbedienza Ascolto dell’altro. Essere obbedienti ai nostri padroni: i giovani
  6. Studio Discepoli perché disciplinati. Cura della formazione personale e comunitaria
  7. Guardarsi attorno Coltivare e allenare lo sguardo salesiano della realtà circostante
  8. Consapevolezza di sé Umili: fragili, bisognosi di Dio e degli altri. Forti: animo capace di resistere ai fallimenti. Robusti: uomini maturi nella fede e nella vita per non fuggire dal sacrificio della missione
  9. Concretezza Sguardo rivolto al cielo ma piedi ben saldati a terra! Giungere a scelte concrete senza restare troppo in aria.
  10. Ottimismo Testimonare la speranza e credere nei sogni

Un vero e proprio “decalogo” per i figli di un grande “sognatore”, un percorso  che richiede l’indispensabile passaggio dall’interpretazione alle scelte, affinché i semi producano frutto.

E se il “decalogo” può sembrare impegnativo, ancor di più lo è la premessa: saremo efficaci solo nella misura in cui saremo capaci di sognare “insieme”, capaci di vivere – insieme alla Chiesa tutta – il nostro percorso “sinodale”, perché – come ci ricorda spesso il nostro Ispettore – “da soli si va’ veloci, insieme si va’ lontano”.

A lavoro, dunque, nella certezza che, con l’impegno di tutti e di ciascuno, il raccolto sarà abbondante!

Luciano Arcarese

Salesiani Sicilia, il Capitolo Ispettoriale è alle porte

Da INSIEME, il sito di notizie dei Salesiani in Sicilia.

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Il 5 aprile 2021 il Vicario del Rettor Maggiore, don Stefano Martoglio, ha inviato una lettera per indire il Capitolo Ispettoriale 31°, questa assemblea è “la riunione fraterna nella quale le comunità locali rafforzano il senso della loro appartenenza alla comunità Ispettoriale, attraverso la comune sollecitudine per i problemi generali” (Costituzioni Salesiane 170).Nel mese di luglio l’Ispettore, don Giovanni D’Andrea con il consenso del suo Consiglio, ha provveduto a nominare il Regolatore, don Arnaldo Riggi, e la commissione preparatoria composta dai salesiani: don Aurelio Di Quattro, don Salvatore Renna, don Vincenzo Timpano, don Franco Di Natale, don Filippo pagano, don Alberto Anzalone, don Lorenzo Anastasi e don Domenico Paternò.

La macchina preparatoria in questi ultimi mesi è avanzata velocemente per adempiere tutte le formalità di rito, infatti ogni comunità è stata chiamata alla scelta del proprio delegato, e successivamente alla scelta dei rappresentati dell’Ispettoria, con il mese di ottobre si concluderà la fase preparatoria. Le prossime tappe saranno il pre-capitolo, che si vivrà dall’1 al 20 novembre 2021 nelle comunità locali, poi la prima sessione dal 27 al 30 dicembre 2021 al San Tommaso di Messina. A questo seguirà l’intersessione nelle comunità. L’ultima sessione del capitolo è prevista dal 22 al 25 aprile 2022.

Nella lettera del 18 giugno 2021 l’Ispettore ha sottolineato come il capitolo “ è il luogo e il momento privilegiato per la costruzione corresponsabile della comunità Ispettoriale e per l’esame e la verifica della sua missione. Invito ciascuno di noi a pregare per la buona riuscita del CI31”. 

Al Capitolo Ispettoriale 31 parteciperanno circa 60 salesiani provenienti da tutte le case dell’ispettoria, a questa riunione saranno inviati a dare il loro contributo anche laici e giovani. I tre nuclei di confronto saranno: l’evangelizzazione dei giovani, la priorità assoluta per i giovani poveri, la condivisione della missione salesiana con i laici corresponsabili. 

Pierpaolo Galota

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Avvio Anno Pastorale MGS Sicilia

Dal sito dei Salesiani di Sicilia.

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L’estate salesiana si è conclusa in presenza – finalmente – con il Giò Beach Party, evento che da qualche anno coinvolge adolescenti e giovani del Movimento Giovanile Salesiano di Sicilia, svoltosi lo scorso 26 settembre alla Playa di Catania.

Grazie a questo evento, nel pieno rispetto delle norme anti-Covid, circa 150 animatori delle Case Salesiane di tutta la Sicilia sono riusciti a incontrarsi in presenza, dopo mesi di incontri on-line ed eventi riservati a pochissimi partecipanti, per conoscere la proposta pastorale del nuovo anno: “Amati e Chiamati”.

L’evento è stato preceduto dall’Assemblea MGS, a cui hanno partecipato due giovani per ogni Casa, per approfondire meglio le quattro parti del Quaderno Giovani, strumento di lavoro indirizzato a giovani, animatori, educatori, catechisti, in generale alle CEP che lavorano con la proposta Pastorale del MGS Italia. Nel secondo anno in preparazione al bicentenario del “Sogno dei nove anni”, si lavorerà sulla chiamata ricevuta da Giovannino proprio in quel sogno: “Renditi umile, forte e robusto”.

Dopo una breve introduzione del tema dell’anno, Gabriele e Soraya, i giovani presentatori dell’evento, hanno introdotto i testimoni che sono stati invitati a raccontarsi, per rendere concreto e vivo il tema proposto: don Dario Spinella, Suor Luisa Nicolosi FMA, la famiglia di Stefano, Rosa Linda e Laura Di Maria e la giovane animatrice Costanza Licitra hanno brevemente raccontato di come, nella loro vita, si sono sentiti amati e chiamati. In particolare, Costanza, la testimone più giovane, ha raccontato dell’incontro con Gesù avvenuto prima in oratorio e poi in tanti altri momenti della sua vita, in ultimo, ma non meno importante, nella quotidianità vissuta attraverso il progetto “Lascia la tua impronta che permette a tanti giovani ragazzi da tutta l’Italia di condividere un’esperienza di servizio convivenza presso il Sacro Cuore di Roma. La giornata è seguita con momenti di gioco e fraternità, in pieno spirito salesiano.

Contemporaneamente, si è svolto presso la Casa Salesiana di Cibali, il Forum Educatori, anch’esso per presentare ai responsabili della formazione dei giovani i temi della proposta pastorale con focus sul tema: “Gustare la vita spirituale secondo gli insegnamenti di San Francesco di Sales”, trattato da don Franco Di Natale, vicario ispettoriale. Nel pomeriggio, gli intervenuti hanno lavorato suddivisi in tre gruppi per elaborare il decalogo dell’educatore salesiano secondo le tre parole che ci accompagnano: chiamatiresponsabili unici.

La giornata si è conclusa con la partecipazione alla professione perpetua di don Stefano Cortesiano e don Tonino Garufi, svoltasi presso l’Istituto di San Francesco di Sales, sede dell’Ispettoria SdB di Sicilia e Tunisia. I giovani si sono uniti ai tanti membri della famiglia salesiana e alle famiglie dei due giovani salesiani, in un clima di festa e fraternità, proprio come in una vera e propria famiglia.

L’augurio per il nuovo anno è di camminare insieme, seguendo il percorso della proposta pastorale per continuare a costruire insieme il sogno: ecco perché l’hashtag di quest’anno è proprio #makethedream.

Rosa Linda Romano, Salesiana Cooperatrice della Segreteria regionale del MGS Sicilia

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Sicilia, conferenza regionale arbitri delle PGS

Le Polisportive Giovanili Salesiane di Sicilia hanno realizzato l’annuale conferenza regionale degli arbitri per il settore calcio a 5 e pallavolo. Il webinar formativo è stato organizzato dalla Direzione Tecnica regionale, coordinata dal prof. Antonino Gennaro. L’incontro ha visto la partecipazione di circa 40 giovani arbitri provenienti da tutto il territorio siciliano.

La conferenza si è aperta con i saluti del Presidente regionale, Massimo Motta, e del Direttore Tecnico regionale. L’obiettivo della riunione era quello di incontrare gli arbitri delle principali discipline che vengono svolte sul territorio siciliano, al fine di aggiornare gli arbitri sugli aspetti giuridici e tecnici riguardante l’arbitraggio.

La prima parte della mattinata è stata dedicata alla compilazione del rapporto arbitrale e ai provvedimenti disciplinari, con un ampio sguardo alle casistiche, grazie  all’apporto giuridico dell’Avv. Maurizio Siragusa, Vicepresidente nazionale PGS e dell’Avv. Dario Conti, Giudice sportivo regionale.

I partecipanti hanno anche lavorato sugli aggiornamenti tecnici federali della FIPAV e FIGC, l’incontro è stato tenuto da Alessandro Ferrigno, formatore arbitri FIPAV, e Roberto Reale, formatore arbitri FIGC.

La conclusione dei lavori è stata affidata al Direttore Tecnico regionale, il quale ha invitato gli arbitri a dare il massimo nelle competizioni provinciali e regionali, in programma per la stagione 2021-2022.

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Servizio Civile Universale, in Sicilia il 1° meeting regionale dei volontari

Pubblichiamo il comunicato stampa dell’ispettoria Sicilia sul 1° meeting regionale” dei giovani del Servizio Civile Universale.

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Nella splendida cornice del cortile Platamone, all’interno del Palazzo della Cultura, si è svolto il “1° meeting regionale” dei giovani del Servizio Civile Universale con i Salesiani e le Figlie di Maria Ausiliatrice. Ne hanno preso parte circa 200 operatori volontari che stanno svolgendo il loro anno di servizio nelle varie sedi di Catania e provincia; 200 “Giovani in cammino” che sono stati spettatori e protagonisti allo stesso tempo di questo importante momento di incontro e confronto tra le varie esperienze di Servizio Civile. Il primo intervento è stato quello delll’ispettore dei Salesiani di Sicilia e Tunisia, Don Giovanni D’Andrea, che ha voluto salutare e augurare a tutti i giovani di vivere questo anno di Servizio Civile con l’impegno di essere “onesti cittadini, buoni uomini e donne di fede”.  Hanno fatto seguito i saluti istituzionali del Sindaco di Catania, Salvo Pogliese, che ha voluto sottolineare “la forte valenza qualificante dell’esperienza di Servizio Civile, soprattutto all’interno di un contesto temporale, quale quello attuale, dove vi è una grandissima crisi valoriale e un‘ imperante visione materialistica della vita”, e dell’assessore alla Famiglia e Politiche Sociali, Giuseppe Lombardo, ex allievo salesiano, che invece ha messo in rilievo l’importanza della realizzazione, come già avviene in molte sedi salesiane situate nei quartieri di Catania, di percorsi di cittadinanza attiva e legalità, valori dei quali il Servizio Civile si fa portatore all’interno della nostra società.

Nel corso della mattinata si è aggiunta agli interventi e saluti istituzionali, anche l’assessore alla Cultura, Barbara Mirabella. Si è entrati poi nel vivo della giornata con il lancio del tema centrale dell’incontro, quello della cittadinanza attiva, attraverso una presentazione realizzata dagli operatori volontari della Casa Madre Morano delle figlie di Maria Ausiliatrice, e un’esibizione coreografica realizzata dagli operatori volontari dell’oratorio salesiano San Filippo Neri, che hanno posto entrambi l’attenzione su quelli che sono i valori fondanti della cittadinanza attiva: solidarietà, rispetto, responsabilità e bene comune. Successivamente, hanno preso parte ad un’intervista doppia, due ex volontari del Servizio Civile Universale con i Salesiani, Manuela Prestianni e Bruno Lo Vecchio, che hanno portato la loro testimonianza su quanto sia formativo l’anno di Servizio Civile, definendolo sia come tassello fondamentale per la costruzione di una coscienza civile e sociale e, allo stesso tempo, come un percorso in continuo divenire, che non si esaurisce nell’arco dei 12 mesi di servizio, ma che rappresenta piuttosto un bagaglio di competenze capace di influenzare le scelte ed esperienze di vita future. “I momenti di cuore, gioia, gentilezza e umanità, cercate sempre questi momenti!”, “ Siamo chiamati ad essere testimonianza di bellezza e umanità e a portarla a chi è meno fortunato di noi!”:  sono i messaggi che hanno rivolto Luca e Lorena, a tutti i loro colleghi volontari presenti e che hanno concluso questo primo meeting. BUON CAMMINO! 

 

La Sicilia – Futuralab: nasce la scuola di economia civile, progetto per investire sui giovani

Sul quotidiano La Sicilia viene presentata la scuola di economia civile che sarà inaugurata l’8 ottobre dai Salesiani di Catania Cibali.

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Un nuovo traguardo per l’associazione Futurlab: la scuola di economia civile sarà presentata venerdì 8 ottobre, alle 15,30, nei locali dell’auditorium “Don Bosco” dei Salesiani di Cibali, in via Cifali 5. «È un momento importante – esordisce il presidente di Futurlab, Antonio La Ferrara – e significativo perché in fondo questo è il motivo per il quale è nata Futurlab, ovvero aiutare i giovani, i nostri giovani che hanno subìto più di tutti, soprattutto le ultime 3-4 generazioni, la crisi economico-finanziaria e direi anche di valori degli ultimi decenni. Quindi questo progetto è dedicato a loro con tutto il cuore, abbiamo il dovere di stargli vicino, sostenerli, incoraggiarli e in questo desideriamo che ci sia il coinvolgimento di tutti gli attori del territorio, quindi partners istituzionali certamente ma anche operatori economici e società civile in generale, compresi i corpi intermedi ovviamente. Desidero ringraziare particolarmente il prof. Catalfo, che ha redatto il progetto, i soci che hanno apportato il loro contributo, le società che hanno creduto e hanno pertanto aderito al nostro progetto e i  salesiani che mettono a disposizione le loro strutture». «Si tratta di un un progetto – aggiunge La Ferrara – al quale lavoriamo da anni; abbiamo costruito i presupposti, ci siamo fatti conoscere e apprezzare e adesso, finalmente, il sogno diventa realtà». L ‘ economia civile offre una nuova prospettiva di relazionalità economica orientata al ” bene pubblico ” di tutti e di ciascuno, reinterpretando il proprio ruolo nelle relazioni con gli stakeholder interni ed esterni e ponendo al centro la persona e la dignità delle sue conoscenze e del suo lavoro. «La complessa situazione socioeconomica nei nostri territori – spiega Pierluigi Catalfo, professore di Economia aziendale di Unict e direttore scientifico del corso – impone una risposta nella direzione di un rilancio fondato sui valori e sulla dignità dell’iniziativa imprenditoriale e del lavoro. La scuola di economia civile cerca la definizione di un nuovo perimetro dello sviluppo territoriale che sarà quello di una economia con meno individualità è più attenzione alla valorizzazione della collettività e del bene comune». Tra i relatori, Giovanni D ‘ Andrea, ispettore salesiani Sicilia e Tunisia; Stefania Mancini, presidente Fondazione Assifero, consigliere delegato Fondazione Charlemagne; Giuliano Bianucci, direttore ” DentroTutti ” ; Marco Meneguzzo, ordinario di Economia aziendale all’Università di Tor Vergata e direttore del gruppo di ricerca Government and Civil Society Research Group; Paolo Biancone, ordinario di Economia aziendale all’Università di Torino. La scuola è rivolta a giovani fino a 25 anni, individuati anche attraverso una rete di associazioni che operano anche a livello territoriale o che manifestino spontaneo interesse all’iniziativa.

 

 

ISI – Accompagnare oggi: una scelta più che possibile! – Campo giovani confratelli a Catania

L’accompagnamento personale di adolescenti e giovani” è stato il tema dell’incontro dei confratelli in formazione iniziale tenutosi dall’1 al 3 settembre presso l’Ostello Don Bosco (Playa) di Catania. Di seguito la notizia pubblicata sul sito dell’Ispettoria Salesiana Sicula.

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Accompagnare oggi: una scelta più che possibile!
L’accompagnamento personale di adolescenti e giovani: tema del “campo giovani confratelli”

Dal 1 al 3 Settembre presso l’Ostello Don Bosco (Playa) di Catania, si è svolto l’incontro dei giovani confratelli in formazione iniziale (dal primo anno di professione al primo anno di sacerdozio).

I confratelli hanno vissuto giornate di fraternità, relax e formazione con il tema che riguardava la formazione all’accompagnamento spirituale. Tre i momenti salienti: la lectio divina guidata dal vicario ispettoriale, don Franco Di Natale, incentrata sulla chiamata dei primi discepoli (Mt 4, 18-22) e due incontri formativi in videoconferenza: la prima con don Giuseppe Russo (originario dell’Ispettoria Meridionale ed oggi incaricato dell’oratorio di Bari) il quale ha parlato, in base alla sua esperienza, dell’accompagnamento spirituale degli adolescenti; nel pomeriggio, connesso sulla piattaforma di videocalling c’era don Enrico Ponte – attuale maestro dei novizi del Colle Don Bosco – che ha tenuto l’incontro sull’accompagnamento spirituale di un’altra fase esistenziale, quella giovanile.

Entrambi i relatori hanno suggerito un metodo di accompagnamento spirituale di matrice salesiana e ricordavano ai salesiani che ci sono tre tipi di accompagnamento: di ambiente, di gruppo e personale; l’importanza della presenza di questi è fondamentale poiché non devono mai mancare in un’opera salesiana.

Il resto delle giornate sono state ricche di fraternità e di confronto delle esperienze estive svolte nei luoghi di apostolato; non sono mancati attimi di relax con giochi, passeggiate, chiacchierate e momenti distensivi sulla spiaggia.

Queste giornate di ricarica, sia spirituale che di fraternità, hanno stimolato molto i confratelli e li ha preparati al nuovo anno educativo-pastorale.

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Salesiani Sicilia, campo dei familiari dei Salesiani di Don Bosco 2021

Dal sito dei Salesiani Sicilia, un articolo sul campo dei familiari dei Salesiani 2021, a firma di Giuditta Garufi.

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Dopo una serie di incontri online avvenuti nei mesi invernali, dal 3 al 5 settembre 2021 si è tenuto, presso la Colonia don Bosco di Catania, il Campo con i familiari dei giovani – e non solo! – Salesiani di don Bosco dell’Ispettoria Sicula. Per il quarto anno di fila, le famiglie “biologiche” di alcuni confratelli salesiani hanno avuto l’opportunità di confrontarsi tra loro e con la famiglia “acquisita” dei propri figli/fratelli/nipoti, rappresentata dalla Congregazione. Ricorrendo il 150° anniversario dall’istituzione a Patrono della Chiesa Cattolica, il Papa ha indetto un anno dedicato alla riflessione su San Giuseppe, ed è proprio a partire dalla figura di questo santo che si sono sviluppati i due momenti formativi che hanno accompagnato i partecipanti al campo.

La prima delle due relazioni è stata tenuta dai coniugi Antonino Solarino e Rosaria Perricone, Salesiani cooperatori di Ragusa, che a partire dal tema della paternità nel matrimonio hanno condiviso esperienze e punti di vista in merito alla “funzione” della famiglia per ciascun membro della stessa, laico o religioso che sia: è nella famiglia, infatti, che si apprende la grammatica delle relazioni, costituita da amore, pienezza e senso della vita. L’amore paterno va poi a caratterizzarsi quale forma di amore casto: un amore che sa custodire, capace di intimità senza possesso, di riconoscere fino in fondo la soggettività dell’altro. Parole semplici, ma che hanno fatto vibrare le giuste corde dei pensieri e dei cuori di Salesiani e familiari presenti al campo, in modo tale da riflettere e confidarsi all’interno del proprio nucleo familiare, per crescere insieme.

Il secondo momento formativo è stato condotto dall’Ispettore dei Salesiani di Sicilia e Tunisia, don Giovanni D’Andrea, il quale, rifacendosi al proprio vissuto, ha consegnato agli uditori una serie di parole chiave che riassumono la concezione di paternità nella vita consacrata e/o sacerdotale: si tratta di un amore attento, affettuoso, ma non sdolcinato, un amore che passa attraverso la sofferenza e che si fonda sul saper stare vicino all’altro e sulla pazienza. Concezione che, d’altronde, si rifà all’articolo 15 delle Costituzioni Salesiane, citato dallo stesso Ispettore:

«Mandato ai giovani da Dio che è “tutto carità” , il salesiano è aperto e cordiale, pronto a fare il primo passo e ad accogliere sempre con bontà, rispetto e pazienza. Il suo affetto è quello di un padre, fratello e amico, capace di creare corrispondenza di amicizia: è l’amorevolezza tanto raccomandata da Don Bosco. La sua castità e il suo equilibrio gli aprono il cuore alla paternità spirituale e lasciano trasparire in lui l’amore preveniente di Dio».

Il campo con i familiari degli SDB è stato poi articolato in momenti di confronto per gruppi, fraternità, buonanotte salesiana, relax, e le celebrazioni eucaristiche, nel corso delle quali sono stati vissuti momenti di preghiera particolari: la benedizione dei papà, il rinnovo delle promesse matrimoniali di due coppie di genitori, in occasione dei 25 e 30 anni di matrimonio; il ricordo dei familiari di Salesiani siciliani defunti, in particolare quelli nell’anno; il rinnovo dei voti di 9 giovani confratelli: Fabrice, Simone, Danilo, Emanuele, Antonio, Vito, Orazio, Giuseppe e Alessio.

Salesiani, genitori, fratelli, sorelle e zie, dopo questo Campo, portano con e dentro di sé istanti di conoscenza, familiarità, comunione, vissuti nella semplicità e nella gioia dello stare insieme, uniti in Dio grazie alla grande Famiglia della Congregazione Salesiana, in cui così come ogni Salesiano si fa “padre” di ciascun giovane che incontra per la sua strada, allo stesso modo i genitori di un Salesiano diventano padre e madre di ciascun Salesiano della Congregazione.

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Le attività estive della Sicilia salesiana: formazione, sport e fraternità per stare insieme in amicizia

Campo Joga Bonito
Si è svolta dal 29 luglio al 1º agosto la prima edizione del campo Joga Bonito organizzato dal MGS di Sicilia in collaborazione con le Polisportive Giovanili Salesiane di Sicilia e si è svolto presso la Colonia don Bosco della Playa di Catania. L’iniziativa, riservata ai ragazzi della scuola superiore, ha visto la presenza di 21 partecipanti provenienti da diverse case salesiane della Sicilia
I partecipanti hanno seguito un doppio itinerario: formativo e sportivo. La parte formativa ha visto i ragazzi riflettere sulla figura di Davide e si è svolta attraverso incontri e attività guidati dai cinque salesiani presenti al campo, che si sono conclusi con la liturgia penitenziale e la S. Messa presieduta da don Franco Di Natale, vicario dei salesiani di Sicilia.
Lo sport ha poi fatto da padrone all’interno del campo. I partecipanti in una prima fase hanno eseguito gli allenamenti preparati da tre tecnici PGS, alla conclusione dei quali sono stati suddivisi nelle varie squadre dando vita al torneo. Diversi anche i momenti di fraternità e relax, con l’opportunità di giochi insieme alla sera e break da trascorrere in spiaggia, data la splendida cornice in cui si è svolto il campo. L’iniziativa è stata ispirata a criteri di prudenza nel rispetto delle norme anti-covid. Un’esperienza, dunque, di spiritualità e amicizia accompagnata dalla grande passione per lo sport!
Campo Base
Il campo, si è svolto dal 10 al 13 giugno a Montagna Gebbia – Piazza Armerina (EN) e ha visto coinvolti 30 adolescenti del Biennio accompagnati da un’equipe di SDB, FMA e giovani. I partecipanti, durante la formazione, hanno costruito il profilo dell’animatore salesiano attraverso l’icona evangelica di Cristo Buon Pastore, primo animatore e apostolo del Padre. I vari laboratori sono stati utili per imparare l’arte di stare in mezzo ai ragazzi nello stile salesiano. Non sono mancati i momenti di spiritualità come la Celebrazione Penitenziale, l’Adorazione e la Celebrazione Eucaristica con il mandato animatori al termine del campo. L’iniziativa è stata ispirata a criteri di prudenza nel rispetto delle norme anti-covid. Diversi anche i momenti di fraternità e di gioco che hanno permesso di creare un clima di famiglia e di gioia.

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