Dalla Sicilia al Senegal per costruire un oratorio in nome di Don Bosco

Pubblichiamo un articolo uscito su Avvenire, a firma di Marco Pappalardo, sulla storia di Carmelo Sella, volontario muratore in Senegal con l’associazione “Don Bosco 2000”.

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Ha 70 anni Carmelo Sella ed è di Piazza Armerina, una cittadina di ventimila abitanti nel cuore della Sicilia, in  provincia di Enna. È il figlio più piccolo di dieci, sei maschi e quattro femmine. Il padre, Agostino, aveva una fornace dove già dagli anni Trenta realizzava tegole di argilla. Carmelo sin da bambino stendeva le tegole al sole per farle asciugare, raccogliendole ed accatastandole quando erano asciutte al punto giusto. In quel tempo i figli erano vera e
propria forza lavoro, un po’ come avviene oggi in Africa. Sì, proprio l’Africa, perché Carmelo da alcuni giorni è andato in Senegal insieme ad un altro muratore, Roberto Minacapilli, con lo scopo di costruire un oratorio in un villaggio sperduto della savana, di nome Velingara, nella regione di Tambacounda, una parte poverissima del Paese, dove si vive e sopravvive con meno di due dollari al giorno.

Poteva starsene tranquillo, Carmelo, peraltro in periodo tanto difficile e considerata la sua età, e godersi la famiglia. La moglie e i sei figli, cinque naturali ed una figlia adottiva, accolta tredici anni fa grazie ad un percorso di fede nella sua parrocchia. Ma proprio lo stile dell’accoglienza respirato e vissuto a casa l’ha portato a partire senza indugio e con lo stesso spirito determinato di quando aveva quindici anni: «Da ragazzo ho cominciato a lavorare come muratore e da allora non mi sono più fermato fino alla pensione a cui sono arrivato lo scorso anno. Nella mia vita ho lavorato in centinaia di cantieri, tuttavia questo è veramente speciale; mentre lavoro, sono circondato da decine di bambini che sorridono e si divertono».

Il progetto in cui si è inserito con entusiasmo è dell’associazione “Don Bosco 2000”, una realtà che fa accoglienza in Italia, in particolar modo in Sicilia, con iniziative concrete di cooperazione circolare in Senegal e Gambia. «Sono venuto in Africa la prima volta tre anni fa con l’associazione, per aiutarli a realizzare degli orti sociali che ora sono abbastanza fiorenti, offrendo cibo agli abitanti del villaggio, ma anche sostentamento economico grazie alla vendita dei prodotti nel territorio vicino – racconta – Sono rimasto colpito dal calore della popolazione di questa terra, soprattutto dal sorriso dei bambini. In questa zona vivono secoli indietro purtroppo! I bambini camminano scalzi nella savana, hanno i vestiti strappati, rispetto ai nostri figli e nipoti non possiedono veramente nulla, eppure sono sempre sorridenti, giocano con le palle di stoffa, non li vedo mai tristi. Sembrano più felici dei nostri che vivono nella ricchezza con vestiti, giochi e cellulari».

Dove è possibile “Don Bosco 2000” riaccompagna i migranti, accolti dopo gli sbarchi negli anni in Sicilia, nei loro villaggi di origine per aiutarli a creare start up agricole e piccoli allevamenti di polli. Negli stessi propone progetti di educazione sostenibile entrando in contatto con le comunità locali. In questo ambito realizza pure missioni estive con giovani volontari salesiani e da qui l’idea di costruire con le mani, con l’abilità e con la generosità di Carmelo un oratorio dedicato a Don Baldassare Meli, salesiano morto lo scorso anno prematuramente, che negli anni Ottanta ha cominciato ad accogliere migranti nel centro di Santa Chiara a Palermo. «Il sogno di Don Meli era quello di andare in missione in Africa, ma il Signore lo ha voluto impegnato in territori altrettanto di frontiera della nostra terra siciliana; ora con il mio lavoro posso aiutarlo a realizzarlo».

La “Tessera preziosa del Mosaico Palermo” a don Enzo Volpe

Pubblichiamo l’articolo di Insieme, il notiziario dell’ispettoria della Sicilia sull’onorificenza data a don Enzo Volpe della casa di Santa Chiara di Palermo da parte del sindaco Leoluca Orlando.

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Il sindaco del Comune di Palermo Leoluca Orlando ha conferito la «Tessera preziosa del mosaico Palermo» al direttore della Comunità “Casa Santa Chiara”, don Enzo Volpe, durante la cerimonia che si è tenuta lunedì 4 gennaio a Palazzo delle Aquile.

La tessera è una delle onorificenze più alte che la città di Palermo assegna a cittadini e cittadine, associazioni o realtà ecclesiali che si sono contraddistinte, con passione e professionalità, dando il proprio contributo al tessuto sociale della città, nell’ottica del percorso di costruzione della comunità, attenta alle persone fragili, pronta ad accogliere e ad accompagnare la realizzazione di progetti di vita.

«Ancora una volta – ha dichiarato il sindaco Orlando – il conferimento delle tessere preziose conferma la straordinaria vivacità sociale e istituzionale della nostra città chiamata a realizzare il rispetto della persona umana e a costruire comunità. Le tessere preziose del mosaico Palermo sono la migliore concreta e quotidiana risposta agli egoismi individualistici e alla soffocante appartenenza a gruppi chiusi».

La Comunità ha accolto con emozione il riconoscimento dato a Don Enzo. Nella motivazione si legge: «Attento ai bisogni dei poveri e alla formazione dei giovani». Nel profilo Facebook di don Domenico Luvarà si legge: «Ieri è stata una giornata significativa e memorabile per la Comunità “Santa Chiara”. Don Enzo Volpe, direttore e animatore della nostra Comunità Educativo-Pastorale, ha ricevuto dal primo cittadino di Palermo il riconoscimento “Tessera Preziosa del Mosaico Palermo” per il servizio educativo, formativo, pastorale e sociale che la nostra opera svolge nei confronti dei ragazzi, dei giovani e delle famiglie nel territorio Albergheria».

Dopo aver ricevuto l’onorificenza, Don Enzo ha ringraziato il Sindaco a nome della Comunità Santa Chiara per la Tessera Preziosa, ed ha affermato “che è il frutto di tutto quello che c’è dietro. Faccio semplicemente qualche nome perché davvero in città hanno dato la vita per i più poveri: Don Rocco Rindone, Don Ninì Scucces e Don Meli. Poi chiaramente tutti gli altri confratelli che sono passati e che hanno lavorato in Comunità; tanti laici, tanti volontari. Santa Chiara è una Comunità di riferimento dove la cosa più importante non è l’assistenza soltanto, che purtroppo può diventare assistenzialismo, ma è trovare una casa, un riferimento di famiglia. Il riconoscimento è riprodotto e rimandato a tutte queste persone e a quelle che verranno dopo, perché sia ancora e sempre Santa Chiara, e tutti quelli che lavoreranno e che sono presenti a Santa Chiara, un tassello importante per il bene di questa città. Grazie Sindaco di questo riconoscimento per la nostra casa, per la nostra Comunità”.

Sono state tante le manifestazioni d’affetto, di amicizia e di sostegno nei confronti di Don Enzo e della Comunità Santa Chiara, pervenute da tutta la Sicilia Salesiana e non solo.

L’augurio è quello di continuare a contribuire con il proprio lavoro, con la propria missione e con una presenza profetica e creativa a costruire e generare vita e speranza nel territorio dell’Albergheria, attraverso i valori della solidarietà e fraternità.

Sito ispettoriale ISI

Istituto Teologico San Tommaso, l’inaugurazione dell’anno accademico in streaming

Si è svolta il 27 novembre in diretta sul canale YouTube della Facoltà, l’inaugurazione dell’anno accademico 2020/2021 dell’Istituto Teologico San Tommaso di Messina. Sono intervenuti, online: don Giovanni Russo, direttore dell’Istituto Teologico e della Scuola di Specializzazione di Bioetica e Sessuologia; don Giovanni d’Andrea, Ispettore dei Salesiani di Sicilia e Tunisia; S. E. Monsignor Giovanni Accolla, Arcivescovo di Messina – Lipari – Santa Lucia del Mela; don Antonio Escudero, Ordinario di Teologia Dogmatica e Decano della Facoltà di Teologia dell’UPS di Roma.

 

L’oratorio, la nostra cura: le attività online in tempo di pandemia del centro di Gela

Da Insieme – il notiziario dell’Ispettoria Sicula.

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È stato difficile abituarsi alla brutta situazione che abbiamo iniziato a vivere lo scorso marzo, eppure ci siamo riusciti, ci siamo fatti portatori di speranza con l’esperienza estiva del Grest dove, nel rispetto di tutte le normative, il nostro Oratorio ha proposto le sue attività in modo differente rispetto agli altri anni ma con lo stesso spirito di fraternità e amore per il Signore. A settembre, allo stesso modo, siamo ripartiti con le proposte dei gruppi formativi e con la catechesi, facendo i primi incontri in presenza e provando a dare un maggiore senso di normalità a tutto ciò che facevamo in Oratorio. Adesso, però, la nostra città vive nuovamente un brutto periodo che ci ha costretti, rimanendo coerenti alle ordinanze del sindaco, a tornare alle attività di formazione online, mantenendo come unico momento in presenza la celebrazione Eucaristica della domenica.

Nonostante questo, l’Oratorio non ha mai smesso di esserci per noi giovani che, seppur online, ci siamo sentiti vicino ai nostri animatori, ai Salesiani e a Dio. Per tutti i giovani dell’Oratorio la proposta delle attività online rappresenta comunque un grande sacrificio, soprattutto dopo una giornata intera di scuola dietro uno schermo, ma questo stesso sacrificio è un qualcosa che facciamo con tutto il cuore. È un passo necessario che ci permette di entrare nel nostro cortile in modo differente, un cortile che, rimanendo vuoto fisicamente, si colora in modo virtuale con i nostri sorrisi che da dietro uno schermo non dobbiamo nascondere con la mascherina. T

utti noi da casa stiamo apprezzando e stiamo dando maggiore valore a tutto ciò che facevamo in Oratorio, che prima di tutto questo ci sembrava così scontato. Lo stesso Oratorio che però non ha mai smesso di essere la nostra casa e che non ha mai smesso di attenderci con le braccia aperte. Infatti, grazie al lavoro svolto dai ragazzi del servizio civile, in questo periodo di pausa, l’Oratorio sta diventando più accogliente, con disegni di Don Bosco e decorazioni con colori accesi e speranzosi. Questo rappresenta per certo la visione positiva della nostra comunità che, nonostante la negatività del periodo, riesce a trarre qualcosa di buono da questo momento, dove tutto intorno a noi è fermo, cercando di rendere il più caloroso possibile il nostro ritorno tra le mura del nostro Oratorio.

Emanuele Di Dio

Sito di Insieme

Salesiani Gela, una veglia con le famiglie sulla Santità Giovanile

Pubblichiamo dal sito di ANS, la notizia della veglia dei Salesiani di Gela organizzata il 31 ottobre sul tema della Santità Giovanile.

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Gela, Italia – ottobre 2020 – Il 31 ottobre i giovani dei gruppi formativi dell’Oratorio Salesiano “San Domenico Savio” di Gela e il gruppo “Giovani Famiglie”, hanno dato vita a una Veglia sulla Santità Giovanile. Il tema della Veglia è stato “Dream Holy Dreams” a ricordare che i Sogni e la Santità devono essere compagni di viaggio nella vita di un giovane. A presiedere la Veglia è stato don Alberto Anzalone, Delegato per la Pastorale Giovanile dell’Ispettoria della Sicilia e Tunisia (ISI) e ad animarla sono stati gli stessi ragazzi che, con musica dal vivo, hanno reso speciale questo momento di grazia. Presente anche don Dario Spinella, Animatore Vocazionale e per le Missioni. Tre i momenti centrali della veglia, alternati a testi e canti sulla vita del beato Carlo Acutis: la presentazione della vita del neo-Beato; l’adorazione eucaristica; le confessioni individuali. L’evento si è svolto al “PaladonBosco” per riuscire a garantire il distanziamento sociale.

Sito di ANS

Sicilia, inizia il cammino della Scuola di Mondialità e di Giovani in cammino

In Sicilia, il 10 e 11 ottobre, si è svolto il primo incontro del cammino della Scuola di Mondialità. Pubblichiamo l’articolo di resoconto di Angela Caradonna, Salesiana Cooperatrice di Marsala.

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Si è svolto nel weekend del 10 e 11 ottobre il primo incontro congiunto della Scuola di Mondialità e di Giovani in Cammino, al quale hanno preso parte circa 60 giovani provenienti da tutta la Sicilia Salesiana.
Nonostante le incertezze collegate all’evolversi della Pandemia, grazie, da una parte, al lavoro delle due equipe guidate dai Delegati SdB ed FMA della Pastorale Giovanile e delle Missioni e, dall’altra, alla splendida accoglienza degli amici della Colonia Don Bosco di Catania, il gruppo ha trascorso due giorni sereni e significativi, nel rispetto di tutte le regole sul distanziamento sociale.

Per entrare nel vivo del tema dell’anno “Nel cuore del mondo”, dopo l’accoglienza e la preghiera iniziale del Sabato pomeriggio, il gruppo ha potuto ascoltare la testimonianza di Sefora Motta, giovane filmmaker, reporter, autrice di documentari, fondatrice dell’associazione missionaria “HPS Charity” acronimo di “helping people to see”, un’organizzazione missionaria concentrata sulla valorizzazione degli ultimi che opera nelle zone più diseredate dell’Africa per fini solidali. Il primo pomeriggio si è concluso con alcuni momenti di confronto, in piccoli gruppi, sulla testimonianza di Sefora. Dopo la cena non è mancato lo spazio per la fraternità, distanziata ma super divertente!

La giornata di domenica è stata dedicata a momenti separati per i due cammini: in particolare, i partecipanti di “Giovani in Cammino”, dopo un momento di deserto e riflessione personale, hanno lavorato in laboratorio approfondendo la tematica della missione nel cuore del mondo, a partire dalla propria identità cristiana e dal Battesimo fino a giungere alla missione comunitaria e della Chiesa ed elaborando il “Decalogo del buon cristiano in stile salesiano”.
La Scuola di Mondialità ha, invece, presentato il percorso tematico dell’anno incentrato sulla Laudato Sì e sulla crisi ecologica integrale ed ha dedicato spazio alle testimonianze di alcune ragazze – Benedetta, Rosaria e Alessia – che durante l’estate 2020 hanno partecipato al Campo Missionario nella città di Alcamo.

Non sono mancate altre proposte ed iniziative, tra le quali il lancio di una challenge in occasione della prossima giornata mondiale missionaria, in programma per Domenica 18 Ottobre, per sensibilizzare i giovani alla tematica della missione. La due giorni si è conclusa con la celebrazione dell’Eucaristia. Ritrovarsi in presenza è stata una gioia grande che ha fatto sentire, a tutti ed a ciascuno, la necessità di imparare a vivere questo tempo in modo nuovo, rinunciando ai baci ed agli abbracci, ma senza perdere occasioni di incontro e di confronto creativo soprattutto attraverso i percorsi Ispettoriali proposti.
L’arrivederci, per i giovani della Scuola di Mondialità, al 7 novembre e per i Giovani in Cammino al 19 e 20 dicembre.

 

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Sicilia, “Acqua su marte” dei DB Sons diventa un video

“Acqua su Marte”, la canzone scritta da Emanuele Geraci, giovane salesiano della Sicilia durante il periodo del locdown e frutto di una riflessione personale,  è diventata un video riflessione sulla quarantena, grazie alla collaborazione con gli animatori del MGS Sicilia.

MUSICA
Testo e musica: Emanuele Geraci
Voci: Floriana Bonura, Giuseppe Priolo, Emanuele Geraci
Chitarre: Simone Palumbo, Giorgio Arcoraci, Vincenzo Costa, Emanuele Geraci
Basso: Gabriele Guarrera Violino: Erika Perrone
Tastiera: Angelo Di Chiara Batteria: Vincenzo Costa
Arrangiamenti: Angelo Di Chiara, Gabriele Guarrera, Simone Palumbo

VIDEO
Scrittura: Ilenia Scribano, Sara Cassarino, Alfio Pappalardo
Regia: Ilenia Scribano, Emanuele Geraci
Riprese & Montaggio: Andrea Faletra, Adriano La Monica
Attori: Ilenia Scribano, Simone Palumbo, Sara Cassarino, Arianna Occhipinti, Gabriele Giurdanella, Davide Campo, Enrico Occhipinti

Ispettoria Sicula, gli obiettivi pastorali di settore

Pubblichiamo la lettera dell’ispettore della Sicilia, don Giovanni D’Andrea, sugli obiettivi pastorale di settore.

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A tutti i Confratelli dell’Ispettoria,

ai laici collaboratori e corresponsabili delle nostre Opere,

ai membri della Famiglia Salesiana coinvolti nelle nostre Opere Loro sedi

Cari tutti,
nell’Assemblea ispettoriale del 28 agosto 2020, che segnava l’avvio dell’anno pastorale 2020-2021, abbiamo voluto mettere in atto, insieme a D. Alberto Anzalone Delegato di PG, una modalità di confronto, ascolto, co-progettazione, partendo dalla vostra esperienza e conoscenza del territorio dove le nostre Opere svolgono la missione perpetuando il carisma e lo stile educativo e pastorale di Don Bosco.

Nei lavori di gruppo, suddivisi per ambienti (CFP, Opere Sociali, Oratorio in zona pastorale, Oratorio affidato ai laici, Oratorio-Parrocchia, Scuola) si è lavorato individuando obiettivi e passi da compiere. Tutta la riflessione da voi elaborata è stata consegnata all’equipe di PG che ha provveduto a fare una sintesi per ogni ambiente.

Questa mia lettera “accompagna” e “presenta” gli obiettivi e i passi da compiere che sono stati formulati con il vostro aiuto. Essi diventano strumento di programmazione ed attività pastorale “elaborata dal basso”, ossia da voi che “avete le mani in pasta”, e con il vostro lavoro apostolico date concretezza alla missione di Don Bosco. Ve li consegno quale strumento di lavoro con una scansione biennale, che adotteremo anche per la verifica di fine anno pastorale.

Ringrazio ancora per il lavoro fatto e per la missione che portate avanti “Nel campo di lavoro dove siamo chiamati” ad essere Don Bosco vivo per i giovani del nostro tempo.

Don Bosco ci benedica, Maria ci accompagni.

 

D. Giovanni D’Andrea

Ispettore dei Salesiani di Sicilia e Tunisia

Obiettivi 2020-2022

MGS Sicilia, Forum Educatori 2020: “Nel cuore del mondo”

Pubblichiamo il resoconto del Forum Educatori del MGS Sicilia, che si è svolto il 4 ottobre. L’articolo è di Liborio Scibetta, mentre le foto sono di Marco Giuffrida

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Il 4 ottobre 2020, Festa di San Francesco Patrono d’Italia, circa 180 persone, in rappresentanza di tutti gli operatori che animano le Case della Sicilia Salesiana, si sono incontrati presso l’Istituto Maria Ausiliatrice FMA di Via Caronda a Catania, per vivere una giornata di spiritualità, formazione e fraternità.

Realizzare il Forum Educatori, non è stato semplice; il particolare anno che stiamo vivendo a causa della pandemia Covid-19, ha richiesto particolari attenzioni, accorgimenti, precauzioni ma, con la buona volontà e un’impeccabile organizzazione, l’incontro si è potuto realizzare… ed è stato un successo!

Grazie al coordinamento dei delegati per la Pastorale Giovanile, Sr. Antonella Allegra e don Alberto Anzalone e l’animazione dei giovani del Movimento Giovanile Salesiano, i lavori si sono avviati con il saluto di benvenuto da parte dell’Ispettrice FMA Suor Maria Pisciotta e, dopo un momento di preghiera iniziale, sono proseguiti con la presentazione della Proposta annuale Educativo Pastorale da parte di don Alberto.

Don Giuseppe Cassaro, Direttore della comunità salesiana “San Tommaso” di Messina, ha mirabilmente proposto una rilettura, sapienziale e pastorale nell’oggi, della Lettera a Diogneto. Le riflessioni, le domande, le indicazioni per gli educatori del nostro tempo, hanno alimentato il desiderio di valorizzare e rileggere, in una nuova ottica, questo prezioso documento, valorizzandolo.

La Celebrazione Eucaristica è stata presieduta da don Giovanni D’Andrea, Ispettore dei Salesiani, che nell’omelia ha ricordato la grande responsabilità alla quale si è chiamati e le opportunità di crescita e di santità offerte a chi si trova a lavorare nella “vigna del Signore”. Don Giovanni ha rimarcato la fiducia e la gratitudine che gli SDB e le FMA nutrono nei confronti di chi opera nelle Case Salesiane e a quanti portano avanti le opere nel nome di don Bosco.

Il pomeriggio ha visto i partecipanti, divisi in tre gruppi, impegnati nei lavori dei laboratori: Esserci, Comunicare, Aprire nuovi luoghi, i tre temi proposti e presentati da Cinzia Vella, DCamara Ebrima, Rosalinda Romano, Luca Pulvirenti e Salvo Leotta.

Il lavoro, la riflessione, il confronto tra tutti, hanno prodotto un frutto significativo: il Decalogo dell’Educatore Salesiano, che sarà donato a tutta la Sicilia Salesiana come elemento che va ad arricchire, chiama a riflettere e vuole ispirare l’impegno, in chi desidera educare nel nome di don Bosco.

Dopo la presentazione dei cammini ispettoriali per i ragazzi e i giovani, previsti per l’anno Pastorale 2020/ 2021, i saluti e gli auguri reciproci per un buon e proficuo lavoro, nel “campo dove ciascuno è chiamato a lavorare” con il cuore di don Bosco, nella gioia creativa, con l’ottimismo dell’umanesimo salesiano, nella concretezza di chi lavora con i piedi ben piantati a terra e lo sguardo, illuminato dalla fede, rivolto verso il cielo.

Dalla Sicilia: “Acqua su Marte” il nuovo singolo dei DB Sons

Pubblichiamo la notizia della nuova canzone dei DB Sons, gruppo di giovani salesiani che utilizza la musica per far riflettere su temi attuali. L’articolo lo ha scritto Giuditta Garufi.

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Prima o poi ognuno di noi si accorge di sentire la necessità di trasformare ciò che prova dentro di sé in qualcosa di concreto. Il mezzo attraverso cui farlo può assumere varie forme, ed è qui che entrano in gioco i DB Sons, piccolo gruppo di giovani salesiani che – in collaborazione con animatori provenienti da varie case salesiane della Sicilia (e non solo) – hanno deciso di comunicare e far riflettere attraverso la musica.

Acqua su Marte” è il titolo della loro recentissima canzone, concepita in un periodo di particolare solitudine, il lockdown, e frutto di una riflessione – quasi un’esigenza – personale del giovane SdB Emanuele Geraci, autore di testo e musica originali.

Il brano in questione sollecita chiunque lo ascolti a sfruttare in maniera proficua quegli istanti di solitudine che affrontiamo nel corso della nostra vita, affinché possiamo conoscere realmente noi stessi e, di conseguenza, avere la possibilità di donarci agli altri e amarli al top delle nostre capacità.

Tra le righe di “Acqua su Marte” troviamo, inoltre, un’esortazione a riscoprire l’importanza dell’“altro”nella propria vita; un “altro” che può assumere le molteplici sfumature scelte da chiunque clicchi play e si immedesimi nelle parole di questa canzone, in base alla propria età, alla propria esperienza, al proprio mood.

È proprio per rimarcare la riflessione che circola all’interno di questa canzone che la scelta del titolo ricade su “Acqua su Marte”: un qualcosa di più unico che raro, praticamente introvabile, da considerare un tesoro prezioso se “scoperto”, proprio come il nostro “altro”.

Nonostante in origine il pezzo fosse stato ideato da una sola persona, è stato grazie ad una collaborazione tra più cuori e l’unione delle loro idee che “Acqua su Marte” ha assunto le sembianze della canzone che tutti noi oggi conosciamo. Come avvenuto già in precedenza, infatti, alla realizzazione concreta di questo brano hanno preso parte Giuseppe Priolo, Floriana Bonura ed Emanuele Geraci (voci), Simone Palumbo (chitarra elettrica), Erika Perrone (violino), Vincenzo Costa (batteria), Angelo Di Chiara (tastiera) e Giorgio Arcoraci, Vincenzo Costa ed Emanuele Geraci (chitarre), con i quali si è formata una piccola band, in quanto accomunati dalla convinzione che la musica rappresenti un mezzo efficace per comunicare qualcosa agli altri. È per questa ragione che i DB Sons hanno già in mente dei progetti per il futuro nel fiorente campo della musica, affinché esperienze come questa non rimangano isolate tra loro.

Ad oggi, “Acqua su Marte” è disponibile su tutte le piattaforme digitali di musica, grazie alle quali possiamo ascoltarla in loop, in attesa dell’uscita del video ufficiale su YouTube, le cui riprese sono previste a Ragusa per fine settembre, e che vedranno protagonisti alcuni ragazzi dell’oratorio salesiano “San Giovanni Bosco” del Ranchibile di Palermo e del “Gesù Adolescente” di Ragusa.

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