Parole di vite che non si arrendono: storie lungo il cammino quaresimale, con Alessandro Ciquera

Una parola, una storia. Una storia, una persona. Una persona, una vita. Vita.

Una proposta di Cammino Quaresimale con parole di vite che non si arrendono, attraverso la testimonianza dei protagonisti presentati da Alessandro Ciquera e Marco Canta nel libro “La speranza ha il vestito azzurro” edito da Effatà Editrice.

Grazie all’utilizzo di una singola parola, l’autore Alessandro Ciquera ha cercato di tirare fuori l’essenza di ciascun racconto. Ogni mercoledì e venerdì di Quaresima, in prima visione alle ore 20.00 sui canali social dell’Ispettoria del Piemonte e Valle d’Aosta @MGSPiemonte e @SalesianiICP, sarà così possibile seguire le storie di vita narrate dal libro con la contestualizzazione del luogo in cui nasce il racconto, la storia legata alla persona e l’auspicio di un gesto concreto consigliato per tutti noi.

Una piccola anticipazione: le parole di questa settimana saranno CORAGGIO, con la storia di Fatima (disponibile di seguito), e PERSEVERANZA con la vita di Rabia.

Tutte le storie pubblicate nel corso del Cammino Quaresimale saranno rese disponibili sulla pagina dedicata “Parole di vite che non si arrendono

Parole di vite che non si arrendono

Ogni mercoledì e venerdì di Quaresima, in prima visione alle ore 20.00
sui canali social @MGSPiemonte e @SalesianiICP

Animazione Vocazionale ICC: tre appuntamenti per il cammino quaresimale

L’Animazione vocazionale della ICC propone tre momenti nel mese di marzo rivolti alle comunità.

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1) Secondo il nostro itinerario di preghiera mensile per le vocazioni, inviamo le intenzioni: MESE di MARZO – MAESTRA

Intenzioni:

  • Per i giovani perché sappiano fare della Quaresima un tempo di vera conversione dal peccato
  • Per gli sdb e le fma perché sappiamo mettere a tacere i cellulari per ascoltare maggiormente la Parola di Dio
  • Per i governanti perché sappiano riconoscere e promuovere una cultura del dialogo con le espressioni di fede in vista di una società di pace

 Spirito Santo, suscita nel cuore dei giovani il desiderio di essere nel mondo di oggi testimoni della potenza dell’amore di Dio. Riempili con i tuoi doni: dona loro fortezza perché siano capaci di scoprire la piena verità di sé e della propria vocazione, sull’esempio di Maria. Non manchino nelle nostre terre religiosi e consacrate, perché siano visibili la donazione piena al prossimo, la fraternità, la luminosità di povertà, castità e obbedienza vissute nel quotidiano. Dona alla tua Chiesa il dono di giovani pronti a prendere il largo, per essere tra i fratelli manifestazione della presenza di Dio, che rinnova e salva. Per Cristo nostro Signore. Amen

2) Vi comunico che nel percorso di Approfondimenti di AV che stiamo portando avanti con alcuni di voi, il prossimo 4 marzo alle ore 17 sarà presente don Rossano Sala per dare un suo contributo e aiutarci nella riflessione, SDB e laici.

Per partecipare attivamente è bene leggere in anticipo l’articolo “Alle radici del dono. Per una rinnovata cultura della gratuità” nel volume secondo di PG, pagg. 115-128. Chiunque voglia partecipare questo è il link:

https://us02web.zoom.us/j/81479434480?pwd=RXo0dEw3NjBhTXRvcDhBNGlpdU83QT09

ID riunione: 814 7943 4480

Passcode: 04032021

3) Per quanto riguarda la Settimana Vocazionale Salesiana del prossimo mese di marzo, vista l’impossibilità di spostarsi tra le regioni, questa la proposta:

– Invitiamo le Comunità, tenendoci in contatto, a proporre ad alcuni giovani più sensibili di condividere alcuni giorni di vita comunitaria, laddove è possibile.

– In alcuni momenti ci sarà un collegamento tra i vari partecipanti.

 

“I DIRITTI NEGATI AL TEMPO DEL COVID-19: LE NUOVE DISUGUAGLIANZE” – Webinar di Minori di Diritto e Salesiani Italia Centrale

Seguono gli appuntamenti previsti dal progetto GLI ADOLESCENTI AL TEMPO DEL CORONAVIRUS. Tra diritti negati, disuguaglianze e prospettive educative.

Dopo il successo riscontrato nel Webinar del 4 dicembre, che ha sollecitato l’attenzione di ragazzi, studenti, professionisti del settore e addetti ai lavori, venerdì 5 marzo 2021 in diretta dalle ore 17.00 sulla pagina Facebook “MinoridiDiritto” e sul canale YouTube “ICC SalesianiDonBosco” proponiamo il secondo degli incontri organizzati dal titolo I DIRITTI NEGATI AL TEMPO DEL COVID-19: LE NUOVE DISUGUAGLIANZE, dove affronteremo il tema delle disuguaglianze e dei diritti negati al tempo del Covid in riferimento alle nuove generazioni.

La pandemia ha evidenziato e aumentato le disuguaglianze tra i minori, rendendo difficile il riconoscimento dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Bambini e bambine, ragazzi e ragazze rischiano di vedere accrescere le condizioni di povertà, le difficoltà nell’accesso all’istruzione e alla salute e il mancato rispetto dei loro diritti essenziali.

“Oggi più che mai è fondamentale continuare a parlare di bambini/bambine e ragazzi/ragazze per sollecitare il dibattito e l’attenzione pubblica sulle disuguaglianze che stanno caratterizzando le condizioni di vita e le opportunità di sviluppo di molti minori”, afferma il prof. Farina, coordinatore – insieme a Don Emanuele De Maria – dell’Osservatorio Salesiano per i diritti dei minori.

All’appuntamento del 5 marzo interverranno: Arianna Saulini: Coordinatrice del Gruppo CRC; Marco Rossi-Doria: Vicepresidente di Con i Bambini; Andrea Morniroli: Coordinatore del Forum Disuguaglianze e Diversità; Andrea Farina: Osservatorio Salesiano per i diritti dei minori.

Sarà presente anche il Presidente di Salesiani per il Sociale – Italia Centrale Don Emanuele De Maria.

La Dott.ssa Arianna Saulini proporrà un’analisi sulle povertà e sulle profonde disuguaglianze emerse a seguito della pandemia, facendo riferimento al contenuto dell’11° RAPPORTO CRC, con particolare attenzione alla necessità di investire su ragazzi e ragazze.

Il Prof. Marco Rossi-Doria, partendo dal report promosso da Openpolis e Con i Bambini “Scelte compromesse – Gli adolescenti in Italia, tra diritto alla scelta e impatto della povertà educativa”, offrirà una fotografia sugli adolescenti in Italia e sugli strumenti volti ad eliminare o ridurre il divario educativo ormai presente nel nostro Paese.

Il Dott. Andrea Morniroli si occuperà di approfondire i risvolti pratici sui temi della marginalità e del sostegno all’inclusione.

Gli interventi saranno coordinati e in dialogo con il Prof. Andrea Farina.

L’ultimo appuntamento è previsto il 23 aprile 2021 – Nuove sfide: il Covid-19 quale occasione per ripensare strategie e politiche.

Salesiani Rimini, un cofanetto di pubblicazioni per conoscere la chiesa di Maria Ausiliatrice

La casa salesiana di Rimini, in occasione della festa di Don Bosco, ha prodotto un cofanetto che raccoglie tutte le pubblicazioni che riguardano la chiesa di Maria Ausiliatrice di Rimini.

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In vicinanza della festa di don Bosco la comunità salesiana di Rimini pubblica un cofanetto che raccoglie tutte le pubblicazioni riguardanti la sua chiesa di Maria Ausiliatrice.

Tale cofanetto contiene 12 pubblicazioni stampate in concomitanza di due centenari:

  • La nascita del beato Alberto Marvelli: 21 marzo 1918
  • L’arrivo dei salesiani a Rimini: 1919 – 2019

La raccolta riguarda l’edificio della Chiesa di Santa Maria Ausiliatrice che viene raccontata nei suoi aspetti storici, artistici e religiosi con diverse modalità espositive che vanno dal depliant al pieghevole, al fascicolo, al testo.

Questa scelta di optare per una forma variegata al posto di un unico testo commemorativo ha favorito la celebrazione del centenario con numerose manifestazioni collocate nelle principali feste dell’anno e ha incontrato interesse di diversi lettori: lo storico di professione, l’appassionato del territorio, il parrocchiano che rivive i tempi del suo recente passato e il turista in visita guidata nelle serate d’estate.

Tra tutti i testi ha particolare importanza la  Guida breve per la chiesa di Santa Maria Ausiliatrice ad opera del più qualificato autore riminese del settore: lo storico Piergiorgio Pasini.

Singolare invece il testo Persone e fatti della Chiesa di Maria Ausiliatrice scritta su un pieghevole ad otto ante per evidenziare il percorso cronologico.

Tutto l’impostazione grafica, è stata curata dallo studio Kaleidon sotto la direzione di Francesco Ramberti.

Non sono inseriti nella raccolta i testi di Sonia Bodellini e Adriani-Masini per il formato “extra large” e quello sulla via Crucis in via di elaborazione.

COLOPHON

Autori dei testi 

Adriani don Stefano, Bodellini Sonia, Granelli don Giovanni, Masini Manlio, Pasini Pier Giorgio, Pianori Silvia, Soru don Mauro 

Foto

Liuzzi Luciano, Urbinati Gilberto 

Coordinamento

Granelli don Giovanni e Soru don Mauro

Disegni

Copertina: Geometra Bonini Norberto; Mappa: Ramberti Fancesco

Progettazione e impaginazione grafica

Kaleidon Rimini

Distribuzione

Le pubblicazioni e il cofanetto sono disponibili presso la portineria dell’Istituto Salesiano di Viale Regina Elena n.7 – Rimini. Tel. 0541.390760

ELENCO DELLE PUBBLICAZIONI

TESTI

Sonia Bodellini

LA CHIESA DI SANTA MARIA AUSILIATRICE in Rimini

Lo stile gotico – Il simbolismo religioso – L’architetto Giuseppe Gualandi

Stefano Adriani, Manlio Masini

LA CHIESA DI SANTA MARIA AUSILIATRICE sul lido di Rimini  

Pier Giorgio Pasini

GUIDA BREVE PER LA CHIESA DI SANTA MARIA AUSILIATRICE 

VOLANTINI – PIEGHEVOLI

I personaggi

DON BOSCO Presenza e memoria del santo dei giovani

DON ANTONIO GAVINELLI   Inaugurazione del busto 13 gennaio 2019

Il Beato ALBERTO MARVELLI

Alcuni fatti

PERSONE E FATTI della chiesa di Maria Ausiliatrice

LA LAPIDE DEI PROFUGHI VENETI memoria di una comunità

IN MEMORIA DEI BENEFATTORI 1919 – 2019

Arte e fede

LO STILE GOTICO E IL SIMBOLISMO RELIGIOSO

della chiesa di Santa Maria Ausiliatrice in Rimini

LE VETRATE della chiesa di Maria Ausiliatrice a Rimini

LA VIA CRUCIS  di Enrico Arrighini 

N.B.I testi di Sonia Bodellini e di Stefano Adriani, Manlio Masini per il loro formato “extralarge” non sono inseriti nel cofanetto. La pubblicazione sulla via crucis è in preparazione.

Il testo di Sonia Bodellini è l’esercitazione per laurea in scienze religiose presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose “ Marvelli” di Rimini nell’anno accademico 2017-18 sotto la guida del prof. Alessandro Giovanardi.

E’ un’indagine accurata sullo stile neogotico sviluppatosi alla fine dell’Ottocento e sul simbolismo medioevale, ad esso collegato, in particolare della Chiesa di Santa Maria Ausiliatrice in Rimini realizzata dall’Ingegnere e Architetto bolognese Giuseppe Gualandi (1866-1944), costruttore di ben 59 chiese.

La tesi contiene una ricca documentazione di immagini e una completa pianta della chiesa e delle vetrate.

Il testo Di Manlio Masini con la collaborazione del parroco don Stefano Adriani percorre le tappe principali della storia della chiesa nel suo sviluppo edilizio e nelle sue più importanti manifestazioni religiose.

Il testo di Pier Giorgio Pasini fa parte della collana delle Guide brevi riguardanti le principali chiese della città di Rimini e del suo territorio. Sono editate dal settimanale Il Ponte. Scritta dal più importante storico dell’arte di Rimini, la guida offre una visione completa nei suoi aspetti storici, artistici e religiosi, piacevole da leggersi e corredata da tante e luminose fotografie.

Le altre pubblicazioni trattano diversi argomenti, sono state compilate in concomitanze di particolari ricorrenze dell’anno e sono arricchite da splendide fotografie.

Presentazione
Guarda anteprima

Salesiani in difesa dei giovani sul Giornale di Brescia

Dal notiziario dell’ispettoria Lombardo Emiliana.

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Lo scorso 30 gennaio, vigilia della festa del nostro santo Fondatore, il Giornale di Brescia ha pubblicato una lettera di forte impatto civico. Firmato dal Direttore della Casa, don Emanuele Cucchi, e sottoscritto da tutti i membri dei Consigli Educativi Pastorali lo scritto è stato una manifestazione di apprensione e sostegno in favore dei giovani, la cui formazione è stata messa a rischio da mesi e mesi di didattica a distanza forzata. Fino a che punto la cura sanitaria può giustificare la trascuratezza nell’educazione? Siamo consapevoli delle gravi conseguenze educative che dovremo fronteggiare nei prossimi anni, quanto più prolunghiamo l’attuale situazione di abbandono formativo? Queste le domande che animano il comunicato di don Cucchi e dei suoi collaboratori.

Riportiamo alcuni stralci del testo, disponibile sul sito del quotidiano bresciano.

Mi trovo alla guida della comunità educativa del Don Bosco di Brescia da quasi cinque anni, sono felice della missione educativa che mi è stata affidata, la condivido con uomini e donne preparati con un grande cuore e desiderosi di spendersi per il bene dei giovani. Riconosco anche tutte le qualità della mia terra, essendo bresciano di origine: la ricchezza delle sue tradizioni culturali, religiose, civili, produttive. Proprio per questo non posso evitare di esprimere la mia grande preoccupazione per il mondo giovanile… La chiusura delle scuole e la didattica a distanza hanno messo in evidenza con più chiarezza, e per certi aspetti hanno accelerato, il processo di frammentazione del tessuto comunitario, con il risultato che l’anima dei nostri ragazzi sta finendo in mille pezzi più velocemente… Per questa ragione trovo veramente imperdonabile l’aver chiuso le scuole, le chiese e gli oratori in questo periodo di difficoltà. Noi siamo pronti per dare il nostro contributo, ma per favore, permetteteci di incontrare i giovani. Non voglio sminuire l’importanza di un risposta adeguata anche sotto il profilo sanitario. L’emergenza c’è, la gente muore ed è necessario agire a tutela delle persone più fragili. Tra queste però ci sono anche i nostri ragazzi. La chiusura dei luoghi di cultura, preghiera e aggregazione è un messaggio chiaro e forte ai nostri giovani. Un messaggio che rischia di essere l’espressione di una resa nel compito che ci è affidato nel prenderci cura di loro.  (Leggi l’intero articolo)

Il Messaggero Veneto – Giovani alle prese con il futuro: promesse scritte sulla pelle

Pubblichiamo un articolo de Il Messaggero veneto su una iniziativa dell’istituto salesiano Bearzi di Udine.

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Da sempre attento alla realtà giovanile, l’Istituto Salesiano Bearzi di Udine presenta al pubblico il suo nuovo progetto musicale, “Le promesse che ho scritto sulla pelle”, un brano nato con lo scopo di raccontare il mondo dei giovani attraverso i giovani stessi. Al centro del progetto ci sono infatti i pensieri degli studenti di cinque classi delle scuole superiori del Bearzi che, guidati dai loro insegnanti, hanno condiviso le loro preoccupazioni sulla vita, sulle loro scelte, ed in generale sul loro futuro, timori e domande che ovviamente sono amplificati in questo particolare momento storico e ai quali la Dad, la didattica a distanza, non offre di certo facili risposte ed adeguato supporto.

“Chi l’ha detto che la strada è facile?”, inizia proprio così la canzone “Le promesse che ho scritto sulla pelle”, che prosegue tra le mura della “mia stanza” trasformata in questi tempi “nel mio grande universo”, dove i giovani si chiedono “come faccio a cercare un senso”. Dopotutto, adesso basta “una felpa che mi protegga da tutti i miei guai” e un’“antenna per amplificare il Wi-Fi”, e poi tutto sembra funzionare. I giovani possono però ancora contare su chi si accosta a loro aiutandoli a capire che ognuno di loro ha “un’anima enorme” e che “su questo palco” i veri attori sono proprio loro. “Credere che tutto sia possibile anche quando è incomprensibile”, infatti, non è solo il ritornello della canzone, ma anche il messaggio di speranza che questo brano vuole portare a tutti i ragazzi.

Disponibile in rete dal 31 gennaio con un videoclip su YouTube e sulle principali piattaforme musicali digitali, il brano non coinvolge però soltanto i giovani ma anche diversi talenti musicali attivi in alcune case salesiane del Triveneto, a partire dall’autore del brano, il rapper Proph (Alberto Boldrini, docente al collegio salesiano Astori di Mogliano Veneto) che lo ha cantato assieme a Caterina Cesca (maestra all’Istituto Bearzi), per arrivare poi al chitarrista Gianni Montagner (volontario all’oratorio don Bosco di San Donà) ed al produttore della canzone Simone Rizzi (formatore al Cfp Bearzi di Udine) che vi ha suonato anche il basso. —

Salesiani Milano, sottoscrizione missionaria per i ragazzi dell’Etiopia, Sud Sudan e India

Su Il Giorno di Milano, a firma di Laura Lana, è uscito un articolo sulla sottoscrizione missionaria 2021 dei Salesiani di Milano in favore di progetti in Etiopia, Sud Sudan e India.

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Un laboratorio di scienze per gli adolescenti in India e un centro di saldatura in Etiopia. Anche durante la pandemia, docenti e
studenti dei Salesiani hanno adottato dei progetti umanitari nelle zone più svantaggiate del mondo. Negli anni scorsi alcuni alunni avevano partecipato alla realizzazione dei centri didattici, accompagnando missionari e docenti. Oggi, invece, anche per le limitazioni da pandemia, si inizia con… Un laboratorio di scienze per gli adolescenti in India e un centro di saldatura in Etiopia. Anche durante la pandemia, docenti e studenti dei Salesiani hanno adottato dei progetti umanitari nelle zone più svantaggiate del mondo. Negli anni scorsi alcuni alunni avevano partecipato alla realizzazione dei centri didattici, accompagnando missionari e docenti. Oggi, invece, anche per le limitazioni da pandemia, si inizia con l’aiuto a distanza.

“Sono diverse iniziative che intendiamo sostenere con la vendita dei biglietti della sottoscrizione missionaria 2021 tramite la Fondazione Opera Don Bosco onlus – spiegano i Salesiani di viale Matteotti, diretti da don Elio Cesari (nella foto) -. I programmi mirano a garantire un’istruzione di qualità che soddisfi le aspettative del mondo del lavoro locale, offrendo maggiori opportunità d’impiego in quei luoghi”. La prima iniziativa è affidata agli alunni della scuola Marelli: un nuovo laboratorio di scienze per il futuro dei ragazzi Pudupatti in India. Il liceo Christ King di Pudupatti nel Tamil Nadu ha infatti attivato un progetto per offrire formazione tecnica ai giovani più vulnerabili delle zone rurali. Da Sesto inizia così la raccolta fondi per contribuire all’acquisto della strumentazione e del materiale didattico. Gli allievi della scuola Breda stanno invece lavorando per l’estensione del laboratorio di saldatura del Don Bosco Vocational Training Center di Makallé, in Etiopia. Lì, grazie anche al contributo delle Opere Sociali Don Bosco, da circa due anni esiste questo centro con dieci postazioni di lavoro. “La crescente richiesta del mercato locale di saldatori qualificati ci sollecita per permettere a un numero maggiore di giovani di formarsi e acquisire il titolo professionale”. L’obiettivo è arrivare a 40mila euro con la vendita di biglietti della sottoscrizione missionaria. Infine, gli allievi del centro di formazione professionale Falck si occuperanno degli aiuti per le famiglie di Tonj in Sud Sudan, una delle zone più povere del Paese, teatro di frequenti conflitti e violenze. Obiettivo: acquistare cibo e kit sanitari necessari per fronteggiare l’emergenza da Covid.

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Salesiani Sicilia, Don Stefano Martoglio presenta la strenna 2021

Dal notiziario dell’ispettoria Siciliana.

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Il Movimento Giovanile Salesiano e la Famigli Salesiana di Messina, il 5 febbraio, organizza la presentazione della strenna 2021 “Mossi dalla Speranza”, il messaggio annuale di don Ángel Fernández Artime, successore di don Bosco. L’evento vedrà anche la presenza di don Stefano Martoglio, Vicario del Rettor Maggiore. Durante la presentazione sono previsti i saluti dell’Ispettore don Giovanni D’Andrea e dell’Ispettrice suor Maria Pisciotta.

L’appuntamento previsto per le 18.30, sarà trasmesso sul Canale a YouTube Salesiani Sicilia, grazie alla regia dell’Equipe Ispettoriale di Comunicazione Sociale.

L’incontro rientra nel programma dei festeggiamenti in onore di Don Bosco, che quest’anno sono stati rimodulati in una nuova versione per far fronte all’emergenza sanitaria.

Pierpaolo Galota

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Dossier Catechista: la sfida del digitale

Si riporta la notizia proveniente da “La voce e il tempo” a cura di don Valter RossiDirettore di Dossier Catechista – riguardo la grande sfida che, l’Editrice Elledicì e lApostolato digitale, hanno scelto di affrontare: il digitale.

Dossier Catechista la «sfida» del digitale con l’équipe dell’Apostolato

La collaborazione tra l’équipe dell’Apostolato digitale e la rivista della Elledici Dossier Catechista inizia in un momento ben preciso ed importante. Coincide (casualmente?) con l’uscita del Nuovo Diretto-rio per la catechesi, redatto dal Pontificio Consiglio per la Promozione della nuova evangelizzazione. Il documento, approvato da Papa Francesco il 23 marzo 2020, memoria liturgica di San Turibio di Mogrovejo che, nel XVI secolo, diede forte impulso all’evangelizzazione e alla catechesi, sarebbe stato pubblicato nel mese di giugno, ma il testo iniziava a circolare nella nostra redazione. Erano i giorni del primo lockdown e scoprivamo che la tecnologia ci dava la possibilità di vederci e lavorare restando comodamente seduti sul divano.

Un Meet ci unì, e iniziammo a scambiarci idee ed intuizioni proprio su un punto che stava segnando la novità di quel Direttorio così innovativo: il digitale. Lo confesso, avevo la consapevolezza di parlare con un esperto (don Luca Peyron – coordinatore del Servizio per l’apostolato digitale), per cui mi limitavo ad annuire e confermare, ma dentro di me cresceva la convinzione che le riflessioni che stavamo facendo di fronte ai primi segnali di una «rivoluzione Covidiana» ormai iniziata non potevano fermarsi chiudendo quella conversazione virtuale (ma assai reale). E le parole del Direttorio che stavo leggendo avevano un peso eccezionale: l’educazione al buon uso del digitale, l’accompagnamento nel mondo virtuale, l’esigenza di essere presenti testimoniando i valori del Vangelo… Mi chiedevo: «Ma i nostri catechisti e le nostre catechiste sono pronte ad affrontare questa sfida?».

Non solo per quanto riguarda l’aspetto tecnico-pratico(per quello basta forse un nipote con molta pazienza e un proposito quaresimale), quanto piuttosto per un approccio mentale nuovo, non terrorizzato, né ingenuo, ma sapienziale e fruttuoso. Non potevo lasciarmi scappare l’occasione di incastrare don Luca e la sua équipe nella redazione della rivista, e così arrivammo al dunque. Si trattava di fare un po’ di spazio nella rivista per una riflessione slegata dalla praticità del «fotocopia, distribuisci e colora» che rende tanto felici catechisti e bambini. Due pagine di riflessione e di formazione al digitale, ma non per questo meno utili, anzi indispensabili. Una nuova rubrica che desse punti di riferimento e rispondesse alle richieste del Nuovo Diretto-rio di far crescere «una più profonda comprensione della cultura digitale, aiutando a discernere gli aspetti positivi da quelli ambigui» (n° 216). A mio parere si trattava di una sfida. Non tanto per l’indubbia capacità dell’Apostolato Digitale di centrare i problemi importanti, quanto piuttosto per le difficoltà di coinvolgere nella riflessione «il grande pubblico», soprattutto in un momento in cui si speravano soluzioni immediate a problemi complessi e a sfide che ci avevano volto, come comunità ecclesiali, impreparati.

La sospensione delle Messe persino a Pasqua, la chiusura degli oratori, l’interruzione della catechesi, la socialità ridotta, il distanziamento non potevano trovare risposte a basso prezzo ma chiedevano un surplus di faticosa riflessione. Ora stiamo impaginando l’ultimo numero di questa faticosa annata che ci ha tolto molto catechismo in presenza ma ci ha dato l’occasione di pensare, e viene naturale provare a fare sintesi. Ci siamo riuniti nel consiglio di redazione e ci siamo chiesti quanto siano stati apprezzati questi articoli. Forse non abbastanza, ma un primo percorso è iniziato e non intendiamo fermarci. Anche noi rischiamo di diventare prigionieri della «cultura dell’istantaneo». «La sfida dell’evangelizzazione comporta quella dell’inculturazione nel continente digitale» (372), afferma il Direttorio, ribadendo l’importanza di offrire spazi di esperienza di fede autentica, capaci di fornire chiavi interpretative per temi forti, come la corporeità, l’affettività, la giustizia e la pace. Come salesiani, proprio nei dintorni della festa nostro santo fondatore, ribadiamo che: «Quando si tratta di qualche cosa che riguarda la grande causa del bene, Don Bosco vuol essere sempre all’avanguardia del progresso».

Editrice Elledici
Dossier Catechista
Apostolato Digitale

Avvenire – Mostra dedicata a don Paolo Albera, secondo successore di Don Bosco

Su Avvenire è uscito un articolo a firma di Antonio Carriero sulla mostra dedicata a don Paolo Albera al “Museo Casa Don Bosco” di Valdocco.

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In occasione del primo centenario della morte di don Paolo Albera (1921-2021), secondo successore di don Bosco, “Museo Casa Don Bosco” di Valdocco (Torino) ha organizzato la mostra “Il mondo negli occhi”, composta di 29 postazioni espositive, 17 tra lettere e documenti e 26 foto. «Non appena si alza il velo della storia e si inizia a diventare più familiari con i tratti della vita e della eredità carismatico-spirituale del ” petit don Bosco “, come lo chiamavano in Francia, Paolo Albera conquista per la sua modernità», racconta don Silvio Roggia, che insieme a don Aldo Giraudo e Paolo Vaschetto ha curato i testi e le ricerche per la mostra. Don Albera è stato tra i primi salesiani a vedere don Bosco all’opera. Divenuto rettor maggiore dei salesiani, viaggiando in nave, in carrozza, a cavallo e in automobile, ha potuto rendersi conto dell’espansione dello spirito di don Bosco ai quattro angoli del mondo, dall’America alla Terra Santa al Nord Europa. «È stato sorprendentemente internazionale per i suoi tempi – prosegue don Roggia -. Apre una presenza salesiana in Francia; affronta un lungo viaggio di tre anni per visitare tutte realtà missionarie salesiane in America, dalla Terra del Fuoco a New York e, successivamente, la Palestina e molti Paesi europei. Parla e scrive correntemente in francese e dai sessant’anni in poi anche in inglese. Durante la prima guerra
mondiale, che arruola circa la metà dei salesiani sui vari fronti, intrattiene una corrispondenza intensissima con loro, moltiplicando le forze con quelli rimasti per prendersi cura dei tanti orfani, qualunque sia la loro nazionalità». Don Albera è stato un testimone oculare del passaggio tra il XIX e il XX secolo, un momento delicato per la sua Congregazione, la Chiesa e il mondo intero, che culminerà con la Grande Guerra, uno degli spartiacque più drammatici della storia contemporanea. Attualmente, e per tutto l’anno centenario, la mostra è su www.donalbera.museocasadonbosco.it e, in presenza, non appena si potrà circolare liberamente.