Varazze, cittadinanza onoraria all’oratorio salesiano in occasione della visita del Rettor Maggiore

Da La Stampa.

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Riconoscendo l’importanza della via che San Giovanni Bosco ha tracciato a Varazze nel lontano 1871 il Comune ha deciso di conferire la cittadinanza onoraria all’Oratorio Salesiano. Un momento storico previsto nel Consiglio comunale convocato per oggi, mentre alla comunità Salesiana il conferimento sarà «ufficializzato» il 5 novembre con la visita del rettore maggiore Don Fernandez Artime Angel, decimo successore di Don Bosco. «Con questo atto – ha spiegato il sindaco Luigi Pierfederici – vogliamo rendere merito alla presenza dell’Oratorio Salesiano nella nostra città. Sono tante le generazioni di varazzini che hanno abbracciato lo spirito salesiano frequentando il collegio impegnandosi nelle attività formative, aggregative sportive e culturali o semplicemente frequentando i cortili dell’oratorio. Il collegio, tra l’altro, ha visto tra i suoi più illustri studenti il presidente della Repubblica Sandro Pertini». Proprio l’anno scorso inoltre sono stati festeggiati i 150 anni di presenza dei Salesiani a Varazze. «L’impegno profuso per i giovani della città non è mai venuto meno – aggiunge il sindaco – Ricordo che La presenza del carisma salesiano a Varazze rappresenta un asse importante della storia della città, un tempo supportato anche dalle Figlie di Maria Ausiliatrice. Molte le attività che hanno avuto origine grazie ai Salesiani: la filodrammatica Don Bosco, gli Spiritual Songs, il Don Bosco Calcio, la PGS Ginnastica Primavera, la PGS Juvenilia basket, TeleVarazze.

Albania: esperienza di formazione congiunta per i salesiani del quinquennio

Ventidue salesiani nella fase del quinquennio, appartenenti all’Ispettoria dell’Italia Meridionale (IME) e della Circoscrizione Italia Centrale (ICC), stanno vivendo dal 18 al 23 ottobre un’esperienza di formazione congiunta in Albania e Kosovo. Di seguito la notizia a cura di ANS.

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Ventidue salesiani nella fase del quinquennio, appartenenti all’Ispettoria dell’Italia Meridionale (IME) e della Circoscrizione Italia Centrale (ICC), con i loro rispettivi Ispettori e Vicari ispettoriali, stanno vivendo dal 18 al 23 ottobre un’esperienza di formazione congiunta in Albania e Kosovo, visitando le comunità salesiane presenti in quelle terre: Pristina, Gjlan, Scutari e Tirana, e incontrando i loro confratelli, i laici e i giovani.

L’obiettivo dell’incontro è il confronto con la presenza salesiana in un contesto religioso e sociale a maggioranza islamico, vedere come i salesiani operano nell’educazione e quale stile di evangelizzazione realizzano, conoscere la storia della persecuzione comunista, la vitalità della comunità cristiana e le sfide che affronta.

Molti interessanti sono stati gli incontri con alcuni neofiti in Kosovo, che hanno raccontato i motivi della loro conversione, la gioia di essere stati battezzati in età adulta, la ricchezza della vita cristiana in un territorio a maggioranza musulmana.

Davvero sfidante è stata la visita nella comunità di Gjilan dove quattro salesiani lavorano in una scuola con 350 studenti e i cattolici di tutta la città sono 18. Il Direttore, don Bledar Huba, ci ha raccontato l’opera di educazione e di testimonianza eroica che offrono i salesiani ai giovani. A fronte di un iniziale pregiudizio di andare a scuola da “quelli con la croce”, le perplessità iniziali vengono superate attraverso la vicinanza, la serietà didattica, l’affetto e la presenza in mezzo ai ragazzi.

“Ci siamo accorti di un bel clima relazionale tra salesiani e ragazzi e la gioia della nostra presenza tra loro era evidente nei loro occhi e nell’avvicinarsi a noi salesiani che venivano da un altro paese”

ha commentato don Francesco Marcoccio, Vicario dell’ICC.

Ora la compagine salesiana procede il suo viaggio verso Scutari, dove, oltre alla visita alla comunità salesiana, è prevista la testimonianza di alcuni cristiani che hanno vissuto la persecuzione durante il regime comunista di Enver Hoxha.

Il clima di allegria e di fraternità, la profondità spirituale nelle celebrazioni e nelle condivisioni e la bellezza delle realtà visitate stanno rendendo unica e formativa tale esperienza dei salesiani coadiutori e sacerdoti del quienquennio.

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Sicilia, “Capaci… di raccontare”, 30 anni dopo

Dal sito dei Salesiani di Sicilia.

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Ai Salesiani di Ragusa, sabato 22 alle ore 09.30, davanti l’albero della legalità presso la rotonda di via A. Gagini, di fronte l’Oratorio Centro Giovanile Salesiano, si terra l’ultima tappa del percorso”Capaci…di raccontare”, iniziato a maggio 2022 per ricordare le vittime della mafia.

“Capaci…di raccontare” è il titolo della manifestazione, organizzata da un comitato costituito da adulti e giovani del Centro e patrocinata dal Comune di Ragusa, in stretta collaborazione con la Questura di Ragusa e la Polizia di Stato, che vuole proporre alla cittadinanza tutta, alle famiglie ed ai giovani in particolare, il ricordo degli eventi di quei giorni che segnarono le vite di tanti.

Il 22 ottobre arriverà nella città di Ragusa la teca contenente la Quarto Savona 15, una delle auto di scorta del giudice Falcone che da anni gira l’Italia come simbolo della lotta alla mafia.

“Sarà un momento – spiega don Enrico Frusteri – in cui fare memoria ed essere capaci di raccontarne i fatti, anche a chi non era ancora nato e così sensibilizzare sempre di più alla legalità”.

Il programma della manifestazione prevede alle ore 09.30 accoglienza e saluto delle autorità presso l’albero della legalità, alle ore 10.00 inizio manifestazione alla presenza delle scolaresche con l’inaugurazione del monumento di ricordo e alle ore 11.00 presso il Cineteatro Don Bosco, vi saranno una serie di testimonianze intervallate da momenti di storytelling (musica e attività). La fine dell’evento è prevista per le 12.30

All’evento parteciperanno diversi testimoni, quali la Sig.ra Tina Montinaro (moglie dell’agente di scorta Antonio Montinaro, rimasto ucciso nella strage di Capaci), Angelo Corbo (agente di scorta scampato all’attentato di Capaci), Luciano Traina (già Ispettore di Polizia e fratello di Claudio Traina, rimasto ucciso in Via D’Amelio).

La teca rimarrà alla pubblica e profonda ammirazione della cittadinanza fino a domenica 23 ottobre alle ore 12.00.

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Un minuto di bellezza – Contest per il Sud

Dal sito dell’Ispettoria Meridionale.

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Partecipa al Contest “1 minuto di bellezza” dedicato all’Italia meridionale e alla sua bellezza, raccontata solo parzialmente e spesso in modo stereotipato!
Il progetto nasce dalla collaborazione tra Fondazione CON IL SUD e Fondazione Magna Grecia, con l’obiettivo di provocare una narrazione alternativa dei nostri territori coinvolgendo direttamente chi li vive: i giovani e i giovanissimi, gli operatori della comunicazione e i filmaker attraverso i linguaggi audiovisivi e dei social network.
In particolare, il Contest vuole dare luce a quel Sud in cui la società civile vuole essere protagonista del proprio futuro, c’è voglia di fare rete e collaborare per il bene comune. Un Sud che vive anche di contraddizioni: periferie e contesti sociali dove, seppur tra le difficoltà, si offrono opportunità ai ragazzi, nascono imprese sociali create da giovani e donne, i beni confiscati alle mafie sono riutilizzati dai cittadini, si valorizzano i talenti, si tutela l’ambiente e i servizi socio-sanitari sono di qualità. Un Sud dove la cultura è viva e rappresenta uno strumento fondamentale per lo sviluppo umano e sociale.

Sono previste due distinte sezioni di partecipazione:

Instagram #thereelsud
Rivolta ai giovani residenti nei territori delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia, invitati a esprimere la propria creatività utilizzando il formato reel di instagram.

Cortometraggi
Rivolta ai videomaker professionisti (filmaker, visual artist, videofotografi, ecc) residenti nei territori delle regioni Basilicata Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia, che potranno presentare “corti” della durata esatta di 60 secondi.

Il termine ultimo d’iscrizione è il 30 ottobre. Per tutti i dettagli è possibile consultare il sito ufficiale del Contest cliccando QUI.

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Intervista a La Repubblica: “Don Artime: La politica faccia di più bisogna investire per i nostri giovani”

La Repubblica, ed. Palermo, ha intervistato il Rettor Maggiore in visita nelle opere salesiane della città.

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«Non è più il tempo di ripetere ai nostri giovani: “Si fa così perché lo dico io”. Non vale nella famiglia, non vale nella società».
Don Angel Fernandez Artime ha parole schiette: «I nostri giovani vanno ascoltati. Ed è il dialogo la via maestra per fronteggiare il disagio sempre più diffuso». Il rettore maggiore dei Salesiani ha appena finito di parlare ai ragazzi dell’istituto don Bosco Ranchibile, oggi riceverà la cittadinanza onoraria di Palermo e poi la laurea honoris causa in Scienze pedagogiche all’Università. «Bisogna investire di più sui giovani, per prevenire il disagio e la violenza», ripete il sacerdote. Invece, il tema dei giovani non è stato affatto al centro dell’ultima campagna elettorale.

Perché, secondo lei?
«Sa cosa diceva don Bosco 150 anni fa ai governanti: “Se oggi la politica non si occuperà dei ragazzi di strada, domani la società si troverà con gravi problemi. Si troverà con delle persone con una pistola in mano”. Sono parole di grande attualità, che dovrebbero richiamare tutti a un impegno straordinario verso un’unica direzione: i giovani».

Negli ultimi mesi, Palermo ha scoperto la violenza delle bande giovanili. Come si fronteggia?
«È un’emergenza di molti paesi, un tema complesso. Nel Salvador, le scorribande delle maras hanno raggiunto livelli preoccupanti. Solo un’azione congiunta fra le istituzioni e la società può dare una risposta. Perché non bastano gli arresti, bisogna incidere più a fondo nella società».

Cosa esprime la violenza delle gang giovanili?
«Bisogna saper cogliere il grande senso di sfiducia che oggi i giovani sentono per il loro futuro.  È davvero un  momento delicato, ma come educatore non posso che insistere nell’unica strada che conosco, quella del dialogo.
Da realizzare ognuno nel proprio ambito, e poi anche in modo organizzato. Ad esempio, bisognerebbe realizzare sempre di più tavoli attorno a cui sedersi, per risolvere i problemi che affliggono la nostra gente».

Quali dovrebbero essere le priorità oggi?
«Ci sono famiglie che fino a qualche tempo fa vivevano con dignità: adesso, vanno al banco alimentare per chiedere aiuto. Abbiamo la responsabilità di essere sempre vigili e attenti rispetto a quello che accade attorno a noi».

Quanto la crisi delle famiglie incide sul disagio giovanile?
«La fragilità riguarda innanzitutto le famiglie, che vanno sostenute in tutti i modi nella fase storica che viviamo, resa complessa dalla pandemia».

Gli interventi fatti in questo periodo su vari versanti del disagio sono stati efficaci secondo lei?
«È sempre un problema intervenire sull’onda dell’emergenza. Piuttosto, bisogna investire profondamente sul domani. Soprattutto, nell’educazione e nella cultura. Solo così potremmo ottenere risultati significativi».

Qual è il modello di scuola che parla davvero ai giovani, anche nei territori più difficili dei sud
del mondo?
«Il metodo educativo di don Bosco e l’impegno dei salesiani in 140 paesi ci dice che c’è un solo modo: essere fra i ragazzi, sempre».

Salesiani Sicilia: Messaggio di Don Ángel F. Artime ai volontari del Servizio Civile

Il Rettor Maggiore, Don Ángel F. Artime, ha mandato un messaggio ai volontari del Servizio Civile, incitando i giovani a credere fermamente nel sevizio che stanno svolgendo.

Siate generosi ovunque vi troviate , perché offrite la vostra vita, la vostra potenzialità, il vostro tempo a coloro che incontrate.

Salesiani Sicilia

Il Rettor Maggiore in visita a Palermo: riceverà la laurea honoris causa in Scienze pedagogiche

Dall’edizione online del Giornale di Sicilia.

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La Sicilia accoglie il decimo successore di San Giovanni Bosco, don Ángel Fernández Artime, che sarà in visita a Palermo. Due le giornate di incontri, di celebrazioni ma anche di festa. Mercoledì 12 e giovedì 13 ottobre gli istituti salesiani di Palermo accoglieranno chi oggi è il riferimento, storico e simbolico, di tutto il movimento e del sistema educativo che si ispira al Santo di Valdocco. Un sistema che sul fronte scolastico permette di registrare dati che in Sicilia sono in controtendenza. La regione fa, infatti, i conti con il triste primato della dispersione.

All’istituto Don Bosco Ranchibile si rileva, invece, un costante aumento di nuove iscrizioni e si lavora quotidianamente al potenziamento dei servizi e delle attività extrascolastiche, sempre più richieste. Una scuola, quindi, che da comunità educativa si fa casa che accoglie per i suoi allievi. C’è poi un altro fronte, sempre a Palermo, che sul fronte formativo si rivolge ad un’altra ampia fetta di giovani.

All’istituto Gesù Adolescente è stata rilanciata l’offerta della formazione professionale. Prendendo le mosse della pedagogia salesiana, si mira a incoraggiare e potenziare le qualità dei giovani attraverso un’azione peculiare sulla loro intelligenza pratica.

E, sempre a Palermo, c’è ancora un altro aspetto formativo. Quello portato avanti dall’oratorio dell’istituto Santa Chiara, nel cuore dell’Albergheria. Punto di riferimento in un territorio che per molti versi rimane ancora schiacciato da sacche di povertà.

Tre diverse dimensioni della formazione con un sostrato comune: il sistema preventivo. Sistema per il quale i salesiani sono riconosciuti a livello mondiale. Presenti in 134 Paesi con scuole di ogni tipo, la congregazione fondata da Don Bosco è attiva pure con 92 istituzioni universitarie in 22 nazioni. L’Istituzione, della quale il rettor maggiore è il leader, è riconosciuta dalle Nazioni Unite e dalla Comunità Europea come la più grande e numerosa istituzione educativa privata.

Ed è proprio per il quarantennale impegno profuso a servizio dei giovani in seno alla Congregazione Salesiana che, giovedì 13 ottobre, a Palazzo Chiaramonte – Steri sarà conferita a Don Ángel Fernández Artime la laurea “honoris causa” in Scienze pedagogiche da parte del magnifico rettore dell’Università degli studi di Palermo, il professore Massimo Midiri.

In mattinata a Palazzo delle Aquile avverrà, invece, il conferimento della cittadinanza onoraria della Città di Palermo da parte del sindaco Roberto Lagalla. Alle 10 di giovedì 12 ottobre la conferenza stampa all’istituto Don Bosco Ranchibile di via Libertà 199.

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“Un passo avanti” – Presentazione del Bilancio Sociale di AGS per il Territorio

Giovedì 27 Ottobre 2022, presso la Sala Sangalli di Valdocco a Torino (via Maria Ausiliatrice 32, 10152 Torino), verrà presentato “Un passo avanti“, il Bilancio Sociale 2021 di AGS per il Territorio.

In tale occasione verranno inoltre discusse le sfide per il futuro e verrà servito un buffet, a cura degli studenti del corso di Ristorazione del CNOS-FAP Valdocco.

Programma

  • Ore 10:00 | Accoglienza
  • Ore 10:30 | Saluti istituzionali
  • Ore 11:00 | Presentazione del Bilancio Sociale e sfide per il futuro
  • Ore 12:30 | Buffet

È gradita conferma di partecipazione sul sito o scrivendo a: ags@agsterritorio.it

 

Info ed iscrizioni
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A Ragusa l’iniziativa “Capaci di… Raccontare”

Dal sito ispettoriale della Sicilia.

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Nell’ambito dell’iniziativa “Capaci di… Raccontare”, i Salesiani di Ragusa in stretta collaborazione con la Questura ed il Comune di Ragusa, il 21 settembre 2022, in occasione del 32° anniversario, hanno ricordato il Beato Rosario Livatino. È stata l’occasione per ricordare anche il Beato Padre Pino Puglisi, parroco alla Parrocchia San Gaetano di Brancaccio, periferia di Palermo. L’iniziativa, giunta alla terza tappa, rientra in un programma messo appunto da genitori e giovani dell’Oratorio Centro Giovanile che già si sono radunati sotto “l’albero della legalità” sito nel giardino comunale adiacente l’ingresso dell’oratorio, lo scorso 23 Maggio in ricordo del Giudice Falcone ed il 19 Luglio per ricordare il Giudice Paolo Borsellino e le scorte. Il momento di ieri è stato caratterizzato dalla presenza non solo dei giovani dell’oratorio ma anche di studenti delle scuole primarie e secondarie della nostra città e dei loro insegnanti. La pioggia di ieri dunque non ha fermato l’iniziativa radunando così tutti gli intervenuti presso il Cinema Teatro don Bosco; ciò non ha permesso però di dimenticare il nostro albero con una foto dello stesso proiettata per tutta la durata del momento. Il momento è stato caratterizzato da un video racconto inviatoci dai giovani del Centro Padre nostro di Brancaccio che ancora oggi operano a favore dei giovani emarginati nel nome di 3P e con il suo stile.

Presenza graditissima è stata quella del prof. MARCO PAPPALARDO, Salesiano Cooperatore di Catania nonché scrittore e giornalista che tra i suoi vari testi, ne ha realizzato 2 raccontando le storie di 3P e Rosario Livatino. Il suo intervento, mirato ai ragazzi presenti ma anche agli adulti è stato molto chiaro: “non svendetevi per pochi denari a chi vi offre guadagni facili e a chi, con atteggiamenti arroganti, tenta di sopprimere la brava e onesta gente che vive del proprio lavoro. Questo è dire no alla mafia che oggi più che mai si insidia la dove c’è tanto denaro e la dove ci sono “posti non occupati”. Le presenze giovanili ammontavano circa a 80 ragazzi nonostante le condizioni meteo non erano incoraggianti; questi numeri fanno ancora riflettere gli organizzatori che l’obiettivo è stato raggiunto proprio perché l’idea è quella di coinvolgere a questi momenti, i giovani che trent’anni fa non erano ancora nati e RACCONTARE loro i fatti proprio per non dimenticare e suscitare in loro un civismo atto formare coscienze orientate in maniera consapevole, alla legalità.

Il momento ha avuto inizio con il saluto del direttore dell’Opera Salesiana don Pippo Fallico a nome di tutta la comunità Salesiana. Presenti le autorità civili, militari ed amministrative della nostra città, il dirigente dell’U.P.G.S.P. dott. Chessari, i Carabinieri del Comando Provinciale Ragusa con la presenza del Tenete Manganiello comandante del Nucleo Radio Mobile, il tenente Allù della Guardia di Finanza, gli Ispettori Antincendio Iacono e Gurrieri dei Vigili del Fuoco a nome del loro comandante ing. Barbera. La presenza della Polizia di Stato è stata caratterizzata dal dono molto gradito per i ragazzi di un diario scolastico della Polizia di Stato che il dottore Chessari ha voluto personalmente consegnare ai ragazzi presenti, nel momento finale della manifestazione. Il Sindaco Peppe Cassì, a nome della città, ha salutato tutti presenti con la grande consapevolezza che Ragusa non può più fare a meno di momenti così importanti che stimolano ideali di giustizia e legalità alle nuove generazioni. La manifestazione si è conclusa con il solito clima di festa e di speranza che caratterizza questi momenti. I prossimi appuntamenti saranno il 22 e 23 ottobre con l’arrivo qui a Ragusa della teca con la Quarto Savona 15, auto di scorta del Giudice Falcone.

Sarà questo il momento finale di questo entusiasmante percorso che ha caratterizzato questo 2022 proprio per sottolineare che, anche se sono passati più di 30 anni, non vogliamo dimenticare chi ha dato la propria vita in nome della giustizia, della legalità e della libertà costringendo le cosche mafiose a fare passi indietro proprio perché non sono più solo la magistratura e le forze dell’ordine a combatterle ma i cittadini tutti e i giovani in particolar modo. Un detto africano dice “dimmi che giovani hai e ti dico che futuro avrai”; bene, noi oggi possiamo dire di avere giovani sensibili che insieme alle loro famiglie, insieme alla scuola, insieme agli oratori, ci fanno sperare in un mondo diverso, nuovo, migliore.