Tutte le attività del TGS Eurogroup dell’estate 2024 e le proposte per il 2025

Con il tradizionale appuntamento TGS Eurogroup di fine estate, il TGS Back Together, ritrovo di studenti e volontari che hanno partecipato alle attività estive della nostra associazione, tenutosi quest’anno domenica 22 settembre, l’Estate TGS Eurogroup 2024 è giunta a conclusione. Un’estate caratterizzata da una serie di molteplici attività associative rivolte a studenti, volontari e famiglie, accomunate dal desiderio di presentare una proposta educativa di qualità sia sul territorio locale che all’estero.

Le attività associative dell’Estate TGS Eurogroup 2024 hanno visto alcune gradite conferme assieme a novità assolute. E già si guarda all’estate 2025!

TGS Irlanda 2024

Per il terzo anno consecutivo TGS Eurogroup è tornato nella verde Irlanda. 30 studenti, 5 accompagnatori, incluso un Salesiano Cooperatore, coadiuvati da 1 membro del Consiglio Direttivo e 1 membro dello Staff TGS Eurogroup nella parte iniziale e conclusiva dell’esperienza: questi gli attori in scena per il Corso estivo di lingua inglese in Irlanda “TGS Irlanda 2024”, rivolto agli studenti della scuola secondaria di 2° grado e svoltosi da domenica 14 luglio a domenica 29 luglio 2024. Dietro le quinte laboriosamente si adoperava la Segreteria TGS Eurogroup e l’intero Consiglio Direttivo, impegnati già dallo scorso autunno nell’organizzazione, pianificazione del programma, accordi con la Comunità Salesiana ospitante, arruolamento e formazione agli accompagnatori. L’esperienza didattica, la scoperta della cultura irlandese, l’incontro e il confronto con la comunità locale, le visite guidate e, ultima ma non certo per importanza, l’esperienza cristiana di vita di gruppo, hanno ancora una volta sancito la buona riuscita dell’iniziativa, come testimoniano gli entusiastici questionari di valutazione finale che studenti e genitori hanno fatto recapitare in segreteria nelle scorse settimane.

“TGS Irlanda 2024” è un progetto educativo nato dalla collaborazione tra TGS Eurogroup e i Salesiani d’Irlanda, con i quali l’associazione ha iniziato fin dal 2019 un prezioso percorso di progettazione pastorale congiunta che ha portato nel 2022 all’avvio di questa nuova esperienza di vita di gruppo. I nostri studenti sono stati ospiti del complesso ottocentesco del St Patrick’s College, sede di una prestigiosa Università Pontificia e cuore pulsante del campus universitario di Maynooth. Gli insegnanti madrelingua li hanno accompagnati in un percorso di approfondimento della lingua inglese e della cultura irlandese, nell’ambito del percorso didattico in preparazione degli esami Cambridge PET (Preliminary English Test) o FCE (First Certificate in English), che alcuni studenti selezionati hanno potuto sostenere a Dublino al termine dell’esperienza. Non sono mancate le visite alla capitale irlandese e in altri luoghi d’interesse, oltre agli incontri e alle esperienze di condivisione con la comunità locale, che hanno portato i nostri ragazzi a cimentarsi con entusiasmo in giochi gaelici e danze irlandesi. Un grazie particolare a Fr Cyril Odia, responsabile della Pastorale Giovanile dei Salesiani d’Irlanda, che ha coordinato in loco molte delle attività proposte e ha coinvolto nel progetto una squadra di Volontari Salesiani del posto, nell’ambito del progetto di tirocinio associato al percorso di studi del Master in Pastorale e Spiritualità Giovanile proposto dalla stessa università pontificia di St. Patrick’s in collaborazione con i Salesiani d’Irlanda.

TGS Malta 2024

Per gli studenti della Scuola Secondaria di 1° grado una novità assoluta: la proposta del Summer Camp, ampiamente sperimentata in Italia con successo nelle estati 2020, 2021 e 2022, per la prima volta quest’anno si è trasferita all’estero. A grande richiesta, infatti, dall’estate 2024 anche i ragazzi dagli 11 ai 14 anni sono ritornati a viaggiare all’estero, e più precisamente a Malta, in una formula di Summer Camp totalmente rinnovata nella durata, nei contenuti e ovviamente nella collocazione assolutamente inedita nel cuore del Mediterraneo: l’arcipelago maltese, centro focale di una cultura millenaria, luogo di passaggio per molte popolazioni diverse che nel corso dei secoli hanno qui lasciato in eredità un vasto patrimonio culturale, con notevoli influssi soprattutto britannici, ma anche arabi e italiani. Una connotazione totalmente “British” è assicurata al corso di lingua inglese, grazie alla presenza di un insegnante madrelingua britannico assistito dallo staff TGS Eurogroup, formato da 3 accompagnatori, tra cui un Salesiano Cooperatore, e 1 membro del Consiglio Direttivo a supporto della fase di avvio dell’esperienza. Sono in tutto 14 gli studenti che hanno partecipato a questa esperienza inedita. La vocazione turistica della nostra associazione si è espressa al meglio nelle visite guidate alla capitale di Malta, La Valletta, e alle città storiche di Mdina e Vittoriosa. Il progetto del Summer camp a Malta nasce dalla felice collaborazione avviata con gli Ex Allievi di Don Bosco di Malta, che assieme allo staff TGS Eurogroup hanno costruito un programma di attività vivace e ricco di proposte, con attività extrascolastiche in lingua inglese coordinate dai Volontari TGS Eurogroup assieme ai giovani animatori della comunità salesiana di Sliema. I Salesiani di Malta sono presenti nell’arcipelago dal 1903, quando fu fondata la St. Patrick’s Salesian School di Sliema; qualche anno più tardi è stato aperto l’oratorio salesiano, di fronte alla scuola, in un edificio che ha ospitato gli studenti TGS Eurogroup. Questa nuova esperienza rappresenta un prezioso punto di partenza per un percorso formativo e di crescita all’interno dell’associazione che possa accompagnare in futuro lo studente a partecipare a progetti educativi più articolati quali ad esempio i corsi estivi di lingua inglese di durata maggiore.

Altre iniziative

Oltre alle esperienze a Malta e in Irlanda, tra luglio e agosto alcuni Volontari TGS Eurogroup sono stati impegnati in attività di formazione e animazione socio-educativa in collaborazione con altre realtà giovanili salesiane in tutta Europa: da Bosco Base in Belgio (progetto “Youth 4 Youth” di animazione giovanile in vari oratori salesiani a Bruxelles, Lovanio e dintorni) a Domka in Slovacchia (progetto “Animator in Day Camp” di animazione presso l’oratorio di Bratislava) fino a Don Bosco Youthnet Nederland nei Paesi Bassi (corso di formazione “My Heart for Eco-circularity”).

Il 22 settembre, infine, in occasione del TGS Back Together, si è svolto il primo “Su e Zo Detour” di quest’anno che ha radunato a Venezia circa 50 partecipanti e ha dato il via alle visite guidate della Su e Zo per i Ponti, le “passeggiate autunnali” che ci accompagnano da settembre a novembre e che da alcuni anni rappresentano un vero e proprio percorso di avvicinamento alla passeggiata di solidarietà “Su e Zo per i Ponti di Venezia”, che l’anno prossimo festeggerà la 45° edizione domenica 6 Aprile 2025.

Anteprima attività associative TGS Eurogroup 2025

Il Consiglio Direttivo dell’associazione ha già definito l’intero programma di attività associative per l’anno prossimo, tra formazione Volontari TGS Eurogroup, incontri del Comitato Promotore Su e Zo per i Ponti, attività di formazione internazionale, tirocini curricolari per studenti universitari, viaggi studio e percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento in collaborazione con le scuole del territorio nell’ambito del programma “TGS for Schools” e molto altro ancora.

In particolare, sono già state definite le date delle attività principali dell’Estate TGS Eurogroup 2025, con la conferma del Summer Camp a Malta (a Sliema dal 2 all’11 luglio 2025, per studenti della scuola secondaria di 1° grado) e del corso estivo di lingua inglese in Irlanda (a Maynooth dal 15 al 29 luglio 2025, per studenti del biennio della scuola secondaria di 2° grado). Ma la grande novità è l’introduzione di un nuovo percorso educativo che segna il tanto atteso ritorno in Inghilterra, dove l’associazione ha mosso i primi passi fin dalla sua fondazione nel 1968: il nuovo corso estivo di lingua inglese in Gran Bretagna (a Reading dal 16 al 30 luglio 2025, per studenti del triennio della scuola secondaria di 2° grado), rispetto all’ormai collaudata esperienza in college presso il St. Patrick’s College di Maynoth in Irlanda, si distingue per la proposta di sistemazione in famiglia ospitante, offrendo un’esperienza di tutale immersione nella cultura e nella lingua inglese, oltre naturalmente all’opportunità di ritornare a visitare la città di Londra, a meno di mezzora di treno da Reading. Le quote d’iscrizione per tutte le esperienze estive saranno rese note il 1° Dicembre 2024, giorno in cui saranno ufficialmente aperte le iscrizioni all’Estate TGS Eurogroup 2025, ma dal momento che i posti sono limitati sono fin d’ora aperte le liste d’attesa per tutte e tre le esperienze estive. Per maggiori informazioni: https://www.tgseurogroup.it/partecipa/

Per conoscere tutte le iniziative e le proposte educative TGS Eurogroup per l’anno 2025, l’appuntamento è fissato per il TGS OPEN DAY Domenica 12 Gennaio 2025 alle ore 10.00 alla sede TGS Eurogroup presso il Collegio Salesiano Astori di Mogliano Veneto.

“La scuola paritaria non è un privilegio”: è ancora possibile un pluralismo educativo? – Convegno USMI e CISM

È ancora possibile un pluralismo educativo? Questo è il titolo dell’evento organizzato dalle Conferenze USMI e CISM  per riflettere e lanciare, contemporaneamente, un allarme sul tema del pluralismo educativo, oggi, in Italia. Non è, infatti, ulteriormente ammissibile che le famiglie che scelgono per i loro figli una scuola paritaria debbano pagare  una retta, avendo già pagato le tasse per un servizio pubblico, che è tale pleno iure, reso dalle stesse scuole, parte integrante del Sistema Nazionale dell’Istruzione, così come previsto dalla legge 62/2000.

Durante la prima giornata dei lavori è stato presentato il modello francese da parte di Monsieur Philippe Miton, consulente del ministro dell’Education nationale et de la Jeunesse: la laicissima Francia, paradossalmente, può essere additata come valido esempio di come sia possibile superare le ideologie che ancora attanagliano il mondo
dell’educazione: l’istruzione è un diritto dei cittadini, conseguentemente lo Stato finanzia tutte le scuole, statali e paritarie, entrambe aperte a tutti e quindi pubbliche.

Come sappiamo, e il costituzionalista Nicola Grasso lo ha ricordato, anche la Costituzione italiana ha stabilito le basi teoriche della libertà di scelta educativa: occorre, tuttavia, realizzare, nella pratica, il principio stabilito nella Costituzione. Solo così la scuola italiana potrà accogliere le sfide del nostro tempo, quali la transizione tecnologica, il crollo demografico, le sfide dell’inclusione, così come sono state individuate dalla professoressa Loredana Perla: la scuola e solo la scuola può dare queste risposte ai cittadini di domani e alle future classi dirigenti. Sulla base di queste riflessioni, è derivato l’urgente appello di suor Anna Monia Alfieri: “Il momento per rendere effettiva la libertà di scelta educativa delle famiglie è adesso (…) senza l’intervento economico e le scelte coraggiose dello Stato, come il buono scuola, il mondo delle paritarie rischia di morire”.

Anche la seconda giornata di lavoro del convegno è stata caratterizzata da interventi di grande spessore: hanno infatti preso la parola Padre Luigi Gaetani, suor Anna Monia Alfieri ed il Cardinale Zuppi. Padre Luigi Gaetani, presidente della CISM, ha introdotto i lavori della seconda giornata del convegno, dedicata al dialogo con il mondo politico, la CEI e i religiosi che sostengono e promuovono la scuola pubblica paritaria, ricordando che la vita è fatta di sogni, visioni e stupore. Un educatore che non vive queste tre componenti della vita, come un ragazzo o un giovane che non è abilitato a questo, resta prigioniero davanti alla vita, a quelle forme che lo costringono a vivere senza un oltre e senza una interiorità. Don Bosco, la Montessori, don Milani hanno sognato, perché la profezia ha necessità di sognare, avere orizzonti di senso e abitare dentro spazi di stupore e di bellezza. I nonni, i papà, le mamme sognano, ma devono lasciare la realizzazione di quanto intravisto ai giovani.  Alcune classi sociali hanno varcato la soglia dell’impossibile, di quel riscatto sociale che è inscritto nell’articolo 34 della Costituzione italiana dove l’istruzione aperta a tutti è stato un atto democratico inclusivo, ascensore sociale per tutti, compresi gli ultimi.

Oggi, il problema che abbiamo dinanzi, è come garantire questo ascensore sociale dal momento che, alcune forze neo-liberiste, hanno operato un blocco allo Stato sociale e alla scuola sociale, dove scuola statale e paritaria sono fuori competizione, collocate in una scala di servizio, perché altri soggetti sono entrati prepotentemente nel sistema educativo nazionale assumendo un ruolo culturale funzionale al potere. In questa situazione, sottovalutata, la scuola statale e quella paritaria cessano di essere organo costituzionale, attraverso il quale lo Stato educa, forma alla democrazia, dando volto alla classe dirigente del Paese, perché altri assumono questo ruolo mentre noi ci dividiamo ancora tra guelfi e ghibellini, gente di destra e di sinistra. Noi religiosi non vogliamo privilegi o briciole, vogliamo contribuire, attraverso la scuola pubblica paritaria, a difendere la scuola democratica, la scuola che corrisponde alla Costituzione democratica del nostro Paese. “La scuola è aperta a tutti. I capaci ed i meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno il diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi” (Cost. n. 34). In questo orizzonte di civiltà e di cultura lo stesso ius scholae è percorso di istruzione e non di povertà perché al termine dell’iter formativo l’alunno straniero diventa italiano, non vive al margine, tra ospitalità e ostilità, tra istruzione data e cittadinanza negata, mettendolo in quella estenuante fila di chi deve chiedere un permesso di soggiorno, rendondogli difficile ogni forma di effettiva integrazione e spingendo verso forme di radicalizzazione.

Padre Gaetani ha altresì letto il messaggio di mons. Claudio Giuliodori, Presidente del Consiglio Episcopale per l’educazione cattolica, la scuola e l’università, che ha voluto sottolineare il valore del dialogo che lo stesso Consiglio Nazionale, di cui CISM e USMI sono parte essenziale, ha intensificato con il Governo in vista della Legge di Bilancio 2025, grazie a una lettera, consegnata nelle scorse settimane, alla Presidenza del Consiglio e ai Ministri dell’Istruzione e del Merito e dell’Economia e delle Finanze, lettera che contiene una serie di proposte fondate sull’auspicio che le attese di tante famiglie e le esigenze di tante scuole possano essere riconosciute e soddisfatte.
Successivamente, sr Anna Monia Alfieri ha sottolineato come il pluralismo educativo – per quanto gravemente compromesso – può ancora essere una scelta possibile, democratica e funzionale al bene del nostro Paese. Certamente i numeri sono più che allarmanti: a partire dal 2000, l’anno della legge sulla parità scolastica, la scuola  paritaria ha perso il 35,1% degli allievi che sono passati da 1.186.667 a 770.130. Nello stesso lasso di tempo, la scuola
statale ha visto una contrazione degli studenti del 6,3% (-474.779 alunni). Nell’ultimo decennio, inoltre, hanno chiuso più di 200 scuole paritarie l’anno, trend continuato anche dopo l’uscita dalla pandemia (-379 scuole nel 2022-2023 e -291 nel 2023-2024). È chiaro che il pluralismo educativo deve essere nuovamente fondato, ma occorre che ci siano le condizioni per poterlo fare, ossia la garanzia nei fatti della libertà di scelta educativa.

Il card. Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della CEI, è poi intervenuto in modo diretto, definendo “decisivo” un intervento di sostegno alla scuola paritaria, “che svolge un ruolo pubblico e dà un contributo decisivo all’istruzione nel nostro Paese”. “La scuola cattolica non è un privilegio”, ha precisato il cardinale, ricordando che gli istituti di ispirazione cristiana “sono nati per i più poveri e puntano all’integrazione, ad esempio degli alunni con disabilità”.

Accanto agli interventi dei relatori, il dibattito è stato animato da un’interessante tavola rotonda che ha visto la presenza della Dott.ssa Carmela Palumbo, Capo del Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione, e di esponenti di tutte le forze politiche: il tavolo ha visto la presenza di Valentina Aprea (FI), Irene Manzi (PD), Ella Bucalo (FDI), Maria Elena Boschi (IV), Luca Maggi (Noi Moderati), Valentina Grippo (Azione), Paola Binetti (UDC), Mario Pittoni (Lega). Come si può notare, tutte le forze politiche, fatta eccezione per il Movimento Cinque Stelle, erano rappresentate, segno che il diritto alla libertà di scelta educativa è un tema che incontra un appoggio politico trasversale. La dott.ssa Palumbo, in particolare, ha presentato lo sforzo che il Ministero sta compiendo per segnare un’inversione di rotta rispetto ad un sistema che vede lo Stato come unico gestore dell’azione scolastico – educativa del Paese. Su questa linea si colloca la linea dura tenuta dal Ministero di contrasto ai diplomifici, realtà che ha contribuito negli anni a gettare tinte fosche sulla scuola paritaria tutta. Le scuole paritarie, al contrario, contribuiscono nella lotta contro la dispersione scolastica e, proprio per questo motivo, il Ministero ha voluto che
anche alle scuole paritarie fossero aperti i bandi per i fondi del PNRR e dei PON. Uno strumento in più per combattere il monopolio educativo da parte della scuola statale. Va da sé che è davvero bello e significativo registrare che il dibattito attorno ai temi della libertà di scelta educativa e del pluralismo educativo è avvenuto in un clima sereno e costruttivo, segno che i tempi sono maturi per un cambiamento epocale. Questo appoggio trasversale è provato dall’accordo attorno al tema del buono scuola, sul modello di Regione Lombardia, individuato come strumento per combattere la dispersione scolastica. Suor Micaela Monetti, presidente della USMI, ha introdotto i lavori della terza ed ultima giornata del convegno, tempo dedicato alle testimonianze di alcune scuole che hanno fatto comprendere l’energia e la vitalità della proposta educativa delle paritarie e l’assoluta necessità che questa proposta continui ad essere offerta nei diversi territori, come segno di emancipazione dalle diverse forme di periferia, economica ed esistenziale.

La realtà concreta del mondo scolastico, come ha evidenziato suor Micaela, è fatta di voci e di volti che superano e rinnovano le idee sulla scuola pubblica paritaria. Infatti, nel deserto valoriale odierno tanti e innumerevoli sono i segni che ci raccontano la vitalità e la profezia del mondo pubblico paritario e ci aiutano a incarnare nel feriale la speranza.

Tutti i territori del Paese hanno assoluto bisogno di un’offerta formativa di spessore e plurale. Le scuole paritarie che hanno animato il dibattito sono state l’Istituto Marcelline di Foggia, guidato dalla prof.ssa Stefania Tetta, l’Istituto Don Bosco di Brescia, guidato da don Damiano Galbusera, l’Istituto Gonzaga di Palermo, guidato da don Vitangelo Denora, l’Istituto San Giuseppe di Pozzuoli, guidato da suor Rita Ginestra, l’Istituto Gesù e Maria di Roma, con la bella testimonianza di una famiglia con quattro figli, tutti iscritti in quella scuola cattolica, e ancora sr Francesca Palamà che ha presentato l’esperienza dei Venerdì di Pace, rete di scuole pubbliche e paritarie che si incontrano per comunicare culture di pace e di giustizia. Si è trattato di testimonianze bellissime ed entusiasmanti, tanto più affascinanti in quanto fondate su di un sentimento di unione e, quasi, di identificazione con il carisma educativo di fondazione dei singoli Istituti. Proprio per questo è assolutamente necessario che venga introdotto il buono scuola, così che le famiglie italiane possano veramente scegliere in modo libero, la scuola per i loro figli. Ascoltare le testimonianze dirette delle scuole è sempre emozionante, quasi commovente, perché da quelle testimonianze trapelano tutta la passione e tutti gli sforzi compiuti nel silenzio di un lavoro quotidiano indefesso e continuato.
Un ringraziamento particolare va al Governo italiano, nelle persone della Presidente del Consiglio, on. Giorgia Meloni, e del Ministro dell’Istruzione e del Merito, prof. Giuseppe Valditara: il Governo ha compreso l’importanza della svolta che è necessario far compiere alla scuola italiana, a beneficio della scuola pubblica, statale e paritaria, dei cittadini, della società, di oggi e di domani.

Attesi dal suo amore: spiritualità apostolica – il cuore missionario di Don Bosco

 

Spiritualità apostolica – Il cuore missionario di Don Bosco

Il giovane sacerdote piemontese trova alcune vie pastorali percorribili, si confronta con la sua guida spirituale e segue i suoi consigli, mettendosi a studiare e ponendo il suo impegno nelle mani di Dio, che solo può rendere feconda ogni azione umana.

Così è stata generata la prima idea di “oratorio salesiano” nel cuore di Don Bosco: un’esperienza educativa inedita, in uscita rispetto alle istituzioni ecclesiali del suo tempo. Missionaria nel senso più autentico del termine.

Approfondimento sito MGS

Ministero dell’Istruzione e del Merito, don Elio Cesari nominato nel Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione

E’ stato insediato il 12 settembre 2024 il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione per il quinquennio 2024/2029. Don Elio Cesari (presidente CNOS e segretario CISI) è stato inserito nel gruppo dei 36 consiglieri, come nominato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito e in rappresentanza della CISM.

Organo di garanzia dell’unitarietà del sistema di istruzione, il Consiglio esprime pareri facoltativi sugli indirizzi in materia di definizione delle politiche del personale della scuola, sulle direttive del Ministro, sugli obiettivi, indirizzi e standard del sistema di istruzione e, infine, sull’organizzazione generale dell’istruzione.

Nell’ultima sessione del 24 e 25 settembre il Consiglio Superiore della Pubblica istruzione ha espletato l’importante e significativo adempimento dell’approvazione del Regolamento, avvenuta all’unanimità, e dell’elezione del Presidente del CSPI nella persona del dott. Damiano Previtali.

A seguire, l’Assemblea ha approvato a maggioranza la costituzione delle Commissioni proposta dall’ Ufficio di Presidenza. Don Elio Cesari è stato inserito nella Commissione I – “Sistemi di valutazione”.

Don Francesco Preite all’Incontro Continentale delle Opere e dei Servizi Sociali Salesiani d’America per raccontare la rete di Salesiani per il Sociale

Don Francesco Preite, presidente di Salesiani per il Sociale, ha partecipato all’Incontro Continentale delle Opere e dei Servizi Sociali Salesiani d’America, organizzato dalla Rete America Sociale Salesiana (RASS) e dalla Rete Salesiana del Brasile (RSB) dal 9 al 13 settembre ad Aparecida, in Brasile. Salesiani per il Sociale è stata l’unica realtà italiana a partecipare: con Andrea Farina, responsabile per la Congregazione delle policy di Child Safeguarding e Renato Cursi, direttore esecutivo di Salesiani per il Sociale, don Francesco Preite ha potuto presentare la realtà associativa oltre al percorso di “Organizzare la speranza” che ha coinvolto tutta la rete associativa di SxS nella programmazione dei prossimi anni.

“Il congresso della Rete America Sociale Salesiana ad Aparecida è stata una esperienza molto intensa di confronto e di ascolto con organizzazioni salesiane che operano in circa 20 nazioni, dagli Stati Uniti fino al Cile – dice don Francesco Preite -. Da oltreoceano, insieme alla nostra rete salesiana italiana (Salesiani per il sociale) sono state invitate anche la rete sociale indiana (Youth at risk) e la rete sociale spagnola (Plataformas sociales)”.

“Le diseguaglianze sociali e la povertà presenti nel continente latino americano hanno comportato e comportano una maggiore capacità di riflessione ed un’attenta elaborazione della prassi del carisma salesiano con riferimento alla questione sociale – prosegue – . La nostra Europa su questo può e deve ascoltare maggiormente la freschezza, la semplicità e lo sviluppo del carisma salesiano nato dal contatto con i giovani per le strade e capace di riscattarli attraverso programmi sociali di sviluppo accompagnati da equipe educative e professionali che preparano i giovani alla vita adulta e del lavoro”.

Il documento redatto al termine del congresso verrà presentato al Regolatore del prossimo Capitolo Generale dei Salesiani di don Bosco, che inizierà a febbraio.

“E’ stata importante anche la presenza di Andrea Farina, responsabile per la Congregazione delle policy di Child Safeguarding, molto apprezzato e conosciuto per la ricerca sui diritti e per l’Osservatorio Salesiano Salesiano per i diritti dei minori. Le giornate ad Aparecida hanno evidenziato la necessità di una sintesi efficace tra il Sistema Preventivo e i diritti umani e per questo crediamo che il suo contributo di ricerca sarà essenziale nei prossimi anni”.

Al termine del Congresso, don Francesco ha visitato la “Ciudad Don Bosco Medellín” una delle più grandi opere salesiane alle porte di Medellin, in Colombia. Una struttura che oggi accoglie tante ragazze e ragazzi poveri, sfruttati a livello lavorativo e sessuale ma anche giovani strappati dalla guerriglia locale o provenienti da gruppi criminali della città.

“Credo che la Congregazione salesiana stia facendo un ottimo lavoro di ascolto e di connessione delle varie reti sociali salesiane presenti nel mondo. Ringrazio don Rafael Bajerano ed il settore di Pastorale Giovanile Salesiana per l’invito ed auspico che anche l’Europa salesiana sociale possa sentire il desiderio e la necessità di una maggiore connessione tra le reti per implementare lo scambio di buone prassi, il suo ruolo e l’efficacia innanzi alle istituzioni in favore dei giovani più poveri”, conclude don Francesco Preite.

 

 

Italia – Una nuova edizione della “Via Lucis” itinerante, per portare vicinanza e sollievo ai più bisognosi

(ANS – Roma) – Si è conclusa venerdì 13 settembre a Torino l’edizione 2024 della “Via Lucis”, realizzata in forma itinerante tra 6 città d’Italia e finalizzata a favorire un’esperienza di fede pratica vissuta a contatto con i più poveri.

La preghiera della “Via Lucis” è un’intuizione nata nel 1988 da parte del salesiano don Sabino Palumbieri, Fondatore del Movimento Ecclesiale “Testimoni del Risorto 2000”, XX gruppo della Famiglia Salesiana, che volle meditare con 14 stazioni, specularmente alla Via Crucis, i momenti della vita di Gesù a partire dalla resurrezione fino alle Pentecoste.

Dal 2019, su iniziativa di alcuni giovani, tra cui Giandonato Salvia, laico collaboratore della Sede Centrale Salesiana, la Via Lucis viene realizzata in forma itinerante tra le città d’Italia, spostandosi di giorno in giorno per intrattenersi con i più poveri, pregando, e presentando un giovane testimone della fede nato o vissuto in quel territorio.

Accogliendo l’invito di Papa Francesco che ha indicato il 2024 come anno della preghiera, il tema di questa VI edizione della Via Lucis è sulla “benedizione”: “‘Tu sei benedetto’ ricorda che ogni essere vivente è desiderato, voluto e amato da Dio e per questo è una benedizione, un dono per tutti” sottolinea Salvia, economista e tra i principali promotori del think tank per ripensare l’economia mondiale “Economy of Francesco”.

Il pellegrinaggio, partito da Foggia il 5 settembre con la Messa d’Invio presieduta da Mons. Giorgio Ferretti, Arcivescovo della diocesi di Foggia-Bovino, ha toccato poi Roma, Terni (dove il gruppo ha incontrato l’ordinario Mons. Francesco Antonio Soddu), Perugia, Siena (con visita al Cardinale Augusto Paolo Lojudice, Arcivescovo della città) e Torino.

Una tappa significativa il gruppo l’ha compiuta di passaggio tra Terni e Perugia, sostando ad Assisi, per omaggiare la figura del Beato e prossimo Santo Carlo Acutis, figura di riferimento per il gruppo, essendo stato egli giovane ricolmo di fede e carità, molto attivo con le nuove tecnologie. È per questo che lo stesso Giandonato Salvia, insieme al fratello, ha realizzato l’Impresa sociale “A.P.P. Acutis” – che dietro un significativo gioco di parole (Acuti Pro Pauperibus: Ingegnosi Per i Poveri, in latino) – ha realizzato l’App Tucum che permette di donare in favore delle persone più bisognose e di sostenere le economie locali (maggiori info su app.tucum.it).

Durante il loro cammino i giovani e le persone partecipanti all’iniziativa hanno seguito un programma che ha previsto per ogni giorno: la Messa mattutina, lo spostamento in pullman tra le città in programma, il pranzo in fraternità, il rosario, i “laboratori di prossimità” durante i quali si prestava attenzione e servizio ai poveri nelle periferie o nelle stazioni, l’adorazione eucaristica e la recita della Via Lucis con la presentazione del testimone di fede associato alla località visitata.

Un tratto distintivo – e molto significativo – di quest’edizione della Via Lucis itinerante è stata la collaborazione instaurata con la multinazionale dei trasporti su pullman “Flixbus”: proprio con il fine di indicare che un’altra economia è possibile, e per sostenere l’azione benefica dei partecipanti con i poveri, l’azienda ha concesso l’uso gratuito dei propri mezzi ai partecipanti del cammino.

Scuola, convegno: “È ancora possibile un pluralismo educativo?”

“È ancora possibile un pluralismo educativo?”. È questo il titolo del convegno promosso da CISM e USMI nei giorni 19-21 settembre 2024 a Roma.

Gli obiettivi dell’iniziativa, accompagnata dallo slogan: “Tre giorni per la Famiglia, la Scuola, il Paese”, sono così riassunti dai promotori: “Il primo giorno sarà dedicato ad un seminario che illustrerà il modello europeo di garanzia della libertà di scelta educativa. Ricordiamo che l’Italia è l’unico Paese in Europa, insieme alla Grecia, a non garantire la libertà di scelta educativa e il pluralismo scolastico, contravvenendo alla Costituzione Italiana, alla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e alle risoluzioni UE del 1984 e del 2012. Presenteremo poi ai decisori politici, ai leader di tutti i partiti e alla CEI, lo stato dell’arte del sistema scolastico italiano, nella certezza che sapranno invertire la rotta che sembra irrimediabilmente portare al monopolio educativo e ad un sistema classista. L’ultimo giorno sarà dedicato alla testimonianza di cinque esperienze scolastiche e al ruolo essenziale che esse svolgono”.

Gli incontri saranno trasmessi in diretta sulla pagina Facebook dell’USMI nazionale.

In allegato il volantino dell’iniziativa, con il programma dei tre giorni e le indicazioni per iscriversi.

Primo Annuncio e dialogo interreligioso, seminario in Spagna per la Regione Mediterranea

Dall’11 al 13 ottobre, a Madrid, si svolgerà il seminario sul Primo annuncio e il dialogo interreligioso rivolto agli operatori di Pastorale Giovanile della Regione Mediterranea.

Gli obiettivi del seminario sono: riflettere sulla realtà dei giovani nel contesto secolare delle nostre società complesse, plurali e multireligiose e sulla sfida dell’esperienza creativa; approfondire la necessità di ricorrere al kerygma, proponendo con coraggio la Buona Novella di Gesù Cristo; prospettive e percorsi pastorali di accompagnamento dell’esperienza di vita fin dal primo annuncio e dall’accoglienza del Vangelo.

I destinatari sono: operatori pastorali, salesiani e laici, con esperienza evangelizzatrice e responsabilità nell’animazione; coordinatori pastorali in contesti secolarizzati e multireligiosi; accompagnatori dei giovani in itinerari di crescita nella fede.

Per iscriversi, è necessario rivolgersi al delegato di Pastorale giovanile della propria ispettoria.

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Sussidio formazione – Attesi dal suo amore: la speranza

Come ogni anno, per le comunità religiose è disponibile un sussidio formativo per la preghiera e la riflessione comunitaria. Il tema, come per tutta l’Italia salesiana, è quello della proposta formativa realizzata dal Movimento Giovanile Salesiano: Attesi dal suo amore – Gioiosi nella speranza. Per questo anno pastorale la virtù scelta  è dunque la speranza, tema che accompagnerà il prossimo anno giubilare.

Lo schema del sussidio prevede due lectio e una preghiera vocazionale . Le Lectio divine di quest’anno sono curate per le prime tre da fratel Marco Pavan, le altre sono frutto della preghiera e della meditazione delle sorelle Benedettine dell’Isola di S. Giulio sul lago d’Orta che ci regalano lo sguardo femminile e monastico sulla Parola. La scelta dei testi per la Lectio divina e carismatica è stata orientata dai “Titoli e tematiche trattate nel Quaderno di Lavoro” e trova riscontro sintetico nella “parola chiave” scelta per ogni mese. Tutte le lectio fanno riferimento al tema giubilare della Speranza, nelle varie declinazioni teologiche, pastorali e carismatiche.

La preghiera vocazionale proposta avrà un taglio anche missionario, in vista del 150° anniversario della prima spedizione missionaria salesiana (1875-2025). Per questo motivo, nell’approfondimento salesiano sono state scelte figure di santi della Famiglia Salesiana che sono stati missionari ad gentes o che hanno speso la loro vita in una chiara ottica missionaria.

Iniziamo con settembre un approfondimento mensile del sussidio, che richiami con qualche tratto, la preziosità di questo strumento.

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In cammino con la chiesa – Pellegrini di Speranza

Lectio e scheda carismatica

Il brano che apre la lectio (Lc 4, 16-21) occupa una posizione cruciale nel vangelo di Luca, essendo, per molti aspetti, un testo programmatico per tutta la narrazione lucana. Di fatto, il brano di Lc 4,16-30 costituisce una sorta di inizio dell’attività di insegnamento del Signore, di cui l’evangelista ha dato un breve resoconto al v. 15 («insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode») e che qui viene, per così, dettagliata in modo specifico.

Il testo di Lc 4,16-21, è costruito in modo tale da mettere il lettore – a dire il vero, i lettori di ogni generazione – sullo stesso piano dei nazaretani. La preghiera del lettore di questo brano potrebbe essere fondamentalmente quella di chi chiede di poter accogliere, nella propria vita, il compimento che Gesù qui, per la prima volta, annuncia – vale a dire: accogliere nella propria vita quella parola che comunica e genera salvezza, liberazione e vita in pienezza.

Dall’udienza a Generale del S. Padre, 8.V. 24, “La Speranza”

Di questa virtù cristiana, il mondo oggi ha tanto bisogno! Il mondo ha bisogno della speranza, come ha tanto bisogno della pazienza, una virtù che cammina a stretto contatto con la speranza. Gli uomini pazienti sono tessitori di bene. Desiderano ostinatamente la pace, e anche se alcuni hanno fretta e vorrebbero tutto e subito, la pazienza ha la capacità dell’attesa. Anche quando intorno a sé molti hanno ceduto alla disillusione, chi è animato dalla speranza ed è paziente è in grado di attraversare le notti più buie. Speranza e pazienza vanno insieme. La speranza è la virtù di chi ha il cuore giovane; e qui non conta l’età anagrafica. Perché ci sono anche vecchi con gli occhi pieni di luce, che vivono una tensione permanente verso il futuro. Pensiamo a quei due grandi vecchi del Vangelo, Simeone e Anna: non si stancarono mai di attendere e videro l’ultimo tratto del loro cammino benedetto dall’incontro con il Messia, che riconobbero in Gesù, portato al Tempio dai suoi genitori. Che grazia se fosse così per tutti noi! Se dopo un lungo peregrinare, deponendo bisaccia e bastone, il nostro cuore si colmasse di una gioia mai provata prima e anche noi potessimo esclamare: «Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo / vada in pace, secondo la tua parola, / perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, / preparata da te davanti a tutti i popoli: / luce
per rivelarti alle genti / e gloria del tuo popolo, Israele» (Lc 2,29-32).

Lectio di settembre

 

 

Preghiera

D. Titus Zeman, testimonianza durante il processo intentato dal regime.

«Ho capito di che cosa sono accusato, mi sento colpevole di aver accompagnato illegalmente due gruppi all’estero, cioè in Italia. Delle altre cose mi sento innocente. L’unica mia intenzione era che questi giovani confratelli potessero finire i loro studi teologici a Torino e vivere da sacerdoti. Le mie motivazioni furono puramente religiose […]. In coscienza non mi sento colpevole. Tutto quello di cui sono accusato l’ho fatto per amore alla Chiesa e, in modo speciale, per amore alla Congregazione salesiana, che ringrazio per tutto ciò che sono. Ho sentito la necessità di far passare clandestinamente “all’occidente” i sacerdoti, ai quali Preghiera per le vocazioni è stato impedito di svolgere il loro ministero. Aver aiutato i giovani confratelli salesiani ad andare in Italia per finire gli studi teologici l’ho considerato come una missione, dato che qui in patria le case religiose sono state chiuse ed essi non potevano diventare religiosi sacerdoti. La mia coscienza non mi rinfaccia
niente. Io sono contento».

Preghiera di settembre

 

Attesi dal suo amore: in cammino con la Chiesa – Pellegrini di speranza

Iniziamo con il mese di settembre un approfondimento mensile della Proposta Pastorale 2024/2025, per scoprire lo strumento del Quaderno di lavoro.

In cammino con la Chiesa – Pellegrini di speranza.

“Il giubileo è dunque un tempo speciale per riaffermare il riconoscimento e l’accoglienza della presenza – ieri, oggi e sempre – del Signore Gesù nella storia del mondo e nella nostra vita particolare. Siamo “accerchiati” da Dio. Non possiamo che arrenderci a questa sua presenza che bussa incessantemente alla porta  della nostra vita!

La caratterizzazione che Papa Francesco ha voluto dare a questo primo grande Giubileo del terzo millennio è legata alla speranza: egli invita tutti ad essere Pellegrini di Speranza. […]  La giovinezza stessa è un tempo privilegiato per la speranza: lì si maturano sogni, si coltivano desideri, ci si getta avanti con coraggio. Il senso ultimo del giubileo sta proprio qui: riscoprire che Dio è la nostra grande e unica speranza!”

Approfondimento sito MGS