Italia – Digitale, Reputazione AI e Metaverso: allo IUSVE nasce il nuovo master per le professioni della Comunicazione 4.0

Dall’agenzia salesiana ANS.

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(ANS – Verona) – Un nuovo modello di alta formazione professionale per affrontare un mondo del lavoro profondamente cambiato. Lo lancia l’Istituto Universitario Salesiano di Venezia (IUSVE), con il nuovo corso di alta formazione accademica in “Digital Communication, Reputation e Brand Management” che si svolgerà presso la sede di Verona dell’università salesiana. I migliori professionisti del settore come docenti, un approccio teorico-laboratoriale flessibile e modulare, rivolto sia a neolaureati che a professionisti, e un costo accessibile a tutti, con un obiettivo alto: trasmettere le competenze professionali per gestire le nuove grandi sfide – digitale, reputazione, multimedialità, strategia, metaverso, immersività, intelligenza artificiale, algoritmi, polarizzazione – poste da un mondo della comunicazione profondamente trasformato.

“Comunicare oggi non significa più solo creare un messaggio o scrivere una notizia o scegliere un visual da affiancarle – spiega Nicolò Cappelletti, Viceresponsabile dell’Area di Comunicazione ed Educazione IUSVE – ma progettare e gestire un processo che, strategicamente, integri l’interconnessione di soggetti, messaggi, strumenti, significati, reazioni ed esperienze”.

Forte della conoscenza del territorio, dopo circa 15 anni di presenza con i percorsi di Laurea a Verona (la prima attivazione IUSVE del corso di laurea in Comunicazione è del 2007/2008, presso i Salesiani del “San Zeno”) IUSVE riparte dunque da qui. Il corso si rivolge ai neolaureati, ma anche a quanto hanno già intrapreso un percorso professionale, con la possibilità, per le aziende, di coinvolgere proprie persone nel percorso didattico, adattandolo anche a specifiche esigenze di formazione specialistica. Il corso si articola su 220 ore di didattica erogata in modalità blended, distribuita di venerdì e sabato, due volte al mese e con possibilità di attivare, su richiesta del corsista, un tirocinio di 250 ore da concludere entro l’ultimo fine-settimana di lezione. Il calendario e il piano di studi sono scaricabili dal sito IUSVE: https://www.afdigitalcommunication.com 

Le lezioni a carattere teorico verranno erogate in modalità online (12 ore a fine-settimana) mentre, le lezioni di taglio spiccatamente laboratoriale, prevederanno la presenza in aula (16 ore per 4 fine-settimana). Il costo per il corso è di 1.900€ (+IVA), circa un terzo rispetto al costo di un corso similare dei competitor, per scelta etica.

Le lezioni inizieranno il 12 maggio, le iscrizioni termineranno il 29 marzo.

A dirigere il Master sarà Daniele Chieffi, giornalista, saggista e docente universitario. È il co-fondatore dell’agenzia di comunicazione strategica “Bi Wise”, amministratore del laboratorio di comunicazione polarizzata e di crisi “The Magician” e Presidente della Rete d’imprese di comunicazione, “NoaCom”. È stato Direttore della Comunicazione e Relazioni Pubbliche del Ministero per l’Innovazione e la Digitalizzazione. Ha fondato e gestito la factory dell’Agi, agenzia di Stampa del Gruppo Eni, il primo “Brand Journalism Lab” italiano, e ha guidato l’ufficio stampa web, il social media management e il reputation monitoring di Eni.

“Una delle particolarità del corso è l’inserimento nel programma di temi che normalmente non fanno parte di un Master di comunicazione, ma che ne sottolineano invece la modernità e la contemporaneità nonché il collegamento con le reali esigenze del mercato – riporta Chieffi -. Ci occuperemo infatti ad esempio anche di AI e del suo utilizzo possibile nei processi produttivi della comunicazione o della gestione del conflitto sui social”.

Accanto a Daniele Chieffi saranno i nomi di punta della comunicazione italiana con una conclamata esperienza didattica. Si va, fra gli altri da Guido Scorza, il garante della Privacy, a Davide Bennato per la sociologia digitale, autore del volume omonimo, passando per Matteo Flora per l’analisi dei dati e customer intelligence; Andrea Battistuzzi fondatore dell’unica agenzia italiana di video-giornalismo, per la produzione video; Bruno Mastroianni per gli aspetti della gestione del dissenso e delle conversazioni critiche online; Massimo Chiriatti sul fronte dell’Intelligenza artificiale; Alberto Bottalico, direttore creativo di “BCW”, per la brand communication; Osvaldo Danzi per la parte legata al personal branding; e Antonio Scala per quanto riguarda le dinamiche di polarizzazione proprie della Rete e la loro gestione.

Il comitato scientifico è composto da Alessandra Bianco, Direttore Comunicazione della Lavazza; Luca Montani, Direttore Comunicazione di Ferrovie Nord; Fabio Ventoruzzo, Direttore Comunicazione della Sisal; Michela Drusian, Responsabile Area Comunicazione ed educazione dello IUSVE; Nicolò Cappelletti, Viceresponsabile Area Comunicazione ed educazione dello IUSVE; Simonetta Saracino, Responsabile Didattico del Master in Media Relation dell’Almed, Università Cattolica; Flavio Piva, Presidente della BCC Verona e Fondazione Veneta BCC.

Al CFP di Bardolino il primo corso per cantinieri d’Italia

Da La Gazzetta di Mantova.

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Ospite speciale alla tredicesima edizione della manifestazione Corvina Manifesto – L’Anteprima del Chiaretto di Bardolino, la Scuola della Formazione Professionale Salesiani Bardolino, che si presenta nei suggestivi spazi della Dogana Veneta di Lazise, adiacente alle sponde del Lago di Garda, portando per la prima volta un vino rosato prodotto dagli allievi cantinieri nel vigneto sperimentale della rocca di Bardolino. Un progetto unico in Italia perché sviluppa una nuova professione: quella del cantiniere, che sino ad oggi è stata svolta da operai semplici o contadini che si sono specializzati nella lavorazione dell’uva in cantina, e oggi diventa una professione riconosciuta. A cui si dà la giusta dignità che merita.

Si tratta di un corso professionale post scuola media: con 3 anni si acquisisce il titolo di “Operatore della gestione della cantina, della conduzione del vigneto e wine marketing” con un ulteriore anno quello di “Tecnico vitivinicolo”, una qualifica valida a livello europeo. Il vigneto sperimentale su cui operano i ragazzi è stato un lascito di un ettaro della nobile famiglia dei Giuliari, originari di Padova, ma nel Cinquecento diventati tra i principali esponenti del patriziato veronese; un progetto sperimentale che vede dare alla luce un totale di 2000 bottiglie tra cui un rosé veneto, un Merlot invecchiato un anno in barrique e uno spumante metodo classico.

“Si chiama Il Savio, come ogni etichetta, si aggancia alla tradizione salesiana” racconta il Direttore della  Scuola della Formazione Professionale Salesiani Bardolino, Michele Gandini. “Un riferimento a San Domenico Savio, un giovane trasparente, puro, proprio come questo rosé che presentiamo all’anteprima del Chiaretto. Siamo oggi arrivati al completamento del primo ciclo di tre anni di questo corso sperimentale nel quale i ragazzi imparano nozioni complete nel mondo del vino, oltre che al lavoro in vigna e dell’imbottigliamento, anche quello di progettazione dell’etichetta, dal punto di vista grafico, di marketing e normativo” racconta Gandini. “C’è stato da subito un ottimo riscontro da parte delle cantine dove i giovani hanno passato 160 ore il secondo anno nel mese di maggio e 240 ore nel terzo anno, solitamente nella stessa cantina, ma nel periodo più intenso, quello di settembre e ottobre, ovvero durante la vendemmia. Tra le aziende che hanno accolto i ragazzi in cantina troviamo Tinazzi di Lazise, la prima che ha creduto nel progetto, ma anche cantina Bronzo di Caprino, l’azienda agricola Gentili di Pesina, e l’azienda agricola Ca’ Bottura di Bardolino”. Come acquistarlo? “Al momento si può solo con un’offerta discrezionale, dato che non abbiamo ancora le autorizzazioni per venderlo”.

Cosa aspettarsi da questa tredicesima edizione

In degustazione ci saranno circa 100 vini di 40 produttori con un nuovo trend: il Chiaretto di Bardolino è sempre più adatto a lunghi affinamenti, in anfora o in botte, grazie anche, lo scorso 12 aprile 2021, l’approvazione del nuovo disciplinare di produzione, che ha portato al 95% la quota della Corvina Veronese, il grande vitigno autoctono che viene usato come blend anche per il Valpolicella e l’Amarone. Ma questo rosato si sta facendo strada nel mondo dei big, e da vino di pronta beva è diventata la denominazione leader in Italia in termini di volumi e riconoscimenti per il rosato, con grande successo in termini di punteggi delle guide di settore. Il successo è dovuto alla richiesta del mercato di vini più morbidi, freschi e con minore tasso alcolico. Ma non basta. “Dobbiamo lavorare su riposizionamento dei prezzi, grazie anche all’innegabile crescita qualitativa del prodotto” racconta Franco Cristoforetti, Presidente del Consorzio di tutela. “E puntiamo sull’Italia e sulla ristorazione: nel 2022 abbiamo registrato una crescita del 3% nel canale Horeca; molte piccole e medie cantine hanno venduto l’intera vendemmia, rendendo il Chiaretto più remunerativo e interessante per la produzione, mentre sono calate del 5% le vendite fuori Italia, confermando una grande attenzione su questo vino veronese proprio nel nostro Paese.. Dati alla mano, nel 2022 sono state vendute 10 milioni di bottiglie di Chiaretto e se negli ultimi dieci anni abbiamo perso in termini assoluti e in volumi, stiamo alzando enormemente la qualità”.

Perché il Chiaretto non è così conosciuto all’estero

“Innanzitutto perché non è immediatamente chiaro allo straniero che il Chiaretto sia un rosé e in termini di immaginario collettivo, il consumatore americano per un vino rosato fermo pensa subito alla Francia. 2500 ettari di vigneto di Chiaretto sono nulla rapportato nel globo, ma la zona del Lago di Garda e di Bardolino è un territorio importante come meta turistica e capacità ricettiva, tanto che negli ultimi anni tutte le cantine hanno sviluppato diverse forme di enoturismo. Comincia a esserci più conoscenza del Chiaretto, oltre i confini del mercato storico tedesco, già affermato”. E poi la diversificazione, non solo un vantaggio per le cantine: “Tante aziende sono trasversali nella produzione perché hanno vigneti sia in Lugana, nel territorio del Custoza, come a Bardolino e anche se vini presentano delle differenze abissali, tutte denominazioni si intersecano come territori con il denominatore del vitigno Corvina, usato sua per il Chiaretto che per il Valpolicella o l’Amarone. Questo genera molta confusione all’estero” racconta Cristoforetti. “E non parliamo della difficoltà per l’americano di pronunciare il Ch, anche se lo abbiamo usato come punto di forza di una campagna oltreoceano: si pronuncerebbe “ciaretto” con una forte assonanza alla parola “key” ovvero chiave. Ecco che nasce “the key to chiaretto”.

I progetti per il futuro

“A Vinitaly presenteremo un nuovo spumante rosé e i nostri obiettivi a breve termine sono quelli di promuovere e allungare la shelf life del Chiaretto, mantenendo sempre ben presente l’identità territoriale” racconta accorato Cristoforetti. “Mi spiego meglio: il Chiaretto è un prodotto del territorio che a volte viene adombrato dai grandi rossi. Oggi è identificato con la zona di Bardolino, anche se spesso confuso con la Valpolicella, adiacente e vicino, ma che rappresenta un territorio enologico totalmente diverso. Non ha senso quindi inserire nella denonimazione Chiaretto superiore o riserva perché crea ancora più confusione ma piuttosto abbiamo il progetto di identificare delle sotto zone di produzione come La Rocca (sotto l’eremo de La Rocca del Garda), Sommacampagna e Monte Baldo per le coltivazioni più eroiche.

Joe Bastianich e il suo amore per il Chiaretto

Joe Bastianich e il giornalista Tiziano Gaia gli hanno dedicato un passo nel libro scritto a quattro mani per Mondadori Electa ne “Il grande racconto del vino italiano”. “Impossibile lasciare il lago senza aver sorseggiato un Chiaretto (…). In Veneto mancava un grande rosato, ed ecco colmato il vuoto (…). Profuma di lampone, ribes e fragolina di bosco, saltella tra freschezza, succosità e dinamismo, si dona pimpante per aperitivi e una gran quantità di piatti. E non teme lo scorrere del tempo, come dimostrano fortunati assaggi di vecchie bottiglie. L’operazione di marketing, la pink revolution, com’è stata sbandierata, è riuscita nell’impresa di creare il rosato più venduto d’Italia, con 10 milioni di bottiglie annue, insistendo sullo stile pop del  vino”.

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La centralità eucaristica nell’evangelizzazione dei giovani: il carisma alla ricerca del nuovo

Sabato 25 febbraio sulla pagina Facebook dei Salesiani Italia e sul canale YouTube dell’Ispettoria meridionale è stata trasmessa l’intervista a don Flaviano D’Ercoli, direttore della casa salesiana di Roma Gerini.

L’incontro, che fa parte del ciclo “Quali salesiani per i giovani di oggi?”, ha approfondito le linee del Rettor Maggiore dopo il CG28. Tali incontri sono promossi dalla Conferenza delle Ispettoria d’Italia – settore formazione e dal Centro Studio dell’Opera dei Tabernacoli Viventi.

Il tema di approfondimento sulla passione del da mihi animas ha affrontato “La centralità eucaristica nell’evangelizzazione dei giovani: il carisma alla ricerca del nuovo”, i nuclei centrali della riflessione sono stati:

  • “Cercare il Nuovo”: cosa significa?;
  • Il timbro vocazionale della PG è il vero lievito della novità;
  • Come far crescere i giovani in questa prospettiva?;
  • Il centro di tutto ciò è la vita Eucaristica.

Rivivi l’incontro nel video a cura dei Salesiani dell’IME:

 

I Salesiani in Italia presenti a Didacta con CNOS-FAP e CNOS-Scuola

Dall’8 al 10 marzo le Associazioni Salesiane CNOS-FAP e CNOS-Scuola saranno presenti con uno stand a Fiera Didacta Italia, il più importante appuntamento fieristico sull’innovazione del mondo della scuola che si svolgerà a Firenze, presso la Fortezza Da Basso.
Il mondo salesiano della scuola e della formazione professionale avrà così uno stand al Padiglione Spadolini, piano Attico, dove si terranno dei workshop per esprimere la propria proposta educativa. Partner tecnico dell’evento sarà C&C.

L’8 marzo, nella Sala Eventi E6 – Palazzina Lorenese 1 Piano, si terrà il workshop “Piattaforma Competenze Strategiche”, tenuto da Enrica Ottone, docente Pontificia Facoltà Scienze dell’Educazione Auxilium.

Il 9 marzo, due appuntamenti:

  • dalle 11.30 alle 13.20 nell’Arena A3 – Pad.Spadolini Piano Attico, si terrà il convegno nel quale verrà presentata l’esperienza educativa e innovativa dei Salesiani nella Scuola e nei Centri di Formazione Professionali.
  • dalle 15.30 alle 16.20, Sala Eventi E6 – Palazzina Lorenese 1 Piano, si terrà il workshop “Cosa fa una scuola digitale? Otto anni di innovazione didattica, tecnologica e ambientale all’istituto “E. Marelli” di Sesto San Giovanni”, tenuto da Tommaso Franchini, Docente e responsabile didattica ed educativo digitale Formatore Apple Distinguished Educator e consulente Apple Professional Learning Specialist, e Raffaele Gallo, Docente e animatore digitale. Questo appuntamento, in virtù del grande numero di preiscrizioni presentate, si terrà anche il 10 marzo, allo stesso orario e nello stesso luogo.

Il 10 marzo, invece, dalle 11.30 alle 12.20, nella Sala Eventi E6 – Palazzina Lorenese 1 Piano, si terrà il workshop “Cittadinanza Digitale – Classcraft”, tenuto da Giovanni Fasoli, docente IUSVE di Pedagogia della realtà virtuale, Tecnologie immersive per l’educazione e la formazione Digital Augmented Education; Anna Cipriani, Docente specializzata in Media-Education; Erica Gandaglia, Docente Scuola Secondaria Primo Grado; Stefano Impilli, Docente Scuola Secondaria Primo Grado.

“La presenza dell’associazione CNOS Scuola – Salesiani per la scuola a Didacta è una occasione per presentare la nostra proposta educativa e didattica che svolgiamo tutti giorni all’interno delle nostre scuole su tutto il territorio nazionale, una proposta educativa e innovativa per offrire scuole aperte al futuro per l’educazione integrale della persona”

dichiara don Stefano Mascazzini, presidente del CNOS Scuola – Salesiani per la scuola.

“Oggi CNOS-FAP a Didacta racconta che l’innovazione dentro i nostri Centri di formazione professionale è fondamentale, ma che questa può portare frutto solo se è radicata sul terreno dei valori che già don Bosco ha messo a fondamento del suo metodo educativo. Vogliamo rappresentare i risultati raggiunti nell’ambito della Formazione Professionale e penso sia importante essere presenti a Didacta con il resto del mondo salesiano che lavora in Italia negli ambiti dell’educazione scolastica e della Formazione Professionale.

dichiara don Fabrizio Bonalume, direttore generale del CNOS-FAP.

Siamo felici di vedere i ragazzi che crescono nella loro autostima e che ritrovano il fascino del “saper fare” un lavoro, perché in questo “saper fare” il giovane molte volte ritrova la risposta al senso della propria vita e capisce chi può essere per una società che ha bisogno l’apporto dell’impegno di ciascuno”.

In un’intervista per il programma tv “Un Caffè Con…“, in onda il 27 Febbraio 2023 alle 9.35 su RETE 7 – (canale 13 del d.t.), don Stefano Mascazzini ha approfondito la partecipazione di CNOS Scuola – Salesiani per la scuola alla fiera e il ruolo dei salesiani nella formazione scolastica:

Mentre Fabrizio Tosti, Direttore Nazionale Offerta Formativa CNOS-FAP, in un’intervista in onda il 3 marzo 2023 ha approfondito la partecipazione del CNOS-FAP e le attività dello stesso in favore dei giovani:

 

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Italia – Incontro Nazionale dei Tirocinanti salesiani

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Firenze) – Dal 17 al 19 febbraio 2023 si è svolto a Firenze, presso l’Istituto Salesiano dell’Immacolata, l’Incontro Nazionale dei Tirocinanti, che era in attesa da qualche anno a causa della pandemia da coronavirus. Esso ha visto coinvolti i giovani salesiani che stanno vivendo la fase formativa del tirocinio nelle sei Ispettorie italiane. Erano presenti anche i rispettivi Vicari ispettoriali, in quanto Delegati per la Formazione dei giovani salesiani.

“Salesiani e laici. La comunione nel dono del carisma”: ecco il tema principale su cui vertevano i diversi interventi intorno ai quali i 39 partecipanti sono stati invitati a riflettere, pregare e condividere.

Don Gabriele Quinzi ha introdotto le tre giornate con una riflessione sull’inevitabilità della comunicazione in ogni comportamento umano. L’incontro serale con Padre Bernardo, abate del monastero benedettino di San Miniato al Monte, ha illuminato di una luce particolare la capacità profetica che la vita consacrata possiede nel rapporto con gli altri stati di vita.

La limpida figura di Giorgio La Pira, con la sua vita spesa totalmente nel far risuonare la bellezza dell’accordo tra carità e giustizia, ben si intonava con la sublime capacità del Beato Angelico di rappresentare il mistero dell’Incarnazione, produzione che i giovani salesiani hanno avuto la possibilità di ammirare presso il Museo di San Marco.

Il sig. Paolo Zini, SDB, Preside dello studentato salesiano di Nave (BS), ha aiutato ad articolare in maniera competente la tematica del carisma dal punto di vista teologale, ecclesiologico e antropologico.

I tirocinanti hanno avuto, infine, l’occasione di ascoltare la viva voce di alcuni testimoni laici a proposito dell’incarnazione del carisma salesiano in realtà prive della presenza di una comunità religiosa.

Si è trattato, in definitiva, di tre giorni ricchi di spunti per mantenere viva la riflessione attorno alla condivisione di un vero dono di Dio per la Chiesa intera, in particolare per i giovani più poveri ed abbandonati da amare secondo lo stile di Don Bosco.

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Salesiani, Figlie di Maria Ausiliatrice e Polisportive Giovanili Salesiane: un impegno rinnovato per promuovere con lo sport educativo e sociale la missione di Don Bosco

Il Centro Nazionale Opere Salesiane e le Polisportive Giovanili Salesiane hanno rinnovato il proprio impegno ad operare insieme nel mondo giovanile per rendere concreta la missione ispirata a Don Bosco attraverso la promozione dello sport. In tal senso, Salesiani per il Sociale avrà un ruolo fondamentale per sviluppare con le PGS azioni concrete al servizio del territorio.

Alla lettera di intenti tra il Presidente CNOS don Roberto Dal Molin e il Presidente PGS Ciro Bisogno, sottoscritta nel giorno della Festività di San Giovanni Bosco, è infatti seguito il protocollo d’intesa firmato il 18 febbraio a Roma, nella sede del Centro di Preparazione Olimpica “Giulio Onesti” tra il presidente delle PGS, Ciro Bisogno e il presidente di Salesiani per il Sociale, don Francesco Preite; si avvia così un percorso operativo per promuovere iniziative sportive rivolte ai contesti giovanili. Attraverso una rinnovata condivisione di scelte, obiettivi e finalità, l’intento è quello di promuovere e sviluppare insieme politiche sociali attraverso lo sport per il bene dei giovani, soprattutto quelli più svantaggiati e a rischio di esclusione sociale. Presentazione di progetti sportivi sociali, sviluppo di attività sportive sui territori, percorsi formativi rivolti a chi opera nello sport, monitoraggio organico degli interventi e dei progetti attuati insieme riguardanti il contrasto della povertà educativa e la promozione di un contesto sociale inclusivo per i giovani sono i punti cardine dell’accordo.

Le PGS sono entrate a far parte della rete di Salesiani per il sociale APS come socio ordinario. Precedentemente avevano già aderito a Salesiani per il sociale le altre associazioni promosse dal CNOS: il Turismo Giovanile Sociale (TGS) e i Cinecircoli Giovanili Socioculturali (CGS).

“Il Centro Nazionale delle Opere Salesiane condivide con le PGS la mission educativa nell’animazione sportiva, già in atto in molti territori, e con questo rinnovato impegno, laddove si creeranno le condizioni idonee, si potrà ulteriormente dare avvio e sostenere percorsi e iniziative per la crescita dei giovani in stile salesiano”, dichiara don Roberto Dal Molin, presidente del Centro Nazionale delle Opere Salesiane.

“Le Polisportive Giovanili Salesiane hanno a cuore i giovani e la loro crescita integrale. Questo rinnovato spirito di condivisione con i Salesiani Don Bosco e la presenza delle Figlie di Maria Ausiliatrice consentirà di rafforzare lo sviluppo dello sport come strumento di coesione sociale e di forte impatto educativo. L’identità associativa è fondamentale per svolgere quotidianamente la nostra mission sui territori”, dichiara Ciro Bisogno, presidente delle Polisportive Giovanili Salesiane.

“Lo sport, specialmente nelle nostre periferie, si presenta sempre più come luogo sociale per accogliere ed educare i ragazzi ed i giovani nello stile di don Bosco. Il protocollo sottoscritto tra Salesiani per il Sociale e le PGS permetterà di collaborare insieme sui progetti, sulle attività sportive e sulla formazione degli animatori sportivi. Siamo anche soddisfatti di accogliere nella rete sociale salesiana, un’altra realtà nazionale come la PGS, dopo aver già accolto CGS e TGS”, dichiara don Francesco Preite, presidente di Salesiani per il Sociale.

“La centralità eucaristica nell’evangelizzazione dei giovani”: intervista a don Flaviano D’Ercoli per il ciclo “Quali salesiani per i giovani di oggi?”

Sabato 25 febbraio dalle 9 alle 10,15 sul pagina Facebook dei Salesiani Italia e sul canale YouTube dell’Ispettoria meridionale sarà trasmessa l’intervista a don Flaviano D’Ercoli, direttore della casa salesiana di Roma Gerini. L’incontro, che fa parte del ciclo “Quali salesiani per i giovani di oggi?”, approfondisce le linee del Rettor Maggiore dopo il CG28. Tali incontri sono promossi dalla Conferenza delle Ispettoria d’Italia – settore formazione e dal Centro Studio dell’Opera dei Tabernacoli Viventi. Il tema di approfondimento sulla passione del da mihi animas affronterà “La centralità eucaristica nell’evangelizzazione dei giovani: il carisma alla ricerca del nuovo”.

Nell’andare alla radice del “da mihi animas, cetera tolle” di don Bosco incontriamo la passione per i giovani che si genera dalla passione di Gesù per le anime. L’offerta di Gesù nel suo sacrificio sulla croce, culmine della passione, ha la sua anticipazione nella cena pasquale, nel dono dell’Eucaristia ai suoi discepoli e a tutta la Chiesa. Senza Eucaristia non ci sarebbe la Chiesa, non ci sarebbe la presenza reale di Gesù, sarebbe impossibile evangelizzare i giovani, trasformare i lupi in agnelli. I nuclei centrali della riflessione verteranno su: “Cercare il Nuovo”: cosa significa?; Il timbro vocazionale della PG è il vero lievito della novità; Come far crescere i giovani in questa prospettiva?; Il centro di tutto ciò è la vita Eucaristica.

 

Don Bosco Youth-net, European School of Animators: New animation

Pubblichiamo il comunicato del Don Bosco Youth-net e Salesiani per il Sociale sul corso di formazione per animatori.

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Il corso di formazione punta a preparare animatori giovanili internazionali che desiderano approfondire e condividere specifiche tematiche di interesse per i giovani in un contesto salesiano.

La formazione si concentrerà su alcuni argomenti chiave quali: stile e metodi educativi di Don Bosco, riflessione e reazione ai cambiamenti nella realtà del lavoro con i giovani, competenze generali e apprendimento di nuove tecniche e scambio di buone pratiche nell’ambito del lavoro con i giovani. L’obiettivo del progetto è quello di dare ai giovani animatori e operatori giovanili una opportunità per migliorare le proprie competenze attraverso l’apprendimento interculturale non formale. Un’ampia gamma di laboratori e sessioni di formazione li aiuteranno a migliorare e implementare le loro capacità di animatori giovanili. L’animazione giovanile salesiana e la presenza significativa di giovani animatori che si prendono cura di altri giovani è il nucleo portante del corso di formazione, con riferimento specifico al sistema educativo salesiano.

Il seminario è aperto a 24 volontari tra i 16 e i 30 anni provenienti da diversi paesi europei (Austria, Belgio, Germania, Grecia, Italia, Malta, Montenegro, Polonia, Slovacchia, Spagna e Ucraina), con buona conoscenza della lingua inglese, aperti e motivati per una esperienza internazionale, con o senza esperienza nel campo del lavoro con i giovani.

Il seminario è svolto in lingua inglese, è coordinato dalla rete giovanile Don Bosco Youth-Net (DBYN) è co-finanziato dal Programma Erasmus+ dell’Unione Europea ed è ospitato a Roma, presso l’Istituto Salesiano PIO XI.

Quota di partecipazione: max. € 80

Spese di viaggio: rimborsate al 100%, fino a un massimo calcolato in base alla distanza di viaggio.

Contatti:

Micaela Valentino progettazione@salesianiperilsociale.it

Le candidature devono pervenire entro e non oltre il 25 Febbraio 2023

Aperte le iscrizioni alla “Su e Zo per i Ponti di Venezia” 2023

Di seguito, il comunicato stampa della “Su e Zo per i Ponti di Venezia”. 

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Giunta alla 43° edizione, la Su e Zo per i Ponti di Venezia è divenuta negli anni un appuntamento fisso nel calendario degli eventi veneziani. Si tratta di una passeggiata di solidarietà alla Un invito a ritrovarci a vivere una giornata assieme, in gruppo, in famiglia, con la scuola, con l’oratorio o la parrocchia di appartenenza, con l’associazione o il gruppo sportivo di cui facciamo parte. Assieme, a godere di una giornata all’aria aperta alla scoperta di Venezia nei suoi luoghi più caratteristici e meno esplorati dal turismo di massa: una proposta all’insegna del turismo sostenibile, nel rispetto dell’ambiente e del territorio

Quest’anno lo slogan della Su e Zo per i Ponti recita “Meraviglia da condividere”: la Città di Venezia è, di per sé, una meraviglia da condividere se prepariamo il nostro animo alla ricerca della vera essenza di questa città unica al mondo, se desideriamo veramente andare alla scoperta delle sue architetture e delle sue opere d’arte. L’invito è di lasciarsi meravigliare dai luoghi meno noti della città, meno affollati e prevedibili, ma proprio per questo più veri e autentici. 

Due i percorsi possibili tra cui scegliere: il percorso completo di 11 km con 42 ponti, con partenza e arrivo in Piazza San Marco, e il percorso breve di 5,4 km con 19 ponti, indicato in particolare per le scuole dell’infanzia e primarie, con partenza dal Porto di Venezia e arrivo in Piazza S. Marco. Una grande novità per l’edizione 2023: l’Arsenale di Venezia torna a spalancare le sue porte ai partecipanti della Su e Zo. Sarà presente un ristoro per ciascuno dei due percorsi: in Parco Savorgnan per il percorso completo e al Porto di Venezia per il percorso breve.

Il costo del cartellino di partecipazione in prevendita è di 8,50 a persona ( 9,50 il giorno della manifestazione, salvo esaurimento dei cartellini disponibili) e come per ogni edizione ogni eventuale utile sarà devoluto in beneficenza, quest’anno a favore della Missione Salesiana di Quebrada Honda, Perù. Sarà possibile sostenere la missione in Perù anche acquistando la T-shirt solidale dell’evento: per ogni capo venduto si devolverà un euro in beneficenza.

Ad ogni partecipante una medaglia da collezione e per i gruppi oltre i 50 iscritti una targa in ceramica artigianale. La Targa e la Medaglia della Su e Zo per i Ponti di Venezia 2023 sono un omaggio al Teatro La Fenice, nel sestiere di San Marco. I premi speciali per i gruppi più numerosi sono come tradizione espressione dell’arte vetraria veneziana.

La Santa Messa della Su e Zo, che tradizionalmente segna l’inizio della manifestazione, è celebrata alle ore 8.30 in Basilica San Marco. 

Le partenze, in contemporanea da Piazza San Marco per il percorso completo e dal Porto di Venezia per il percorso breve, sono previste dalle ore 9.30 alle ore 11.00 e sono scandite in base alla fascia oraria prescelta in fase di iscrizione: 9.30, 9.45, 10.00, 10.15, 10.30, 10.45, 11.00.

Premio per le Scuole “Don Dino Berti”

Grazie al premio intitolato al fondatore della manifestazione, a tutte le scuole di ogni ordine e grado che parteciperanno con oltre 100 iscritti (tra alunni, genitori, insegnanti e simpatizzanti) sarà consegnato un buono spesa per l’acquisto di materiale didattico o sportivo del valore di 200,00 (da 100 a 150 iscritti) o 350,00 (a partire da 151 iscritti).  Le scuole a cui è assegnato il premio possono incrementare il buono spesa di 50,00 se uno o più studenti del gruppo scolastico prendono parte al concorso video “Corto in Corsa”.

Iscriversi in anticipo conviene!

Chi prenota i biglietti in fase di preiscrizione beneficia della quota d’iscrizione ridotta: un invito a coinvolgere per tempo i propri amici, familiari o compagni di scuola a formare assieme i gruppi che prenderanno parte alla Su e Zo.

  • Preiscrizioni individuali e di gruppo: 8,50
  • sul sito web www.suezo.it e presso i punti vendita autorizzati
  • Iscrizioni individuali il giorno dell’evento: 9,50
  • presso le biglietterie Su e Zo in Piazza S. Marco e alla Stazione FS S. Lucia 
  • Biglietto vaporetto ACTV imob A/R: 4,50
  • tariffa agevolata – valido solo il giorno dell’evento
  • Termine ultimo per le preiscrizioni:
  • Gruppi a partire da 50 iscritti: entro domenica 2 aprile 2023
  • Iscrizioni individuali: entro domenica 9 aprile 2023

La manifestazione è organizzata e promossa dall’associazione TGS Eurogroup insieme a:

    • A.Ge.S.C. (Associazione Genitori Scuole Cattoliche)
    • C.T.G. (Centro Turistico Giovanile)
  • Ex Allievi Don Bosco
    • F.I.S.M. (Federazione Italiana Scuole Materne)
    • NOI Associazione 
  • Salesiani Cooperatori
  • Associazione Salesiani Cooperatori 

con il Patrocinio di Regione Veneto, della Città Metropolitana di Venezia, del Comune di Venezia, della Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale e dell’Ufficio Nazionale CEI per la Pastorale del Turismo, Tempo Libero e Sport, in collaborazione con il Settore Programmazione e Gestione degli Eventi e Tutela delle Tradizioni e il Servizio Comunicazione turistica del Comune di Venezia.

Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito-web dell’evento on line all’indirizzo www.suezo.it, scrivere a info@suezoperiponti.it o visitare i canali social Facebook e Twitter. 

Servizio Civile Universale, proroga del bando: scadenza il 20 febbraio ore 14

Dal sito di Salesiani per il Sociale.

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Con Decreto del Capo del Dipartimento è prorogato al 20 febbraio 2023, ore 14.00, il termine di presentazione delle domande di servizio civile universale.

Le modalità di presentazione delle domande restano le stesse. Sul nostro sito si possono consultare tutte le schede progetto e le informazioni sulle sedi di svolgimento del Servizio Civile Universale, in Italia e all’estero.

Per fare l’anno di volontariato con i Salesiani, sono disponibili:

  • 1.274 posti per l’Italia
  • 78 per l’estero (70 con Salesiani per il Sociale e 8 con il VIS)

Tutte le info si possono trovare qui:

Vai al sito SXS