Infosfera e digitale al centro del seminario di Comunicazione dell’Italia Salesiana

Quattro giorni di formazione sull’Infosfera per gli uffici di comunicazione sociale e le équipe delle Ispettorie Salesiane e delle associazioni Salesiani per il Sociale, Salesiani Cooperatori, CGS e Federazione Exallievi.

Il seminario si è svolto nella casa salesiana di Monteortone, in provincia di Padova, da giovedì 1 settembre a domenica 4. A guidare la riflessione sul tema dell’infosfera ha iniziato Pietro Del Soldà, filosofo, scrittore e conduttore radiofonico che, riprendendo il suo libro “La vita fuori di sé”, ha fatto un focus sulla necessità per ciascuno di un tempo vuoto che metta in gioco lo spazio per sé, uscendo dal proprio “guscio” protettivo e riscoprendo il gusto dell’avventura, quella particolare esperienza che rompe il ritmo ordinario e porta alla luce le nostre inclinazioni più profonde.

Lisa Iotti, giornalista della trasmissione “Report”, ha invece evidenziato quanto il “brusio” ininterrotto di cui vive il mondo digitale disturbi costantemente e impedisca di trovare uno spazio di ascolto per noi stessi. Ha poi presentato dei dati che dimostrano come il problema dell’analfabetismo digitale – ovvero l’incapacità di funzionare nel proprio contesto scolastico e lavorativo – coinvolga moltissimi dei nostri giovani e come sia un problema che, da educatori, dobbiamo saper affrontare.

A chiudere la parte formativa è stato Pietro Jarre, imprenditore e fondatore di Sloweb, associazione non profit che promuove un uso responsabile degli strumenti digitali. Jarre si è concentrato sull’ecologia digitale, fornendo spunti di riflessione sull’impatto del digitale anche sull’ambiente, in un momento storico in cui la tematica ambientalista è molto sentita.

Ai momenti di formazione si sono alternati lavori in gruppo per condividere le impressioni, e pensare insieme una proposta di Meeting sull’infosfera per la Pastorale Giovanile salesiana.

 

Quinquennio confratelli d’Italia e Medio Oriente: percorso dei cinque giorni ad Annecy

Da lunedì 15 agosto a sabato 20 il Quinquennio dei confratelli di Italia e Medio oriente si sono incontrati ad Annecy per il periodo di formazione estivo. Di seguito la notizia riportata dal sito Salesiani Piemonte e Valle d’Aosta.
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Da lunedì 15 agosto a sabato 20 il Quinquennio dei confratelli di Italia e Medio oriente si sono incontrati ad Annecy per il periodo di formazione estivo che lo scorso anno li ha visti a Valdocco ad immergersi nel “quinquennio” di don Bosco. Il tema di quest’anno era in parte “obbligato” nel quarto centenario di san Francesco di Sales ed era stato proposto, anni fa, dai giovani confratelli stessi per approfondire l’accompagnamento spirituale. Due temi che si sono intrecciati e arricchiti giorno per giorno nella loro permanenza ad Annecy.
Sessanta giovani confratelli del quinquennio e i Vicari ispettoriali con l’ispettore don Angelo Santorsola hanno fatto il percorso dei cinque giorni alternando mattinate stanziali sotto la guida di don Gabriele Quinzi che ha sviluppato la dinamica psicologica e spirituale dell’accompagnamento, e i pomeriggi guidati da don Michele Molinar sui luoghi di san Francesco di Sales in una lettura storico, artistica e soprattutto spirituale e pastorale.
Giorni impegnativi e altrettanto piacevoli sia per la location che li ha accolti, il meteo perfettamente consono ai loro programmi e lo scambio amichevole e fraterno tra confratelli che, nei percorsi formativi, si sono conosciuti e apprezzati e adesso rincontrati potendosi confrontare e arricchire con gli anni di ministero pastorale ed educativo.
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ISI, lettera dell’Ispettore per l’avvio dell’anno pastorale

Don Giovanni D’Andrea, Ispettore dell’Ispettoria di Sicilia, presenta la lettera in occasione dell’avvio dell’anno pastorale.

 

Carissimi Confratelli, 

pur tra le difficoltà inaspritesi di recenti con una nuova fase pandemica che continua a farci tribolare e con gli echi della guerra russo-ucraina che occupa parzialmente i nostri pensieri, si prospetta quasi “dietro l’angolo” il nuovo anno pastorale 2022 – 2023 che sarà caratterizzato dal terzo anno di preparazione al bicentenario del “Sogno dei 9 anni”: “Noi ci stiamo” Non con le percosse ma con la mansuetudine, #sharethedream. 

 L’anno pastorale quasi concluso è stato caratterizzato dalla Visita straordinaria e dal Capitolo Ispettoriale 31, da questi due eventi sono scaturite diverse indicazioni che siamo chiamati a concretizzare a cominciare da settembre 2022. Per raggiungere questo obiettivo invio il programma dell’avvio del nuovo anno pastorale. 

Come indicato dal Visitatore e come emerso durante i lavori capitolari avremo come focus dei lavori il rafforzamento della CEP nel suo ruolo di elaborazione del PEPS locale, è per questo di somma importanza avere la presenza, specie domenica 28 agosto, dei Consigli delle CEP: i lavori coinvolgeranno questo importante organismo di animazione delle nostre Case. A tale scopo abbiamo ritenuto opportuno invitare Don García Morcuende Miguel Ángel (Consigliere Mondiale per la PG) che, grazie alla sue competenze ed esperienza, ci accompagnerà nella tematica della progettazione pastorale. 

Considero certa la presenza dei Direttori, Parroci, Incaricati di Oratorio e Animatori pastorali. La presenza di tutti (confratelli e laici) è fondamentale perché sarà l’avvio di un percorso formativo SDB e laici che ci vedrà impegnati per i prossimi anni. 

Come noterete dal programma si tratta di una “partecipazione ad imbuto”, dalla grande adunanza di domenica 28, alla presenza di alcuni confratelli e laici con responsabilità pastorale il 29, all’incontro con i soli direttori della mattinata del 30. Vi chiedo pertanto di mettere ben in evidenza l’impegno di questi tre giorni, questo impegno ha la priorità su altri di natura pastorale. 

Sono certo della presenza e della buona volontà di tutti. 

don Giovanni D’Andrea, Ispettore


PROGRAMMA 

Domenica 28 Agosto 

Destinatari: Consigli delle CEP (Tutti i confratelli specialmente Direttori, Incaricati di Oratorio, Parroci, Animatori Pastorali – Laici e Giovani) 

9.15 Arrivi e sistemazione 

9.45 Preghiera iniziale 

10.00 Presentazione percorso formazione congiunta SDB e Laici 

10.30 1° tempo di lavoro – La progettazione educativo-pastorale – cap. VI del Quadro di Riferimento della PG (Don GARCÍA MORCUENDE Miguel Ángel – Consigliere Mondiale per la PG) 

11.30 Intervallo 12.00 Presentazione del Progetto Organico Ispettoriale – POI 

12.30 Comunicazioni 

13.00 Pranzo 

15.15 Introduzione al Laboratorio sulla progettazione 

15.30 Laboratori (gruppi: consigli CEP delle Case) 

17.15 Intervallo 

17.30 Celebrazione Eucaristica – 

18.30 Partenze (per coloro che devono rientrare) 

19.30 Vespri – Buona notte 

20.00 Cena 

Lunedì 29 Agosto 

Destinatari: Direttori – Incaricati di Oratorio – Parroci – Animatori Pastorali – Laici con ruoli di responsabilità pastorale. 

8.00 Celebrazione Eucaristica – Lodi 

09.00 Colazione 10.00 2° tempo di lavoro: Il senso del PEPS locale. Indicazioni operative per accompagnare il 

processo di elaborazione. (D. GARCÍA MORCUENDE Miguel Ángel -Consigliere PG) 

11.00 Intervallo 11.30 Laboratori sul PEPS locale 

13.00 Pranzo 

15.30 Presentazione Proposta Pastorale 2022-2023 

16.00 Presentazione scheda di Formazione e PG 

16.30 Proposta di Accompagnamento dei consigli delle CEP per la formazione SDB e Laici 

17.30 Intervallo 

18.00 Preghiera del Rosario e Affidamento a Maria Ausiliatrice dell’anno educativo-pastorale 

18.30 Partenze (per coloro che devono rientrare) 

19.30 Vespri – Buona notte 

20.00 Cena 

Martedì 30 Agosto 

Destinatari: Direttori 

8.00 Celebrazione Eucaristica – Lodi 

09.00 Colazione 10.00 Incontro con i Direttori, Ispettore e suo Consiglio 

11.00 Intervallo 

11.30 Incontro con i Direttori, Ispettore e suo Consiglio 

12.30 Intervallo 

13.00 Pranzo 

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I prenovizi d’Europa riuniti al Colle Don Bosco in vista dell’inizio del Noviziato

Dal 4 al 30 luglio, al Colle Don Bosco, si è svolto il corso d’italiano per i prenovizi d’Europa che si preparano ad iniziare a settembre il noviziato al Colle Don Bosco, in Italia. L’evento ha visto la collaborazione e presenza del Consigliere per la Regione Mediterranea don Juan Carlos Pérez Godoy e del Rettor Maggiore Don Ángel Fernández Artime.

Leggi la notizia sul sito InfoANS

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Dal 4 al 30 luglio, al Colle Don Bosco, si è svolto il corso d’italiano per i prenovizi d’Europa che si preparano ad iniziare a settembre il noviziato al Colle Don Bosco, in Italia.

Quest’anno saranno 16 i novizi che faranno il noviziato in Italia: 7 italiani, 7 croati, 1 del Medio Oriente (Egitto) e 1 spagnolo. I prenovizi degli altri prenoviziati d’Europa, ossia di Kopiec (Polonia) e di Poprad (Slovacchia), sono venuti al Colle Don Bosco, dal 1 al 16 agosto, per prendere parte a un’esperienza guidata da un’equipe di salesiani coordinati dal Settore della Formazione. Quest’anno è stato presente e ha collaborato nell’animazione dell’incontro don Juan Carlos Pérez Godoy, Consigliere per la Regione Mediterranea. Non è mancata la presenza del Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, in una giornata di visita al Colle, con un paternale incontro con tutti i prenovizi.

L’esperienza cerca di creare un legame tra i giovani salesiani dell’Europa che durante il loro percorso formativo avranno diversi incontri, e presenta la storia vocazionale di Don Bosco, mediante la visita ai luoghi salesiani del Piemonte, creando un ambiente di studio, riflessione e condivisione sulle tappe formative della vita di Don Bosco e le sue scelte vocazionali, confrontando queste esperienze con quelle dei prenovizi.

La condivisione, la preghiera, i momenti di sport, gite e festa danno al “PrEcolle” un valore formativo molto apprezzato sia dai partecipanti sia dai formatori, che vedono come il gruppo si dispone in una forma adeguata a iniziare l’importante tappa del Noviziato.

Cnos-Fap Forlì, i ragazzi trovano lavoro – Un progetto per i futuri falegnami

Da “Il Resto del Carlino”, pubblichiamo un articolo di Fabio Gavelli sull’esperienza del Cnos Fap di Forlì.

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«Ancora prima che finiscano il corso, molti nostri ragazzi sono già occupati. In questo senso, i risultati sono molto brillanti». Sergio Barberio, direttore del Cnos-Fap di Forlì, il centro di formazione dei salesiani in via Episcopio Vecchio, affronta da un’altra angolazione – la formazione professionale – l’inchiesta che il Carlino sta conducendo da giorni: la mancanza di manodopera lamentata dalle aziende. Barberio, quali corsi fate e quanti allievi escono ogni anno? «I corsi più gettonati sono meccanico, tornitore, disegnatore meccanico, elettricista, autoriparatore. In totale vengono formati 80-90 giovani ogni anno, ma la tendenza ormai è di prolungare gli studi fino al quarto anno, come avviene in collaborazione con l’istituto Ipsia di Galeata». Quanti trovano lavoro appena completato il ciclo dai salesiani? «Quasi tutti. Capita anche che fin dal secondo dei tre anni normali di corso, le aziende inseriscano gli allievi. Abbiamo rapporti con circa 140 imprese del territorio, oltre che con le associazioni di categoria dell’artigianato. È una rete che funziona». Perché allora molte aziende fanno così fatica a individuare i profili professionali richiesti? «I problemi sono di varia natura. Tanto per cominciare, molti studenti scelgono i licei e al termine conseguono una laurea breve. Ma tanti allievi dopo un anno di liceo si pentono. Il nodo è l’orientamento, che dovrebbe partire già in seconda e terza media. Invece assistiamo alla scelta delle superiori in base a quello che decidono gli amici o i compagni di scuola». Quanto incidono i fattori culturali? «Moltissimo. Bisogna far capire che ci si può realizzare anche tramite l’Iti o gli istituti professionali. Io preferisco parlare di ‘specializzati in manodopera’ invece di ‘manodopera specializzata’.

Abbiamo tutti la nostra quota di responsabilità, anche noi ovviamente. E penso che sarebbe il caso di fare brevi corsi di formazione anche ai docenti delle medie». Le aziende come si comportando, a suo giudizio? «Con tantissime collaboriamo proficuamente, in generale si stanno interrogando sulla questione». Avete delle forme di accompagnamento degli studenti nelle prime esperienze lavorative? «Sì, sono molto importanti, anche la Regione sulla formazione è lungimirante e mette in campo dei progetti che funzionano. Noi abbiamo poi investito su una figura professionale incaricata di capire quali saranno le figure maggiormente ricercate dalle nostre aziende nel prossimo futuro». I vostri ex studenti sono impiegati soprattutto nel settore metalmeccanico e  industriale? «È così. Non posso parlare di quanto avviene in altri settori, come commercio, edilizia o servizi». All’inizio del 2021 venne annunciato anche un laboratorio per aspiranti falegnami a Rocca San Casciano: è partito? «No, sono sorte delle difficoltà. Ma sarà potenziato un grande laboratorio nella zona industriale di Forlì, con ampie collaborazioni fra le associazioni d’impresa e le istituzioni locali. È prematuro parlarne, ma ha l’ambizione di diventare una sorta di distretto indirizzato alla formazione di falegnami per le nostre aziende del mobile imbottito».

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“Organizzare la speranza”: assemblea nazionale di Salesiani per il Sociale per il prossimo triennio

Dal 16 al 18 settembre, al Teatro Roma in via Umbertide – Roma, si terrà l’assemblea nazionale di Salesiani per il Sociale, dal titolo: “Organizzare la speranza – Sogno, progetto, impresa”, ideato e progettato insieme con l”Osservatorio Salesiano per i Diritti dei Minori.

“Siamo in piena campagna elettorale con la caduta del governo e l’annuncio delle elezioni politiche del 25 settembre. Ancora una volta siamo chiamati ad esercitare responsabilmente il diritto-dovere di voto per la costruzione di una società sempre più solidale ed inclusiva, attenta ai giovani ed alle persone fragili. Per questo l’assemblea di settembre sarà l’inizio di un processo di scrittura dal basso del documento programmatico dell’associazione che durerà per un anno intero con incontri sul territorio”.

don Francesco Preite, presidente di Salesiani per il Sociale

Il titolo dell’assemblea riprende un pensiero di Papa Francesco espresso durante l’omelia della Giornata Mondiale dei Poveri 2021: richiamando don Tonino Bello, il Pontefice ricordava come i cristiani debbano tradurre la speranza in vita concreta ogni giorno.

Nei tre giorni dell’Assemblea ci saranno dei panel di confronto e approfondimento con gli attori sociali, civili ed ecclesiali, con le politiche giovanili e di welfare italiano ed europeo e con le indicazioni ecclesiali e salesiane; ci sarà lo spazio per l’ascolto di esperienze sociali dai vari territori italiani, la presentazione del Bilancio sociale 2021 di Salesiani per il sociale e la programmazione 2022-2023.

“Il progetto mira a stimolare e promuovere momenti di formazione, nonché processi di riflessione e condivisione collettiva, in linea con le più recenti normative nazionali ed europee e rivolgendo un’attenzione specifica ai diritti dei minori, alle condizioni di vita dei giovani e al loro protagonismo”

Andrea Farina, Coordinatore Osservatorio Salesiano per i Diritti dei Minori.

Informazioni sullo svolgimento e la partecipazione all’assemblea: segreteria@salesianiperilsociale.it

 

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Salesiani per il Sociale

Panda 4×4, il progetto che unisce Torino al Madagascar

Dal sito di Vita Online, l’articolo di Antonio Labanca, ufficio stampa Missioni don Bosco, sul progetto che ha portato strumenti di lavoro al centro professionale di Ivato, in Madagascar dal CFP “Rebaudengo” di Torino.

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Dalle campagne cuneesi fino a Ivato (Madagascar), per portare agli allievi della scuola professionale “Notre Dame de Clairvaux” un rifornimento di strumenti di lavoro insieme con il messaggio di amicizia dei loro coetanei del Centro di Formazione Professionale “Rebaudengo” di Torino. 6200 chilometri in linea d’aria, attraversando la nostra penisola e il Mediterraneo, scavalcando l’Africa orientale e il Canale del Mozambico, così è nato Panda 4×4”, il progetto di Missioni don Bosco

Una vecchia Fiat Panda ha compiuto a giugno 2022 il suo viaggio (virtuale) più lungo, dalle campagne cuneesi fino a Ivato (Madagascar), per portare agli allievi della locale scuola professionale “Notre Dame de Clairvaux” un rifornimento di strumenti di lavoro insieme con il messaggio di amicizia dei loro coetanei del Centro di Formazione Professionale “Rebaudengo” di Torino. 6200 chilometri in linea d’aria, attraversando la nostra penisola e il Mediterraneo, scavalcando l’Africa orientale e il Canale del Mozambico, per dare esito all’operazione “Panda 4 mission”.

È un esempio di economia circolare” commenta don Daniel Antúnez, presidente di Missioni Don Bosco di Torino, l’organismo che ha fatto da tramite fra l’Italia e don Erminio De Santis, salesiano di Borgo Velino in provincia di Rieti, da quarantadue anni missionario a Ivato nel circondario della capitale Antananarivo. L’operazione si è rivelata un prototipo di cooperazione internazionale che ha coinvolto entità molto diverse fra loro per natura e obiettivi, le quali sono riuscite a convergere su un obiettivo comune, certamente raggiunto.

A dare il “la” è stato Francesco Joly, imprenditore appassionato di automobili storiche, tesoriere dell’associazione “Torino Heritage” che ha per finalità la salvaguardia del bello e del buono della cultura automobilistica nella quale la Città della Mole si è distinta nella sua storia. Una “Fiat Panda 4×4”, negli Anni Ottanta icona di un fuoristrada a portata di tutti, giaceva in un cortile contadino dopo aver affrontato strade impervie, inverni gelidi ed estati torride. Joly l’ha prelevata e portata al CFP Rebaudengo proponendo una “sfida” per insegnanti e allievi: farla tornare nuova, operando su una carrozzeria mangiata dal sale sparso per sciogliere il ghiaccio e su un motore da rifare in molte parti per via dell’usura. Dopo si sarebbe potuto proporla ai collezionisti di auto storiche.

Il direttore del Centro di formazione salesiano, Fabrizio Berta, ha percepito le potenzialità di questa sfida: affrontare con i ragazzi un caso concreto di restauro sia nel reparto di carrozzeria sia in quello di meccanica. “Anziché montare e smontare un motore funzionante o le parti di un veicolo standard, affrontare la rimessa in funzione di un’auto abbandonata” ha spiegato Mauro Teruggi, il nuovo direttore al Rebaudengo subentrato in corso di restauro; e, da analista degli sbocchi occupazionali, ha aggiunto: “c’è un filone in fase di sviluppo nel settore automotive che è proprio quello della manutenzione di veicoli storici e da collezione”.

Fin qui un insolito ma ammissibile programma di formazione per una scuola professionale che ancor prima che finiscano i corsi riceve dall’industria e dagli artigiani richieste di segnalazioni di operatori specializzati. A far compiere un salto in avanti del progetto “Panda 4×4” l’interpretazione del numero “4” all’inglese: “per”. L’istituto Rebaudengo nacque nel 1930 con una esplicita finalità missionaria: preparare i salesiani che sarebbero andati nel mondo, a portare con sé una professione manuale da mettere in campo per autosostenersi e per generare capacità tecniche fra i ragazzi nei Paesi che chiedevano di svilupparsi nei settori dell’agricoltura e dell’artigianato. Il responsabile dell’Istituto, don Luca Barone, ha congiunto i fili e proposto che il restauro e la cessione dell’auto venissero finalizzati al sostegno di una analoga scuola professionale. È bastato scorrere i progetti che Missioni Don Bosco sostiene per individuare il partner giusto: il Centro Notre Dame di Clairvaux.

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Giffoni 52: riparte anche la giuria CGS “Percorsi Creativi”

Pubblichiamo il comunicato stampa dell’associazione CGS sul Festival Internazionale del Cinema di Giffoni.

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Riparte, da Ancona e Civitavecchia, la giuria collaterale C.G.S. Percorsi Creativi del Festival internazionale del Cinema di Giffoni Valle Piana (SA), dopo l’esperienza vissuta online nel corso della precedente edizione, a causa della pandemia.

Riprendendo il format sperimentato fino al 2019, ultimo festival con giurati in presenza provenienti da altre regioni, la nostra Associazione ricomincerà il suo percorso, fedele ad una tradizione ormai consolidata, con un gruppo di ragazzi di età compresa tra i 14 e i 17 anni, nuova Giuria Collaterale in presenza per “Invisibili”, titolo e tema dell’edizione 2022.

Dal 23 al 30 luglio, giovani e animatori responsabili provenienti dal CGS Dorico di Ancona, dal CGS XXI di Civitavecchia e dal Coordinamento territoriale CGS Marche, vivranno un “laboratorio permanente” fatto di visione e valutazione dei film in concorso, giornalismo web di documentazione, seminari su “Serie e Serialità” e sulle tecniche cinematografiche. I giovani animatori, tutorati e coordinati da chi ha qualche anno in più, guideranno i laboratori dei giurati e le giornate saranno scandite dal lavoro di Giuria e dalla partecipazione agli eventi del Festival: concerti, spettacoli teatrali e di strada, incontri con attori, interviste, verranno documentati con foto e filmati dai ragazzi stessi.

Questo tipo di proposta formativa rispecchia la caratteristica identità dell’associazione Cinecircoli Giovanili Socioculturali – APS, che declina la cultura cinematografica e mediale nel mondo degli interessi delle ultime generazioni, per farne occasione di palestra critica.

Il gran finale dell’esperienza sarà l’assegnazione, nella serata conclusiva, del Premio C.G.S. Percorsi Creativi (XV edizione) al film della categoria +13 valutato, con motivazione scritta dei giurati, come il più interessante della rassegna.

Chi vorrà, potrà seguire i lavori sul sito www.sentieridicinema.it e sulle pagine social CGS nazionale. (Facebook: Cinecircoli Giovanili Socioculturali; Instagram: @cgsnazionale).

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Al Giffoni Film Festival il corto degli studenti della “Scuola del Fare”

La Scelta, il corto realizzato da alcuni giovani della Scuola del Fare, girato in luoghi iconici di Napoli, si interroga su legalità, passioni e famiglia, attraverso sette giovani protagonisti prigionieri di uno strano gioco, che li costringe a una riflessione su passato e futuro per ritrovare la libertà.

Di seguito l’articolo completo pubblicato su Napoli Today:

Un originale Munaciello si aggira per le catacombe di San Gennaro. Ha in mano un libro, il Libro delle Scelte e del Destino. Si rivolge sornione agli spettatori con una domanda semplice: nella vostra vita ha scelto il destino o sono state le vostre decisioni a guidarvi? Fate fatica a rispondere? Beh niente paura: è solo un film. Questo è infatti l’inizio de “La Scelta” il corto partecipativo girato da Carlo Concina e Cristina Maurelli con i ragazzi e le ragazze di diversi quartieri e rioni di Napoli. Sarà proiettato al Giffoni Film Festival come Evento Speciale, sabato 23 luglio.

Il film racconta la storia di sette giovani protagonisti prigionieri di uno strano gioco, che li costringe a una riflessione su passato e futuro. Legalità, vincoli familiari e passioni diventano i temi portanti di tre intensi episodi dove le esperienze di vita reale dei ragazzi, risuonano nelle parole dei diversi personaggi e diventano momenti di cinema potente e commovente, che parla al cuore di tutti noi. Riusciranno a fare la scelta giusta e a ritrovare la libertà?

Il film è ambientato in luoghi iconici del Rione Sanità (dalle catacombe di San Gaudioso, a quelle di San Gennaro, dalla Basilica di Santa Maria della Sanità alla Chiesa di San Severo fuori le Mura con la scultura del Figlio Velato di Jago) e si conclude oniricamente alla Casina Vanvitelliana di Bacoli.

Protagonisti attivi del corto di finzione, davanti e dietro la macchina da presa, un gruppo di ragazzi che frequentano la Scuola del Fare, un’iniziativa che attraverso l’Istruzione e la Formazione Professionale nei settori della logistica e dell’automotive accompagna nella crescita educativa e formativa adolescenti a rischio di dispersione.

Siamo molto contenti che il film dei nostri ragazzi sia al Giffoni Film Festival, è la dimostrazione che impegnarsi per un obiettivo porta buoni frutti e soddisfazioni

Pasquale Calemme – direttore dei corsi

Il film è stato realizzato in forma partecipata grazie ai formatori del metodo PVCODE (Video Partecipativo per lo Sviluppo di Comunità), una metodologia che trasforma il fare cinema in una occasione per ripensarsi e trovare nuove potenzialità, attivando così percorsi educativi di empowerment e sviluppo di competenze relazionali.

Fare film con non professionisti è sempre molto entusiasmante, il corto è molto intenso e pieno di occasioni di riflessione anche per gli spettatori

Cristina Maurelli – autrice e formatrice

Il progetto è a cura di Liberi Svincoli, un collettivo di artisti e formatori, ed è realizzato con il contributo di Fondazione De Agostini e Fondazione Alberto e Franca Riva.

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Crisi di governo, l’appello delle scuola paritarie e cattoliche a Mario Draghi perché resti a Palazzo Chigi

Pubblichiamo il comunicato di Agorà della parità.

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Illustrissimo Signor Presidente del Consiglio Mario Draghi, 

noi, Associazioni di gestori e genitori di scuole paritarie cattoliche e d’ispirazione cristiana, AGeSC, Cdo  Opere Educative – FOE, CNOS Scuola, CIOFS scuola, FAES, FIDAE, FISM, Fondazione  GESUITI EDUCAZIONE, facenti parte di Agorà della parità, in queste ore difficili per il nostro Paese,  vorremmo manifestarle la nostra vicinanza e chiederle di ripensare alle sue dimissioni. Crediamo che la sua azione di governo sia importante anche per la scuola, istituzione fondamentale e  strategica per il nostro Paese.  

Crediamo che il futuro di molti ragazzi e giovani possa realizzarsi grazie alle scelte messe in campo in questi ultimi mesi che hanno ancora bisogno di essere accompagnate e portate a compimento. Crediamo che il  sistema di istruzione e di educazione possa migliorare grazie alla sua attenzione espressa a più riprese per le  generazioni future.  

Catia Zambon – Presidente nazionale AGeSC  

Massimiliano Tonarini – Presidente nazionale CdO Opere Educative – FOE 

Stefano Mascazzini– Presidente nazionale CNOS Scuola 

Marilisa Miotti – Presidente nazionale CIOFS scuola 

Giovanni Sanfilippo – Delegato nazionale per le Relazioni Istituzionali FAES  

Virginia Kaladich – Presidente nazionale FIDAE  

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