Don Bosco comunicatore: Intervista a don Gildásio Mendes dos Santos

Si riporta di seguito l’Intervista ANS effettuata durante il 28° Capitolo Generale a don Gildásio Mendes dos Santos, Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale.

“Don Bosco comunicatore, ci insegna oggi a comunicare per i giovani, parlando il linguaggio dei giovani”

Coronavirus, iniziative web e social dei Salesiani Sicilia per rispondere all’emergenza

Pubblichiamo il comunicato stampa dell’ufficio di Comunicazione sociale dell’ispettoria Sicula.

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In questo periodo di emergenza sono tante le iniziative, che vengono pensate per trascorrere con serenità questi giorni. I Salesiani in Sicilia, presenti da più di 140 anni, si sono sempre occupati dei giovani, poveri e abbandonati. Visto lo stato di emergenza, che si vive in tutto il territorio nazionale, hanno pensato diverse iniziative digitali per aiutare la gente in questo periodo difficile.

Si è invitati a limitare gli spostamenti solo per comprovate necessità, e quindi si è impossibilitati a ritrovarsi presso il cortile dell’oratorio. Per questo i Salesiani hanno pensato di realizzare nelle proprie case, iniziative di coinvolgimento, per non far sentire la mancanza del carisma salesiano che giornalmente migliaia di giovani in Sicilia sperimentano, restando così fedeli alla loro missione educativa, evangelizzatrice e comunicativa.

I Salesiani in Sicilia operano in diversi contesti culturali, quartieri a rischio e non, attraverso scuole, oratori, parrocchie e centri di ascolto. In ogni casa salesiana si vive il criterio oratoriano di Don Bosco, cioè: casa che accoglie, parrocchia che evangelizza, scuola che avvia alla vita e cortile per incontrarsi da amici, tutto questo attraverso il cortile digitale, che da anni abitano insieme ai giovani.

Le iniziativa digitali messe in campo sono diverse, e cercano di coinvolgere ragazzi, giovani e adulti, per realizzarle vengono utilizzate quasi tutte le piattaforme social più conosciute: da Instagram a Facebook, da TikTok a Telegram, da WhatsApp a Meet.

Nelle parrocchie di Alcamo, Messina Giostra, Modica, Ragusa, Catania Salette, Marsala e Gela è possibile partecipare ai momenti di preghiera attraverso diverse opportunità in streaming, secondo quanto indicato dalla Conferenza Episcopale Italiana e dalle rispettive Diocesi.

Con il decreto di chiusura delle Scuole e Università imposto dal governo, le case Salesiane di Catania Cibali e Palermo Ranchibile in cui sono presenti scuole secondarie di primo grado e di secondo grado, sono state attivate a pieno regime le piattaforme di didattica a distanza, che normalmente venivano utilizzate per gli approfondimenti. Docenti e alunni si incontrano giornalmente, con un orario specifico al fine di garantire formazione e istruzione.

Da qualche giorno è entrato in funzione il sistema della didattica online dell’Istituto Teologico San Tommaso di Messina, aggregato all’Università Pontificia Salesiana di Roma, che grazie alla piattaforma di Google Suite, permette di usare applicazioni specifiche al fine di favorire studenti e docenti nel proseguo dei programmi. Oltre alle lezione in videoconferenza per gli studenti di filosofia e teologia (primo ciclo, secondo ciclo, e corsi di perfezionamento), la piattaforma garantisce l’utilizzo di altre applicazioni per la condivisione rapida del materiale di studio.

 Altre iniziative riguardano momenti di preghiera ed educativi. La celebrazione della Santa Messa in diverse parrocchie e opere viene trasmessa in diretta streaming attraverso le proprie pagine Facebook. Hanno attivato questo prezioso servizio i Salesiani di dell’Istituto Ranchibile di Palermo, in diretta due volte al giorno dalla cappella dell’Istituto. A Ragusa hanno intensificato lo spazio dedicato alla preghiera su Radio Don Bosco, dove è possibile ascoltare la S. Messa tre volte al giorno e il Rosario. La parrocchia dei Salesiani a Catania Salette nel pomeriggio trasmette in streaming la Santa Messa e la Novena in preparazione alla festa di San Giuseppe. I Salesiani di Giostra, a Messina, ogni domenica mattina alle 10:00 trasmetteranno la Santa Messa attraverso il loro canale Youtube.

Negli oratori vi sono diverse iniziative, attraverso l’uso di molteplici piattaforme per raggiungere più persone possibile, e soprattutto in base al tipo di attività da realizzare (preghiera pomeridiana, incontri formativi, brevi messaggi). 

A Gela l’oratorio ha pensato di vivere il momento della preghiera pomeridiana tutti insieme attraverso le pagine ufficiali su Facebook e Instagram, inoltre gli animatori dei gruppi formativi si stanno attivando per organizzare gli incontri settimanali, attraverso Zoom, Meet e Hangout. In questi giorni è stata operata una disinfestazione e sanificazione degli ambienti che giornalmente i giovani gelesi frequentano.

L’Oratorio di San Cataldo ha inviato giovani e adulti ad attenersi alle disposizioni del Governo e della Chiesa Locale, assicurando a tutti il ricordo nella celebrazione eucaristica, e attraverso messaggi.

 L’Oratorio Salesiano di Ragusa ha attivato un account su TikTok per raggiungere anche le fasce più piccole dei ragazzi possibili. Nel pomeriggio vengono pubblicati dei video per la preghiera e parlare di un tema specifico. In occasione del 50° di Ordinazione Sacerdotale di don Ledda, l’Opera salesiana di Ragusa ha pensato di realizzare un video con la sua testimonianza vocazionale, al fine di creare sensibilizzazione sulle vocazioni.

A Giostra, quartiere periferico di Messina, i salesiani operano al favore della gioventù da più di 100 anni, qui per fronteggiare l’emergenza COVID-19 si sono attivati attraverso la realizzazione di Instastories dove ognuno prega un’Ave Maria e la condivide taggando l’Oratorio, e così ogni pomeriggio tutti si ritrovano nel cortile digitale, com’è da tradizione nel quartiere.

A Modica l’Oratorio ha attivato diverse iniziative per far fronte all’emergenza. Attraverso le diverse piattaforme web e social, gli animatori incontreranno dal proprio salotto di casa i gruppi formativi dei giovani. È garantito un sostegno a distanza per i ragazzi del doposcuola attraverso collegamenti WhatsApp, una volta al giorno, in cui gli operatori correggono i compiti e danno consigli utili per il ripasso. La PGS (Polisportiva Giovanile Salesiana) “Or.Sa Modica” ha previsto anche un piano di allenamento per i ragazzi che sono invitati a rimanere a casa, il programma dal titolo #iomiallenoacasa prevede delle schede con piccoli esercizi di movimento e quiz calcistici.

L’oratorio ha anche attivato un canale telegram: #santiinsieme, qui ogni giorno vengono condivisi pensieri spirituali in preparazione alla Pasqua. Sono in fase di studio momenti di preghiera in diretta streaming o in videoconferenza.

I responsabili dell’Oratorio si stanno attivando per rendersi disponibili attraverso la Protezione Civile per distribuire spesa e medicinali ai più deboli (anziani e disabili), la stessa iniziativa viene portata avanti dai giovani dell’Oratorio Salesiano di Trapani.

A Catania in Via Santa Maria della Salette, l’Oratorio, è il punto d’incontro più importante del quartiere storico di San Cristoforo. I salesiani presenti in quest’opera hanno pensato di portare avanti la tradizione della buonanotte salesiana attraverso una video caricato giorno dopo giorno su Youtube, attraverso cui cercano di diffondere la Parola del giorno, e materiale utile per la riflessione personale. Sono già in cantiere iniziative per programmare il Grest attraverso l’uso di applicazione come Meet e Hangout.

Diverse di queste attività sono coordinate dall’Equipe di Comunicazione Sociale dei Salesiani di Sicilia, un gruppo di salesiani e giovani, che lavorano grazie alle nuove tecnologie per favorire le varie iniziative delle comunità salesiane.  

L’equipe prevede di attivare nei prossimi giorni un Talkshow educativo, con interventi di esperti e non solo, che saranno comodamente seduti sulla propria poltrona di casa. Saranno diversi i temi trattati al fine di coinvolgere più persone. L’evento potrà essere sul canale YouTube dei Salesiani Sicilia.

Coronavirus, i Salesiani di Bra usano una web radio per rimanere in contatto con gli studenti

Pubblichiamo un articolo de La Stampa sulla web radio gestita dagli insegnanti del CFP di Bra, in Piemonte.

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Una web radio per rimanere in contatto con gli studenti. Succede al Centro di formazione professionale dei salesiani di Bra, in questo periodo di forzata assenza causa Covid-19.

Oltre alla didattica svolta in Fad (formazione a distanza), un appuntamento quotidiano (o quasi) con il «Buongiorno», gestito dai membri dell’Equipe Pastorale attraverso un canale Youtube, creato appositamente per il Cfp. E adesso anche una radio, che trasmette grazie ad una piattaforma web.

I docenti Matteo Pronzati e Giovanni Spadafora, ideatori della radio, commentano: “Approfittando della strumentazione già presente nell’oratorio, abbiamo creato un palinsesto pomeridiano, attivo da lunedì 16 marzo, che ci consente di rimanere in contatto con i nostri giovani, fornendo loro delle informazioni utili sulle proposte e sui materiali che trovano su internet, caricati dai loro docenti, per permettere la prosecuzione del percorso formativo. Insomma, li vogliamo raggiungere direttamente a casa loro, con uno strumento che stimoli la loro curiosità e li aiuti al contempo”.

La Stampa

 

CG28: disponibile in rete il video sullo Strumento di Lavoro

Il Dicastero per la Comunicazione Sociale mette a disposizione il video dedicato allo “strumento di lavoro” del Capitolo Generale 28 redatto dalle due Commissioni Precapitolari nominate dal Rettor Maggiore. Si riporta di seguito l’articolo pubblicato in data odierna dall’Agenzia d’Informazione Salesiana ANS.

(ANS – Roma) – A poco più di un mese all’apertura del 28° Capitolo Generale (CG28) della Congregazione Salesiana, il Dicastero per la Comunicazione Sociale mette a disposizione di tutti i salesiani – non solo i capitolari – e di tutti gli interessati, un video per conoscere e comprendere nel dettaglio cos’è e come verrà utilizzato lo “strumento di lavoro” del Capitolo.

Lo Strumento di Lavoro è stato redatto dalle due Commissioni Precapitolari nominate dal Rettor Maggiore – quella sul tema del Capitolo e quella sugli aspetti giuridici – con il preciso scopo di essere la base per il discernimento che avrà come soggetti gli oltre 240 Capitolari che dal 16 febbraio al 4 aprile 2020, si ritroveranno a Torino-Valdocco per confrontarsi insieme sulla domanda: “Quali salesiani per i giovani di oggi?”.

Esso è frutto delle sintesi dei Capitoli Ispettoriali svoltisi nei mesi scorsi nelle circoscrizioni salesiane (Ispettorie e Visitatorie) di tutto il mondo e farà da cornice di riferimento per i lavori dei Capitolari.

Esso è strutturato attorno ai tre temi fondamentali del CG28:

priorità della missione con i giovani profilo del salesiano d’oggi missione condivisa tra salesiani e laici

Per ciascuna area tematica lo Strumento di Lavoro propone un itinerario di discernimento in tre tappe, secondo lo schema già utilizzato agli ultimi Sinodi dei Vescovi promossi da Papa Francesco: riconoscere, interpretare e scegliere.

Poiché attiva processi di riflessione su temi rilevanti per la vita della Congregazione, lo Strumento di Lavoro non è da considerarsi un documento limitato esclusivamente ai lavori del CG28: esso infatti potrà essere utilizzato anche parallelamente e successivamente come una piattaforma accessibile a tutte le Ispettorie e comunità salesiane.

Il video sullo strumento di lavoro del CG28 è disponibile su ANSChannel nei diversi canali linguistici.

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“Perché tu possa raccontare e fissare nella memoria” (Es 10,2). La vita si fa storia”: il tema della 54ma Giornata Mondiale delle comunicazioni sociali

Con la scelta di questo tema, tratto da un passo del Libro dell’Esodo, Papa Francesco sottolinea come sia particolarmente prezioso, nella comunicazione, il patrimonio della memoria. Tante volte il Papa ha sottolineato che non c’è futuro senza radicamento nella storia vissuta. E ci ha aiutato a comprendere che la memoria non va considerata come un “corpo statico”, ma piuttosto una “realtà dinamica”. Attraverso la memoria avviene la consegna di storie, speranze, sogni ed esperienze da una generazione ad un’altra.

Il tema della prossima Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali ci ricorda inoltre che ogni racconto nasce dalla vita, dall’incontro con l’altro. La comunicazione è chiamata dunque a mettere in connessione, attraverso il racconto, la memoria con la vita. Gesù faceva ricorso alle parabole per comunicare la forza vitale del Regno di Dio, lasciando agli ascoltatori la libertà di accogliere questi racconti e riferirli anche a sé stessi. La forza di una storia si esprime nella capacità di generare un cambiamento. Un racconto esemplare ha una forza trasformativa. Lo sperimentiamo quando ci confrontiamo, attraverso il racconto, con le vite dei santi. Un punto che, ultimamente, il Santo Padre ha ripreso rivolgendosi al Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede, quando ha esortato a comunicare la “grande ricchezza” offerta dalla testimonianza di vita dei martiri.

Ancora una volta, al centro della riflessione, il Pontefice pone la persona con le sue relazioni e la sua innata capacità di comunicare. Il Papa chiede a tutti, nessuno escluso, di far fruttare questo talento: fare della comunicazione uno strumento per costruire ponti, per unire e per condividere la bellezza dell’essere fratelli in un tempo segnato da contrasti e divisioni.

Le lettere di Don Bosco e il Social Media Management al centro del secondo seminario di Comunicazione Sociale

Don Bosco comunicatore con le lettere e la strategia di un piano di comunicazione sui Social Media: questi due argomenti sono stati il cuore del secondo seminario di Comunicazione Sociale che si è svolto a Letojanni, in Sicilia, dal 3 al 6 settembre. Oltre ai rappresentanti delle ispettorie, quest’anno hanno partecipato anche i membri delle segreterie di CGS, TGS e MGS Italia.

A guidare la riflessione è stato don Javier Valiente, incaricato per la Comunicazione sociale della Spagna e direttore del Bollettino Salesiano in lingua spagnola. Don Valiente ha guidato in prima battuta la riflessione sulle lettere di Don Bosco, sulla modalità creativa usata per raggiungere le persone, sulla sua capacità di capire il potere della comunicazione.

Social Media Management e strategia di un piano di comunicazione sono stati invece gli argomenti della seconda parte della formazione: indicazioni pratiche, analisi di quello che ciascuno fa nel proprio ambiente hanno guidato uno dei momenti laboratoriali. I partecipanti al seminario hanno poi potuto misurarsi anche con la prima parte del lavoro svolto dall’ufficio nazionale di Comunicazione sociale per il CS Book 2 “Il salesiano e la rete”, dando un prezioso contributo alla stesura finale.

L’appuntamento è a settembre del 2020.

Il Papa ai missionari digitali: Dire le cose con tenerezza

Il 13 giugno, a Madrid, si è svolta la Giornata di “iMission” per la formazione gratuita dei missionari digitali di lingua spagnola. Per l’occasione, il Papa ha registrato un breve videomessaggio che è stato diffuso sull’account Twitter degli organizzatori dell’evento invitandoli a “compromettersi” nell’evangelizzazione attraverso la tenerezza. Un messaggio che coinvolge tutti.

Il servizio di Vatican News – Gabriella Ceraso

Evangelizzazione del continente digitale: è questo il cuore dell’interesse di ” iMission” un’associazione senza scopo di lucro che riunisce persone e istituzioni cattoliche che lavorano su questo tema sin dal 2012 con l’obiettivo di creare una rete di missionari impegnati in internet e di dar loro una formazione sistematica.

A  Madrid si è svolta la Giornata per la formazione gratuita dei missionari digitali di lingua spagnola, cui ha partecipato con un saluto inviato tramite un videomessaggio su Twitter, anche Papa Francesco. Il suo innanzitutto è stato un incoraggiamento:

La prossimità, fondamento dell’annuncio 

“Avanti!” ha detto e ripetuto a tutti i presenti il Papa, entrando quindi nel merito del suo messaggio dedicato alle modalità della comunicazione.

“Il problema che abbiamo oggi non è tanto quello che dici o quello che non dici, ma come”. Ci sono parole che possono essere dette – spiega Francesco – “all’interno di un laboratorio totalmente asettico e inutile”; parole dette “a distanza”, non di “grande utilità” e che forse “ispirano qualcosa”. Ma l’importante è “dire le cose con prossimità, con vicinanza”:

E quando si è in grado di dire le cose con vicinanza e con “prossimità” si esprime la tenerezza. La tenerezza di una carezza, la tenerezza di uno sguardo sereno e semplice. La tenerezza di una parola di incoraggiamento, la tenerezza dell’accompagnare chi resta indietro. La tenerezza di chi soffre gli effetti di questa civiltà dello scarto. Non abbiate paura della tenerezzaLa tenerezza nobilita, la tenerezza è il linguaggio di Dio.

Con la tenerezza costruirete il futuro

Così infatti, ricorda il Papa, si presenta il “Padre” “al popolo d’Israele, come “un Padre che porta in braccio il suo bambino. Si presenta con un’immagine di tenerezza”. Quindi rimarca:

Non abbiate paura della tenerezza, andate avanti! Impegnatevi con il cuore, allora sì che andrete a “dire” cose di verità, ma non cose asettiche, non cose solo dichiaratorie, non cose di compromesso, ma cose che costruiscono il futuro. 

E così il Papa chiude il suo videomessaggio con la benedizione e affidando i nuovi missionari digitali al cuore di Maria.

Incontro Internazionale del Bollettino Salesiano: Animare il digitale con il pensiero di Don Bosco

“Quali reti sociali frequenterebbe Don Bosco oggi?”. È la domanda che si sono sentiti rivolgere i 45 direttori dei Bollettini Salesiani radunati dal 26 al 29 maggio al Centro La Salle dai due relatori Nicola Zamperini e Sandro Cristaldi, che hanno animato una delle sessioni di lavori. Le risposte non si sono fatte attendere: “Utilizzerebbe tutti i media digitali attuali”, ha detto immediatamente Adriana Porterio, Responsabile del Bollettino Salesiano dell’Uruguay; mentre Alejandra Rodríguez, ha affermato categoricamente che “Don Bosco userebbe soprattutto YouTube”.

Non c’è dubbio che i tempi siano cambiati, ma per Don Bosco e per i Salesiani di oggi, “i media devono essere usati per annunciare Gesù Cristo e ricercare la salvezza dei giovani”, ha commentato don Filiberto González, Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale.

In effetti, la salvezza delle anime è stata la ragion d’essere di tutta l’opera di Don Bosco e della stessa diffusione del Bollettino Salesiano. Don Francesco Motto, Direttore emerito dell’Istituto Storico Salesiano, durante la prima relazione della giornata, aveva magistralmente presentato la storia del Bollettino Salesiano nel pensiero di Don Bosco e nei suoi primi anni di vita. “Don Bosco è stato un grande impresario, un organizzatore, un manager… Ma soprattutto una persona appassionata nel trasmettere Dio”.

Successivamente il dott. Zamperini ha spiegato che “Il mondo digitale non determina semplicemente il passaggio da un bollettino tradizionale a un file pdf. Il contenuto, il testo, il layout, le immagini… Tutto deve essere ripensato. Per questo non dovremmo concentrarci sul ‘passare’ al testo digitale, ma dovremmo pensare fin dall’inizio al mondo digitale e al mondo della stampa. Dobbiamo fare uno sforzo di pensiero e cambiare prospettiva”. Lo sforzo da fare, ha insistito, “è essenzialmente un cambiamento di pensiero per comunicare in un mondo diversoAnche Instagram può essere un oratorio digitale se lo animiamo con il pensiero di Don Bosco”.

“Il Bollettino Salesiano senza dubbio ha fatto conoscere Don Bosco fuori da Valdocco e Torino – commenta don Filiberto González, Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale –. Ha presentato l’identità e l’immagine della sua missione. Tra le varie opere di Don Bosco come comunicatore c’è il Bollettino Salesiano, rivista che rende visibile nella società il suo lavoro a favore dei giovani più bisognosi e le missioni ad gentes”.

30 anni di web, Pasqualetti (FSC): La comunicazione deve umanizzarci

In occasione del 30mo anniversario della nascita del web, Radio Vaticana ha intervistato il prof. Fabio Pasqualetti, decano della Facoltà di Comunicazione Sociale dell’Università Pontificia Salesiana.

Prof. Pasqualetti, come è cambiata invece la comunicazione della Chiesa in questi decenni? Mi riferisco sia all’annuncio della Parola che proprio all’essere in rete.

La Chiesa è stata innanzitutto sfidata principalmente a livello di struttura comunicativa. La Chiesa, potremmo facilmente riconoscere, ha sempre avuto una struttura comunicativa top down, cioè dai massimi vertici verso la base. Internet implica invece una modalità di comunicazione totalmente opposta: tutti a tutti, è orizzontale, non ha centro. Per cui la Chiesa ha dovuto accettare la sfida di entrare nella rete dovendo accogliere il fatto che è una delle voci fra tante voci. Credo che questa sia la sfida più grande, nel senso che effettivamente devi aver qualcosa di interessante da dire perché qualcuno venga a visitare i tuoi siti, faccia riferimento ai tuoi contenuti e quindi in un certo senso trovi anche uno spazio di confronto. Tuttavia non sono ancora molte le istituzioni e i siti ecclesiali che accolgono ancora un confronto diretto; molti accolgono magari dei contributi, ma sempre molto regolati; altri sono dei portali di informazione. Credo che però a lungo andare stia entrando l’idea che la modalità comunicativa – se si accetta di stare in questi ambienti digitali, nei social ad esempio – comporti inevitabilmente l’interazione diretta.

Sicuramente la Chiesa ha saputo, anche profeticamente, richiamare nei suoi documenti magisteriali il ruolo che deve avere la comunicazione internet.

Il principio fondamentale della Chiesa che riguarda tutti i mezzi di comunicazione è che questi dovrebbero aiutarci ad umanizzarci sempre di più; questa è anche la grande sfida. La si può porre in un altro parametro simbolico tratto dal Vangelo: o il sabato è al servizio dell’uomo o l’uomo rischia di esser schiavo del sabato. Oggi, quali sono i nuovi sabati? Potremmo partire dall’economia, dallo sviluppo, dalla tecnologia che se orientate nelle nuove forme al servizio dell’uomo diventano davvero liberanti e si può progredire e crescere come umanità; nel momento in cui invece diventano strumenti di controllo, di potere, di sottomissione degli altri ovviamente schiavizzano. Allora, credo che anche qui la grande sfida è capire oggi in che direzione stiamo andando; capire, ad esempio, tutta la problematica degli algoritmi, del machine learning, di chi li usa, di chi li controlla, di che cosa si sta facendo, proprio per avere una maggiore conoscenza e coscienza di quale direzione stiamo prendendo come società e come umanità.

Consulta Comunicazione sociale: comunicare Gesù ai giovani nel mondo digitale

Il 23 febbraio si è conclusa la Consulta Mondiale della Comunicazione Sociale, che si è svolta nella Sede Centrale Salesiana a Roma, con una visita in Piazza San Pietro per ricevere la benedizione del Santo Padre.

Don Filiberto González, Consigliere Generale per le Comunicazioni Sociali della Congregazione Salesiana, ha presentato gli orientamenti della Consulta, le sfide dell’incontro, le proposte e la metodologia di lavoro. Ognuno dei partecipanti alla Consulta ha preso parte attivamente ai lavori, con una relazione preparata in anticipo e che mirava ad aiutare i Salesiani ad approfondire il tema attuale: la comunicazione in un mondo digitale.

“La Consulta è composta da Salesiani consacrati e laici provenienti dalle sette regioni della Congregazione – ha detto don González -. In generale, vengono rappresentate non solo culture diverse, ma anche modi particolari di vivere la gioventù e la missione ereditata da Don Bosco. Infatti, i partecipanti a questa Consulta Mondiale appartengono ai cinque continenti, e ognuno di essi ha un retroterra culturale diverso nel campo della comunicazione, che sarà una ricchezza per la Congregazione che opera in 134 Paesi”.

In un altro momento della presentazione, don González ha poi affermato con forza che l’obiettivo di questa Consulta è fondamentalmente quello di “offrire il profilo di un salesiano che sappia testimoniare Gesù in una società dominata dal mondo digitale”.  I lavori sono stati suddivisi per regioni, per favorire un arricchimento culturale.

Alla fine del pomeriggio, i partecipanti si sono riuniti per ringraziare Dio per il dono di questo incontro e per ascoltare la Buona Notte, offerta da don Javier Valiente, dell’Ispettoria di Spagna-San Giacomo Maggiore, che ha anche parlato sulla “comunicazione di crisi” che l’Ispettoria sta sperimentando.

“Mentre concludiamo la giornata – ha detto don González – ricordiamo che è importante essere sempre autentici, perché questo è il modo migliore per dire al mondo che le nostre vite hanno valore. I mezzi che ci ha lasciato Don Bosco sono ancora oggi validi: la preghiera e la vita spirituale. Ed è importante saper osservare la nostra realtà sociale e giovanile con gli occhi di Don Bosco, per offrire una proposta che ci spinga a comunicare Gesù Cristo in mezzo ai giovani in un mondo digitale”.