Inaugurazione della 25ª Mostra dei Presepi presso il Museo Casa Don Bosco

(ANS – Torino) – Nel pomeriggio di sabato 7 dicembre 2024, è stata inaugurata la 25ª edizione della Mostra dei Presepi organizzata dalla Basilica di Maria Ausiliatrice, ospitata quest’anno presso il Museo Casa Don Bosco. Erano presenti alla cerimonia numerosi presepisti, ospiti e volontari.

L’inaugurazione si è svolta alla vigilia della festa di Maria Immacolata, festa che, nelle Memorie dell’Oratorio, Don Bosco indica come la data di nascita del primo Oratorio, con l’incontro con Bartolomeo Garelli, l’8 dicembre 1841.

L’evento è stato aperto da don Michele Viviano, Rettore della Basilica di Maria Ausiliatrice, che ha sottolineato la particolarità di questa edizione, visto che per la prima volta la mostra è stata spostata. Questo cambiamento è dovuto ai lavori di restauro in corso dei campanili della Basilica: gli spazi utilizzati fino alla 24ª edizione non erano più accessibili a causa dei lavori. Il Museo Casa Don Bosco ha accolto l’esposizione lanciando, nei mesi scorsi, una convocazione rivolta ai presepisti e successivamente i partecipanti sono stati selezionati da un apposito comitato.

In seguito, la dott.ssa Ana Martín García, Coordinatrice Generale del Museo Casa Don Bosco, ha effettuato il tradizionale taglio del nastro, seguito dalla benedizione dei presepi da parte di don Michael Pace, Coordinatore delle visite del Museo.

La cerimonia si è conclusa con la consegna degli attestati di partecipazione ai presepisti da parte degli organizzatori, don Viviano e la dott.ssa Martín García. L’evento si è chiuso con un momento di fraternità e di convivialità per tutti i presenti.

Questa 25ª edizione espone più di una trentina di presepi, opera di: Abramo Telesa, Adriano Gatto, Antonio Aiello, Aldo Antonino, Ennio Cobelli, Enzo Migliara, Gennaro Bottone, Gian Mario Regge, Giuseppe Galasso, Lorenzo Genovese, Luca Messina, Margherita Tosco, Michele Albertino, Paolo Scalambro, Pietro Liberatore, Roberto Niglio e Santa Pirrone.

UPS Torino: INTORNO ALLA SINDONE – Percorsi di Fede, Storia, Scienza e Pastorale

Si pubblica di seguito il Comunicato Stampa dell’Università Pontificia Salesiana – Sezione di Torino in collaborazione con il Centro Internazionale di Studi sulla Sindone (CISS), il Museo della Sindone di Torino e l’Associazione Cultores Sindonis. 

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INTORNO ALLA SINDONE

Percorsi di Fede, Storia, Scienza e Pastorale

Si tratta di incontri con cadenza mensile (un sabato mattina al mese dalle ore 9 alle 12) da novembre 2024 ad aprile 2025. Si alterneranno come relatori alcuni docenti dell’Università Pontificia Salesiana insieme a membri del Comitato scientifico del CISS. L’approccio è multidisciplinare grazie al coinvolgimento di esperti nelle scienze teologiche, storiche, fisiche, chimiche e mediche. L’introduzione al corso sarà affidata a don Cristian Besso, Preside della Sezione UPS di Torino. Interverranno come relatori don Roberto Carelli, don Paolo Merlo, don Silvano Oni, don Luca Ramello (docenti UPS); don Alberto Nigra (docente Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale); Gian Maria Zaccone, Enrico Simonato, Paolo Di Lazzaro, Nello Balossino, Paola Iacomussi, Walter Memmolo, Francesco Violi, Federico Valle (membri comitato scientifico CISS).

Si intende offrire ai partecipanti le conoscenze necessarie per selezionare, affrontare ed organizzare in maniera obiettiva e critica, in base ai metodi teologici, scientifici e storici le tematiche più rilevanti ed attuali riguardanti la Sindone. Il progetto formativo si inserisce nel contesto del prossimo Giubileo che ha come tema centrale la speranza cristiana e in linea di continuità con quando indicato dall’arcivescovo di Torino che intende nel prossimo anno giubilare accompagnare i giovani ad un incontro particolare con la Sindone:

“Non faremo un’ostensione classica – dice mons. Roberto Repole – ma sperimentiamo modi nuovi di essere custodi della Sindone. Prima di tutto partendo dai giovani, con i quali abbiamo intrapreso un percorso di catechesi sui fondamenti del cristianesimo, perché può essere bello che siano loro anzitutto a riprendere contatto con questo telo e, attraverso di lui, con la freschezza del Vangelo, soprattutto il senso profondo della passione, morte e resurrezione di Gesù”.

In quest’ottica i Salesiani di Don Bosco che ospitano questo corso, impegnati carismaticamente per il bene e l’educazione della gioventù, sono stati da sempre legati spiritualmente alla Sindone e hanno visto tra i loro membri numerosi studiosi e divulgatori nel mondo del messaggio e dell’immagine dell’uomo della Sindone.
Il Centro Internazionale di Studi sulla Sindone con sede a Torino è un istituto culturale, unico centro al mondo ad essere ufficialmente riconosciuto dall’Arcivescovo di Torino, Custode Pontificio della Sindone, a cui presta la propria attività di consulenza sul telo e per coordinare e sviluppare studi, ricerche e iniziative in Italia e all’estero.
Questa serie di incontri è pensata, non solo per gli studenti di teologia, ma anche per un pubblico più vasto: volontari culturali – in particolare i volontari della Sindone e del Museo della Sindone – docenti di religione o di altre discipline, operatori pastorali e più in generale tutti coloro che vogliono approfondire con un approccio interdisciplinare il vasto e ricco ambito degli studi sindonici.

L’iscrizione è gratuita ed obbligatoria entro il 18 ottobre 2024 inviando una mail a info@sindone.it

Per gli iscritti sarà possibile acquistare a prezzi ridotti materiali didattici di approfondimento a cura del CISS. La partecipazione alle lezioni è consigliata in presenza oppure con collegamento in diretta streaming su piattaforma Zoom per i non residenti.

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Italia – La cappella delle reliquie della Basilica di Maria Ausiliatrice a Torino celebra 90 anni e li festeggia con una mostra sulla Sindone

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Torino) – Anche quest’anno, il 14 settembre, in occasione della festa liturgica dell’Esaltazione della Santa Croce e giorno dell’Inaugurazione della Cripta, il Santuario di Maria Ausiliatrice di Torino ha ospitato, nell’ambito della rassegna “Cultura in Basilica”, una serata dedicata alla Sindone, dal titolo “La Sindone: testimone di un grande amore”.

Dopo la presentazione di don Michele Viviano, Rettore della Basilica, il saluto del parroco della Cattedrale che custodisce la Sindone, don Silvio Cora, e l’introduzione della Prof.ssa Emanuela Marinelli, due sono stati i relatori della serata: Padre Rafael Pascual, professore ordinario di Filosofia presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma e Direttore del progetto “Othonia” di studi sulla Sacra Sindone, che ha trattato il tema “La Sindone e i Vangeli”; e il dr. Franco Serafini, cardiologo di Bologna, che ha parlato su “La Sindone e i miracoli eucaristici”.

Ha concluso la serata una riflessione del Prof. Bruno Barberis, per vent’anni la carica di Responsabile del Settore dell’Apostolato Biblico dell’Ufficio Catechistico Diocesano di Torino ed è attualmente membro della Commissione Pastorale dell’Ufficio Liturgico Diocesano e della Consulta per la pastorale scolastica.

Un pubblico numeroso ed interessato ha riempito la Basilica e, al termine, ha avuto la possibilità di visitare la Cappella delle Reliquie, a 90 anni esatta dalla sua inaugurazione (14 settembre 1934 – 2024), che conserva numerosissime reliquie, tra le quali un frammento della croce di Cristo (cm 17×10).

Fino alla fine di settembre nella Basilica di Maria Ausiliatrice saranno esposte una mostra sulla Sindone ed una sui miracoli eucaristici, entrambe dono della “Fondazione Carlo Acutis”.

ICP: Nomina Delegato ispettoriale per la Comunicazione Sociale e Responsabile dell’Ufficio di Comunicazione Sociale

Si riporta la comunicazione dell’Ispettore dei salesiani di Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania, don Leonardo Mancini, relativa alla Nomina del nuovo Delegato ispettoriale per la Comunicazione Sociale e Responsabile dell’Ufficio di Comunicazione Sociale.

Torino, 19 Luglio 2024

Carissimi/e,
con questa mia lettera do comunicazione di un altro avvicendamento in corso di realizzazione durante questa estate all’interno di un importante settore di animazione ispettoriale: tale avvicendamento riguarda il Delegato ispettoriale per la Comunicazione Sociale, nonché Responsabile dell’Ufficio di Comunicazione Sociale.

A partire dalla data odierna infatti il Dott. Giuseppe Puonzo, attualmente Responsabile per l’Area Comunicazione di CNOS-FAP Piemonte, diventerà il nuovo Delegato ed il nuovo Responsabile dell’Ufficio di Comunicazione Sociale ispettoriale, sostituendo don Moreno Filipetto.

Un grande ringraziamento va a don Moreno, che per 9 anni ha svolto – sia a livello ispettoriale che nazionale – con sempre rinnovato impegno, dinamismo e competenza professionale questo servizio tanto delicato e complesso. Un grazie e l’incoraggiamento va naturalmente anche al Dott. Puonzo, che si è reso disponibile a prendere il testimone ed a dare continuità al lavoro impegnativo e di qualità che l’Ufficio ha espresso e sta esprimendo in questi anni.

Affidiamo entrambi all’intercessione materna di Maria Ausiliatrice.

Con affetto in Don Bosco,

Don Leonardo Mancini
Ispettore

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Una seconda occasione per i giovani che hanno abbandonato gli studi, ecco i corsi dei Salesiani – Torino Oggi

Pubblichiamo l’articolo uscito su Torino Oggi.

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Il progetto “Spazio Labs” propone classi e progetti contro l’abbandono scolastico
per i ragazzi dai 16 ai 19 anni

salesiani provano a contrastare l’abbandono scolastico con “Spazio Labs”, una scuola per i ragazzi che faticano a frequentare un percorso classico. A Torino la dispersione scolastica ha raggiunto numeri preoccupanti, con gli studenti che lasciano gli studi che hanno raggiunto l’11,5% del totale, quando nel 2017 erano il 7,5%.

Spazio Labs partirà in autunno e mira a recuperare ragazzi che hanno abbandonato gli studi o che fanno fatica a seguire i percorsi tradizionali, ma che non sono ancora pronti per entrare nel mondo del lavoro. Il progetto è gestito dall’Agenzia Giovanile Salesiana per il Territorio (AGS) e propone classi e percorsi integrativi per ragazzi dai 16 ai 19 anni, in modo completamente gratuito grazie al finanziamento di Fondazione Tim.

Le proposte saranno 3, a partire dalla scuola parentale da 350 ore più 80/160 di tirocinio che fornirà la possibilità di avere certificato l’anno scolastico all’Istituto Edoardo Agnelli. L’obiettivo è formare due classi da circa 10/12 alunni, in modo da poter lavorare in modo più personalizzato coi ragazzi. Le altre due proposte sono un percorso integrativo per chi frequenta già un percorso scolastico, in modo da sostenere e accompagnare la normale frequenza, e corsi extrascolastici – come laboratori – per fornire formazione in specifici ambiti.

L’obiettivo – ha commentato Francesca Maurizio, project manager di AGS – è fornire una seconda occasione agli adolescenti che hanno abbandonato la scuola ma non sono pronti per il mondo del lavoro. Lavoriamo su tre parole chiave: supportare, potenziare le competenze e le soft skill, e contrastare la dispersione scolastica. L’equipe sarà formata da educatori, docenti, formatori, psicologi e professionisti aziendali“.

Abbiamo cercato di giocare sul limite tra quello che è un contesto scolastico e quello che potrebbe essere un peso per i ragazzi – ha spiegato Roberto, uno degli educatori di AGS – Per questo motivo è una scuola, perché si inserisce in un contesto istituzionale e c’è la componente didattica, ma contemporaneamente non lo è, visto che cercheremo di lavorare su quello che per i ragazzi non ha funzionato nel percorso classico“.

È possibile pre-iscriversi tramite un form sul sito spaziolabs.it. A settembre seguirà una fase di colloquio con l’equipe, per selezionare i ragazzi e avviare i progetti intorno alla metà di ottobre nelle due sedi degli oratori salesiani Valdocco e San Paolo.

Torino Oggi

Avvenire – Torino, minori nella terra di confine. «All’oratorio si insegna legalità»

Da Avvenire, di Marco Birolini.

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«Ero qui da poco. Un giorno vedo un bambino di 9 anni che continua a calciare la palla contro il muro. Gli dico: puoi smetterla per favore? Vai a giocare in campo. Lui si gira e mi fa un gesto con la mano, aprendo e chiudendo le dita. Come a dire: parla, parla…» Don Stefano Mondin è il direttore della Casa salesiana intitolata al beato Michele Rua, piantata nel mezzo di Barriera di Milano, il quartiere più problematico di Torino. Sorride mentre ricorda la sfida lanciatagli tre anni fa da quel piccolo angelo con la faccia sporca: «Mandai a chiamare sua madre, per capire come comportarmi con lui. Lei mi disse: porti pazienza, ne ho già due in galera…» Un contesto difficile, spesso ostile. «Il 60% di chi finisce in carcere minorile arriva da queste strade – spiega don Stefano – e molti bambini qui pensano che poliziotti e carabinieri siano i cattivi. Allora noi organizziamo la Settimana della legalità per fargli capire che non è così. Agenti e militari sono venuti in oratorio e si sono presentati, hanno portato anche cani e attrezzature: alla fine la curiosità ha superato i pregiudizi. Poi c’è stata la partita di calcio fra avvocati e magistrati. Un modo per ridurre le distanze e per comprendere che dentro le istituzioni non ci sono nemici ma persone di cui ci si può fidare».

Don Mondin, entrato in seminario dopo la laurea in Giurisprudenza («Pensavo alla professione legale, ma poi il percorso di discernimento mi ha portato altrove»), mostra con orgoglio la “panchina della legalità”, dipinta con il tricolore e autografata dai giudici. A pochi metri c’è un totem con indicazioni verso gli angoli più tormentati del mondo: Messico, Ucraina, Haiti, Palestina.

A Barriera di Milano un residente su due è straniero e la proporzione balza all’occhio guardando i 400 iscritti dell’oratorio estivo, dove spiccano africani e sudamericani. «Ma abbiamo anche molti cinesi, che parlano l’italiano così bene da tradurre ai loro genitori. Capirsi non è facile, oltre alla lingua ci sono culture e tradizioni molto diverse. Ma noi facciamo un patto: qui avete strutture, volontari ed educatori a disposizione, però bisogna rispettare le regole. Non manca la carità, ma è fondamentale capire che non tutto è dovuto. E soprattutto che noi vogliamo dare strumenti per partire, o per ripartire».

Un approccio pragmatico tutto salesiano, che dà frutti anche su un terreno in apparenza duro come questo, ulteriormente inaridito dalla piaga dell’abuso digitale. «I ragazzini sono schiavi dei social e degli smartphone, ormai non si trovano nemmeno più per fare i compiti: preferiscono collegarsi in videochat. L’Università ci ha avvisato: attenzione, uno studente delle medie su sei dice di esser stato contattato online da pedofili. E i più piccoli si fanno condizionare dai videogame: ti dicono che sei cattivo come questo o quel personaggio». L’antidoto al virtuale è il contatto, la relazione. Il doposcuola, ma soprattutto lo sport. Calcio, pallavolo, ma anche passeggiate in Val d’Aosta, che rilassano persino i ragazzini più elettrici: «Appena arrivano in vetta chiedono di fare un video per mandarlo alla mamma, perché lei – dicono – non ha mai visto un panorama così bello».

In una periferia che sembra aver smarrito la sua identità (il filosofo Michel Foucault parlava di “eterotopia” per descrivere questi “non luoghi” urbani, così vicini ma così lontani dal centro cittadino) la Casa salesiana è un baluardo di umanità. Non un fortino chiuso, però, semmai un’oasi di generosità che tiene le porte spalancate. «Niente di tutto questo sarebbe possibile senza gli sforzi dei nostri volontari: giovani, adulti, anziani. Sono circa trecento e sono fondamentali». Tanta buona volontà, che però da sola non basta. «Oggi servono risposte adeguate, Chiesa in uscita significa essere all’altezza di quello che il mondo ti chiede. Per questo ci avvaliamo di educatori professionisti che guidano le attività e affiancano chi è nuovo. Bisogna far capire che l’oratorio non è più solo il posto dove si fanno i giochetti». Tutt’altro: la Casa ospita anche un complesso scolastico all’avanguardia, con laboratori ipertecnologici aperti anche alle scuole del territorio. «Un’offerta didattica d’eccellenza serve a tenere nel quartiere anche famiglie che potrebbero permettersi di trasferirsi altrove – osserva il sacerdote –. Non solo, tanti giovani che se ne erano andati dopo gli studi tornano qui ad abitare. C’è un forte senso di comunità, nonostante i tanti problemi. Li viviamo sulla nostra pelle: il primo anno ho subito 17 furti, poi almeno 5 in media in quelli successivi. Rubano di tutto: zaini incustoditi, telefonini negli spogliatoi, una volta mi hanno svuotato le celle frigorifere. Ma il giorno dopo un imprenditore ci ha portato 500 polli…».

L’impegno dei salesiani – che include anche corsi di avviamento al lavoro in collaborazione con le aziende – è sostenuto da una rete di donatori: la Fondazione Carlo Acutis ha regalato un laboratorio digitale, gli Amici di Matteo offrono consulti di neuropsichiatria infantile a chi non si può permettere visite private e che rischierebbe di aspettare 2 o 3 anni per una diagnosi di deficit dell’attenzione. Ma la lista dei benefattori è lunga. Linfa vitale per chi deve portare avanti la sua opera educativa e sociale in un pezzo di città ormai ad alto rischio, dove anche i muri sanno quanto sono detestate le forze dell’ordine: «Against police violence» recita un maxi graffito in via Candia. Sotto gli alberi di corso Palermo sonnecchia un Lince dell’esercito, ma il sindaco Stefano Lo Russo (Pd) ha chiesto che la presenza dei militari sia più leggera e dinamica: serve pattugliare le strade per garantire una sicurezza che appare sempre più precaria.

«A ogni incrocio, la sera, spuntano 4-5 spacciatori – dice don Mondin – ma gli anziani ormai hanno paura anche di giorno. Molti di loro mi confidano che hanno iniziato a votare controvoglia a destra, perché temono di subire rapine mentre escono a fare la spesa. La sensazione è che molti delinquono per fame, perché manca il lavoro». In effetti, in viale Giulio Cesare e dintorni gruppi di migranti bivaccano sulle panchine o tirano sera ai tavolini dei bar, sotto insegne che parlano più arabo che italiano. Davanti a loro però sfrecciano i bengalesi del pranzo etnico a domicilio, mentre il corriere nordafricano consegna l’ennesimo pacco. Sono le due facce di Barriera: chi è venuto da lontano e ha perso la bussola, chi è arrivato ed è subito ripartito.

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Il Rettor Maggiore inaugura il sentiero “Sant’Artemide Zatti” a San Salvatore Monferrato, paese natale di don Carlo Evasio Cavalli

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – San Salvatore Monferrato) – Il Cardinale Ángel Fernández Artime, Rettor Maggiore dei Salesiani di Don Bosco, nella giornata di domenica 30 giugno 2024 è stato a San Salvatore Monferrato, nella diocesi di Casale Monferrato, in Piemonte, per ricordare il sacerdote salesiano don Carlo Evasio Cavalli, nativo del paese monferrino, che fu padre spirituale del salesiano coadiutore Artemide Zatti, proclamato santo il 9 ottobre 2022. Nella circostanza il X Successore di Don Bosco, dallo scorso 20 aprile anche Arcivescovo Titolare di Ursona, ha animato un ricco programma di attività, culminato nell’intitolazione a Sant’Artemide Zatti del sentiero della Via Crucis sito presso il santuario della Madonna del Pozzo.

Il programma degli appuntamenti ha avuto inizio alle 14:30 locali, con un incontro amichevole e paterno tra il cardinale e alcuni ragazzi e ragazze della comunità locale.

Successivamente hanno avuto luogo gli atti istituzionali, con l’accoglienza ufficiale della Delegazione del Comune di Boretto, paese natale di Artemide Zatti, guidata dal neosindaco, Andrea Codelupi; e il conferimento della “Benemerenza Civica Speciale” conferita dal Consiglio Comunale di San Salvatore Monferrato al Cardinale Á.F. Artime, e consegnatagli dalle mani del Sindaco, Corrado Tagliabue.

L’atto centrale della giornata, cioè l’intitolazione del sentiero della Via Crucis a Sant’Artemide Zatti, è stato organizzato dalla comunità parrocchiale locale, guidata da don Gabriele Paganini, ed è avvenuto tra una folla di fedeli e alla presenza di diverse autorità religiose: in tal senso si segnala, in particolare, la presenza del Vescovo della Diocesi di Casale Monferrato, Mons. Gianni Sacchi; e del Rettore del Santuario, don Carlo Grattarola; oltre a diversi salesiani, numerose Figlie di Maria Ausiliatrice e altri membri della Famiglia Salesiana.

Successivamente, attorniato dai ragazzi e dagli animatori dell’oratorio, il cardinale ha anche tagliato il nastro della nuova altalena inclusiva per l’area giochi del santuario; e tutti i presenti hanno poi assistito ad un momento commemorativo nel quale sono state ricordate le due figure salesiane: Artemide Zatti, salesiano coadiutore divenuto santo nel servizio ai malati e ai poveri che affollavano l’ospedale di Viedma, in Argentina; e don Carlo Evasio Cavalli, il sacerdote salesiano originario di San Salvatore Monferrato, che, da missionario in Argentina e parroco a Bahía Blanca, ne ispirò il percorso di santità.

Nel prosieguo del pomeriggio, sempre presso il santuario della Madonna del Pozzo, il Rettor Maggiore ha anche presieduto la celebrazione eucaristica domenicale, accompagnato da Mons. Sacchi e da altri concelebranti.

“La popolazione di San Salvatore, lieta per aver avuto come concittadino don Carlo Evasio Cavalli, ha voluto rendere onore alla felice coincidenza di questi due figli di Don Bosco e affidarsi alla loro intercessione”, ha commentato Mons. Grattarola, Rettore del santuario. “Per questo motivo – ha aggiunto – la Via Crucis che alcuni anni or sono, su ispirazione dell’arciprete Annibale Spalla, fu eretta nel parco del santuario, è stata intitolata a sant’Artemide perché con la sua intercessione, lui, ‘parente di tutti i poveri’ e ‘buon samaritano’ ci porti a riconoscere e servire in ogni fratello che soffre, Cristo Gesù, che vive e regna nei secoli dei secoli”.

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Festa di Maria Ausiliatrice: orario delle celebrazioni e dirette da Torino

Dal sito della Basilica di Maria Ausiliatrice di Torino.

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Riportiamo le indicazioni per seguire anche online le celebrazione per la festa di Maria Ausiliatrice da Torino.

Venerdì 24 | Solennità di Maria Ausiliatrice

  • Ore 07:00: MESSA presiede d. MICHELE VIVIANO, Rettore della Basilica Maria Ausiliatrice
  • Ore 08:00: MESSA presiede d. GIORGIO GARRONE, Rettore del Seminario Maggiore di Torino
  • Ore 09:30: MESSA per i ragazzi delle scuole sales. di TO-Valdocco presiede d. LEONARDO MANCINI, Superiore dei salesiani del Piemonte e Valle D’Aosta
  • Ore 11:00: MESSA presiede Mons. ROBERTO REPOLE, Arcivescovo di Torino e Vescovo di Susa, Animano i canti la CORALE MARIA AUSILIATRICE della Basilica
    Evento trasmesso in diretta su Rete 7 e canale YouTube della Basilica
  • Ore 15:00: BENEDIZIONE dei ragazzi presiede d. GUIDO DUTTO, Parroco Maria Ausiliatrice
  • Ore 16:00: SECONDI VESPRI presiede d. MANOLO JIMÉNEZ, direttore della Comunità Maria Ausiliatrice
  • Ore 17:00: MESSA presiede Mons. CESARE NOSIGLIA, Arcivescovo emerito di Torino e di Susa, Animano i canti il CORO GIOVANILE SAL.ES
  • Ore 18:30: MESSA per il Movimento Giovanile Salesiano presiede d. STEFANO MARTOGLIO, Vicario del Rettor Maggiore dei salesiani, Animano i canti il CORO DELL’ORATORIO VALDOCCO
    Evento trasmesso in diretta su Rete 7 e canale YouTube della Basilica
  • Ore 20:30: PROCESSIONE DI MARIA AUSILIATRICE presiede Mons. ROBERTO REPOLE, presenza della FANFARA DEI CARABINIERI del 3° Reggimento CC. Lombardia
    Percorso: P.za M.Ausiliatrice; Controviale C.so Reg. Margherita; Controv. C.so Princ. Oddone; Corsia Nord Strada del Fortino; Via Cigna; Controv. C.so Reg. Margherita; P.za M.Ausiliatrice]
  • MESSA dopo la processione: presiede d. ANDREA BISACCHI del SERMIG, Anima i canti L’ORCHESTRA DELL’ARSENALE DELLA PACE -TO
    Evento trasmesso in diretta su Rete 7 e canale YouTube della Basilica

Museo Casa Don Bosco: online il catalogo delle fotografie del concorso “IL SOGNO DI DON BOSCO OGGI”

Notizia a cura del sito del Museo Casa Don Bosco di Valdocco.

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In occasione del 16 maggio, ricordando il momento in cui Don Bosco celebrò la sua prima e unica Messa all’altare di Maria Ausiliatrice presso la Chiesa del Sacro Cuore di Gesù al Castro Pretorio (Roma), viene pubblicato il catalogo online con tutte le proposte presentate al concorso fotografico IL SOGNO DI DON BOSCO OGGI.

La Messa di Don Bosco del 16 maggio 1887 fu interrotta dalle lacrime per quindici volte: ebbe la grazia di comprendere tutto il suo percorso di vita. In quel momento, il Sogno dei nove anni gli divenne chiaro, realizzando così anche l’affermazione profetica di quel sogno: “A suo tempo tutto comprenderai”. Oggi, a distanza di due secoli, il Sogno di Don Bosco è ancora una realtà nelle presenze salesiana di tutto il mondo. Le immagini qui presentate ne sono la testimonianza.

Il catalogo intende valorizzare tutte le fotografie presentate: quelle dei vincitori e tutte le opere che non sono state scelte per far parte della mostra temporanea per vari motivi, tra cui l’invio delle immagini dopo la scadenza del concorso, il mancato invio del modulo compilato con la documentazione richiesta: titolo, descrizione, ecc…

Le fotografie vincitrici saranno esposte presso la mostra temporanea per il bicentenario del Sogno dei nove anni di San Giovanni Boscodal 22 maggio al 22 settembre 2024.

La Casa Don Bosco ringrazia sinceramente tutti i partecipanti per la loro adesione:

ANNA MARIA GHIURCUTA – ICP, Italia
CAMILLA CIRULLI – ILE, Italia
DANIEL CAÇADOR SOARES QUEIROZ – BCG, Brasile
EDUARDO EMPELIS JR. – FIN, Filippine
ELISA CRESTANI – INE, Italia
FILIP BALVAN – SLK, Slovacchia
GABRIELE LA MONICA – ISI, Italia
GREMMY LINDSAY GONZALES GONZALES – ICP, Italia
IVÁN SILVA MONTERO – MEM, Messico
JANIER CÓRDOBA – CAM, Panama
JORGE LUIS BASTIDAS ROJAS – VEN, Venezuela
JOSÉ ALEXANDRE STEINLE MELO – BCG, Brasile
JUAN MIGUEL SALVADOR BERMEJO – SMX, Spagna
LORENZO MALAVENDA – ICP, Italia
MARCO NAVACH – INE, Italia
MARIO VOLTOLINA – INE, Italia
RAQUEL DINIZ DE CAMARGO – BCG, Brasile
SAMIRA KUJUR TAZZARI – ILE, Italia

Di seguito si riportano i credits del catalogo:

Un progetto di: Museo Casa Don Bosco
A cura di: Dott.ssa Ana Martín García
Consulenza: Don Michael Pace, sdb
Stampa delle fotografie: CNOS-FAP di Valdocco
Allestimento delle fotografie in mostra: Berrone Livio C. s.n.c. di Berrone Franco e Marco
Traduzioni: Luca Maiolo e Cristian Verde, Operatori volontari del Servizio Civile Universale, progetto HOME & MUSEUM 2023-2024, PTXSU0011122011880NMTX

Pubblicazione digitale a cura di: dott.ssa Ana Martín García
Data: Torino, Museo Casa Don Bosco, 16 maggio 2024

Per qualsiasi richiesta di informazione scrivere a info@museocasadonbosco.it.

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Museo Casa Don Bosco: inaugurazione mostra temporanea per il bicentenario del Sogno dei nove anni

Dal sito del Museo Casa Don Bosco di Torino-Valdocco.

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In occasione del 200° anniversario del Sogno dei nove anni di don Bosco, il Museo Casa Don Bosco di Torino-Valdocco organizza una mostra temporanea dal 22 maggio al 22 settembre 2024 dedicata all’approfondimento della narrazione, della storia e l’iconografia del Sogno che cambiò la vita al santo torinese. L’esposizione, curata dalla dott.ssa Ana Martín García, Coordinatrice Generale del Museo, celebra questo importante avvenimento nella biografia di don Bosco (1815-1888), personalità di spicco della santità sociale piemontese del XIX secolo. Profondamente impreso nella sua mente, il Sogno che ebbe tra i nove e dieci anni orientò i suoi passi futuri, ispirò la nascita della sua Opera e del suo carisma.

La mostra ripercorre la storia del sogno, la rappresentazione iconografica nelle arti e la risonanza del sogno oggi, duecento anni dopo. Insieme alle fotografie storiche, si presentano opere e oggetti tra la beatificazione (1929) e canonizzazione (1934) di don Bosco, momento in cui inizia la rappresentazione del Sogno nelle arti. La mostra presenta una significativa selezione di tavole originali che hanno illustrato ampiamente questo episodio biografico. Queste tavole commissionate dall’Editrice Elledici (1941-) sono state diffuse in diverse pubblicazioni, supporti e lingue in tutto il mondo e in questa mostra vengono esposte gli originali per la prima volta. Il concorso fotografico lanciato a gennaio 2024, promosso dal Museo Casa Don Bosco e organizzato dalla curatrice, la dott.ssa Ana Martín García, ha raccolto scatti che si presentano in mostra con la descrizione degli stessi autori. Queste fotografie immortalano momenti diversi, ritraggono persone e luoghi in zone geografiche lontane dove il Sogno di don Bosco continua ancora oggi. A completare la mostra, verrà presentata una selezione dei sogni dei giovani di tutto il mondo, tra i più di 200 raccolti per il Settore per la Pastorale Giovanile della Congregazione Salesiana, che promuove la celebrazione del Sinodo Salesiani dei Giovani.

L’evento inaugurale della mostra si terrà il 22 maggio 2024 alle ore 18.30 presso il Museo Casa Don Bosco. Intervengono: la curatrice della mostra, la dott.ssa Ana Martín García, Coordinatrice Generale del Museo Casa Don Bosco; don Michele Viviano, Rettore della Basilica di Maria Ausiliatrice; don Valter Rossi dell’Editoriale Elledici e don Leonardo Mancini, Superiore della Circoscrizione Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania nonché Presidente dell’Editrice Elledici.

Il nastro inaugurale della mostra sarà tagliato da S.Em.R. il Sig. Cardinale Ángel Fernández Artime, Arcivescovo Titolare di Ursona, X successore di Don Bosco e Rettor Maggiore dei Salesiani. A conclusione della chiusura dell’evento inaugurale della mostra don Michael Pace, Coordinatore delle Visite, consegnerà i certificati di riconoscimento ai vincitori del concorso fotografico.

Un progetto di
Museo Casa Don Bosco

A cura di
Dott.ssa Ana Martín García

In collaborazione con
Editrice Elledici
Basilica di Maria Ausiliatrice di Torino
Settore Pastorale Giovanile della Congregazione Salesiana
CNOS-FAP di Valdocco
Consulenza
Don Bruno Ferrero, sdb
Traduzioni dall’italiano all’inglese
Don Michael Pace, sdb
Allestimento
Marco Berrone

Info e contatti

Per ulteriori informazioni visita il sito www.museocasadonbosco.it.

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