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Tavola rotonda “Sguardi sulla pastorale giovanile”: confronto online

Nella giornata di ieri, 26 aprile, si è tenuto online la tavola rotonda “Sguardi sulla pastorale giovanile“, un confronto a partire da alcune recenti pubblicazioni con l’intervento di alcuni docenti della Facoltà di Teologia dell’Università Pontificia Salesiana come Salvatore Currò, Gustavo Cavagnari e Rossano Sala. Di seguito il Report dell’incontro a cura di Eric Strollo.

Sguardi sulla Pastorale Giovanile. È stato questo il titolo scelto per la Tavola Rotonda organizzata dall’Istituto di Teologia Pastorale dell’UPS, che si è svolta lunedì 26 aprile dalle 15.00 alle 17.00 e che ha visto coinvolte oltre 150 persone collegate in videoconferenza. L’evento è iniziato con il saluto del Decano della Facoltà di Teologia don Antonio Escudero che ha espresso la sua gratitudine nei confronti dei tre relatori e dei partecipanti tutti.

Il moderatore, il prof. Marcello Scarpa, ha successivamente introdotto la biografia di don Salvatore Currò, direttore dell’Istituto di Teologia Pastorale e autore del volume: “Giovani, Chiesa e comune umanità. Percorsi di teologia pratica sulla conversione pastorale”.

La prima domanda è stata suscitata direttamente da questo sottotitolo:

Cosa s’intende per «conversione pastorale»?

Secondo Currò, la chiave fondamentale per il rinnovamento ecclesiale è quella di mettere al centro la dinamica dell’incontro. In questa trama relazionale, la prospettiva antropologica si incontra con quella teologica. All’inizio della fede cristiana, infatti, come sottolineava Benedetto XVI, c’è proprio l’incontro-evento con una Persona. La conversione pastorale suggerita da don Salvatore passa, inoltre, per il recupero della misura della Rivelazione (per una pastorale giovanile secondo le Scritture) e per la riconfigurazione (trasfigurazione) della dimensione corporea della fede in prospettiva fenomenologica. 

È arrivato poi il turno di Don Gustavo Cavagnari, docente di teologia pastorale e autore della nuova pubblicazione «Andate e fate discepoli tutti i giovani. Per una pastorale giovanile evangelizzatrice», al quale è stato chiesto come poter intendere l’inclusività della pastorale giovanile oggi. Il prof. Cavagnari ha ricordato che la Evangelii Gaudium ci spinge a una pastorale inclusiva (successivamente declinata nel capitolo ottavo di Amoris Laetitia) ovvero che sappia integrare diversi soggetti o, meglio, che sia in grado di «creare spazi inclusivi, dove ci sia posto per ogni tipo di giovani» (Documento Finale del Sinodo dei Giovani, n. 234). È una pastorale giovanile «popolare», non elitaria, in grado di arrivare a tutti. In sintesi, è inclusiva: una pg che coinvolge «persone con competenze adulte» (1), una pg che collabora con le altre agenzie educative (2), una pg che raggiunge tutti i giovani, nei loro ambienti e contesti, anche e soprattutto extraecclesiali (3). 

Il terzo intervento è stato quello di Don Rossano Sala, direttore della rivista «Note di Pastorale Giovanile», segretario speciale del Sinodo dei Vescovi sul tema “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale” del 2018 e professore ordinario di teologia pastorale all’UPS. Nella sua opera più recente Intorno al fuoco vivo del Sinodo, Sala propone la visione sinodale di una pastorale che evangelizza per attrazione e attraverso la testimonianza di una comunità. Il prof. Scarpa ha perciò domandato un approfondimento sull’espressione «profezia di fraternità». Per Sala, la grande provocazione del Sinodo è quella che ruota attorno alle parole: comunità, fraternità, familiarità, sinodalità. In un’unica espressione: fare casa. Il sogno del Papa per la pastorale giovanile del terzo millennio è che essa diventi una vera scuola di comunione capace di offrire esperienze di vita comune qualificate come «un tempo destinato alla maturazione della vita cristiana adulta», «in vista del discernimento vocazionale» (DF 161).  

Durante il secondo giro di domande si è scesi ancora di più in profondità nella riflessione. Il prof. Currò ha richiamato la spinta del Sinodo a coltivare il desiderio di poter raggiungere tutti i giovani per poter camminare-con-loro, con-camminare. È, in fondo, la prospettiva della Laudato Si’ e della Fratelli Tutti, le quali abbandonano definitivamente uno stile «unilaterale» di evangelizzazione, che cioè mira a portare l’altro «dalla mia parte». È invece il tempo delle alleanze, di sentirsi «tutti sulla stessa barca», di abbandonare i dualismi e le contrapposizioni, di inserirsi in un cammino che ci precede perché si situa su un piano di «comune umanità». «Abbiamo una sfida non soltanto a dire il Vangelo e a mediarlo, ma a farlo risuonare» tramite una evangelizzazione nuova in cui, mentre cresciamo insieme in umanità, diventiamo più cristiani.

Cavagnari ha sottolineato l’importanza del discernimento pastorale. In altre parole, non è possibile prevedere a tavolino strategie ecclesiali per formare discepoli missionari. Ogni intervento non esiste mai in astratto, ma deve sempre tener conto di un determinato contesto sul quale operare un attento discernimento pastorale. Per intraprendere questo cammino è necessario un serio cambiamento di mentalità da avviare e accompagnare. 

Sala ha, infine, proposto tre vie di rinnovamento: 

  1. sul piano pastorale: lavorare seriamente con profondità di pensiero e coraggio per una pastorale giovanile in chiave vocazionale (Cfr. DF 138-143). 
  2. a livello comunitario: entrare nel ritmo del discernimento. Si tratta di capire, ancora una volta, che alla domanda “Che cosa dobbiamo fare?” non abbiamo una risposta preconfezionata. Non abbiamo una soluzione, ma un metodo (riconoscere, interpretare, scegliere). Le soluzioni arrivano solo se ci mettiamo come comunità in ascolto dello Spirito che parla alla Chiesa oggi. 
  3. dal punto di vista accademico: passare dalla tentazione della competizione e del carrierismo allo stile della sinodalità (Cfr. Rm 12,10:  «Gareggiate nello stimarvi a vicenda»). 

È seguito un secondo momento in cui la tavola rotonda si è aperta al dibattito. Tra gli spunti di riflessione più significativi: il superamento della logica applicativa e deduttiva nell’ambito teologico-pastorale (Currò), l’impegno per la ricezione dei documenti sinodali nella Chiesa particolare (Sala), l’attenzione all’integrazione fra pastorale familiare e pastorale giovanile (Cavagnari). Il catecheta Giuseppe Ruta ha, infine, sollecitato i tre relatori ad approfondire il rapporto tra pastorale giovanile, educazione e catechesi. 

Il prof. Currò ha accolto la provocazione sottolineando la necessità per l’educazione e per la catechesi di un certo «rovesciamento» in senso sinodale: dal «fare per» all’«essere con». La pastorale giovanile del terzo millennio è una pastorale che non intende più i giovani come destinatari, ma che, a partire dai luoghi da loro abitati, ne condivide il vissuto e, per questo, educa ed evangelizza. Sala ha rilanciato l’invito che il Sinodo ha mosso affinché la catechesi trovi i modi più opportuni per far risuonare l’annuncio del Vangelo nel cuore dei giovani di oggi. Cavagnari ha, infine, ribadito che la dimensione evangelizzatrice e quella educativa sono inscindibili nell’unica azione pastorale della Chiesa. 

A seguito del momento dedicato alle domande, ha preso la parola il prof. Alberto Martelli, docente di Teologia dell’Educazione presso IUSTO e consigliere editoriale della ElleDiCi, che nelle sue conclusioni ha espresso gratitudine per la ricchezza e lo spessore degli interventi ascoltati. Nei testi che erano oggetto della Tavola Rotonda ha individuato dei tratti comuni: la fedeltà alla realtà (senza intellettualismi o settorialismi), l’attenzione all’identità ecclesiale, la riscoperta del polo antropologico (vocazione, donazione, corporeità, incontro). Come ulteriori approfondimenti ha suggerito alcune piste: il ruolo della liturgia nella pastorale giovanile, il rapporto tra Chiesa universale, diocesi e singole comunità, il digitale e la «pastorale online», il rilancio del tema eucaristico.                       

Al termine di questo incontro possiamo rilevare che il confronto tra il cardine teologico di Sala, l’orizzonte antropologico di Currò e la prospettiva evangelizzatrice di Cavagnari è stato un momento illuminante e fecondo per la riflessione di studenti, ricercatori ed operatori pastorali. Facciamone tesoro e continuiamo a lavorare insieme per una pastorale giovanile in chiave relazionale e solidale (Currò), popolare e sinodale (Cavagnari); vocazionale e familiare (Sala). Sguardi diversi, ma rivolti tutti verso l’orizzonte di «una Chiesa autentica, luminosa, trasparente, gioiosa» (DF 166)!

L’evento può essere rivisto cliccando qui:

Tavola rotonda online “Sguardi sulla pastorale giovanile”

Lunedì 26 aprile, dalle ore 15 alle ore 17, si terrà online la tavola rotonda “Sguardi sulla pastorale giovanile“, un confronto a partire da alcune recenti pubblicazioni. Intervengono i docenti della Facoltà di Teologia dell’Università Pontificia Salesiana:

Modera:

  • Marcello Scarpa, Istituto di Teologia Pastorale

Conclusioni:

  • Alberto Martelli, docente di Teologia dell’educazione – Istituto Universitario Salesiano di Torino

Università Pontificia Salesiana
Facoltà di Teologia – Istituto di Teologia Pastorale
Piazza dell’Ateneo Salesiano, 1 Roma
www.unisal.it

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Seminario sul “Direttorio per la catechesi” all’Università Pontificia Salesiana

L’Istituto di Teologia Pastorale e l’Istituto di Catechetica dell’Università Pontificia Salesiana organizzano un Seminario di studio dal titolo: Direttorio per la catechesi: l’antico e il nuovo. Approfondimenti a partire dal numero monografico di Salesianum.

 Durante l’incontro si approfondiranno due aspetti rilevanti: il significato che il Direttorio assume per la riflessione catechetica e la pratica pastorale e il rapporto tra il documento e il recente Sinodo sui giovani. Sullo sfondo si colloca l’ultimo numero monografico della rivista Salesianum dedicato all’approfondimento da diversi punti di vista delle principali indicazioni presenti nel Direttorio.

Intervengono:

Ubaldo Montisci, introduzione al Seminario

Giuseppe Ruta: Il “Direttorio per la catechesi” nel contesto del cammino catechistico post-conciliare

Salvatore Currò: Pastorale e catechesi dei giovani tra Sinodo e “Direttorio”

Marcello Scarpa, conclusioni

Per partecipare: https://us02web.zoom.us/j/86829323012?pwd=YjhGZ1pBU3RaZy9RWFF2dlpndkJ1QT09

Meeting ID: 868 2932 3012

Passcode: 930920

UPS, il 15 ottobre l’inaugurazione dell’anno accademico

Giovedì 15 ottobre 2020 l’Università Pontificia Salesiana inaugura il nuovo anno accademico che segna la conclusione delle celebrazioni dell’80° dalla Fondazione, avvenuta il 3 maggio del 1940. 

La giornata si apre con la celebrazione eucaristica presieduta dal Rev.mo don Ángel Fernández Artime, Gran  Cancelliere dell’UPS e Rettor Maggiore dei Salesiani, e prosegue nell’Aula Paolo VI dell’Università con l’Atto  Accademico e la Prolusione della prof.ssa Marica Branchesi, Astrofisica del Gran Sasso Science Institute.  L’Atto Accademico verrà trasmesso in diretta streaming sul sito dell’Università. 

Tra gli invitati che hanno confermato la partecipazione: 

Virginia Raggi, Sindaca di Roma

Elena Bonetti, Ministra per le Pari  Opportunità e la Famiglia 

card. Giuseppe Versaldi, Prefetto della  Congregazione per l’Educazione Cattolica 

Pietro Sebastiani, Ambasciatore d’Italia  presso la Santa Sede 

Rossana Ciuffetti, Direttore Scuola dello  Sport del CONI 

Andreas Corcorán, Vice Segretario  Generale della International Association of  Universities (IAU) 

Paolo Ruffini, Prefetto della Segreteria per  la Comunicazione della Santa Sede 

Giovanni Caudo, Presidente Municipio III  di Roma 

Isabel De Oliveira Capeloa Gíl, Presidente  della Federazione Internazionale della  Università Cattoliche (IFCU) 

Michael Murphy, Presidente della  European University Association (EUA) 

In rispetto delle disposizioni in materia di sicurezza, la partecipazione all’Inaugurazione è solo su invito

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Don Fistarol assume la direzione dell’Opera Salesiana a Testaccio

Pubblichiamo dall’agenzia InfoAns

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Roma, Italia – settembre 2020 – Il 12 settembre, don Orestes Carlinhos Fistarol (il terzo da sinistra della foto), ha iniziato il servizio come Direttore dell’Opera Salesiana del Testaccio a Roma. Erano presenti don Maria Arokiam Kanaga, Superiore della Visitatoria “Maria Sede della Sapienza” dell’Università Pontificia Salesiana (UPS); don Damásio Medeiros, Vicario UPS; don Renzo Barduca, Economo UPS; e don Luis Gallo, Segretario UPS. Nella chiesa parrocchiale dedicata a Maria Liberatrice si è tenuta una celebrazione della Parola, seguita da un pranzo festivo nella comunità salesiana.

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Il saluto dell’UPS a don Carlo Nanni

Riportiamo il comunicato stampa dell’Università Pontificia Salesiana sulla morte di don Carlo Nanni, rettore magnifico emerito, scomparso domenica 19 luglio a Roma.

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Domenica 19 luglio 2020 alle 6:30 del mattino, il prof. don Carlo Nanni, Rettore magnifico emerito dell’Università Pontificia Salesiana, si è spento all’età di 75 anni.

A dare il triste annuncio è stato don Alvaro Forcellini, direttore della comunità salesiana della parrocchia Santa Maria della Speranza, adiacente al campus universitario, dove don Carlo era stato trasferito a settembre 2018. Qui, don Carlo si era dedicato primariamente all’impegno pastorale parrocchiale continuando, nel contempo, a prestare il suo servizio all’UPS fino all’inizio del lockdown dovuto all’emergenza sanitaria per la pandemia.

I funerali si svolgeranno martedì 21 luglio alle ore 11 nella Chiesa di Santa Maria della Speranza (Via Francesco Cocco Ortu, 19 Roma). La celebrazione sarà presieduta dal Rettor Maggiore dei Salesiani, don Ángel Fernández Artime.

La salma verrà poi traslata nel suo paese natale, Ischia di Castro (VT), dove alle 18 avrà luogo una seconda messa funebre.

Don Carlo Nanni, nato a Ischia di Castro (Viterbo) il 3 aprile 1945, era diventato salesiano nel 1962 ed era stato ordinato sacerdote il 18 marzo 1975 a Castelgandolfo (Roma).

Licenziatosi in Filosofia il 27 giugno 1968 presso il Pontificio Ateneo Salesiano, e in Teologia (specializzazione patristica e storia del dogma) presso la Pontificia Università Gregoriana il 12 giugno 1975, don Carlo conseguì anche la Laurea statale italiana in Filosofia il 26 marzo 1973 presso l’Università di Roma La Sapienza con una tesi in antropologia culturale dal titolo “La cultura d’origine nel processo d’inurbazione”. Ha ricoperto numerosi incarichi, fu Decano della Facoltà di Scienze dell’Educazione dal 1995 al 1998, riconfermato poi per un secondo triennio fino al 2001, e nominato Rettore magnifico dell’UPS dal 1° luglio 2009 fino al 15 luglio 2015.

Nella sua formazione ha sempre sentito fortemente il bisogno di coniugare laicità civile e comunitarietà ecclesiale, incarnazione nel territorio e ricerca dell’universalità cattolica “romana”, appartenenza ecclesiale e cittadinanza attiva, impegno nel sociale e ricerca del Regno di Dio e della sua giustizia, preoccupazione pastorale e vicinanza ai vissuti e ai cammini esistenziali dei giovani, di persone e di famiglie nelle loro concrete condizioni di vita.

Ripercorrendo gli anni della sua vita e in modo particolare quelli della sua attività all’Università Pontificia Salesiana, si resta ammirati per la costante e generosa dedizione con cui don Carlo ha svolto il suo servizio accademico di docenza, di ricerca e di impegno istituzionale.

La comunità accademica dell’UPS, in particolare generazioni di studenti, lo ricordano con affetto per l’allegria e l’attenzione ai giovani che lo contraddistingueva.

In rispetto della normativa vigente, il numero massimo di persone consentito all’interno della chiesa sarà di 200 persone.

“Cooperare localmente per competere globalmente”: accordo tra l’Università di Torino, il Politecnico di Torino e Università Pontificia Salesiana

Pubblichiamo dall’agenzia salesiana ANS un articolo dove si presenta l’accordo di cooperazione interuniversitaria tra la UniTO, il PoliTO e l’UPS per per attività tecnico-scientifiche e formative.

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(ANS – Torino) – Venerdì scorso, 10 luglio, nell’Aula Magna della Cavallerizza Reale dell’Università di Torino, il Rettore dell’Università di Torino (UniTO), Stefano Geuna, il Rettore del Politecnico di Torino (PoliTO), Guido Saracco, e il Rettore dell’Università Pontificia Salesiana (UPS), don Mauro Mantovani, hanno presentato alla stampa l’accordo di cooperazione interuniversitaria tra i tre atenei per attività tecnico-scientifiche e formative.

Sono intervenuti, inoltre, il Prof. Alessandro Zennaro, Direttore del Dipartimento di Psicologia e referente UniTO per l’attuazione della convenzione; il Prof. Sebastiano Foti, Vicerettore per la Didattica referente del PoliTO per l’attuazione della convenzione; e il Prof. Alessio Rocchi, Direttore Generale dell’Istituto Universitario Salesiano Torino Rebaudengo (IUSTO) e delegato dell’UPS per l’esecuzione della convenzione.

L’accordo facilita forme permanenti di collaborazione scientifica, anche mediante progetti integrati di ricerca tra docenti e ricercatori dei tre atenei. Da un punto di vista didattico, offre l’opportunità ai rispettivi studenti di frequentare singoli corsi di insegnamento attivati presso gli altri atenei, sostenere i relativi esami e ottenere il riconoscimento dei crediti coerenti con il corso di studio. Gli atenei si impegnano inoltre, laddove siano presenti curricoli e titoli affini, a favorirne il reciproco riconoscimento.

La convenzione facilita pure, secondo modi e tempi da stabilirsi di volta in volta, l’accesso reciproco di studenti e docenti alle diverse strutture didattiche e di supporto, come biblioteche e laboratori. Potranno essere attivati, infine, dei curricoli joint-degree finalizzati al conseguimento dei gradi accademici, corsi interuniversitari di perfezionamento, di specializzazione e dottorati di ricerca.

“La firma di quest’accordo di cooperazione costituisce un importante rafforzamento della rete universitaria e accademica in campo scientifico e didattico – ha dichiara il prof. Stefano Geuna, di UniTO – È il segno di una forte attenzione verso tutte le opportunità di sviluppo della conoscenza e della formazione. La convenzione rende possibili numerose eccellenti opportunità di scambio per ricercatori e docenti, ma contiene anche linee precise di potenziamento della didattica: dai corsi di laurea di I livello fino ai dottorati. Oltre a questo, però, un significato particolare acquisisce la collaborazione per mettere in atto azioni concrete e iniziative congiunte finalizzate a perseguire il benessere delle persone, valorizzando il capitale umano operante nelle rispettive comunità universitarie. Tanto più in questo periodo di pandemia. Ancora una dimostrazione di come una radicata vocazione allo sviluppo sociale e civile accomuni i nostri Atenei”.

“L’epoca che stiamo vivendo rende sempre più evidente la necessità di rafforzare con discipline socio-economiche, filosofiche e con quelle che in senso ampio vengono denominate ‘scienze sociali’ la formazione dei tecnici, quindi dei nostri futuri ingegneri, architetti, designer e pianificatori. Anche la ricerca è sempre più trasversale e ricomprende discipline un tempo ben distinte e separate, che oggi si integrano in progetti complessi, che oltre all’aspetto tecnico considerano anche l’impatto sull’uomo e sulla società. Questa convenzione va proprio in questa direzione di collaborazione a livello cittadino, a vantaggio degli studenti dei tre atenei e di tutte le nostre attività di ricerca”, ha aggiunto il Rettore del PoliTO, Guido Saracco.

“La stipula di questa convenzione assume un significato particolare per il nostro territorio – ha commentato il prof. Alessio Rocchi, Direttore dello IUSTO (UPS) –. Come atenei abbiamo la concreta possibilità di cooperare localmente per competere meglio globalmente; di fronte alle sfide presenti e future, le nostre università possono davvero fare la differenza nella produzione e nella valorizzazione della conoscenza”.

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Andrà tutto bene, cara UPS: gli ex studenti dell’università mandano un messaggio di speranza

Pubblichiamo il video e la lettera che 47 ex studenti dell’Università Pontificia Salesiana hanno inviato al rettore, prof. Mauro Mantovani, per testimoniare vicinanza.

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Caro Rettore Mauro Mantovani, siamo un gruppo di ex studenti che vi scrive in questo momento delicato, difficile, forse inaspettato.

Dopo aver letto le notizie dei media sulla nostra cara università, circa una settimana fa, abbiamo deciso (da un’idea di Diana Notari) di dedicarvi un pensiero particolare: un messaggio di solidarietà, gratitudine e speranza.

In questi anni l’UPS è stata per noi molto più che una semplice università o un luogo in cui studiare! UPS per noi è CASA, ci sentiamo parte di una grande famiglia e in questo momento vogliamo stringerci a voi e dirvi che andrà tutto bene. Come l’UPS ci ha aiutato nei momenti più difficili, adesso noi vogliamo esserci per voi.

In questa mail troverete una lettera scritta da più di 47 ex allievi e un video da noi prodotto anche grazie all’aiuto di due professionisti, Francesco Pinto (musiche inedita) e Davide Trulli (montaggio), che sapendo dell’iniziativa in pochi giorni ci hanno aiutato a coordinare questo regalo per voi.

Sperando di aver fatto cosa a voi gradita,

vi abbracciamo forte.

Andrà tutto bene.

Cara università, è da un po’ che non ci si vede e chi avrebbe mai pensato di rivedere il tuo nome sui titoli di un giornale, colpita anche tu da questo virus che in poco tempo ha cambiato le nostre vite.In questi anni che ti abbiamo vissuto ci hai insegnato tanto. Non solo nei mille libri, appunti e dispense che il caro Peppe ci ha passato sempre con il sorriso.Cara Ups, sappiamo che ti stai facendo forza e che ti rialzerai più forte di prima.Come tu sei stata presente con noi nei momenti più difficili, ora saremo noi ad essere presenti per te.Grazie a Francesco Pinto per la musica inedita creata ad hoc e grazie a Davide Trulli per averci aiutato nel montaggio.

Publiée par Marco Diella sur Jeudi 30 avril 2020

Università Pontificia Salesiana: consulenza psicologica al tempo del Coronavirus

Si riporta di seguito il Comunicato Stampa dell’Università Pontificia Salesiana in merito al progetto di consulenza psicologica online, attivato dall’UPS attraverso la sua Scuola di Specializzazione in Psicologia Clinica: “Tu stai a casa… Io sto con te”.

Il progetto “Tu stai a casa… Io sto con te”

L’Università Pontificia Salesiana ha attivato un servizio di consulenza psicologica gratuita on line

COMUNICATO STAMPA

Roma, 10/04/2020

Per far fronte agli impatti psicologici che potrebbero derivare dal lungo isolamento causato dall’emergenza sanitaria, la Scuola Superiore di Specializzazione in Psicologia Clinica dell’Università Pontificia Salesiana ha deciso di attivare il progetto “Tu stai a casa…Io sto con te”. Una piattaforma digitale di consulenza psicologica on line, gratuita, per garantire la promozione di una cultura fondata sulla solidarietà sociale e continuare, allo stesso tempo, la formazione di specializzandi psicologi e psicoterapeuti.

L’iniziativa, avviata insieme alla Scuola Superiore in Psicologia Clinica (SSPC-IFREP), alla Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Transazionale (SSPT) e alla Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Interpersonale e di Gruppo (SSPIG-ARPI), si inserisce nel più ampio progetto educativo che l’Università Salesiana porta avanti attraverso la didattica.

Il progetto “Tu stai a casa…Io sto con te” nasce dall’esigenza di “professionisti e psicologi specializzandi di mettersi al servizio degli altri, per fornire un luogo di scambio e di ascolto nel quale le persone possano sentirsi comprese, attivare risorse per autoregolarsi e intraprendere percorsi di accompagnamento psicologico”, precisa il prof. don Mario Oscar Llanos, Decano della Facoltà di Scienze dell’Educazione di cui fa parte la Scuola di Specializzazione.

“Questa iniziativa è importante perché è il contributo della nostra Università – conclude il prof. Llanos – per attenuare gli impatti psicologici che questa situazione emergenziale può determinare, soprattutto sulle famiglie e i bambini”.

Il lungo periodo di isolamento sociale, la convivenza forzata, lo smarrimento per la perdita delle certezze della vita quotidiana, le preoccupazioni per una persona cara malata: sono tante le situazioni che mettono a dura prova l’equilibrio psicologico ed emotivo in questo periodo di emergenza sanitaria.

Nell’ultimo sondaggio Global Advisor condotto su quasi 14.000 persone in 15 grandi Paesi, circa il 34% ha risposto di essere ansioso per la propria salute, il 15% si sente solo e il 12% è arrabbiato per le restrizioni alla propria libertà. Allo stesso tempo, però, più della metà (55%) è preoccupata per coloro che sono vulnerabili o deboli, mentre poco meno di un terzo, il 31% degli intervistati, è felice di passare del tempo con la famiglia.

Si stima, inoltre, che oltre un miliardo e mezzo di bambini siano fuori dalla scuola e le famiglie non sempre sono preparate a gestire situazioni di crisi come quella che stiamo vivendo a causa del corona virus.

Contatti e informazioni:  

Scuola Superiore di Specializzazione in Psicologia Clinica – UPS:
Segreteria: ssspc@unisal.it
Sito: https://ssspc.unisal.it
Istituto di Ricerca sui Processi Intrapsichici e Relazionali (IRPIR): http://irpir.it/tu-stai-a-casa-io-sto-con-te/

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Università Pontificia Salesiana: 80 anni al servizio dell’Educazione

Domenica 3 maggio 2020 l’Università Pontificia Salesiana compie ottanta anni dalla sua fondazione, avvenuta nel 1940 a Torino, luogo significativo per la Congregazione Salesiana e dove si trova la “Casa di Don Bosco”.

I Centri di studio nati a Torino per la formazione dei salesiani – Crocetta e Rebaudengo – si sono via via trasformati in un polo culturale che nel 1965 si è trasferito a Roma, nella nuova sede presso il quartiere Nuovo Salario.

Oggi l’Università è costituita da cinque Facoltà, una Biblioteca con un patrimonio di oltre 600mila libri, e diversi altri servizi.

Nel tempo l’Università ha instaurato relazioni in Italia e all’estero – basti pensare ai vari Istituti e centri di studio collegati con l’UPS – portando i valori della missione educativa salesiana e della formazione universitaria a consolidarsi al passo con una società globale in continuo mutamento.

 

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