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Italia – Addio a don José Manuel Prellezo, SDB

Dall’agenzia salesiana ANS.

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(ANS – Roma) – È venuto a mancare ieri, giovedì 16 marzo 2023, il salesiano spagnolo don José Manuel Prellezo, per oltre 30 anni illustre studioso e docente dell’Università Pontificia Salesiana (UPS), nonché autore di un’ampia serie di contributi nuovi, originali, critici nello studio del pedagogista Manjón, della storia della pedagogia spagnola e della storia salesiana. Don Prellezo ha raggiunto la Casa del Padre con 90 anni d’età, 74 di vita salesiana e 64 di vita sacerdotale.

Nato ad Espinama, nella Comunità Autonoma della Cantabria, il 21 aprile 1932, era diventato salesiano il 16 agosto nel 1949, presso Mohernando, ed era stato ordinato sacerdote il 24 giugno 1959 a Madrid.

Dal 1959 al 1961 ha svolto vari incarichi come professore e catechista nell’aspirantato di Cambados e come professore nello studentato filosofico di Medina del Campo.

Nel 1961 ha iniziato gli studi superiori di Pedagogia al Pontificio Ateneo Salesiano dove ha conseguito la Licenza in Filosofia-Pedagogia nel 1965 e ha fatto poi i corsi di Dottorato.

Dal 1965 al 1967 è stato professore nell’Istituto di Ourense e professore e catechista nello studentato teologico di Salamanca. Ottenuto il Dottorato in Pedagogia nel 1968 con la tesi pubblicata dal titolo “Fuentes de los escritos pedagógicos manjonianos”, è stato inviato dall’obbedienza al Pontificio Ateneo Salesiano nel 1968.

Dal 1969 in poi ha tenuto corsi di metodologia del lavoro scientifico e di Storia della Pedagogia, prima in qualità di assistente, poi di docente aggiunto (1970-1973), quindi come professore straordinario (1973-1976) e infine come ordinario (1976-2002), apprezzato per la sua competenza e la qualità didattica del suo insegnamento.

A questo lavoro di base si sono aggiunti altri impegni assai impegnativi, come la Condirezione della rivista Orientamenti pedagogici, la Direzione dell’Istituto di Teoria e Storia dell’Educazione e della Pedagogia, del Centro Studi Don Bosco e la responsabilità di vicario nella comunità “San Domenico Savio”.

Negli oltre trent’anni di docenza universitaria, don Prellezo ha prodotto un’ampia serie di studi che hanno offerto contributi nuovi, originali, critici nello studio del pedagogista Manjón, della storia della pedagogia spagnola e della storia salesiana. Lo comprovano una dozzina di volumi di cui è autore e un’altra quindicina di libri curati o composti in collaborazione con altri autori, senza contare gli oltre 120 articoli di riconosciuto valore scientifico pubblicati in varie riviste e dizionari. Né va dimenticata la sua partecipazione a numerosi convegni e incontri scientifici.

Per la sua apprezzata competenza in campo storico è stato chiamato a ricoprire incarichi prestigiosi: membro rispettivamente del comitato consultivo della rivista Educación y Futuro del Centro universitario «Don Bosco» di Madrid; dell’Istituto Storico Salesiano (ISS) e dell’Associazione Cultori di Storia Salesiana (ACSSA); inoltre, socio ordinario della Società Spagnola di Pedagogia; e, infine, Direttore della collana Fuentes y Documentos de Pedagogía pubblicata dalla “Editorial CCS” di Madrid.

Nella lettera per il suo emeritato, l’allora Rettor Maggiore, Don Pascual Chávez Villanueva, scrisse: “Ripercorrendo gli anni della sua vita e in modo particolare quelli della sua attività all’UPS, si resta ammirati per l’assidua e infaticabile dedizione con cui ha svolto il Suo servizio accademico. Entrando nella nostra Congregazione, Lei ha potuto sviluppare in modo assai apprezzabile le doti ereditate dalla Sua famiglia e dallo stesso ambiente delle sue origini: un’instancabile laboriosità e la puntigliosa tenacia, accompagnata da salesiana serenità, nel compiere gli incarichi che le sono stati successivamente affidati nell’Università e nella vita della comunità religiosa”.

Università Salesiana, webinar online “L’età tradita – Il ruolo degli adulti significativi”

Mercoledì 15 marzo, dalle ore 18.30 alle ore 19.30, sul canale Youtube dell’Università Pontificia Salesiana si svolgerà un webinar online “L’età tradita – Il ruolo degli adulti significativi”. Introduce il prof. Zbigniew Formella, direttore dell’Istituto di Psicologia dell’UPS; interviene il prof. Matteo Lancini, psicologo e psicoterapeuta dell’Università Milano Bicocca; modera il prof. Alessandro Ricci, UPS.

Vaticano – Don Mauro Mantovani, SDB, nominato Prefetto della Biblioteca Apostolica Vaticana

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Città del Vaticano) – La Sala Stampa della Santa Sede ha comunicato oggi, 14 febbraio 2023, che il Santo Padre Francesco ha nominato Prefetto della Biblioteca Apostolica Vaticana don Mauro Mantovani, SDB, finora Decano della Facoltà di Filosofia presso l’Università Pontificia Salesiana a Roma (Italia) e già Rettore Magnifico dell’Università Pontificia Salesiana.

Mauro Mantovani è nato il 3 gennaio 1966 a Moncalieri (Italia), ha svolto il noviziato presso la casa salesiana “Monteoliveto” di Pinerolo e ha emesso i primi voti nella Società Salesiana di San Giovanni Bosco l’8 settembre 1986; ha professato i voti perpetui a Castelnuovo Don Bosco il 27 settembre 1992 ed è stato ordinato presbitero il 12 settembre 1994 a Torino.

Ha compiuto studi di Filosofia e di Teologia presso l’Università di Roma Tor Vergata (Laurea in Filosofia, 1995), l’Università Pontificia Salesiana (Baccalaureato e Licenza in Filosofia; Baccalaureato in Teologia presso la sezione di Torino, e Licenza in Teologia Dogmatica); l’“Universidad Pontificia de Salamanca”, in Spagna (Dottorato in Filosofia e Lettere, 2006) e la Pontificia Università San Tommaso d’Aquino – “Angelicum” a Roma (Dottorato in Teologia Tomistica, 2011).

Dal 2007 è Professore Ordinario all’Università Pontificia Salesiana (UPS) a Roma, con ricerche e pubblicazioni riguardanti la teologia filosofica, la filosofia della storia, la propedeutica filosofica e vari temi di confine tra teologia, filosofia e scienza. In modo particolare si occupa di tomismo e della tradizione commentaristica alla Summa Theologiae (specie la q. 2 della I Pars) di Tommaso d’Aquino negli autori della “Seconda Scolastica” e della cosiddetta “Scuola di Salamanca”.

Per l’UPS ha ricoperto i seguenti incarichi: Decano della Facoltà di Filosofia; Decano della Facoltà di Scienze della Comunicazione Sociale; Vicerettore; Rettore Magnifico per due mandati (2015-2018 – 2018-2021).

Nel 2016 è stato nominato Presidente della Conferenza dei Rettori delle Università Pontificie Romane (CRUPR) ed attualmente è Membro della Pontificia Accademia di San Tommaso d’Aquino e del Comitato scientifico dell’Agenzia della Santa Sede per la Valutazione e la Promozione della Qualità delle Università e Facoltà Ecclesiastiche (AVEPRO).

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L’UPS al servizio della ricerca e del progresso scientifico: pubblicato uno studio sulla collezione di testi cuneiformi conservati nella biblioteca

Dal sito InfoANS.

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È stato recentemente pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica internazionale “Archiv für Orientforschung” dell’“Institut für Orientalistik” dell’Università di Vienna, l’articolo: “New Texts of the Third and Early Second Millenium at the Università Pontificia Salesiana” (Nuovi testi del terzo e dell’inizio del secondo millennio all’Università Pontificia Salesiana). Tale studio descrive per la prima volta parte della collezione di tavolette neo-sumeriche e sigilli che sono custoditi nella Biblioteca Don Bosco dell’ateneo romano.

Questi reperti, a eccezione di due tavolette e tre coni di argilla risalenti al regno di Sîn-kāšid di Uruk (prima metà del XVIII secolo a.C.), appartengono al periodo Ur III (2100-2000 a.C.).

Autori dell’articolo sono Marcos Such-Gutiérrez (Madrid), Stefano Seminara (Roma) e Alessandro Di Ludovico, che ha curato la sezione fotografica e che è stato colui che ha presentato agli altri due ricercatori i reperti della biblioteca dell’Università Pontificia Salesiana (UPS).

La Biblioteca Don Bosco conserva, tra i suoi tesori, una interessante collezione di oggetti – soprattutto sigilli e tavolette cuneiformi – del Vicino Oriente antico, raccolti nei primi anni del Novecento dal salesiano Giorgio Shalhub (1884-1973), docente di Archeologia biblica all’UPS.

La gran parte dei materiali cuneiformi è stata studiata da Alfonso Archi e Francesco Pomponio e pubblicata nel 1989 su Vicino Oriente, annuario dell’Istituto del Vicino Oriente dell’Università di Roma La Sapienza: 102 oggetti risalenti al periodo Ur III, tra il 2100 e il 2000 a.C. (“Tavolette economiche neo-sumeriche dell’Università Pontificia Salesiana”).

Lo studio scientifico di questi manufatti e la recente pubblicazione sulla rivista “Archiv für Orientforschung” stanno a testimoniare la continua ed efficace azione di ricerca portata avanti dall’UPS, che affianca e completa le azioni educative, formative e pastorali salesiane.

Il testo completo dello studio è disponibile, in inglese, nella versione digitale della rivista (pagine da 25 a 50).

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UPS: inaugurazione anno accademico 2022/2023

Il 19 ottobre l’Università Pontificia Salesiana (UPS) riprenderà le attività per l’anno accademico 2022/2023. Di seguito la notizia a cura del sito ANS.

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Mercoledì prossimo, 19 ottobre, l’Università Pontificia Salesiana (UPS) segna l’inizio ufficiale dell’attività accademica 2022/2023. Il tema di quest’anno, “Ripensare il pensiero. Ascolto dello spirito e intreccio dei saperi”, nasce dal desiderio – e dalla necessità – di ribadire

“la fiducia nella capacità dell’uomo di aprirsi alla verità e allo stesso tempo perseguire un rinnovamento delle forme culturali entro cui il sapere viene elaborato e trasmesso”

afferma il prof. don Andrea Bozzolo, Rettore dell’Università.

L’Università e l’insegnamento hanno bisogno di rinnovarsi, come proposto dal filosofo Edgard Morin e recepito dalla Costituzione Apostolica Veritatis Gaudium. Molti fenomeni del presente stanno portando la società, complessa e articolata, a mettere in discussione qualsiasi sintesi culturale, a favore di polarizzazioni delle posizioni e di parcellizzazione del sapere.

Una prospettiva umanistica, come quella che l’UPS coltiva, non può che puntare su una ragione umile, ma coraggiosa, capace di assumersi responsabilità. In questo senso il pensiero, di cui l’Università rappresenta un prezioso spazio di dialogo tra le scienze, deve ripartire per ripensarne i compiti e le forme, tessendo tra loro le numerose competenze. “L’intreccio dei saperi, come l’incrocio dei tanti fili che danno forma e colore al tessuto di un arazzo – conclude don Bozzolo – è la missione che l’Università porta scritta nel suo nome: una comunità di apprendimento che mira all’unità polifonica del sapere”.

Questo il programma:

  • Ore 9:30 – Parrocchia di Santa Maria della Speranza – Solenne concelebrazione eucaristica, presieduta da Don Ángel Fernández Artime, Gran Cancelliere dell’Università e Rettor Maggiore della Congregazione Salesiana
  • Ore 11:00 – Aula Paolo VI – Atto accademico
    •  Relazione introduttiva del prof. don Andrea Bozzolo, Rettore Magnifico dell’Università
    • Prolusione del prof. Mons. Piero Coda, Segretario Generale della Commissione Teologica Internazionale: “Ripensare il pensiero. Ascolto dello Spirito e intreccio dei saperi”
    • Consegna della medaglia dell’Università
    • Premiazione degli studenti meritevoli
    • Proclamazione dell’apertura dell’Anno Accademico 2022/2023

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L’Università Pontificia Salesiana è ufficialmente un’organizzazione “green”

Continua il percorso di efficientamento energetico del campus dell’Università Pontificia Salesiana (UPS) con l’ottenimento della Certificazione ISO 50001. Di seguito la notizia apparsa sul sito ANS.

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Continua il percorso di efficientamento energetico del campus dell’Università Pontificia Salesiana (UPS): avviato a novembre 2021, in collaborazione con la “Global Power Service”, l’azienda incaricata di eseguire il progetto, ha visto in questi giorni l’ottenimento della Certificazione ISO 50001, che attesta l’efficienza dei sistemi di gestione dell’energia messi in atto dall’UPS.

Tutta la comunità accademica, il personale, gli studenti, i docenti e i residenti sono coinvolti – in modo fattivo – in questo percorso e a una sempre più attenta cura della “Casa Comune”.

Una visione rinnovata del rapporto tra uomo e natura, che non riguarda solo la riduzione della plastica o l’impiego di fonti rinnovabili, ma anche lo spreco alimentare, il cambiamento climatico e la mobilità sostenibile.

In un momento di grande siccità e fenomeni naturali straordinari, l’ateneo salesiano rinnova con coraggio il suo impegno a tutela del Pianeta, come ha ricordato recentemente anche Papa Francesco, puntando a migliorare sempre di più le azioni quotidiane di tutti i membri della comunità educativa al fine di promuovere una nuova “cultura ecologica”.

“Possiamo sicuramente affermare di essere, a tutti gli effetti, un’Eco-comunità”

affermano dall’UPS.

L’UPS, una realtà d’eccellenza dell’educazione superiore salesiana, conta 1.726 allievi, 228 docenti e vede rappresentate al suo interno ben 97 nazionalità. L’UPS ha anche aderito alla Rete delle Università per lo Sviluppo sostenibile (RUS), la prima esperienza di coordinamento e condivisione tra tutti gli atenei italiani impegnati sui temi della sostenibilità ambientale e della responsabilità sociale.

Nel perseguimento del suo percorso di efficientamento l’UPS lavora lungo tre direttrici: l’installazione degli impianti fotovoltaici sulle coperture degli edifici e di colonnine di ricarica elettrica; l’efficientamento delle centrali termiche; l’implementazione di un Sistema di Gestione dell’Energia (SGE) conforme ai requisiti della norma internazionale UNI EN ISO 50001:2018, che fornisce alle organizzazioni riferimenti e parametri per il risparmio economico e l’utilizzo dell’energia nella maniera più efficiente possibile.

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UPS, accordo con l’università LUMSA per una maggiore condivisione tra i due atenei

Dal sito dell’università Salesiana.

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Prosegue l’iniziativa di cooperazione interuniversitaria internazionale arricchendosi di un nuovo importante accordo di formazione.

Il 30 giugno, la nostra Università ha firmato un accordo quadro con la Libera Università Maria Ss. Assunta di Roma (LUMSA), orientato a condividere progetti di ricerca, percorsi didattici e a favorire la mobilità degli studenti.

Per l’atto di firma, il Rettore don Andrea Bozzolo, insieme al Decano della Facoltà di Scienze dell’Educazione, il prof. Antonio Dellagiulia, al Segretario Generale, don Jaroslaw Rochowiak, e alla prof.ssa Francesca Romana Busnelli, hanno accolto con gioia il Rettore della LUMSA Dott. Francesco Bonini, accompagnato dalla dott.ssa Bruna Marro, Responsabile delle Segreterie dell’istituto. L’incontro è stato arricchito da una visita al nostro campus, con un’attenzione particolare alla Biblioteca Don Bosco, e si è concluso con un momento conviviale in cui si è potuto continuare a confrontarsi sulle attività curricolari da sviluppare insieme.

Anche in questo caso, è importante ricordare che i due sistemi universitari fanno entrambi parte a pieno titolo, a seguito del Processo di Bologna, dello Spazio Europeo dell’Istruzione Superiore (European Higher Education Area – EHEA), dunque l’impegno preso è mosso anche dal desiderio di contribuire allo sviluppo delle relazioni tra la rete universitaria italiana, con Atenei statali e non statali, e la rete universitaria ecclesiastica, con le Università Pontificie.

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Convegno Internazionale su San Francesco di Sales all’UPS: online il sito web

In occasione del 400° anniversario della morte di Francesco di Sales, l’Università Pontificia Salesiana (UPS) organizza un convegno internazionale per celebrare la sua eredità dal 18 al 20 novembre 2022 a Roma. Per l’occasione, è online il sito web con tutte le informazioni dedicate: francescodisales.unisal.it

Di seguito la notizia pubblicata dall’Agenzia d’Informazione Salesiana ANS.

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In occasione del 400° anniversario della morte di Francesco di Sales, l’Università Pontificia Salesiana (UPS) organizza un convegno internazionale per celebrare la sua eredità. San Francesco di Sales ha influenzato la storia della spiritualità e della vita religiosa non solo attraverso gli scritti, ma anche attraverso il proprio modo di vivere, e non solo durante la sua vita, ma fino ad oggi. È questa la ragione per cui conviene studiare la sua eredità a vantaggio della Chiesa e della vita spirituale odierna.

Il convegno è organizzato dall’Istituto di Teologia Spirituale della Facoltà di Teologia dell’Università Pontificia Salesiana. Il comitato scientifico, coordinato dal professor Wim Collin, SDB, ha presentato oggi il sito ufficiale del convegno. Le informazioni sul convegno sono disponibili sul sito web, come l’orario, i relatori con i diversi interventi che faranno e le congregazioni e gli istituti che parteciperanno al congresso, la possibilità di iscriversi e così via.

Il convegno, che si terrà a Roma presso l’Università Pontificia Salesiana dal 18 al 20 novembre 2022, si compone di due parti: nella prima parte vengono affrontate alcune congregazioni, istituti e società religiose che hanno Francesco di Sales come patrono e fonte di ispirazione; nella seconda parte del congresso vengono discussi un’ampia varietà di temi che hanno la loro origine nella spiritualità, nella vita e negli scritti di San Francesco di Sales.

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UPS: trent’anni di lavoro formativo psicoterapeutico nel segno di Don Bosco – la Scuola Superiore di Specializzazione in Psicoterapia dell’UPS

Venerdì 6 maggio alle ore 18:30 il Direttore Raffaele Mastromarino ha raccontato e celebrato i trent’anni di storia e gli oltre 500 professionisti formati dalla Scuola di Specializzazione dell’Università Pontificia Salesiana (UPS), nata dall’intuizione e collaborazione di tre professori dell’università salesiana: Antonio Arto, Herbert Franta e Pio Scilligo. Di seguito la notizia riportata dal sito di ANS.

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(ANS – Roma) – Trent’anni di storia e più di 500 professionisti formati in una fra le più antiche scuole di specializzazione in psicoterapia di Italia: ispirata dal lascito spirituale e operativo di San Giovanni Bosco, la Scuola di Specializzazione dell’Università Pontificia Salesiana (UPS) nacque dall’intuizione e dalla collaborazione di tre professori dell’università salesiana – Antonio Arto, Herbert Franta e Pio Scilligo – che costruirono un percorso comune partendo da approcci scientifici differenti. Una realtà formativa che viene raccontata e celebrata, oggi, venerdì 6 maggio alle ore 18:30 nell’aula Paolo VI dell’UPS.

“La Scuola – afferma il prof. Raffaele Mastromarino, Direttore della scuola -, propone da sempre la costruzione di un intervento clinico centrato sulla persona vista come responsabile del proprio processo di cambiamento. È riuscita a mantenere nel tempo l’impronta data dal prof. Pio Scilligo, che per molti anni l’ha diretta con l’ampiezza di orizzonti e rigore scientifico. L’attività della Scuola – prosegue Mastromarino – si fonda sul continuo collegamento tra la teoria, la pratica e la ricerca sull’efficacia degli interventi proposti e sugli ‘ingredienti attivi’ del processo terapeutico (ricerca sull’esito e sul processo)”.

Secondo il modello terapeutico proposto dalla Scuola, il cambiamento è visto come il risultato del processo di recupero da parte del paziente che ha sufficiente potere personale e capacità per dare una nuova direzione alla propria vita, tenendo conto dell’ambiente in cui vive, in un binomio inscindibile di libertà e responsabilità.

Il modello umanistico-personalistico, con un approccio integrato, caratterizza la nuova proposta fondata da Pio Scilligo: l’Analisi Transazionale Socio Cognitiva (ATSC).

“È un modello – spiega Mastromarino – che al suo interno applica diversi principi e metodi: quello esperienziale-gestaltico, analitico-transazionale (in special modo il modello ridecisionale), cognitivo, interpersonale, psicodinamico”.

All’interno della Scuola e della sua cornice teorica, gli allievi possono formarsi anche nell’utilizzo dell’EMDR e della Coherence Therapy.

“Un approccio – conclude Mastromarino – che fa tesoro della tradizione spirituale e scientifica salesiana, proponendo una attenzione fondamentale alla persona e alle sue relazioni col mondo esterno”.

Fra i servizi offerti dalla Scuola, ci sono:

  • il Centro Clinico di Prevenzione e Intervento (CePI) con cicli di terapia breve sostanzialmente gratuiti per i pazienti, e condotti dagli allievi del terzo e del quarto anno.
  • il Laboratorio di Ricerca sul Sè e sull’Identità (La.R.S.I) fondato nel 2006 dal prof. Pio Scilligo, che porta avanti stabilmente percorsi di ricerca continua;
  • infine, il Servizio Accoglienza e Invio (SAcI) che ha lo scopo di promuovere l’avvio alla professione dei diplomati.

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UPS: Giovani Salesiani e Figlie di Maria Ausiliatrice si formano per essere testimoni credibili di vita cristiana in un mondo che cambia

Nell’ambito delle Giornate Salesiane di Comunicazione 2022, realizzate presso le strutture dell’Università Pontificia Salesiana (UPS) venerdì 29 e sabato 30 aprile, oltre 130 giovani in formazione tra Salesiani di Don Bosco (SDB) e Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA) hanno vissuto un fine-settimana di crescita nella comprensione della comunicazione al servizio della missione e nella fraternità. Le attività delle Giornate Salesiane di Comunicazione (GSC) hanno approfondito il tema guida “Essere cristiani in un mondo che cambia”. Di seguito la notizia pubblicata dal sito dell’ANS.

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(ANS – Roma) – Oltre 130 giovani in formazione tra Salesiani di Don Bosco (SDB) e Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA) hanno vissuto un fine-settimana di autentica crescita nella comprensione della comunicazione al servizio della missione e nella fraternità, nell’ambito delle Giornate Salesiane di Comunicazione 2022, realizzate presso le strutture dell’Università Pontificia Salesiana (UPS) nei giorni di venerdì 29 e sabato 30 aprile. Ai lavori hanno preso parte anche don Gildasio Mendes e suor Ausilia De Siena, Consiglieri Generali SDB ed FMA per la Comunicazione Sociale.

Le attività delle Giornate Salesiane di Comunicazione (GSC) si sono svolte come da programma e hanno approfondito il tema guida “Essere cristiani in un mondo che cambia”. Nel primo pomeriggio di venerdì Padre Giulio Albanese, missionario comboniano e giornalista, ha introdotto per tutti i presenti il Messaggio del Santo Padre per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali 2022, sul tema “Ascoltare con l’orecchio del cuore”.

“Bisogna conoscere e comprendere la complessità del mondo inteso come villaggio globale, confrontarsi sempre con la realtà. Avere il coraggio di vivere la sofferenza, continuare a cercare per credere, sperare e amare, non rinunciando a lottare. In tempo di post-Covid-19 e di guerra, e oltre, occorre scommettere di nuovo su formazione, cultura, ascolto-dialogo. Alla comunità cristiana, come d’altronde a tutte le agenzie educative in campo, spetta il compito di promuovere l’esercizio del pensiero, influenzato e illuminato, nella fede, dallo Spirito Santo”

ha affermato il missionario-giornalista. Successivamente, i partecipanti hanno rivolto alcune domande di approfondimento e sono stati quindi suddivisi in gruppi per riflettere insieme su alcuni temi generali, precedentemente individuati, relativi alla vita cristiana come giovani religiosi, alla luce del motto che ha guidato le GSC di quest’anno.

Il pomeriggio è proseguito poi con la condivisione in assemblea delle esperienze avute nei gruppi di lavori, così come degli impegni presi. In serata, dopo un momento di preghiera curato dai novizi SDB e il tempo per l’agape fraterna, sono state proiettate e discusse alcune video-interviste realizzate dagli stessi giovani in formazione ad altri giovani loro coetanei, sul valore della fede e della vita cristiana nel mondo di oggi.

La giornata è terminata con il pensiero della “buonanotte salesiana” offerto da don Maria Arokiam Kanaga, Superiore della Visitatoria “Maria Sede della Sapienza” dell’UPS. Nell’occasione don Kanaga ha sottolineato l’importanza per ogni membro della Famiglia Salesiana di essere “comunicatore della gioia che viene da Dio”, e ha anche esortato ciascuno dei presenti a vivere in modo tale che ciascuna persona che lo/la incontri sia portato a riconoscere in lui o in lei, come nell’apostolo Giovanni, “il discepolo amato”.

Sabato mattina la giornata è iniziata con l’Eucaristia, animata dalle giovani FMA e presieduta da don Gildasio Mendes.

Le attività sono poi proseguite con una sessione di laboratori paralleli, nove, su una gran varietà di temi, curati e animati da esperti dei rispettivi settori e di grande attualità, tutti comunque legati alla vita e alle difficoltà che può incontrare un giovane cristiano oggi: la testimonianza cristiana della pace, l’ecologia integrale, le sfide dell’identità di genere, gli scandali nella Chiesa, la creatività nella liturgia, l’immaginario religioso presentato nelle piattaforme audiovisive, il rapporto tra consacrati e la rete, la realtà odierna dell’universo giovanile e la credibilità dell’individuo.

Come giornate dedicate alla comunicazione, non poteva mancare un tempo congruo dedicato all’ascolto e alla valutazione delle attività da parte dei partecipanti: un feedback necessario per rendere autentica la comunicazione e per affinare sempre più, col passare delle edizioni, quest’iniziativa delle Giornate Salesiane di Comunicazione, partita ormai 10 anni fa.

L’esperienza si è conclusa con un ultimo momento di agape fraterna, e i riscontri ottenuti hanno testimoniato una generale soddisfazione per un’offerta di formazione alla comunicazione quanto mai necessari oggi e la richiesta di approfondire e strutturare ulteriormente percorsi e cammini sul tema.

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