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ILE, assemblea ispettoriale a Treviglio sul tema della diaconia della speranza

Tutti i confratelli, convocati presso la Casa di Treviglio per l’annuale assemblea ispettoriale dell’Ispettoria Lombardo Emiliana, si sono incontrati per inaugurare l’anno pastorale 2024-25, caratterizzato da una forte tensione tra il tema pastorale nazionale, “Attesi dal suo amore – Gioiosi nella speranza”, e l’evento centrale per tutta la Santa Chiesa, il Giubileo ordinario indetto da papa Francesco con la bolla “Spes non confundit” e incentrato  sul tema della speranza.

Il momento di ritiro iniziale è stato guidato da Luciano Manicardi (Comunità di Bose), che ha orientato la riflessione sul tema della diaconia della speranza, e sul quesito, eco di 1 Pt 3,15, su come suscitare speranza e come rendere ragione di questa.

La prima sottolineatura proposta da Manicardi ha messo in luce la fedeltà alla promessa. Ad ogni promessa, infatti, non solo ci si impegna affinché qualcosa avvenga o venga attuato; ma “ci si promette”, implicandosi personalmente. Per vivere su più livelli la fedeltà alla promessa, Manicardi ha specificato che sono fondamentali quattro facoltà che qualificano la vita religiosa e la connettono alla missione, infatti: “Non solo i giovani ma anche le nostre comunità religiose hanno bisogno di [quattro] facoltà che sono l’immaginazione, la creatività, il coraggio e la pazienza. Questi atteggiamenti sono risorse che i religiosi devono ricercare e mettere in atto sia nel necessario rinnovamento delle proprie comunità e congregazioni, sia nello sviluppo del lavoro formativo ed educativo con i giovani.”

Manicardi ha poi sviluppato e interrelato ciascuna delle facoltà enunciate. L’immaginazione è stata descritta come una operazione di ristrutturazione delle informazioni finalizzata a creare qualcosa di totalmente nuovo. La stessa dinamica, in fondo, potrebbe essere rilevata nella dimensione onirica che percorre tutta la vicenda di don Bosco, prima, e della Congregazione, poi; ed è interessante notare che anche i passi della Sacra Scrittura che più diffusamente sviluppano il tema della immaginazione sono il frutto maturato durante il periodo dell’Esilio babilonese.

La creatività si presenta come la facoltà interiore che segna l’avvio di un cambiamento. Essa richiede tenacia, certamente, ma anche una certa lentezza per attendere gli sviluppi del cambiamento.

A queste si aggiunge il coraggio, necessario per affrontare ogni epoca di cambio e ogni cambio d’epoca, insieme alle relative crisi di paradigma.

Infine, si deve considerare la pazienza, che si può già intravedere nella lentezza che deve caratterizzare la creatività, che si mostra come fondamentale per rigettare la tentazione del “tutto e subito” e portare a coltivare una fiducia nell’oggi come luogo della presenza e dell’attesa del Regno di Dio.

Dopo la conferenza iniziale, si è tenuta la tradizionale celebrazione eucaristica presso il Santuario cittadino della Madonna delle lacrime, che ha appena festeggiato il quinto centenario dall’avvenimento del miracolo. Durante la celebrazione, quattro giovani salesiani hanno rinnovato i loro voti. Essi sono:

– Andrea Pesci, tirocinante impegnato nella Comunità proposta nella Casa salesiana di Milano Sant’Ambrogio e prossimo ad intraprendere gli studi teologici;

– Lorenzo Mazzotti, che, concluso il postnoviziato e gli studi filosofici e pedagogici all’UPS di Roma, inizierà il suo servizio come catechista a Treviglio;

– Stefano Brambilla, che continuerà il tirocinio nei laboratori della Formazione Professionale ad Arese;

– Lorenzo Zanardi, che, concluso il postnoviziato e gli studi filosofici e pedagogici all’UPS di Roma, inizierà il suo servizio come catechista a Sesto san Giovanni.

Nel pomeriggio, l’ispettore don Roberto Dal Molin ha commentato la lettera redatta dal Rettor Maggiore a conclusione della visita canonica; e ha annunciato anche l’attuazione di alcune scelte in coerenza sia con le indicazioni date dal Rettor Maggiore, sia con quelle prese degli ultimi Capitoli ispettoriali. In particolare, si evidenzia il potenziamento delle Comunicazioni Sociali in sinergia con gli uffici di Pastorale Giovanile grazie alla presenza di Luca Benassi. L’ispettore ha anche annunciato la nomina di don Jonathan Pierret, impegnato proprio in questi giorni con alcune famiglie nella SFAF (Scuola di Formazione all’Accompagnamento delle Famiglie), ad assistente dei Salesiani Cooperatori delle due regioni; e l’impegno di don Giovanni Frigerio a sostegno e accompagnamento dell’ADMA di Arese.

don Alessandro Curotti

Treviglio: S.E. Mons. Mario Delpini alla presentazione del libro “Né lupi né agnelli” (Elledici)

Dal sito dell’editrice Elledici.

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Lunedì 6 maggio alle ore 10.00 le scuole della città di Treviglio (BG) avranno l’occasione di scoprire il libro edito da EllediciNé lupi né agnelli” di don Antonio Carriero: l’opera, attraverso l’analisi del celebre Sogno dei 9 anni di don Bosco, invita i giovani a riflettere su questioni che toccano tanto l’esistenza umana quanto la vita spirituale.

Moderato dal Dr. Francesco Antonio Grana, Giornalista Vaticanista, la presentazione avrà come ospiti S.E. Mons. Mario Delpini, Arcivescovo di Milano, e l’autore del libro don Antonio Carriero, SDB.

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ILE – Ingresso dei nuovi direttori

Il 22 e 23 agosto a Treviglio e Brescia sono stati celebrati gli ingressi dei nuovi direttori. Di seguito la notizia pubblicata dal sito dei Salesiani Lombardo – Emilia.

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Nelle giornate del 22 e 23 agosto sono stati celebrati gli ingressi dei nuovi direttori, rispettivamente, a Treviglio e Brescia.

A Treviglio don Renato Previtali sostituisce don Massimo Massironi, a Brescia don Emanuele Cucchi cede il servizio a don Damiano Galbusera.

Tali insediamenti sono stati accompagnati dalla presenza familiare di confratelli, cooperatori, ex-allievi e altri amici e collaboratori delle Opere salesiane, inclusi alcuni giovani con le loro famiglie.

Contestualmente all’evento bresciano, presente il sig. Ispettore, la Comunità ha inaugurato un nuovo e simbolico albero di ulivo nel giardino della scuola.

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Treviglio: la scuola secondaria di secondo grado “Salesiani don Bosco” vince il premio del Festival dell’Imprenditorialità Giovanile

Giovedì 26 maggio la  Scuola Salesiani Don Bosco di Treviglio ha partecipato, vincendo, al Festival dell’Imprenditorialità Giovanile 2022 di Impresa in azione. Di seguito la notizia pubblicata dal sito di mi-lorenteggio.

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Sì è tenuta giovedì 26 maggio la finale regionale del Festival dell’Imprenditorialità Giovanile 2022 di Impresa in azione, il programma di educazione all’imprenditorialità di Junior Achievement Italia, accreditato al Ministero dell’Istruzione, che ha coinvolto oltre 720 studenti finalisti delle scuole secondarie di secondo grado della Lombardia.  I ragazzi e le ragazze hanno presentato le loro idee durante un evento digitale che ha visto vincitori studenti e studentesse del Liceo Scientifico Tradizionale e del Liceo Scienze Applicate – Scuola Salesiani Don Bosco di Treviglio.

Ogni anno gli alunni che partecipano a Impresa in azione dimostrano determinazione, creatività e interesse a questa iniziativa che li coinvolge nella creazione di mini-imprese di cui curano la gestione in tutti i suoi aspetti: dal concept di un’idea al suo lancio sul mercato.

Insegnanti e Dream Coach – manager d’azienda volontari – hanno potuto guidare i ragazzi nello sviluppo del loro progetto, grazie alla forte expertise maturata negli anni da Junior Achievement nella creazione e mantenimento di una forte componente esperienziale e di coinvolgimento diretto in tutte le fasi del programma.

Il Festival dell’Imprenditorialità Giovanile 2022 ha coinvolto le classi della Lombardia in un primo step di audizioni regionali, durante le quali gli studenti si sono confrontati con una giuria che ha scelto le migliori idee che hanno avuto accesso alla seconda fase della competizione, i Pitch del Nord Italia.

Hanno preso parte alle giurie esperti dal mondo aziendale e delle Istituzioni – 2i3t, A_Major, AB-inBEV, ActionAid, ANPAL Lombardia, Area Start-up – Trentino Sviluppo S.p.a., Arrow Global Italia, Assolombarda, Avanade, Bloomberg, CCIAA Bergamo, Bergamo Sviluppo, Campari Group, CCIAA Pordenone-Udine, CCIAA delle Riviere, Comitato Giovani imprenditori della CCIA Pordenone-Udine, Commissione Ministero Istruzione contenuti digitali, Comune Milano, Concepts by Braida Srl SB, Direzione generale per gli ordinamenti scolastici, la valutazione e l’internazionalizzazione del sistema nazionale di istruzione, EY, Fondazione Caritro, HSBC, Indigo Spot, LA.SE.CS. SRL, PR consulting, Progettiamoci Il Futuro – Aliseo, TAG Genova, UNICEF Italia, Universal Srl, UPS, UST Milano, Vises Onlus.

Dalla fase dei Pitch è emersa vincitrice la mini-impresa Tavolitá Ja della Classe mista del Liceo Scientifico Tradizionale e del Liceo Scienze Applicate – Scuola Salesiani Don Bosco Treviglio. Il team ha prodotto il Banco Half-Hexagon: “Il banco progettato dagli studenti per gli studenti… e a prova di studenti”, un banco scolastico a forma di mezzo esagono realizzato con una mistura (compound) di materiale termoplastico e termoindurente. La sua forma favorisce la didattica laboratoriale, ha un sottobanco ergonomico ed è più leggero rispetto a un banco legno-metallo, ma gode di ottima stabilità. Il prodotto è inoltre antigraffio e ignifugo, ha una buona resistenza meccanica, termica e agli agenti chimici ed è di colore naturale recycled.

Sono inoltre arrivate in finale e parteciperanno alla finale nazionale del 1° giugno, BIZ Factory, che si terrà in presenza a Milano a Palazzo Mezzanotte, le seguenti mini-imprese:

ADOREA Ja

Creata dagli alunni e alunne della 4A ITAFM Istituto Maria Consolatrice di Milano che hanno ideato PilloWheel, una cuccia per cani e gatti ottenuta riciclando pneumatici di automobili e motociclette che vengono imbottiti e rivestiti con pile riciclato rendendo il pneumatico confortevole e gradevole. La pneocuccia è totalmente sfoderabile e per questo facilmente lavabile e igienizzabile ed è dotata di un morbido cuscino rimuovibile, anch’esso totalmente sfoderabile.

OutOfBound.Ja

Creata dagli alunni 5AI ISS A. BADONI di Lecco che hanno ideato un social che unisca l’utile al dilettevole. OutOfBound permette di condividere le esperienze di viaggio con foto, recensioni e racconti fornendo ai propri amici il programma completo del proprio viaggio affinché ne possano trarre ispirazione.

Tirami-sù

Creata dagli alunni della 4B – IP ENRICO FALCK di Sesto San Giovanni MI che hanno ideato un progetto per persone che hanno intrapreso un percorso riabilitativo psicologico o che stanno vivendo un momento di crescita personale composto da una serie di attività creative da svolte in gruppi, assicurando integrazione, socializzazione, confronto, divertimento e spensieratezza; il tutto seguito da esperti che in modo indiretto assicureranno ai partecipanti un percorso riabilitativo alternativo.

Le mini-imprese vincitrici sono l’esempio dell’originalità dell’entusiasmo, e della volontà delle nuove generazioni di impegnarsi nella realizzazione di idee che abbiano anche un risvolto sociale. Grazie agli innovativi progetti presentati, i team vincitori accederanno ora alla finale nazionale del 1° giugno, BIZ Factory, che si terrà in presenza a Milano a Palazzo Mezzanotte. Durante la finale nazionale gli studenti e le studentesse finalisti della Lombardia si confronteranno con i vincitori delle altre competizioni territoriali per aggiudicarsi il titolo di Migliore Impresa JA 2022. La classe vincitrice della competizione nazionale avrà inoltre l’opportunità di rappresentare l’Italia a livello europeo nella JA Europe Company of the Year Competition, che si terrà dal 12 al 14 luglio a Tallinn.

Confrontandosi con i vari aspetti della gestione di un’impresa gli studenti che partecipano a questa iniziativa acquisiscono una serie di competenze che potranno poi spendere nel mondo del lavoro, indipendentemente dalla posizione o dal settore che sceglieranno”, ha dichiarato Antonio Perdichizzi, presidente di JA Italia. “Ci stiamo impegnando per formare I Giovani Imprenditori nella nuova era della sostenibilità e della digitalizzazione: trasformando gli spiriti imprenditoriali dei giovani in una solida cultura organizzativa per il rinnovamento”.

Impresa in azione è il più diffuso programma di educazione imprenditoriale per tutte le tipologie di scuola superiore. Riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione come “Percorso per le competenze trasversali e per l’orientamento (PCTO)” e dalla Commissione Europea come “la più efficace strategia di lungo periodo per la crescita e l’occupabilità dei giovani”, in 19 anni ha coinvolto oltre 126 mila studenti italiani, oltre 10.962 nell’anno scolastico 2021/2022, e 400 mila all’anno in tutta Europa.

In Lombardia Impresa in azione è sviluppato grazie al prezioso contributo di Anpal Servizi Lombardia, Bergamo Sviluppo, CCIAA Bergamo, UST Milano, Assolombarda, UNICEF Italia, VISES Onlus – Gruppo Milano, e a livello nazionale grazie ad ABB, Citi Foundation, Coca-Cola HBC Italia, Credit Suisse, EIT Food, EY Foundation, Fondazione Coca-Cola HBC Italia, ManpowerGroup, ai partner istituzionali AIDC, Assolombarda, Invitalia, Unioncamere, Protocolli in Rete e Rigenerazione Scuola, e grazie alla collaborazione di Amajor, Arrow Global Italia, Bloomberg, Campari Group, Euronext, FIMIC, HP, HSBC, Moneygram Foundation, Opinno, SAP, Zurich. Si ringrazia Aurora, BASE Milano, Isola Catania, LVenture Group, JA Alumni Italia, Radio Zainet.

Il Festival è patrocinato dal Comune di Milano, Fondazione Cariplo e dall’Anno Europeo dei Giovani.

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ExAllievi di Treviglio, un secolo con la bussola orientata al bene

Pubblichiamo l’articolo uscito su L’Eco di Bergamo sui centro anni dell’Unione Exallievi di Treviglio.

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Compiere cento anni rappresenta assai più che sottolineare un fatto temporale per quanto utile e necessario, è un momento che fa storia da sé, come accade per i cento anni dell’Unione Ex allievi Salesiani don Bosco di Treviglio.In questo caso l’evento – ancorché
caduto in questi giorni ma rimandato a ottobre per ovvii motivi legati al covid – connota un’epoca e trasmette un cumulo di esperienze, maturate tra gli ex allievi al di fuori delle mura dell’Istituto salesiano di Treviglio, ora in tempi non più scolastici, tuttavia ricchi dell’ardore giovanile suscitato da don Bosco verso la santità quale scopo primario, sulla scia dei «probi cittadini».

Don Bosco conosceva l’animo dei giovani, li vedeva in costante e altalenante sviluppo socio- religioso-morale, sapeva che, una volta usciti dalla realtà dell’oratorio o del collegio, avrebbero incontrato problemi di non facile approccio. Ecco il passaggio dal giovane oratoriano o studente all’ex allievo, non un salto nel buio, piuttosto uno slancio organizzato in direzione di un futuro di Bene.

A Treviglio dove i salesiani erano arrivati sul finire dell’Ottocento, gli ex allievi avevano presto maturato la necessità e la gioia di stare insieme, per aggiungere esperienza e toccare traguardi di dedizione all’ideale cristiano rivolto al Vangelo. Stare insieme e ritrovarsi nei convegni annuali e in altri eventi per realizzare lo spirito di don Bosco fu dunque il momento d’avvio di un’esperienza felice. Era il 1920. Da quell’anno la successione di impegni e di raduni ha visto crescere la partecipazione degli
«ex» all’Unione, tanto che negli anni Ottanta-Novanta del secolo scorso era additata come la più numerosa in ambito nazionale e la più attiva sul piano delle iniziative, soprattutto nel periodo del cosiddetto «presidentissimo» Manlio Possenti, così definito sia per la durata del suo mandato (22 anni) sia per la qualità e quantità delle attività programmate: incontri con lo scrittore Vittorio Messori, con il presidente del Consiglio Giulio Andreotti, con l’astronauta Flavio Guidoni, con il cardinale Pappalardo, con il fisico Antonino Zichichi e con altri illustri personaggi della vita civile e religiosa, venuti a Treviglio per sottolineare l’affetto verso don Bosco e gratificati da ampie platee. Non solo dibattiti e conferenze, anche raduni tra ex e giovani, consegne di diplomi, di attestati e di premi, infine la pubblicazione della testata unionale «Ad Alta Voce», autentico filtro informativo e di collegamento all’interno della Unione.

L’Unione di Treviglio nei suoi cento anni aveva annoverato – oltre al primo presidente cavalier Mario Ramelli di Bergamo e al presidente onorario canonico don Francesco Rainoni – il cavalier Carlo Ramelli, il commendator Guido Pozzi, il cavalier Diotallevi Zeduri, il dottor Alfredo Ferri. Non cito i numerosi viventi (oggi il presidente è Gian Luca Tirloni). Segnalo tuttavia, poiché hanno avuto un ruolo qualificato nella storia della Unione, i segretari cavalier Ernesto Merisi e Alessandro Segala, mancati anni fa, e i carissimi, e vivi, Giancarlo Colombo (che ha avuto funzioni nazionali nella Federazione),Umberto Taddeo (figura storica del Centro Salesiano e punto di riferimento di centinaia di iniziative nel tempo) ed Ezio Zanenga. Questa è la vicenda di un gruppo di ex allievi orientati ad un ideale comune di fede dentro il quale si sono sviluppate tante storie di uomini e donne che, in cento anni di intima adesione, hanno amato don Bosco non solo quale Maestro e Amico della gioventù anche come padre affettuoso e gioioso capace di farli camminare, con amore fecondo, nell’itinerario della fedeltà ai Valori umani e cristiani.

Salesiani Treviglio: i dieci buoni consigli di Don Bosco per i genitori di oggi

Il centro Salesiano “Don Bosco” di Treviglio, in un articolo del 21 gennaio scorso, propone 10 buoni consigli che don Bosco proporrebbe ancora oggi a tutti i genitori.

Riportiamo di seguito l’elenco completo pubblicato dal sito dell’opera.

1 – Valorizza tuo figlio. Quando è rispettato e stimato, il giovane progredisce e matura.

2 – Credi in tuo figlio. Anche i giovani più “difficili” hanno bontà e generosità nel cuore.

3 – Ama e rispetta tuo figlio. Mostragli chiaramente che sei al suo fianco, guardandolo negli occhi. Siamo noi ad appartenere ai nostri figli, non loro a noi.

4 – Loda tuo figlio ogni volta che puoi. Sii sincero: chi di noi non gradisce un complimento?

5 – Comprendi tuo figlio. Il mondo oggi è complicato e competitivo. Cambia ogni giorno. Cerca di capire questo. Forse tuo figlio ha bisogno di te e aspetta solo un tuo gesto.

6 – Gioisci con tuo figlio. Come noi, i giovani sono attratti da un sorriso; l’allegria e il buonumore attirano i bambini come il miele.

7 – Avvicinati a tuo figlio.Vivi con tuo figlio. Vivi nel suo ambiente. Conosci i suoi amici. Cerca di sapere dove va, con chi è. Invitalo a portare gli amici a casa. Partecipa amichevolmente alla sua vita.

8 – Sii coerente con tuo figlio. Non abbiamo il diritto di esigere dai nostri figli atteggiamenti che noi non abbiamo. Chi non è serio non può esigere serietà. Chi non rispetta non può esigere rispetto. Nostro figlio vede tutto questo molto bene, forse perché ci conosce più di quanto noi conosciamo lui.

9 – Prevenire è meglio che punire tuo figlio. Chi è felice non sente la necessità di fare ciò che non è giusto. Il castigo ferisce, il dolore e il rancore restano e ti separano da tuo figlio. Pensa due, tre, sette volte prima di castigare. Mai con rabbia. Mai.

10 – Prega con tuo figlio. All’inizio può sembrare “strano”, ma la religione ha bisogno di essere alimentata. Chi ama e rispetta Dio amerà e rispetterà il prossimo. Quando si tratta di educazione, non si può mettere da parte la religione.

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