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Spagna – Una Pastorale Giovanile Salesiana per un’Europa dai mille colori

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Madrid) – Dal 5 al 9 febbraio si è svolto a Madrid l’Incontro dei Delegati ispettoriali per la Pastorale Giovanile delle due Regioni europee (Mediterranea ed Europa Centro e Nord), convocato da don Miguel Angel García Morcuende, Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile.

Durante il raduno sono stati offerti numerosi argomenti per la riflessione. In primo luogo, la presentazione e lo studio del testo rinnovato su “L’Oratorio-Centro Giovanile” del Quadro di Riferimento per la Pastorale Giovanile, pubblicato in diverse lingue. I Delegati hanno condiviso la novità e la rilevanza della riflessione per le rispettive Ispettorie. È stato ricordato che l’Oratorio dà un particolare colore carismatico alla casa salesiana e che è organicamente integrato nella pastorale di ogni casa; ci si è confrontato sulla sostenibilità economica del settore e sui vari modelli operativi in Europa. È stata condivisa, inoltre, l’importanza della presenza dei salesiani in questo ambiente, che continua ad essere un’esperienza di evangelizzazione, prevenzione, trasformazione e maturazione vocazionale e missionaria.

In secondo luogo, la riflessione si è concentrata su un documento motivante sul “Primo Annuncio e la Pastorale Giovanile Salesiana”, scritto da don García Morcuende. Tutti i giovani dovrebbero avere l’opportunità di esplorare la fede ovunque si trovino geograficamente e anche nel proprio cammino di fede. Si è insistito sul fatto che il modo migliore per iniziare l’annuncio è da persona a persona, come amici o attraverso la propria storia. Il Consigliere Generale, da parte sua, ha affermato che “nell’evangelizzazione, la prima cosa è innamorarsi di Gesù; senza questa conversione non è possibile il primo annuncio. Dobbiamo essere più testimoni che maestri”.

In terzo luogo, si è svolto un dialogo sull’animazione vocazionale. Si è riflettuto sulla situazione e sulle strategie che si stanno adoperando e si è evidenziata la promozione della “cultura vocazionale”, con l’obiettivo di favorire la concezione della vita come vocazione. È stato sottolineato che questa responsabilità non spetta solo alla comunità religiosa, ma è un compito di tutti. Una delle sfide più significative è quella di promuovere esperienze accompagnate di comunità, che facilitino un percorso di sequela di Gesù per le vocazioni religiose specifiche, basate su un adeguato accompagnamento. “Abbiamo bisogno di comunità e di salesiani che sappiano infondere energia, passione pastorale, entusiasmo e positività” è stato sottolineato nella circostanza.

Una mattinata è stata dedicata alla presentazione del lavoro con i Coordinatori ispettoriali delle scuole e di “Don Bosco International” in Europa. Antonio Rodríguez e Sara Sechi, membri del Settore per la Pastorale Giovanile, hanno presentato idee molto motivanti per le Ispettorie europee.

Molto apprezzata sono state la visita alla casa di Atocha e l’idea di coordinare l’intera opera attorno ad un unico progetto. Particolarmente ricco è stato il momento di preghiera con i giovani del Centro Giovanile.

Le giornate di lavoro, guidate da don García Morcuende, si sono aperte sempre con la Lectio Divina offerta da don Francisco Cervantes, membro del Settore di Pastorale Giovanile, seguendo il testo evangelico (Mc 3,13-19) che guida la convocazione del Capitolo Generale 29° della Congregazione Salesiana. Inoltre, sono state presentate, confrontate e dibattute diverse buone pratiche sviluppate nelle varie Ispettorie d’Europa.

Altri temi di dialogo e riflessione hanno riguardato il Sinodo Salesiano dei Giovani, una delle iniziative per la celebrazione del bicentenario del “Sogno dei Nove Anni” di Don Bosco di quest’anno 2024; la formazione congiunta di laici salesiani; alcune informazioni fornite da Antonella Sinagoga sugli itinerari che accompagnano il testo “Una pastorale giovanile salesiana che educa all’amore”; le iniziative promosse dal Settore per la Pastorale Giovanile sulla salute mentale; e il Corso di Alta Formazione per laici in Europa.

Spagna – I Salesiani presentano la campagna vocazionale per il 2024: “Ci chiami a vivere il tuo sogno”

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Madrid) – All’inizio del nuovo anno, e con la festa di Don Bosco già all’orizzonte, le presenze salesiane in Spagna presentano la loro campagna vocazionale 2024: una proposta educativo-pastorale che intende continuare a promuovere e consolidare un’autentica cultura vocazionale in tutte le case delle due Ispettorie salesiane del Paese – l’Ispettoria “Spagna-San Giacomo Maggiore” (SSM), con sede a Madrid, e l’Ispettoria “Spagna-Maria Ausiliatrice” (SMX), con sede a Siviglia.

Nell’ambito della campagna pastorale “Un sogno per te”, valida per l’annata 2023-2024, viene ora presentata la campagna vocazionale, all’insegna del motto “Ci chiami a vivere il tuo sogno” (Nos llamas a vivir tu sueño). L’immagine biblica del Vangelo di Luca (Lc 2, 41-52) e le parole di Papa Francesco in Christus Vivit illuminano la proposta e la chiamata a vivere il sogno che Dio ha per ciascuno di noi.

I responsabili dell’Animazione Vocazionale nelle due Ispettorie salesiane di Spagna, don José Carlos Sobejano e don Jordi Lleixà, auspicano che la campagna vocazionale “venga socializzata” e diffusa e possa raggiungere ogni angolo delle case salesiane.

Qual è il sogno di Dio per il mondo? Il video promozionale della campagna inizia con questa domanda. E in un mondo pieno di sfide si attende la risposta coraggiosa dei giovani per realizzare il sogno di Dio.

Nelle pagine social dei Salesiani in Spagna (X, Instagram, TikTok e YouTube), è possibile trovare altre risorse motivazionali sulla campagna.

La campagna dispone anche di una serie di materiali che permettono di approfondire il tema. L’obiettivo comune a tutte queste risorse è quello di fornire ai responsabili dei diversi ambienti delle opere salesiane e dei gruppi della Famiglia Salesiana degli strumenti utili per intraprendere azioni volte a consolidare una cultura vocazionale.

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Iniziate le celebrazioni per il 125° anniversario dei salesiani a Salamanca

(ANS – Salamanca) – Nel giorno solenne dell’Immacolata Concezione, un giorno significativo per tutta la Famiglia Salesiana, sono iniziate le celebrazioni per il 125° anniversario della presenza dei salesiani a Salamanca. Don Fabio Attard, Visitatore Straordinario, a nome del Rettor Maggiore, all’Ispettoria di “Spagna-San Giacomo Maggiore” (SSM), ha presieduto all’una del pomeriggio un’Eucaristia nella chiesa dedicata a Maria Ausiliatrice.

Era un freddo 30 dicembre 1898 quando il sacerdote salesiano Vincenzo Schiralli e il suo confratello coadiutore Giovanni Bertola arrivarono a Salamanca per occuparsi del “Protettorato dei giovani industriali”, su iniziativa e perseveranza di Francisco de la Concha Alcalde, Presidente delle Conferenze di San Vincenzo de’ Paoli, con la diocesi di Salamanca allora retta dal Vescovo agostiniano Mons. Tomás Cámara y Castro. Poco dopo, iniziò a funzionare la prima scuola salesiana della città, situata nei locali dell’Università Pontificia: “San Benito”. Le due attuali presenze salesiane a Salamanca, intitolate e Maria Ausiliatrice e a San Giuseppe, nel quartiere di Pizarrales, sono l’eredità di quel periodo.

Quanto alla celebrazione di venerdì 8 dicembre 2023, sono stati centinaia i fedeli e i parrocchiani che hanno riempito la parrocchia santuario per accogliere l’inizio delle celebrazioni del 125° anniversario. “Abbiamo una parrocchia che conta un numero molto alto di parrocchiani, soprattutto grazie al culto e alla devozione a Maria Ausiliatrice, come si può vedere nella processione di maggio”, ha affermato con gratitudine, in apertura della Messa, don Ángel Astorgano, Direttore dell’opera “Maria Ausiliatrice” di Salamanca.

L’apertura delle celebrazioni ha coinciso con la Visita Straordinaria di don Fabio Attard il quale, da parte sua, con riferimento all’anniversario, ha dichiarato: “È un’occasione per celebrare quanto abbiamo vissuto e, soprattutto, per rafforzare la testimonianza di una comunità molto integrata nel tessuto sociale e culturale della città”.

Perché una comunità sia saldamente inserita nella città per oltre un secolo di vita, ci vuole la “vicinanza”, ha osservato ancora. Vicinanza, sia della comunità ai parrocchiani, sia della “gente” ai religiosi. “Questo è qualcosa di molto positivo e, senza dubbio, una bella prospettiva e un’opportunità soprattutto per i giovani che saranno i cittadini di domani”, ha aggiunto.

Le celebrazioni continueranno fino a febbraio. Sabato prossimo, 16 dicembre, sarà don Miguel Ángel García Morcuende, Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile, a recarsi a Salamanca per offrire una conferenza dal titolo “La Famiglia Salesiana e la Pastorale Giovanile”.

Per chiudere l’anno solare, sabato 30 dicembre, invece, a presiedere l’Eucaristia ci sarà Mons. Julio Parrilla, Vescovo emerito di Riobamba, in Ecuador, che attualmente risiede a Salamanca.

A gennaio, in vista della festa di Don Bosco, sabato 20, si terrà l’incontro formativo “Educazione: tempo di patto e di innovazione”. Il 31 gennaio, giorno esatto della festa del Santo dei Giovani, Mons. José Luis Retana, Vescovo della diocesi di Salamanca, presiederà la Messa solenne per la Famiglia Salesiana nella Cattedrale Vecchia della città. Gli eventi si concluderanno con la tradizionale gara di solidarietà “Cross Don Bosco”, organizzata dall’Istituto salesiano “San José” di Pizarrales, domenica 4 febbraio 2024.

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Spagna – Giornata mondiale dell’infanzia: “Dai sogni alla realtà”

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Madrid) – In occasione della Giornata Mondiale dell’Infanzia, che si celebra ogni anno il 20 novembre, le entità e le presenze salesiane in Spagna danno testimonianza del loro costante impegno per migliorare le condizioni dei più piccoli. Una missione sostenuta nel tempo, che si concretizza attraverso il lavoro di migliaia di educatori che si impegnano quotidianamente nella difesa dei diritti dei bambini e dei ragazzi nei diversi ambienti salesiani.

Per questa giornata il Coordinamento Statale delle Piattaforme Sociali Salesiane, attraverso le organizzazioni che ne fanno parte, ripropone la campagna di sensibilizzazione e informazione sulla violazione dei diritti dei minori, con particolare attenzione alla realtà dei bambini migranti “Dai sogni alla realtà”.

Per realizzare questa campagna, sono state analizzate le situazioni quotidiane che violano i diritti dei bambini e degli adolescenti usciti dai programmi di assistenza specifica, raccolte dall’Osservatorio sulle Migrazioni del Coordinamento Statale delle Piattaforme Sociali Salesiane, attraverso il programma “Lascia che ti racconti”. Nel 2022, le piattaforme sociali salesiane hanno fornito sostegno a 9.336 bambini e adolescenti attraverso 158 progetti, e grazie all’intervento di 758 professionisti e 313 volontari.

Questa analisi ha identificato le principali violazioni dei diritti dei bambini, come, ad esempio, la mancanza di protezione, di legami e di ambienti sicuri, la limitata libertà di espressione, la mancanza di un alloggio dignitoso e di accesso a cibo sano. Tutte violazioni più frequenti e più gravi nel caso di minori migranti.

Un’altra iniziativa del Coordinamento Statale delle Piattaforme Sociali Salesiane è la II Giornata della Partecipazione Online, organizzata dall’équipe dei Sistemi di Protezione dell’Infanzia (SdPI) per lunedì 20 novembre alle 17:00 (UTC+2). Si tratta di uno spazio di partecipazione per i bambini del Programma di Innovazione per la Prevenzione dell’Istituzionalizzazione nell’Infanzia. L’obiettivo è quello di consentire loro di lavorare su questioni relative al buon trattamento e di rivendicare i propri diritti. L’incontro online coinvolgerà i bambini della scuola primaria e si svolgerà attraverso la piattaforma “Gather Town”, dove i partecipanti dovranno crearsi un avatar e attraversare l’ambiente virtuale passando per diverse stanze e spazi di lavoro, interagendo e condividendo opinioni con altri bambini.

Venerdì 10 novembre, invece, più di 300 persone hanno riflettuto sui diritti dell’infanzia al “CaixaForum” di Valencia, con il coinvolgimento della fondazione salesiana “Ángel Tomás” (FISAT). Nella circostanza, diversi responsabili degli interventi educativi, della pubblica amministrazione e degli enti del terzo settore hanno parlato dell’importanza di affrontare le sfide dei bambini, in particolare di quelli accolti nei sistemi di protezione, perché rispondere alle loro esigenze è il modo più efficace per garantire i loro diritti.

Tra le altre iniziative salesiane, i beneficiari dei programmi per bambini della Fondazione “JuanSoñador” di La Coruña creeranno una campagna di sensibilizzazione sul tema, un motto e una protesta simbolica, che assumerà la forma di un murale.

Nell’ambito del progetto “Crescere e sognare” della Piattaforma Sociale “JuanSoñador” di Oviedo sono state proposte tre azioni: la partecipazione al concorso di disegno sui diritti dei bambini che si svolge in città in questo mese, la creazione, il 20 novembre, di segnalibri con motivi legati ai diritti dei bambini, e un grande evento del gioco “Passaparola” su questo tema.

Da parte sua, la Federazione Pinardi, che raccoglie le Piattaforme Sociali Salesiane di Madrid, sta lavorando su due linee: la formazione degli educatori, attraverso la condivisione degli elementi che aiutano a creare ambienti sicuri, nel quadro del Sistema di Protezione dell’Infanzia e delle diverse leggi in materia; e alcune iniziative per dare voce ai ragazzi e alle ragazze dai 6 ai 18 anni, incoraggiando la loro partecipazione alle attività di proposta e creando spazi dedicati alla condivisione delle loro opinioni e punti di vista.

Ancora, la Confederazione dei Centri Giovanili Don Bosco insiste sulla necessità di un tempo libero ed educativo come strumento di ricostruzione sociale, e nel corso del 2022, ha incentrato i suoi progetti sull’attenzione al tema della salute mentale. Per questo motivo, l’ultimo Forum di partecipazione infantile e giovanile, a novembre, ha ruotato attorno a questo tema e questa settimana la Confederazione lancia sulle reti sociali alcune testimonianze raccolte durante quella giornata, con diversi giovani che raccontano ciò che hanno imparato nel forum attorno allo slogan “Dai un like alla salute mentale”.

Infine, anche le scuole salesiane stanno svolgendo in questi giorni diverse attività inerenti i diritti dei bambini e degli adolescenti: dalla lettura della dichiarazione dei loro diritti alle attività ricreative, sportive, di danze o teatro, moltissimi sono i programmi sviluppati nei centri educativi salesiani per sensibilizzare giovani e meno giovani su questi temi.

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Spagna – I Salesiani di Alcoy promuovono un centro diurno per bambini con bisogni speciali

Dall’agenzia ANS.

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Alcoy, Spagna – novembre 2023 – Dalla fine di ottobre la Piattaforma Sociale Salesiana “Fondazione Iniziativa Solidaria Ángel Tomás” (FISAT), ha concluso un accordo con la Generalitat Valenciana, che prevede una nuova risorsa socio-educativa per la città di Alcoy, per promuovere la qualità della vita di ragazze, ragazzi e adolescenti. Grazie alla nuova convenzione, il Progetto di Sostegno Educativo Don Bosco di Alcoy diventa un Centro Diurno, denominato Centro Diurno Don Bosco, con la capacità di prendersi cura di 24 ragazze e ragazzi che necessitano di attenzione specializzata. In questo modo si raddoppia il numero dei destinatari e si dota la risorsa di una équipe di intervento composto da educatori sociali, un assistente sociale, uno psicologo e una Tecnica d’Intervento Sociale. La Fondazione FISAT collaborerà con i Servizi Sociali della città per indirizzare nuovi destinatari fino ad esaurimento dei posti. Il Centro Diurno Don Bosco accompagna ragazzi e ragazze tra i 6 e i 17 anni in situazioni di vulnerabilità e facilita processi di orientamento, pieno inserimento sociale attraverso servizi di sostegno socio-educativo, familiare, ricreativo e del tempo libero, e sostegno scolastico. È una risorsa di accoglienza diurna aperta, inserita in modo attivo e partecipativo nel territorio e che entra a far parte della rete pubblica di centri per la protezione dei minori a rischio ed esclusione sociale nella Comunità Valenciana. Il Centro Diurno Don Bosco fa parte della Piattaforma Educativa Sociale dei Salesiani Alcoy. FISAT attualmente dispone di tre centri diurni, due a Valencia e uno ad Alcoy; oltre a sei Progetti di Sostegno Educativo (PAE), e nel 2022 ha servito più di 300 bambini e adolescenti attraverso queste risorse.

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I Centri Giovanili salesiani sognano il loro futuro in un congresso ispettoriale

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – León) – Nel fine-settimana del 4 e 5 novembre 2023, la Casa “Santiago el Mayor” di León ha accolto un centinaio di persone, lì giunte per partecipare al II Congresso dei Centri Giovanili dell’Ispettoria salesiana di Spagna-San Giacomo Maggiore. Si è trattato di un forum straordinario che ha riunito Direttori, Coordinatori e Animatori di 38 centri provenienti da ogni angolo della geografia ispettoriale, e che è stato suddiviso in diversi gruppi di riflessione.

L’incontro è iniziato con un momento di preghiera guidato dal Coordinatore Ispettoriale dell’Animazione Missionaria e Vocazionale, don José Carlos Sobejano, e con il saluto del Coordinatore Nazionale dei Centri Giovanili, don Pedro Hernández. Il Delegato ispettoriale della Pastorale Giovanile, don Xabier Camino, ha passato in rassegna il processo di riprogettazione di questo ambiente e come questo congresso s’inserisca in questo percorso.

L’intervento principale è stato quello dell’Ispettore di SSM, don Fernando García Sánchez, che nella sua riflessione sul “presente e futuro dei Centri Giovanili nelle case della nostra ispettoria” ha sottolineato che “in questo ambiente molti giovani hanno trovato la loro vocazione al matrimonio, la loro vocazione nella Famiglia Salesiana e il loro desiderio di rimanere nell’opera salesiana con diversi livelli di impegno fino ad oggi”. L’Ispettore ha sottolineato poi che “il Centro Giovanile è l’ambiente pastorale dell’Ispettoria che concentra i salesiani più giovani” perché “la vita che scorre nei nostri Centri Giovanili è un tesoro da custodire, ma i modi in cui possiamo farlo devono essere diversi nei prossimi anni” perché, ha sottolineato, “la vita dei nostri Centri Giovanili è l’anima del nostro carisma”.

“Per le caratteristiche dello stile relazionale, degli interventi educativi e delle proposte spirituali che si svolgono nel Centro Giovanile, il legame di questo ambiente con i primi passi compiuti da Don Bosco nella nascita dell’Oratorio di San Francesco di Sales è particolarmente significativo”, ha sottolineato ancora l’Ispettorie. Quindi invitato i responsabili dei Centri Giovanili a continuare a “rispondere alle esigenze dei giovani”, poiché “abitare il mondo dei giovani è stata la strada scelta da Don Bosco per diventare un punto di riferimento per la loro vita”. Per don García Sánchez, “come nelle nostre origini, siamo chiamati a curare la nostra identità e a superare le crisi e le difficoltà che possono sorgere nella fedeltà alla nostra missione educativa ed evangelizzatrice”. Infine, ha ricordato che “i Centri Giovanili della nostra Ispettoria sono chiamati a replicare l’intuizione di Don Bosco, che lo portò a riunire persone di età diverse per creare una famiglia”.

Il pomeriggio di sabato 4 novembre è stato dedicato allo studio per gruppi di un documento preparato dalla Commissione Centri Giovanili sulla riprogettazione di questo ambiente. Una riflessione che è il frutto di un ampio processo portato avanti negli ultimi anni. Questo processo, secondo il documento di lavoro, risponde al fatto che “se vogliamo proporre Centri Giovanili con una minore presenza di salesiani, anche queste funzioni devono essere svolte, individualmente o collegialmente, in modo che il gruppo risultante rimanga un Centro Giovanile Salesiano”.

Nel testo su cui hanno lavorato i diversi gruppi sono state passate in rassegna le funzioni specifiche degli educatori, le difficoltà, la dimensione sociale dell’ambiente e la natura associativa e non formale dei centri. Il pomeriggio si è concluso con un momento di preghiera e il pensiero della “buonanotte salesiana” da parte di Carlos Hermida, Presidente della “Confederación Don Bosco”, che riunisce 127 Centri Giovanili in Spagna, il quale ha offerto una rilettura della Lettera di Don Bosco da Roma del 10 maggio 1884 e ha fornito una panoramica della realtà del Centro Giovanile oggi.

La giornata di domenica 5 novembre è stata dedicata alla condivisione del lavoro degli otto gruppi del giorno precedente. L’Eucaristia, presieduta dall’Ispettore al termine della mattinata, e la foto ufficiale del gruppo dei partecipanti, hanno concluso il congresso ispettoriale, che comunque già si è proiettato in avanti con lo sguardo al congresso nazionale sul medesimo ambiente salesiano che si terrà in futuro.

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Spagna – Giovani italiani vivono un’esperienza di volontariato e solidarietà

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Madrid) – Continua a procedere nelle Ispettorie salesiane della Spagna il Servizio Civile Nazionale italiano. 50 giovani italiani sono attualmente in fase di formazione per andare poi in Spagna per un anno e svolgere attività di servizio in diversi Centri Giovanili e nelle Piattaforme Sociali dei salesiani.

Dopo l’iniziale ricezione delle candidature a Roma per i progetti, e dopo l’approvazione da parte degli uffici competenti, si sta ora portando avanti una nuova fase di questa iniziativa, in vigore dal 2002, che coinvolge giovani italiani nei progetti realizzati nelle presenze salesiane delle due Ispettorie dei Figli di Don Bosco in Spagna: “Maria Ausiliatrice” (SMX), con sede a Siviglia, e “San Giacomo Maggiore” (SSM), con sede a Madrid.

Il Servizio Civile è un programma del governo italiano che promuove la cultura del volontariato, della solidarietà, dell’inclusione sociale e dell’aiuto ai più deboli, che affonda le sue radici nell’antico servizio sociale sostitutivo del servizio militare. L’obiettivo del progetto è che i giovani italiani tra i 18 e i 28 anni, su base volontaria, scelgano di dedicare un anno della loro vita a lavorare in un progetto sociale, educativo, culturale o di altro tipo, nel proprio Paese o all’estero. Il programma interessa 30.000 giovani, 5.000 dei quali partecipano all’estero, di cui circa 1.000 lavorano in varie opere salesiane in diverse parti del mondo.

In questo anno accademico 2023-2024, 20 volontari italiani saranno accolti per svolgere un lavoro socio-educativo nelle case salesiane di SMX: lo faranno in collaborazione con i volontari e gli operatori della Comunità Salesiana – Fondazione “Don Bosco” (Jaén), della Comunità Salesiana – Fondazione “Don Bosco” (Córdoba), della Comunità Salesiana “Sagrado Corazón” (Antequera), della Comunità Salesiana “San Rafael” (San José del Valle), della Comunità Salesiana “Jesús Obrero” (Siviglia) e della Comunità Salesiana “Nuestra Señora del Carmen” (Utrera).

Nell’Ispettoria SSM, sotto il coordinamento della Delegazione Ispettoriale di Pastorale Giovanile, il progetto viene portato avanti in modo continuativo nei centri giovanili di Valladolid, León, Villamuriel de Cerrato, Ourense, Santiago de Compostela, Vigo e La Coruña; e quest’anno alcuni giovani parteciperanno anche ai progetti della Fondazione JuanSoñador in Galizia. In totale, l’Ispettoria SSM accoglierà 30 volontari italiani.

Don Santi Domínguez, che coordina questo progetto dal 2002 per conto dei Salesiani di Spagna – la controparte in Italia è “Salesiani per il Sociale APS” – ha partecipato anch’egli alla formazione insieme all’équipe italiana che sviluppa il progetto di Servizio Civile Italiano, e ha riferito dei molti i temi affrontati: metodologia e pianificazione, identità salesiana, Sistema Preventivo, comunicazione, gestione delle emozioni, dialogo interculturale, gestione dei conflitti, integrazione dei team e competenze sociali.

Per saperne di più sul Servizio Civile Italiano nelle presenze salesiane in Spagna, visitare il sito salesianos.info

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Spagna – “Escuelas Salesianas” presenta la proposta formativa per il periodo 2023-2024

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Madrid) – “Escuelas Salesianas”, la rete che riunisce tutte e 141 le scuole dei Salesiani di Don Bosco e delle Figlie di Maria Ausiliatrice in Spagna, continua il suo impegno nella formazione di coloro che svolgono il lavoro educativo, con un’ampia offerta di corsi di formazione pensati e organizzati per le équipe didattiche.

Come di consueto, anche in vista dell’anno scolastico 2023-2024 l’istituzione educativa propone il corso per esperti in gestione scolastica, rivolto agli insegnanti che fanno o faranno parte di un’équipe di gestione, come presidi, direttori pedagogici, direttori degli studi o amministratori. Il corso è riconosciuto come corso universitario per esperti in gestione di centri educativi.

Viene offerto anche il corso di coordinamento pastorale, rivolto ai coordinatori pastorali che sono già nell’esercizio delle loro funzioni, sia a livello generale, sia come tappa di passaggio, o a persone che svolgeranno funzioni di coordinamento pastorale nel prossimo futuro, nonché ad altri membri delle équipe pastorali che possono trarre beneficio dall’esperienza.

“Siamo consapevoli che l’educazione non è esente dall’aggiornamento e dall’adattamento ai continui cambiamenti. La formazione permanente, anche se è sempre stata importante, oggi sembra più necessaria che mai. Il nuovo quadro normativo, le situazioni familiari, la situazione economica e il profilo degli insegnanti e dei nostri destinatari ci impongono un atteggiamento di continuo miglioramento e revisione”, afferma l’équipe di coordinamento sul merito di questa formazione.

“Escuelas Salesianas” ha anche avvertito la necessità di generare un nuovo progetto di formazione destinato ai membri delle équipe di gestione che sono in questo ruolo da più di 3 anni. Si tratterà di una formazione incentrata sulla cura della persona, sulla condivisione della missione e sulla fedeltà alla stessa, attraverso una metodologia partecipativa.

“E, a breve, lanceremo le iscrizioni per il corso di aggiornamento per insegnanti con più di 12 anni di anzianità nelle scuole salesiane” condividono ancora.

La formazione continua e l’aggiornamento costante nelle varie competenze sono aspetti fondamentali per gli educatori salesiani, nelle istituzioni salesiane. “Consapevoli di questa necessità, abbiamo sviluppato un’offerta di otto corsi digitali, ciascuno della durata di 30 ore, pensati appositamente per gli insegnanti”, spiegano.

Questi corsi coprono un’ampia gamma di argomenti rilevanti per il lavoro educativo, fornendo ai partecipanti gli strumenti e le conoscenze necessarie per migliorare le loro prestazioni professionali. E sono corsi progettati per essere flessibili. “La modalità online offre una serie di vantaggi agli insegnanti. In primo luogo, dà loro la possibilità di accedere alla formazione da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento, consentendo loro di conciliare lo sviluppo professionale con gli obblighi quotidiani. Inoltre, i corsi online favoriscono l’interazione e lo scambio di idee tra i partecipanti, creando uno spazio di apprendimento collaborativo”, commentano da “Escuelas Salesianas”.

Ogni corso è accuratamente progettato da esperti nel campo dell’educazione salesiana, che hanno selezionato i contenuti più rilevanti e aggiornati per garantire la qualità della formazione. I partecipanti avranno accesso a materiali didattici, risorse multimediali e attività pratiche che faciliteranno la messa in pratica di quanto appreso nell’effettiva attività didattica.

Sul sito di “Escuelas Salesianas” –  https://www.escuelassalesianas.com – è possibile consultare le date di ogni corso, i periodi di iscrizione e i contenuti specifici di ogni modulo.

https://www.infoans.org/sezioni/notizie/item/18453-spagna-escuelas-salesianas-presenta-la-proposta-formativa-per-il-periodo-2023-2024

Spagna – “Un sogno per te”: la campagna dei Salesiani in Spagna per l’anno pastorale 23-24

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Madrid) – I Salesiani in Spagna hanno lanciato la campagna pastorale per l’annata 2023-2024, con il motto “Un sueño para ti” (Un sogno per te). Si tratta della seconda campagna congiunta delle due Ispettorie salesiane del Paese, quella di Maria Ausiliatrice (SMX) e quella di San Giacomo Maggiore (SSM), dopo l’esperienza di successo di quest’anno, all’insegna del motto “Abrimos caminos” (Apriamo cammini). “Nel bicentenario del sogno dei 9 anni di Don Bosco, vogliamo rivitalizzare la vocazione salesiana, suscitando, accompagnando e sostenendo l’impegno vocazionale dei giovani e dei laici che vivono nelle nostre Comunità Educativo-Pastorali”, affermano i salesiani nel documento di presentazione della nuova campagna pastorale.

L’obiettivo della campagna è seguire tre nuclei trasversali che vanno da “Un sogno vocazionale: dimensione spirituale” ad “Un sogno condiviso: dimensione comunitaria” fino a “Un sogno impegnato: dimensione sociale”.

In primo luogo, il motto invita a sognare in grande “lavorando sul Primo Annuncio (il buon pastore e la sua dolcezza), sulla vocazione-missione (l’anno vocazionale, la chiamata di Giovannino contenuta in quel sogno), sulla famiglia (Mamma Margherita, il discernimento), sulla scena violenta del sogno (gli incubi, le ferite, la mancanza di chiarezza, la salute mentale, la violenza nel mondo, le rose e le spine), sulla presenza di Maria nella vita di ciascuno e nella propria famiglia (“Ti darò la Maestra”)”, spiegano i Figli di Don Bosco.

Un secondo punto promuove il sognare insieme “a partire dalla sinodalità, dal discernimento su ciò che Dio chiede a ciascuno di noi in questo momento storico, e come comunità: sviluppo delle Comunità Educativo-Pastorali e del Progetto Educativo Pastorale Salesiano”.

Una terza chiave si riferisce al sognare ad occhi aperti: “dai sogni passiamo ai progetti, per vivere la nostra versione migliore di sé, come Gesù di Nazareth. Dio ci ama così come siamo, ma ci sogna migliori, e quindi ci invita a essere concreti, scegliendo l’impegno e la costruzione del Regno, come fece Don Bosco con tutta la sua vita”.

La campagna pastorale è rivolta a tutti gli operatori delle case salesiane (giovani, animatori, educatori, salesiani, ecc.), ed è veicolata attraverso le Comunità educativo-pastorali.

Come di consueto, la campagna dispone di un’ampia varietà di risorse, come video, dossier e attività, tra le altre. In questa occasione, continua ad essere utilizzato un sito web nazionale come punto di incontro per ospitare tutti questi materiali.

Un primo video presenta gli orientamenti della campagna per ogni mese – e quello introduttivo al motto è già disponibile.

Il principale documento di riferimento si trova nello sviluppo della campagna, che contiene gli accenti progressivi su cui si lavorerà via via durante il corso. Come negli anni precedenti, è stato inserito un itinerario di celebrazioni mensili, così come alcune celebrazioni interreligiose, tenendo conto della diversità delle case e delle realtà salesiane.

Gli educatori possono trovare sul sito una sezione su come sfruttare al meglio la campagna nelle aule, nelle attività del tempo libero, in parrocchia, ecc. Sono state incluse proposte per gruppi di età per organizzare attività conviviali, attività per centri giovanili, pensieri del “buongiorno”.

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Spagna – Più di 15.000 giovani sono pronti a prendere parte alle numerose attività estive dei Salesiani di Don Bosco

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Madrid) – L’estate salesiana è arrivata! Dopo un intenso anno accademico, migliaia di bambini, adolescenti e giovani si apprestano a vivere alcune delle tante proposte che i Salesiani hanno preparato per il periodo estivo. Tra giugno e settembre sono previste circa 150 attività, tra campi, colonie e corsi di formazione. Anche se le cifre non sono ancora definitive, le previsioni parlano di circa 15.000 partecipanti tra tutte le iniziative dell’Estate Salesiana. Queste proposte sono state rese possibili grazie al coinvolgimento di circa 300 salesiani e di oltre 2.750 animatori, giovani che dedicano parte delle loro vacanze all’accompagnamento di bambini e adolescenti.

Le iniziative sono varie, sempre con l’obiettivo di offrire spazi di svago e tempo libero, con il sostegno dei valori del carisma salesiano. Per questo, per la realizzazione delle tante attività, merita di essere valorizzato il lavoro delle delegazioni di Pastorale Giovanile delle due Ispettorie Salesiane della Spagna e dei rispettivi Centri Giovanili.

Tra le iniziative proposte, ci sono quelle delle Piattaforme Sociali Salesiane, che sono rivolte in particolare a centinaia di giovani a rischio di esclusione. Viene offerta ai giovani l’opportunità di collaborare con il loro tempo a disposizione a questi programmi socio-educativi. Si tratta di un’esperienza di solidarietà, di qualche settimana, in una zona di missione, che permette ai partecipanti di mettere il proprio tempo e le proprie competenze al servizio della popolazione locale. Le ONG salesiane “BoscoGlobal” e “Jóvenes y Desarrollo” sono le forze trainanti di questa iniziativa.

Va citata, nell’ambito del “Progetto Libano” – iniziato dall’Ispettoria di Spagna-Maria Ausiliatrice (SMX), e coordinato dall’Ispettoria “Gesù Adolescente” del Medio Oriente (MOR) – la Scuola di Formazione per Animatori, condotta presso la casa salesiana di El Houssoum (Jbeil). La Scuola mira a facilitare la formazione di animatori provenienti dalle case salesiane in Siria e Libano, compresi gli animatori iracheni che vivono come rifugiati nel Paese e lavorano in una scuola salesiana di Beirut. Al programma parteciperanno sette giovani animatori salesiani dell’Ispettoria SMX, accompagnati da José Luis Navarro, Coordinatore Ispettoriale dell’Animazione Missionaria, e sei animatori dell’Ispettoria del Medio Oriente, accompagnati da don Simon Zakerian, Direttore della presenza salesiana in Libano.

Ci si prepara, inoltre, alla prossima Giornata Mondiale della Gioventù, che si terrà a Lisbona dal 1° al 6 agosto 2023 e che avrà come tema “Maria si alzò e andò in fretta” (Lc 1,39). Quasi 2.200 giovani del Movimento Giovanile Salesiano della Spagna parteciperanno a questo grande evento globale per testimoniare la loro fede ed esprimere il loro sostegno al Papa.

Le reti sociali saranno inondate di immagini di tutte queste iniziative raggruppate sotto l’hashtag #VeranoSalesiano, ossia “Estate Salesiana”.

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