Articoli

Spagna – Lo sport “salesiano”: un elemento umanizzante, educativo e pastorale

Dall’agenzia ANS.

***

(ANS – Madrid) – Sabato scorso, 25 marzo, la Casa Ispettoriale dei Salesiani a Madrid, Ispettoria di Spagna-San Giacomo Maggiore (SSM) ha ospitato la Giornata Salesiana dello Sport. Circa 40 responsabili delle attività sportive delle diverse case salesiane hanno partecipato all’evento.

L’incontro, organizzato dalla Commissione Sport Educativo delle Ispettorie salesiane di Spagna-Maria Ausiliatrice (SMX) ed SSM, è stata una celebrazione dello sport educativo da parte dei salesiani di Spagna, e ha visto la partecipazione dei responsabili locali dello sport educativo, degli insegnanti di educazione fisica, dei responsabili delle attività sportive, delle associazioni e dei club sportivi.

Il programma di quest’anno ha previsto le presentazioni di Iñaki Alonso, Responsabile della protezione dell’Athletic Club, che ha parlato della protezione e della creazione di spazi sicuri nello sport; di Alberto Martín, Direttore dell’area metodologia di allenamento del Real Betis, che ha spiegato l’applicazione di questi metodi nello sport di base; e di Gonzalo Quintana, della segreteria tecnica dell’Atletico Madrid, intervenuto sul tema del lavoro con il vivaio della società. Tre proposte sulla protezione dei minori nello sport, sulla metodologia e sul lavoro con i giovani nello sport.

“È stato un grande spazio per poter condividere le esperienze relative alla protezione dei minori nello sport, condividendo un tavolo con persone di altri club importanti. È stato molto bello”, ha manifestato Iñaki Alonso.

Inoltre, nel pomeriggio, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di dialogare in forma più ristretta.

Don Xabier Camino, Delegato di Pastorale Giovanile per i Salesiani di SSM, ha commentato lo stesso sabato su Twitter: “Oggi abbiamo celebrato la giornata salesiana dello sport educativo. Siamo stati accompagnati da esperti di tre importanti club, che ci hanno incoraggiato a curare lo sport nelle nostre case come elemento umanizzante, educativo e pastorale”. Sulla stessa linea si è espresso Diego Pérez Ordoñez, membro della Commissione per lo Sport Educativo di SMX.

Lo sport è educativo, nella varietà delle opere e delle presenze salesiane, quando è inquadrato nel Progetto Educativo-Pastorale del Centro, con obiettivi chiari e concreti, una struttura definita, al di là di ogni improvvisazione, e animato con concretezza da persone serie, responsabili e portatrici di valori. Questi elementi possono senza dubbio convalidare lo sport come mezzo educativo integrale, con la sua ricca gamma di possibilità.

Ma lo sport è anche una meravigliosa piattaforma per l’azione pastorale. Ci sono una serie di elementi che fanno dello sport un luogo di proposta evangelica e pastorale in chiave salesiana per bambini e ragazzi, come la sua ampia capacità di aggregazione e formazione di gruppo; lo sviluppo di valori come l’impegno, la solidarietà, la disciplina, l’altruismo, la preoccupazione per il lavoro degli altri; la possibilità di condividere esperienze e modelli di identificazione, con un grande senso di fiducia e di apertura verso gli altri membri della squadra e gli educatori sportivi.

Spagna – Il Premio Nazionale Don Bosco consolida l’impegno dei Salesiani per l’innovazione

Dall’agenzia ANS.

***

(ANS – Saragozza) – Una turbina eolica realizzata con prodotti riciclati, cassette per uccelli con sensori per rendere meglio l’aspetto di un paesaggio naturale, la scienza nascosta dietro le bolle di sapone e uno studio sul recupero delle lesioni al midollo spinale: sono questi i quattro grandi progetti vincitori della 36ª edizione del Premio Nazionale “Don Bosco”, che si è svolta nei giorni 15 e 16 marzo 2023 dai salesiani di Saragozza.

Durante i due giorni della mostra, i 137 partecipanti hanno esposto i loro 58 progetti, presentandoli e spiegandoli a tutte le persone che hanno visitato i diversi padiglioni, compresa la giuria, composta da professionisti del settore e da aziende. A questa edizione hanno preso parte anche due membri del Ministero dell’Educazione, a dimostrazione del sostegno del governo spagnolo a questo premio, giunto alla 36ª edizione.

I progetti vincitori di questa edizione sono stati:

nella categoria Tecnologie industriali, il progetto “Aeromimetics”, una turbina eolica realizzata con prodotti riciclati, creata da Daniel Ferriz ed Elena Sáez, di Villena (Alicante); nella categoria Tecnologia dell’Informazione, “Monitoraggio della Nidificazione”, cassette per uccelli con sensori per rendere meglio l’aspetto di un paesaggio naturale, di Víctor Gea e Alberto Cánovas di Orihuela (Alicante); nella categoria Scienza, “Bolle di sapone”, che analizza la scienza che ne è alla base, grazie al lavoro di Paula Gómez, di Lleida; infine, nella categoria Scienze della Salute, “Studio comparativo di diverse terapie cellulari”, sul recupero delle lesioni al midollo spinale, realizzato da Estel Gubianes, di Sabadell.

Il Premio per l’Impegno è andato al Gruppo Editoriale “Edebé”, per il suo sostegno al Premio Nazionale “Don Bosco” sin dalle sue origini.

Alla serata di gala hanno partecipato numerose personalità del mondo dell’economia, dell’educazione e della congregazione salesiana. Inoltre, il gala è stato concluso da Felipe Faci, Consigliere di Educazione e Cultura del Governo di Aragona.

Per la Direttrice della scuola salesiana di Saragozza, Merche López, la 36ª edizione dell’evento, “è stata molto interessante: per i partecipanti, per vivere l’atmosfera che si genera in questo evento, condividere esperienze e buone pratiche; e per le aziende, per conoscere i loro progetti e interessarsi al loro talento e al loro futuro, cosa che li incoraggia a continuare a lavorare con entusiasmo”.

Nel corso delle diverse edizioni, un numero sempre maggiore di aziende e organizzazioni è stato coinvolto, poiché vede in questo evento un bacino di talenti e di progetti interessanti.

Quest’anno hanno partecipato scuole pubbliche, sovvenzionate dallo Stato e private, di 12 comunità autonome. I tipi di progetti sono stati molto vari e afferenti alle seguenti aree: industriale, che comprende meccatronica, elettronica e robotica; l’area delle comunicazioni, con telecomunicazioni, tecnologie audiovisive, tecnologie dell’informazione e della comunicazione; l’area delle scienze, che comprende fisica, chimica e matematica; e l’area delle scienze della salute e delle scienze sociali e giuridiche, che valuta progetti di medicina, psicologia e scienze umane.

Vai alla notizia

Spagna – La comunicazione salesiana apre strade alle nuove tendenze digitali con la IX Giornata Nazionale di Comunicazione

Dall’agenzia ANS.

***

(ANS – Madrid) – Il 1° marzo si è svolta a Madrid la IX Giornata Nazionale della Comunicazione, sul tema “Apriamo strade: nuove tendenze della comunicazione, condividendo esperienze e creando progetti per migliorare la nostra comunicazione e la presenza salesiana nell’ambiente digitale”. All’evento hanno partecipato 90 responsabili di comunicazione delle presenze salesiane della Spagna, guidati da don Javier Valiente, Delegato Nazionale per la Comunicazione Sociale salesiana, e Carlos Martín, Delegato di Comunicazione Sociale dell’Ispettoria “Maria Ausiliatrice” (SMX).

Il relatore principale, Jordi San Ildefonso, Amministratore Delegato dell’azienda “Metricool”, ha analizzato le nuove tendenze digitali e le sfide e le opportunità che esse offrono. Ha incoraggiato i partecipanti a continuare a migliorare le reti sociali delle presenze salesiane; ad utilizzare i podcast, lo strumento che cambierà la formazione; a fare brevi video nelle varie reti sociali e a lavorare sull’autenticità per creare legami emozionali e generare fiducia. Il tutto con uno sguardo all’Intelligenza Artificiale.

L’incontro è servito a riflettere su come integrare e adattare queste tendenze nel lavoro quotidiano di comunicazione; e ad avere l’opportunità di iniziare a lavorare su una proposta formale di educazione alla comunicazione per le scuole, sfruttando la possibilità offerta dalla nuova legge sull’educazione. Insomma, a continuare ad aprire strade per la comunicazione.

Con le parole di don Valiente: “La comunicazione per noi salesiani serve a raccontare la nostra vita, chi siamo, cosa facciamo, e per costruire ponti e stabilire relazioni utilizzando tutti i canali possibili con il nostro ambiente. Come istituzione, a livello Ispettoriale o locale, ci aiuta a stabilire un rapporto con il nostro pubblico, con la Famiglia Salesiana, gli educatori, i lavoratori, le famiglie, altre entità, l’amministrazione pubblica e la società in generale”.

“In questa direzione – prosegue il Delegato Nazionale per la Comunicazione Sociale della Spagna salesiana – un’altra sfida è influenzare l’opinione pubblica, trasmettere la nostra visione, il nostro essere Salesiani e Chiesa, per aiutare a costruire un mondo secondo la logica del Vangelo. E, seguendo l’esempio di Don Bosco, la comunicazione ci aiuta anche a mettere al centro la vita dei giovani, a dar loro voce e a mobilitarci per lavorare a favore dei giovani, soprattutto di quelli più in difficoltà”.

La X Giornata Nazionale di Comunicazione Sociale, che si svolgerà nel 2024, promette già ora di essere il culmine di dieci anni di investimento salesiano nella comunicazione e di dare slancio alle presenze salesiane per continuare ad investire sulla comunicazione.

Vai alla notizia

Spagna – I salesiani “trovano ciò che unisce” attraverso il Progetto Libano

Dall’agenzia ANS.

***

(ANS – Siviglia) – Domenica 15 gennaio, festa del Beato Luigi Variara (1875-1923), missionario salesiano, l’Ispettoria salesiana di Spagna-Maria Ausiliatrice (SMX) ha lanciato con un comunicato indirizzato a tutte le sue presenze il “Progetto Libano”.

Obiettivo principale di tale progetto è stabilire un rapporto diretto per dare sostegno e affetto alle comunità educativo-pastorali salesiane presenti nel Paese dei Cedri, che cercano di essere piccole oasi in una situazione estremamente difficile per molti libanesi e anche per moltissimi rifugiati iracheni e siriani che vi hanno trovato accoglienza. Nello specifico, si tratta di tre opere salesiane: la scuola tecnica di Al Fidar, la casa di spiritualità giovanile e le colonie di El Houssoun, e la scuola primaria e secondaria di Beirut. Molti dei bambini e dei giovani delle tre opere partecipano alle attività organizzate dai salesiani il venerdì e il sabato durante tutto l’anno, e la scuola estiva organizzata presso la casa di El Houssoun nei mesi di luglio e agosto è sempre un grande successo.

“La nostra Ispettoria, attraverso il Coordinatore Ispettoriale dell’Animazione Missionaria e la ONG Bosco Global, e in dialogo costante con l’Ufficio Ispettoriale di Pianificazione e Sviluppo del Medio Oriente (MOR) – Ispettoria a cui appartengono le case in Libano – ha elaborato un progetto di cooperazione triennale (2023-2026) che è stato approvato dal Consiglio Ispettoriale SMX nel novembre 2022 ed è stato accolto con gioia dalla comunità salesiana del Libano nel gennaio 2023”, ha condiviso don José Luis Navarro Santotomás, Coordinatore dell’Animazione Missionaria di SMX, nel messaggio di lancio del progetto.

Diversi sono gli ambiti di applicazione e i risvolti di questo progetto:

–     Dal 19 al 29 giugno 2023, verrà organizzato un corso a El Houssoun per ospitare un nutrito gruppo di giovani animatori provenienti da Libano, Siria e Iraq. “Coordinati da Jordi García, insegnante della Scuola de Animazione Giovanile Don Bosco di Valencia, abbiamo formato un gruppo internazionale di insegnanti del Tempo Libero che porterà avanti questa iniziativa. Giovani insegnanti di Aragona, Valencia e Andalusia, insieme a giovani insegnanti del Tempo Libero di Aleppo, Kafroun e Damasco (Siria), Jbeil e Beirut (Libano) e Mosul (iracheni che vivono in Libano) stanno preparando le materie che verranno insegnate quest’estate nel corso, tutto in inglese e in arabo. Il lavoro del corso si concluderà con lo sviluppo della formazione diretta in Libano, dove sette giovani della facoltà spagnola si recheranno per realizzare effettivamente il corso” ha spiegato don Navarro Santotomás.

–     All’insegna del motto “Camminare con un nuovo sguardo”, l’ONG per lo sviluppo “Bosco Global” offrirà come esperienza, all’interno delle molteplici opzioni di Volontariato Internazionale, la possibilità di partecipare alle attività estive sviluppate dai Salesiani in Libano. “Partecipando in anticipo alle date di formazione proposte, sarà possibile vivere un’esperienza missionaria salesiana di prim’ordine”, ha aggiunto ancora il firmatario della lettera.

–     L’ONG Bosco Global, in coordinamento con l’Ufficio Ispettoriale di Pianificazione e Sviluppo di MOR, ha stabilito alcuni progetti di Cooperazione Internazionale per rispondere a esigenze materiali che generano percorsi di sviluppo per la presenza salesiana in Libano. Le necessità più urgenti si concentreranno sulla copertura degli stipendi degli insegnanti della Scuola Tecnica Don Bosco; delle borse di studio per circa 100 studenti tra i più vulnerabili; delle attività degli oratori invernali e dei centri giovanili per bambini libanesi, iracheni e siriani; dell’assistenza di emergenza a circa 100 famiglie vulnerabili; e su un sostegno per la realizzazione di un impianto fotovoltaico per l’oratorio di El Houssoun.

La lettera del Coordinatore dell’Animazione Missionaria di SMX rende anche conto sulla situazione e il sostegno offerti alle realtà salesiane in Ucraina; e invita poi a sostenere i diversi progetti di Cooperazione Internazionale già avviati da SMX in collaborazione con Bosco Global, in 13 Paesi di Africa e America Latina.

“Spero che queste comunicazioni ci aiutino a promuovere nella nostra Ispettoria la conoscenza di tutte le attività missionarie che svolgiamo con dedizione, e a dare sempre più forza allo spirito missionario proprio della nostra vocazione”, si conclude il testo

Per pubblicizzare il progetto e, soprattutto, per far conoscere la presenza salesiana in Libano, è stato lanciato il sito web: https://www.salesianos.edu/proyecto-libano

Vai alla notizia

Spagna – “Osa seguire il tuo cammino”. La campagna vocazionale salesiana per il 2023

Dall’agenzia di stampa ANS.

***

(ANS – Madrid) – All’inizio del nuovo anno, e con la festa di Don Bosco già in vista, giunge nelle presenze salesiane in Spagna una proposta educativo-pastorale per continuare a promuovere e consolidare un’autentica cultura vocazionale. Si tratta di una campagna vocazionale, sintetizzata dal motto “Atrévete a seguir tu camino” (Osa seguire il tuo cammino) che può godere di un’ampia gamma di risorse, accessibili al sito https://salesianos.info/abrimoscaminos/vocacional/.

La campagna vocazionale 2023 è una proposta educativo-pastorale che intende continuare a curare la promozione e il consolidamento di un’autentica cultura vocazionale in tutte le case delle due Ispettorie salesiane della Spagna: San Giacomo Maggiore (SSM), con sede a Madrid; e Maria Ausiliatrice (SMX), con sede a Sevilla.

La nuova campagna vocazionale si colloca nell’ambito della campagna pastorale annuale “Abrimos Caminos” (Apriamo cammini), e viene accompagnata dall’immagine biblica del Buon Pastore (Gv 10, 1-15) e dalle parole di Papa Francesco contenute nella sua Esortazione Apostolica Christus Vivit. Il suo obiettivo è “proporre uno sguardo di fede sulla propria vita che aiuti a scoprire il nostro essere più profondo e riveli il cammino – la proposta vocazionale – che Dio ha per ciascuno di noi: una missione che riempie la vita di significato e ci spinge a costruire il mondo intorno a noi; una missione alla quale lo Spirito stesso ci abilita”.

“Vi invitiamo ad attuare la campagna nelle vostre realtà locali: articolando le strategie, facilitando i tempi, coordinando i responsabili e gli ambienti, incoraggiando i diversi gruppi della Famiglia Salesiana; in breve, diffondendo la campagna vocazionale”, motivano don José Carlos Sobejano e José Luis Navarro, responsabili dell’Animazione Vocazionale rispettivamente in SSM e SMX.

Risorse comuni per le proposte locali

La stessa campagna offre risorse per il coordinamento dei responsabili dei diversi ambienti e per incoraggiare tutti i gruppi della Famiglia Salesiana a realizzare azioni incentrate sul consolidamento della cultura vocazionale. Tutti i materiali sono disponibili sul sito https://salesianos.info/abrimoscaminos/vocacional e sui siti web delle due Ispettorie: www.salesianos.edu e www.salesianos.es

“Speriamo che riusciremo a coinvolgere nelle diverse iniziative tutti gli ambienti delle comunità educativo-pastorali locali che sono già previsti nei materiali che offriamo, e speriamo anche che possono essere programmate altre e nuove azioni a livello locale e/o Ispettoriale”, aggiungono i coordinatori.

La campagna avrà anche un supporto audiovisivo e una diffusione sulle reti sociali, grazie ai video motivazionali che serviranno da supporto e che saranno condivisi sulle pagine istituzionali dei salesiani su Twitter, Facebook, Instagram, YouTube e TikTok.

Spagna – V Congresso regionale dei Salesiani Cooperatori della Regione Iberica

Dal sito dell’agenzia ANS.

***

(ANS – San Lorenzo de El Escorial) – Dal 10 al 12 giugno 2022 si è tenuto a El Escorial il V Congresso Regionale dei Salesiani Cooperatori (SSCC) della Regione Iberica, formata dalle 7 Provincie dei Salesiani Cooperatori di Portogallo e Spagna. Il Congresso, svoltosi all’insegna del motto “È vicino”, ha avuto un doppio scopo, programmatico ed elettivo. Da un lato, infatti, è servito ad analizzare i passi compiuti negli ultimi sei anni, delineando nuovi obiettivi e linee d’azione per il prossimo sessennio; dall’altro, ha permesso di eleggere il nuovo Consigliere Mondiale per la Regione, nonché i nuovi membri della Segreteria Esecutiva Regionale (SER).

Insieme al Segretario Generale del Congresso e Consigliere Mondiale uscente, Raúl Fernández, hanno partecipato al Congresso 71 persone, tra SSCC e Delegati provinciali (membri dei Consigli provinciali, della SER e candidati). I partecipanti erano accompagnati anche dal Coordinatore Mondiale dell’Associazione dei SSCC, Antonio Boccia, dal Delegato del Rettor Maggiore per il Segretariato per la Famiglia Salesiana, don Joan Lluis Playá, SDB, dal Salesiano Delegato Mondiale per i SSCC e gli Exallievi, sig. Domenico Nguyen (SDB), e Delegata Mondiale per i SSCC delle Figlie di Maria Ausiliatrice, sour Lucrecia Uribe (FMA).

Alternato a momenti di convivialità, il congresso è stato suddiviso in cinque principali sessioni:

–     La relazione sullo stato dell’Associazione nella Regione da parte del Consigliere Mondiale, Raul Fernandez.

–     L’intervento generale, realizzato in modalità digitale, del Cardinale Cristóbal López, SDB, Arcivescovo di Rabat, sul tema “Costruire il Regno di Dio di fronte alle nuove situazioni di povertà”, nel quale il porporato ha illustrato con un semplice decalogo alcuni modi in cui “diventare poveri” per costruire il Regno di Dio.

–     Dei contributi da parte del Coordinatore Mondiale e dei Delegati Mondiali sul tema della sinodalità, a partire dalla prospettiva biblica e proseguendo su come interpretarla e viverla nell’Associazione.

–     Lavori di gruppo e condivisione, con l’obiettivo di stabilire le linee programmatiche su cui si baserà il progetto per i prossimi sei anni.

–     Elezioni e ringraziamenti.

Al termine dell’ultimo punto nell’agenda dei lavori, come membri della SER risultano, pertanto:

–     Come Consigliere Mondiale per la Regione Iberica: Borja Pérez

–     All’Amministrazione: Juan Luis Bengoa

–     Alla Segreteria: Monica Domingo

–     Alla Formazione: Diego Quesada

–     Alla Solidarietà e Cooperazione Salesiana per i Giovani del Mondo: José Luis Muñoz

–     All’Animazione Vocazionale e Pastorale Giovanile: Lourdes Rojo

–     Alla Comunicazione: Maria Ángeles Rodríguez

–     Alla Pastorale Familiare e gli “Hogar Don Bosco”: Cristóbal Marín e Irene Blaya

–     Come Portavoce del Portogallo: Valter Silva

–     Come Delegati regionali: don Eusebio Martínez, SDB, suor Isabel Pérez, FMA

Dopo alcuni ringraziamenti ai membri della SER che hanno terminato il loro mandato e alcune parole di ringraziamento da parte del Consigliere uscente, il Congresso si è concluso con il saluto del nuovo Consigliere mondiale, Borja Pérez, che ha incoraggiato tutti, nel contesto della festa della Trinità e a pochi giorni dalla Pentecoste, ad essere attenti allo Spirito Santo, per poter individuare le sfide che attendono l’associazione e per poter dare loro risposte ambiziose ed efficaci, nella risposta alle urgenza, ma soprattutto nella pianificazione strategica, mettendo ciascuno i propri doni e talenti personali al servizio dell’Associazione e soprattutto della costruzione del Regno di Dio.

Infine, don Playá ha concluso le attività presiedendo l’Eucaristia e ringraziando per il felice esito del Congresso, frutto di uno sforzo di collaborazione nello spirito della Famiglia Salesiana.

Vai al sito

Spagna – “La vita in una valigia”: 56 immagini per riflettere sulla condizione della popolazione sfollata dalla guerra in Ucraina

Dal sito dell’agenzia ANS.

***

(ANS – Madrid) – Il Museo di “Misiones Salesianas”, la Procura Missionaria salesiana di Madrid, ha inaugurato giovedì scorso, 19 maggio, la mostra fotografica collettiva “La vida en una maleta: historias de un conflicto armado” (La vita in una valigia: storie di un conflitto armato), che riflette sulle conseguenze della guerra in Ucraina per la popolazione sfollata dentro e fuori i suoi confini. Più di 70 persone hanno partecipato all’inaugurazione e alla visita guidata da tre dei suoi autori: Olmo Calvo, Edu León e Bruno Thevenin.

Donne con bambini che fuggono dalle loro case; famiglie e coppie separate senza sapere quando si incontreranno di nuovo; stazioni ferroviarie affollate e frontiere di solidarietà che emergono come rifugi di speranza… Quando si parla di guerra, è essenziale parlare delle emozioni che vanno e vengono, dell’amore, dell’odio, della disperazione e della pace.

Le 56 immagini che compongono la mostra fotografica affrontano la più grande crisi umanitaria in Europa dalla Seconda guerra mondiale e offrono diverse prospettive su un conflitto che non è ancora terminato. Per uno degli autori, Bruno Thevenin, è importante sapere fino a che è utile per un fotoreporter continuare a documentare sul campo e se e in che modo si dà un contributo. “C’è stato un boom mediatico, con una sovrasaturazione di immagini che hanno bisogno di riposare”, ha spiegato il fotoreporter.

“Nessuno si chiede perché un bambino debba trovarsi in mezzo ad una guerra. La guerra ci parla della vita”, ha sottolineato Edu León, curatore della mostra, nel suo intervento. Durante la visita guidata è emerso anche chiaramente come la legge marziale in Ucraina imponga dure restrizioni e limiti la libertà di movimento degli ucraini.

Ci sono poi realtà diverse intorno ai rifugiati. Olmo Calvo ha sottolineato che ci sono foto di persone che erano già rifugiate in Ucraina: “Hanno riferito di aver avuto problemi a uscire. Il passaggio di frontiera prevedeva delle differenze ed il flusso era molto più lento”, ha sottolineato il fotoreporter.

Anche la risposta salesiana all’emergenza trova spazio nella mostra collettiva. Dal 24 febbraio 2022 la Famiglia Salesiana ha offerto ogni tipo di assistenza nelle oltre 200 opere sparse tra l’Ucraina e i Paesi di confine. Le parole di ringraziamento di don Luis Manuel Moral, Responsabile di “Misiones Salesianas”, hanno fatto riferimento alla figura di Don Bosco e a come la sua vita “pulsasse compassione e misericordia”. Per questo, nelle sue parole conclusive ha dichiarato: “Continuiamo ad aiutare, dobbiamo accogliere chi ha bisogno”.

Il Museo di “Misiones Salesianas” ha iniziato una nuova fase lo scorso anno con le mostre “Indestructibles” e “Feminae”. “Nei prossimi quattro mesi, gruppi, organizzazioni e università verranno nel nostro Museo per partecipare a laboratori con un approccio alla Cultura della Pace; vogliamo promuovere una società diversificata”, ha dichiarato Paloma Montero, responsabile del Dipartimento Educazione e Cultura per la Cittadinanza Globale.

Mariano García, Coordinatore del Museo, ha spiegato il motivo di questa mostra. “Il fotogiornalismo può raggiungere altri pubblici che non leggono i giornali. Cosa porteresti con te se dovessi lasciare il tuo Paese, cosa ci starebbe in una valigia?”

Vai al sito

Spagna – Il Centro Giovanile Salesiano “Amencer” festeggia 35 anni di presenza salesiana a Ourense

Il centro giovanile salesianoAmencer” del nord-ovest della Spagna, in Galizia, ha celebrato 35 anni di vita dedicata alla gioventù con un ricco programma di iniziative che si sono svolte da venerdì 25 a domenica 27 marzo. Di seguito la notizia su ANS.

***

(ANS – Ourense) – Più di tre decenni di presenza sono un tempo opportuno per gettare radici profonde. Una prova di ciò la si può avere guardando ad Ourense, nel nord-ovest della Spagna, in Galizia, dove il centro giovanile salesiano “Amencer” ha celebrato in questi giorni 35 anni di vita dedicata alla gioventù.

Molto tempo, impegno, lavoro ed emozioni sono stati impiegati, insieme a tanta buona volontà, per cambiare per sempre, in meglio, la vita dei giovani galiziani. “Amencer” oggi si posiziona come uno degli oratori più attivi e dinamici a livello nazionale, con un gran numero di giovani accolti e accompagnati ogni anno, ed è un centro pieno di vita in grado di dare un esempio di carisma salesiano vissuto e di dedizione.

Per questo “Amencer” ha preparato un ricco programma di iniziative, e i festeggiamenti si sono svolti nel fine-settimana da venerdì 25 a domenica 27 marzo. Nella serata del primo giorno è stata realizzata una festa giovanile, durante la quale ragazzi e ragazze si sono potuti riunire e ballare insieme. La mattina seguente, i gruppi di bambini – “Saltimbanqui”, “Andaina” e gli “Amici di Domenico Savio” – si sono divertiti con i giochi che gli animatori hanno preparato per loro in giro per tutta la città.

Lo stesso giorno, nel pomeriggio, ha avuto luogo un incontro tra la Giunta Direttiva e di Coordinamento e la Comunità Salesiana, seguito dalle celebrazioni dell’anniversario presso la Casa Salesiana. La serata si è conclusa con una cena per tutti coloro che fanno e hanno fatto parte della storia di “Amencer”. Infine, la domenica si è conclusa con l’Eucaristia nella chiesa parrocchiale dedicata a Maria Ausiliatrice, che ha riunito tutti i giovani, le famiglie e gli amici di Amencer, e con la successiva visita alla mostra sui 35 anni dell’opera, realizzata insieme alla Famiglia Salesiana.

Ha scritto per l’occasione il Direttore del Centro Giovanile:

Il percorso intrapreso come centro giovanile salesiano è stato costante, aperto alla realtà e alla città, e ha cercato di rispondere alle necessità dei bambini e dei giovani di Ourense.

Amencer è ad Ourense per rispondere alle necessità dei nostri bambini e giovani all’interno di un progetto educativo-pastorale chiaro e definito. Questo è ciò che abbiamo celebrato questo fine settimana in compagnia di salesiani, animatori ed ex animatori, giovani, adolescenti e bambini, e molte altre persone a noi vicine.

Con i nostri festeggiamenti abbiamo voluto celebrare il 35° anniversario nella memoria e nella profezia. Ricordando il lavoro di tanti volontari (o animatori, come li chiamiamo noi) che hanno sognato, sognano e sogneranno di accogliere ogni bambino o giovane che abbia bisogno.

E continuiamo a sognare un nuovo ‘amencer’ (alba) con pace, fraternità, giustizia in un tempo libero educativo e integrale”.

Vai alla notizia

Spagna – La 35ª edizione del “Premio Don Bosco” rilancia l’innovazione tecnologica a trazione giovanile

Dall’agenzia salesiana ANS.

***

(ANS – Saragozza) – L’opera salesiana di Saragozza ha celebrato anche quest’anno il tradizionale appuntamento del Premio Nazionale Don Bosco che, nel pomeriggio di giovedì 10 marzo, ha annunciato i progetti vincitori della sua 35a edizione. All’evento ha partecipato anche il Ministro dell’Educazione, della Cultura e dello Sport del governo di Aragona, il signor Felipe Faci.

L’aula magna della scuola salesiana di Saragozza ha ospitato la cerimonia conclusiva del Premio Nazionale Don Bosco, culmine di due giorni intensi in cui si sono evidenziati ancora una volta il talento, lo sforzo e la capacità innovativa degli studenti e dei giovani.

Con i 51 progetti presentati quest’anno al concorso nazionale hanno partecipato, nel corso di tutte le edizioni, oltre 1.000 progetti.

Il Premio Nazionale Don Bosco è un appuntamento che stimola le capacità innovative dei giovani e aumenta la loro consapevolezza dell’importanza della ricerca e delle possibilità che essi hanno di migliorare la società.

Quest’anno, tra le 15 opere dell’ingegno giovanile che sono state premiate complessivamente nelle varie categorie, si segnalano un “Robot graffitaro” automatizzato con un sistema di stampa murale scalabile e versatile; un’applicazione che agisce come un fondo di investimento che opera sul mercato delle criptovalute e attraverso l’apprendimento automatico fa previsioni sui prezzi futuri del mercato; uno studio sul miglioramento dei livelli di CH2O, CO2 e di composti organici volatili ottenuti in ambienti diversi attraverso la presenza di piante; e un’altra ricerca sulla relazione tra il microbiota intestinale e le malattie infiammatorie intestinali, valutando l’efficacia di diversi trattamenti che modulano il sistema immunitario.

Mentre il Premio Impegno 2022, che viene concesso ad un’impresa o istituzione impegnata nella manifestazione, è andato a Endesa, ed è stato consegnato dal Direttore della Divisione di Coordinamento e Studi di Sicurezza e Difesa, il colonnello José Luis Calvo, che l’aveva ricevuto nell’edizione scorsa.

L’evento, trasmesso online, è stato seguito in diretta dai partecipanti dalle loro scuole ed è stato condotto dal giornalista Juanjo Hernández. Don Juan Bosco Sancho, Direttore della casa salesiana e del Premio Nazionale Don Bosco, ha poi dato il benvenuto ai partecipanti, augurandosi che “l’anno prossimo anno possiate tutti essere qui a Saragozza e festeggiare in presenza”, e rivolgendo un pensiero di pace in questi giorni tristi per tutti.

Dopo ha avuto luogo la cerimonia di nomina dei vincitori e, a conclusione, è stata proclamata aperta la 36ª edizione del Premio Nazionale Don Bosco. In quest’occasione è intervenuto anche il Ministro Faci, che ha colto l’occasione per sottolineare l’importanza dell’innovazione nella Formazione Professionale e del cambiamento atteso dal mondo dell’Educazione, da compiersi anche coinvolgendo il mondo delle imprese.

Il Premio Don Bosco è un riconoscimento all’imprenditorialità, al lavoro di squadra e all’innovazione. Dal suo avvio, nel 1984, questo concorso ha dato importanti contributi nel campo dell’educazione e nella relazione tra il mondo accademico e quello degli affari. Il Premio ha dato lustro al mondo della Formazione Professionale, mettendo in mostra il lato più bello di quest’opzione formativa, che dimostra di saper preparare i professionisti di domani alle richieste del mercato del lavoro. E, inoltre, è riuscito a coinvolgere istituzioni pubbliche, università e aziende, tutto a vantaggio dell’innovazione tecnologica promossa dai giovani. Il Premio Don Bosco è divenuto, infatti, anche una vetrina per iniziative imprenditoriali applicabili a futuri progetti d’impresa.

 

Vai al sito
Salesianos

 

Spagna – La dimensione pastorale della comunicazione

Dal sito dell’Agenzia ANS.

***

(ANS – Madrid) – La Delegazione Nazionale spagnola di Comunicazione Sociale ha presentato il 24 febbraio l’VIII Giornata Salesiana di Comunicazione, che si è svolta in modalità digitale con il titolo “La dimensione pastorale della comunicazione”. Più di 160 responsabili di comunicazione, insieme a Direttori e coordinatori pastorali, hanno partecipato a quest’edizione, che è stata guidata dal Delegato Nazionale per la Comunicazione Sociale, don Francisco Javier Valiente, e dal Delegato di Comunicazione Sociale dell’Ispettoria “Spagna-Maria Ausiliatrice” (SMX), Carlos Martín. Don Miguel Ángel García Morcuende, Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile, ha curato la presentazione principale, mentre l’apertura è stata affidata a don Gildásio Mendes, Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale.

Nel suo discorso, il Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale ha affermato che la comunicazione non va da sola, ma è parte del più ampio progetto educativo e pastorale salesiano. “Perché usiamo le reti sociali in modo creativo? Per evangelizzare i giovani! Perché ci prepariamo tecnicamente per comunicare in modo professionale e competente? Per educare i giovani! Perché vogliamo lavorare nel mondo digitale e virtuale? Per evangelizzare ed educare i giovani! Perché vivere nel mondo digitale? Per essere educatori e comunicatori dei giovani nello stile di Don Bosco!” ha affermato.

Don García Morcuende, da parte sua, ha indicato: “Siamo una famiglia carismatica mondiale al servizio dei giovani. E viviamo interconnessi. Questo ci rende più forti se ci ascoltiamo e impariamo gli uni dagli altri. Il mondo digitale, e specialmente le reti sociali, sono diventate una realtà in cui dobbiamo essere presenti, perché i nostri giovani sono lì, e sono anche uno spazio di evangelizzazione”.

“Le Delegazioni di Comunicazione delle Ispettorie salesiane in Spagna hanno lavorato insieme su molti temi come l’organizzazione, i prodotti e i canali, le idee condivise, l’immagine corporativa, il sito web informativo, il piano di comunicazione condiviso… Personalmente, ho visto che era molto importante rendere visibile questo percorso e farlo intorno alla formazione. Quando nel 2014 le sei Ispettorie spagnole si sono riorganizzate in due, abbiamo proposto di organizzare una giornata di comunicazione salesiana, che ci aiutasse a combinare i criteri, a formarci negli aspetti che ci sembravano necessari e a mostrare il cammino che stavamo seguendo. Ecco come nacque la prima Giornata di Comunicazione, il 21 febbraio 2014. Il tema era il marketing educativo, che a quel tempo cominciava a ricevere molta attenzione”, ha poi condiviso don Valiente.

Nel corso degli anni l’appuntamento si è consolidato, divenendo un evento aperto, di ampio respiro, non solo per i professionisti della comunicazione, che sono già un gruppo numeroso nelle nostre ispettorie, ma anche per tutti quegli educatori, animatori, tecnici, che si occupano di comunicazione nelle opere salesiane.

In quest’edizione è stato presentato il nuovo portale di Podcast salesiani, con temi di attualità, opinione e intrattenimento, ed è stata offerta la possibilità di partecipare a vari laboratori pratici sulla gestione della rete.

Oltre alla formazione, la Giornata di Comunicazione ormai è divenuta un’occasione per conoscere le buone pratiche realizzate nelle diverse case salesiane del Paese, così come un’opportunità per invitare persone del mondo degli affari, delle università, al di fuori dell’ambiente salesiano, che offrono punti di vista nuovi e diversi. “Questo è fondamentale nel campo della comunicazione. E sono molto contento dell’entusiasmo con cui viene accolta questa Giornata ogni anno e dell’impegno che le équipe ispettoriali di comunicazione mettono per prepararlo”.

Tra i tanti commentatori positivi, Joan Alsina, comunicator della casa salesiana di Sant Vicent dels Horts, spiega soddisfatto: “È un momento di incontro comune che dà molto incoraggiamento alle case: c’è una parte di condivisione del cuore salesiano e un’altra parte che di solito è molto pratica e utile, perché fa conoscere gli strumenti del mestiere e perché offre linee di lavoro comuni”.

Tutti i materiale e le esperienze condivise sono disponibili su: https://salesianos.info/jornadadecomunicacion

Vai al sito