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IUSVE, nuova collaborazione con l’Università di Trondheim nell’ambito della pedagogia

Un nuovo fronte di collaborazione tra l’Area di Pedagogia dell’Istituto Universitario salesiano di Venezia (IUSVE) e la Norwegian University of Science and Technology (NTNU) di Trondheim (Norvegia) è stato avviato in occasione di un incontro tenutosi a Venezia Mestre il 25 e 26 settembre 2024.

A confrontarsi allo stesso tavolo i docenti IUSVE Enrico Miatto, Marco Emilio, Claudia Andreatta, Davide Girardi, Emanuele Balduzzi insieme a Tatek Abebe e Ingvild Kvale Sørenssen, entrambi docenti del dipartimento di Education and lifelong learning della NTNU di Trondheim. Sono state esplorate alcune possibilità di lavoro comune riguardanti, in particolare, l’utilizzo delle tecnologie in ambito educativo e i metodi di indagine qualitativa con bambini e giovani.

«Per la nostra Area di competenza, organizzare scambi su pratiche didattiche e di ricerca, oltre i confini nazionali -ha commentato Enrico Miatto, responsabile dell’Area di Pedagogia dello IUSVE- consente di alimentare il dialogo culturale  e scientifico sugli studi che approfondiscono la condizione dei giovani, le pratiche degli educatori e dei pedagogisti nei servizi e nelle istituzioni in cui operano, i metodi con cui lo scambio sul piano della ricerca è possibile. La dimensione dell’internazionalità dà modo di arricchire anche i contenuti della nostra offerta formativa ampliando sguardi e prospettive dei professionisti che IUSVE forma».

L’incontro ha reso concrete anche alcune prospettive di collaborazione tra l’Osservatorio Giovani e futuro dello IUSVE, di recente costituzione di cui è responsabile Davide Girardi, e il dipartimento di Education and lifelong learning della NTNU; nello specifico, la collaborazione consentirà di lavorare sul concetto di Futuro e Futuri, secondo una prospettiva che si apre tanto al mondo dei bambini quanto a quello dei giovani e sulla regola di vita Ubuntu e sui family group conference.

Progetto “We&here”: IUSVE e ISMM insieme per la cittadinanza attiva

Pubblichiamo l’articolo sulla sperimentazione nei mesi di marzo e aprile 2023 con alcune classi terze dell’Istituto salesiano San Marco (ISSM) vede coinvolta in co-design anche l’area di pedagogia dello IUSVE.

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Il progetto di sperimentazione «We&Here», che usa «First life» come piattaforma digitale, è mirato a rilevare bisogni e stimolare la cittadinanza attiva dei giovani è stato sperimentato nei mesi di marzo e aprile 2023 su un paio classi terze di indirizzo tecnico dell’Istituto salesiano San Marco di Mestre (ISSM) mentre parallelamente è stato costituito un percorso di ricerca che ha previsto un’opera di co-design gestita dal Dipartimento di Informatica dell’Università di Torino per la parte tecnologica e dall’Area di Pedagogia dell’Istituto universitario salesiano di Venezia (IUSVE) per quanto concerne la parte educativa. La sperimentazione si è svolta parallelamente sia sull’esplorazione di percorsi di cittadinanza attiva in presenza, all’interno dell’aurea urbana di Mestre, sia sui territori digitali del futuro grazie alla sperimentazione della piattaforma «FistLife». Nel corso delle 16 ore complessive di laboratorio i giovani protagonisti hanno fatto emergere la loro visione del territorio, le loro paure, le necessità in ambito di mobilità e autonomia.

«La nostra non è stata soltanto un’operazione di ricerca e sperimentazione – ha dichiarato Marco Emilio, coordinatore dei corsi di baccalaureato/lauree triennali in Pedagogia dello IUSVE e referente scientifico del progetto –  ma è stata addirittura in grado di modificare la tecnologia posta a servizio dell’itinerario di educazione civica. Abbiamo, infatti, chiesto e ottenuto particolari modifiche della piattaforma First Life rispetto alle esigenze di esplicitazione dei bisogni dei giovani che hanno partecipato al progetto».

Gli studenti dell’ISSM hanno incontrato anche l’assessore del comune di Venezia Laura Besio e il dirigente Giovanni Braga per presentare il lavoro di mappatura dei loro bisogni nel territorio in cui vivono e proposte di iniziative per il miglioramento.

«Abbiamo aiutato i ragazzi a intrecciare letteratura, arte e valori che possono contribuito nel passato al buon e cattivo governo – ha spiegato Mauro Cassiani, docente di italiano e coordinatore dei percorsi di educazione civica all’Itt. San Marco – e li abbiamo aiutati a entrare in una relazione sociale e politica con il territorio, dimostrando loro che si può dialogare con chi ha responsabilità e può prendere decisioni».

Si aprirà poi una seconda fase di questo progetto, nell’anno accademico 2023/24, che indagherà come le tecnologie di blockchain possono sviluppare economia circolare e partecipazione nei territori.

 

 

Italia – Addio a don José Manuel Prellezo, SDB

Dall’agenzia salesiana ANS.

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(ANS – Roma) – È venuto a mancare ieri, giovedì 16 marzo 2023, il salesiano spagnolo don José Manuel Prellezo, per oltre 30 anni illustre studioso e docente dell’Università Pontificia Salesiana (UPS), nonché autore di un’ampia serie di contributi nuovi, originali, critici nello studio del pedagogista Manjón, della storia della pedagogia spagnola e della storia salesiana. Don Prellezo ha raggiunto la Casa del Padre con 90 anni d’età, 74 di vita salesiana e 64 di vita sacerdotale.

Nato ad Espinama, nella Comunità Autonoma della Cantabria, il 21 aprile 1932, era diventato salesiano il 16 agosto nel 1949, presso Mohernando, ed era stato ordinato sacerdote il 24 giugno 1959 a Madrid.

Dal 1959 al 1961 ha svolto vari incarichi come professore e catechista nell’aspirantato di Cambados e come professore nello studentato filosofico di Medina del Campo.

Nel 1961 ha iniziato gli studi superiori di Pedagogia al Pontificio Ateneo Salesiano dove ha conseguito la Licenza in Filosofia-Pedagogia nel 1965 e ha fatto poi i corsi di Dottorato.

Dal 1965 al 1967 è stato professore nell’Istituto di Ourense e professore e catechista nello studentato teologico di Salamanca. Ottenuto il Dottorato in Pedagogia nel 1968 con la tesi pubblicata dal titolo “Fuentes de los escritos pedagógicos manjonianos”, è stato inviato dall’obbedienza al Pontificio Ateneo Salesiano nel 1968.

Dal 1969 in poi ha tenuto corsi di metodologia del lavoro scientifico e di Storia della Pedagogia, prima in qualità di assistente, poi di docente aggiunto (1970-1973), quindi come professore straordinario (1973-1976) e infine come ordinario (1976-2002), apprezzato per la sua competenza e la qualità didattica del suo insegnamento.

A questo lavoro di base si sono aggiunti altri impegni assai impegnativi, come la Condirezione della rivista Orientamenti pedagogici, la Direzione dell’Istituto di Teoria e Storia dell’Educazione e della Pedagogia, del Centro Studi Don Bosco e la responsabilità di vicario nella comunità “San Domenico Savio”.

Negli oltre trent’anni di docenza universitaria, don Prellezo ha prodotto un’ampia serie di studi che hanno offerto contributi nuovi, originali, critici nello studio del pedagogista Manjón, della storia della pedagogia spagnola e della storia salesiana. Lo comprovano una dozzina di volumi di cui è autore e un’altra quindicina di libri curati o composti in collaborazione con altri autori, senza contare gli oltre 120 articoli di riconosciuto valore scientifico pubblicati in varie riviste e dizionari. Né va dimenticata la sua partecipazione a numerosi convegni e incontri scientifici.

Per la sua apprezzata competenza in campo storico è stato chiamato a ricoprire incarichi prestigiosi: membro rispettivamente del comitato consultivo della rivista Educación y Futuro del Centro universitario «Don Bosco» di Madrid; dell’Istituto Storico Salesiano (ISS) e dell’Associazione Cultori di Storia Salesiana (ACSSA); inoltre, socio ordinario della Società Spagnola di Pedagogia; e, infine, Direttore della collana Fuentes y Documentos de Pedagogía pubblicata dalla “Editorial CCS” di Madrid.

Nella lettera per il suo emeritato, l’allora Rettor Maggiore, Don Pascual Chávez Villanueva, scrisse: “Ripercorrendo gli anni della sua vita e in modo particolare quelli della sua attività all’UPS, si resta ammirati per l’assidua e infaticabile dedizione con cui ha svolto il Suo servizio accademico. Entrando nella nostra Congregazione, Lei ha potuto sviluppare in modo assai apprezzabile le doti ereditate dalla Sua famiglia e dallo stesso ambiente delle sue origini: un’instancabile laboriosità e la puntigliosa tenacia, accompagnata da salesiana serenità, nel compiere gli incarichi che le sono stati successivamente affidati nell’Università e nella vita della comunità religiosa”.

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Messina: Seminario di Pedagogia

Oggi, Martedì 25 ottobre, alle ore 17: 00 presso l’Istituto Teologico San Tommaso di Messina si svolgerà il Seminario di Pedagogia dal titolo “Acqualunquecosto: musica, arte e sostenibilità, insieme, a distanza”. Di seguito i dettagli nell’articolo del sito Insieme.

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Martedì 25 ottobre alle ore 17: 00 presso l’Istituto Teologico San Tommaso di Messina si svolgerà il Seminario di Pedagogia dal titolo “Acqualunquecosto: musica, arte e sostenibilità, insieme, a distanza”. L’incontro, che vedrà la partecipazione del prof. Nicola Antonazzo, Coordinatore del Seminario, del prof. Valerio Ciarocchi e del dott. Franco Pistono, restituisce i risultati di un progetto di educazione alla sostenibilità, a distanza, che ha visto coinvolti 2000 bambini delle scuole primarie del Vercellese. La musica e l’arte, veri pilastri dell’educazione, possono contribuire a far sentire uniti i giovani, nonché le famiglie, offrendo loro un lavoro di sintesi in cui specchiarsi come società. Il Seminario è altresì occasione per offrire un contributo in termini di riflessione al Global Compact on Education, il Patto Educativo Globale promosso da Papa Francesco nel 2020.

Il Seminario, promosso dall’ Istituto Teologico San Tommaso in collaborazione con il anni Centro di Pedagogia Religiosa “Giovanni Cravotta”, la Biblioteca “Don Candido Ravasi” e l’Osservatorio  Mditerrneo della gioventù, segna l’inizio dei Pomeriggi di Panteno e delle attività di Formazione continua previste dall’Istituto per l’anno accademico 2022-2023. Un cartellone ricco di eventi caratterizzati dall’interesse culturale aperto oltre i confini della teologia.

Quest’anno saranno offerti tre tipologie differenti di eventi: a) conferenze magistrali con tematica unificata; b) simposi di studio a tenore accademico aperti a tutti; c) incontri liberi a piccoli gruppi: presentazione di libri e ricerche, discussioni a tema con esperti. Incontri che si snoderanno lungo i prossimi mesi e che costituiscono un servizio qualificato alla cultura e all’educazione nello stile salesiano. La partecipazione è libera, gratuita e aperta a tutti.

I Pomeriggi di Panteno si tengono a cadenza programmata il martedì dalle 17:00 alle 18:00; le Conversazioni letterarie si tengono periodicamente il martedì alle ore 18:00; le altre attività seguono
una programmazione specifica.

Per info è possibile contattare i Referenti di Istituto all’indirizzo itst@itst.it

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Community Lab: la parola dell’esperto

Emanuele Fusi, pedagogista ed esperto di educazione, riassume la situazione attuale del percorso di community lab in questo video sintesi in cui racconta le peculiarità dell’incontro tra formatori esterni e la comunità: le scoperte e le sorprese che ne derivano. In attesa di ulteriori aggiornamenti si propone, di seguito, il video.

Emanuele Fusi – Pedagogista