Articoli

RMG – Giornata Missionaria Salesiana 2023: il Vangelo della Creazione

Dall’agenzia salesiana ANS.

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(ANS – Roma)  Riportiamo oggi, 11 del mese, un estratto dell’articolo “Il Vangelo della Creazione”, ad opera di don Joshtrom Isaac Kureethadam SDB, Coordinatore del Settore Ecologia e Creazione presso il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale della Santa Sede, scritto per la Giornata Missionaria Salesiana (GMS3), promossa dal Settore per le Missioni Salesiane. In questa circostanza l’autore sviluppa il tema della GMS – “CURA DEL CREATO – La nostra missione” – approfondendo come il Vangelo della Creazione aiuti a riscoprire il creato con gli occhi della fede.

Seguendo il secondo capitolo dell’enciclica di Papa Francesco Laudato Si’, è possibile affermare che la creazione è Vangelo, è buona notizia. Innanzitutto, la creazione ha una bontà di fondo, come si legge nel Libro della Genesi. “Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona”. (Gen 1, 31). Per un credente, è la bontà fondamentale della creazione agli occhi di Dio che costituisce il valore intrinseco di ogni realtà creata. Le varie creature, volute nel loro proprio essere, riflettono, ognuna a suo modo, un raggio dell’infinita sapienza e bontà di Dio.

La creazione è atto d’amore di Dio. Il nostro universo fisico non è un incidente o un evento fortuito, la parola “creazione” è più che “natura”, perché ha a che vedere con un progetto dell’amore di Dio, dove ogni creatura ha un valore e un significato. Che meravigliosa certezza è sapere che la vita di ogni persona non si perde in un disperante caos, in un mondo governato dalla pura casualità o da cicli che si ripetono senza senso! Ciascuno di noi è voluto, ciascuno è amato, ciascuno è necessario.

Infine, la creazione è una “buona notizia” in quanto è la prima e primordiale rivelazione di Dio. In tutte le tradizioni religiose, ci sono stati innumerevoli uomini e donne, saggi e santi che hanno saputo vedere Dio nello specchio della Sua creazione, come San Francesco d’Assisi.

Nel contesto della crisi ecologica contemporanea, mentre l’umanità affronta lo spettro del collasso stesso della civiltà, bisogna ricordare il mandato di Gesù a tutti i suoi discepoli di “andare e predicare la buona novella ad ogni creatura” (Mc 16,15).

L’articolo integrale è disponibile sul libretto della GMS 2023.

Italia – Settimana Laudato Si’: lettura integrale dell’enciclica allo IUSVE

Dal sito dell’agenzia ANS.

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(ANS – Venezia) – A partire da oggi, mercoledì 25 maggio, sino a domenica 29 maggio, tutti i giorni, con appuntamento alle 8 e alle 18, sul canale YouTube di “Cube Radio”, emittente dell’Istituto universitario salesiano di Venezia (IUSVE), verrà proposta la lettura integrale, suddivisa per brani, della lettera enciclica Laudato Si’, curata da studenti e docenti dell’istituto stesso.

La proposta si inserisce all’interno della Settimana Laudato Si’ e del progetto triennale dello IUSVE “Ecologia integrale e nuovi stili di vita”, giunto ormai al termine del secondo anno di programmazione, che prevede l’attivazione di processi formativi e pratiche di vita mirate a radicare nella vita quotidiana le intuizioni che Papa Francesco ha consegnato nell’enciclica sulla cura della casa comune.

“Il nostro desiderio – ha spiegato il docente IUSVE Cristiano Chiusso, coordinatore insieme a Lorenzo Biagi dell’iniziativa – è quello di unire la comunità dello IUSVE in una lettura a più voci dell’enciclica, offrendo così la possibilità di ascoltare e far proprie le parole del Santo Padre. Vista la centralità della Laudato Si’ all’interno del progetto culturale del nostro ateneo, riteniamo che la sua lettura continua possa facilitarne la comprensione e promuovere la conversione ecologica”.

Aprirà la lettura continua il direttore dello IUSVE, don Nicola Giacopini e concluderà il referente tecnico della commissione IUSVE “Green Dream”, Pierangela Pasqualetto.

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RMG – Nuovo corso per Animatori Laudato Si’

Dal sito dell’agenzia ANS.

(ANS – Roma) – Il Settore per la Pastorale Giovanile dei Salesiani di Don Bosco promuove, in qualità di partner, il prossimo corso di formazione per “Animatori Laudato Si’”, dal titolo “Shema’ Israel – Ascota Israele, Ascoltare con l’orecchio del cuore”, lanciato anche quest’anno dal Movimento Laudato Si’ (LSM).

Il corso è rivolto a tutti coloro che non vogliono sprecare questa crisi, a tutti coloro che sentono il desiderio di animare le proprie parrocchie e comunità nel vivere la dimensione di Chiesa in uscita attenta al grido dei poveri e della terra nei rispettivi contesti, rispondendo a questa chiamata per diventare lievito di una conversione comunitaria, provando ad aprire nei rispettivi ambiti di impegno “nuovi cammini per una ecologia integrale”.

Il “Programma di formazione per Animatori Laudato Si’” è proposto dal LSM nei diversi Paesi in cui opera seguendo una medesima metodologia ed obiettivi formativi, adeguando lo stesso ai diversi contesti.  La metodologia proposta è quella del Vedere, Giudicare, Agire e … “celebrare”.

Si compone di quattro sessioni online della durata di 1 ora, un questionario di valutazione al termine di ciascuna delle quattro sessioni, un progetto applicativo da realizzare durante la Settimana Laudato Si’, dal 22 al 29 maggio 2022, durante la quale prendono un impegno a realizzare un evento per il Tempo del Creato e iniziano a programmarlo.

Le lezioni possono essere seguite anche in differita attraverso le registrazioni ed anche in questo caso sarà richiesto di compilare i questionari di valutazione.

Tutti i dettagli e i moduli di iscrizione sono disponibili qui

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“Chiamati a riBellarsi”: l’iniziativa dell’associazione LaViarte per approfondire la Laudato Sì

Pubblichiamo l’iniziativa della Comunità Laudato sii (Salesiani di Santa Maria La Longa, Udine) su un ciclo di incontri che prendendo spunto dalla Laudato sii, propone pratiche per la gestione del bene comune.
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Sempre più nella nostra quotidianità e dalle notizie che ascoltiamo ci rendiamo conto di quanto una riflessione sui temi dell’ecologia integrale e della sostenibilità sia di fondamentale importanza per garantire un presente migliore e un futuro possibile al pianeta e a chi vive su di esso.
Il ciclo di incontri che vogliamo presentarvi prende spunto dall’Enciclica “Laudato Si” di Papa Francesco, esplorando applicazioni praticabili e ragionevoli negli ambiti della GESTIONE DEL BENE COMUNE, ALIMENTAZIONE, EDUCAZIONE e SALUTE, cercando di proporre un approccio integrale e integrato a queste tematiche, assumendo una prospettiva sociale che si fonda sul riconoscimento della dignità umana e dei suoi diritti fondamentali con una opzione preferenziale per i più poveri.
L’invito è rivolto a TUTTI, in quanto occasioni di incontro tra realtà diverse e conoscenza reciproca, dialogo e collaborazione, affinché si generi una rete di conoscenze ed esperienze, nel perseguimento e rigenerazione del Bene Comune e nell’interesse primario della tutela dell’essere umano.
Vi aspettiamo numerosi!
Per iscrizioni: https://forms.gle/U5uVPXLgwJ7xXNQ39

Inaugurazione anno accademico IUSVE: al centro, l’ecologia integrale a partire dalla “Laudato si'”

Il 20 febbraio 2021, dal Campus di Venezia Mestre in streaming, si è celebrato il Dies Academicus dello Iusve per l’a.a. 2020-2021. Il prof. Michele Marchetto, Vice-Direttore Iusve alle attività accademiche e alla formazione, racconta la giornata e gli interventi che ci sono stati.

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La giornata si è svolta sotto il segno del progetto triennale che lo Iusve ha lanciato a settembre 2020, “Ecologia integrale e nuovi stili di vita”, uno sviluppo molto articolato della Laudato si’ di Papa Francesco: iniziative di ricerca scientifica e di riflessione con esperti e docenti di altre sedi universitarie, potenziamento di una rete di relazioni con istituzioni ed enti green, e azioni che testimonino il cambiamento personale e culturale richiesto dall’ecologia integrale.

Su questa linea il momento centrale della giornata, la prolusione del dott. Michele Candotti, è stata preceduta dagli interventi del Presidente Iusve e Ispettore dei Salesiani Nordest, don Igino Biffi, e dalla riflessione del Decano della Facoltà di Scienze dell’Educazione dell’Università Pontifica Salesiana di Roma, prof. don Mario Llanos. L’uno ha condiviso con la comunità dello Iusve, docenti, studenti, dipendenti e amici, la posizione del recente XXVIII Capitolo Generale della Congregazione Salesiana in materia di educazione ambientale; l’altro si è soffermato sulla “cura”, sollecitata dalla vulnerabilità e dalla fragilità del mondo, non solo dell’uomo.

La prolusione del Dies Academicus, dal titolo Antropocene. Il potere di distruggere e il potere di riparare, è stata tenuta dal dott. Michele Candotti, da molti anni protagonista e testimone del destino del pianeta nello scenario internazionale. Egli, infatti, è attualmente Capo Gabinetto e Direttore dell’Ufficio Esecutivo dell’Agenzia ONU per lo sviluppo (United Nations Development Programme, New York), che opera in 165 Paesi con oltre 18.000 persone sul campo, spesso in situazioni di crisi e di emergenza. Candotti ha maturato una lunga esperienza internazionale, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo, dapprima alla Direzione Generale allo Sviluppo della Commissione Europea, in Zambia e in Kenya, poi come Capo Gabinetto e Consigliere Principale dell’Agenzia ONU per l’Ambiente (UNEP, Nairobi), oltre ad essere stato Direttore Generale del WWF Italia per un decennio.

Il suo intervento ha mostrato tutta la complessità della riflessione ecologica, centrale nella programmazione e nell’attività accademica dello Iusve. In particolare ha messo in luce la contraddizione fra lo straordinario potere della conoscenza di cui dispone l’umanità, e la scelta consapevole di ignorarne gli esiti. Evidenti sono le responsabilità della politica e dell’economia: quattromila generazioni potrebbero vivere e morire prima che l’anidride carbonica rilasciata dall’inizio della rivoluzione industriale ad oggi venga spazzata dalla nostra atmosfera; e tuttavia i responsabili delle decisioni continuano a sovvenzionare i combustibili fossili, prolungando la nostra dipendenza dal carbonio. Nei fragili equilibri che ne derivano, l’attuale pandemia potrebbe portare l’uomo a guidare il progresso verso obiettivi di sviluppo sostenibile con una politica ambiziosa, coraggiosa nelle scelte di protezione sociale e capace di un accordo mondiale sul debito. Il nostro futuro non riguarda la scelta fra persone o alberi, fra lotta alla povertà e difesa di specie in via di estinzione. Piuttosto, ha concluso Candotti, si tratta di scegliere di fare le cose in modo diverso: scegliere se usare la conoscenza come potere di riparare, o l’ignoranza come arma di distruzione.

A seguire, il Direttore dello Iusve, prof. Don Nicola Giacopini, ha presentato la ricca relazione annuale sull’attività accademica, spaziando sui numerosi contributi delle tre Aree dei corsi di laurea, Psicologia, Pedagogia e Comunicazione ed educazione. 

Il saluto del Rappresentante degli studenti ha introdotto la consegna dei “Premi al merito” agli studenti dei Baccalaureati e della Licenza, che ha preceduto il solenne Atto Accademico finale.

 

 

CORSO DI FORMAZIONE ON LINE ANIMATORI LAUDATO SI’

Il Movimento Cattolico Mondiale per il Clima (Global Catholic Climate Movement – GCCM) propone “Va e ripara la nostra casa” un corso online per formazione di Animatori Laudato Si.
Il corso si propone in risposta alla chiamata della Chiesa a prendersi cura del Creato da parte di tutti i fedeli.

Pur svolgendosi on line, il corso viene lanciato simbolicamente da Assisi, luogo in cui il crocifisso chiamò il giovane Francesco dicendogli: “Francesco, va’ e ripara la mia casa”.

Di seguito si riporta il comunicato stampa dell’iniziativa, insieme al link al programma completo:

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Carissimi,

con immensa gioia, vi annunciamo che l’Editrice Elledici insieme al Movimento Cattolico Mondiale per il Clima (Global Catholic Climate Movement – GCCM) propone il nuovo Corso on line di formazione Animatori Laudato Si’, dal 13 aprile al 4 maggio 2021, come risposta all’appello urgente per la cura della nostra casa comune lanciato da Papa Francesco nell’Enciclica Laudato Si’. Gli Animatori Laudato Si’, formati dal Movimento in tutto il mondo, sono circa 17000, distribuiti su 73 paesi nei cinque continenti. In Italia il programma è stato avviato nel 2019 e la nostra rete conta circa 2000 animatori.

Il corso inizierà martedì 13 aprile e si compone di 4 sessioni on line della durata di un’ora, un questionario di valutazione al termine di ciascuna delle 4 sessioni, un progetto applicativo da realizzare durante la Settimana Laudato Si’, dal 17 al 24 maggio 2021, e un impegno a realizzare un evento per Tempo del Creato. Le lezioni potranno essere seguite anche in differita attraverso la registrazione ed anche in questo caso sarà richiesto di compilare i questionari di valutazione. A seguito della partecipazione ai quattro incontri, all’invio dei questionari compilati e all’organizzazione di un’attività per la Settimana Laudato Si’, i partecipanti riceveranno il certificato di Animatore Laudato Si’. La presentazione del corso con il programma completo è disponibile a questo link.

Antonio Caschetto
Coordinatore dei programmi, Italia, Movimento Cattolico Mondiale per il Clima

Per maggiori informazioni

Il Papa ringrazia gli studenti dello IUSVE per il cammino di Avvento con la Laudato sì: “Coinvolgete atri giovani”

«Ringrazio i giovani dell’Istituto Universitario Salesiano IUSVE e “Cube Radio”, di Venezia “per aver preparato un cammino di Avvento ispirato alla Parola di Dio di ciascuna domenica e alla Lettera Enciclica Laudato si’. Vi invito a coinvolgere altri giovani e utenti della rete nella preparazione del Santo Natale, diffondendo, anche attraverso i social media di Vatican News, la Parola di Dio e invitandoli alla cura della casa comune. Io prego per voi e voi pregate per me».

Così Papa Francesco, in un videomessaggio, diffuso oggi ha ringraziato i giovani di IUSVE per il loro importante progetto che partirà in vista dell’Avvento.

«Avvento Green Dream» è un progetto nato allo IUSVE per creare un accompagnamento quotidiano per l’Avvento alla luce della Laudato Si’ attraverso 26 frasi estratte dalla Lettera enciclica e altrettante icone che ne raccontano con grafica fresca e attuale un aspetto saliente insieme ad una domanda che aiuta a concretizzare nella propria vita la cura della casa comune. Il percorso che grazie alla collaborazione con la Don Bosco Green Alliance sarà diffuso attraverso i canali social dell’ente anche in Inglese, Portoghese e Spagnolo è suddiviso in quattro macro temi uno per ciascuna domenica di Avvento, accompagnati anche questi da un breve video e da un versetto tratto dalla Sacra Scrittura. Tutte le informazioni per aderire all’itinerario di Avvento si trovano sul sito www.cuberadio.it.

«Stiamo sperimentando un nuovo modo di fare comunicazione pastorale attraverso le immagini e il linguaggio simbolico – spiega Marco Sanavio direttore di Cube Radio – L’incoraggiamento di papa Francesco ci spinge ad impegnarci ulteriormente sul fronte della cura per l’ambiente e le persone, che si rivela anche la nostra modalità per tener viva la speranza in un momento così difficile come quello che stiamo attraversando».
Il gruppo di lavoro che ha lavorato al progetto è composto dai docenti Luca Chiavegato e Federico Gottardo, da Jasmine Pagliarusco, social media manager di Cube Radio e dalla studentessa di comunicazione Marica Padoan, autrice delle icone e coordinato da Marco Sanavio, direttore dell’emittente accademica oltre che da Michele Lunardi responsabile dell’Ufficio comunicazione coordinata. La consulenza teologica è del professor Carlo Meneghetti.

«Grande è stata la gioia e l’onore nell’aver ricevuto un video messaggio di ringraziamento da parte di Papa Francesco per la nostra iniziativa – ha aggiunto don Nicola Giacopini, direttore di IUSVE- I nostri studenti e tutti i collaboratori sono rimasti commossi per l’attenzione e l’affetto dimostrato che ricambiamo con l’impegno di divulgare sui social e nei luoghi digitali in particolare con il coinvolgimento dei giovani di tutto il mondo i video preparati da Cube Radio. Accogliamo con passione e creatività l’invito a custodire e a prenderci cura della Casa Comune perché questo Avvento e questo Natale ci prepariamo ad accogliere il Santo Bambino nel nostro cuore e nel Mondo con speranza e pace. Grazie Papa Francesco non mancheremo di pregare per Lei».

 

Sul Delta del Po un nuovo “Giardino Laudato si’”: i reporter di Cube Radio lo raccontano su Vatican News

Alcuni giovani reporter  dello IUSVE hanno partecipato alla realizzazione di una serie di storie per Vatican News sulla Laudato sì. Ecco la prima:

di Asia Galvani

Una “buona e felice interconnessione tra risorse del territorio, vita dell’uomo, attività produttive, educative, sociali, economiche, civiche, cura della natura e del creato, nel rispetto degli eco-sistemi e delle biodiversità”. Questo il Giardino Laudato si’, sorto nel cuore del Parco regionale veneto del Delta del Po, nelle parole del cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale che ha fortemente voluto l’iniziativa. Un progetto inaugurato a Rosolina, in provincia di Rovigo, domenica 4 ottobre alla presenza del porporato, con autorità civili, militari e religiose. È stato promosso da sette comuni del territorio, oltre a Rosolina, Ariano nel Polesine, Corbola, Loreo, Porto Viro, Porto Tolle, Taglio di Po, dalla Regione Veneto e da Veneto Agricoltura.

Gli interventi

Un progetto che rivela “un nuovo modello di sviluppo caratterizzato dal rispetto della terra e dalla custodia tra le persone”, ha spiegato all’evento suor Alessandra Smerilli, coordinatrice della taskforce “Economia” della Commissione vaticana per il Covid-19 e tra i principali coordinatori della giornata insieme al sindaco di Rosolina, Franco Vitale. Un segno, ha aggiunto la salesiana, per uscire “migliori” anche dalla crisi legata al coronavirus. L’appuntamento ha visto alternarsi, dopo i saluti istituzionali del presidente della regione Veneto Luca Zaia, le testimonianze tra gli altri del cardinale Turkson, di suor Smerilli, di Alessio Pecorario, coordinatore della taskforce “Sicurezza” della Commissione vaticana Covid-19, di Beatrice Finh, direttore esecutivo dell’International Campaign to abolish nuclear weapons (Nobel per la Pace 2017). Don Joshtrom Isaac Kureethadam, responsabile dell’Anno dell’anniversario speciale Laudato si’ e coordinatore della taskforce “Ecologia” della Commissione vaticana Covid-19, all’inaugurazione ha voluto sottolineare il “significato spirituale del giardino”, cioè il luogo “dove siamo con il Creatore, con Dio stesso”, ma anche “in comunità, con le persone accanto a noi e in comunione con la terra”. Il giardino diventa dunque il segno dell’“unione con il Creatore, unione tra di noi e unione con la terra e tutte le creature”.

La cornice musicale

A fare da collante tra i vari interventi, la voce del tenore Francesco Grollo: “la musica – ha messo in risalto – è un messaggio universale che è un abbraccio per tutti e collega la terra al cielo”. Quindi, accompagnato dall’Orchestra ritmico-sinfonica italiana diretta dal maestro Diego Basso, dai cori Art Voice Academy e Opera House, ha impreziosito l’evento con il “Concerto per l’Ecologia integrale”, tenutosi su una piattaforma galleggiante affacciata sulla laguna. Grande emozione tra i presenti durante l’esecuzione dei brani “Tu ci sei” e “Canto della terra”, accompagnati al pianoforte dal loro stesso compositore Francesco Sartori, due proposte originali che nel testo riconducono ai valori espressi nella Laudato si’. Terminata l’esecuzione gli orchestrali si sono accorti con sorpresa che la piattaforma galleggiante si era progressivamente e lentamente inclinata, seguendo il ritmo della marea. “La dolcezza della natura – ha chiosato il maestro Basso – ci ha accompagnato e portato dove desiderava che fossimo”.

Il patto tra uomo e natura

Al termine, il cardinale Turkson ha inaugurato la Cappella Laudato si’, una Living Chapel, che richiama quella nata in giugno all’Orto Botanico di Roma: lo ha fatto alla presenza di un rappresentante per ciascun continente, così da sancire una sorta di patto globale stretto dall’uomo con la natura. “Abbiamo voluto un segno semplice, leggero, che non intaccasse – ha spiegato l’architetto Cucinella, autore della Cappella Laudato si’ sul Delta del Po, nell’illustrare la struttura – ciò che di bello e profondo la natura ci offre con il suo essere, ma si fondesse con essa”. Un momento particolarmente toccante, anche perché accompagnato da una straordinaria esecuzione del Panis Angelicus e dai colori rosati del tramonto, che ha visto tutti i presenti radunarsi.

Le risonanze dei giovani

“Sono davvero orgogliosa che questo Giardino si trovi proprio nella mia città – ha affermato Irene Duò, sedicenne di Rosolina che ha affiancato il cardinale Turkson e don Kureethadam durante la celebrazione di benedizione della Cappella – e ho vissuto una forte emozione quando, insieme ad altri giovani, ho consegnato una pianta direttamente nelle mani del cardinale, che ha poi composto un piccolo vivaio in cassette di legno. Il problema dell’ambiente – ha proseguito Irene – è il più urgente che avvertiamo e mi sono sentita caricata di forte responsabilità perché ho compreso meglio, nel corso dell’evento, che ogni nostra azione può consegnare a chi ci sta intorno un ambiente migliore”. Marica Padoan, ventunenne originaria di Treviso, ha raccontato l’evento con la sua fotocamera, passione che si augura possa diventare parte della propria professione futura. “Scattando le foto – ha spiegato la giovane – mi sono resa conto di quanta attenzione sia stata posta nell’inserire armonicamente i manufatti dell’uomo in questo Giardino. Aver scoperto alcuni risvolti della Laudato si’, attraverso l’immersione diretta in una straordinaria cornice naturale, è stato un dono”.

Vatican News

IUSVE, inaugurato l’anno accademico partendo dall’ambiente

Pubblichiamo la notizia uscita su “Venezia Today” sull’inaugurazione dell’anno accademico dello IUSVE.

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Ricomincia su nuove basi l’anno accademico di Iusve (Istituto universitario salesiano di Venezia), con inaugurazione il 20 febbraio prossimo, che fa dei temi dell’ecologia e dell’ambiente i punti di partenza per riscrivere il messaggio educativo. Il documento di riferimento per l’unversità dei salesiani di Venezia, e per il campus della Gazzera, è l’enciclica di papa Francesco, Laudato sì, con la riflessione sul cambiamento climatico, sul tema dell’acqua, dell’inquinamento, delle diseguaglianze sociali: è il Green Dream, ma dalla teoria Iusve passa direttamente alla pratica. 

Si parte dal rendere più sostenibile la produzione di energia da pannelli solari portandola dal 10% al 30% in tre anni e si pratica quanto è più possibile la differenziata dei rifiuti. L’università distribuisce borracce Iusve agli studenti, per ridurre la circolazione di plastica nel campus. Qualche mese fa è partita l’iniziativa dell’armadio etico: si promuovono marchi di abbigliamento che, dai calzini ai giubbotti, utilizzano materiali compatibili, lavorazioni sostenibili e prestazioni lavorative ben retribuite. Quest’anno è partita una convenzione con il Comune di Venezia per il bike sharing. Già installate due zone di parcheggio in via dei Salesiani e in via Calabria, e un un posto alla stazione di Mestre riservato agli studenti Iusve.

Piccola rivoluzione anche per le aule: con un progetto da 150 mila euro l’università ne ricava 29 tra Mestre e Verona, e con un investimento di altri 250 mila provvede all’installazione di telecamere professionali per coinvolgere a lezione anche gli studenti che non possono essere presenti dando loro la possibilità di interagire con la classe, durante il corso. Una “piccola” università con benefici in termini organizzativi. Visto che il numero è chiuso, circa duemila studenti ammessi ogni anno, è più agevole la didattica duale per alternare lezioni in presenza e non.

L’enciclica papale sull’ecologia “integrale” ha invaso anche i programmi delle lezioni e dei corsi, la preparazione dei docenti, del personale, la ricerca e i convegni. L’eco-psicologia nel seminario che Iusve ha tenuto da poco all’Irccs San Camillo ha trovato applicazione nella riabilitazione dei pazienti all’aperto, a contatto con orti e giardini. L’apertura al confronto con altri movimenti ambientalisti come quello di Greta Thunberg c’è, anche a livello locale, spiegano il direttore Iusve e il suo vice, Nicola Giacopini e Lorenzo Biagi. Sono gli studenti stessi a porre l’accento su certi temi e la rete con altre realtà è importante per cambiare lo stato delle cose. Nella formazione sono stati lanciati un corso di “Ecologia integrale”, uno di “Creative green fashion lab”, un corso di alta formazione e una borsa di studio sul tema ecologico.

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Europa e ambiente

di Renato Cursi

Il 24 maggio scorso, nel giorno in cui si celebra la memoria liturgica di Maria Aiuto dei Cristiani, la pastorale giovanile e tutta la Chiesa italiana sono potute tornare a celebrare l’Eucaristia domenicale con il popolo, dopo oltre due mesi di sospensione per prevenire il contagio pandemico. In tale data ricorreva, inoltre, il quinto anniversario della prima Lettera Enciclica di Papa Francesco: Laudato si’, sulla cura della casa comune. Questa coincidenza provvidenziale ha probabilmente aiutato molte persone a fare sintesi tra il desiderio di un nuovo inizio, pur tra nuove e non semplici sfide, e il richiamo alla cura del creato. Questo richiamo è risuonato in questi mesi tanto nelle iniziative intraprese a più livelli per celebrare il quinto anniversario di quest’Enciclica, quanto nelle immagini che molti di noi hanno ammirato a distanza nei giorni dell’isolamento forzato: immagini di un ambiente e di una natura che tornavano a respirare dopo anni di sofferenza sotto i colpi della progressiva antropizzazione del pianeta. Acque di nuovo limpide, animali a loro agio negli spazi urbani, immagini satellitari ripulite dalle nuvole dell’inquinamento atmosferico.

A sostegno di questo appello alle nostre coscienze, sono poi stati pubblicati diversi studi scientifici internazionali che hanno certificato la correlazione tra inquinamento dell’aria e diffusione del contagio del coronavirus. Tutto ciò faceva sperare che avremmo imparato la lezione. “Andrà tutto bene”, “questa crisi è un’opportunità”, “ne usciremo migliori”, ci ripetevamo nelle settimane di isolamento domestico. Eppure appena si è potuti ripartire, in Italia abbiamo preferito, per fare un esempio tra i tanti possibili, la produzione all’educazione. Molte fabbriche sono tornate a produrre senza tradurre questo tempo in un’opportunità di conversione ecologica, mentre milioni di studenti, docenti ed educatori sono rimasti a casa senza indicazioni chiare per una ripartenza. Diversi fiumi sono tornati ad essere inquinati, code chilometriche di macchine si sono riproposte in luoghi di consumo non sostenibile e alcune altre brutte abitudini sono riemerse.

Guardando oltre queste prime reazioni, tuttavia, possiamo riconoscere di avere imparato qualcosa. Volenti o nolenti, abbiamo constatato di essere impreparati, in Italia come altrove, a sfide globali come questa. Abbiamo appurato che la globalizzazione comporta anche la condivisione mondiale dei rischi di uno sviluppo incurante di quelli che etichetta come “effetti collaterali”. Una volta di più, l’Italia e gli altri Stati Membri dell’Unione Europea hanno risposto inizialmente in ordine sparso, mostrando la debolezza e le contraddizioni di un’Unione fondata quasi unicamente sui valori del mercato. Non paghi, quando hanno compreso di dover rispondere insieme, è ancora all’economia e alla finanza che questi Stati hanno voluto affidare la cosiddetta “ripresa” (“Recovery”), concetto peraltro che guarda ad un ritorno al passato piuttosto che “ricostruire” o “ripensare” il futuro.

 

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