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XV Esposizione Nazionale dei Capolavori 2024: I giovani talenti di oggi, la nostra scommessa di domani

Pubblichiamo il comunicato stampa del CNOS-Fap nazionale e dell’Ispettoria Lombardo Emiliana sull’evento di lancio della XV Esposizione nazionale dei Capolavori.

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Si è concluso con successo l’Evento Lancio dell’Esposizione Nazionale dei Capolavori – edizione 2024 che ha avuto luogo presso l’Istituto Salesiano Sant’Ambrogio di Milano giovedì 29 febbraio, organizzato dalla Sede Nazionale del CNOS-FAP (Centro Nazionale Opere Salesiane – Formazione Aggiornamento Professionale).

L’Esposizione dei Capolavori, che vede il suo svolgimento dal 2008, è l’ambiente per eccellenza dove le aziende entrano in gioco da leader, protagoniste nel misurare il livello di preparazione professionale degli allievi, e l’evento in cui si rafforza e consolida la sinergia tra il mondo del lavoro e il Centro di Formazione professionale. Nella cornice del grande Auditorium Don Bosco, il pubblico presente è stato accolto dal saluto iniziale del Direttore della Formazione del CNOS-FAP Nazionale Fabrizio Tosti che ha presentato i relatori e il programma della giornata.

 In apertura è intervenuto don Roberto Dal Molin, superiore dell’ispettoria salesiana lombardo emiliana, dando il benvenuto agli allievi, alle aziende e agli ospiti presenti. Nel suo saluto ha sottolineato come “con una seria preparazione professionale ogni giorno cerchiamo di dare ai ragazzi una solida formazione umana perché non solo si integrino nel contesto civile, ma siano una risorsa per la società e investano il loro talento per la crescita oggi del Paese che sarà domani”.

L’introduzione è proseguita con il saluto di don Giuliano Giacomazzi, Direttore Generale del CNOS-FAP, che ha sottolineato il rapporto proficuo che si instaura tra i giovani e gli adulti con l’Esposizione Capolavori. Inoltre ha messo in luce come per Don Bosco i ragazzi siano sempre stati soggetto dei suoi sogni e progetto e mai oggetto. “Chiede loro di essere protagonisti, di essere convinti di essere capaci anche delle cose più difficili. Don Bosco con il suo coraggio ci racconta che questo funziona, scommettere su di loro è la scelta vincente”.

Terminati questi due primi interventi sono stati presentati i relatori della tavola rotonda, moderata da Sergio Slavazza. La parola è stata subito lasciata al Cardinale Ángel Fernández Artime, Rettor Maggiore Superiore dei Salesiani, il quale ha indicato come la cosa più importante per Don Bosco sia stata preparare i suoi ragazzi per la vita, dando loro un’altra prospettiva futura. “Aveva capito che i suoi ragazzi avevano dignità, potenzialità e possibilità di cambiare la loro vita. Questa cosa all’apparenza semplice ci dice che anche oggi è possibile, non tutti i giovani potranno esprimersi ai più alti livelli, ciononostante questo non importa, a tutti è importante dare l’opportunità di una formazione base, adatta a sopravvivere con dignità, con rispetto”.

A dare voce alle istituzioni è stata Simona Tironi, Assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Lombardia, la quale ha rimarcato l’importanza della formazione professionale perché da essa “passa il futuro della nostra società e che a sua volta passa dall’investimento sul presente dei giovani”. In un secondo momento si è soffermata sulla centralità del rapporto tra aziende e ambienti formativi portando ad esempio le sinergie attive nel contesto regionale lombardo che alzano la qualità dei percorsi professionali degli allievi e favoriscono l’inserimento lavorativo alla conclusione del percorso di studio.

Giovanni Brugnoli, Vicepresidente di Confindustria con delega al Capitale Umano, rappresentante significativo del mondo produttivo, ha posto l’attenzione su come le competenze richieste dal mondo del lavoro cambino ad una velocità sempre maggiore. A tale cambiamento si può rispondere in due modi: “subire in modo passivo il cambiamento, allontanandoci sempre più dal concetto di lavoro attivo, la seconda strada è più auspicabile ed è cavalcare il cambiamento e possiamo farlo solo con le competenze”. Anche per  il Vicepresidente Brugnoli “l’alleanza tra imprese, scuole e territorio è strategica e sarà la soluzione vincente per garantire il futuro ai nostri ragazzi”.

Per dare completezza e centralità ai protagonisti dell’Esposizione Capolavori, hanno portato la loro testimonianza due ex allievi del Centro di Formazione Professionale di Arese, Andrea Ciotti e Daniele Lodigiani, i quali hanno raccontato come l’esperienza formativa scolastica e l’interazione diretta con il mondo della aziende abbia identificato punto cardine per la propria vita professionale. In sala, e attraverso alcuni contributi video, erano presenti molte grandi imprese e aziende nazionali ed internazionali che quotidianamente sono stakeholders dei Centri di Formazione Professionale salesiani del CNOS-FAP e collaborano per il raggiungimento degli obiettivi formativi dei giovani attraverso l’innovazione tecnologica e il know-how dei propri professionisti.

L’evento si è concluso con un ricco buffet allestito negli spazi adiacenti l’Auditorium, preparato e gestito dai ragazzi e dai formatori del corso “Operatore della Ristorazione” del Centro di Formazione Professionale dei Salesiani di Arese.

RMG – La sfida della Formazione nell’oggi della Congregazione. Intervista al Cardinal Ángel Fernández Artime

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – Prosegue il ciclo di appuntamenti della serie “Quali Salesiani per i giovani di oggi?”, sulle Linee Programmatiche per la Congregazione Salesiana dopo il Capitolo Generale 28°. Nella giornata di sabato prossimo, 9 dicembre 2023, ad intervenire sarà direttamente il Cardinal Ángel Fernández Artime, Rettor Maggiore dei Salesiani, chiamato ad offrire spunti e intuizioni a partire dal tema “La sfida della Formazione nell’oggi della Congregazione”.

Durante l’intervista don Giuliano Giacomazzi, Presidente del Centro Nazionale Opere Salesiane-Formazione Aggiornamento Professionale (CNOS-FAP), rivolgerà al Rettor Maggiore diverse domande, che serviranno ad investigare la materia: quali sono le condizioni essenziali perché una comunità salesiana possa essere il primo luogo di formazione? E quali gli elementi di forza della formazione salesiana? E ancora: quali sono i rapporti della formazione salesiana con la missione salesiana, e della formazione con l’esercizio del governo?

Su questi e su molti altri temi, dunque, sarà l’autorevole voce del Cardinale Fernández Artime a gettare luci e traiettorie per il futuro.

Inoltre, anche chi assisterà online all’intervista potrà sottoporre al X Successore di Don Bosco i propri interrogativi, ricorrendo alla consolidata modalità delle domande condivise durante la diretta nelle chat delle trasmissioni.

L’intervista avrà luogo in italiano, ma per rendere accessibile il contributo a tutto il mondo salesiano è prevista anche la traduzione simultanea in inglese, spagnolo, francese e portoghese.

Per assistervi basterà collegarsi dalle ore 9 alle 10:15 (UTC+1) su ANSChannel (il canale YouTube di ANS) ai link seguenti (ITA – ENG – SPA – FRA – POR) dove la trasmissione resterà disponibile per essere rivista anche successivamente.

Quello attualmente in corso è il quarto ciclo di appuntamenti della serie “Quali Salesiani per i giovani di oggi?”, tutti promossi dalla Conferenza delle Ispettorie Salesiane d’Italia (CISI) – Settore Formazione, e dal Centro Studi dell’Opera “Tabernacoli Viventi”. In quest’anno pastorale 2023-2024 gli incontri sono dedicati ad approfondire la quarta Linea Programmatica “la formazione per essere salesiani pastori oggi” e, al tempo stesso, considerato il tema del Capitolo Generale 29, a ragionare su cosa significhi formare salesiani “Appassionati di Gesù Cristo, dedicati ai giovani”.

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Formazione Professionale, intervista a don Giuliano Giacomazzi su Radio Vaticana

Il 4 novembre, durante la trasmissione “Radio Vaticana con voi”, è stato intervistato don Giuliano Giacomazzi sul tema della Formazione professionale.

L’intervista si trova dal minuto 56 del link:

La Parabola dei Talenti e il valore della normalità: l’esperienza della Formazione professionale al Borgo Ragazzi Don Bosco

Dal sito della trasmissione “Pani e pesci” in onda su TV2000, dove è stata raccontata l’esperienza del del centro di formazione Borgo Don Bosco di Roma, con il contributo del direttore generale del CNOS-FAP, don Giuliano Giacomazzi.

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La Parabola dei Talenti dal Vangelo di Matteo – letta da Cesare Bocci  apre la terza puntata di Pani e Pesci, l’economia del Vangelo. La lettura del professore Luigino Bruni, economista della Lumsa di Roma, biblista, si sofferma non sul primo servo, quello che con bravura moltiplica i 5 talenti e nemmeno sull’ultimo, che con timore si limita a sotterrare e a conservare il suo unico talento. Ma si concentra sul comportamento del secondo servo che non fa parte del “club degli eccellenti”.

Di eccellenza, merito, talento e del valore della normalità si discute quindi con Stefania Auci, insegnante e scrittrice, autrice di successo con la saga dedicata alla Famiglia Florio.

Le “ragioni degli altri” affidate all’attrice Paola Tiziana Cruciani rappresentano i punti di vista di due insegnanti. Una che punta all’eccellenza nella formazione dei propri studenti, l’altra che stimola, invece i loro talenti.

Nel servizio di puntata, il racconto dell’esperienza del centro di formazione Borgo Don Bosco di Roma dove la formazione professionale travalica il nozionismo e diventa un’esperienza educativa a 360° per scovare i propri talenti, motivare le proprie passione e indirizzare verso un futuro professionale.

Italia – Insediamento del nuovo Superiore dell’Ispettoria Lombardo-Emiliana: don Roberto Dal Molin

Dall’agenzia ANS.

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Milano, Italia – luglio 2023 – Nella mattina di sabato 22 luglio, presso la Basilica minore di Sant’Agostino a Milano, si è insediato il nuovo Superiore dell’Ispettoria salesiana Lombardo-Emiliana (ILE), don Roberto Dal Molin. La cerimonia d’insediamento, unita alla celebrazione della Messa, è stata presieduta da Juan Carlos Pérez Godoy, Consigliere per la Regione Mediterranea. Presente anche don Giuliano Giacomazzi, già Ispettore ILE, che è stato designato all’ufficio del Centro Nazionale Opere Salesiane – Formazione e Aggiornamento Professionale (CNOS-FAP), con sede a Roma. Alla cerimonia hanno partecipato numerosi rappresentanti delle Comunità Salesiane di ILE, venuti a ringraziare don Giacomazzi e ad accogliere don Dal Molin, insieme a vari Ispettori, salesiani e collaboratori pervenuti dalle altre Ispettorie italiane. Per la Famiglia Salesiana hanno partecipato l’Ispettrice delle Figlie di Maria Ausiliatrice dell’Ispettoria Lombarda (ILO), suor Stefania Saccuman, con molte consorelle; nonché i gruppi di Salesiani Cooperatori, Exallievi, gruppi missionari e anche giovani dalle case. Una menzione particolare, sottolineata nei ringraziamenti da don Giuliano Giacomazzi, è stata riservata ai dirigenti delle Opere salesiane di Varese e Castel de’ Britti, affidate alla gestione dei laici.

 

 

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Il vicepresidente della Camera, Ettore Rosato alle Opere Sociali Don Bosco: Il governo prenda a modello i Salesiani

Pubblichiamo l’articolo uscito su “Il Giorno” di Milano, firmato da Laura Lana, sulla visita  di Ettore Rosato, vicepresidente della Camera dei Deputati, alle Opere Sociali Don Bosco di Sesto San Giovanni.

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«Che il Governo prenda a modello i Salesiani, per programmare la riapertura delle scuole a settembre». A dichiararlo è stato l’onorevole Ettore Rosato, vicepresidente della Camera dei Deputati, che ieri ha visitato le Opere Sociali Don Bosco insieme all’onorevole Marco Di Maio e a don Giuliano Giacomazzi, Ispettore lombardo- emiliano dei Salesiani. «Ci auguriamo che la ministra passi da un istituto come questo per prendere spunto per tornare a far lezione. Il Paese si regge sulla scuola e la riapertura totale è indispensabile: la didattica a distanza non può essere sostitutiva. Siamo forse in ritardo: da febbraio bisognava iniziare i lavori – ha commentato Rosato -. Stiamo chiedendo a Miur e ministero dell’Interno di vietare che le scuole siano usate come seggi elettorali». Da Roma all’istituto di viale Matteotti, dove i parlamentari hanno visitato aule e laboratori e incontrato i dirigenti: don Luigi Mapelli, preside della secondaria di secondo grado “Ernesto Breda”, don Stefano Mascazzini, preside della secondaria di primo grado “Ercole Marelli”, e Francesco Cristinelli, direttore del centro di formazione professionale “Enrico Falck”.

«Qui è tutto pronto per riaprire, con distanziamento rispettato, regole ferree sull’organizzazione degli spazi, una nuova logistica che interessa tutta la filiera – ha sottolineato Di Maio -. Dopo la visita ai Salesiani di Forlì, volevamo confrontarci con una struttura di più grandi dimensioni in una città popolosa come Sesto». Quello di viale Matteotti è infatti il più grande istituto salesiano d’Europa con oltre 2.750 ragazzi. Solo nell’indirizzo tecnico, si registra un indice di occupazione del 72,21% in 90 giorni dal diploma. «Va un grande riconoscimento a tutta l’attività salesiana perché fa bene alle comunità e promuove esperienze virtuose. Il pubblico da solo non ce la farebbe – ha ammesso Rosato -. L’istituto dà valore al territorio non solo perché qui si apprendono nozioni ma perché si fa argine per quei ragazzi che, senza i Salesiani, non avrebbero occasioni di inserimento lavorativo e di aggregazione nella società». Educazione formale ma non solo, sottolinea anche don Elio Cesari, direttore dei Salesiani Sesto. «Si creano competenze, ma anche rapporti. Non abbiamo mai pensato che la nostra opera si fermasse ai cancelli dell’istituto. Stiamo nella società, abbiamo un’interazione forte con la comunità e le famiglie». Che, a settembre, potranno trovare un ambiente sicuro. «Le strutture sono già state preparate secondo le linee guida. Stiamo lavorando tutto il giorno, tutti i giorni – ha confessato don Cesari -. Adesso è importante la responsabilità di tutti i corpi. Il 14 settembre saranno 200 giorni che i ragazzi non entrano in classe: un anno completo a casa tra lockdown e vacanze. Pensiamo alle medie: stare insieme, giocare, il cosiddetto cortile è essenziale nella loro formazione di vita».