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Comunicato Agorà della parità: riconoscimento percorso abilitante paritarie

Pubblichiamo il comunicato di Agorà della Parità.

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Le Associazioni di gestori e genitori di scuole paritarie cattoliche e d’ispirazione cristiana, AGeSC, Cdo Opere Educative-FOE, CIOFS scuola, FAES, FIDAE, FISM, Fondazione GESUITI EDUCAZIONE, Salesiani per la Scuola-CNOS Scuola Italia, facenti parte di Agorà della parità, avevano già espresso grande apprezzamento in merito al testo dell’emendamento al DL 75/23 (cd. PA bis) presentato da alcuni deputati della maggioranza di Governo perché finalmente riconosceva la professionalità maturata dai docenti negli anni di servizio svolti anche nella scuola paritaria ai fini dell’acquisizione del titolo abilitante rilasciato dalle Università previsto dal DL 36/2022.

Ieri le commissioni riunite I e XII della Camera dei deputati hanno definitivamente approvato alcuni degli emendamenti presentati dai parlamentari e con un atto di profonda attenzione al mondo delle scuole paritarie hanno previsto “percorsi di abilitazione del personale precario della scuola, sia statale sia paritaria, valorizzando per entrambe le categorie l’esperienza professionale già prestata nel sistema nazionale d’istruzione ai fini dell’accesso ai percorsi di abilitazione da 30 CFU: sarà necessario per partecipare aver svolto sevizio per almeno tre anni, anche non continuativi, negli ultimi cinque, di cui uno almeno nella classe di concorso per la quale si sceglie di abilitarsi.” (sempre dal Comunicato Stampa del Ministero Istruzione e Merito).

L’emendamento suddetto mette fine alla lunga attesa di un percorso abilitante per i tanti docenti che da anni insegnano nelle scuole paritarie e che non sono stati fino ad oggi riconosciuti idonei perché sprovvisti di titolo abilitante.

Con la Conversione in Legge del dl Pa Bis, per tali docenti, si apre perciò un nuovo orizzonte: conseguire a breve un titolo abilitante e venire stabilizzati con contratti a TI nelle scuole dove lavorano potendo così garantire continuità didattica ai loro studenti.

L’emendamento inoltre tutela, ai soli fini del riconoscimento o del mantenimento della parità, anche le scuole paritarie: “poiché l’avvio dei percorsi abilitanti necessiterà di tempo per entrare a pieno regime e soddisfare, anno per anno, la richiesta di abilitazioni da parte di tutti gli interessati, si prevede che per i prossimi tre anni, nei casi in cui non si renda possibile l’iscrizione ai percorsi abilitanti per difetto dell’offerta formativa, ai soli fini delle procedure di riconoscimento delle scuole paritarie, si possa prescindere dal possesso dell’abilitazione da parte dei docenti che abbiano almeno tre anni di servizio negli ultimi dieci.” (sempre dal Comunicato Stampa del Ministero Istruzione e Merito).

Il dialogo tra il Ministro in persona, i suoi tecnici, le associazioni scriventi, insieme al network Ditelo sui Tetti, ha portato ad un risultato straordinario per il quale ringraziamo, in particolare, a nome delle scuole paritarie, dei docenti che in esse operano, degli studenti che le frequentano e delle famiglie che le scelgono, il Ministro Valditara per la determinazione con cui ha voluto risolvere e colmare una discriminazione che si protraeva da troppi anni e la maggioranza di governo che lo ha sostenuto.

Ora auguriamo un proficuo lavoro ai due Ministeri, Istruzione e Merito e Ricerca, perché il DPCM attuativo della Riforma della formazione iniziale dei docenti renda operativi a breve i percorsi, sia per il regime transitorio sia per la loro attuazione a regime.

Visto l’importante risultato, ci permettiamo da ultimo di riporre all’attenzione dei due suddetti Ministeri le difficoltà degli ultimi anni, riscontrate dalle scuole statali e paritarie, a reperire insegnanti abilitati per la scuola dell’infanzia e primaria.

Chiediamo che tale difficoltà possa trovare, attraverso le forme di dialogo avviate, soluzioni condivise a garantire il servizio anche per gli alunni di tali comporti del sistema nazionale d’istruzione.

28 luglio 2023

 AGeSC, Catia Zambon, Presidente nazionale

CIOFS scuola, Marilisa Miotti – Presidente nazionale

FAES, Giovanni Sanfilippo – Delegato nazionale per le Relazioni Istituzionali Cdo Opere Educative-FOE, Massimiliano Tonarini, Presidente nazionale FIDAE, Virginia Kaladich, Presidente nazionale

FISM, Giampiero Redaelli, Presidente nazionale

Fondazione GESUITI EDUCAZIONE, Vitangelo Denora – Delegato

Salesiani per la Scuola-CNOS Scuola Italia, Stefano Mascazzini, Presidente nazionale

Agorà della parità, apprezzamento per il DL 75/23 sull’abilitazione dei docenti

Pubblichiamo il comunicato stampa di Agorà della parità.

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Le Associazioni di gestori e genitori di scuole paritarie cattoliche e d’ispirazione cristiana, AGeSC, Cdo Opere Educative-FOE, CIOFS scuola, FAES, FIDAE, FISM, Fondazione GESUITI EDUCAZIONE, Salesiani per la Scuola-CNOS Scuola Italia, facenti parte di Agorà della parità, esprimono grande apprezzamento in merito al testo dell’emendamento al DL 75/23 (cd. PA bis), in corso di conversione alla Camera dei deputati, presentato da alcuni deputati della maggioranza di  governo. Le associazioni scriventi hanno più volte manifestato vivo apprezzamento per il DL 36/2022 (c.d. PNRR 2) che all’articolo 44 prevede la riforma della formazione iniziale dei docenti, introducendo una netta separazione fra titolo abilitante alla professione docente e reclutamento nei ruoli della scuola statale.

L’emendamento presentato introduce tale separazione anche nel periodo transitorio, in attesa della messa a regime della Riforma (che è in procinto di trovare attuazione con il decreto attuativo in fase di elaborazione), introducendo la possibilità per i docenti che hanno svolto, anche nella scuola paritaria, 3 anni di insegnamento negli ultimi 5, di ottenere l’abilitazione all’insegnamento con il conseguimento di 30 crediti formativi anziché i 60 previsti per i neo laureati.

L’emendamento inoltre, nella seconda parte, viene incontro anche alle scuole paritarie che, ai soli fini del riconoscimento o del mantenimento della parità, possono considerare come valido requisito, in luogo del titolo abilitante previsto dalla Legge 62/2000, il servizio svolto presso scuole paritarie, di almeno tre anni, anche non continuativi, nei dieci anni precedenti. Tale previsione avrà durata per il triennio 2023-2026 in riferimento ai docenti che, pur avendo presentato richiesta di iscrizione ai percorsi universitari e accademici di formazione iniziale e abilitazione all’insegnamento, non siano riusciti ad accedervi per mancanza dell’offerta formativa. Il testo è frutto del proficuo dialogo tra le associazioni scriventi, il network “Ditelo sui Tetti”, il Ministro dell’Istruzione e del Merito ed i parlamentari che lo hanno presentato.

Auspichiamo che tale emendamento trovi adeguato consenso nelle Commissioni in sede referente della Camera e che possa quindi diventare legge, offrendo più certezze ai circa 15.000 docenti delle scuole paritarie da più di otto anni in attesa di un percorso abilitante e, al Paese, un concreto passo verso la pluralità educativa già sancita con la Legge 62/2000.

AGeSC, Catia Zambon – Presidente nazionale
CIOFS scuola, Marilisa Miotti – Presidente nazionale
FAES, Giovanni Sanfilippo – Delegato nazionale per le Relazioni Istituzionali
Cdo Opere Educative-FOE, Massimiliano Tonarini – Presidente nazionale
FIDAE, Virginia Kaladich – Presidente nazionale
FISM, Giampiero Redaelli – Presidente nazionale
Fondazione GESUITI EDUCAZIONE, Vitangelo Denora – Delegato
Salesiani per la Scuola-CNOS Scuola Italia, Stefano Mascazzini – Presidente nazionale

Agorà della Parità: Bene il fondo scuole paritarie per il caro energia, ora nuovo governo completi legge su parità scolastica

Di seguito il comunicato stampa di Agorà della Parità sul contributo del governo contro il caro energia.

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L’incremento del fondo per le scuole paritarie, per far fronte al caro energia, è una  boccata di ossigeno per tanti nostri istituti ed è un atto non scontato del Governo uscente,  che ringraziamo per aver mantenuto una promessa importante. L’Agorà della Parità si  aspetta ora, da chi guiderà il Paese nella nuova legislatura, una rinnovata attenzione per  tutta la scuola e, in particolare, il completamento della legge 62 del 2000, affinché in Italia  le famiglie siano finalmente libere di scegliere l’educazione dei propri figli, come in tutta  Europa già succede.

AGeSCCatia Zambon, Presidente nazionale

Cdo Opere Educative – FOEMassimiliano Tonarini, Presidente nazionale

CIOFS scuola, Marilisa Miotti, Presidente nazionale

FAESGiovanni Sanfilippo, Delegato nazionale per le Relazioni

FIDAEVirginia Kaladich, Presidente nazionale

FISMGiampiero Redaelli, Presidente nazionale

FONDAZIONE GESUITI EDUCAZIONE, Vitangelo Denora, Delegato

SALESIANI PER LA SCUOLA-CNOS SCUOLA ITALIAStefano Mascazzini, Presidente nazionale

Crisi di governo, l’appello delle scuola paritarie e cattoliche a Mario Draghi perché resti a Palazzo Chigi

Pubblichiamo il comunicato di Agorà della parità.

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Illustrissimo Signor Presidente del Consiglio Mario Draghi, 

noi, Associazioni di gestori e genitori di scuole paritarie cattoliche e d’ispirazione cristiana, AGeSC, Cdo  Opere Educative – FOE, CNOS Scuola, CIOFS scuola, FAES, FIDAE, FISM, Fondazione  GESUITI EDUCAZIONE, facenti parte di Agorà della parità, in queste ore difficili per il nostro Paese,  vorremmo manifestarle la nostra vicinanza e chiederle di ripensare alle sue dimissioni. Crediamo che la sua azione di governo sia importante anche per la scuola, istituzione fondamentale e  strategica per il nostro Paese.  

Crediamo che il futuro di molti ragazzi e giovani possa realizzarsi grazie alle scelte messe in campo in questi ultimi mesi che hanno ancora bisogno di essere accompagnate e portate a compimento. Crediamo che il  sistema di istruzione e di educazione possa migliorare grazie alla sua attenzione espressa a più riprese per le  generazioni future.  

Catia Zambon – Presidente nazionale AGeSC  

Massimiliano Tonarini – Presidente nazionale CdO Opere Educative – FOE 

Stefano Mascazzini– Presidente nazionale CNOS Scuola 

Marilisa Miotti – Presidente nazionale CIOFS scuola 

Giovanni Sanfilippo – Delegato nazionale per le Relazioni Istituzionali FAES  

Virginia Kaladich – Presidente nazionale FIDAE  

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DDL Bilancio 2022, scuola cattolica: Soddisfazione di “Agorà della parità” per rifinanziamento fondo inclusione per alunni con disabilità

Pubblichiamo il comunicato stampa di Agorà della parità sul DDL Bilancio 2022.

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Le Associazioni di gestori e genitori di scuole paritarie cattoliche e d’ispirazione cristiana, AGeSC, Cdo  Opere Educative – FOE, CIOFS Scuola, CNOS Scuola, FAES, FIDAE, FISM, Fondazione  GESUITI EDUCAZIONE, facenti parte di Agorà della parità, hanno accolto con entusiasmo la  notizia che nel testo definitivo del DDL Bilancio 2022 viene rifinanziato per 70 mln. il fondo per  l’inclusione di studenti con disabilità nelle scuole paritarie. Tale fondo consentirà alle scuole di  incrementare le possibilità di accoglienza e inclusione con un importante beneficio per le famiglie degli  alunni disabili frequentanti. 

Si ringrazia pertanto il Governo per quanto deciso.  

Le associazioni prendono atto che, invece, non è stato dato seguito alla richiesta di costituzione di un  fondo strutturale munito delle quote consolidate al 2020 oltre a 320 milioni aggiuntivi per le scuole  d’infanzia paritarie al fine di mettere in sicurezza questo indispensabile servizio pubblico senza il quale  oltre 400.000 bambini non avrebbero accesso al primo grado di istruzione ed educazione, soprattutto  nelle regioni del Sud. 

Le associazioni dell’Agorà, pertanto, si appellano ai parlamentari dei diversi schieramenti affinché, in fase  di approvazione del DDL bilancio 2022, tale richiesta venga presa in considerazione anche per  compensare l’enorme quantità di risorse pubbliche destinate agli Enti Locali dal PNRR, per la costruzione  di strutture dedicate al comparto 0-6, senza tenere conto delle nostre scuole che esistono e operano in questo settore da decenni con un ruolo sussidiario indispensabile per le famiglie italiane. 

AGeSC, Catia Zambon, Presidente nazionale  

CNOS Scuola, Stefano Mascazzini, Presidente nazionale  

CIOFS scuola, Marilisa Miotti – Presidente nazionale  

FAES, Giovanni Sanfilippo – Delegato nazionale per le Relazioni  

Cdo Opere Educative – FOE, Massimiliano Tonariani, Presidente nazionale  

FIDAE, Virginia Kaladich, Presidente nazionale  

FISM, Giampiero Redaelli, Presidente nazionale  

Fondazione GESUITI EDUCAZIONE, Vitangelo Denora – Delegato

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Decreto Sostegni bis, Agorà della Parità: Bene i fondi per le paritarie, ora si prosegua verso vera parità

Di seguito il comunicato di Agorà delle Parità sui fondi del Decreto sostegni bis alla scuola paritaria.

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L’Agorà della Parità (AGeSC – Associazione Genitori Scuole Cattoliche, CdO Opere Educative – CNOS Scuola – Centro Nazionale Opere Salesiane, CIOFS Scuola – Centro Italiano Opere Femminili Salesiane, FAES – Famiglia e Scuola, FIDAE – Federazione Istituti di Attività Educative, FISM – Federazione Italiana Scuole Materne, FONDAZIONE GESUITI Educazione) accoglie positivamente la notizia che nel Decreto Sostegni bis sono previsti 50 milioni per le scuole paritarie, sempre in proporzione al numero degli iscritti, che serviranno per contenere il rischio epidemiologico in relazione all’avvio dell’anno scolastico 2021/2022. 

Lo stanziamento, fortemente sollecitato dalle scriventi associazioni a seguito della mancata previsione di fondi nel primo decreto sostegni, rappresenta un passo avanti importante verso la vera parità che stiamo rincorrendo da più di 20 anni. L’emergenza sanitaria, infatti, sta dimostrando ancora una volta, semmai ce ne fosse ancora bisogno, che non esistono alunni e genitori di serie A e alunni e genitori di serie B ma solamente cittadini italiani che hanno diritto a scegliere quale educazione ricevere. 

Giancarlo Frare – Presidente nazionale AGeSC
Massimiliano Tonarini – Presidente nazionale CdO Opere Educative
Pietro Mellano – Presidente nazionale CNOS Scuola
Marilisa Miotti – Presidente nazionale CIOFS scuola
Giovanni Sanfilippo – Delegato nazionale per le Relazioni Istituzionali FAES
Virginia Kaladich – Presidente nazionale FIDAE
Luigi Morgano – Segretario Nazionale FISM
Vitangelo Denora – Delegato Fondazione GESUITI EDUCAZIONE

 

Conversione Decreto Sostegni, Agorà della Parità: Ennesima discriminazione nei confronti delle paritarie

L’Agorà della Parità: AGeSC – Associazione Genitori Scuole Cattoliche, CdO  Opere Educative – CNOS Scuola – Centro Nazionale Opere Salesiane, CIOFS  Scuola – Centro Italiano Opere Femminili Salesiane, FAES – Famiglia e Scuola,  FIDAE – Federazione Istituti di Attività Educative, FISM – Federazione Italiana  Scuole Materne, FONDAZIONE GESUITI Educazione) prende atto con amarezza  dell’ennesima ingiustizia attuata nei confronti delle scuole paritarie: l’emendamento  proposto e presentato da alcuni senatori, affinché i fondi per l’emergenza Covid e  per il piano Scuola Estate previsti dal DL Sostegni per le scuole statali fossero dati  anche alle scuole paritarie è stato bocciato dalle Commissioni Bilancio e Finanze del  Senato.

È davvero grave che neanche il secondo anno scolastico vissuto in  emergenza sanitaria e sociale abbia fatto comprendere ai senatori delle commissioni  suddette che le scuole paritarie sono a tutti gli effetti parte del sistema d’istruzione  nazionale, al quale contribuiscono in maniera rilevante. Spiace anche dover sottolineare ancora una volta che non si tratta di “scuole per ricchi”, ma di “scuole  per tutti”, spesso presidi in territori dove non c’è nulla. Confidiamo che si ponga  rimedio alla mancata approvazione dell’emendamento nel corso del passaggio in  Aula o con un provvedimento successivo, perché studenti, docenti, famiglie e  personale scolastico delle nostre scuole sono tutti cittadini italiani che hanno vissuto  e stanno vivendo gli stessi problemi e la stessa emergenza. 

Giancarlo Frare – Presidente nazionale AGeSC  

Massimiliano Tonarini – Presidente nazionale CdO Opere Educative 

Pietro Mellano – Presidente nazionale CNOS Scuola 

Marilisa Miotti – Presidente nazionale CIOFS scuola 

Giovanni Sanfilippo – Delegato nazionale per le Relazioni Istituzionali FAES  Virginia Kaladich – Presidente nazionale FIDAE  

Luigi Morgano – Segretario Nazionale FISM 

Vitangelo Denora – Delegato Fondazione GESUITI EDUCAZIONE

Decreto Sostegni, Agorà della Parità: parlamento accolga nostro emendamento affinché fondi siano destinati a tutto il sistema scolastico

L’Agorà della Parità: AGeSC – Associazione Genitori Scuole Cattoliche, CdO Opere Educative – CNOS Scuola – Centro Nazionale Opere Salesiane, CIOFS Scuola – Centro Italiano Opere Femminili Salesiane, FAES – Famiglia e Scuola, FIDAE – Federazione Istituti di Attività Educative, FISM – Federazione Italiana Scuole Materne, FONDAZIONE GESUITI Educazione) ha presentato una proposta di  emendamento al Decreto Sostegni e l’ha inviata a tutti i parlamentari affinché si possa porre rimedio ad una discriminazione nei confronti delle scuole paritarie visto che nello stesso decreto vengono previsti fondi per la scuola ma unicamente per la scuola statale. L’Agorà confida nella più ampia condivisione possibile, perché studenti, docenti, famiglie e personale scolastico sono tutti cittadini italiani che hanno vissuto e stanno vivendo gli stessi problemi e la stessa emergenza.

 

Giancarlo Frare – Presidente nazionale AGeSC
Massimiliano Tonarini – Presidente nazionale CdO Opere Educative
Pietro Mellano – Presidente nazionale CNOS Scuola
Marilisa Miotti – Presidente nazionale CIOFS scuola
Giovanni Sanfilippo – Delegato nazionale per le Relazioni Istituzionali FAES
Virginia Kaladich – Presidente nazionale FIDAE
Luigi Morgano – Segretario Nazionale FISM
Vitangelo Denora – Delegato Fondazione GESUITI EDUCAZIONE

 

Decreto Sostegni, Agorà della Parità: “I fondi destinati alla scuola siano destinati a tutta la scuola”LA”

Pubblichiamo il comunicato stampa di Agorà della Parità sui fondi stanziati dal Decreto Sostegni.

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I 300 milioni di euro stanziati per la scuola dal Decreto Sostegni approvato nel Consiglio dei Ministri sono sicuramente un passo importante per aiutare gli studenti che stanno attraversando questo periodo così difficile e anche per gettare le basi per la scuola del futuro, ma dobbiamo purtroppo sottolineare come vengano nuovamente discriminati gli studenti e le famiglie delle scuole paritarie, che non sono state inserite tra le beneficiarie dei fondi. Tutti gli studenti d’Italia, e le loro famiglie, fanno parte del sistema nazionale d’istruzione e si trovano ad affrontare gli stessi problemi di fronte alla pandemia: ci aspettiamo dunque che il Parlamento corregga il testo e lo emendi prima che diventi legge. 

Così, in una nota, le associazioni di Gestori e Genitori delle scuole paritarie, riunite nell’Agorà della Parità (AGeSC – CdO Opere Educative – CNOS scuola – CIOFS scuola – FAES – FIDAE – FISM – Fondazione Gesuiti Educazione), hanno commentato il Decreto Sostegni approvato dal Cdm.

 

Giancarlo Frare – Presidente nazionale AGeSC
Massimiliano Tonarini – Presidente nazionale CdO Opere Educative
Pietro Mellano – Presidente nazionale CNOS Scuola
Marilisa Miotti – Presidente nazionale CIOFS scuola
Giovanni Sanfilippo – Delegato nazionale per le Relazioni Istituzionali FAES
Virginia Kaladich – Presidente nazionale FIDAE
Luigi Morgano – Segretario Nazionale FISM
Vitangelo Denora – Delegato Fondazione GESUITI EDUCAZIONE

Recovery Plan, Agorà della Parità: Fondi vanno usati per cambio di passo nell’istruzione

Agorà della Parità, in seguito alla richiesta di un contributo ricevuta dalla Commissione Cultura della Camera dei Deputati, ha presentato alcune proposte migliorative della Missione 4 (Istruzione e Ricerca) del Recovery Plan. I punti toccati dal documento firmato da CdO Opere Educative, CNOS Scuola, CIOFS scuola, FAES, FIDAE, FISM e Fondazione GESUITI EDUCAZIONE, riguardano il rafforzamento dell’autonomia, un diretto riferimento alla pluralità dell’offerta educativa e la necessità di massicci investimenti volti ai minori e alla natalità.

Ecco il documento inviato alla Commissione Cultura della Camera dei Deputati:

CONTRIBUTO SCRITTO PER LA VII COMMISSIONE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI (CULTURA, ISTRUZIONE, RICERCA, EDITORIA, SPORT) CHE STA ESAMINANDO PER ESPRIMERE IL PROPRIO PARERE ALLA V COMMISSIONE (BILANCIO), CHE A SUA VOLTA RIFERIRÀ ALL’ASSEMBLEA DEI DEPUTATI SULLA PROPOSTA DI PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E  RESILIENZA (RECOVERY PLAN) PREDISPOSTA DAL GOVERNO

ROMA 2 FEBBRAIO 2021 

Gent.mo Presidente e membri della VII Commissione cultura della Camera dei deputati, scriviamo in relazione al Piano di Ripresa e Resilienza che il Governo ha presentato alle Camere in  esito all’approvazione del Regolamento UE 2020/2094 volto all’istituzione dello strumento dell’UE  per la ripresa a sostegno dell’economia dopo la crisi Covid-19, nel quadro del QFP approvato con  regolamento 2020/2093 del 17.12.2020 che stabilisce appunto il quadro finanziario pluriennale per il  periodo 2021-2027. 

Il documento approvato dal Consiglio dei Ministri il 12 gennaio con riferimento al Potenziamento delle  competenze e diritto allo studio, nell’ambito della missione Istruzione e ricerca, evidenzia in primis il  divario esistente tra il nostro paese e la media dei paesi OCSE: 

  • secondo il Programme for International Student Assessment (PISA), gli studenti italiani di 15 anni si collocano al di sotto della media OCSE in lettura, matematica e scienze, con ampie  differenze territoriali che documentano risultati migliori della media OCSE al Nord ma molto  inferiori al Sud; 
  • il tasso di abbandono scolastico nel 2018 in Italia ammonta al 14,5% rispetto alla media UE del  10,6%; 
  • la popolazione compresa tra i 25 e i 34 anni in possesso di un titolo di studio di livello terziario  è pari al 28% in Italia rispetto al 44% di media nei paesi dell’OCSE. 

Viene descritta, di fatto, la c.d. emergenza educativa, alla quale il PNRR dovrebbe contribuire a  rispondere. 

A tale proposito le riforme proposte non ci sembra possano comportare un “cambio di passo”. In  particolare non si fa alcun riferimento all’autonomia, mentre l’emergenza sanitaria ha mostrato nelle  scuole italiane l’importanza dei “fattori sensibili” che costituiscono al contempo le forze vitali  dell’educazione: l’affezione al servizio, il radicamento nel territorio, il valore della relazione educativa,  la responsabilità e il rinnovamento.  

Forze che possono fiorire solo all’interno di una vera autonomia scolastica. 

Il secondo aspetto che manca sia nelle riforme proposte che nei progetti, è il riferimento alla pluralità  dell’offerta educativa: tutti i riferimenti del documento, anche normativi, sembrano contemplare la sola  scuola pubblica statale e non la scuola pubblica paritaria, in gran parte gestita dal privato sociale. Come  è risaputo i molti paesi europei la pluralità dell’offerta scolastica è sostenuta e garantita dagli Stati e la  qualità e l’efficienza del sistema di istruzione sono maggiori nei paesi che promuovono il  pluralismo scolastico.  

Il terzo aspetto attiene alla carenza di visione strategica del piano in parola in ordine alla necessità di  massicci investimenti volti ai minori e alla natalità. Le povertà educative che la pandemia ha  moltiplicato si combattono proprio con il massimo investimento sui minori. D’altro canto la crisi delle  nascite è la spia più chiara dell’incertezza sul futuro di una comunità. Da questo investimento, che le  scriventi associazioni chiedono con forza e da tempo, verrà maggiore parità di genere, maggiore  conciliazione lavoro-famiglia, maggiore occupazione femminile, maggiore occupazione giovanile, promozione del Terzo Settore applicato all’interesse generale della funzione di cura, istruzione ed  educazione. Una grande manovra sull’educazione deve considerare il sistema educativo nazionale nella  sua interezza e quindi la funzione pubblica di educazione ed istruzione va considerata tanto in relazione  alla scuola statale, quanto a quella paritaria a partire da quella no profit. 

Il Recovery Plan deve fornire un’ampia dotazione finanziaria per ottenere anche dal sistema paritario un  forte incremento nell’offerta educativa. 

In particolare siamo a richiedere l’inserimento dei seguenti punti: 

  • il programma per l’edilizia scolastica della componente Efficientamento energetico e  riqualificazione degli edifici (pag. 90) deve fare riferimento anche agli edifici di proprietà o  utilizzati a qualunque titolo da scuole paritarie, Il Bonus 110 deve essere esplicitamente esteso  anche a tali soggetti e con riferimento a massimali che tengano conto delle dimensioni  dell’immobile; 
  • il Piano per gli asili Nido ed il Potenziamento delle scuole per l’infanzia (pag. 123) deve riferirsi  esplicitamente ad iniziative volte a favorire, promuovere, incentivare e sviluppare politiche  attive a favore dei minori nel segmento 0-6 anche per il tramite di sinergie con il non profit e del privato sociale (che ad oggi è parte integrate del sistema 0-6 anni), mentre il documento fa  riferimento a testi normativi che riguardano esclusivamente edifici di proprietà di enti pubblici
  • sempre con riferimento alla scuola dell’infanzia, auspichiamo il convenzionamento diretto con  le scuole paritarie dell’infanzia espressione del privato sociale. Lo strumento principe è quello  della convenzione pluriennale, basata su un fondo di dotazione adeguatamente capiente; 
  • con riferimento al punto Scuola 4.0. scuole innovative, cablaggio, nuove aule didattiche e  laboratori (pag. 124) si faccia esplicito riferimento anche alle scuole paritarie. 

Da ultimo riteniamo di dover sottolineare, con riferimento alle riforme proposte (pag. 120-121), che da  una parte viene proposto di rendere l’esame di laurea coincidente con l’esame di stato, velocizzando  l’accesso al mondo del lavoro da parte dei laureati, e dall’altra parte, poche righe prima, questa ipotesi  non è contemplata per coloro che desiderano insegnare, per i quali si prevede l’ennesima “riforma  ridisegna le procedure Concorsuali per l’immissione nei ruoli del personale docente rafforzando,  secondo modalità innovative, l’anno di formazione e prova.”. Riteniamo che debba essere separato il  percorso abilitante all’insegnamento da quello di assunzione nei ruoli dello stato, (ad es, ritenendo  abilitante all’insegnamento nella scuola secondaria la laurea + 24 CFU in materie psico pedagogiche). 

Ribadiamo la disponibilità ad approfondire quanto sopra dentro un contesto che possa tenere presente  tutte le voci della scuola. 

Massimiliano Tonarini – Presidente nazionale CdO Opere Educative 

Pietro Mellano – Presidente nazionale CNOS Scuola 

Marilisa Miotti – Presidente nazionale CIOFS scuola 

Giovanni Sanfilippo – Delegato nazionale per le Relazioni Istituzionali FAES  

Virginia Kaladich – Presidente nazionale FIDAE  

Luigi Morgano – Segretario Nazionale FISM 

Vitangelo Denora – Delegato Fondazione GESUITI EDUCAZIONE