Salesiani per il Sociale, lo sguardo al futuro per costruire comunità solidali nella rete sociale salesiana

Tre giorni per guardare al futuro, per “organizzare la speranza” costruendo comunità solidali. Salesiani per il Sociale ha radunato a Roma, dal 9 all’11 giugno quasi centro soci e rappresentati di associati da tutta Italia per presentare il documento di restituzione del processo dal basso, un cammino iniziato a settembre 2022 e che durante i mesi scorsi ha toccato dodici sedi incontrando operatori, educatori, volontari, salesiani e laici.

Il Presidente, don Francesco Preite, molto soddisfatto dell’Assemblea, ha detto: “Dare la possibilità di confrontarsi con esperti ed operatori sulle questioni sociali più urgenti del mondo giovanile italiano e restituire le varie riflessioni dei soci nel documento “Organizzare la speranza” è il modo migliore per festeggiare i 30 anni della rete sociale salesiana Salesiani per il sociale. La prossima tappa sarà quella di aiutare i territori a confrontarsi con le linee di azione condivise emerse nel documento e provare a concretizzarle per rendere concreta la speranza di comunità più solidali con e per i giovani”.

Il tema centrale dell’attività di Salesiani per il Sociale sono i giovani poveri, come ha sottolineato don Stefano Aspettati, ispettore delegato per l’Emarginazione e il disagio giovanile. “Questo è un momento favorevole per l’associazione, che è nata per federare tante realtà e che oggi ha il compito di svolgere un ruolo culturale e di animazione per tutta la rete che si occupa di giovani poveri”.

Una rete sociale “coesa, perché tutte le nostre attività si fanno all’interno di ambienti educativi che hanno dentro la scuola, la formazione professionale, l’oratorio, le parrocchie…noi offriamo una pluralità di inserimento educativo e lavoriamo in interazione con tante realtà”, ha detto don Roberto Dal Molin, presidente del Centro Nazionale delle Opere Salesiane.

Il dibattito e la riflessione attorno al tema delle comunità solidali è iniziato con un panel dedicato alla povertà educativa e al fenomeno dei giovani NEET: a discuterne, Antonio Russo, Portavoce Alleanza contro la povertà; Marco Pagniello, Direttore Caritas italiana; Orazio Giancola, Università La Sapienza di Roma; Vanessa Pallucchi, Portavoce Forum Terzo Settore. Insieme, hanno ragionato su come la povertà educativa non sia solo un fenomeno che riguarda i giovanissimi, ma anche una fetta di popolazione adulta, perché riguarda la competenza acquisita e non solo il livello di istruzione. Si tratta di un problema di opportunità, come ha sottolineato don Marco Pagniello, di un “pavimento appiccicoso” per il quale i figli subiscono la condizione culturale, sociale ed economica delle famiglie. Educativamente povero è chi, arrivato a 15 anni, abbandona la scuola perché sente che si tratta di un luogo non suo. Per contrastare questo fenomeno c’è bisogno di “politiche di ampio respiro”, ha spiegato Antonio Russo, ovvero riforme strutturali per mettere al centro dell’agenda politica la scuola, l’istruzione. Da parte sua, il Terzo Settore, aggiunge Vanessa Pallucchi, deve continuare a lavorare in rete, non perdere il cammino comune per rimanere un soggetto che dialoga con le istituzioni con proposte educative integrate.

Gli oltre 500 contributi raccolti sulla piattaforma digitale Organizzare la speranza oppure durante gli incontri territoriali hanno formato il documento di restituzione presentato in assemblea. “Si tratta di un materiale di sintesi prezioso, che racconta l’Italia salesiana, una base da ascoltare, da prendere in considerazione per la progettazione del sociale delle realtà associate a Salesiani per il Sociale. Un processo che non è stato facile far partire, ma che poi ha coagulato attorno a sé consenso, idee, spunti. Un documento di restituzione che potrà diventare un documento programmatico”, ha sottolineato don Francesco Preite, presidente di Salesiani per il Sociale.

Il documento è stato discusso con i coordinatori dei comitati territoriali, coloro che hanno accolto nei territori la cabina di regia e l’ufficio nazionale: hanno avuto un ruolo attivo negli incontri, e per questo a loro è stata chiesta una restituzione dal lor punto di vista: don Domenico Luvarà, Coordinatore Comitato Sicilia; don Davide Perego, Incaricato Presidio Lombardo-Emiliana; don Emanuele De Maria, Coordinatore Comitato Italia Centrale; don Gianpaolo Roma, Coordinatore Comitato Italia Meridionale, don Massimo Zagato, Incaricato Presidio Nord est e don Stefano Mondin, Coordinatore Comitato Piemonte Valle d’Aosta hanno sottolineato ricchezze e criticità del documento, dal punto di vista di quanto hanno raccolto dopo gli incontri territoriali.

Cura della formazione, co-progettazione, dialogo costruttivo con la formazione professionale per dare accoglienza e inserimenti lavorativi ma anche un momento bello per la vita delle ispettorie, per la cura delle relazioni con le associative dei territori. Serve darsi organizzazione per poter lavorare e proseguire il processo iniziato con gli incontri territoriali.

Come costruire la comunità solidale: tema sul quale hanno ragionato Ciro Bisogno, Presidente PGS; Cristiano Tanas, Presidente CGS; Fabio Attard, Coordinatore Don Bosco Formation; Lorenzo Napoli, Presidente TGS e Rafael Bejarano, Referente per le Opere e Servizi Sociali del Settore PG – sede centrale.

Quanto emerso è che serve andare incontro all’altro per fare comunione, aprire il dialogo nella rete associativa per lavorare insieme e per tornare a parlare con i giovani che non sono solo i destinatari delle opere, ma ne sono i protagonisti. Lavorare in rete con chi persegue i nostri fini, anche con ambienti laici. Dobbiamo insistere sulla rete, che è la chiave per lavorare bene insieme. Alimentare e accendere i riflettori sui problemi dei nostri territori, per non essere considerati solo come erogatori di servizi, ma come mezzi che costruiscono comunità, per arrivare a tutti i nostri giovani.  C’è il desiderio di non perdere l’identità e il carisma, perché noi siamo nati così, siamo nati con l’invito di “conoscere la città”, così come fece don Giuseppe Cafasso con Don Bosco, appena arrivato a Torino. Gli dice: conosci la città! Il tema della corresponsabilità è legato a quello della rete, per collaborare, per lavorare insieme: sensibilità e ascolto devono essere le chiavi per entrare nelle esigenze dei territori.

Il panel Next Generation ha avuto al centro la testimonianza dei giovani volontari del Servizio Civile di ritorno dall’esperienza all’estero. Ciascuno ha scelto una sfida del documento Organizzare la speranza e molti di loro hanno testimoniato la loro volontà di discutere, dire la loro sul tema del lavoro, della scuola, del futuro. Meglio di chiunque altro hanno saputo raccontare i loro territori, le esperienze dei loro coetanei, la difficoltà per alcuni di riuscire a frequentare la scuola. La tenacia, la passione educativa e la voglia cambiare la loro vita e quella di chi incontrano hanno toccato tutti i presenti. Le loro storie, quelle dei loro amici, le riflessioni delle sfide scelte hanno offerto spunti di riflessione per tutti. Le loro speranze guardano al futuro (“come diceva il beato Rosario Livatino, alla fine non ci verrà chiesto se siamo stati credenti ma credibili”, ha citato Valeria) ma sono concentrati sul presente, perché è nel presente che si costruisce la vita delle persone.  “Spero che i giovani possano avere un lavoro dignitoso che possa farli tornare a casa con serenità e con dignità”, ha concluso Valeria.

 

Spagna – Un’opportunità di crescita e di accompagnamento dei giovani attraverso il Servizio Civile

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Madrid) – Il 29 e 30 maggio scorsi, il Centro Nazionale di Pastorale Giovanile di Roma ha ospitato un incontro formativo e di valutazione con i giovani italiani che nel corso di quest’anno pastorale hanno svolto la loro esperienza di Servizio Civile all’estero, in alcuni dei centri giovanili dell’Ispettoria di Spagna-San Giacomo Maggiore (SSM).

Don Santi Domínguez, che coordina questo progetto dal 2002, spiega nel dettaglio: “Il governo italiano offre ai giovani tra i 18 e i 29 anni di investire 12 mesi della loro vita in un servizio di utilità sociale, partecipando attivamente alla vita delle comunità e delle istituzioni a livello locale, nazionale e internazionale. Può essere svolto in Italia o all’estero, con particolare attenzione ai principi di solidarietà, partecipazione e inclusione. Il suo obiettivo principale è l’utilità sociale attraverso i progetti che vengono sviluppati, nel nostro caso nei centri giovanili”.

Da parte italiana, il progetto è coordinato da “Salesiani per il Sociale APS”, associazione senza scopo di lucro e di promozione sociale nata nel 1993 e promossa dalle Ispettorie salesiane d’Italia, che ha come suo scopo fondamentale la promozione integrale dei minori e dei giovani a rischio di esclusione sociale.

Coordinato a livello locale dalla Delegazione ispettoriale di Pastorale Giovanile, il progetto di Servizio Civile all’estero dei giovani italiani si rinnova in modo continuativo nei centri giovanili dell’Ispettoria SSM di Valladolid, León, Villamuriel de Cerrato, Ourense, Santiago de Compostela, Vigo e La Coruña.

Essendo un progetto continuativo, a settembre si svolgerà la formazione a Roma e poi dei nuovi volontari saranno inseriti nei centri giovanili di SSM; così come altri volontari verranno destinati all’altra Ispettoria dei Salesiani di Spagna, quella di “Spagna-Maria Ausiliatrice” (SMX), e a quella delle Figlie di Maria Ausiliatrice.

“Anche se la selezione dei volontari è molto complicata, dato che ci sono più di 100 volontari che fanno domanda ogni anno, e va assolta tutta la parte burocratica con il ministero italiano, possiamo davvero dire che è un progetto molto salesiano – continua don Domínguez –. Papa Francesco nell’Evangelii Gaudium ci dice che siamo chiamati ad aggiornare la nostra pastorale partendo dai bisogni dei giovani, soprattutto dei più poveri. Le sfide sono fatte per essere superate. E noi siamo realisti, ma senza perdere la gioia, l’audacia e la dedizione fiduciosa. Non lasciamoci derubare della nostra forza missionaria”.

Conclude infine il salesiano: “Sono 20 anni in cui proponiamo ai giovani italiani un’esperienza di servizio, apprendimento e formazione nei nostri centri giovanili. Una grande ricchezza per loro e anche per noi”.

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“Costruiamo comunità solidali – 30 anni di rete sociale salesiana”: dal 9 all’11 giugno assemblea nazionale di Salesiani per il Sociale

Dal 9 all’11 giugno, nell’opera salesiana del Pio XI, si terrà l’assemblea nazionale di Salesiani per il Sociale. “Costruiamo comunità solidali – 30 anni di rete sociale salesiana” è il titolo di questo appuntamento che si svolge nell’anno in cui Salesiani per il Sociale compie 30 anni dalla fondazione.

“L’assemblea di Salesiani per il sociale rappresenta un confronto fondamentale per coloro che sono impegnati nella missione salesiana sociale in Italia. Tre giorni nei quali, salesiani e laici si confrontano sulle questioni educative, sociali e culturali del nostro tempo cercando di indicare prospettive e buone prassi, risposte concrete a bisogni e povertà sempre più crescenti. Organizzare la speranza è stato un processo partecipativo dal basso che ci restituisce prospettive ed indicazioni per costruire comunità solidali con e per i giovani”, spiega don Francesco Preite, presidente di Salesiani per il Sociale.

Dopo l’appuntamento dello scorso settembre, quando è iniziato il processo partecipativo dal basso “Organizzare la speranza”, in questa assemblea si metteranno al centro del dibattito alcuni dei temi emersi durante gli incontri territoriali. Da dicembre a maggio, in dieci appuntamenti, la cabina di regia  insieme con l’ufficio nazionale e con il presidente, don Francesco Preite, ha incontrato i soci, salesiani e laici, riflettendo sulle 5 aree di intervento di Salesiani per il sociale (Servizio Civile Universale; Tutela dei minori; Inserimento sociale e lavorativo dei giovani; Migranti; Formazione della rete associativa). Quanto raccolto in questi incontri fa parte del Documento di restituzione che verrà discusso durante l’assemblea, e costituirà la base culturale condivisa per gli indirizzi di azione per i prossimi anni.

L’assemblea nazionale offrirà anche momenti di riflessione e dibattito sui temi che rappresentano l’ossatura delle attività dell’associazione: giovani, lavoro, nuove povertà, rete associativa.

Ecco il programma.

Venerdì 9 giugno

Ore 14,00 Arrivi e sistemazione e registrazione Assemblea

Ore 15,00 Saluti istituzionali

  • Maria Teresa Bellucci, Vice-ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali (video)
  • Roberto Dal Molin, Segretario Conferenza Ispettori Salesiani Italia, Presidente e Direttore Centro Nazionale Opere Salesiane (CNOS)
  • Stefano Aspettati, Ispettore salesiano delegato Emarginazione e Disagio Giovanile

Ore 15,15 Presentazione Assemblea
Francesco Preite, Presidente Salesiani per il sociale

Ore 15,30  Lectio Lc 7,11-17
don Rafael Bejarano, Referente per le Opere Sociali nel Settore della Pastorale Giovanile della Congregazione Salesiana

Ore 16,00 I panel: Povertà educativa e giovani neet. Quale risposte del Terzo Settore alle misure del governo?
Modera: Marta Rossi

  • Antonio Russo, Portavoce Alleanza contro la povertà
  • Marco Pagniello, Direttore Caritas italiana
  • Orazio Giancola, Università La Sapienza di Roma
  • Vanessa Pallucchi, Portavoce Forum Terzo Settore

Ore 17,30 Break

Ore 18,00 II panel: Il processo dal basso visto dai territori (presentazione e confronto)
Modera: Andrea Farina

  • Domenico Luvarà, Coordinatore Comitato Sicilia
  • Davide Perego, Incaricato Presidio Lombardo-Emiliana
  • Emanuele De Maria, Coordinatore Comitato Italia Centrale
  • Gianpaolo Roma, Coordinatore Comitato Italia Meridionale
  • Massimo Zagato, Incaricato Presidio Nord est
  • Stefano Mondin, Coordinatore Comitato Piemonte Valle d’Aosta

Ore 20,00 Cena

Ore 21,30  Incontro per Comitati territoriali SxS

Sabato 10 giugno

Ore 8,00  S. Messa

Ore 9,00 III panel: L’opzione salesiana per i giovani ad alto rischio sociale e la corresponsabilità laicale nelle CEP. Come coniugare pastorale Giovanile, corresponsabilità laicale e opere sociali nelle CEP locali?
Modera: Renato Cursi

  • Ciro Bisogno, Presidente PGS
  • Cristiano Tanas, Presidente CGS
  • Fabio Attard, Coordinatore Don Bosco Formation
  • Lorenzo Napoli, Presidente TGS
  • Rafael Bejarano, Referente per le Opere e Servizi Sociali del Settore PG – sede centrale

Ore 11,00 Break

Ore 11,30 Laboratori territoriali di confronto sul documento e linee futuro.

  • Comitato Sicilia (facilitatore: Isabella Codisco)
  • Comitato Meridionale (facilitatore: Andrea Farina)
  • Comitato Centrale (facilitatore: Vitandrea Marzano)
  • Comitato Piemonte Valle d’Aosta (facilitatore: Micol Trillo)
  • Presidio Nord-est (facilitatore: Riccardo Mariani)
  • Presidio Lombardo-Emiliano (facilitatore: Renato Cursi)

Ore 13,00 Pranzo

Ore 15,30 Salesiani per il sociale next generation: in ascolto dei giovani. Dialogo in Assemblea con i giovani.
Modera: Valentina Bellis, Vice-presidente SxS

Ore 17,00 Break

Ore 17,30 Salesiani per il sociale – documenti parte 1

  • Presentazione ed approvazione del Bilancio sociale 2022,
  • Presentazione ed approvazione della Relazione di missione 2022 con allegato il documento di restituzione del processo partecipativo “Organizzare la speranza 21-25”,
  • Presentazione ed approvazione del Bilancio consuntivo 2022 e del Bilancio preventivo 2023
  • Interventi dei Soci, dibattito e votazioni

Ore 20,00  Cena

Domenica 11 giugno

Ore 9,00 Salesiani per il sociale – documenti parte 2
Elezione Organo di controllo: dott. Stefano Santini (dottore commercialista e revisore legale)
Presentazione programmazione e calendario 2022-2023

Ore 12,00  Santa Messa

Ore 13,00 Pranzo

Per seguire la diretta:

Don Bosco Italia

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Salesiani per il Sociale

 

“Casa Edoardo”: raccolta fondi a Prato per acquistare uno spazio da dedicare agli adolescenti

La Parrocchia di S.Maria delle Carceri, l’oratorio cittadino Sant’Anna di Prato, l’Associazione “La lunga domenica”, socio di Salesiani per il Sociale, con l’opera Santa Rita ha aperto una sottoscrizione per acquistare la sede della CISL in via Pallacorda, a Prato confinante con l’oratorio S. Anna.

L’obiettivo è quello di costruire uno spazio, “Casa Edoardo”, per offrire agli adolescenti proposte ed esperienze non soltanto per loro ma con loro che possano sentire e riconoscere come proprie. “Casa Edoardo” offrirà loro anche un sostegno per vivere liberi da condizionamenti e dipendenze per  riuscire  a  costruire  rapporti  e  relazioni  belle e  significative. Uno spazio a disposizione delle famiglie, dei genitori, delle scuole dove trovare supporti adeguati e competenti per affrontare e PREVENIRE tematiche e problematiche emergenti. Si vuole dare, inoltre, vita a un’agenzia formativa che aiuti gli adolescenti a pensarsi nel FUTURO, coinvolgendo anche le autorità pubbliche, la società civile in questo percorso educativo rivolto ai ragazzi dalla terza media all’ultimo anno delle superiori.

Per acquistarlo, le associazioni lanciano la sfida alla comunità: è stato acceso un mutuo per il quale si vogliono coinvolgere famiglie e persone disposte a impegnarsi per 50 mensili per un anno.
“È il poco di tanti a fare la differenza”, sintetizza don Carlo Stancari, parroco di S. Maria delle Carceri e promotore del progetto.

Per informazioni, ci si può rivolgere alle associazioni. Per donare, invece le coordinate sono le seguenti:

IBAN IT30D0306909606100000196151
C/O: MARIMBA ONLUS PER CASA EDOARDO

 

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European School of Animators, la testimonianza dei volontari di Salesiani per il Sociale

A marzo, a Roma, si è svolta la European School of Animators organizzata da Don Bosco Youth-Net e ospitata da Salesiani per il Sociale e TGS. Ecco la testimonianza di tre volontari che hanno partecipato.

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Tre giovani volontari dell’associazione “Don Bosco – San Matteo” di Giostra, Messina, hanno partecipato alla European School of Animators organizzata da Don Bosco Youth-Net e ospitata da Salesiani per il Sociale e TGS che si è svolta a Roma dal 19 al 25 marzo 2023. Andrea, Gabriele e Giuseppe hanno vissuto con entusiasmo questa esperienza formativa che ha permesso loro di confrontarsi con altri giovani animatori provenienti da altri paesi europei sul tema dell’educazione nell’ottica dello spirito di don Bosco e del sistema preventivo. Ecco la loro testimonianza.

“L’atmosfera che abbiamo respirato – dice Andrea – è stata quella familiarità dello stile salesiano. Fin dal primo giorno ci siamo subito sentiti a casa, parte di un gruppo di giovani entusiasti e con molti sogni in comune, primo tra tutti quello di lavorare per l’educazione dei ragazzi. Le giornate sono trascorse all’insegna di momenti formativi e di fraternità, di divertimento e di riflessione.”

Ci dice Gabriele: “Questa esperienza, oltre ad averci dato l’opportunità di accrescere il nostro bagaglio formativo, ci ha permesso di entrare in contatto con ragazzi e ragazze di altre realtà salesiane, di confrontarci con loro e di creare relazioni umane.”

“Da giovane dell’oratorio – sostiene Giuseppe – mi sento molto fortunato per questa opportunità che mi è stata data. Non tutti hanno la possibilità di partecipare ad eventi come questo che, grazie ad un contesto multiculturale, mi hanno fatto sentire “cittadino d’Europa”.

Ogni sera non poteva non mancare la “Buonanotte” salesiana: i membri dell’equipe, i salesiani della casa e i giovani partecipanti si sono alternati per lasciare un proprio pensiero.

L’evento si è svolto nella sede del Centro Nazionale Opere Salesiane in cui fin da subito ci siamo sentiti a casa. Auberie, Svenja, Begoña, Gabriele e Lorenzo sono state le nostre guide durante le varie attività. Un ringraziamento va a loro per la disponibilità, l’entusiasmo e l’impegno che hanno reso questa esperienza speciale. Un ulteriore ringraziamento e pensiero va a Salesiani per il Sociale nella persona di don Francesco Preite, Renato Cursi e Micaela Valentino per averci dato questa opportunità fantastica! Adesso tornati a casa facciamo tesoro di ciò che abbiamo vissuto e dei volti nuovi che abbiamo conosciuto…portiamo tutti i doni ricevuti nel nostro oratorio!

Grazie ad Andrea, Gabriele e Giuseppe per la loro testimonianza e disponibilità a mettersi in gioco con entusiasmo e partecipazione. Le esperienze con il Don Bosco Youth-Net sono occasioni formative di crescita personale, spirituale e professionale che aiutano i giovani volontari ad aprirsi alla dimensione europea e internazionale e a riportare quanto appreso e vissuto nelle realtà di provenienza, come testimoni concreti dell’impegno salesiano a favore dei giovani.

Vi invitiamo a consultare il sito del Don Bosco Youth-Net – https://www.donboscoyouth.net/ –  per nuove proposte di formazione e mobilità per giovani all’estero. La prossima sarà la Summer Exchange of Animators https://www.summerexchangeofanimators.eu/

Salesiani per il Sociale, firmato un protocollo con Formedil per contrastare l’emarginazione dei più vulnerabili e dar loro un futuro

Formedil, ente paritetico nazionale per la formazione, la sicurezza e i servizi per il lavoro in ediliziacon la sua rete di 121 enti territoriali, e Salesiani per il Sociale APS, ente non profit dei Salesiani in Italia che coordina sul territorio nazionale 88 associazioni per le attività di contrasto all’emarginazione e il disagio giovanili, hanno firmato un protocollo d’intesa per la progettazione e gestione di iniziative, per favorire nei soggetti vulnerabili, con particolare riferimento alla popolazione migrante e rifugiata, l’acquisizione delle competenze per l’avviamento ai mestieri del settore delle costruzioni promuovendo una sostenibile inclusione socio-lavorativa.

La rete territoriale di Salesiani per il Sociale garantirà il supporto socio-culturale, familiare ed educativo per promuovere la sostenibilità dei percorsi di inclusione lavorativa, anche con azioni di rafforzamento delle competenze linguistiche e analisi delle competenze.

Formedil, per attivare i percorsi socio-lavorativi, da parte sua, si impegna a facilitare lo scambio di contatti tra i suoi enti e i centri territoriali Salesiani per il Sociale.

Si tratta di un protocollo che ci aiuterà a dare futuro e speranza a tanti giovani, soprattutto migranti e rifugiati, con la formazione e la possibilità di un impiego. Salesiani per il Sociale è impegnata nell’accoglienza dei migranti e dei rifugiati, ma il nostro sistema, così come faceva Don Bosco nella Torino dell’800, non si limita a offrire un posto sicuro dove vivere, ma pensa al futuro, al lavoro, alla dignità di questi ragazzi”, dichiara don Francesco Preite, presidente di Salesiani per il Sociale.

Per la presidente del Formedil Elena LoveraIl protocollo firmato con i Salesiani per il Sociale è un importante strumento che permetterà ai nostri enti di dare una risposta alle richieste del settore di figure con un’elevata professionalità”. “Il protocollo – aggiunge il vicepresidente Francesco Sannino – contribuirà all’integrazione e allo sviluppo sociale delle fasce più deboli contrastando così fenomeni di esclusione e emarginazione sociale”

Salesiani per il Sociale – opera in tutto il territorio nazionale come rete fatta di case famiglia, comunità di accoglienza, centri diurni e altri servizi, ispirandosi al metodo educativo Don Bosco; si compone di 88 organizzazioni (soci ordinari) diversificate in enti ecclesiastici, organizzazioni di volontariato, associazioni e cooperative sociali presenti su tutto il territorio nazionale

FORMEDIL è l’ente paritetico nazionale per la formazione, la sicurezza e i servizi per il lavoro in edilizia facente capo a una rete di 121 Enti territoriali denominati “Scuole Edili/Enti Unificati/CPT”.

Affidarsi: carta d’identità dell’affido e della solidarietà familiare di Salesiani per il Sociale

Oggi, 4 maggio, Giornata Nazionale dell’Affidamento Familiare, Salesiani per il Sociale con il Borgo Ragazzi Don Bosco e la Comunità Harambée presenta “Affidarsi: carta d’identità dell’affido e della solidarietà familiare di Salesiani per il Sociale”, un documento che ripercorre la storia dell’affidamento familiare e ne traccia i confini attuali, diventando quindi uno strumento che racconta l’esperienza di famiglie e comunità ma che vuole sensibilizzare ai temi dell’accoglienza.

Sono le radici del nostro carisma a richiamare l’importanza della presenza della famiglia per la crescita dei giovani, l’importanza di donare loro non solo un clima familiare, ma una vera e propria famiglia che si prenda cura di loro. La famiglia come protagonista, non è dispensatrice di servizi, ma, nella disposizione del servire, vive l’apertura e dà testimonianza dell’accoglienza come fondamento del carisma salesiano”, scrive don Francesco Preite, presidente di Salesiani per il Sociale, nell’introduzione.

“Nella lettera al Cavaliere Giuseppe Brambilla, che abbiamo posto in apertura di questa pubblicazione, è lo stesso Don Bosco a sottolineare: Più vale un occhio del padre, che cento occhi di assistenti. Don Bosco con Mamma Margherita ha aperto la propria casa a tanti giovani soli e, ancora oggi, sono tanti i giovani fuori famiglia e i minori stranieri non accompagnati che diventano invisibili agli occhi della società, ma che ugualmente necessitano del calore e dell’affetto che solo una famiglia sa dare. Speriamo, attraverso questo contributo, di restituire il valore e l’impegno di tutte le famiglie e degli operatori che insieme, fianco a fianco, hanno cooperato per il bene di tanti giovani aprendo le loro case e le loro vite”, prosegue.

“È necessario oggi promuovere e attivare comunità di reti solidali, aprire ancor di più le porte e il cuore ai bambini e ai ragazzi che dalla vita hanno avuto di meno. Insieme abbiamo la responsabilità di affidarci gli uni agli altri, reciprocamente; abbiamo la responsabilità di costruire e sognare reti di comunità solidali, certi che per far crescere uno solo dei giovani affidati alle nostre strutture e ai nostri operatori, c’è bisogno di un intero villaggio”.

Scarica Affidarsi

“Costruiamo comunità solidali – 30 anni di rete sociale salesiana in Italia”: a giugno assemblea nazionale

Si terrà a Roma, all’istituto Pio XI, dal 9 all’11 giugno l’assemblea nazionale 2023 di Salesiani per il Sociale “Costruiamo comunità solidali – 30 anni di rete sociale salesiana in Italia” . Continua il percorso intrapreso a settembre 2022 di Organizzare la Speranza che, a giugno, vedrà la condivisione di quanto raccolto in questi mesi di incontri territoriali e la presentazione delle linee programmatiche per i prossimi tre anni.

“Il prossimo 9 luglio festeggeremo i 30 anni della nostra rete sociale salesiana, fondata da salesiani lungimiranti e profetici – dichiara don Francesco Preite, presidente di Salesiani per il Sociale -. Un evento che ci riporta alle origini della scelta salesiana di una pastorale giovanile italiana che includa la dimensione del disagio e dell’emarginazione giovanile, e che oggi viene rilanciata fortemente dal Rettor Maggiore con l’opzione salesiana per i giovani ad alto rischio sociale come impegno per la giustizia, la pace e la cura del creato. L’emarginazione e disagio giovanile della Pastorale Giovanile Salesiana è denominata nella lettera del Rettor Maggiore con un’accezione più inclusiva: opere e servizi sociali. Le opere ed i servizi sociali sono una dimensione ed un ambiente della nostra Pastorale Giovanile che incontriamo nelle Comunità Educative Pastorali da Nord a Sud”.

I tre giorni di assemblea saranno organizzati con momenti formativi, tavole rotonde per discutere della rete associativa e conoscere l’esperienza dei territori. Ci sarà modo di ascoltare la voce delle istituzioni sulla riforma del Terzo Settore e gli aggiornamenti in corso.

“Insieme salesiani e laici possiamo compiere il passaggio verso una pastorale giovanile aperta, corresponsabile e connessa con i problemi del mondo e della gente: passare dall’io al noi, dal “si è sempre fatto così” alla novità dei segni dei tempi che richiedono competenze, innovazione, rinnovata passione educativa”, conclude don Francesco Preite.

Il programma:

 VENERDÌ 9 GIUGNO    

Ore 14,00 Arrivi e registrazione Assemblea

Ore 15,00 Saluti istituzionali

Presentazione Assemblea

Ore 15,30 Lectio Lc 7,11-17

Ore 16,00 I panel: Povertà educativa e giovani neet: quali risposte del Terzo Settore e quali le misure del governo italiano?

Ore 17,30 Break

Ore 18,00 II panel: Il processo dal basso visto dai territori.

Ore 20,00 Cena

Ore 21,30 Incontro per Comitati territoriali SxS

 SABATO 10 GIUGNO    

Ore 8,00 Santa Messa

Ore 9,00 III panel: L’opzione salesiana per i giovani ad alto rischio sociale e la corresponsabilità laicale nella costruzione di Comunità Educative Pastorali solidali. Come coniugare Pastorale Giovanile, corresponsabilità laicale e opere sociali nelle CEP locali?

Ore 11,00 Break

Ore 11,30 Laboratori di scrittura dal basso

Ore 13,00 Pranzo

Ore 15,30 Laboratori di scrittura dal basso

Ore 17,00 Break

Ore 17,30 Restituzione in Assemblea Salesiani per il sociale

Dialogo in Assemblea

Votazione del documento programmatico ad experimentum per un anno

Ore 20,00  Cena

Serata libera

 DOMENICA 11 GIUGNO      

Ore 9,00 Relazioni del presidente e presentazione del bilancio Elezione Organo di controllo

Interventi dei Soci, dibattito e votazioni Presentazione programmazione 2023-2024

Ore 12,00 Santa Messa

Ore 13,00  Pranzo

Per iscriversi c’è tempo fino al 21 maggio cliccando sul link sotto.

Per iscrizioni

La Violetta di Don Bosco: Salesiani per il Sociale in 12 piazze italiane per sostenere il progetto “Tu per i bambini”

Spesso ci sentiamo in dovere di dimostrare pubblicamente la nostra generosità, ma come la violetta, il nostro aiuto può essere discreto e ancora avere un impatto significativo.
Non è necessario avere grandi risorse per fare la differenza, ma piuttosto l’intenzione e la volontà di fare qualcosa per gli altri.

Il 25 e 26 marzo 2023, saremo presenti nelle piazze, negli oratori e nelle parrocchie con le violette di Don Bosco, pronti a diffondere il messaggio di solidarietà e di sostegno per i bambini e i ragazzi in difficoltà.

“Fare il bene senza comparire. La violetta sta nascosta ma si conosce e si trova grazie al suo profumo.”

La violetta di Don Bosco rappresenta proprio questo concetto: fare il bene senza cercare l’attenzione o il riconoscimento per le nostre azioni. La violetta è un simbolo di solidarietà e di sostegno per i bambini e i ragazzi delle Case Famiglia e delle Case Don Bosco in tutta Italia. Acquistando una violetta, si può contribuire in modo concreto al progetto “Tu per i bambini” e dare il proprio supporto a chi ne ha bisogno con una donazione regolare mensile. Sarai ogni giorno al fianco di bambini e ragazzi soli: tanti di loro hanno bisogno ora di qualcuno che li prenda per mano e li accompagni verso un futuro migliore.

Non perdere l’occasione di portare a casa la tua violetta e dimostrare il tuo supporto a chi ne ha bisogno. Come la violetta che si fa trovare grazie al suo profumo, il tuo gesto modesto può avere un impatto enorme sulla vita di molte persone.

“La prima felicità di un fanciullo è il sapere di essere amato.”

Questo è uno dei messaggi più importanti che Don Bosco ripeteva ed è questa sua straordinaria eredità che cerchiamo di portare ogni giorno, noi di Salesiani per il sociale, nelle nostre case-famiglia e nelle Case Don Bosco: far sentire affetto e amore ad ogni bambino a cui è stata portata via la gioia e la spensieratezza dell’infanzia.

Potrebbe essere un'immagine raffigurante una o più persone, fiore e il seguente testo "Salesiani per sociale TU |BAMBINI La Violetta di Don Bosco Scegliendo la violetta di Don Bosco, sostieni il programma "Tu per bambini" aiutando, modo concreto insieme a noi, ambin ragazzi delle Case Famiglia delle Case Don Bosco di tutta Italia. Porta casa tua violetta e prenditi cura di lei. SABATO 25 MARZO dalle 9:00 alle 19:00 Piazza San Lorenzo Lucina DOMENICA 26 MARZO dalle 9:00 alle 19:00 Piazza San Lorenzo in Lucina € 12"

Salesiani, Figlie di Maria Ausiliatrice e Polisportive Giovanili Salesiane: un impegno rinnovato per promuovere con lo sport educativo e sociale la missione di Don Bosco

Il Centro Nazionale Opere Salesiane e le Polisportive Giovanili Salesiane hanno rinnovato il proprio impegno ad operare insieme nel mondo giovanile per rendere concreta la missione ispirata a Don Bosco attraverso la promozione dello sport. In tal senso, Salesiani per il Sociale avrà un ruolo fondamentale per sviluppare con le PGS azioni concrete al servizio del territorio.

Alla lettera di intenti tra il Presidente CNOS don Roberto Dal Molin e il Presidente PGS Ciro Bisogno, sottoscritta nel giorno della Festività di San Giovanni Bosco, è infatti seguito il protocollo d’intesa firmato il 18 febbraio a Roma, nella sede del Centro di Preparazione Olimpica “Giulio Onesti” tra il presidente delle PGS, Ciro Bisogno e il presidente di Salesiani per il Sociale, don Francesco Preite; si avvia così un percorso operativo per promuovere iniziative sportive rivolte ai contesti giovanili. Attraverso una rinnovata condivisione di scelte, obiettivi e finalità, l’intento è quello di promuovere e sviluppare insieme politiche sociali attraverso lo sport per il bene dei giovani, soprattutto quelli più svantaggiati e a rischio di esclusione sociale. Presentazione di progetti sportivi sociali, sviluppo di attività sportive sui territori, percorsi formativi rivolti a chi opera nello sport, monitoraggio organico degli interventi e dei progetti attuati insieme riguardanti il contrasto della povertà educativa e la promozione di un contesto sociale inclusivo per i giovani sono i punti cardine dell’accordo.

Le PGS sono entrate a far parte della rete di Salesiani per il sociale APS come socio ordinario. Precedentemente avevano già aderito a Salesiani per il sociale le altre associazioni promosse dal CNOS: il Turismo Giovanile Sociale (TGS) e i Cinecircoli Giovanili Socioculturali (CGS).

“Il Centro Nazionale delle Opere Salesiane condivide con le PGS la mission educativa nell’animazione sportiva, già in atto in molti territori, e con questo rinnovato impegno, laddove si creeranno le condizioni idonee, si potrà ulteriormente dare avvio e sostenere percorsi e iniziative per la crescita dei giovani in stile salesiano”, dichiara don Roberto Dal Molin, presidente del Centro Nazionale delle Opere Salesiane.

“Le Polisportive Giovanili Salesiane hanno a cuore i giovani e la loro crescita integrale. Questo rinnovato spirito di condivisione con i Salesiani Don Bosco e la presenza delle Figlie di Maria Ausiliatrice consentirà di rafforzare lo sviluppo dello sport come strumento di coesione sociale e di forte impatto educativo. L’identità associativa è fondamentale per svolgere quotidianamente la nostra mission sui territori”, dichiara Ciro Bisogno, presidente delle Polisportive Giovanili Salesiane.

“Lo sport, specialmente nelle nostre periferie, si presenta sempre più come luogo sociale per accogliere ed educare i ragazzi ed i giovani nello stile di don Bosco. Il protocollo sottoscritto tra Salesiani per il Sociale e le PGS permetterà di collaborare insieme sui progetti, sulle attività sportive e sulla formazione degli animatori sportivi. Siamo anche soddisfatti di accogliere nella rete sociale salesiana, un’altra realtà nazionale come la PGS, dopo aver già accolto CGS e TGS”, dichiara don Francesco Preite, presidente di Salesiani per il Sociale.