Festa di Don Bosco, lettera di don Giovanni D’Andrea (ispettore Sicilia)

Pubblichiamo la lettera inviata da don Giovanni D’Andrea, ispettore della Sicilia, in occasione della festa di Don Bosco.

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Il 31 gennaio del 1888 dopo una lunga vita spesa in favore dei giovani, Don Giovanni Bosco moriva assistito amorevolmente dai suoi figli spirituali e dai giovani, le sue ultime parole furono proprio per i suoi giovani. Questa data è diventata molto importante per tutti i Salesiani e la Famiglia Salesiana del mondo, in questo giorno infatti si celebra la festa in suo onore, quale “Padre e maestro dei giovani”, così come la Chiesa in seguito alla sua canonizzazione lo ha riconosciuto.

In tutto il mondo, i salesiani sono presenti in ben 135 paesi con 90 provincie religiose, il 31 gennaio è festa grande, anche in Sicilia la devozione e festeggiamenti in onore a don Bosco sono numerosi e diversi, ogni angolo di questa splendida Isola celebra feste in suo onore, anche grazie alle varie attività dei diversi gruppi della Famiglia Salesiana, che in Sicilia è ben radicata.

In occasione della Solennità di San Giovanni Bosco, l’Ispettore dei Salesiani di Sicilia e Tunisia, don Giovanni D’Andrea, che rappresenta don Bosco in Sicilia, ha voluto lanciare un messaggio a tutti, in particolare ai giovani, proprio per ricordare la splendida figura del Santo e invitare ciascuno a scrivere con coraggio ed audacia la propria vita.

“In questi ultimi tempi – scrive don Giovanni D’Andrea – nel visitare le varie Case salesiane di Sicilia, mi piace incontrare anche i giovani. Durante questi incontri compio una sorta di sondaggio sui social, chiedo infatti chi ha un profilo Facebook, Instagram o Tic Toc. Noto che la maggior parte dei giovani ha Instagram, bene anche io ho un profilo Instagram. Credo che quasi tutti sanno che una “storia” da pubblicare su Instagram dura 24 ore, un giorno. Una foto magari con filtri scenografici e un breve commento. L’augurio che faccio a me ed a ciascuno è quello di “scrivere” la storia della nostra vita giorno dopo giorno, lunga quanto il tempo che il Signore nella sua bontà vorrà donarci. Come ha fatto don Bosco che ha scritto la “storia” della sua vita giorno dopo giorno dando concretezza ad un sogno che aveva fatto a 9 anni e che comprenderà 6 mesi prima della sua nascita al cielo, il 16 maggio 1887 celebrando l’Eucaristia all’altare di Maria Ausiliatrice nella Chiesa del Sacro Cuore di Roma. Cari tutti, anche noi, avendo don Bosco come modello, scriviamo la storia della nostra vita avendo come meta finale il Paradiso e vivendo in questa vita da “onesti cittadini perché buoni cristiani”. E’ facile a dire ben più difficile vivere ma non impossibile. Confidiamo nell’impegno di ciascuno di noi che va riversato nella mani di Dio Padre, lui farà il resto. E’ come per i “5 pani e due pesci” che il ragazzo che con una folla numerosa segue Gesù, li offre proprio a lui, li moltiplica e con essi sazia tutti.  I nostri talenti messi con umiltà nelle mani di Cristo diventano grazia di vita per gli altri e per noi.

In questa festa di Don Bosco 2020 – prosegue l’Ispettore – vi chiedo una preghiera particolare per i salesiani che vivranno dal 16 febbraio al 4 aprile il Capitolo Generale 28 che si svolgerà a Torino-Valdocco. Anche io con D. Michele Viviano e D. Giuseppe Costa vi prenderò parte. Il Capitolo Generale ha per tema: “Quali salesiani per i giovani d’oggi?“.  Il Capitolo darà le indicazioni educative e pastorali per il prossimo sessennio 2020-2026 che ogni Casa è chiamata a contestualizzare nel luogo dove è “esperienza di chiesa”.

Buona festa di Don Bosco a tutti ed a ciascuno ci mettiamo spiritualmente sotto il manto di Maria Immacolata ed Ausiliatrice, ci sostenga con la sua materna intercessione presso Dio.”

I Salesiani, le Figlie di Maria Ausiliatrice, i Cooperatori e quanti fanno parte della Famiglia Salesiana a vario titolo sono chiamati ad impegnarsi con coraggio e passione a far sì che il Sogno di Don Bosco continui ancora oggi e nel tempo in questa splendida Isola che è la Sicilia.

Sicilia, l’Ispettore ai volontari del Servizio Civile: Ai giovani va affidata responsabilità

Pubblichiamo dal sito ispettoriale della Sicilia il messaggio dell’Ispettore – don Giovanni D’Andrea – ai giovani che hanno iniziato il servizio civile universale.

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Carissimi giovani che oggi vi accingete ad iniziare l’anno di Servizio Civile, mi piace rivolgere a voi che iniziate ed a coloro che ieri hanno concluso, l’augurio che il nostro Presidente della Repubblica ha rivolto alla nazione nel discorso di fine anno il 31 dicembre 2019: «La fiducia va trasmessa ai giovani, ai quali viene sovente chiesta responsabilità, ma a cui dobbiamo al contempo affidare responsabilità».

Negli 11 progetti che in Sicilia coinvolgono 248 giovani noi salesiani e laici associati alla nostra missione vogliamo trasmettere la nostra fiducia per quello che sarà il vostro contributo alla missione che D. Bosco ha avviato più di 150 anni fa. Con voi giovani, vogliamo essere al servizio di altri giovani, soprattutto quelli a rischio di esclusione, non solo per cause economiche ma anche sociali, culturali, affettive, relazionali e spirituali. Sarà bello ma anche impegnativo vivere insieme quest’anno.

Vi saranno affidate delle responsabilità e sono sicuro che saprete rispondere con generosità, impegno e correttezza a questo. Un ruolo importante è quello degli Operatori Locali di Progetto, gli OLP, a loro il non facile compito di accompagnarvi nel servizio e così insieme diventare sempre più e sempre meglio “Onesti cittadini e buoni cristiani, degni abitatori del cielo” come ci insegna Don Bosco. Quest’anno il Servizio Civile Universale vivrà molteplici novità che impareremo assieme, Volontari ed OLP, aiutiamoci a vicenda.

Un grazie a chi ha concluso e che immagino abbia il cuore pieno di tristezza. Se avete vissuto in pienezza il vostro anno di servizio sarete certamente dei cittadini attivi, più di prima ma meno di domani, perché la vita continua e dobbiamo puntare a migliorarci sempre, non sentirsi arrivati. Sognate sempre un futuro a colori e non in scala di grigi, questo comporta dei sacrifici non indifferenti, il Servizio Civile vi ha anche maggiormente abilitati e formati a questo. Pur se si concludono dei ruoli l’amicizia resta sempre, sentitevi sempre a “casa vostra”, venite quando volete e potete.

In ultimo, un grazie a chi “guida” tutta questa bella macchina del Coordinamento Ispettoriale SCU che da quasi 18 anni è il Servizio Civile: Letizia Scandurra, Liborio Scibetta e don Domenico Luvarà. Sono sempre a vostra disposizione. Ci affidiamo a Maria donna del servizio che guidi i nostri cuori nel prenderci cura degli altri anche attraverso il Servizio Civile.

Catania, 15 gennaio 2020

Memoria del Beato Luigi Variara                                                     D. Giovanni D’Andrea

Ispettore dei Salesiani di Sicilia e Tunisia

Il Card. Bassetti ha inaugurato l’anno accademico del San Tommaso di Messina

Da “Insieme”, il notiziario dell’Ispettoria Sicula

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Il 13 dicembre 2019 alle ore 15:00, giorno della festa liturgica di Santa Lucia, Sua Eminenza il Card. Gualtiero Bassetti, Arcivescovo di Perugia – Città della Pieve e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, è stato accolto presso l’Istituto Teologico San Tommaso di Messina da una delegazione di studenti, docenti e membri della Famiglia Salesiana per inaugurare l’Anno accademico 2019-2020 con la solenne Prolusione sul tema “Incontro agli uomini – il futuro del Mediterraneo”.

Alle 16:15 ha avuto inizio la diretta streaming che ha visto prima un brevissimo momento di preghiera presso l’aula Magna don Conti e poi i saluti di Don Giovanni D’Andrea (Ispettore dei Salesiani di Sicilia e Tunisia), di Mons. Giovanni Accolla (Arcivescovo di Messina, Lipari e Santa Lucia del Mela), di don Giovanni Russo (direttore della Scuola Superiore di Specializzazione in Bioetica e Sessuologia), e di don Giuseppe Cassaro (direttore della Comunità Salesiana “San Tommaso” e Preside dell’Istituto).

Diverse le autorità governative, civili ed ecclesiastiche convenute alla manifestazione. Fra le tante ricordiamo S. E. Rev. Mons. Guglielmo Giombanco (Vescovo di Patti), S. E. Rev. Mons. Cesare Di Pietro (Vescovo ausiliare di Messina), Fra Antonio Catalfamo (Ministro Provinciale dei Frati Minori di Sicilia), Mons. Maurizio Aliotta (Preside presso lo Studio Teologico S. Paolo di Catania), S. E. Dott.ssa Maria Carmela Librizzi (Prefetto di Messina), Avv. Alessandra Calafiore (Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Messina – in rappresentanza del Sindaco), Dott. Nicola Mazzamuto (Presidente del Tribunale di sorveglianza di Messina) e il Prof. Filippo Grasso (Delegato alle iniziative scientifiche del settore del Turismo dell’Università di Messina – in rappresentanza del Magnifico Rettore).

Dopo i rispettivi saluti vi è stato un intermezzo musicale eseguito dalla corale dell’Istituto Teologico San Tommaso composta da diversi studenti provenienti dal Giappone, Ecuador, India, Kenya, Tanzania, Angola, Congo, Haiti e ovviamente dall’Italia. Le parole del ritornello ricalcano questa espressione “Ogni germe di vita e ogni segno di pace ci parla di Te“. Parole che emozionano il Cardinale e lo riportano indietro nel tempo per ricordare la propria vita e la presenza di Dio che ha accompagnato il suo cammino in ogni luogo e in ogni tempo.

Il Cardinale dopo un breve momento di ringraziamento per l’accoglienza e il respiro internazionale, espresso dalle voci del coro, ha aperto la sua conferenza sul tema di una umanità concreta situata nel tempo e nello spazio: gli uomini del mediterraneo oggi. Ha sottolineato altresì la modalità dello sguardo che deve possedere ciascun cristiano: lo sguardo di Gesù che permette a tutti noi di vedere il senso pieno della vita donataci, nel suo senso compiuto.

“La purezza del cuore ha permesso a Gesù di Nazareth di contemplare l’umanità” così asserisce il Cardinale aggiungendo che Gesù stesso era un uomo e cittadino, come noi, della zona mediterranea capace di offrire qualcosa di più di un semplice stile di vita. L’esistenza concreta di Gesù ci insegna a vivere il contesto odierno. Regno di Dio già presente sulle sponde del nostro Mare.
Il cardinal Bassetti, nella terza parte della riflessione, ha concluso facendo accenno al futuro e lo ha presentato come “donato” e “affidato alla responsabilità degli uomini”, arricchito della presenza discreta dello Spirito Santo, accessibile e presente già davanti ai nostri occhi resi capaci di mirarlo. Un futuro che chiede che il presente sia abitato con fiducia e responsabilità, un presente che è esplosivo e dinamico e che chiede a noi cristiani mediterranei l’impegno di costruire e mettere in atto la volontà del Padre.

Alla termine del suo intervento Sua Eminenza è rimasto di fronte l’ingresso dell’aula per salutare ciascun convenuto all’evento. Un gesto di condivisione e comunione di una Chiesa aperta al dialogo e sempre accogliente.

MGS Sicilia: “Gli adolescenti salesiani riuniti a Piazza Armerina” – Avvenire

Nella giornata di oggi, inizia l’evento del MGS Sicilia che vede coinvolti i ragazzi e le ragazze dai 14 ai 18 anni nel “Meeting Adolescenti” sul tema “Mondi a contatto: Web vs Realtà” fino a domenica 5 gennaio 2020.

Si riporta di seguito l’articolo pubblicato in data odierna da Avvenire a cura di Marco Pappalardo.

Sicilia, gli adolescenti salesiani riuniti a Piazza Armerina

«Mondi a contatto. Web vs realtà»

è il tema della XVII edizione del Meeting adolescenti del Movimento giovanile salesiano che, da oggi a domenica a Piazza Armerina, vedrà coinvolti circa 160 partecipanti dalle diverse case salesiane siciliane. Il tema prende le mosse da alcuni passaggi dell’Esortazione apostolica di papa Francesco Christus vivit (che raccoglie le osservazioni del Pontefice sulle conclusioni del Sinodo dei vescovi sui giovani e la loro vocazione svoltosi nell’ottobre 2018), ma è anche caro ai figli di Don Bosco, perché è un campo di azione che rientra tra le priorità apostoliche della missione. Lo stesso Don Bosco intuì il valore di questa “scuola di massa”, che crea cultura e diffonde modelli di vita, e s’impegnò in imprese apostoliche originali per difendere e sostenere la fede del popolo.

«Abbiamo fatto anche un sondaggio nei gruppi degli adolescenti per definire la tematica – afferma suor Antonella Allegra, consigliera per la pastorale giovanile delle Figlie di Maria Ausiliatrice – e più di 200 tra loro hanno indicato il rapporto con il web ed i social. Siamo chiamati a prendere coscienza di questo mondo e quale identità da assumere da buoni cristiani; lo faremo mostrando gli aspetti positivi e negativi».

Consiste in un tempo di riflessione, di confronto e crescita su argomenti ormai quotidiani.

«Si tratta di comunicazione e di relazione – dichiara don Giovanni D’Andrea, superiore dei Salesiani di Sicilia e Tunisia – ma non può essere visto solo dal punto di vista virtuale, bensì sono necessari sguardi, attimi, contatti, incontri per dare pienezza. Da educatori bisogna sapere parlare il linguaggio dei giovani, usando questi strumenti per veicolare messaggi positivi ed incontrarsi da amici. Oggi possiamo persino parlare di oratori virtuali, luoghi dove ci si trova, si organizzano eventi, ci si relaziona, si evangelizza, si prega, in cui gli educatori devono essere presenti e capaci di comprendere il linguaggio con consapevolezza».

Per affrontare le diverse sfaccettature del tema interverranno diversi esperti che ascolteranno i ragazzi e li coinvolgeranno in lavori di gruppo e laboratori.

La riflessione sulla Lettera apostolica “Christus vivit” Tra i temi, spiegano suor Allegra e don D’Andrea, «anche il rapporto con i social e il web»

Ispettoria Sicula

Facebook MGS Sicilia

“Il bene si chiama carità”: il progetto di sostegno ai più bisognosi dell’opera di Marsala

Pubblichiamo un articolo da “Insieme”, notiziario dell’ispettoria Sicula, firmato da Antonino Garufi sul progetto di carità dell’opera salesiana di Marsala

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“Il bene si chiama carità: il racconto si fa prossimo” questo il nome del progetto che ha avuto inizio nella Terza Domenica d’Avvento nella città di Marsala ed in particolare nella nostra opera salesiana di Marsala.

La Parrocchia Maria Ausiliatrice di Via dello Sbarco ha aperto i suoi locali al primo appuntamento del progetto avviato dalla Diocesi – e dal suo giornale diocesano “Condividere” – che vuole raccontare e far conoscere l’operato sociale e caritatevole dei vari enti che lavorano in questo settore.

Il direttore dell’opera Divina Provvidenza di Marsala, don Angelo Grasso si è reso disponibile per accogliere il primo dei quattro appuntamenti. Gli stand che sono stati costruiti nelle sale dell’oratorio permetteranno, a coloro che partecipano all’evento, di conoscere i progetti di carità e di sostegno in favore dei più bisognosi avviati dalla Diocesi con i fondi dell’8×1000. La sig.ra Giovanna Benigno, presidente dell’associazione “Orizzonti mediterranei”, si è occupata di coordinare la produzione dei video-reportage e il racconto fotografico che saranno presentati; Giovanna, che è salesiana cooperatrice, ha raccontato ai nostri microfoni la realizzazione dell’evento odierno e i concreti progetti di aiuto agli anziani, agli studenti, ai detenuti e l’attenzione ai quartieri della Diocesi in difficoltà economica e sociale; senza dimenticare le problematiche relative all’isolamento di Pantelleria.

I fondi che la gente devolve alla Chiesa Cattolica, con l’8×1000, al momento della sottoscrizione della dichiarazione dei redditi sono stati impiegati con due grandi scopi: il primo quello del restauro dei luoghi di culto ed il secondo, quello più sociale, della cura ai poveri: sono stati infatti restaurati degli ambienti per l’accoglienza di uomini separati e si è acquistato un nuovo appartamento che accoglierà le donne.

Una bella opportunità per la Chiesa intera di comunicare, in maniera del tutto nuova e con l’ausilio dei new media, quanto viene fatto per i più poveri e indigenti dalla Caritas di Mazara del Vallo e le case di accoglienza marsalesi, i Movimenti per la Vita di Mazara del Vallo e la Caritas parrocchiale di Castelvetrano, considerando anche le attività sociali di assistenza agli ammalati e agli anziani della comunità cristiana dell’Isola di Pantelleria.

Il progetto avviato vede diversi partner, che con la Diocesi di Mazara del Vallo hanno collaborato alla realizzazione pratica di quest’attività che promuove l’attività della Chiesa Cattolica dei fondi del’8×1000: si tratta di Sovvenire – servizio della Conferenza Episcopale Italiana, della Federazione Italiana Settimanali Cattolici – nota anche come “Fisc” – e del giornale “Condividere” diretto da Max Firreri.

“Dio in un’ottava”, a Barcellona (ME) una serata dedicata a De André

Da 24LiveBarcellona, una serata musicale organizzata all’oratorio salesiano di Barcellona P.G.

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Sabato 14 dicembre alle 20.30, presso il Teatro “Vittorio Currò” dell’Oratorio Salesiano di Barcellona P.G. (ME) sarà dedicata una serata al cantautore-poeta Fabrizio De André, di cui ricorrono i vent’anni dalla morte. Alla serata è stato dato il seguente titolo che ne evidenzia la finalità: “Dio in un’ottava”.

Una serata in dialogo con Fabrizio De André per ripercorrere il suo itinerario artistico-esistenziale di ricerca di Dio. Quello della ricerca di Dio in De André è un aspetto poco evidenziato ed esplorato nei concerti dedicati a lui. Il titolo – “Dio in un’ottava” – muove dalla consapevolezza che attraverso le parole poetiche e la musica che le accompagna, De André ci ha comunicato in modo intenso, forte, interpellante e anche polemico la sua ricerca di Dio, il suo confronto con Gesù di Nazareth e la donna Maria di Nazareth. Di De André, infatti, è stato giustamente scritto che «nessun altro autore di canzoni del Novecento italiano, nella sua opera, ha toccato così profondamente il problema di Dio, il mistero di Gesù di Nazareth, la coscienza di chi ha fede, i dubbi dei non credenti, i sentieri dei ricercatori di una qualche verità o del senso della vita» (P. Ghezzi). La serata è curata dal frate carmelitano Egidio Palumbo, con letture e interventi musicali di Carmelo Bertolone e i “Luna Nuova”, del violinista M° Giovanni Alibrandi, del coro “Overture” del M° Giovanni Mirabile. Intervento conclusivo di don Carmelo Umana, direttorio dell’Oratorio Salesiano.

L’istituto Don Bosco Ranchibile di Palermo sul “Giornale di Sicilia” per le attività svolte a scuola

Riportiamo un articolo uscito sul Giornale di Sicilia il 22 novembre, nell’inserto GDScuola, sulle attività svolte dall’Istituto Don Bosco – Ranchibile di Palermo.

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Legalità ed inclusione, viaggi all’insegna della conoscenza, robotica e rispetto della natura. Sono soltanto alcune della attività svolte dall’Istituto Don Bosco – Ranchibile e dall’Istituto Comprensivo Antonio Ugo di Palermo e riportate da GDScuola di oggi, l’inserto del Giornale di Sicilia dedicato al mondo della scuola, pubblicato ogni giovedì.

“La diversità ci rende unici” recita la scritta nel murale sulla facciata che accoglie docenti, alunni, genitori e personale dell’istituto comprensivo Antonio Ugo. Un concetto diventato logo delle scuole-polo per l’inclusione, di cui l’istituto del quartiere Noce-Zisa è capofila regionale. Nella scuola, che conta 760 iscritti, c’è una forte presenza di alunni originari dello Sri Lanka e del Bangladesh.

Non solo integrazione e due studenti spiegano perché la famiglia ha deciso di iscriverli in questo Istituto. “Quando frequentavamo la scuola primaria abbiamo avuto la possibilità di visitare l’Istituto Antonio Ugo e di partecipare al progetto “Code Point” così abbiamo conosciuto la metodologia del coding, uno strumento efficace e divertente per sviluppare il pensiero computazionale. Ogni anno – raccontano – tutta la scuola partecipa alla “Code Week EU”, la settimana europea della programmazione, ovvero un’iniziativa che mira a portare la programmazione e l’alfabetizzazione digitale a tutti in modo divertente e coinvolgente”.

Multiculturalità, apertura e dialogo con Paesi vicini o lontani, a cominciare dal mondo arabo. È l’approccio adottato dall’Istituto Don Bosco, soprattutto nei tre licei, e in particolare in quello delle Scienze umane a indirizzo economico-sociale, nato lo scorso anno, proprio con una vocazione internazionale.

E imparare è anche divertirsi ed è quello che fanno gli studenti del Don Bosco con la super moderna “aula di robotica educativa”. Inaugurata a gennaio scorso, con il taglio del nastro del rettore dell’Università, è il luogo scolastico ideale, il sogno di tutti i ragazzi. Una sala all’avanguardia, dotata di numerosi kit di robotica, dove si inventa, si costruisce e ovviamente si impara, naturalmente.

 

Sicilia, ad Alcamo una mostra missionaria per testimoniare l’esperienza in Madagascar e Senegal

Domenica 27 ottobre 2019 si è tenuto un evento importante per l’Oratorio Centro Giovanile di Alcamo: la Giornata Missionaria. Dopo la Santa Messa delle ore 10:30, celebrata nella chiesa dell’oratorio, è stata inaugurata dall’Animatore Missionario dell’Ispettoria Salesiana Sicula don Alberto Anzalone la Mostra Missionaria.

Protagonisti della giornata sono stati gli oggetti che don Antonio Lauretta e Irene Pipitone hanno portato rispettivamente dalle missioni del Senegal e del Madagascar, oggetti che simboleggiano la vita e la cultura stessa dei popoli in questione. Alcuni di questi sono stati acquistati da coloro che hanno preferito portare con sé un ricordo della giornata e fare una piccola donazione da devolvere interamente ai luoghi della Missione.

Gli oggetti esposti come abiti (in particolare camicie dai colori sgargianti) tipici dei luoghi, la straordinaria manifattura dei tovagliati, bambole, giochi da tavolo e addirittura archi da caccia abbinati alle rispettive faretre complete di frecce hanno evidenziato una diversità ed espresso la cultura di questi popoli. Una cosa però lega la nostra nazione ad alcune nazioni africane: la religione! Ciò si comprende dalle innumerevoli statue raffiguranti la Vergine con il Bambino e dalle coroncine del Rosario (ogni decina ha infatti un colore diverso, simbolo di unione fra i cinque continenti). Non potevano mancare alcuni splendidi scatti che immortalano i posti più belli e più significativi dei due Paesi.

A seguire, dopo la Santa Messa delle 18:00, il CGS “Da MihiAnimas” ha proposto, nel piccolo teatro dell’Opera Salesiana alcamese, la rappresentazione teatrale e musicale del Sogno della Patagonia, il sogno che spinse Don Bosco ad inviare i suoi missionari oltre i confini di Torino per raggiungere l’America Latina. Durante la rappresentazione teatrale i missionari (don Antonio Lauretta e Irene Pipitone) hanno avuto l’opportunità di raccontare l’esperienza al pubblico attraverso aneddoti e spiegazioni riguardanti i riti praticati nei villaggi del Senegal e del Madagascar. Non sono mancati chiari riferimenti a sensazioni ed emozioni che questa esperienza ha trasmesso.

Giuseppe Adamo
Animatore Salesiano

Sicilia, gemellaggio delle scuole salesiana con la Cina

Dal notiziario dell’Ispettoria Sicula

Si è conclusa, qualche giorno fa, l’esperienza di gemellaggio che ha portato 22 giovani studenti delle scuole salesiane di Sicilia, Don Bosco Ranchibile di Palermo (per la seconda volta) e San Francesco di Sales di Catania, in Cina, accompagnati dai due animatori pastorali don Arnaldo Riggi e don Paolo Fichera e dalla prof.ssa Cinzia Pennino: due settimane, dall’8 al 23 ottobre, cariche di un’esperienza arricchente tra le città della provincia cinese dello Jiangsu e Shangai.

Nella prima settimana gli studenti hanno vissuto in famiglie cinesi di studenti coetanei della Middle High School di Haimen, che hanno aderito allo scambio interculturale. I ragazzi hanno così potuto vivere la quotidianità della famiglia cinese e dei loro coetanei, apprezzandone le differenze culturali soprattutto a tavola, abbandonando forchette e coltelli e abituandosi all’uso delle bacchette che alla moltitudine dei piatti tipici dai sapori molto diversi dalla cucina mediterranea; ma ciò che è più importante hanno potuto sperimentare l’affetto e l’ospitalità genuina delle famiglie cinesi, che hanno aperto loro le case mostrando come si vive, si studia, si lavora e ci si diverte in Cina.

Ricchi di tale esperienza,  la seconda settimana è trascorsa tra le città più importanti della provincia, ammirando le bellezze che la Cina ha da offrire. Nanchino e Hangzhou, ex capitali dell’impero cinese, ricche di storia e di paesaggi incantevoli fatti di parchi e grandi laghi; Wuxi e il suo imponente Budda incastonato in un grande parco celebrativo e luogo di culto; e, infine, Shangai con i suo 25 milioni di abitanti e i suoi maestosi grattacieli, il più riconoscibile dei quali è la “perla d’oriente”, la torre di 390 metri. Splendida la serata passata sul battello, ammirando uno dei uno dei panorami moderni più belli e imponenti del mondo.

Questa bella esperienza ha dato la possibilità agli studenti di conoscere e sperimentare una cultura tanto differente dalla propria, arricchendosi e maturando un’ottima capacità di adattamento; inoltre hanno stretto nuove relazioni, sperimentando diversi modi di vivere e osservando un paese in continua evoluzione ed espansione economica.

I ragazzi sono tornati a casa di certo soddisfatti per l’esperienza e con un bagaglio culturale e umano di certo più arricchito, in attesa di Luglio 2020, quando i loro “gemelli Cinesi” verranno in Sicilia e potranno così ricambiare l’ospitalità ricevuta.

Sicilia, due nuove professioni perpetue

Da ANS

Catania, Italia – ottobre 2019 – Il 20 ottobre i Salesiani dell’Ispettoria della Sicilia e Tunisia (ISI) hanno celebrato la Professione Perpetua di due confratelli, nella casa salesiana “La Salette”, di Catania. Andrea Domenico Palma, nativo di Piazza Armerina (EN), e Gabriele Cardaciotto, messinese d’origine, hanno vissuto questo momento di Grazia nello stesso cortile che li ha visti muovere i primi passi nell’esperienza salesiana. Sotto gli occhi attenti dei ragazzi, di quelli emozionati degli adulti e dei confratelli hanno consegnato la loro vita al Buon Dio nel servizio dei più giovani poveri e abbandonati. A presiedere l’Eucarestia è stato il neo Ispettore, don Giovanni D’Andrea.