Immersi nel digitale: il workshop dell’ispettoria Sicula

Pubblichiamo un articolo sul workshop di comunicazione dell’ispettoria Salesiana Sicula a maggio.

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Per iniziativa dell’Equipe di Comunicazione Sociale dell’Ispettoria Salesiana Sicula – composta da don Enrico Frusteri Chiacchiera, don Philemon Chacha, don Antonino Garufi e Pierpaolo Galota – durante due weekend del mese di Maggio è stato possibile partecipare ad un workshop formativo sul mondo digitale. Un mondo che ha indubbiamente stravolto la vita dei giovani in questo momento storico in cui la tecnologia, in tutte le sue forme, si è rivelata fondamentale per mantenere un contatto vivo con gli altri, e che in un prossimo futuro potrà essere la soluzione per reinventarsi in molte situazioni.

Il percorso del workshop è stato diviso in due momenti: uno dedicato alla produzione fotografica, a cura di don Tonino, tenutosi tra l’8,9 e 10 Maggio; il secondo, invece, dedicato all’approfondimento di aspetti legati al giornalismo – cartaceo e online – e alla comunicazione, a cura di Pierpaolo, svoltosi nel fine settimana successivo.

I giovani partecipanti di questo percorso hanno, quindi, avuto la possibilità di conoscere e sperimentare le proprie capacità in due campi apparentemente diversi ma in realtà affini: i consigli di don Tonino hanno trasmesso una nuova sensibilità verso l’aspetto interpretativo della fotografia, al di là delle pillole tecniche che, sicuramente, con l’esperienza, riusciranno ad essere assimilate in maniera più completa; le successive nozioni proposte da Pierpaolo Galota sull’aspetto comunicativo del digitale – che può concretizzarsi in articoli, narrazioni o semplici notizie trasmesse attraverso i social media – hanno completato un percorso già avviato, stimolando il pensiero e l’immaginazione nel cercare di attribuire giuste parole ad uno scatto, tanto quanto adatte informazioni ad una notizia.

Nonostante le circostanze e il breve tempo nel quale si è svolto il progetto, il bagaglio culturale di ciascun partecipante al workshop è sicuramente più ricco di conoscenze che, seppur apprese per semplice piacere, daranno a ciascuno di loro una nuova visione critica della realtà che li circonda, che sia da dietro l’obiettivo di una macchina fotografica o tra le righe di un articolo.

Eleonora Pinizzotto

Tunisia, i Salesiani al tempo del confinamento

Pubblichiamo un articolo del notiziario dell’Ispettoria Sicula, INSIEME, sull’esperienza dei Salesiani in Tunisia durante l’emergenza sanitaria.

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Anche la Tunisia come del resto quasi tutti i Paesi del mondo vive la realtà del confinamento. Il governo tunisino ha avuto la intuizione di chiudere tutto ancora prima che la malattia si manifestasse in modo eclatante giocando sulla “prevenzione” del contagio ed agendo quindi subito già ai primi casi che sono giunti a inizio marzo importati dall’Italia.  Pertanto anche qui tutte le attività scolastiche, educative, sportive ed anche quelle religiose sia delle moschee sia delle poche chiese cattoliche sono state sospese fino a nuovo ordine dal 14 marzo.

Noi sdb, cinque confratelli, siamo rimasti pertanto confinati nelle due scuole tre a Manouba e due a Don Bosco Tunisi. Abbiamo reagito anzitutto tentando di assicurare una didattica online tramite i nostri insegnanti. Quelli più capaci dal punto di vista informatico si sono dati da fare da casa per aiutare i ragazzi e le loro famiglie a tenersi occupati rivedendo e ampliando esercizi e lavori scolastici adatti ovviamente a bimbi tra i 5 e gli 11 anni. Non è facile ma si è avuta una buona risposta anche se non tutti gli allievi sono collegati.

L’oratorio ha continuato a seguire gli animatori. Con loro si è continuata la formazione al sistema preventivo di Don Bosco grazie a fr. Patrick e al confratello ultimo arrivato don Bashir che ha prodotto interventi formativi in lingua araba sia per gli animatori sia per gli insegnanti. Per le due parrocchie affidate ai salesiani si è continuato il legame spirituale tramite le comunicazioni possibili. Don Faustinoper la parrocchia di Hammamet ha curato ogni settimana il commento al Vangelo sia in lingua francese che in italiano e ha fatto una lettera settimanale inviando il tutto alle mail dei parrocchiani italiani ed europei,

Don Domenico insieme a don Bashir hanno aperto una pagina Facebook per la Parrocchia di Tunis col nome di Paroisse Sainte Jeanne D’Arc Tunis. Cosi ogni sabato alle 18.30 ora tunisina si trasmette dalla cappella salesiana di Manouba la S. Messa in italiano e la domenica alle 10 la S. Messa in francese mantenendo quindi gli stessi orari dei tempi normali. Sulla pagina si inseriscono anche avvisi o notizie che interessano la comunità parrocchiale.

Le due scuole stanno inoltre tenendo i contatti con le famiglie degli allievi per assicurare il sostegno economico alle due scuole che già dal 12 marzo hanno interrotto le attività didattiche ed ormai l’anno scolastico è stato dichiarato chiuso. Per il sostegno ai bisognosi la chiesa tunisina ha concentrato l’aiuto presso la Caritas diocesana e li abbiamo indirizzato coloro che erano in stato di bisogno mentre qualche sacerdote è stato autorizzato a recarsi in alcuni punti di raccolta di coloro che avevano bisogno di generi alimentari. Tutti inoltre abbiamo contribuito con la preghiera.

Si attende adesso l’esito dei primi passi del deconfinamento progressivo. Speriamo bene e che il Signore Risorto ci doni la possibilità di tornare a servire i nostri destinatari.

Domenico Paternò

Direttore della Comunità Salesiana

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MGS Sicilia, incontro di preghiera e condivisione per la festa di San Domenico Savio

Pubblichiamo l’articolo che riporta l’incontro avvenuto tra l’MGS della zona Iblea e il delegato di PG don Domenico Luvarà sulla figura di don Domenico Savio.

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In occasione della memoria liturgica di San Domenico Savio che ricorre il 6 maggio, il MGS della zona Iblea, comprendente le case salesiane di Ragusa, Modica e Pozzallo, ha organizzato un breve incontro di preghiera e condivisione in videoconferenza (tramite Hangouts Meet). Ospite d’eccezione è stato don Domenico Luvarà, delegato della Pastorale Giovanile dell’Ispettoria Salesiana Sicula.

Don Domenico ha definito questo giovane santo come un “gigante dello spirito”, emblema di una santità docile e disponibile, elencando tre delle caratteristiche principali relative alla sua vita: è stato un portatore sano di gioia, ha vissuto un’esistenza in grazia di Dio ed ha incarnato un modello di ragazzo in gamba. In fondo Domenico Savio è stato un leader positivo, si è messo in discussione, ha agito nell’interesse di chi aveva accanto, fondando, ad esempio, la “Compagnia dell’Immacolata”.

Tanti gli spunti di riflessione durante l’incontro, tanti gli input multimediali e musicali e gli esempi da seguire per una vita di santità e pienezza, perché tutti siamo chiamati ad essere santi lì dove siamo, a rispondere a un progetto di santità che ci tocca da vicino, così come fu per Domenico.

Ritrovarsi anche solo virtualmente è stata un’opportunità e un dono per i tanti giovani che dopo diverso tempo hanno avuto modo di riscoprire e riassaporare la bellezza e la grandezza di un ragazzo giovanissimo, testimone di una fede allegra e autentica e di una santità intrisa di preghiera, purezza e semplicità.

Alfio Pappalardo
Salesiano di don Bosco

“Ora”, la canzone dei giovani e per i giovani della Sicilia

Pubblichiamo un articolo e la canzone “Ora” registrata a novembre da giovani sdb, giovani FMA ed alcuni animatori delle case salesiane di Sicilia, di cui è stato fatto un video solo adesso, in modalità #iorestoacasa #distantimauniti. La canzone è stata scritta da Emanuele Geraci e Giuseppe Priolo, due giovani salesiani.

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La musica fa da sempre parte delle nostre vite, in qualsiasi forma si presenti: dalla ninna nanna che la mamma cantava tutte le sere quando eravamo piccoli, agli armoniosi rumori del traffico in cui ci si imbatte puntualmente ogni mattina. In questo periodo di quarantena, più che mai, è anche una fedele compagna nei nostri momenti di gioia, tristezza e nostalgia che questa situazione ci fa affrontare.
Le canzoni, infatti, hanno quel magico potere di entrarti dentro, che sia grazie ad una “semplice” melodia orecchiabile o, dopo un ascolto più attento, anche grazie all’effetto che il testo può scatenare in noi, mentre riecheggia nei meandri più oscuri della nostra mente, facendo riaffiorare istanti indimenticabili della nostra vita.

È proprio per questo che i giovani salesiani Emanuele Geraci e Giuseppe Priolo hanno dato vita alla canzone “ORA”, nel contesto del Campo GXG, nel mese di agosto 2019. Partendo dalla più recente esortazione apostolica scritta da Papa Francesco, intitolata Christus Vivit, i due salesiani hanno voluto trasformare questo documento in un messaggio concreto, per indirizzarlo ai giovani, primi destinatari della loro missione da salesiani.
“ORA”, con la sua grinta, incoraggia noi ascoltatori ad affidarci a Lui, nonostante i momenti di paura e sconforto che possiamo attraversare giorno dopo giorno. Ci esorta a sfidare noi stessi, per farci affiancare da Colui che ci sa guidare anche negli attimi più bui, utilizzando come strumenti l’Amore e il Servizio, essenziali a capire chi siamo veramente, nella nostra unicità.

Ma cosa vuol veramente dire “ORA”? Saremo sicuramente tutti d’accordo sull’affermare che apparentemente indichi quel momento, nel presente, in cui agire, cambiare… ma ascoltando questa stessa parola ripetersi costantemente all’interno del brano, un altro termine simile compare come un fulmine a ciel sereno: l’orare di origine latina! Ed ecco come l’intero testo prende una svolta radicale e sorprendente, proponendo ai destinatari un’ulteriore prospettiva da cui analizzarlo. Infatti, risulta adesso chiaro l’intrinseco collegamento tra le brevi e concise frasi della strofa e la preghiera, uno dei pilastri fondamentali nella vita di noi cristiani.

Dopo essere stata plasmata da una voce e qualche accordo alla chitarra, “ORA” viene fatta ascoltare in un primo momento alla serata finale del Campo Animatori 2019, per poi essere incisa in autunno. Alla sua registrazione hanno contribuito Suor Melania Di Bella, Suor Rosanna Zammataro, Clelia Messina, Marika Tusa, Giuseppe Lo Presti, Giuditta Garufi, Giorgio Arcoraci, Vincenzo Costa, Erika Perrone, Claudia Magazzù e Angelo Di Chiara, che hanno unito le forze mettendo a disposizione il proprio dono nel canto e nella musica, per la realizzazione di un progetto speciale come questo.

Per dar vita al video ufficiale della canzone si aspetterà un ritorno – seppur parziale – alla “normalità” ma, nel frattempo, possiamo ascoltare “ORA” su Spotify, e goderci, sul canale DB Sons di YouTube, il video di coloro che hanno collaborato a questo progetto, all’insegna degli hashtag #iorestoacasa e #distantimauniti !

Giuditta Garufi

Sicilia, a Ragusa la preghiera è su Tik Tok

Pubblichiamo un articolo di Repubblica sulla modalità di preghiera inventata da don Alfio Eugenio Pappalardo, giovane salesiano di Ragusa.

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di Claudia Brunetto

“Funziona di più”, dice Alfio Eugenio Pappalardo, giovane salesiano di 28 anni che si è inventato la formula “Un minuto per pregare” da quando l’emergenza coronavirus costringe a casa i ragazzi dell’oratorio dei salesiani a Ragusa. Alle 18 in punto, da lunedì a venerdì, manda un video su Tik Tok per commentare il Vangelo del giorno. I video finiscono nella pagina Facebook che conta 1500 iscritti.

“Cercavo qualcosa di alternativo che potesse attirare l’attenzione dei più giovani – dice Pappalardo – senza dimenticare il messaggio del vangelo del giorno. Tik Tok è il social network più usato dai giovanissimi e la formula del minuto funziona. So bene come sono i ragazzi, ogni giorno li seguivamo all’oratorio prima dell’emergenza, la
loro attenzione non dura a lungo. Già un’omelia virtuale di cinque minuti per loro è troppo. Bisogna essere brevi, attirare la loro attenzione, essere anche divertenti”.
Così Pappalardo che alle 18 suonava la campana per radunare i ragazzi in cortile per la preghiera, adesso fa tutto con un clic. “Raggiungiamo ragazzi dai 7 ai 18 anni – racconta – c’è anche tutta la fascia coinvolta nella catechesi che adesso possiamo incontrare soltanto con la tecnologia. Devo dire che il riscontro è enorme, raggiungiamo tantissimi ragazzi, e non finisce tutto lì. Accade spesso che dopo il video scattino delle domande, mi contattano in privato, riusciamo ad affrontare argomenti anche complessi che spesso dal vivo è difficile affrontare. I giovanissimi stanno soffrendo tanto dell’isolamento, questi video li fanno anche un po’ sorridere”. Sì, perché la formula scelta da Pappalardo è divertente. In un minuto di video introduce il Vangelo, interpreta tutti i personaggi per pochi secondi in forma ironica aiutandosi con gli effetti di Tik Tok e alla fine riassume tutto in un messaggio. I temi ci sono tutti: l’amore, il perdono, la solidarietà, la speranza, la pace. Insomma questioni che, soprattutto adesso, ai più giovani che hanno perso il contatto con la scuola e con i coetanei, possono dare serenità.

“Funziona di più il video – dice Pappalardo che è originario di Trecastagni nel Catanese, ma sta completando il suo tirocinio come salesiano a Ragusa – perché dal vivo i ragazzi erano impegnati in altre attività e a un certo punto venivano interrotti per fare la preghiera. Adesso a casa il video lo aspettano e dopo i miei, alcuni ragazzi si sono proposti di farlo in prima persona. Insomma un circolo virtuoso, anche se virtuale”.

Trapani, l’oratorio è diventato sartoria per cucire mascherine

Pubblichiamo un articolo uscito su Repubblica che racconta l’attività di sartoria per cucire mascherine dell’oratorio di Trapani. A cucire sono i ragazzi migranti ospitati dai salesiani.

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di Claudia Brunetto

La stanza del direttore dell’oratorio dei salesiani a Trapani è diventata la sartoria di un gruppo di migranti. Da quando è scattata l’emergenza coronavirus realizzano mascherine di stoffa: le prime 500 sono state donate nei giorni scorsi al Comune che le ha distribuite a chi ha bisogno. Via scrivanie e documenti, al loro posto macchine per cucire.
“È il minimo che possiamo fare – dice Modou Ceesay, 33 anni, sarto originario del Gambia – Sono a Trapani da dieci anni, è la mia casa. Nel mio Paese mi hanno insegnato che quando qualcuno è in difficoltà bisogna aiutarlo. Adesso tocca a noi aiutare chi ci ha aiutato quando siamo arrivati in Italia. Siamo tutti nella stessa barca, mai come adesso”. In tutto sono una ventina di sarti provenienti da diversi paesi del mondo. C’è chi arriva dal Gambia come Ceesay, chi dal Senegal, chi dal Ghana.
Ogni giorno, in oratorio, fanno i turni di 3, 4 persone per potere rispettare la distanza di sicurezza, ma allo stesso tempo portare avanti il lavoro della sartoria. “Ne abbiamo pronte altre 700 – dice Ceesay – Per ora c’è grande bisogno di mascherine e sappiamo bene che in certi casi è ancora difficile reperirle se non a costi elevati. Noi vogliamo fare la nostra parte».

Del resto, per ora, i locali dell’oratorio dei salesiani sono fermi. L’emergenza coronavirus ha bloccato tutte le attività e i ragazzi stanno a casa. “I salesiani si stanno dando molto da fare sul territorio da quando è scattata l’emergenza – dice Peppe Virzì, direttore dell’oratorio dei salesiani a Trapani – Ci sono le famiglie in difficoltà economica, ci sono gli anziani che non possono uscire da casa. Con il lavoro della sartoria abbiamo cercato di dare un ulteriore contributo alla cittadinanza. Devo dire che i ragazzi si stanno dando molto da fare. Sono tutti sarti professionisti nei loro paesi e anche a Trapani cercano di fare il loro mestiere che adesso sta tornando utile alla collettività”. L’idea è nata osservando gli anziani, i più colpiti dal contagio del virus. “Pensavo a loro come penso ai miei nonni – dice Ceesay – All’inizio abbiamo cercato di aiutarli consegnando la spesa a domicilio.
Ne abbiamo aiutato tanti. Poi è arrivata l’idea di fare mascherine per tutti. Sono certo che andrà tutto bene se rimaniamo uniti e se ci aiutiamo a vicenda. Nessuno in questa emergenza deve restare indietro”.

Salesiani Gela, in un video i bambini dell’oratorio ringraziano le forze dell’ordine

Per ringraziare le forze dell’ordine e quanti si stanno impegnando in questo tempo di emergenza sanitaria, i bambini dell’oratorio salesiano di Gela hanno realizzato un video:

Da Avvenire – A Catania, volontari in strada come ai tempi del colera

Pubblichiamo un articolo uscito su “Avvenire” a firma di Marco Pappalardo.

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Non sono un’associazione, si organizzano agilmente via social, e a chi gli chiede “chi siete?” rispondono “siamo amici di Don Bosco”. Tra loro in questo tempo difficile ricorre ciò che il santo educatore fece in occasione del colera che divampò a Torino nel 1854: mandò i suoi ragazzi ad aiutare la gente colpita, assicurando che nessuno di loro avrebbe contratto la malattia se non avesse commesso peccati e così fu. Oggi come allora a Catania un gruppo di giovani è al servizio dei più deboli e, nel rispetto del distanziamento fisico e dei decreti, con le adeguate mascherine, fanno rete con altre generose realtà, come la Comunità di Sant’Egidio e chi si mette in gioco da singolo o in gruppo raccogliendo viveri o denaro. La solidarietà prende la forma della cura che oltrepassa il gesto del momento, cercando di migliorare le condizioni con l’individuazione di un posto letto per i senza dimora, ma anche una semplice telefonata per un “come stai?” o “hai bisogno di qualcosa?” alle famiglie aiutate in casa. Alcuni tra i volontari avevano 14 anni quando hanno iniziato, grazie a una proposta della scuola, a mettersi al servizio delle persone senza dimora e delle famiglie bisognose, insieme a un paio di insegnanti ed educatori dell’istituto salesiano San Francesco di Sales. Oggi, ormai universitari e qualcuno già al lavoro, circa in 40 continuano a essere volontari, a turno e tutto l’anno, il lunedì sera per portare una buona parola, un sorriso, cibo, abiti, coperte e medicine a chi vive in strada o, più fortunato, ha un tetto sotto cui abitare. C’è uno zoccolo duro di giovani affiatati a cui si aggiungono colleghi di studio e amici incuriositi, altri del Movimento giovanile salesiano, ma anche alcuni adulti, come genitori, sacerdoti e suore.

 

 

Coronavirus, iniziative web e social dei Salesiani Sicilia per rispondere all’emergenza

Pubblichiamo il comunicato stampa dell’ufficio di Comunicazione sociale dell’ispettoria Sicula.

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In questo periodo di emergenza sono tante le iniziative, che vengono pensate per trascorrere con serenità questi giorni. I Salesiani in Sicilia, presenti da più di 140 anni, si sono sempre occupati dei giovani, poveri e abbandonati. Visto lo stato di emergenza, che si vive in tutto il territorio nazionale, hanno pensato diverse iniziative digitali per aiutare la gente in questo periodo difficile.

Si è invitati a limitare gli spostamenti solo per comprovate necessità, e quindi si è impossibilitati a ritrovarsi presso il cortile dell’oratorio. Per questo i Salesiani hanno pensato di realizzare nelle proprie case, iniziative di coinvolgimento, per non far sentire la mancanza del carisma salesiano che giornalmente migliaia di giovani in Sicilia sperimentano, restando così fedeli alla loro missione educativa, evangelizzatrice e comunicativa.

I Salesiani in Sicilia operano in diversi contesti culturali, quartieri a rischio e non, attraverso scuole, oratori, parrocchie e centri di ascolto. In ogni casa salesiana si vive il criterio oratoriano di Don Bosco, cioè: casa che accoglie, parrocchia che evangelizza, scuola che avvia alla vita e cortile per incontrarsi da amici, tutto questo attraverso il cortile digitale, che da anni abitano insieme ai giovani.

Le iniziativa digitali messe in campo sono diverse, e cercano di coinvolgere ragazzi, giovani e adulti, per realizzarle vengono utilizzate quasi tutte le piattaforme social più conosciute: da Instagram a Facebook, da TikTok a Telegram, da WhatsApp a Meet.

Nelle parrocchie di Alcamo, Messina Giostra, Modica, Ragusa, Catania Salette, Marsala e Gela è possibile partecipare ai momenti di preghiera attraverso diverse opportunità in streaming, secondo quanto indicato dalla Conferenza Episcopale Italiana e dalle rispettive Diocesi.

Con il decreto di chiusura delle Scuole e Università imposto dal governo, le case Salesiane di Catania Cibali e Palermo Ranchibile in cui sono presenti scuole secondarie di primo grado e di secondo grado, sono state attivate a pieno regime le piattaforme di didattica a distanza, che normalmente venivano utilizzate per gli approfondimenti. Docenti e alunni si incontrano giornalmente, con un orario specifico al fine di garantire formazione e istruzione.

Da qualche giorno è entrato in funzione il sistema della didattica online dell’Istituto Teologico San Tommaso di Messina, aggregato all’Università Pontificia Salesiana di Roma, che grazie alla piattaforma di Google Suite, permette di usare applicazioni specifiche al fine di favorire studenti e docenti nel proseguo dei programmi. Oltre alle lezione in videoconferenza per gli studenti di filosofia e teologia (primo ciclo, secondo ciclo, e corsi di perfezionamento), la piattaforma garantisce l’utilizzo di altre applicazioni per la condivisione rapida del materiale di studio.

 Altre iniziative riguardano momenti di preghiera ed educativi. La celebrazione della Santa Messa in diverse parrocchie e opere viene trasmessa in diretta streaming attraverso le proprie pagine Facebook. Hanno attivato questo prezioso servizio i Salesiani di dell’Istituto Ranchibile di Palermo, in diretta due volte al giorno dalla cappella dell’Istituto. A Ragusa hanno intensificato lo spazio dedicato alla preghiera su Radio Don Bosco, dove è possibile ascoltare la S. Messa tre volte al giorno e il Rosario. La parrocchia dei Salesiani a Catania Salette nel pomeriggio trasmette in streaming la Santa Messa e la Novena in preparazione alla festa di San Giuseppe. I Salesiani di Giostra, a Messina, ogni domenica mattina alle 10:00 trasmetteranno la Santa Messa attraverso il loro canale Youtube.

Negli oratori vi sono diverse iniziative, attraverso l’uso di molteplici piattaforme per raggiungere più persone possibile, e soprattutto in base al tipo di attività da realizzare (preghiera pomeridiana, incontri formativi, brevi messaggi). 

A Gela l’oratorio ha pensato di vivere il momento della preghiera pomeridiana tutti insieme attraverso le pagine ufficiali su Facebook e Instagram, inoltre gli animatori dei gruppi formativi si stanno attivando per organizzare gli incontri settimanali, attraverso Zoom, Meet e Hangout. In questi giorni è stata operata una disinfestazione e sanificazione degli ambienti che giornalmente i giovani gelesi frequentano.

L’Oratorio di San Cataldo ha inviato giovani e adulti ad attenersi alle disposizioni del Governo e della Chiesa Locale, assicurando a tutti il ricordo nella celebrazione eucaristica, e attraverso messaggi.

 L’Oratorio Salesiano di Ragusa ha attivato un account su TikTok per raggiungere anche le fasce più piccole dei ragazzi possibili. Nel pomeriggio vengono pubblicati dei video per la preghiera e parlare di un tema specifico. In occasione del 50° di Ordinazione Sacerdotale di don Ledda, l’Opera salesiana di Ragusa ha pensato di realizzare un video con la sua testimonianza vocazionale, al fine di creare sensibilizzazione sulle vocazioni.

A Giostra, quartiere periferico di Messina, i salesiani operano al favore della gioventù da più di 100 anni, qui per fronteggiare l’emergenza COVID-19 si sono attivati attraverso la realizzazione di Instastories dove ognuno prega un’Ave Maria e la condivide taggando l’Oratorio, e così ogni pomeriggio tutti si ritrovano nel cortile digitale, com’è da tradizione nel quartiere.

A Modica l’Oratorio ha attivato diverse iniziative per far fronte all’emergenza. Attraverso le diverse piattaforme web e social, gli animatori incontreranno dal proprio salotto di casa i gruppi formativi dei giovani. È garantito un sostegno a distanza per i ragazzi del doposcuola attraverso collegamenti WhatsApp, una volta al giorno, in cui gli operatori correggono i compiti e danno consigli utili per il ripasso. La PGS (Polisportiva Giovanile Salesiana) “Or.Sa Modica” ha previsto anche un piano di allenamento per i ragazzi che sono invitati a rimanere a casa, il programma dal titolo #iomiallenoacasa prevede delle schede con piccoli esercizi di movimento e quiz calcistici.

L’oratorio ha anche attivato un canale telegram: #santiinsieme, qui ogni giorno vengono condivisi pensieri spirituali in preparazione alla Pasqua. Sono in fase di studio momenti di preghiera in diretta streaming o in videoconferenza.

I responsabili dell’Oratorio si stanno attivando per rendersi disponibili attraverso la Protezione Civile per distribuire spesa e medicinali ai più deboli (anziani e disabili), la stessa iniziativa viene portata avanti dai giovani dell’Oratorio Salesiano di Trapani.

A Catania in Via Santa Maria della Salette, l’Oratorio, è il punto d’incontro più importante del quartiere storico di San Cristoforo. I salesiani presenti in quest’opera hanno pensato di portare avanti la tradizione della buonanotte salesiana attraverso una video caricato giorno dopo giorno su Youtube, attraverso cui cercano di diffondere la Parola del giorno, e materiale utile per la riflessione personale. Sono già in cantiere iniziative per programmare il Grest attraverso l’uso di applicazione come Meet e Hangout.

Diverse di queste attività sono coordinate dall’Equipe di Comunicazione Sociale dei Salesiani di Sicilia, un gruppo di salesiani e giovani, che lavorano grazie alle nuove tecnologie per favorire le varie iniziative delle comunità salesiane.  

L’equipe prevede di attivare nei prossimi giorni un Talkshow educativo, con interventi di esperti e non solo, che saranno comodamente seduti sulla propria poltrona di casa. Saranno diversi i temi trattati al fine di coinvolgere più persone. L’evento potrà essere sul canale YouTube dei Salesiani Sicilia.

In Sicilia, cittadinanza onoraria a don Michele Emma per il suo ruolo di “instancabile animatore culturale”

Pubblichiamo dal sito Corriere Elorino l’articolo nel quale si riporta la notizia della cittadinanza onoraria che il Comune di Rosolini conferirà a don Michele Emma, salesiano siciliano

Rendere omaggio a un uomo che ha rappresentato un pilastro educativo per intere generazioni e legare il suo nome a quello di un paese a cui ha dato tanto: questo sarà il prossimo obiettivo dell’amministrazione comunale che vuole conferire la cittadinanza onoraria al salesiano Don Michele Emma, fondatore nel 1974 del movimento giovanile “Mondo Giovani”. Una volontà, quella del conferimento, avanzata dall’assessore Carmelo Di Stefano, approdata oggi in giunta comunale per la sua ufficializzazione motivando la scelta in questa maniera: “ha svolto il ruolo instancabile di animatore culturale per quasi un trentennio (1982-2010) a Rosolini organizzando conferenze, dibattiti, trasmissioni radiofoniche, settimane studio e feste per i giovani;  che è doveroso attestare solennemente il rapporto intercorrente tra la città di Rosolini ed il Salesiano Don Michele Emma e l’apporto dello stesso fornito nel campo della crescita umana e sociale della gioventù Rosolinese con riferimento particolare alla formazione psicopedagogica e per il contributo dato per la formazione di parte della classe dirigente locale”.

Sono davvero tantissimi i giovani rosolinesi che si sono formati in quella che oggi vogliamo definire “la scuola” di Don Emma; gli stessi giovani che ne hanno apprezzato l’innovatività del linguaggio religioso e influenzato la società rosolinese con i suoi buoni principi. Ecco perché la città di Rosolini, fatta di quei giovani oggi cresciuti (e tutti grandi professionisti), oggi vuole rendergli onore.

Don Emma nel tempo è diventato un nome stimato per la competenza dimostrata, un “padre” per i cittadini, che ancora oggi intrattiene con loro grande familiarità per il tratto umano e la facilità dell’approccio tanto da essere considerato un punto di riferimento sicuro.

In occasione del conferimento della cittadinanza onoraria è prevista per la prossima Primavera, l’organizzazione di un grande evento in città che coinvolgerà scuole, associazioni, comunità religiose e tutto il mondo del sociale.