Don García Morcuende all’Assemblea Ispettoriale ISI per l’avvio dell’anno pastorale

“I sogni nella pastorale non vivono per sempre: o toccano terra e diventano progetti, o restano in cielo e diventano illusioni”

Queste le parole di don García Morcuende – Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile – all’Assemblea Ispettoriale ISI per l’avvio dell’anno pastorale che si è tenuto dal 28 al 30 agosto scorso a Catania. Di seguito il video dedicato e l’articolo pubblicato dall’Agenzia d’Informazione Salesiana ANS.

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(ANS – Catania) – Si è avviato il nuovo anno Pastorale nell’Ispettoria salesiana della Sicilia (ISI), dal 28 a 30 agosto. Le prime due giornate sono state animate da don Miguel Angel García Morcuende, Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile. Erano presenti inoltre Direttori, Parroci, Incaricati di Oratorio, Animatori pastorali, laici e giovani. La presenza di salesiani e laici è stata fondamentale perché queste giornate significano l’avvio di un percorso formativo che li vedrà impegnati insieme per i prossimi anni.

Le tematiche esposte da don García Morcuende e la riflessione condivisa da parte di tutti si sono concentrate, in primo luogo, sulla progettazione educativo-pastorale e, dopo, su alcune indicazioni operative per accompagnare il processo di elaborazione del Piano Educativo Pastorale Salesiano (PEPS) locale, strumento di orientamento e guida, crescita e sostegno nel camino della Comunità Educativa Pastorale (CEP).

Le giornate hanno aiutato alla comprensione della necessità di una progettazione educativo-pastorale, a superare le diffidenze, a riconoscere alcuni benefici e ad acquisire gli strumenti essenziali per la redazione concreta di un progetto. Don García Morcuende ha fatto un invito caloroso a coltivare la mentalità progettuale, cioè, la capacità di pensare e progettare la Pastorale Giovanile Salesiana. Ha insistito nell’urgenza di questa mentalità per diversi motivi: per evitare l’improvvisazione, la frammentarietà e l’episodicità; per avere obiettivi precisi, concreti, mirati, verificabili; per capire da dove stiamo partendo e le mete a cui tendere ed arrivare; per individuare itinerari rispettosi della gradualità con i giovani; per offrire cammini che in maniera integrale favoriscano la crescita delle persone che formano parte della presenza salesiana.

Il metodo di progettazione pastorale deve avere alcune attenzioni di fondo: coinvolgere tutta la CEP in uno stile di comunione e corresponsabilità; proporre atteggiamenti di ascolto, confronto e discernimento; essere docile alla creatività dello Spirito imparando a tradurre il pensiero comune nella concretezza della vita di ogni presenza salesiana. I sogni nella pastorale non vivono per sempre: o toccano terra e diventano progetti, o restano in cielo e diventano illusioni.

La stesura del PEPS locale è un adempimento importante e significativo perché, seppur in modo essenziale e sintetico, descrive non solo il fondamento della vita comunitaria di una CEP concreta, ma anche la sua contestualizzazione storica, la situazione attuale e le scelte e le prospettive verso cui tendere. Dunque, è una sorta di fotografia “in movimento” delle CEP.

Dopo il momento di presentazione, l’incontro è proseguito con il momento del gruppo di lavoro di ogni casa.

Oltre a queste tematiche, è stata fatta la presentazione del percorso di formazione congiunta SDB e Laici e del Progetto Organico Ispettoriale. Si è riflettuto sulla proposta di accompagnamento dei Consigli delle CEP e su alcune tematiche riguardanti la vita delle comunità, affrontate nell’incontro tra i Direttori e l’Ispettore e con il suo Consiglio.

MGS Lombardia – Emilia: Pellegrinaggio estivo nella terra di don Pino Puglisi

Il tradizionale pellegrinaggio MGS Lombardia – Emilia si è svolto quest’anno, dal 7 al 17 di agosto, in Sicilia sulla via Francigena e sui luoghi del Beato Rosario Livatino e di Don Pino Puglisi. Di seguito una sintesi dell’esperienza raccontata dai giovani sui social del Movimento Giovanile, Facebook ed Instagram.

Giorno 1👣
Fiumefreddo – Taormina

Giorno 2👣
Visita ai luoghi del Beato Rosario Livatino a Canicattì in compagnia di Claudia e Gabriele e alla Valle dei Templi al tramonto

Giorno 4👣
Inizia il cammino verso Palermo: Calatafimi – Alcamo
Momenti di svago e Santa Messa nel cortile dei Salesiani di Alcamo

Giorno 5👣
Alcamo-Partinico: seconda tappa a piedi verso Palermo, formazione e mare

Giorno 6👣
Partinico – Abbazia di San Martino: terza tappa a piedi, Emmaus e Santa Messa nel Duomo di Monreale

Giorno 7👣
Abbazia di San Martino-Palermo: testimonianza dei monaci, ultimo tratto di cammino e visita al quartiere di Brancaccio

Giorno 8👣
Visita alla casa di Don Pino Puglisi e al Giardino della Memoria a Capaci, con rappresentazione teatrale di alcuni giovani

 

Concludiamo il pellegrinaggio MGS mettendoci al servizio degli altri

MGS Lombardia – Emilia: Scuola Formazione Animatori

La Scuola Formazione Animatori rivolta ai giovani del Movimento Giovanile Salesiano di Lombardia – Emilia è pronta a riprendere. Di seguito le informazioni ed i link riportate dal sito MGS Lombardia – Emilia.

Leggi la notizia sul sito MGS Lombardia - Emilia

Quest’anno, se le condizioni pandemiche lo permetteranno, riprenderemo la SFA a livello di MGS sulle due sedi di Sesto San Giovanni, Opere Sociali Don Bosco, per la Lombardia e la Svizzera e di Bologna Beata Vergine di San Luca, per l’Emilia Romagna e San Marino.

Le date definite sono le seguenti:

  • 03-04 dicembre 2022
  • 15 gennaio 2023
  • 11-12 febbraio 2023

la SFA si svolgerà quindi in contemporanea sulle due sedi.

Il momento conclusivo del percorso SFA, in cui si vivranno anche i riti di passaggio con la consegna della polo MGS e della felpa MGS, sarà la FESTA MGS, che si terrà presso l’istituto salesiano San Bernardino di Chiari il 06-07 maggio 2023.

Le iscrizioni alla SFA saranno attivate prossimamente.

Info:

  • 02.67827526
  • segreteriamgs.milano@salesiani.it

MGS Lombardia – Emilia: 2 Giorni Giovani a settembre

Due giorni per ritrovarsi insieme dando ufficialmente inizio al cammino annuale del MGS Lombardia – Emilia, che si terranno a Milano il 10 ed 11 settembre. Di seguito la notizia che riporta programma e modalità di iscrizione.

Leggi la notizia sul sito MGS Lombardia - Emilia

Milano, 10-11 settembre 2022: due giorni per ritrovarsi insieme dando ufficialmente inizio al cammino annuale del MGS, presentare le linee educative pastorali per orientare le iniziative del 2022/23, proporre un momento di riflessione e condivisione per adolescenti e giovani e soprattutto partecipare alle Professioni Perpetue di SDB e FMA.

Accogliamo, inoltre, il Coro MGS, che animerà le Professioni Perpetue.

Contributo spese: €10 (comprende colazione e pranzo della domenica, la cena del sabato sera è al sacco a carico del singolo)

Programma:

Sabato 10 settembre

  • 14.30 Prove CORO MGS
  • 16.30 Accoglienza e Segreteria a Milano S. Ambrogio
  • 17.30 Presentazione della Proposta Pastorale 2021-2022
  • 18.30 Testimonianze sul tema della Proposta Pastorale
  • 19.30 Cena al sacco
  • 21.00 Veglia con Confessioni
  • 23.30 Buonanotte

Domenica 11 settembre

  • 7.30 Sveglia e colazione
  • 8.45 Preghiera
  • 9.00 Condivisione Calendario MGS 2020-2021, incontro di lavoro per Consulta MGS, attività al Binario 21 per adolescenti e gli altri giovani
  • 12.30 Pranzo
  • 15.00 Celebrazione delle Professioni Perpetue

Sono aperte le iscrizioni da effettuare per CASA DI PROVENIENZA compilando il modulo excel e mandandolo alla Segreteria MGS, per i giovani del MGS non inseriti in una casa salesiana: SCARICARE e compilare autonomamente il modulo e mandarlo alla Segreteria MGS alla mail segreteriamgs.milano@salesiani.it

SCADENZA ISCRIZIONI MERCOLEDI’ 7 SETTEMBRE.

Scarica il modulo

MGS Italia Meridionale – Esercizi Spirituali in Terra Santa

L’Ispettore dei Salesiani dell’Ispettoria Meridionale, don Angelo Santorsola, invita, con la lettera di seguito riportata, i giovani del Movimento Giovanile Salesiano dell’Italia Meridionale ad un Corso di Esercizi Spirituali che si terrà in Terra Santa dal 16 al 23 marzo 2023.

Maggiori informazioni ed aggiornamenti si possono trovare sul sito ispettoriale www.donboscoalsud.it

Carissimi giovani del Movimento Giovanile Salesiano dell’Italia Meridionale,
vi scrivo da Andrate (TO) in un magnifico scenario naturalistico mentre dove sto predicando un corso di esercizi spirituali a delle consacrate del Piemonte.
Mentre vivo il mio silenzio, nella preghiera quotidiana vi penso e ringrazio il Signore della Vita per tutti e ciascuno di voi. Ringrazio per quello che siete, per la vostra giovinezza, per la vostra bellezza interiore e per quanto vivete nel servizio ai più piccoli. Chiedo al Signore che vi doni sempre il Coraggio della fede, la Gioia dell’annuncio e la Fortezza nel portare avanti i vostri sogni.
Oggi vi scrivo per annunciarvi una proposta bella, intensa e forte che ho pensato per voi e alcuni salesiani: un Corso di Esercizi Spirituali in Terra santa!
Sì, carissimi giovani, nel nuovo anno pastorale ho voluto programmare un Corso di Esercizi Spirituali in Terra Santa dal 16 al 23 marzo 2023, per tutti i salesiani incaricati di oratorio e aperto a voi giovani dai 19 ai 35 anni. Il gruppo sarà composto da 50 partecipanti di cui 20 posti sono riservati a voi.
Sarà un’esperienza di fede indimenticabile che deve vedere alla base di tutti i partecipanti il desiderio profondo di ascoltare la Parola di Dio nella Terra in cui è vissuto Gesù. Non sarà un viaggio turistico, ma un vero e proprio itinerario di fede che vuole aiutarci a scendere nella profondità del cuore per “rinnovarlo”, “guarirlo”!
E’ la prima volta che si propone un Corso di Esercizi per Salesiani e Giovani insieme in Terra Santa. Sono convinto che farà del bene a entrambi per crescere nell’amore alla Parola di Vita e nella testimonianza di vita quotidiana.
Un altro dono grandissimo è quello di essere riuscito ad avere come nostro predicatore il carissimo don Pascual Chàvez, Rettor Maggiore emerito, che è un biblista innamorato della Parola di Dio e fortemente carismatico, proprio come don Bosco!
Ho deciso di scrivervi subito perché chi vuole partecipare possa organizzarsi in tempo e cominciare a mettersi da parte qualcosa di soldi per affrontare le spese di viaggio e pensione completa che supereranno certamente i 1.200€. Le iscrizioni andranno fatte entro la fine di settembre compilando una scheda che presto vi invierò.
Bisognerà versare una caparra di 500€, che non verrà restituita, entro novembre-dicembre. E’ bene che chiunque di voi voglia partecipare lo faccia presente al proprio incaricato di oratorio.
Mi auguro di cuore che questa proposta possa essere accolta con gioia ricordando che ci sono solo 20 posti a disposizione.

Vi abbraccio paternamente e vi assicuro il mio ricordo quotidiano nell’eucarestia.
Don Angelo Santorsola, Ispettore.

 

MGS Estate … Italia Centrale

Di seguito il racconto di alcune esperienze estive dei giovani del Movimento Giovanile Salesiano dell’Italia centrale.

Campo Bosco 2022
Campo Bivio 2022
Campi Base 2022

Campo Bosco 2022

Definire il Campo Bosco in poche parole sarebbe molto riduttivo; ripensando però a tutto ciò che ho vissuto, la prima parola che a pelle mi è venuta in mente è “instabilità”. Il Campo Bosco mette in crisi un po’ tutte le certezze che potresti avere pensando a Don Bosco, pensando a te e, soprattutto, pensando all’oratorio. Ho incontrato tante persone che mi hanno fatto bene al cuore: sia tra i nuovi amici di tutto il MGS IC, sia tra quelle persone di cui sentivo parlare, ma che mi sembravano quasi immaginarie, come Domenico Savio o Bartolomeo Garelli… ma è grazie a loro se oggi posso dire chiaramente che l’oratorio altro non è che un luogo per anime allegre.
Paolo Marcelli, Latina, gruppo mamma Margherita.

 

Il Campo Bosco è un’esperienza unica nella vita. Poter rivivere la storia di San Giovanni Bosco e Santa Maria Mazzarello nei luoghi stessi in cui loro hanno operato non ha eguali. Con il nostro gruppo abbiamo rivissuto tutte le tappe principali di un’incredibile storia che ci ha portato a conoscerci, nel loro nome! Tanti aneddoti, storie e sogni li conoscevo già, ma poterli vivere nei luoghi santi in cui tutto è successo ha avuto un valore completamente diverso, soprattutto vivendoli con un gruppo di ragazzi che fanno della loro fede un pilastro della loro vita. La grazia che Don Bosco e Maria Mazzarello ci hanno donato è proprio questa credo, un movimento di giovani che credono e camminano tutti sulla stessa strada, quella per la santità e la salvezza dei giovani. Sarò sempre grato di aver potuto vivere quest’esperienza fantastica con un gruppo di ragazzi davvero speciali e con un’equipe che ha saputo trasmettere al meglio la spiritualità, e la storia da cui proveniamo. E ora non finisce qui, perché da oggi 84 ragazzi sono ancora più pronti e formati per portare Don Bosco Madre Mazzarello nella vita dei giovani dei loro oratori!
Mattia Cimolato, Varazze, gruppo Giovannino.

Campo Bivio 2022

Racconto e testimonianza a cura di Maria Fiorella Boi, Cagliari

Dal 24 al 30 luglio 2022, io e altri trenta tra ragazzi e ragazze provenienti da Abruzzo, Lazio, Liguria, Marche, Sardegna e Toscana, ci siamo riuniti presso la casa Don Bosco di Castagno d’Andrea (FI) e abbiamo condiviso l’ultimo campo di Formazione Animatori: il Campo Bivio.

Gesù diceva “Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto.”
Ecco, ci siamo chiesti “chi sono io?”, “per chi sono io?”.

Abbiamo iniziato a cercare risposte alle nostre domande, a scavare in noi stessi per conoscerci meglio e scegliere di essere (e non solo fare) l’animatore salesiano. Abbiamo bussato e in primis aperto i nostri cuori per accogliere il Signore e scoprire la nostra missione.
In tanti abbiamo definito questo campo come una boccata d’aria fresca di cui avevamo fortemente bisogno dopo questi anni difficili, mettendoci in gioco dal primo all’ultimo giorno.
È difficile spiegare a parole cosa ha significato per noi questa esperienza. C’è chi ha fatto i conti con il passato e ha iniziato ad aggiustare i pezzi del proprio cuore che si erano sgretolati durante la frenetica quotidianità. Alcuni hanno ritrovato la propria strada, il proprio io. Altri si sono riavvicinati alla Fede e ai Sacramenti dopo tanto tempo. C’è chi ha trovato conforto in uno sguardo, in un sorriso e in un abbraccio sincero. Più di uno ha capito di non essere solo e si è lasciato andare ad un pianto liberatorio. Qualcuno non si è fermato alle apparenze e ha scoperto il punto accessibile al bene del proprio compagno di squadra. La maggior parte di noi è partita con una valigia piena di dubbi, paure e insicurezze ed è tornato a casa con più consapevolezza di chi è e di chi vuole essere.
Il tempo è volato, abbiamo condiviso un pezzo di cammino insieme in un clima gioioso, amorevole e familiare, accompagnati e guidati da un’équipe spettacolare.
Ma il vero Campo Bivio è ogni giorno, nelle nostre piccole realtà, in oratorio, in Chiesa, all’università, al lavoro, in famiglia e con gli amici. In ogni luogo e in ogni momento siamo chiamati ad essere semplicemente e meravigliosamente noi stessi: animatori salesiani.

Campi Base 2022

Nel mese di giugno tra Col Di Nava, Loreto e Arcinazzo, si sono svolti i tre Campi Base MGS del nostro territorio Italia Centrale. Abbiamo chiesto a tre ragazzi che hanno partecipato di descriverci la loro esperienza per la prima volta ad un campo territoriale e in particolare a questo, il primo dei tre livelli di formazione (preceduto in alcune zone dal campo biennio).

Margherita Polenta – Ancona – Campo Base Col Di Nava:

Se dovessi trovare una sola parola per descrivere il campo base probabilmente direi profondità. È stata una settimana ricca di spunti, divertimento, preghiera e momenti personali, una settimana che mi ha fatta crescere non solo come animatrice ma anche come persona, facendomi conoscere lati di me che non credevo di avere. Ho incontrato persone e animatori che hanno contribuito a rendere ancora più speciale questa esperienza, che sicuramente non dimenticherò. Probabilmente la cosa che mi ha colpito di più è stata l’avere la possibilità di prendersi dei momenti da soli o accompagnati da un animatore, quando ne avevamo la necessità.

Livia De Vito – San Marco Latina – Campo Base Arcinazzo:

L’idea di mettere da parte i consueti giochi spaventa la maggior parte dei ragazzi, ma alla fine del percorso ci si rende davvero conto di quanto questa esperienza valga ai fini della propria crescita. E così messe da parte le preoccupazioni, chiunque è riuscito a parlare e a mettere a disposizione di tutti una parte di sè, la propria storia.
Non sono ovviamente mancati momenti di svago, tra serate, servizi e tempo libero, che hanno reso il tutto ancora più divertente e leggero, proprio come Don Bosco voleva, e ci hanno permesso di creare legami profondi e sinceri. Il campo Base ci ha dato modo di incontrare ragazzi simili a noi ma, al contempo, tanto diversi: sebbene accomunati dalla fede in Dio e dal cammino, ognuno affronta il percorso in maniera diversa. Ci siamo confrontati con città, abitudini e ideali nuovi, con persone cresciute in ambienti e contesti tanto differenti e, per questo, tanto speciali. Insieme all’ accompagnamento di un’incredibile equipe, siamo cresciuti insieme, scoprendo gli altri ma soprattutto noi stessi. Inizialmente sconosciuti, si è creata infine una grande famiglia, in cui ognuno è accettato e amato per quello che è ed ha imparato a fare altrettanto. Ci sono state risate, lacrime, canzoni, carezze e abbracci (oltre a numerose cadute e sbucciature) che non si sono limitati al campo ma continuano tutt’ora, alcuni di noi piú vicini altri piú lontani (quest’ultimo solo fisicamente, mai col cuore).
Il Campo Base ci ha aiutato a pensare, ci ha permesso di trattare argomenti banali eppure di cui non si parla nella frenetica routine, ci ha insegnato cose nuove su Don Bosco, su ciò che facciamo tutti i giorni. Siamo diventati animatori migliori, non esclusivamente per l’oratorio ma per la vita: l’animatore non è solo colui che gioca con i ragazzi il pomeriggio, ma chi ogni giorno porta nella quotidianità ciò in cui crede e lo trasmette agli altri, chi ama la vita e ama il prossimo come fosse se stesso, trova in ogni persona il punto accessibile al bene.
Io, personalmente, associo questo campo ad una frase (della mia canzone preferita) dei Thegiornalisti: “In cerca della gente come te/Che si abbraccia senza un motivo /E non discute mai di niente /Ma che si prende a cuore e si sente, e lo sente”, perché per un’intera settimana erano i cuori a parlare e non contava nient’altro se non noi e Dio.

Giorgio Bello – Livorno SDB – Campo Base Loreto:

Le mie aspettative per il campo base erano piuttosto alte, dato che in molti del mio oratorio me ne avevano parlato bene. Arrivato al campo mi sono trovato davanti a tanti giovani di altri oratori, e all’inizio non è stato facile, ma dopo che mi sono ambientato il campo si è rivelato quello che in tanti mi avevano detto: una bella esperienza. Da anni sono in oratorio, ma molte cose non le sapevo ancora e il campo base mi ha aiutato a scoprirle e a comprenderle; alcune cose ne avevo solo sentito parlare ma questa esperienza mi ha aiutato a comprenderle meglio.
Le formazioni sono state tutte molto interessanti, ma quelle che mi hanno colpito e coinvolto di più sono state quelle sulla “Conoscenza di Sé” e sul “Sistema Preventivo”, sistema che avevo solo sentito per nome e che non sapevo cosa fosse. Il laboratorio che mi è piaciuto di più è stato quello su “Tecniche e Giochi” che mi ha insegnato molte cose. I momenti liturgici sono stati molto belli, mi è piaciuto il buongiorno, durante il quale pregavamo le lodi, divise in piccole parti, e ogni giorno ci veniva spiegato un pezzettino in più e arrivati alla fine della settimana le abbiamo pregate complete avendo più consapevolezza di cosa stessimo pregando.
Ci sono stati due momenti giornalieri molto belli: il primo era il diario, dove ogni sera scrivevamo tutto quello che avevamo fatto, questo mi ha aiutato a ripercorrere l’intera giornata, ed ancora oggi rileggo quelle pagine per ripensare a quei giorni, il secondo era quello sulle Pillole di MGS, dove ho capito che cos’è il MGS, che per anni pensavo essere solo una sigla, ma grazie a questo momento ho capito che c’è molto di più e mi hanno fatto capire che “io sono MGS”.
Con i ragazzi degli altri oratori, dopo essermi ambientato, ho stretto una bella amicizia. I membri dell’Equipe sono stati molto bravi, alcuni li conoscevo già grazie ad esperienze passate, gli altri che ho conosciuto al campo si sono dimostrati subito molto simpatici, si vedeva che gli piaceva essere lì, e mi hanno passato molto della loro esperienza come animatori salesiani, e ne farò tesoro. L’esperienza del CAMPO BASE è stata molto bella e non vedo l’ora di andare l’anno prossimo al CAMPO BOSCO.

Convegno internazionale «François de Sales, mémoire et patrimoine (1622-2022)»

Museo Casa Don Bosco, collabora alla realizzazione del Convegno Internazionale François de Sales, mémoire et patrimoine (1622-2022) che si terrà a Torino, Venaria Reale, Pinerolo e Annecy nelle giornate del 22, 23 settembre e 6 di ottobre. Di seguito la notizia riportata dal sito di Museo Casa Don Bosco.

Scopri di più sul sito di Museo Casa Don Bosco

Il 22 e 23 settembre, 2022: Convegno Internazionale « François de Sales, mémoire et patrimoine (1622-2022) ».

Il Museo Casa Don Bosco è lieto di partecipare nel Convegno Internazionale François de Sales, mémoire et patrimoine (1622-2022). Organizzato in occasione del 400° della morte di Francesco di Sales (1622-2022), il convengo si prefigge l’obiettivo di riflettere in una prospettiva multidisciplinare sulla memoria e sull’eredità culturale del vescovo di Ginevra.

L’incontro scientifico non vuole solo tornare sulla complessa personalità di uno dei modelli episcopale della Controriforma che fu anche direttore spirituale, scrittore, fondatore e animatore di ordini religiosi), ma intende soprattutto verificare come i molteplici aspetti della sua poliedrica personalità si siano sedimentati nel corso del tempo, definendone la figura e la memoria in un lungo percorso che dagli antichi Stati sabaudi e dalla Francia ha coinvolto l’intero mondo cattolica.

Il 22 settembre, alla Reggia di Venaria Reale, alle ore 16.10, la dottoressa Stefania DeVita, direttrice di Casa Don Bosco, presenterà una relazione dal titolo, Museo Casa don Bosco: memoria salesiana tra passato e futuro.

Il convegno si celebra in due sessioni, in Italia e in Francia.

Italia:

  • 22 settembre: Reggia di Venaria Reale, Cappella di Sant’Uberto con visita alla mostra Francesco di Sales 400 presso il Museo Casa Don Bosco, Torino.
  • 23 settembre: Fondazione Luigi Firpo – Piazza Carlo Alberto 3, Torino | Seminario Diocesano – Via Trieste 44, Pinerolo

Francia:

  • 6 ottobre: Archives départementales de la Haute-Savoie
  • 37bis avenue de la Plaine 74000, Annecy

Per informazione: paolo.cozzo@unito.itFrederic.Meyer@univ-smb.fr

Italia – Oratorio salesiano di Foggia: il pallone contro la mafia

Di seguito l’articolo di ANS, Agenzia Informativa Salesiana, che riporta le attività educative di promozione sportiva all’interno dell’Oratorio Salesiano del quartiere Candelaro di Foggia.

Leggi la notizia sul sito di ANS

(ANS – Foggia) – Sono ripartiti dal calcio all’oratorio salesiano nel quartiere Candelaro di Foggia. E in campo, qui per la prima volta, sono scese bambine e ragazze. Una squadra “rosa”. “Don Bosco diceva di partire da quello che piace ai ragazzi per dare poi una valenza educativa – spiega Massimo Marino, 47 anni, Presidente dell’associazione sportiva “Sacro Cuore” –. E le ragazze quello ci chiedevano, di giocare a calcio”.

Lo spazio non manca di certo all’oratorio della comunità salesiana, frequentato da circa 400 minori. Da 50 anni è il cuore del quartiere “dormitorio” sorto negli anni ’60 per dare una risposta all’emergenza abitativa. Il più popoloso, ma privo di servizi. Un quartiere complicato nella città della quarta mafia (il Comune è commissariato da un anno). L’11 luglio, a due passi dall’oratorio e in pieno giorno – in molti stavano entrando in chiesa per un funerale e il campo sportivo era affollato per le iniziative dell’“Estate Ragazzi” – è stato ucciso un pregiudicato. Il giorno dopo, davanti alla parrocchia, i salesiani del Sacro Cuore, con il Presidio dell’associazione antimafia “Libera”, hanno organizzato un sit-in. “La mafia uccide, il silenzio pure”, recitavano i cartelli. Perché la risposta contro il pericolo della rassegnazione, chiariscono, deve essere immediata.

L’oratorio del Candelaro è una piccola scuola di vita, dove le regole sono uguali per tutti, per il figlio del boss e per quello del piccolo imprenditore. Perché qui arrivano tutti. “Stiamo lavorando per generare servizi sistematici per i ragazzi. Non basta immaginare – continua Marino – un progetto di doposcuola di due anni, qui il doposcuola dovrà esserci sempre”.

Per questo sta prendendo corpo una convenzione con l’Università di Foggia. “Studenti e studentesse dei diversi Dipartimenti, come Scienze Motorie e della Formazione, faranno il loro tirocinio all’oratorio e daranno il loro contributo alle attività educative e a quelle sportive”.

Il parroco, don Antonio Carbone, SDB, è ancora più esplicito: “In questi quartieri oltre ad un esercito di militari c’è bisogno di un esercito di educatori. Bisogna dare speranza e costruire speranza, e quello che cerchiamo di fare è attività educativa. Diamo sostegno scolastico, perché senza un minimo di cultura non si può uscire dalla sub-cultura della illegalità, dell’ignoranza e della criminalità”.

Don Carbone è arrivato a Foggia da Torre Annunziata, un anno fa. “Provengo da una realtà molto simile. Sappiamo che Foggia è tra le ultime città come qualità della vita. E il Candelaro è una zona a forte presenza criminale. Quello di luglio è stato solo l’ultimo di quattro omicidi nella zona dall’inizio dell’anno. Occorre un forte impegno, tutti i pomeriggi si fanno i laboratori per valorizzare l’espressività, e attività sportive. Niente come lo sport educa al senso delle regole, del rispetto degli altri”.

Nell’oratorio è nato un laboratorio di pensiero che aggrega scuola, università, genitori. “Otto adolescenti su dieci mi dicono che se ne vogliono andare da Foggia. Vogliono crearsi un futuro altrove. Ma non possiamo permettere di privare delle energie migliori questo territorio e lasciarlo in mano alla criminalità” prosegue il salesiano.

In pochi mesi sono state messe le basi per una “comunità educante”. Spiega ancora Marino: “Crediamo che siano necessarie alleanze educative per essere più vicini ai giovani del quartiere e abbiamo fatto passi concreti per formalizzare un patto educativo che tiene insieme le famiglie, consolida il rapporto con le scuole, che sono un presidio di legalità oltre che educativo nel quartiere, e poi abbiamo allargato la rete ad altre associazioni, alla parrocchia e all’università”.

Il Centro di Servizio per il Volontariato (CSV) di Foggia ha sostenuto il progetto di “Un calcio alla pandemia”. “L’Associazione di Promozione Sociale ‘Sacro Cuore’ sta operando con grande generosità – conclude il Presidente, Pasquale Marchese – e senso di comunità in un quartiere complicato come Candelaro. Il progetto, così come le altre attività che i volontari stanno realizzando, offre momenti di serenità e di sana aggregazione, sottraendo i ragazzi e le ragazze del quartiere alla strada, spesso ‘cattiva maestra’”.

Online il catalogo della Mostra “Francesco di Sales 400”

Di seguito l’articolo del Museo Casa Don Bosco, relativo alla pubblicazione del catalogo digitale sulla mostra temporanea “Francesco di Sales 400”.

Vai sul sito del Museo per scaricare il Catalogo.

In occasione del quarto centenario della morte di San Francesco di Sales, il Museo Casa Don Bosco ha realizzato la mostra “Francesco di Sales 400”, un percorso espositivo che racconta la vita, la fede e la spiritualità del salesiano.

E’ possibile ammirare un ritratto di San Francesco di Sales del 1618, il parato liturgico, detto “di San Francesco di Sales” (ante 1622), il parato liturgico di San Francesco di Sales con ricami eseguiti da Santa Giovanna F. Frémiot de Chantal (1610-1622), una lettera olografa del 1608, e ancora, stampe, libri, oggetti molto particolari come un medaglione in osso di manifattura piemontese del 1613, ricordo coevo dell’ostensione della Sindone del 1613.

Tutto questo ora è consultabile sul catalogo digitale della mostra.

Di seguito si riportano i credits:
TESTI e RICERCHE: don Cristian Besso, don Morand Wirth, dott.ssa Stefania De Vita
GRAFICA: Mattana Grafica & Servizi
ALLESTIMENTO: Marco Berrone
CURATELA: dott.ssa Stefania De Vita, don Cristian Besso
PROGETTO EDITORIALE CATALOGO ONLINE: dott.ssa Camilla Mrad
FOTOGRAFIE: © Museo Casa Don Bosco

Per qualsiasi richiesta di informazione scrivere a info@museocasadonbosco.it.

 

 

San Francesco di Sales, esempio per i giovani: recensione del libro Elledici: “Verso l’alto”

Il settimanale diocesano di Torino La Voce E il Tempo in uscita (domenica 31 luglio 2022), dedica un’articolo al libro Elledici di don Gianni Ghiglione “Verso l’alto“. Di seguito la recensione a cura di Marina Lomunno.

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«A tutti i giovani che sognano di diventare un capolavoro. A tutti coloro che aiutano i giovani a camminare verso il Signore».

È la dedica che l’autore, salesiano, studioso di san Francesco di Sales – il Vescovo di Ginevra dottore della Chiesa di cui quest’anno ricorre IV centenario dalla morte – ha scelto per il suo ultimo libro sul santo, «Verso l’alto. Cammino di vita cristiana in compagnia di san Francesco di Sales» (Elledici).

Francesco di Sales del resto è il patrono a cui don Bosco ha voluto consacrare la sua congregazione e don Ghiglione si è sempre occupato di pastorale giovanile e universitaria. Già la copertina – un giovane escursionista che cammina su una vetta innevata verso una croce – invita in questa torrida estate a mettere il libro nello zaino. Sì perché don Gianni apre il suo testo colloquiando con san Francesco chiedendogli di dargli una mano ad essere fedele al suo carisma per «far nascere nei più giovani il desiderio di una vita cristiana orientata verso l’altro».

San Francesco in questo dialogo immaginario risponde all’autore: «Perché hai scritto queste pagine?» dal momento che don Gianni con numerosi studi ha già scandagliato la vita e le opere del santo di Ginevra… «Per proporre ai più giovani la ‘Filotea’ o ‘Introduzione alla Vita Devota’, l’opera più famosa di san Francesco».

Don Gianni è convinto che il carisma di san Francesco di Sales possa guidare anche i ragazzi e le ragazze che oggi vogliono puntare in alto, per «vivere e non vivacchiare», come diceva un altro giova- ne torinese, tal beato Pier Giorgio Frassati… E il testo di don Gianni è proprio concepito come una guida «spirituale», una lettura che può accompagnare l’estate mentre si è in viaggio unendo i passi lungo la strada con quelli dell’anima ispirati alle parole del santo. Sfogliamo l’indice: primo capitolo «La mappa e il sentiero» che prevede una sosta: «il desiderio». Segue «L’attrezzatura nello zaino»: preghiera, Parola di Dio, Eucaristia e riconciliazione. Il terzo capitolo si intitola «Il cammino continua», non ti fermare.

San Francesco, tramite don Gianni, ci suggerisce come proseguire l’itinerario spirituale: con quali atteggiamenti si deve salire verso l’alto? Ecco gli ingredienti: «Pazienza, dolcezza, mitezza e bontà, umiltà. E ancora amicizia e prudenza nel parlare».

Nell’ultimo capitolo troviamo le «coordinate» per «Raggiungere la vetta»: «l’abbandono alla volontà di Dio». «Il titolo ‘Verso l’alto’ e la fotografia della copertina dicono che il testo usa la metafora di un’escursione in montagna», spiega don Ghiglione. «Come la Filotea, anche il mio libro si può considerare un manuale verso una vita cristiana santa in compagnia e sotto la guida di Francesco di Sales, un Santo! In ogni escursione ci sono delle tappe, così anche il libro offre al lettore delle tappe. La prima è la più importante, quella che dà il via a tutto il resto e consiste nel passare da un iniziale desiderio di incontrare Dio alla ferma decisione di raggiungerlo e di rimanervi fedele. La vita santa verso la quale Francesco guida è aperta a tutti e tutti ce la possono fare e questo è incoraggiante: tutti, ciascuno con il proprio passo, senza lasciare la propria vita quotidiana, possono arrivare in cima. È una bella notizia!». Infatti san Francesco di Sales è sta- to un grande comunicatore di buone notizie, del Vangelo: noti sono i manifesti che faceva affiggere ai muri di Ginevra e i foglietti che infilava sotto le porte delle case. Per questo è anche patrono dei giornalisti.

Marina LOMUNNO

Elledici