Il Rettor Maggiore ospite al programma “Soul” di TV 2000: domenica 5 dicembre

Sabato 5 dicembre, in prima serata su TV2000 (canale 28 del Digitale Terrestre, 157 della piattaforma Sky), don Ángel Fernández Artime si racconterà al programma “Soul” condotto dalla giornalista Monica Mondo.

Di seguito l’articolo pubblicato dall’Agenzia d’Informazione Salesiana ANS.

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(Roma, 2 dicembre 2021) – Domenica prossima, 5 dicembre, in prima serata (ore 20:50), su TV2000 ci sarà il Rettor Maggiore dei Salesiani, Don Ángel Fernández Artime, ospite della trasmissione “Soul”, il programma televisivo ideato e condotto dalla giornalista Monica Mondo. In mezz’ora di dialogo franco e aperto, il X Successore di Don Bosco parlerà della sua vita, del suo ministero, della Congregazione e della Chiesa.

Don Ángel Fernández Artime, X Successore di Don Bosco, al suo secondo mandato come Rettor Maggiore della Congregazione Salesiana, si racconterà a 360° gradi: uno spagnolo delle Asturie, abituato a fare il pescatore col papà, fin da piccolo, che non immaginava di diventare pescatore di anime. E parlerà di una Congregazione che è ancora la seconda più diffusa al mondo, nonostante i segni di una crisi, soprattutto in occidente, che deve diventare slancio e opportunità.

E poi la sfida educativa, la considerazione dei giovani, la spinta missionaria, anche in Paesi difficili e pericolosi. Come anche il dolore per una fede vissuta come abitudine, senza coraggio, irrilevante, e per il dramma degli abusi sessuali – con qualche doverosa sottolineatura: non tutti i sacerdoti sono dei delinquenti, non solo nella Chiesa ci sono scandali. Nessuna giustificazione, ma anche fermezza nel distinguere e non usare la chiave degli abusi sessuali per attaccare Cristo e la Chiesa.

Tutto questo andrà in onda domenica prossima, 5 dicembre, alle ore 20:50 (UTC+1) su “TV2000” (canale 28 del Digitale Terrestre, 157 della piattaforma Sky), e in replica martedì 7 dicembre alle 21 su “Radio InBlu”.

Già dalla mattinata di lunedì 6 dicembre, inoltre, sarà possibile rivedere la puntata su Internet: sul canale YouTube di TV2000 e sulle presenze di ANS su Facebook e su Twitter, che ri-condivideranno la puntata in favore di tutti gli amici e simpatizzanti dell’opera salesiana e di Don Bosco.

“SOUL”, il titolo ambizioso di uno dei programmi di punta di TV2000, l’emittente televisiva della Conferenza Episcopale Italiana, nasce in verità da un’idea semplice: incontrare “fino in fondo all’anima” uomini e donne che interessano, che incuriosiscono per il loro spessore. In ogni puntata, Monica Mondo dialoga con personaggi di statura e spessore intellettuale, umano, spirituale, disposti a raccontarsi, tirando fuori l’anima. Il programma va in onda il sabato e la domenica alle 20:50 su “TV2000” e le puntate sono riproposte in replica, rispettivamente il lunedì e il martedì, alle 21 su “Radio InBlu”, la radio dei vescovi italiani.

Per ulteriori informazioni, consultare i contatti sulle reti sociali del programma Soul:

Facebook – @SOULTV2000
Twitter – @SOULTV2000
Instagram – @SOULTV2000 

RMG – Assemblea Generale della Confederazione Mondiale degli Exallievi ed Exallieve di Don Bosco

Dal sito dell’agenzia ANS.

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(ANS) – Nel fine-settimana appena trascorso, dal 26 al 28 novembre, si è svolto, in modalità digitale, il più importante raduno della Confederazione Mondiale degli Exallievi ed Exallieve di Don Bosco, l’Assemblea Generale, che ha luogo ogni sei anni. Nell’occasione è stata rinnovata anche la Presidenza Mondiale, che da ieri è affidata alla guida di Bryan Magro, Exallievo maltese, finora Tesoriere della Confederazione.

L’Assemblea Generale è un momento deputato alla riflessione comune, la condivisione delle rispettive realtà, gli aggiornamenti e il lavoro per il futuro, e in questa circostanza si sono registrati oltre 150 delegati per prendere parte ai lavori.

Le attività si sono svolte in tre sessioni pomeridiane di oltre tre ore ciascuna. La prima giornata, quella di venerdì 26 novembre, è stata aperta dalla preghiera, animata dai giovani di Filippine, Isole Salomone, Hong Kong, Giappone e Indonesia. Successivamente sono stati trasmessi due messaggi preregistrati, da parte di don Joan Lluis Playà, Delegato Centrale del Rettor Maggiore per il Segretariato della Famiglia Salesiana; e del sig. Dominic Nam, SDB, Delegato mondiale per gli Exallievi; infine, è giunto molto gradito il breve e vivace messaggio del X Successore di Don Bosco, Don Ángel Fernández Artime, direttamente da Valdocco, il quale, a margine dei lavori con gli Ispettori salesiani d’Europa, ha offerto alcuni spunti ai partecipanti all’assemblea.

Dopo aver ringraziato il Presidente uscente della Confederazione, Michal Hort, e i suoi collaboratori, ha salutato gli Exallievi con il messaggio che Don Bosco consegnava a tutti i ragazzi che partivano dal suo Oratorio verso il loro futuro: “Ricorda che qui a Valdocco avrai sempre un amico e un padre”. Quindi, ha manifestato la sua consapevolezza del potere, della forza, dell’energia degli ExDB nel mondo. E per questo li ha esortati: “Dovete essere forza viva nella società!”.

Ha anche ricordato che mantiene tutta la sua attualità il messaggio di Don Bosco che sosteneva che ogni Exallievo è chiamato ad essere un onesto cittadino e un buon credente. E, da ultimo, ha animato i Delegati a stare sempre con le mani tese per accogliere ed aiutare i più poveri e bisognosi.

La seconda parte della prima giornata è stata dedicata alla presentazione delle relazioni dalle 4 regioni in cui è strutturata la Confederazione: America – Africa – Asia e Oceania – Europa, con alcune relazioni delle Federazioni nazionali (Malta, Italia, Haiti). Grazie a queste relazioni è stato possibile ammirare anche la ricchezza della formazione e della comunione nel continente americano; così come la solidarietà dinamica verso i poveri, specialmente durante la pandemia, delle federazioni asiatiche; i molti progetti realizzati con il sostegno dell’Unione Europea; le iniziative per i giovani a Malta…

E mentre la più antica federazione, quella italiana, ha riferito sui suoi oltre 6.000 gruppi membri in 135 centri locali e 13 federazioni provinciali, Haiti una delle federazioni più giovani, ha riferito dell’avvio della Federazione con più di 10 centri locali.

La giornata centrale, quella di sabato 27 novembre, è stata dedicata all’ascolto delle relazioni del Presidente, del Tesoriere e del Segretario Generale insieme alla presentazione delle proposte di modifiche degli Statuti e alla preparazione per le votazioni del giorno successivo.

Domenica 28, infine, dopo l’Eucaristia, si è proceduto alle elezioni, al termine delle quali il Rettor Maggiore ha annunciato che il nuovo Presidente, e XI Successore di Carlo Gastini, è risultato Bryan Magro.

I nuovi organi direttivi della Confederazione, pertanto, ora sono così composti:

Presidente: Bryan Magro, 53 anni, da Malta

Segretario Generale: Peter Kováč, 33 anni, dalla Slovacchia

Tesoriere: Celso Noguieira, 45 anni, dal Portogallo

Consiglieri Regionali –

Europa (Adulti): Valerio Martorana, 46, dall’Italia

Europa (Giovani Exallievi – GEx): Alessandro Pensabene, 28, dall’Italia

Asia-Oceania (Adulti): Ketan Gala, 53 anni, dall’India

Asia-Oceania (GEx): Niel Evangelista, 28 anni, dalle Filippine

America (Adulti): Eduardo Pessoa, 44 anni, dal Brasile

America (GEx): Carlos Marquina, 28 anni, dall’Ecuador

Africa (Adulti): Balthazar Maniratunga, 45 anni, dal Burundi. 

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L’UPS diventa “Università Laudato Si’”. Presentato il progetto di efficientamento energetico dell’intero campus universitario

Dal sito dell’università Pontificia Salesiana.

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Il 22 novembre l’Università Pontificia Salesiana (UPS) di Roma ha presentato ai membri della comunità accademica il piano di efficientamento energetico dell’intero campus universitario. Durante la serata, l’università ha aderito ufficialmente alla “Piattaforma di Iniziative Laudato Si’”, voluta da Papa Francesco per promuovere i valori dell’ecologia integrale.

“La questione ambientale costituisce oggi un’emergenza sociale e una grande sfida educativa – ha commentato il Rettore Magnifico dell’UPS, don Andrea Bozzolo – e l’Università Pontificia Salesiana, che fa già parte della Rete delle Università Sostenibili, intende dare il proprio contributo alla cura del Creato con progetti strutturali e con proposte formative. Per questo abbiamo avviato un progetto che riduca i consumi e valorizzi le fonti rinnovabili. Diventando una ‘Università Laudato Si’’ vogliamo prestare ascolto al grido della Terra e dei poveri, ispirare nuovi stili di vita e favorire una visione del creato come dono di Dio”.

Oltre al Rettor Magnifico sono intervenuti don Joshtrom Isaac Kureethadam, Federica Gasbarro, don Renzo Barduca ed Enrico Zoccatelli.

Della “Piattaforma di Iniziative Laudato Si’” e degli obiettivi per i prossimi sette anni, ha parlato don Kureethadam, Coordinatore del settore Ecologia e Creato del Dicastero vaticano per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, nonché docente della Facoltà di Filosofia, appena tornato da Glasgow, dove ha partecipato all’evento COP26. Il salesiano ha anche sottolineato che “la crisi climatica è strettamente legata alla povertà, alle carestie e alle malattie che sono la causa principale delle migrazioni”; ma, nonostante le preoccupazioni, ha ricordato di “non dimenticarci che il cambiamento è possibile, e ce lo dimostrano le mobilitazioni dal basso dei giovani, delle minoranze e delle comunità che in tutto il mondo si stanno impegnando con coraggio nella difesa del nostro Pianeta”.

Quel Pianeta che secondo Federica Gasbarro abbiamo la presunzione di chiamare “casa”. Nel suo intervento la dott.ssa Gasbarro, giovane attivista per il Clima e Delegata italiana della “Youth for Climate” alla COP26, ha sottolineato: “Spesso noi giovani veniamo definiti catastrofisti, ma la crisi climatica è strettamente legata ai diritti umani, alla pace e all’economia, in altre parole alla sopravvivenza dell’umanità, perché forse non riusciremo a sopravvivere alle nuove condizioni ambientali. Ma abbiamo ancora tempo, ognuno di noi può alleggerire lo zainetto di carbonio che porta sulle proprie spalle studiando e informandosi”. E ha concluso: “L’ambiente non appartiene a nessuno, se non a ciascuno di noi”.

È per questo che UPS ha deciso di avviare un progetto di efficientamento del campus universitario, come segno che ognuno, nel proprio piccolo, può fare la differenza.

L’Università, infatti, installerà – grazie alla “Global Power Service”, alla quale è stato affidato il progetto – un sistema di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia pulita e sostituirà le attuali 6 centrali termiche con apparecchiature di nuova generazione, meno inquinanti e più efficienti dal punto di vista energetico.

“Con il nuovo progetto – ha affermato don Renzo Barduca, Amministratore del campus – l’UPS risparmierà all’ambiente 230 tonnellate di emissioni di Co2 all’anno, che corrispondono all’impiantazione di 580 nuovi alberi ogni anno. Accanto a questo progetto, la comunità accademica si impegna nella riduzione dell’uso della plastica, dematerializzazione della documentazione cartacea, installazione di postazioni di ricarica dei veicoli elettrici. Tutti questi progetti hanno bisogno di un passaggio fondamentale: la conversione dei comportamenti. Ognuno di noi è chiamato a realizzare l’ecologia della vita quotidiana e a ‘contagiare’ con una nuova mentalità l’ambiente in cui viviamo”.

Infine, ha parlato l’arch. Enrico Zoccatelli, Presidente del gruppo “Global Power Service”, che ha anche sottolineato un aspetto rilevante: “Gli impianti fotovoltaici che verranno installati sono già pensati in termini di comunità energetica e permetteranno quindi di condividere l’energia prodotta, evitando sprechi o costose accumulazioni di energia. Il progetto prevede, da parte dell’Università, anche l’adozione di una politica energetica finalizzata alla Certificazione 50001 che permetterà di creare un equilibrio virtuoso tra uomo e natura attraverso l’innovazione e la tecnologia”.

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Le foto

RMG – Don Bosco gioca ancora: il poster della Strenna 2022 del Rettor Maggiore

Dal sito dell’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – Una delle due opzioni che Don Ángel Fernández Artime, Rettor Maggiore, ha scelto per rappresentare graficamente il suo messaggio per la Strenna del 2022 – «Fate tutto per amore, nulla per forza» (S. Francesco di Sales) – è quella di Mauro Pallotta, in arte MAUPAL, lo street artist divenuto noto per i suoi murales dedicati a Papa Francesco. L’interpretazione offerta da questo autore rappresenta in maniera innovativa una scena propria dell’Oratorio salesiano: Don Bosco in gioco con i suoi ragazzi.

Romano, classe 1972, cresciuto anche artisticamente letteralmente all’ombra del Cupolone, Maupal offre una visione giovanile di Don Bosco che emana un magnetico carisma. Nella pallavolo Don Bosco schiaccia con l’eccezionale energia dell’amore un insolito pallone-cuore. La squadra di Don Bosco e del Beato Michele Rua è multietnica: la compongono ragazzi e ragazze da tutto il mondo. Il gioco di difesa della squadra sfidata, di cui fanno parte ancora giovani da ogni continente, si trasfigura di rimando in un atto d’accoglienza.

Sullo sfondo, testimoni della condivisione d’amore ispirata da Don Bosco tra le due squadre avverse, sorridono San Francesco di Sales, alcuni giovani, un salesiano e una Figlia di Maria Ausiliatrice, sostenuti dalla lussureggiante verde chioma di un albero nutrito della stessa speranza che informa tutta la Famiglia Salesiana.

Anche l’ambiente, come in ogni opera salesiana, ha un suo grande significato: il campo rappresentato è il cortile, luogo privilegiato per l’incontro dei giovani di Don Bosco; il cielo è l’infinito riverbero di un amore che ha necessità d’essere oltre le regole del gioco.

Inoltre, il campo di pallavolo suggerisce la realtà dinamica della vita. Ogni gioco presuppone qualcuno che consegue una vittoria e qualcun altro che subisce una sconfitta: ma in questo caso il messaggio potente delle immagini proclama che la partecipazione attiva è più importante del risultato.

E il gioco avviene infatti in un clima di grande distensione: ognuno accoglie ogni altro e Dio. Don Bosco è giocatore principale, impegnato in un’azione che indica la strada da percorrere; salta oltre la rete a mostrare pienezza di energia e di entusiasmo. Il cuore che lui sapientemente maneggia è il centro della persona, da cui deriva ogni scelta e ogni attività. Ma neanche Don Bosco gioca da solo: perché nel gioco non si rimane individui, si fa squadra.

La potente e portentosa schiacciata di Don Bosco sprona dunque tutta la Famiglia Salesiana a compiere il massimo sforzo per donare amore senza individualismi, in un gioco di squadra, al quale ognuno partecipa attivamente.

RMG – Don Bosco gioca ancora: il poster della Strenna 2022 del Rettor Maggiore

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Famiglia Cristiana – Il restauro del film su Don Bosco di Alessandrini

Da Famiglia Cristiana.

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Nell’ambito del 39° Torino Film Festival il CSC-Archivio Nazionale Cinema Impresa e la Sede Centrale Salesiana presentano il lavoro di restauro digitale del lungometraggio Don Bosco diretto nel 1935 da Goffredo Alessandrini, prodotto da Riccardo Gualino per la nascente Lux Film.
Il film religioso racconta la vita del santo piemontese, dall’infanzia nelle campagne del Monferrato, alla giovinezza in seminario, dall’attività educativa e sociale compiuta a Torino con i ragazzi degli strati sociali più umili, fino alla fondazione dell’Opera Salesiana e alla canonizzazione.
Il film fu girato tra Torino, Chieri, il Monferrato e gli Studi della Fert-Microtecnica. Per realizzarlo furono impressionati 40.000 metri di pellicola, 2.500 dei quali furono montati. Il costo del film fu di oltre 2.000.000 di lire.
Nella prima versione del Don Bosco uscita nell’aprile del 1935, il regista, Goffredo Alessandrini, inserisce nel film un episodio inventato della vita del santo. Questa libertà creativa suscitò proteste e malumori che sfociarono in una lunga trattativa tra la direzione generale dei Salesiani e la produzione. Le parti trovarono un accordo e la scena, detta della “Generala”, venne rifatta rendendo l’azione più realistica e aggiungendo una didascalia che sottolinea il ruolo decisivo di Don Bosco nella risoluzione del problema. Il guasto fu riparato e la scena sostituita in tutte le copie. A questa seconda versione, uscita in sala a settembre, ne fa seguito una terza che definirà la vulgata del film e darà il via ad una proliferazione di varianti in Italia e all’estero.

Dopo una lunga ricerca si è deciso di ricostruire la seconda versione.
Per il restauro si è partiti dal negativo conservato nel Fondo Salesiani depositato da Direzione Generale Opere Don Bosco nel 2016 a Ivrea. Questa copia si è rivelata completa per quanto riguarda la seconda parte, ma lacunosa per la prima che è stata ricostruita grazie a una copia positiva della Cineteca di Bologna, una copia positiva del Museo Nazionale del Cinema e due copie in 16mm conservate a Ivrea. Per il secondo tempo, invece, è stato usato quasi interamente il negativo originale del fondo Salesiano conservato a Ivrea, eccetto che per la scena della “Generala”, ricostruita con le copie positive e sul cui lavoro è stato fondamentale utilizzare come riferimento sonoro una copia conservata alla George Eastman Museum di Rochester.

Durante la 39° edizione del Torino Film Festival verrà presentato il work in progress del restauro, che saprà appassionare lo spettatore nella visione del film mostrato finalmente nella sua interezza e, al tempo stesso, sarà in grado di coinvolgerlo nello scrupoloso e minuzioso lavoro di ricostruzione realizzato dal laboratorio dell’Archivio Nazionale Cinema Impresa.
La pellicola fa parte del fondo filmico della Congregazione Salesiana depositato nel 2016 presso il CSC-Archivio nazionale cinema impresa, costituito da circa 500 film che offrono una preziosa documentazione della presenza dei Salesiani in molti paesi del mondo. Questa collaborazione ha già portato all’identificazione e al recupero di titoli poco o per nulla conosciuti come I 26 martiri del Giappone, film diretto nel 1931 da Tomiyasu Ikeda, sulla persecuzione e il martirio dei cristiani in epoca Tokugawa e I conquistatori d’anime diretto da Renzo Chiosso, Felice Minotti.

Queste le proiezioni:

Domenica 28 novembre alle 12.15 – Cinema Massimo 3

Giovedì 2 dicembre alle 17.00 – Cinema Massimo 3 (proiezione ufficiale)

Venerdì 3 dicembre alle 11.45 – Cinema Massimo 3

Domenica 5 dicembre alle 20.30 – Cinema Monterosa

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Partita la 152° Spedizione Missionaria Salesiana

Domenica 21 novembre, presso la Basilica di Maria Ausiliatrice di Torino si è tenuta la consegna del crocifisso missionario ai partenti della 152a Spedizione Missionaria Salesiana. Di seguito l’articolo pubblicato da ANS e le foto della cerimonia.

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“Come cristiani, tutti noi siamo discepoli missionari, chiamati ad essere testimoni della verità nel nome del Signore. E voi, cari missionari, lo siete molto di più” ha detto il Rettor Maggiore, nell’omelia della Messa.

Sempre nell’omelia, dopo aver illustrato l’importanza della presenza regale di Gesù nella vita di ciascun battezzato, Don Á.F. Artime ha fatto cenno a quell’11 novembre 1875, giorno della prima Spedizione Missionaria Salesiana, nel quale venne tracciata una nuova via per i Salesiani e la popolazione giovanile di tutto il mondo. Una via fatta di amore, di cura, di aiuto… che da Torino si sparse dapprima in America e poi in tutti gli altri continenti. È una via che continua anche oggi, nel nome di Don Bosco, grazie ai missionari “ad gentes, ad extra, ad vitam” che lasciano tutto per evangelizzare ed educare popolazioni diverse dalla propria nello stile salesiano.

E concludendo la sua riflessione, ha ricordato lo spirito con cui i partenti realizzeranno la loro missioni: “Andranno non come maestri, ma come servitori, nel nome del Signore Gesù, per condividere la vita… E in questa condivisione offriranno il meglio di sé. Io lo trovo qualcosa di bellissimo!” ha detto il Rettor Maggiore.

Quindi si è rinnovato il rito della consegna delle croci, introdotto dall’emozionante invocazione a Dio della benedizione dei partenti, nel quale il Successore di Don Bosco ha supplicato per tutti loro “il cuore di Don Bosco e di Madre Mazzarello”.

La celebrazione, già festosa per la cerimonia dell’Invio Missionario, e resa ancor più solenne per essere stata posta, quest’anno, nella Domenica di Cristo Re dell’Universo, ha ricevuto ancor più risalto grazie alla partecipazione di numerose personalità salesiane. A cominciare dalla neo-Madre Generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA), Madre Chiara Cazzuola, alla sua prima partecipazione ad un simile evento, affiancata dalla Superiora delle FMA del Piemonte, suor Emma Bergandi, e proseguendo con i numerosi concelebranti che hanno affiancato il X Successore di Don Bosco all’altare, tra cui si segnalano don Alfred Maravilla, Consigliere Generale per le Missioni, don Juan Carlos Pérez Godoy, Consigliere per la Regione Mediterranea, e gli Ispettori della medesima regione, in questi giorni radunati a Torino.

A motivo delle difficoltà ancora esistenti per i viaggi internazionali, solamente 9, su 23, salesiani e 10, su 11, Figlie di Maria Ausiliatrice hanno ricevuto le croci missionari, in rappresentanza di tutti i partenti della 152a Spedizione Missionaria Salesiana. Gli altri partenti impossibilitati a partecipare alla cerimonia di ieri riceveranno la croce dai rispettivi Ispettori, ma sempre per conto del Rettor Maggiore, Successore di Don Bosco.

La ripresa della Messa resta disponibile sulla pagina Facebook di ANS.

Foto ANS
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La cerimonia conclusiva del DBGYFF e la proclamazione dei vincitori

Il 18 e 19 novembre, in 270 luoghi di 50 Paesi del mondo, si sono svolte le proiezioni dei 110 corti selezionati tra quelli in gara al DBGYFF e gli spettacoli celebrativi. Venerdì 19 novembre, invece, si è tenuto a Valdocco l’evento finale, durante il quale sono stati annunciati i vincitori nelle diverse categorie. Di seguito l’articolo pubblicato dall’Agenzia d’Informazione Salesiana ANS con tutte le classifiche.

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La cerimonia finale del “Don Bosco Global Youth Film Festival” si è svolta, a partire dalle 18 ora italiana, presso il Teatro Grande di Valdocco, alla presenza del Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, del Consigliere per la Comunicazione Sociale, don Gildasio Mendes, e del Direttore del Festival, don Harris Pakkam. Presente alla cerimonia anche l’ospite d’onore Cristina Priarone, Presidente di “Italian Film Commissions” e membro della Gran Giuria.

Dopo i saluti di benvenuto da parte del sig. Alberto Rodríguez, Presidente della Fondazione DON BOSCO NEL MONDO, si è entrati nel vivo della cerimonia, con la spiegazione del senso e delle finalità del Festival, del percorso che ha portato alla sua realizzazione e, infine, la proiezione di alcuni cortometraggi appartenenti alle diverse categorie in gara. I presenti e tutti coloro che hanno seguito l’evento in diretta Facebook hanno potuto vedere e apprezzare cortometraggi live action, video musicali e cortometraggi animati. Tutti i filmati, ispirati al motto “Mossi dalla Speranza”, sono stati applauditi dai presenti, che hanno ammirato l’originalità, la qualità e la grande sensibilità che ha contraddistinto i giovani registi.

Come ricordato dal Rettor Maggiore, infatti: “I giovani sono capaci di fare cose straordinarie, avendo a disposizione anche solo un telefonino”. Il Successore di Don Bosco ha poi espresso la sua gioia nell’aver ospitato questo grande evento proprio a Valdocco, immaginando che Don Bosco e tutti i Santi Salesiani fossero felici e orgogliosi del traguardo raggiunto con questo festival, caratterizzato prima di ogni altra cosa dal protagonismo giovanile.

Nel suo discorso, inoltre, il Direttore del Festival don Harris Pakkam ha spiegato il percorso del Festival e ha rivolto i suoi ringraziamenti a tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione del Festival. “Questo Festival è un sogno che si è realizzato e coltiviamo la speranza che anche in futuro continui a dare i suoi frutti. Abbiamo iniziato a pensarlo, umilmente, con una piccola équipe, per offrire ai giovani uno spazio dove poter esprimere loro stessi”, ha spiegato.

Entusiasta dell’evento anche l’ospite d’onore, la sig.ra Priarone, che ha esortato i giovani a continuare a rincorrere il loro sogno del cinema, perché, più di ogni altra arte, il cinema riesce a dar voce alle emozioni. “Far parte di una Giuria composta da membri provenienti da tutto il mondo è stata un’esperienza interessante. C’è da dire che occasioni come questa portano con sé dei valori e aprono uno sguardo verso dei contenuti, come appunto la speranza, che è sempre bene tener presente”, ha ricordato infatti Cristina Priarone.

Proprio lei, insieme al Rettor Maggiore, ha consegnato i premi ai vincitori, collegati attraverso la piattaforma Zoom. Al termine della premiazione, poi, sono state consegnate delle targhe di riconoscimento a tutti coloro che hanno lavorato alla realizzazione del Festival. Infine, è stato intonato un Inno a Don Bosco.

I 36 premi destinati ai vincitori consistono anche in una somma di denaro. In particolare, per i 15 premi migliori globali, i primi classificati hanno ricevuto una somma di 5.000€, i secondi di 3.000 e i terzi di 2.000. I vincitori degli altri premi, di tutte le altre categorie, ricevono invece 2.500€ ciascuno.

Fra i 15 PREMI “MIGLIORI GLOBALI”, nella categoria di CORTOMETRAGGIO DAL VIVO (LIVE-ACTION di 1 minuto), il primo premio è stato assegnato al corto, Epiphany, di Gabriel Cerqueira dal Brasile, seguito dal secondo, Special Glasses, di Jose Borregales dal Venezuela, e dal terzo El Sol, di Maria Nazareth Castillo Alfaro dalla Costa Rica. A seguire, nella categoria di CORTOMETRAGGIO DAL VIVO (LIVE-ACTION fino a 10 minuti), il primo premio è stato assegnato a Delirious, di Jasmina Huynh, dall’Austria, il secondo a Hope and her two daughters, di Chloe Potamiti dal Giappone e il terzo a Self Therapy, Mohammed Zalbak dal Belgio. Per la categoria CORTOMETRAGGIO DI ANIMAZIONE (durata fino a 1 minuto) il primo premio è stato conferito a Corazon Azul di Daniel Flamenco da El Salvador, seguito dal secondo High Tide, di Paula Astorga Benito dalla Spagna e dal terzo The Magik Change, di Monami Roy, India. Per la categoria CORTOMETRAGGIO DI ANIMAZIONE (durata fino a 5 minuti), il primo premio è stato assegnato a The Night of Men, di Raquel Arias dalla Spagna; il secondo a The Fisherman, di Francois Balanant, dalla Francia mentre il terzo a A little more blue, Sugandha Bansal, dall’India. Per la categoria VIDEO MUSICALI (durata fino a 5 minuti) è stato assegnato il primo premio a Thenupfu Ruli, di Albert Seluokuolie Rutsa, India, seguito dal secondo Take it easy, Thamizh Vannan, India e dal terzo Nel Cuore del mondo, Simone Baldi, Italia.

Fra i 6 PREMI MIGLIORI PER CATEGORIA, il premio MIGLIOR NARRATIVA “Concetto originale”è andato a The Priceless Art, di Mohamed Asif Hameed, India.

Il premio MIGLIOR SCENEGGIATURA “Narrazione concisa” è stato assegnato a Grains of Sand, di Liviu Rotaru, Repubblica di Moldavia. Il premio MIGLIOR CINEMATOGRAFIA “Immagini spettacolari” è stato vinto da Behind the gate, Roksolana Khanas, Ucraina. Il premio MIGLIOR DESIGN DEL SUONO “Chiaro e pulito” è stato conferito a Moved by Hope, di Charity Chariet Pinaloya, Uganda.

Il premio MIGLIOR PUNTEGGIO ORIGINALE “Colonna sonora originale” è andato a Amma, Rakibul di Hasan Reza, Bangladesh. Il premio MIGLIOR MONTAGGIO “Precisione nel taglio” è stato assegnato a Frame of Mind, di Birinchi Kumar Gogoi, India.

Fra i 6 PREMI GIOVANI MIGLIORI, quello per MIGLIOR GIOVANE STORYWRITER “Nuova prospettiva” è stato conferito a Un Tipo de Magia, di Hernán Galardi, Argentina. Il premio MIGLIOR GIOVANE CANTAUTORE “Idee geniali” è stato assegnato a Kanavugal Kaanbom, di Anto Joe, India. Il premio MIGLIOR GIOVANE ATTORE MASCHILE “Grande interpretazione” è andato a The Ticket, di Andre Tidori, Aleppo, Siria. Il premio MIGLIOR GIOVANE ATTORE FEMMINILE “Grande interpretazione” è stato vinto da The Bearers of Hope, Teresa Maria Dos Santos Da Cruzhernandez, Timor Est. Il premio MIGLIOR GIOVANE REGISTA (Animazione) “Creatività e ispirazione” è andato a Texting with your nose, Adam Zheng, Stati Uniti. Il premio MIGLIOR GIOVANE REGISTA (live-action) “Great Prossima generazione” è stato assegnato a Greedy Shadow, Ji Hae Yoon, Corea del Sud.

Fra i 6 PREMI MIGLIORI CONTINENTALI, il premio MIGLIORE AFRICANO è stato assegnato a Moved by Hope, Gilbert Olanya, Uganda; MIGLIORE ASIATICO a Education is our Hope, Daniel Jaojian Gangmei, India; MIGLIORE OCEANICO a Bart, Angelo Dominic Aguila, Filippine; MIGLIORE EUROPEO a The Light of Hope, Szymon Gil, Tarnowskie Gory, Polonia; MIGLIORE INTER-AMERICANO a Los Chicuras, Alejandro Saavedra, Messico; e MIGLIORE AMERICANO CONO SUD a Flying Machine, Juliano Rocha, Gama, Brasile.

Fra i 3 PREMI A SCELTA DELLA GIURIA, quello come CORTOMETRAGGIO PREFERITO DELLA GIURIAFilm live-action preferito, è andato a Gama, Bagu Bagu, India, mentre quello come CORTOMETRAGGIO PREFERITO DELLA GIURIA

Film d’animazione preferito è stato conferito a Vice-versa, Kristina Kesler, Ryazan, Russia e quello per VIDEO MUSICALE PREFERITO DELLA GIURIA, Video musicale preferito è andato a Listen, Zinho Fernandes, India.

L’evento è ancora disponibile per essere rivisto in streamingsulla pagina Facebook di ANS e su quella in italiano del DGBYFF.

Rivivi la premiazione finale

“Don Bosco Global Youth Film Festival”, l’attesa è finita: venerdì la Cerimonia Conclusiva

La cerimonia conclusiva del “Don Bosco Global Youth Film Festival”avrà luogo venerdì 19 novembre alle ore 18 nel Teatro Grande di Valdocco, a Torino, la città di Don Bosco. I vincitori nelle diverse categorie saranno proclamati da Don Ángel Fernández Artime, Rettor Maggiore dei Salesiani, don Gildasio Mendes (Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale), don Harris Pakkam (Direttore del Festival) e dal sig. Alberto Rodríguez (Presidente della Fondazione DON BOSCO NEL MONDO).

Di seguito si riporta l’articolo pubblicato sul sito ANS.

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Una preparazione di quasi un anno, il coinvolgimento di migliaia di giovani da tutto il mondo, la collaborazione e l’accompagnamento di centinaia di salesiani nelle opere di oltre 110 Paesi… Tutto questo sta per raggiungere il suo culmine e trovare la sua sintesi, tra giovedì e venerdì, 18-19 novembre, con le serate conclusive del “Don Bosco Global Youth Film Festival”, il primo festival cinematografico mondiale salesiano.

Rispettando la sua natura di festival globale e digitale – tutto reso possibile grazie alla piattaforma www.dbgyff.com – non si avrà un’unica celebrazione conclusiva, ma in innumerevoli luoghi, a tutte le latitudini e lungo tutto i fusi orari, verrà reso omaggio alla creatività dei giovani e all’arte cinematografica, declinati con uno sguardo di speranza – quello che ha dato il tema e il senso più profondo al festival.

Sono già state organizzate delle cerimonie in ben 250 località di 50 diversi Paesi; tra questi ci sono molte realtà missionarie, dove la rappresentanza salesiana è ridotta, ma anche la stessa comunità cristiana è netta minoranza, come Emirati Arabi, Pakistan, Nepal, Bangladesh, Myanmar… Mentre nei Paesi dove è più consolidato il carisma di Don Bosco, come, per esempio, India o Brasile, è già tutto pronto per diverse manifestazioni di grande portata, cui è prevista la partecipazione diretta – nel rispetto delle normative vigenti e dei protocolli di sicurezza e di prudenza – di centinaia di giovani.

Ad ogni modo, la Cerimonia Conclusiva del Festival avrà luogo specificamente nel Teatro Grande di Valdocco, a Torino, la città di Don Bosco, venerdì 19 novembre, dalle 18 alle 19:30 (UTC+1). In quell’occasione, Don Ángel Fernández Artime, Rettor Maggiore, affiancato da don Gildasio Mendes, Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale; dal Direttore del Festival, don Harris Pakkam; e dal sig. Alberto Rodríguez, Presidente della Fondazione DON BOSCO NEL MONDO, che sostiene il DBGYFF, proclamerà i vincitori nelle diverse categorie previste (premi ai corti delle cinque sezioni; premi ai protagonisti; e i premi “tecnici”).

All’evento presenzieranno anche personalità del mondo cinematografico, come il regista e produttore Gjon Kolndrekaj, rappresentante della Gran Giuria; l’ospite d’onore, Cristina Priarone, Direttrice Generale di ROMA LAZIO FILM COMMISSION; e i Superiori dei Salesiani presenti in Italia, Spagna, Portogallo, Egitto, Libano, Israele, Palestina e Siria.

I 110 video finalisti, consegnati dalla Giuria Preliminare alla Gran Giuria per la scelta dei vincitori, saranno tutti caricati e visibili sul sito www.dbgyff.com in due tranche, tra giovedì 18 e venerdì 19: un altro modo per rendere omaggio e celebrare lo sforzo dei tantissimi giovani che hanno partecipato con entusiasmo all’iniziativa.

La Cerimonia Conclusiva di Torino verrà trasmessa in diretta streaming dalle 18 alle 19:30 (UTC+1) sulle pagine Facebook dell’ANS @agenziaans e quella del festival in italiano @DBGYFFIT.

E saranno trasmessi allo stesso modo anche gli eventi conclusivi del DBGYFF realizzati nei vari Paesi, utilizzando, oltre alla pagina Facebook dell’ANS e del festival in italiano, anche le altre pagine linguistiche del festival, in inglese @DBGYFFHOPE – e spagnolo @DBGYFF.

InfoANS
DGBYFF

 

RMG – Congresso internazionale delle Opere e dei servizi sociali salesiani per i giovani ad alto rischio

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – Il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, nel quinto punto della sua “Proposta Programmatica” ha dichiarato: “Nel presente sessennio, la Congregazione in tutte le sue Ispettorie fa l’opzione radicale, preferenziale, personale – cioè da parte di ogni salesiano – e istituzionale a favore dei più bisognosi, dei ragazzi, delle ragazze e dei giovani poveri ed esclusi, con particolare attenzione alla difesa di coloro che sono sfruttati e vittime di qualsiasi abuso e violenza”.

In risposta a questo appello, il Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile, Don Miguel Angel García Morcuende, ha invitato tutte le Ispettorie a partecipare al “Congresso Internazionale delle Opere e dei servizi sociali salesiani per i giovani ad alto rischio” che avrà luogo a Torino-Valdocco dal 28 settembre al 2 ottobre 2022.

L’incontro rappresenterà un punto di convergenza per valorizzare la cultura organica delle opere sociali, la riflessione sulle loro proposte evangelizzatrici e il lavoro in rete in questo importante ambiente dell’attività educativa e pastorale salesiana.

Il Settore per la Pastorale Giovanile salesiana, in linea con la Dottrina Sociale della Chiesa, con gli orientamenti degli ultimi due Capitoli Generali della Congregazione e con la Consulta Mondiale delle Opere Sociali del 2019, ha intrapreso un cammino di riflessione e di coinvolgimento delle varie esperienze delle “Opere e servizi sociali per i giovani a rischio” della Congregazione, cercando di rafforzare l’identità carismatica dell’azione pastorale realizzata in questo campo.

La celebrazione del Congresso Internazionale delle Opere e dei servizi sociali salesiani segnerà una tappa importante in questa opzione indicata dal Rettor Maggiore a tutta la Congregazione, e l’incontro a Valdocco – lì dove nacque tutta l’opera sociale di Don Bosco – darà un nuovo impulso per continuare a concretizzare il Sistema Preventivo in ogni contesto dove si svolge la missione salesiana tra i giovani più poveri e bisognosi.

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Don Bosco Global Youth Film Festival, 1.686 i film in concorso. Il Rettor Maggiore: “Abbiamo dato la parola ai giovani per esprimere i loro sogni”

Si è svolta a Roma, nella Casa Generalizia del Sacro Cuore, la presentazione del Don Bosco Global Youth Film Festival, il concorso cinematografico che ha raccolto 1.686 film da 116 nazioni da tutto il mondo e che si sposterà a Valdocco il 18 e 19 novembre per la parte finale. Il tema dei film era quello della speranza, il cuore della Strenna 2021, e gli organizzatori hanno spiegato come quasi tutti abbiano seguito il filone della speranza.

Don Gildasio Mendes, consigliere generale per la Comunicazione ha aperto la conferenza stampa, esprimendo “la nostra grande gioia per questo evento significativo per i giovani, per tutti quelli che hanno girato il loro film per partecipare”. Si tratta di un “mezzo concreto per unire e coinvolgere i giovani di tutto il mondo, tramite i nostri delegati di Comunicazione sociale e le loro équipe”. Il festival, voluto dal Rettor Maggiore e promosso con un appello a tutta la congregazione, ha come scopo quello di “promuovere il protagonismo dei giovani, far ascoltare e diffondere in tutti i continenti la voce dei giovani. Questo festival è stato ispirato dal messaggio della Strenna 2021, che aveva come tema Mossi dalla speranza e cammina sulla visione di Papa Francesco che tante volte ha detto: Giovani, diventate artigiani del futuro, siate capaci di sognare, mettetevi in gioco puntando su grandi ideali. Ciascuno dei 1.600 film arrivati è un inno di speranza per una vita e un futuro migliore. Grazie a voi, giornalisti, per il lavoro che state svolgendo anche in questo periodo difficile: vogliamo invitarvi a essere ambasciatori della speranza insieme a noi e ai nostri giovani”.

Don Harris Pakkam, direttore del Festival, ha invece raccontato la genesi di questo concorso: “Da dicembre scorso abbiamo iniziato a pensare e immaginare questo festival, dopo la proposta del Rettor Maggiore. Si tratta di una esperienza unica, perché i giovani potevano caricare da soli i video sul sito, dal quale poi i giudici hanno potuto vedere i film e si potrà seguire anche il festival. Se attraverso questo festival possiamo radunare tutti i giovani del mondo, si realizzerà un sogno. Volevamo offrire loro uno spazio per esprimere i loro talenti, la loro creatività”. La giuria preliminare, composta da oltre cento persone in tutto il mondo, ha potuto guardare i film (un film è stato visto da tre persone) e fare una prima selezione. In questo momento, spiega ancora il direttore del Festival, “siamo alla fase della grande giuria, con dieci esperti da tutto il mondo, che sta valutando 110 film arrivati in finale, daranno un punteggio e assegneranno i 36 premi. Questo processo si concluderà la prossima settimana con la proclamazione dei vincitori”. “Vedendo gli sforzi dei nostri giovani nel realizzare questi film, voglio ringraziare loro e tutti i salesiani che li hanno accompagnati, incoraggiati. Ho visto tanta creatività, e credo che tanti hanno partecipato perché si è trattata di una iniziativa della congregazione”.

“Ci siamo detti: perché non pensare a qualcosa di simpatico, di grande come avrebbe fatto Don Bosco per i giovani? Oggi avrebbe chiesto qualcosa con gli strumenti a disposizione oggi. Devo dirvi che tante volte sperimento questa emozione di vedere questi giovani che prendono la parola per esprimere i loro sogni, le loro emozioni anche con la musica”. Don Ángel Fernández Artime, Rettor Maggiore ha spiegato come è nato il sogno del festival. “Voglio sottolineare il perché abbiamo sognato una iniziativa del genere. Tutti sappiamo che la pandemia, il lockdown sono stati periodi pesanti, con tanti problemi economici, di lavoro. Abbiamo voluto dare la parola ai giovani del mondo, lo abbiamo fatto pensando alla rete delle 134 nazioni della congregazione. I 1.686 film da 116 nazioni mi ha stupito: la più grande partecipazione viene dall’India, la seconda dall’Iran dove siamo stati fino a due anni fa e dove oggi non siamo presenti. Poi dalla Spagna, dall’Italia, dagli Stati Uniti, dalla Turchia: c’è qualcosa di bello che si muove. Siamo contenti di aver fatto questa iniziativa con il cuore di Don Bosco: l’anno prossimo faremo un altro festival per dare una opportunità di parola ai giovani”.

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