RMG – Lancio ufficiale dell’Opuscolo sulla Parrocchia e i Santuari affidati ai salesiani

Dal sito dell’agenzia salesiana ANS.

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(ANS – Roma) – Da quasi un anno il Settore per la Pastorale Giovanile sta coinvolgendo tutte le Ispettorie salesiane del mondo con l’obiettivo di promuovere una riflessione aggiornata sulla parrocchia salesiana, per garantire la sua originalità e la sua specificità educativa e pastorale come luogo di accoglienza e di servizio missionario.

Dopo la prima stesura dell’ambiente “Parrocchia e santuari salesiani affidati ai salesiani” nel “Quadro di riferimento per la Pastorale giovanile” redatto nell’anno 2014, si è pensato di adeguare il testo, partendo dal conoscere più da vicino le realtà parrocchiali. L’opuscolo che viene presentato è il risultato di questo lavoro condiviso.

Per questo viene ora rivolto l’invito alla presentazione ufficiale che avrà luogo online su piattaforma Zoom, nei giorni 10 gennaio (ore 12:00 – UTC+1, in lingua inglese) e 11 gennaio (ore 15:00 – UTC+1, in italiano, spagnolo, portoghese e francese), e alla quale interverranno Don Ángel Fernández Artime, Rettor Maggiore della Congregazione Salesiana, e don Miguel Angel García Morcuende, Consigliere per la Pastorale Giovanile.

I destinatari sono in primo luogo i parroci, comunità salesiane, membri del consiglio pastorale, catechisti, membri delle associazioni e tutti coloro che gravitano intorno alla parrocchia.

Per ricevere il link con il quale partecipare all’incontro, della durata di un’ora, è sufficiente compilare il modulo disponibile alla pagina: https://forms.gle/4i76MqqQ9514GTKA9

RMG – Lancio ufficiale dell’Opuscolo sulla Parrocchia e i Santuari affidati ai salesiani

Verso le Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana 2022

Sono ormai prossime le Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana per il 2022: dal 13 al 16 gennaio è previsto infatti il tradizionale incontro per ravvivare la spiritualità salesiana, questa volta in modalità mista (in presenza a Torino-Valdocco e con collegamenti digitali) e su due livelli, ovvero mondiale e regionale. Di seguito le principali informazioni riportate dall’Agenzia d’Informazione Salesiana ANS.

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Mancano pochi giorni ormai alla 40° edizione delle Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana (GSFS), che si terrà in modalità mista – in presenza a Torino-Valdocco, e con collegamenti digitali – dal 13 al 16 gennaio 2022. Come di consueto, le GSFS metteranno a tema il messaggio della Strenna del Rettor Maggiore, che per il 2022 ha come motto: “Fate tutto per amore, nulla per forza”.

La finalità delle GSFS è ravvivare la Spiritualità Salesiana nelle sue dimensioni fondamentali, suggerite dalla Strenna del Rettor Maggiore, e in spirito di comunione con i 32 Gruppi della Famiglia Salesiana.

Quest’edizione 2022 delle Giornate sarà vissuta su due livelli:

–     Mondiale, con dirette internazionali dalle 13:00 alle ore 15:00 (UTC+1) dal Teatro Grande di Valdocco; a questi momenti centrali parteciperà sempre il Rettore Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, affiancato da altri responsabili mondiali dei diversi gruppi della Famiglia Salesiana.

–     e Regionale, con un programma specifico, ed orari e modalità diverse, elaborati dalle diverse équipe regionali: America (un’unica équipe per Interamerica e America Cono Sud); Africa e Madagascar; Mediterranea; Europa Nord-Orientale; Asia Sud; Asia Est e Oceania.

Un numero limitato di rappresentanti dei diversi gruppi della Famiglia Salesiana, sempre nel rispetto delle normative anti-contagio vigenti, avrà poi anche la possibilità di partecipare alle attività che verranno realizzate a livello locale: Eucaristie, Rosario quotidiano, Adorazioni del Santissimo, visite il Museo Casa Don Bosco…

Il programma delle attività comuni a tutti prevede: giovedì 13 gennaio la presentazione delle Giornate, la conclusione solenne dell’anno dedicato a Don Paolo Albera, II Successore di Don Bosco, e la presentazione della Strenna da parte del Rettor Maggiore; venerdì 14 gennaio una tavola rotonda con vari ospiti sul tema della Strenna e un approfondimento sulla santità salesiana; sabato 15 la condivisione dei lavori dei gruppi regionali e la presentazione di due buone pratiche (un’esperienza giovanile e una laicale); e domenica 16, infine, la celebrazione dell’Eucaristia dalla Basilica di Maria Ausiliatrice di Torino e il congedo finale.

“Per poter vivere bene le Giornate è fondamentale predisporre il nostro cuore all’incontro con Don Bosco e Maria Ausiliatrice. Vi invito a preparare anche con la preghiera questi giorni di condivisione, arricchimento, rinnovamento carismatico salesiano e di spirito di famiglia” conclude don Joan Lluís Playà, Delegato Centrale del Rettor Maggiore per il Segretariato per la Famiglia Salesiana.

Per partecipare in modalità digitale alle attività di livello mondiale delle GSFS2022 è necessario compilare – entro il 9 gennaio – il formulario disponibile qui.

Per ulteriori informazioni, visitare il sito: https://famigliasalesiana.org

PROGRAMMA

Gli eventi mondiali verranno tutti trasmessi in diretta da ANS sulla propria pagina Facebook e sul suo canale YouTube, in cinque lingue (italiano, inglese, spagnolo, francese e portoghese).

Giovedì 13 si inizierà con la sessione d’apertura, che prevede la presentazione delle Giornate da parte di don Joan Lluís Playà, Delegato Centrale del Rettor Maggiore per il Segretariato per la Famiglia Salesiana, la conclusione solenne dell’anno dedicato a Don Paolo Albera, II Successore di Don Bosco, e la presentazione della Strenna da parte del Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime;

Venerdì 14 l’apice delle attività si raggiungerà con la tavola rotonda sulla spiritualità di San Francesco di Sales da parte di vari esperti della materia: tre salesiani (don Michele Molinar, don Eunan McDonnell e don Giuseppe Roggia), una nota giornalista, Vania de Luca, e suor Maria Grazia Franceschini, dell’Ordine della Visitazione di Santa Maria, ordine fondato da San Francesco di Sales, affronteranno temi quali: la spiritualità salesiana, l’affinità spirituale tra San Francesco di Sales e Don Bosco, la “grazia dell’unità” nell’estasi di vita e azione, la vita religiosa secondo il santo vescovo, e l’attualità della sua spiritualità per i laici oggi come cammino di santità accessibile a tutti.
La giornata sarà completata dall’intervento di don Pierluigi Cameroni, Postulatore Generale per le Cause dei Santi della Famiglia Salesiana, sulla santità salesiana.

Sabato 15 verranno trasmesse e commentate le condivisioni dei lavori di gruppo realizzati nei primi due giorni a livello regionale, e saranno presentate due esperienze significative di spiritualità salesiana in azione, una giovanile e una laicale. Per i partecipanti in loco a Valdocco, sabato sarà anche la giornata dell’inaugurazione della mostra per i 400 anni dalla morte di San Francesco di Sales presso il Museo Casa Don Bosco di Torino.

Domenica 16, infine, spiccano la celebrazione dell’Eucaristia dalla Basilica di Maria Ausiliatrice di Torino, presieduta dal Rettor Maggiore, e il congedo finale.

Le GSFS, che quest’anno sono coordinate da don Alejandro Guevara, Animatore Spirituale Mondiale dell’Associazione di Maria Ausiliatrice (ADMA), giungono nel 2022 alla 40° edizione – “una meravigliosa iniziativa presa durante il Rettorato di Don Egidio Viganò”, come ha commentato don Playà.

Per partecipare in modalità digitale alle attività di livello regionale delle GSFS2022 è necessario compilare – entro il 9 gennaio – il formulario accessibile a questa pagina: https://forms.office.com/r/pzPCcAvMqS

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Concerto di Natale 2021, tra musica e solidarietà

Concerto di Natale con i buoni auspici di Papa Francesco, per far conoscere la situazione di estrema povertà di due Paesi e ciò che la Chiesa sta facendo per alleviare la sofferenza della gente. Libano e Haiti saranno sotto i riflettori televisivi, venerdì 24 dicembre, in prima serata su Canale 5 (dalle ore 21:30 circa) grazie alla Congregazione per l’Educazione Cattolica, che ha invitato “Missioni Don Bosco” – la Procura Missionaria salesiana di Torino – e la Fondazione Pontificia “Scholas Occurrentes” a partecipare all’evento. L’appuntamento, che si ripropone per il 29° anno, questa volta dall’Auditorium della Conciliazione di Roma, sarà trasmesso in replica anche nella giornata del 25.

“Missioni Don Bosco” propone il problema del Libano, che sta attraversando la peggiore e più dura depressione dalla fine della guerra civile.

Ad El Houssoun i salesiani gestiscono il centro giovanile “Don Bosco”, uno spazio aperto a ragazzi e giovani di diversa estrazione e provenienza, dove vengono offerte diverse attività socioeducative, ricreative e di supporto a quattro gruppi principali di destinatari.

A Beirut gestiscono dal 2020 la scuola degli “Angeli della Pace”, originariamente di proprietà della Chiesa armena, che garantisce educazione scolastica non formale a bambini rifugiati i quali non avrebbero accesso a opportunità di istruzione in Libano.

Ad Al Fidar è attivo l’Istituto Tecnico “Don Bosco”, che offre istruzione e formazione tecnica e professionale di alta qualità a circa 200 ragazzi libanesi dai 13 ai 20 anni, attraverso diversi percorsi formativi.

Tutte queste attività hanno subito un duro colpo nell’agosto dello scorso anno, a causa della devastante esplosione che ha distrutto buona parte dell’area del porto di Beirut e molti dei beneficiari delle diverse attività portate avanti dai salesiani sono stati in vario modo colpiti dall’esplosione.

Il Concerto di Natale vedrà numerosi cantanti e musicisti italiani e stranieri, con la conduzione di Federica Panicucci e con l’Orchestra italiana del Cinema diretta dal maestro Adriano Pennino. Ospiti speciali saranno i tre giovani vincitori del Christmas Contest, che TV2000 ha trasmesso mercoledì 22: Matteo Faustini (miglior testo), Valentina Tioli (miglior musica) e I Fake (miglior interpretazione). La presenza artistica più appropriata – dato il motivo dell’evento – sarà forse quella dei piccoli componenti del coro “Dolci note” di Roma. Per gli appassionati sarà importante veder le “stelle” italiane che saliranno sul palco: Rita Pavone, Enrico Ruggeri, Francesca Michielin, Andrea Griminelli, Federico Rossi, Bugo, Giò Di Tonno, Arianna. Con loro le “star” internazionali 2Cellos (Croazia), Ian Anderson (UK), Shaggy (Giamaica), Anggun (Francia), Jimmy Sax (Francia) e il Virginia Union Gospel Choir feat. David Bratton (USA).

Tutto servirà a suggerire agli spettatori la solidarietà, con i progetti umanitari proposti chiamando o inviando un sms al 45582.

Per questo il salesiano don Simon Zakerian è venuto da Beirut per presentare la situazione del Paese. Secondo stime dell’Onu oltre il 55% della popolazione libanese è stretta nella morsa della povertà e lotta per lo stretto necessario, e vive una grave crisi finanziaria causata dalla forte inflazione. “Prima della crisi – ha esemplificato don Zakerian – un litro di latte costava 3.000 Lire Libanesi, ora è arrivato a 24.000, 12 euro circa. Mentre gli stipendi sono bloccati ai valori precedenti allo scoppio della crisi, intorno a 35 euro al mese”. Le forniture mediche hanno iniziato a scarseggiare, ma anche l’elettricità: “Viviamo intere giornate al buio e l’inverno sarà difficilissimo perché non ci sono i mezzi per riscaldarsi” ha spiegato.

Il Libano è uno dei crocevia più delicati del Medio Oriente. Da anni sono numerosi i profughi siriani ed iracheni che arrivano in situazioni di povertà estrema. Oltre al lavoro educativo con le fasce più svantaggiate della popolazione libanese, i salesiani hanno accolto numerosi profughi ed avviato un processo di integrazione, partendo dei più piccoli. “Le necessità in questo periodo sono tantissime e abbiamo bisogno del vostro sostegno” ha detto don Zakerian lanciando il suo appello alla solidarietà.

Il Concerto di Natale gode del patrocinio della Società Italiana degli Autori ed Editori (SIAE) e dell’Associazione fonografici Italiani (AFI) e del sostegno di numerose imprese che offrono anche un supporto tecnico alla buona riuscita dell’iniziativa coordinata da “Prime Time Promotions”. Quest’anno, a partire dal Christmas Contest, hanno dato il loro patrocinio anche il Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI) e la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC).

UPS, corso di teologia spirituale su San Francesco di Sales

“Tutto per amore, niente per forza” – Storia e spiritualità di San Francesco di Sales (TB1420) – Corso di teologia spirituale

Sono ormai passati 400 anni dalla morte di San Francesco di Sales. Egli viene descritto da Pio IX come uno di quei santi inviati da Dio per illuminare la Chiesa nei momenti difficili. Egli era, secondo Papa San Giovanni Paolo II, il “dottore dell’amore divino, e non aveva pace finché i fedeli non accoglievano l’amore di Dio, per viverlo in pienezza, volgendo il loro cuore a Dio e unendosi a Lui”.

La sua tesi principale è che ognuno, a modo suo, nel luogo in cui vive e lavora, può essere felice e diventare santo. La santità per il santo savoiardo non era riservata solo ai monaci, religiosi o sacerdoti. Al contrario, la strada della santità era aperta a tutti. A quattro secoli della sua morte, fino ad oggi, è questo un tema ancora molto attuale.

In occasione del quarto centenario della morte di San Francesco di Sales, l’Istituto di Teologia Spirituale dell’Università Pontificia Salesiana organizza un corso sulla Storia e Spiritualità di San Francesco di Sales.

Il corso è composto da tre parti principali:

  • Parte storica: San Francesco di Sales viene collocato nel suo tempo, l’ambiente storico, sociale ed economico per approfondire e conoscere la sua vita, dalla nascita, alla formazione scolastica a Parigi, i momenti di crisi spirituale, lo studio universitario a Padova, la missione nella Chablese e la vita vescovile fino alla morte avvenuta improvvisamente a Lyon.
  • Parte letteraria: introduce agli scritti di Francesco. Una selezione di lettere, opuscoli, brani di sermoni vengono letti e analizzati. Sono discusse ampie parti dell’Introduzione alla vita devota, conferenze alle Visitandine e capitoli del Trattato dell’Amore di Dio.
  • Parte tematica: attraverso la scelta di alcuni temi, si cerca di approfondire la conoscenza dell’eredità di San Francesco ed esplorarne le idee principali. Per esempio, è illustrato il suo insegnamento riguardo alla direzione spirituale, il significato dell’amicizia, come comportarsi nei momenti di tristezza. Questa analisi è condotta confrontando le idee di Francesco di Sales con il pensiero di altri autori, antichi e contemporanei.

Il corso è aperto a tutti coloro che, in occasione del quarto centenario della morte di San Francesco di Sales, desiderano conoscere meglio la vita e i suoi scritti. Ogni martedì pomeriggio dal 22 febbraio al 17 maggio, dalle 15.00 alle 17.25

Il docente è il professore Wim Collin, salesiano fiammingo. Attualmente è professore aggiunto nell’Istituto di Teologia Spirituale della Facoltà di Teologia presso l’Università Pontificia Salesiana a Roma. Tiene corsi sulla spiritualità di San Giovanni Bosco, la storia della congregazione salesiana, la storia dell’Ottocento Torinese, la metodologia del lavoro scientifico.

La partecipazione è gratuita. Chiediamo gentilmente di iscriversi tramite email a francescodisales2022@unisal.it
Gli incontri saranno in presenza, all’indirizzo email sarà possibile richiedere la registrazione.

Il corso è una occasione eccellente per approfondire la conoscenza della spiritualità e la teologia di San Francesco di Sales in quest’anno giubilare.

“La grazia che desidero per voi, è mantenervi uniti a questo santo Salvatore che viene per raccoglierci tutti intorno a lui e tenerci sempre sotto il vessillo della sua santissima protezione, come il pastore che si prende cura delle sue pecore e del suo gregge o come la regina delle api, tanto attenta nei loro confronti che si dice non esca mai dall’alveare senza essere circondata da tutto il suo piccolo popolo.”
(Sermon I, Œuvres: Tome IX, Sermons: Vol III, 14.)

“Dalla fine del mondo per aiutare i ragazzi”: l’intervista a don Antúnez, presidente di Missioni Don Bosco

Intervista a don Daniel Antúnez, nuovo presidente di Missioni Don Bosco, su Famiglia Cristiana.

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Lo aveva detto di sé stesso papa Francesco, primo sudamericano della storia eletto Pontefice: «Vengo dalla “fin del mundo”». E ci siamo abituati a considerarla così quella terra lontana, l’Argentina, la fine della terra. Arriva proprio dal Finisterre – nato a Buenos Aires, ma missionario per 18 anni in Patagonia, dove le Americhe termina no e si affacciano verso l’Antartide – il nuovo presidente di Missioni Don Bosco, procuratore delle opere salesiane, don Daniel Antúnez. «I primi missionari salesiani arrivarono con una spedizione nel 1875 proprio in Argentina», spiega don Daniel. «Mi sento figlio di quegli italiani che dal Piemonte arrivarono in nave a Buenos Aires per fondare le prime missioni. Instancabili come i salesiani che ho incontrato in oratorio da ragazzo. Mi sembra un regalo immenso di Dio essere qui a Valdocco, nella terra di san Giovanni Bosco, a coordinare gli aiuti che dai nostri benefattori arriveranno ai bimbi e ai ragazzi poveri del mondo». Ci parla in un italiano viziato dallo spagnolo, che ben conosciamo in Bergoglio, e la gioia di chi corona un sogno.

Don Antúnez è diventato salesiano non giovanissimo: «Sono entrato in seminario dopo aver finito gli studi e iniziato a lavorare. Sono stato ordinato a 34 anni, un desiderio che avevo fin da ragazzino». Il neopresidente si racconta, ma soprattutto spiega le sue missioni. Da Buenos Aires si è spostato a operare prima per tredici anni nella Terra del Fuoco e poi per cinque a Santa Cruz.

La Patagonia ce l’ha nel cuore, con la sua natura straordinaria: «Da noi vengono da tutto il mondo per vedere i pinguini, i guanaco, animali simili ai lama, e soprattutto i giganti del mare e del cielo: le balene e gli splendidi albatros. La città dove lavoravo, Ushuaia, è una località dove arrivano tanti turisti, anche per andare a sciare. Ma mentre il centro è elegante, nelle periferie ci sono le capanne di legno e plastica dei poveri, che di inverno (lì fa freddissimo) rischiano di morire di gelo. O peggio per gli incendi provocati da riscaldamenti di fortuna». Attraverso i suoi occhi sembra di essere lì, tra quelle meraviglie natura li tra porti e montagne, ma di ascoltare anche, purtroppo, i gemiti per il freddo degli emarginati. Quelli che per anni don Daniel ha aiutato. Ora per lui si apre una nuova vita. «Sarà una grande sfida. Noi di Missioni Don Bosco siamo solo un mezzo, che mette in contatto il cuore generoso dei benefattori e le persone che hanno bisogno. Sembra incredibile, ma all’alba del 2022 ci sono bimbi e ragazzi che con le loro famiglie non hanno acqua né cibo, né vestiti. Solo dopo aver offerto loro l’indispensabile si può pensare a dotarli di scuole, educazione, preparazione al lavoro. C’è chi non ha nulla, e chi troppo, e la pandemia ha aumentato le disuguaglianze. Ho visto migliaia di persone fare la fila per un piatto alla mensa dei poveri dove ho fatto il cuoco, a Buenos Aires, ma anche gente dormi re per strada nelle vostre città, Torino, Milano… C’è tanto da fare e per quel che posso sono pronto».

 

UPS, Pro Universitate Don Bosco – Con i giovani per un nuovo inizio

Dall’Università Pontificia Salesiana.

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Venerdì 3 dicembre, l’Associazione Pro Universitate Don Bosco Onlus della nostra Università, ha organizzato un evento di promozione della cultura dal titolo “Con i giovani per un nuovo inizio”.

Hanno partecipato autorità civili, militari e religiose, ambasciatori, imprenditori e donatori che hanno contribuito, con generosità, alla campagna di raccolta fondi dell’associazione che si impegna a sostenere, con sussidi allo studio, le studentesse e gli studenti dell’Università Pontificia Salesiana.

Un ringraziamento speciale per la partecipazione al maestro Pier Francesco Pingitore, Manuela Villa, Valentina Olla, Gabriella Cannavò; al maestro Lgt. Fabio Tassinari e alla Fanfara del IV Reggimento a Cavallo dell’Arma dei Carabinieri; a Federico Perrotta per la conduzione della serata.

Gallery

Vaticano – “Coraggiosi, i salesiani!”. Papa Francesco riceve organizzatori e artisti del Concerto di Natale in Vaticano 2021

Dal sito dell’agenzia ANS.

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(ANS – Città del Vaticano) – Al mattino di oggi, mercoledì 15 dicembre, Papa Francesco ha ricevuto in udienza i promotori, gli organizzatori e gli artisti del Concerto di Natale in Vaticano, promosso dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica, e il cui ricavato sarà devoluto a favore della Fondazione Pontificia “Scholas Occurrentes” e della Procura Missionaria salesiana “Missioni Don Bosco” di Torino. Da parte salesiana hanno partecipato all’udienza il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, e don Daniel Antúnez, Presidente di “Missioni Don Bosco”, insieme con don Simon Zakerian, Direttore dell’opera di Al Fidar, in Libano, e don Danijel Vidović, incaricato dell’accoglienza presso la Casa Madre dei Salesiani a Torino.

“Il Natale ci invita a fissare lo sguardo sull’evento che ha portato nel mondo la tenerezza di Dio – una parola che sottolineo, tenerezza, ci manca tanto – e così ha suscitato e continua a suscitare gioia e speranza. Tenerezza, gioia, speranza: sentimenti e atteggiamenti che anche voi artisti sapete ravvivare e diffondere con i vostri talenti. Grazie” ha esordito il Pontefice, creando subito un clima di grande apertura con l’uditorio.

Poi, dopo aver richiamato le espressioni di tenerezza presenti nella vita quotidiana (le carezze tra fidanzati, la cura dei genitori per i propri figli), così come nella scena del presepe, il Papa ha parlato della gioia frutto dell’amore: quella stessa gioia che sanno suscitare sempre i bambini, cioè i destinatari dei progetti sostenuti dal Concerto di Natale.

“Nel Concerto di Natale voi offrite le vostre qualità artistiche per sostenere progetti educativi, destinati soprattutto a bambini e ragazzi in due Paesi che versano in condizioni assai precarie: Haiti e il Libano” ha continuato il Santo Padre, che non ha mancato di dare lui stesso una carezza ai salesiani, aggiungendo: “Coraggiosi, i salesiani, che sempre inventano qualche cosa per andare avanti. E questa è promessa di vita”.

Con uno sguardo alle tante difficoltà del mondo di oggi, il Santo Padre ha poi rimarcato che “la pandemia ha purtroppo aggravato il divario educativo per milioni di bambini e adolescenti esclusi da ogni attività formativa. E ci sono altre ‘pandemie’ che impediscono il diffondersi della cultura del dialogo e della cultura dell’inclusione. Oggi domina la cultura dello scarto, purtroppo”.

Ma a fronte di questo, “la luce del Natale ci fa riscoprire il senso della fratellanza e ci spinge alla solidarietà con chi è nel bisogno. E voi nell’arte subito create fratellanza; davanti all’arte non ci sono amici e nemici, siamo tutti uguali, tutti amici, tutti fratelli. È un linguaggio fecondo il vostro”.

L’intervento del Pontefice si è chiuso con un autentico inno all’educazione, che ogni salesiano potrebbe fare proprio: “Investire nell’educazione significa far scoprire e apprezzare i valori più importanti e aiutare i ragazzi e i giovani ad avere il coraggio di guardare con speranza al loro futuro. Nell’educazione abita il seme della speranza: speranza di pace e di giustizia, speranza di bellezza, speranza di bontà; speranza di armonia sociale”.

Dopo i ringraziamenti finali, il Papa si è congedato dai presenti augurando a tutti loro “Buon Natale di fraternità e di pace”.

Il Concerto di Natale in Vaticano 2021, giunto alla 29° edizione, avrà luogo domani, giovedì 16 dicembre, alle ore 19:00 (UTC+1) presso l’Auditorium Conciliazione a Roma, e verrà mandato in onda alla Vigilia di Natale su Canale 5, in prima serata. Le grandi voci internazionali del pop, del rock, del soul, del gospel, della lirica, si esibiranno per festeggiare insieme la ricorrenza del Natale in un concerto che ripropone i motivi più classici e più evocativi della festa e che ogni anno costituisce anche uno sprone alla solidarietà.

Messaggio del Papa
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Verso una nuova proposta culturale – Convegno PGS

Dal sito delle FMA.

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Roma (Italia). L’11 dicembre 2021, a Roma presso Villa EUR, si è svolto il Convegno Nazionale delle Polisportive Giovanili Salesiane (PGS) sul tema “Verso una nuova proposta culturale”, nel contesto dell’incontro annuale dell’Associazione, svoltosi il 10 e 11 dicembre, in cui erano presenti la Giunta e il Consiglio Nazionale, i Presidenti Regionali, i Consiglieri emeriti e le Referenti regionali Figlie di Maria Ausiliatrice.

La finalità del Convegno era di dare avvio al percorso di rilettura – che sarà portato avanti da una Commissione costituita da Presidenti, Referenti FMA, giovani e alleducatori – della proposta culturale PGS dalle origini ad oggi, quale scelta carismatica per orientare le azioni future alla luce dei mutamenti socio-culturali, per essere significativi sul territorio.

“Sentiamo forte la necessità di rivedere la proposta culturale delle Polisportive Giovanili Salesiane. Non faremo altro che andare a rivedere con gli occhi dell’oggi le scelte fondamentali contenute all’interno del nostro Statuto. È bello che un’Associazione come la nostra si rimetta in discussione tenendo al centro lo stile, l’identità”, ha detto l’Avvocato Ciro Bisogno, Presidente Nazionale PGS, in apertura del Convegno.

Nei saluti ai partecipanti, suor Francesca Scibetta, Referente Nazionale FMA, ha ricordato gli obiettivi della PGS, “raggiungere il cuore dei ragazzi e dei giovani attraverso lo sport, per aiutarli nella crescita integrale nello stile che ci ha insegnato don Bosco” con scelte chiare: la scelta dei giovani, dell’educazione, dello sport, del contesto culturale, del volontariato, del territorio, la scelta associativa.

Suor Mara Tagliaferri, Presidente del Centro Italiano Opere Femminili Salesiane (CIOFS) da poco in carica, nell’augurare un buon lavoro ha richiamato le finalità dell’Associazione presenti nello Statuto PGS e un pensiero di Don Juan Vecchi, 8° Successore di Don Bosco, riguardo allo sport: “È un’esperienza che offre l’opportunità di partecipare all’elaborazione della cultura e della vita del territorio, aiuta a crescere umanamente le singole persone. È un tema all’interno del quale è possibile far sorgere domande di senso e intessere rapporti”.

Il moderatore del Convegno, Dott. Luca Caruso, giornalista e portavoce della Fondazione Ratzinger, ricordando le parole di Papa Francesco alle Capitolari dell’Istituto FMA, che invitava a considerare il tempo presente come kairós – un tempo favorevole per lasciarsi interrogare – ha presentato i relatori e introdotto suor Lucia Piva, Referente Regionale FMA Veneto e Friuli Venezia Giulia, presenza storica nell’Associazione, che ha condotto i partecipanti a ripercorrere il percorso della proposta culturale e formativa nel corso di 50 anni di cammino delle PGS.

Suor Lucia ha sottolineato come l’Associazione nel corso degli anni si sia sempre lasciata interpellare dai cambiamenti culturali e dalle tematiche attuali del mondo giovanile, promuovendo Assemblee per ri-comprendere i valori e affrontare le nuove sfide.

“Educare attraverso lo sport, una scommessa ancora valida” è il titolo-affermazione dell’intervento della Madre Generale dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, suor Chiara Cazzuola, che ha attinto all’esperienza personale di Delegata locale e ispettoriale FMA delle PGS nell’Ispettoria toscana. Facendo riferimento alle origini, all’intraprendenza dei Fondatori, alla loro capacità di cogliere i bisogni dei giovani  e all’aspetto ludico del Sistema Preventivo, la Madre ha parlato della forza educativa di un ambiente in cui potersi esprimere liberamente, caratterizzato dal clima di famiglia, in cui la persona, con le sue risorse e capacità, è al centro; dell’educazione alla corporeità e a un sano agonismo; dell’accompagnamento in un cammino di maturazione umana da parte di adulti allenatori-educatori che partecipano alla vita dei giovani, si interessano dei loro problemi, li ascoltano, insegnano le regole per la vita.

Inoltre, ha ricordato Madre Chiara, “per noi, Famiglia Salesiana, è importante che ci sia una Comunità Educante. (…) Questo essere ‘insieme’ per noi è una forza. I ragazzi ci sentono forti quando vedono un’azione convergente”, in cui si cerca l’obiettivo della loro crescita. Questa ricchezza carismatica dell’essere insieme, oggi particolarmente sembra carica di profezia, perché se vogliamo andare avanti dobbiamo camminare insieme, soprattutto nel campo dell’educazione”. La Madre ha concluso incoraggiando le PGS a guardare al futuro con fiducia e speranza, mettendo al centro i giovani e le loro passioni.

La Prof.ssa Isabella Cordisco, Docente di Sociologia presso l’Università Pontificia Salesiana (UPS) di Roma, ha affrontato il tema: “La scelta dello sport in una società dinamica”. Sulla base di alcuni passaggi storico-sociologici, ha messo in luce come lo sport sia sempre più manifestazione di individualismo e di spettacolo, con l’esaltazione della prestazione, della competizione, del gioco estremo. “La relazione dice chi siamo”: a partire da un approccio relazionale, ha proposto all’assemblea riscoprire lo sport come fattore di riscoperta identitaria e bene pubblico carico di valori, che porta beneficio alla persona e alla società.

Nell’intervento “La scelta del volontariato espressione di una realtà associativa attenta ai bisogni del territorio” l’Avvocato Andrea Farina, Docente di Diritto e Legislazione presso l’Università Pontificia Salesiana (UPS) di Roma, utilizzando la metafora del viaggio –  con un punto di partenza, una mappa e una meta – ha descritto il tempo attuale come un momento di discontinuità storica, in cui è necessario entrare dentro la complessità e fare rete con il territorio, senza perdere il carattere volontario dell’Associazione e promuovendo la coesione sociale. “Con il progetto culturale dovrete mettere a disposizione una mappa chiara, semplice e pratica che possa orientare l’Associazione sia a livello centrale che periferico o territoriale”, è stata la sua indicazione.

A conclusione del Convegno, il Presidente, Avv. Ciro Bisogno, ha ringraziato i relatori per i preziosi contributi alla riflessione, che aiutano a ridefinire la collocazione dell’Associazione nei tempi odierni, per continuare nella rielaborazione della proposta culturale.

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Il Rettor Maggiore parla dell’identità del salesiano oggi

Lo scorso sabato il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, è intervenuto al ciclo di interviste di approfondimento sulle Linee Programmatiche successive al Capitolo Generale 28° della Congregazione Salesiana, organizzato dal “Centro studi Opera Tabernacoli Viventi”.

Di seguito l’articolo di ANS Agenzia Info Salesiana

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È l’identità consacrata salesiana a fare da filo conduttore alla seconda edizione del ciclo di interviste di approfondimento sulle Linee Programmatiche successive al Capitolo Generale 28° della Congregazione Salesiana – ciclo organizzato dal “Centro studi Opera Tabernacoli Viventi”, in collaborazione con la Conferenza delle Ispettorie Salesiane d’Italia (CISI) – Settore Formazione. Sabato scorso, su questo tema, è intervenuto nientemeno che il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, e qui forniamo una sintesi delle sue risposte.

“Questo sessennio si dovrà distinguere per un profondo lavoro in Congregazione per crescere nella profondità carismatica, nell’identità salesiana, in tutte le fasi della vita, con un impegno serio in ogni Ispettoria e in ogni comunità salesiana, per giungere a dire come Don Bosco: ‘Ho promesso a Dio che fin l’ultimo respiro, sarebbe stato per i miei poveri giovani” afferma la prima Linea Programmatica del sessennio 2020-2026.

Cos’è che ti sta veramente a cuore nell’aver scelto questa come prima tra le linee programmatiche per questo sessennio?

Quando pensiamo a noi stessi, alla missione salesiana, alle nostre opere… Sembra come un fitto “bosco” con tante cose dentro; ma quello che mi sta a cuore è dire: “Attenzione, non tutto ha la medesima importanza o valore!”. Al centro ci deve essere la nostra identità carismatica, il fatto che ciascuno di noi possa dire: “Io sono e mi sento un vero Salesiano di Don Bosco nel seguire Gesù”. Già don Viganò sottolineava che il genericismo non ci serve, e nel mondo di oggi, che è ancora più complesso, dobbiamo pensare a chi siamo, a cosa offriamo, e perché. Come salesiani siamo, per chiamata e nella nostra risposta, persone innamorate di Dio, che hanno visto nel fascino di Don Bosco un modo bellissimo di spendere tutte le loro energie. E a che scopo? Per condividere questa vita con i ragazzi e i giovani.

Come essere al tempo stesso sensibili alla profondità dello spirito e attenti alle sfide di questo mondo, com’era Don Bosco?

Alla domanda, di grandissima attualità, rispondo sulla base di quanto ho riflettuto per la Strenna 2022, sulla spiritualità di San Francesco di Sales: “Tutto si basa sulla capacità di amare”. Se io sento nel profondo del cuore un fascino straordinario per Gesù e mi sento profondamente amato da Dio, e se quando sto in mezzo ai ragazzi mi sento davvero al mio posto, allora ho maturato un cuore capace di amare e questi due elementi ci danno tutta la creatività per dare le risposte che servono per questo nostro tempo. La pandemia ha causato tanti problemi in tutto il mondo, e anche alla Congregazione, ma ci ha manifestato anche la grande creatività del mondo salesiano. Io non temo che non avremo la capacità di dare risposte per i bisogni sempre nuovi del nostro tempo: il punto è avere dentro un cuore riscaldato dall’amore, in grado di amare.

Perché tornare a Valdocco può essere una strada di futuro, e non un ritorno al passato?

Tornare a Valdocco, come ci ha detto anche il Papa, significa trovare la nostra “Galilea”, il nostro appuntamento con il Signore Risorto, che proprio dalla Galilea, terra della vita ordinaria e nascosta di Nazareth, manda i suoi in tutto il mondo. Per noi salesiani tornare a Valdocco non è nostalgia; vuol dire fare un passo verso la fonte dove trovare il luogo teologico per l’incontro con Dio, nei giovani d’oggi: è la nostra direzione per il cammino che ci sta davanti.

Qual è la sfida vocazionale oggi per tutta la Vita Consacrata?

In primo luogo, la Vita Consacrata, non è un cammino semplice: non è per chi vuole una vita tranquilla.

In secondo luogo, la vita consacrata è un cammino di umiltà. Non possiamo farci forti, inorgoglirci… Se così è stato un tempo, certamente oggi non c’è più spazio per questo. Questo è il tempo per essere umili, camminare in unità e sommare gli sforzi.

Infine, come si dice con chiarezza in questa prima linea programmatica, bisogna mantenere la centralità di Cristo nella propria vita personale. Se non c’è questo, prima o poi le fragilità umane emergono, si vedono e si fanno sentire.

La centralità di Cristo “funziona” anche nei contesti non cristiani, dove operano più del 60% delle presenze salesiane?

Assolutamente, anche nei Paesi dove non si può nemmeno pronunciare il nome di Gesù o di Maria. Perché questa centralità in quei contesti vuol dire aiutare tutti i nostri giovani e ragazzi a vivere con onestà e bontà una vita sintonizzata con i valori del Vangelo. Lo si fa attraverso la nostra presenza e testimonianza di vita.

Anche dove non possiamo parlare esplicitamente di Gesù Cristo Risorto, possiamo parlare del Dio di tutti noi e aiutare a crescere con un’umanità secondo il cuore di Dio.

L’intervista completa, condotta da don Silvio Roggia, SDB, è poi proseguita con le domande pervenute in rete dagli ascoltatori; e rimane sempre visibile sulla pagina Facebook dei Salesiani d’Italia.

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RMG – Online il nuovo sito della Famiglia Salesiana

Dal sito dell’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – Dalla mezzanotte dell’8 Dicembre è online il nuovo sito della Famiglia Salesiana, a questo link: www.famigliasalesiana.org

Il sito in cui è possibile conoscere la Mission e la storia della Famiglia Salesiana, una realtà ecclesiale estesa in tutto il mondo, nonché approfondire le specifiche identità dei 32 gruppi religiosi e movimenti ufficialmente riconosciuti, ispirati dal carisma e dalla missione apostolica del fondatore, San Giovanni Bosco. La nuova piattaforma, inoltre, fa da raccordo per tutti i documenti riguardanti gli organi di animazione della Famiglia Salesiana, ovvero il Segretariato e la Consulta Mondiale.

Il sito è stato totalmente rinnovato nei contenuti e nella veste grafica, per rendere la navigazione più semplice, intuitiva ed efficace. Un totale rinnovamento che ha riguardato soprattutto la sezione dei gruppi della Famiglia Salesiana, arricchita con dettagli storici e fotografici, e approfondimenti su eventi e notizie. È stata inoltre incrementata la sezione “Risorse”, con le diverse pubblicazioni degli ultimi anni.

Una piattaforma completa, pensata per informare, aggiornare e coinvolgere; il tutto disponibile in ben 5 diverse lingue (italiano, inglese, francese, spagnolo e portoghese), anche da dispositivi mobili.

Buona navigazione!

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