L’Università Pontificia Salesiana è ufficialmente un’organizzazione “green”

Continua il percorso di efficientamento energetico del campus dell’Università Pontificia Salesiana (UPS) con l’ottenimento della Certificazione ISO 50001. Di seguito la notizia apparsa sul sito ANS.

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Continua il percorso di efficientamento energetico del campus dell’Università Pontificia Salesiana (UPS): avviato a novembre 2021, in collaborazione con la “Global Power Service”, l’azienda incaricata di eseguire il progetto, ha visto in questi giorni l’ottenimento della Certificazione ISO 50001, che attesta l’efficienza dei sistemi di gestione dell’energia messi in atto dall’UPS.

Tutta la comunità accademica, il personale, gli studenti, i docenti e i residenti sono coinvolti – in modo fattivo – in questo percorso e a una sempre più attenta cura della “Casa Comune”.

Una visione rinnovata del rapporto tra uomo e natura, che non riguarda solo la riduzione della plastica o l’impiego di fonti rinnovabili, ma anche lo spreco alimentare, il cambiamento climatico e la mobilità sostenibile.

In un momento di grande siccità e fenomeni naturali straordinari, l’ateneo salesiano rinnova con coraggio il suo impegno a tutela del Pianeta, come ha ricordato recentemente anche Papa Francesco, puntando a migliorare sempre di più le azioni quotidiane di tutti i membri della comunità educativa al fine di promuovere una nuova “cultura ecologica”.

“Possiamo sicuramente affermare di essere, a tutti gli effetti, un’Eco-comunità”

affermano dall’UPS.

L’UPS, una realtà d’eccellenza dell’educazione superiore salesiana, conta 1.726 allievi, 228 docenti e vede rappresentate al suo interno ben 97 nazionalità. L’UPS ha anche aderito alla Rete delle Università per lo Sviluppo sostenibile (RUS), la prima esperienza di coordinamento e condivisione tra tutti gli atenei italiani impegnati sui temi della sostenibilità ambientale e della responsabilità sociale.

Nel perseguimento del suo percorso di efficientamento l’UPS lavora lungo tre direttrici: l’installazione degli impianti fotovoltaici sulle coperture degli edifici e di colonnine di ricarica elettrica; l’efficientamento delle centrali termiche; l’implementazione di un Sistema di Gestione dell’Energia (SGE) conforme ai requisiti della norma internazionale UNI EN ISO 50001:2018, che fornisce alle organizzazioni riferimenti e parametri per il risparmio economico e l’utilizzo dell’energia nella maniera più efficiente possibile.

Artemide Zatti: Vangelo della Vocazione e Chiesa della Cura – Lettera del Rettor Maggiore

Di seguito un estratto della Lettera del Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, a pochi giorni dalla canonizzazione di Artemide Zatti (9 ottobre 2022).

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«Il mosaico dei nostri santi e beati, pur essendo abbastanza ricco quanto a rappresentatività -Fondatore, Cofondatrice, Rettori Maggiori, missionari, martiri, sacerdoti, giovani – era ancora privo del tassello prezioso della figura di un coadiutore. Ora anche questo si sta realizzando».

Così don Juan Edmundo Vecchi, ottavo Successore di Don Bosco, cominciava la sua lettera in occasione della beatificazione di Artemide Zatti.

Se al “mosaico dei nostri santi” mancava una tessera, oggi questo mosaico ha una lucentezza del tutto particolare perché, tra poche settimane, ci sarà dato di vivere un grande dono del Signore: vedere uno dei figli di Don Bosco, coadiutore salesiano, emigrato italiano in Argentina e infermiere, canonizzato da Papa Francesco il prossimo 9 ottobre 2022.

Artemide Zatti sarà, dunque, il primo santo salesiano non martire ad essere canonizzato. Senza dubbio la canonizzazione del primo santo salesiano e di un salesiano coadiutore dà e darà un tocco di completezza alla serie di modelli di spiritualità salesiana, che la Chiesa dichiara ufficialmente tali.

Riporto la bellissima testimonianza personale, piena di profondità spirituale e di fede, resa da Artemide Zatti nel 1915 a Viedma, in occasione dell’inaugurazione di un monumento funerario posto sulla tomba del Padre Evasio Garrone (1861-1911), salesiano missionario benemerito e considerato da Artemide insigne benefattore.

«Se io sto bene, sono sano e in condizione di fare un po’ di bene al mio prossimo infermo, lo debbo al Padre Garrone, Dottore, che vedendo peggiorare di giorno in giorno la mia salute, essendo io affetto da tubercolosi con frequenti emottisi, mi disse decisamente che, se non volevo finire come molti altri, facessi una promessa a Maria Ausiliatrice di rimanere sempre al fianco suo, aiutandolo nella cura degli infermi, che egli, confidando in Maria, m’avrebbe guarito.

CREDETTI, perché sapevo per fama che Maria Ausiliatrice lo aiutava in modo visibile.

PROMISI, perché sempre fu mio desiderio essere d’aiuto in qualcosa al mio prossimo.

E, avendo Dio ascoltato il suo servo, GUARII. [Firmato] Artemide Zatti».

Vediamo che la vita salesiana di Artemide Zatti, secondo questa testimonianza, si fonda su tre verbi che ne testimoniano la solidità generosa e confidente. Per valorizzare il dono della santità di questo grande salesiano coadiutore, vorremmo meditare su questi tre verbi e sui loro straordinari frutti di bene, perché tocchino in profondità i desideri, i sogni, gli impegni della nostra Congregazione e di ciascuno di noi e promuovano in tutti una rinnovata e feconda fedeltà al carisma di Don Bosco.

Leggi la lettera completa su ANS

Adorazione eucaristica per la pace in Ucraina: il 14 settembre in ogni Chiesa d’Europa

Aderendo all’iniziativa lanciata dal Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (CCEE), la Conferenza Episcopale Italiana partecipa al gesto comunitario di solidarietà per l’Ucraina con un momento di adorazione eucaristica che si terrà nel pomeriggio del 14 settembre.

Nelle parrocchie e nelle diocesi di tutta Italia, si invocherà il dono della pace per l’Ucraina, terra martoriata da una guerra che dura ormai da vari mesi.

“In questo giorno in cui la liturgia della Chiesa celebra la festa dell’Esaltazione della santa Croce, ci uniamo con tutte le Chiese d’Europa per implorare da Dio il dono di una pace duratura nel nostro continente. In modo particolare, vogliamo pregare per il popolo ucraino perché sia liberato dal flagello della guerra e dell’odio”.

Sono le parole della preghiera contenuta nel sussidio preparato per l’occasione dall’Ufficio Liturgico Nazionale.

Il Papa invita ad «ascoltare il grido dei nostri cittadini che ci chiedono di trasformare le nostre armi in strumenti di pace, le nostre paure in fiducia e le nostre tensioni in perdono. Tieni accesa in noi la fiamma della speranza per compiere con paziente perseveranza scelte di dialogo e di riconciliazione, perché vinca finalmente la pace. E che dal cuore di ogni uomo siano bandite queste parole: divisione, odio, guerra! Signore, disarma la lingua e le mani, rinnova i cuori e le menti, perché la parola che ci fa incontrare sia sempre “fratello”, e lo stile della nostra vita diventi: shalom, pace, salam! Amen».

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Don Oleh, un salesiano sulla linea del fronte “per amore”

Don Oleh Ladnyuk, cappellano militare dal 2014, insegnante e salesiano si racconta dal fronte da dove da anni condivide proprio con i militari la dura esperienza della guerra. Di seguito la notizia apparsa su Vatican News.

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Cappellano militare dal 2014, insegnante e salesiano don Oleh Ladnyuk si racconta dal fronte da dove da anni condivide proprio con i militari la dura esperienza della guerra. Ci racconta cosa lo spinge e cosa lo aiuta della sua esperienza passata e dei “miracoli” di cui è testimone ogni qual volta è riuscito a scampare dalla morte sotto gli spari e i bombardamenti.

È l’amore che spinge un sacerdote a stare in questa situazione: avere esperienza anche militare certo non guasta perchè – dice – il pericolo è ovunque e serve comprendere la psicologia di chi ti sta accanto per aiutare i soldati e non essere anzi di intralcio. E poi serve uno stato mentale pronto a vedere morte e sofferenze, vincendo su se stessi senza sprofondare nel dolore, anzi cercando di stabilire un buon rapporto con tutti. I salesiani in questo sono facilitati ci spiega  don Oleh attingendo alla sua esperienza negli Oratori anche italiani. È qui infatti che ci si abitua a incontrare tutti senza distinzioni:

La sfida di affrontare le sofferenze

Buona abitudine dei salesiani è anche la fatica fisica, che in guerra non guasta e anche la formazione psicologica cui siamo abituati. Questa è la nostra preparazione – ci spiega – ma le sfide non mancano prima fra tutti quella di come superare la sofferenza. Me lo chiedono – ci confessa- “Come non prede la fede?” E mi dicono che vedono Dio in me. “Per me – aggiunge- questa è la sfida”.

Un grande sostegno per chi come don Oleh è in guerra, è il sapere che non è solo e c’è una comunità che prega, che spera, che lo aiuta. “Mi chiamano, mi scrivono anche dall’Italia” e i miracoli della preghiera si vedono, almeno nelle tante volte in cui si è salvato sotto il fuoco e il fragore delle bombe grazie proprio alla protezione di Maria.

Portare il Vangelo in terra di guerra

Quale oggi l’impegno più importante? Il servizio chiama don Oleh in questi giorni a dire Messa, confessare, distribuire la Comunione, più nelle retrovie che sulla linea del fronte. Poi c’è l’attività richiesta negli ospedali e nei villaggi laddove ancora molti civili sono rimasti e si prova a farli evacuare. In tutta la sua attività ci confessa di aver fatto evacuare almeno 500 persone, ma potrebbero essere molte di più, anche perchè – ricorda- nei primi mesi “caricavo il mio pulmino di tanta tanta gente e non li ho contati”. L’esperienza più toccante e difficili quella di aver portato via bambini senza i genitori: “Me li affidavano perchè si fidavano di me e volevano che li portassi in luoghi sicuri”. Per fortuna oggi si sono tutti ritrovato.

Poi l’esperienza con i giovani – ci racconta – è  quella più difficile ma anche la più vicina alla spiritualità salesiana. Quando vengono via non hanno voglia di parlare e io rispetto il loro silenzio, poi quando entrano nella nostra casa salesiana, le barriere cadono e piangono con me.

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RMG – SDB Change Congress: tanta attesa e alte aspettative da ogni parte del mondo salesiano

A Roma si è tenuto l’SDB Change Congress, che ha visto la partecipazione degli economi delle varie ispettorie italiane, i quali si sono espressi riguardo diversi temi che segneranno la vita dei giovani nei prossimi anni, mantenendo sempre salda la spiritualità salesiana.

Dalla notizia su ANS – Roma:

Chi guida l’amministrazione salesiana a livello locale o nazionale assume oggi un compito di grande responsabilità. L’Economo è come una locomotiva che tira il treno, anche se l’Ispettore stabilisce la rotta con i suoi consigli. La nostra economia ha bisogno di tali ‘locomotive di vita’ affinché i principi fondamentali della pedagogia di Don Bosco – ragione, amorevolezza e religione – siano sempre parte dell’azione economica nelle istituzioni salesiane.

Le parole del sig. Jean Paul Muller, Economo Generale della Congregazione Salesiana, rappresentano in maniera molto chiara l’importanza di avere delle corrette impostazioni, visioni e proiezioni della Congregazione nel mondo dell’economia; e spiegano pertanto anche l’importanza dell’ormai imminente “SDB Change Congress”. (Roma, 19-23 settembre 2022).

Anche se il percorso della Congregazione in questo campo non inizia certo soltanto ora – e infatti i temi che verranno affrontati al congresso sono oggetto di riflessione e di azione già da tempo in tante Ispettorie di tutto il mondo – cionondimeno l’appuntamento dell’SDB Change Congress intende dare un forte e rigenerativo impulso a tutti i salesiani del mondo, a tutti i loro collaboratori e a quanti si adoperano per il bene integrale dei giovani: lo scopo è dare delle parole definitive e delle linee guida nette su alcuni temi che segnano e segneranno sempre più la vita dei giovani nei prossimi anni – l’Economia Sostenibile, l’Intelligenza Artificiale, la Comunicazione del futuro e la Prevenzione della corruzione – mantenendo sempre salde la Spiritualità e la leadership salesiana.

I temi di questo appuntamento sono molto interessanti – ha condiviso in un video don Martín Lasarte, Superiore della Visitatoria dell’Angolavorrei soffermarmi su due aspetti: il primo è la lotta alla corruzione, perché tanti Paesi stanno avendo seri problemi in materia di trasparenza. È un tema molto importante per noi educatori, e parte dal nostro buon esempio a vivere nella legalità e aiutando la cittadinanza a formare cittadini onesti. La seconda questione riguarda l’agricoltura, che è un tema di rilevanza per il mondo intero e particolarmente per l’Africa, per diversificare l’economia e per creare nei giovani questa sensibilità verso l’agricoltura come mezzo di sostentamento: sia come mezzo per evitare l’esodo dai campi rurali verso le grandi città, sia per preservare la natura, perché la biodiversità si sta perdendo.

Sul tema della spiritualità e della leadership salesiana ha detto la sua anche l’Ispettore della Bolivia, don Líder Justiniano Flores:

C’è il rischio che restiamo concentrati sulle cose materiali per cercare risposte alle necessità attuali. Ma è qui che entra in gioco l’Economo Generale, per ricordarci che prima di essere Economi, siamo salesiani; prima di amministrare le risorse per gestire le opere, siamo accompagnatori di persone, dei nostri destinatari; e abbiamo la missione di mostrargli Gesù e il Vangelo.

Dalle Filippine Nord (FIN), l’Ispettore don Gerardo Martin ha messo in rete le sue aspettative:

Abbiamo sicuramente sempre bisogno di un sostegno per i nostri progetti ed i nostri programmi e ciò che ci aspettiamo dalla Congregazione è di rafforzare la rete fra le Ispettorie, in modo da poter condividere contatti, risorse, donatori e benefattori e sviluppare ulteriormente ciò che facciamo.

Conclude, infine, dall’ItaliaAntonello Vedovato, Salesiano Cooperatore e Fondatore di “Fondazione Edulife”, che sarà uno dei relatori all’SDB Change Congress:

I macro-divari ecologico, sociale, culturale e spirituale, uniti alle tecnologie dell’intelligenza artificiale e alle dirompenti economie della rete, il tutto coincidente con una fase pandemica globale e con fenomeni geopolitici inaspettati, fanno di questo tempo un’epoca di cambiamento esponenziale e globale. In questa sfida la figura dell’Economo diventa fondamentale per trovare una nuova sostenibilità nel rispetto della dimensione educativa e nella gestione delle risorse per raggiungerla. Facciamo parte della più grande rete educativa giovanile del mondo. Ogni giorno incontriamo milioni di giovani in sincera solidarietà tra generazioni. Attraverso gli occhi dei nostri giovani insieme possiamo scoprire nuove forme di sostenibilità per il futuro nel saper essere, nel saper fare e nel saper agire per il bene comune con il carisma salesiano.

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Italia – Sette giovani salesiani emettono la prima professione nelle mani di don Ivo Coelho

A Genzano è stata celebrata la prima professione di sette nuovi membri della Congregazione Salesiana.

Da ANS – Italia:

Genzano, Italia – settembre 2022 – L’8 settembre nella parrocchia della Santissima Trinità di Genzano di Roma è stata celebrata la prima professione di sette nuovi membri della Congregazione Salesiana. La celebrazione è stata presieduta da don Ivo Coelho, Consigliere Generale per la Formazione, con la partecipazione di don Juan Carlos Pérez Godoy, Consigliere per la Regione Mediterranea, Ispettori e membri delle Ispettorie di appartenenza dei neo-professi, insieme ad un gruppo di salesiani, parenti, amici arrivati da varie parti.

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Lettera del Direttore Editoriale Elledici, Don Rossano Sala

Il nuovo Direttore Editoriale Elledici, Don Rossano Sala, in vista del nuovo anno pastorale, sottolinea attraverso una lettera, come la creatività sia centrale nel pensare a nuove presenze nel mondo editoriale e comunicativo. Invita inoltre tutte le realtà locali, ad estendere il più possibile gli inviti e le richieste, continuando a mantenere uno stile di vita cristiano nelle parrocchie e negli oratori.

 

Da Elledici:

Cari Amici di Don Bosco,
vi raggiungo, come nuovo Direttore Editoriale ELLEDICI, con alcune comunicazioni importanti, da estendere a tutte le vostre realtà locali, soprattutto quelle parrocchiali e oratoriane.

LDC, come già sapete, in dialogo con i superiori maggiori e con l’Ispettoria salesiana ICP (che è titolare dell’editrice) a partire da quest’anno hanno fatto scelte importanti in vista di un autentico e serio rilancio dell’editrice.

Pian piano si stanno riprendendo in mano le cose da tutti i punti di vista. È un cammino impegnativo, ma anche una sfida esaltante per tutti noi.

È dal gennaio 2019 che sono nel Consiglio di Amministrazione di LDC e passo dopo passo stiamo davvero crescendo attraverso un forte rinnovamento.

LDC sta ridisegnando la sua presenza all’interno del campo editoriale con sapienza e prudenza, attraverso un discernimento continuo.

Bisogna essere creativi nel pensare a nuove presenze e presenze nuove nel nostro mondo editoriale e comunicativo.

Dopo queste doverose premesse, trovate in allegato il Catalogo Catechismi & Sussidi 2022-23, a cui abbiamo lavorato per tutta l’estate. Rimane chiaro che LDC è leader indiscussa del mondo della catechesi, con progetti innovativi in cui ci siamo impegnati a fondo in questi ultimi anni. Soprattutto il progetto “Passo dopo passo”, concluso in tutti i suoi sussidi e passaggi, è il supporto divenuto in questi anni primario nel percorso di iniziazione cristiana di molte diocesi sparse per il territorio italiano. È la nostra punta di diamante, invidiataci da tanti e già in traduzione in diverse lingue. Tra le riviste LDC invece, Dossier Catechista si afferma come leader nella formazione e nell’aggiornamento dei catechisti in tutt’Italia: un vero e proprio supporto per programmare e organizzare al meglio gli incontri di catechismo, soprattutto in questo periodo di ripresa delle attività.

Il primo invito che vi faccio attraverso questa lettera è quindi quello di far arrivare alle vostre realtà locali questa comunicazione, che potrà certamente essere declinata da voi nel miglior modo possibile. Soprattutto l’ambito parrocchiale e oratoriano, più legato ai cammini di iniziazione alla vita cristiana, rimane per noi un campo privilegiato – seppur non certamente esclusivo – di impegno editoriale.

Con stima e amicizia.

Don Rossano Sala

Notizia Elledici

RMG – Il Posizionamento ufficiale della Congregazione salesiana sull’Ecologia Integrale

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – In occasione del Tempo del Creato 2022, il periodo che va dal 1° settembre al 4 ottobre, dedicato alla cura del Creato, il Settore per la Pastorale Giovanile condivide con piacere il Documento di Posizionamento della Congregazione Salesiana rispetto all’Ecologia Integrale. Lo trovate a questo link in 5 lingue.

Si tratta di un documento elaborato dal Settore Salesiano di Pastorale Giovanile e da un gruppo di esperti. Il Settore di Pastorale Giovanile assume tra i suoi obiettivi l’animazione di questo aspetto nella Congregazione. È una riflessione che da un lato sancisce la posizione dei Salesiani di Don Bosco all’interno del cammino tracciato dalla Chiesa cattolica e dall’altro offre a tutte le Ispettorie salesiane strumenti concreti per attuare insieme la “conversione ecologica”.

Ad introdurre il documento è Emanuela Chiang, del Settore Pastorale Giovanile – Ecologia Integrale:

“Vi proponiamo di rivedere anche il video del Rettor Maggiore che invita tutta la Famiglia Salesiana ad unirsi in questo percorso e vi invito ad organizzare momenti di riflessione basati su questi due strumenti (video e posizionamento) con la vostra comunità attorno a questi temi.

Video : Italiano – Inglese – Spagnolo – Francese – Portoghese

Come Ispettoria / comunità / scuola-CFP / oratorio / gruppo di animatori / centro giovanile / parrocchia/…

1. Abbiamo già iniziato il nostro cammino di conversione ecologica?

2. Come pensiamo di portarlo avanti nella nostra programmazione?

3. Come possiamo coinvolgere le diverse realtà che ruotano attorno alla nostra comunità in questo cammino, affinché sia sinodale?

Per condividere le vostre riflessioni, domande, proposte, potete scrivere a: echiang@sdb.org.

Se invece avete già iniziato il vostro cammino, vi invito a condividere una o due fotografie in alta definizione circa le iniziative che state portando avanti in questo periodo, con una breve spiegazione: le foto più belle saranno pubblicate sulla pagina Facebook e sul profilo Instagram del Settore Pastorale Giovanile e le 5 foto più belle saranno premiate diventando oggetto di una pubblicazione.

Inviate le foto entro il 4 ottobre a: echiang@sdb.org

Vi ringrazio moltissimo per la collaborazione e il vostro impegno per la cura della casa comune. Buon Tempo del Creato”.

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Lettera del Rettor Maggiore sulla canonizzazione di Artemide Zatti

Si rende disponibile la lettera del Rettor Maggiore don Ángel Fernández Artime  rivolta a tutti gli Ispettori e confratelli salesiani in merito alla Canonizzazione del Coadiutore Artemide Zatti che avverrà domenica 9 ottobre 2022 a Roma.

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Prot. 22/0287
Brasilia, 27 agosto 2022

All’attenzione degli
ISPETTORI E CONFRATELLI SALESIANI
Loro sedi

INVITO ALLA CANONIZZAZIONE DEL COADIUTORE SALESIANO ARTEMIDE ZATTI

Cari confratelli,
a ciascuno di voi giunga il mio saluto fraterno e affettuoso e il mio augurio di ogni bene nel nome del Signore.
Scrivo questa lettera da Brasilia, dove sto accompagnando l’Ispettore, i confratelli e la Famiglia Salesiana e i giovani nella celebrazione del 75° anniversario dell’Ispettoria “San Giovanni Bosco” di Belo Horizonte (Brasile).

Come indicato nel titolo, questa lettera ha lo scopo di invitare gli Ispettori e i confratelli delle Ispettorie alla canonizzazione del nostro coadiutore salesiano Artemide Zatti.

Il Concistoro, presieduto oggi 27 agosto 2022 dal Santo Padre, ha stabilito che la canonizzazione avrà luogo Domenica 9 ottobre 2022 a Roma.

Inoltre, il Santo Padre, Papa Francesco, ci ha fatto il grande dono di concederci un’udienza privata alla vigilia della canonizzazione, sabato 8 ottobre alle ore 12, aperta a tutti i membri della Congregazione e della Famiglia Salesiana. Ci è stata concessa anche la possibilità di celebrare l’Eucaristia la mattina dell’8 ottobre alle ore 10.00.

Con la gioia di questa notizia, cari fratelli e sorelle, offro alcune informazioni per meglio prendere parte all’evento della canonizzazione

• Sono invitati a venire a Roma, da tutte le ispettorie del mondo, tutti i confratelli che, in dialogo con i rispettivi ispettori, intendono partecipare.

• I confratelli coadiutori di tutte le età, che intendono venire, sono invitati dal Rettor Maggiore e dal suo Consiglio.
Il Rettor Maggiore e il Consiglio generale sosterranno tutte le spese di vitto e alloggio, dall’arrivo fino al giorno di partenza per far ritorno alle rispettive ispettorie. La canonizzazione di Artemide Zatti sarà una grande festa per tutti noi salesiani, ma in modo particolare per i confratelli coadiutori.

• Il Rettor Maggiore ha chiesto a tutti i membri del Consiglio generale di essere presenti a questa importante giornata.
L’invito è esteso a tutti gli ispettori delle 91 ispettorie e visitatorie della Congregazione. Chiedo a tutti gli ispettori di fare lo sforzo per essere presenti in rappresentanza della propria ispettoria, insieme a qualche altro confratello.

• Il Rettor Maggiore invita anche i Vescovi, gli Arcivescovi e i Cardinali salesiani che desiderano partecipare. Sarà certamente un grande giorno per tutta la Chiesa, per le Chiese particolari e per la Congregazione salesiana.

• Tutti i partecipanti alla canonizzazione devono arrivare a Roma entro il 7 ottobre 2022 e rientrare nelle proprie sedi al termine dell’evento, ossia alla sera di domenica 9 ottobre 2022, oppure nella mattina di lunedì 10 ottobre 2022.
Chi lo desidera può certamente fermarsi più a lungo a Roma. Tuttavia, per il resto dei giorni, ognuno dovrà provvedere in modo autonomo alla propria permanenza.

• I salesiani coadiutori sono inoltre invitati a proseguire il loro pellegrinaggio per visitare i luoghi santi salesiani di Valdocco-Chieri e Colle, dal 10 ottobre (viaggio a Valdocco) fino alla mattina del 14 ottobre 2022.

• L’11 ottobre, a Torino-Valdocco, il Rettor Maggiore presiederà una Eucaristia di ringraziamento per il dono della santità di Artemide Zatti.
Tutta la Congregazione e la Famiglia Salesiana sono invitate a celebrare una Eucaristia di ringraziamento nello stesso giorno e in ogni parte del mondo salesiano, in comunione con quella che celebreremo a Valdocco.

• Un gruppo di confratelli salesiani sta lavorando da settimane per garantire l’accoglienza, l’alloggio, gli spostamenti a Roma, prevedendo per tutti i partecipanti una sistemazione adeguata.

• L’Economo Generale, il Sig. Jean Paul Muller, e l’équipe dell’Economato generale sono all’altezza della situazione e saranno attenti a coloro che possono avere bisogno di un aiuto speciale per i viaggi.

• Infine, per iscriversi e anche per rispondere a richieste logistiche, è stato attivato un sito WEB al link https://forms.gle/HhRWofVxnBfveKfp7
Per qualsiasi richiesta di ordine logistico, è a disposizione il nostro confratello Don Jesús Jurado all’e-mail: jjurado@sdb.org o WhatsApp: +39 335 848 8484.

• Il termine ultimo per comunicare la partecipazione di coloro che avranno bisogno di alloggio è il 20 settembre, registrandosi tramite il link fornito sopra.

Cari confratelli, dopo questo importantissimo invito con le prime informazioni, vi invieremo il calendario preciso, gli orari e il programma delle varie giornate.

Con questa lettera urgente (che non è stato possibile inviare prima perché mancava la decisione del Concistoro dei Cardinali con il Papa), intendo chiedervi di attivare con urgenza tutte le decisioni che dovete prendere in ogni ispettoria al fine di garantire la partecipazione all’evento e a dare adeguata evidenza nelle singole realtà locali.

Con vero affetto e uniti nel Signore e nel ringraziamento per il dono della canonizzazione, vi saluto

D. Ángel Fernández Artime, SDB
Rettor Maggiore

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Artemide Zatti sarà dichiarato santo domenica 9 ottobre 2022

Il Santo Padre Francesco ha deciso che il rito di Canonizzazione del Beato Artemide Zatti, SDB, si celebrerà domenica 9 ottobre 2022. Di seguito la notizia riportata dal sito ANS a cura di don Pierluigi Cameroni, SDB.

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In occasione del Concistoro Ordinario Pubblico tenutosi nella Basilica di San Pietro sabato 27 agosto 2022 per la Canonizzazione dei Beati:

– Giovanni Battista Scalabrini, vescovo di Piacenza, fondatore della Congregazione dei Missionari di San Carlo e della Congregazione delle Suore Missionarie di San Carlo Borromeo;

– Artemide Zatti, laico professo della Società Salesiana di S. Giovanni Bosco (Salesiani).

Il Santo Padre Francesco ha deciso che il rito di Canonizzazione dei due Beati si celebri domenica 9 ottobre 2022.

Artemide Zatti nacque a Boretto (Reggio Emilia) il 12 ottobre 1880. Sperimentò presto la durezza del sacrificio, tanto che a nove anni già si guadagnava la giornata da bracciante. Costretta dalla povertà, la famiglia Zatti, agli inizi del 1897 (Artemide aveva quindi 17 anni), emigrò in Argentina e si stabilì a Bahía Blanca.

Il giovane Artemide cominciò subito a lavorare, prima in un albergo e poi in una fabbrica di mattoni. Prese a frequentare la parrocchia retta dai Salesiani. A quel tempo era parroco il salesiano don Carlo Cavalli, uomo pio e di una bontà straordinaria. Artemide trovò in lui il suo direttore spirituale e il parroco trovò in Artemide un collaboratore eccellente. Non tardò ad orientarsi verso la vita salesiana. Aveva 20 anni quando partì per l’aspirantato di Bernal. Quelli furono anni molto duri per Artemide, che era più avanti dei suoi compagni per età ma più indietro di loro per i pochi studi fatti. Vinse però tutte le difficoltà, grazie alla sua volontà tenace, alla sua acuta intelligenza e ad una solida pietà.

Assistendo un giovane sacerdote tubercolotico, egli ne contrasse purtroppo la malattia. L’interessamento paterno di don Cavalli – che lo seguiva da lontano – fece sì che si scegliesse per lui la Casa salesiana di Viedma dove c’era un clima più adatto e soprattutto un ospedale missionario con un bravo infermiere salesiano che in pratica fungeva da “medico”: Padre Evasio Garrone. Questi si rese subito conto del grave stato di salute del giovane e nello stesso tempo intuì le sue virtù non comuni. Invitò Artemide a pregare Maria Ausiliatrice per ottenere la guarigione, ma suggerì anche di fare una promessa:

“Se Lei ti guarisce, tu ti dedicherai per tutta la tua vita a questi infermi”.

Artemide fece volentieri questa promessa e misteriosamente guarì. Accettò con umiltà e docilità la non piccola sofferenza di rinunziare al sacerdozio (a causa della malattia contratta). Dalla sua bocca né allora né in seguito, uscì mai un lamento per questa meta non raggiunta.

Emise come confratello laico la sua prima Professione l’11 gennaio 1908 e quella Perpetua il 18 febbraio 1911. Coerentemente alla promessa fatta alla Madonna, egli si consacrò subito e totalmente all’ospedale, occupandosi in un primo tempo della farmacia annessa dopo aver conseguito il titolo di “idoneo in farmacia”. Quando nel 1913 morì padre Garrone, tutta la responsabilità dell’ospedale cadde sulle sue spalle. Ne divenne infatti vicedirettore, amministratore, esperto infermiere stimato da tutti gli ammalati e dagli stessi sanitari che gli lasciavano man mano sempre più libertà d’azione. L’ospedale fu per tutta la sua vita il luogo dove esercitò, giorno dopo giorno, la sua virtù fino al grado eroico.

Il suo servizio, non si limitava all’ospedale ma si estendeva a tutta la città anzi alle due località situate sulle rive del fiume Negro: Viedma e Patagones. Usciva abitualmente con il suo camice bianco e il borsello delle medicine più comuni. Una mano al manubrio e l’altra col rosario. Preferiva le famiglie povere, ma era chiamato anche dai ricchi. In caso di necessità si muoveva ad ogni ora del giorno e della notte, con qualunque tempo. Non si fermava al centro della città, ma andava anche nei tuguri della periferia. Faceva tutto gratuitamente, e se riceveva qualcosa, andava per l’ospedale.

Artemide Zatti amò i suoi ammalati in modo davvero commovente, vedeva in loro Gesù stesso. Fu sempre ossequiente verso i medici e i titolari dell’ospedale. Ma la situazione non era sempre facile, sia per il carattere di alcuni di loro sia per i contrasti che potevano sorgere tra i dirigenti legali e lui che lo era di fatto. Egli però li seppe conquistare tutti e col suo equilibrio riusciva a risolvere anche le situazioni più delicate. Solo un profondo dominio di sé poté rendergli possibile la vittoria sull’affanno e sulla facile irregolarità di orario.

Egli fu un edificante testimone della fedeltà alla vita comune. Meravigliava tutti come potesse questo santo religioso, così indaffarato nei suoi molteplici impegni all’ospedale, essere nello stesso tempo il rappresentante esemplare della regolarità. Era lui a suonare la campana, era lui a precedere tutti gli altri confratelli negli appuntamenti comunitari. Fedele allo spirito salesiano e al motto – “lavoro e temperanza” – lasciato in eredità da Don Bosco ai suoi figli, egli svolse un’attività prodigiosa con abituale prontezza d’animo, con spirito di sacrificio specie durante il servizio notturno, con distacco assoluto da ogni soddisfazione personale, senza mai prendersi vacanze e riposo. Da buon salesiano seppe fare dell’allegria, una componente della sua santità. Appariva sempre simpaticamente sorridente: così lo ritraggono tutte le foto pervenuteci. Fu un uomo di facile rapporto umano, con una visibile carica di simpatia, sempre lieto di potersi intrattenere con l’umile gente. Ma fu soprattutto un uomo di Dio. Lo irraggiava. Uno dei medici dell’ospedale ha detto:

“Quando vedevo il Sig. Zatti la mia incredulità vacillava”.

E un altro:

“Credo in Dio da quando ho conosciuto il Sig. Zatti”.

Nel 1950 cadde da una scala e fu in occasione di questo incidente che si manifestarono i sintomi di un cancro che egli stesso lucidamente diagnosticò. Continuò tuttavia ad attendere alla sua missione ancora per un anno, finché dopo sofferenze eroicamente accettate, si spense il 15 marzo 1951 in piena coscienza, circondato dall’affetto e gratitudine di una popolazione che da quel momento cominciò a invocarlo come intercessore presso Dio. Al suo funerale accorsero tutti gli abitanti di Viedma e Patagones in un corteo senza precedenti.

La fama di santità si estese rapidamente e la sua tomba cominciò ad essere molto venerata. Ancora oggi, quando la gente va al cimitero per i funerali, passa sempre a visitare la tomba di Artemide Zatti. Beatificato da S. Giovanni Paolo II il 14 aprile 2002, il Beato Artemide Zatti fu il primo salesiano coadiutore non martire ad essere elevato agli onori degli altari.

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