Borgo Ragazzi Don Bosco Roma – Minori stranieri soli, rete per rilanciare affido

Da RomaSette, di Roberta Pumpo.

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Un numero crescente di minori stranieri non accompagnati raggiunge ogni anno l’Italia lasciandosi alle spalle condizioni di vita precarie. Roma Capitale solo nel 2023 ne ha presi in carico 1.082. In questo contesto l’affido familiare si configura come una risposta concreta e preziosa per offrire ai minori un clima stabile e la possibilità di costruire e sperimentare relazioni profonde per riappropriarsi del loro futuro. Per mettere a sistema l’affido dei minori stranieri soli si è svolto martedì 28 maggio il seminario “In famiglia non si è mai stranieri”. Promosso dal Borgo Ragazzi don Bosco con Unicef, Roma Capitale, Coordinamento nazionale comunità di accoglienza (Cnca) e Salesiani per il Sociale, è stato occasione di confronto tra esperti del settore e famiglie affidatarie. Da parte dei primi è stato più volte sollevato il problema della carenza delle risorse e sottolineata la necessità di formazione, accompagnamento e supporto per le famiglie affidatarie, di maggiore assunzione di responsabilità da parte di tutti gli attori coinvolti, della creazione di una rete di supporto e di una banca dati delle famiglie affidatarie.

Chi da tempo è disponibile a percorsi di affido e solidarietà familiare, come i coniugi Maria Teresa Galluccio e Mario Saccoccio, ha chiesto la «riduzione dei tempi dei provvedimenti affinché l’affido possa essere un intervento preventivo e non  tardo-riparativo e lo snellimento dei servizi con la creazione di uno sportello unico». Il seminario si è aperto con i saluti di don Daniele Merlini, direttore del Borgo Ragazzi don Bosco, il quale ricorda «i tanti volti di giovani passati dalla nostra casa e che poi accolti in famiglia hanno visto soddisfatto il loro desiderio di affetto, di futuro, con prospettive altrimenti  inimmaginabili. Gli esiti positivi di questi anni ci spingono a proporre questo modello di lavoro integrato nell’affidamento dei minori stranieri non accompagnati, un modello positivo e funzionale da potenziare e allargare con un deciso e consistente appoggio delle istituzioni».

Citando i dati del Rapporto di approfondimento semestrale del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali sui minori stranieri non accompagnati, Ivan Mei, responsabile per i programmi di protezione dell’infanzia in Italia – Ufficio Unicef per l’Europa e l’Asia centrale, ha spiegato che l’80% degli oltre 23mila minori presenti in Italia al 31 dicembre 2023 sono ospitati in strutture di accoglienza. Di questi il 76% provengono dall’Ucraina, e nel 65% dei casi sono accolti da familiari. A tal proposito Lidia Salerno, presidente del Tribunale per i minorenni di Roma, ha ricordato «il boom di proposte arrivate per accogliere i piccoli ucraini. Sarebbe bello avere lo stesso numero di disponibilità per i bambini che provengono dall’Africa e che non hanno gli occhi azzurri e i capelli biondi. Invece rispetto alle necessità il numero di tutori volontari è esiguo». Da Antonio Mazzarotto, dirigente dell’Area famiglia, minori e persone fragili della Regione Lazio, l’impegno a «favorire il potenziamento della rete per non far sentire sole le famiglie affidatarie» mentre Stefania Milone, dirigente dell’Ufficio protezione persone minore età di Roma Capitale, ha annunciato che dal prossimo settembre «le competenze sull’Ufficio dei minori stranieri non accompagnati passeranno al Centro affido e adozioni». Carola Iacuitto, coordinatrice del progetto salesiano AltriLegami, ha illustrato i risultati ottenuti in tre anni di attività. «Sono stati offerti percorsi di formazione a 68 famiglie – ha detto – e trovato una famiglia a 24 minori con modalità che vanno dall’affido full time a quello solidale con affiancamento familiare. Un percorso che però non intende mai sostituire la famiglia di origine con la quale i ragazzi restano in contatto». Il progetto Terreferme di Unicef e Cnca dal 2017 ad oggi ha permesso di avviare oltre 120 esperienze di affido familiare. Per facilitare gli interventi di affido nei mesi scorsi è stato firmato un protocollo d’intesa tra Roma Capitale, Borgo Ragazzi Don Bosco e Cnca, presentato durante il seminario. L’accordo si prefigge, tra l’altro, di creare un tavolo mensile con attori pubblici e privati per coordinare l’affidamento familiare e altre forme di supporto per minori stranieri non accompagnati a Roma, rafforzare la rete territoriale per promuovere l’affidamento familiare e altre forme di supporto per minori stranieri non accompagnati.