Articoli

CS Missioni Don Bosco: “24 gennaio, Giornata Mondiale dell’Educazione”

Si rende noto il Comunica Stampa di Missioni Don Bosco relativo alla Giornata Mondiale dell’Educazione del 24 gennaio per cui “Quest’anno la scuola è un’attesa delusa“. Di seguito l’estratto del comunicato a cura del Dipartimento Comunicazione Missioni Don Bosco e il relativo PDF  completo scaricabile.

24 gennaio, Giornata Mondiale dell’Educazione

Quest’anno la scuola è un’attesa delusa

23,8 milioni nel mondo di studenti potrebbero perdere l’anno
Le scuole salesiane contrastano l’abbandono scolastico dei più poveri

Alla sua terza edizione, la Giornata Mondiale dell’Educazione voluta dall’Assemblea dell’Onu potrebbe suonare come una beffa anziché la celebrazione della volontà congiunta di tutti popoli di soddisfare uno dei diritti umani fondamentali.

Si registra una caduta verticale quest’anno delle possibilità di frequentare percorsi scolastici sufficienti. Lo scenario globale è molto preoccupante poiché una generazione di giovani vede ridotte al lumicino le opportunità di formazione nelle diverse competenze e nelle capacità di relazione interpersonale fra i pari e con gli adulti. Missioni Don Bosco, che riceve costantemente rapporti dai missionari in tutto il mondo, ne dà conto in un articolo che pubblicherà nel suo sito a ridosso del 24 gennaio, e che anticipiamo qui di seguito.

Una situazione esemplare è quella dell’India, gigante asiatico lanciato nello sviluppo tecnologico e colpito pesantemente dalla diffusione del virus, che oggi fa i conti con la precarietà del sistema scolastico periferico, per intenderci quello privo di mezzi per la didattica a distanza. Anche in quella situazione i salesiani si adoperano per sostenere gli allievi e le loro famiglie con una strategia articolata. I costi sono sopportati anche da Missioni Don Bosco attraverso “borse di studio” che costituiscono il prolungamento del fondo di emergenza anti Covid-19 utilizzato nel corso del 2020. Anticipiamo ai giornalisti la descrizione di questo progetto, che sarà presentato attraverso il nostro sito e i social network.

La Giornata coincide con la festa di Francesco di Sales, il santo al quale Don Bosco ha ancorato la sua mistica traducendola in un metodo educativo tuttora praticato in 134 Paesi. Sulle dirette connessioni fra il pensiero del vescovo di Ginevra, protagonista della Riforma cattolica, e la vita dell’oratorio salesiano si esprimerà in una prossima intervista don Gianni Ghiglione, SDB: potrete ascoltarla in www.missionidonbosco.org

Siamo a disposizione – anche con il nostro presidente, Giampietro Pettenon – per gli approfondimenti sul tema e per i possibili contatti con i missionari.

Grazie dell’attenzione.

Antonio R. Labanca

Missioni Don Bosco ONLUS

via Maria Ausliatrice, 32 – 10152 Torino
tel. 011/399.01.01 – fax 011/399.01.95
e-mail: info@missionidonbosco.org
sito: www.missionidonbosco.org

Museo Casa Don Bosco: “Tutto per gioco, nulla per gioco”

Museo Casa Don Bosco, in collaborazione con Museo Etnografico Missioni Don Bosco presenta “Tutto per gioco, nulla per gioco”: l’attività formativa per educatori, insegnanti e associazioni culturali
promossa dal progetto “Crescere in città” della Città di Torino. Un progetto rivolto agli insegnanti della scuola primaria, della scuola secondaria di primo grado e agli educatori di cooperative e associazioni culturali.

Tra gli obiettivi che si prefigge il progetto, far conoscere e promuovere le diverse realtà del museo Casa Don Bosco e Museo Etnografico Missioni don Bosco; diffondere il concetto del “Museo come luogo di incontro, relazione e formazione”; far comprendere che il gioco è empatia: il ragazzo costruisce rapporti con i coetanei, impara a stare con gli altri; favorire l’inclusività trasformando il gioco individuale del ragazzo al gioco di squadra che introduce un nuovo elemento, l’“altro”; trasmettere l’importanza delle dinamiche del gioco all’interno del sistema educativo: il gioco è educazione, attraverso di esso il ragazzo fa suoi i grandi ideali della vita come la lealtà, la generosità, l’onestà, lo spirito di sacrificio, l’impegno.

Data del primo incontro:
18 marzo 2021
dalle ore ore 17.00 alle ore 18.00
(in sede del primo appuntamento, verranno concordate con i partecipanti le date successive)

Per partecipare

Per partecipare occorre registrarsi entro il 12.03.21 al seguente indirizzo: info@museocasadonbosco.it
Numero partecipanti: 30/35
Costi: gratuito

Referenti organizzativi:
Stefania De Vita, direttrice museo Casa Don Bosco;
Elisabetta Gatto, curatrice Museo Etnografico Missioni Don Bosco.

Scopri di più

Scarica il programma

Museo Casa Don Bosco entra nel circuito Abbonamento Musei

Museo Casa Don Bosco entra a far parte del circuito Abbonamento Musei Piemonte Valle d’Aosta: il modo migliore per conoscere l’offerta culturale della regione grazie alle molte convenzioni di sconto e riduzione su stagioni teatrali e concertistiche, al cinema e presso festival, nell’editoria e su itinerari di visita.

L’Abbonamento Musei Piemonte Valle d’Aosta è la carta che permette di accedere liberamente nei musei, Residenze Reali, castelli, giardini, fortezze, collezioni permanenti e mostre temporanee di Torino, del Piemonte e della Valle d’Aosta aderenti al circuito.

Museo Casa Don Bosco

Abbonamento Musei

La Novena di Natale con Don Bruno Ferraro

Per prepararsi al meglio a vivere con gioia questo periodo di Novena di Natale, in attesa delle Sante feste , Don Bruno Ferrero ha deciso di accompagnare ogni giornata con un racconto differente.

Ognuna di queste storie avrà come protagonista una delle figure iconiche del Natale, come i personaggi del Presepe o i Canti di Natale. Breve ma intense, queste storie sono perfette per immergersi nello spirito che da sempre contraddistingue questo Santo periodo dell’anno.

La Novena di Natale è un percorso fatto di preghiera, di silenzio, di ascolto, che accompagna i fedeli nei giorni che precedono la solennità del Natale.

Grazie alle parole di don Bruno Ferrero, direttore del Bollettino Salesiano, e ai suoi racconti, ci immergeremo nell’atmosfera luminosa e infinita di quel giorno che ha cambiato per sempre la storia, preparandoci così ad accogliere Gesù bambino nel nostro cuore.

Di seguito la Novena di oggi, 17 dicembre, ed il link  per visitare la pagina dedicata ai “Racconti di Don Bruno“:

Scopri tutti i racconti di Don Bruno

Giornate mondiali di Spiritualità Salesiana 2021: un’edizione speciale, innovativa, globale

A gennaio 2021 si svolgeranno le Giornate mondiali di Spiritualità Salesiana, in una forma, per questa edizione, che sarà quella dell’online. In un’intervista all’agenzia ANS, il delegato Centrale del Rettor Maggiore per la Famiglia Salesiana, don Joan Lluís Playà, ne spiega la genesi.

***

(ANS – Roma) – Nel contesto di una pandemia che colpisce milioni di persone in tutto il mondo parlare di speranza può sembrare assurdo, e pensare di farlo coinvolgendo migliaia di persone addirittura folle. Ma magari, invece, si tratta solo di seguire i passi di un sognatore, Don Bosco. Per questo motivo il Delegato Centrale del Rettor Maggiore per la Famiglia Salesiana, don Joan Lluís Playà, oggi conferma: “le Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana 2021 si faranno”.

Don Joan Lluis, quando, dove e soprattutto come avrà luogo la 39a edizione delle Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana (GSFS)?

Le Giornate si realizzeranno nel fine-settimana del 15-16-17 gennaio 2021 e, se le condizioni in quel momento lo permetteranno, la Messa conclusiva e alcune delle dirette avranno luogo a Torino-Valdocco. In ogni caso, la modalità per viverle sarà quella cui ci siamo abituati in questi mesi: a distanza, seppure in comunione.

Per le giornate del 15 e del 16, abbiamo previsto due tempi: un momento in comune per tutti, che si potrà seguire in diretta streaming in tutto il mondo – e che per ragioni di fuso orario avrà luogo tra le 13 e le 15:30 italiane (UTC+1); e un momento che invece sarà regionale, o zonale, nel quale i diversi Centri di Coordinamento che si stanno allestendo, grazie al materiale fornito loro dal Segretariato della Famiglia Salesiana e alle singole iniziative che riterranno opportune per le loro realtà, potranno completare l’offerta giornaliera.

Domenica, infine, ci sarà la Messa del Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, e un momento conclusivo in diretta per tutti. E poi, se vorranno, i Centri di Coordinamento potranno, certamente, offrire altri stimoli.

Ci parli dei Centri di Coordinamento…

Ne abbiamo istituiti diversi, secondo necessità linguistiche e operative. Ce ne sarà uno a Quito per l’America ispanofona, anglofona e francofona, e uno a Brasilia per i brasiliani; a Madrid un altro per gli spagnoli, uno a Lisbona per l’area portoghese europea e dell’Africa; dall’Italia si coordineranno le trasmissioni e l’animazione per i membri della FS che parlano italiano, inglese e francese, sia in Europa, sia in Africa. La Polonia pure avrà un suo centro, mentre gli anglofoni di India e Sri Lanka avranno il loro centro a Chennai, in India, e quelli dell’Asia Est e Oceania ce lo avranno a Timor Est.

Si sono già formati e stanno perfezionando il materiale che abbiamo offerto loro, oltre a preparare altre risorse, come preghiere, interventi, interviste, pensieri per la “Buonanotte salesiana”…

È possibile delineare un programma, almeno per i momenti comuni?

Nella prima giornata avremo certamente la presentazione Giornate, la presentazione Strenna da parte del Rettor Maggiore, e un commento sul tema da parte di mons. Derio Olivero, Vescovo di Pinerolo. Nella seconda ci concentreremo soprattutto sulla condivisione delle “testimonianze di speranza” vissute nella Famiglia Salesiana: ascolteremo come i membri di diversi gruppi e Paesi hanno portato speranza in tempo di pandemia, ci parleranno, tramite video, giovani volenterosi di tutto il mondo, e ricorderemo dei testimoni credibili di speranza in tempi difficili, come mons. Giuseppe Cognata, SDB, che dopo anni di ingiuste accuse ora è in cammino nel processo di beatificazione, o Don Paolo Albera, II Successore di Don Bosco, che guidò la Congregazione nei difficili anni della Prima Guerra Mondiale, e di cui nel 2021 ricorrono i 100 anni dalla morte.

Perché non dobbiamo dimenticare, soprattutto, il significato delle GSFS in generale, e di queste in particolare.

E qual è?

Le GSFS servono ad approfondire il messaggio che il Rettor Maggiore affida alla Famiglia Salesiana con la Strenna. Quest’anno il tema è «Mossi dalla speranza: “Ecco, io faccio nuove tutte le cose” (Ap 21,5)», e le Giornate tendono in particolare a far prendere coscienza di questo grande valore della speranza insito nel carisma salesiano, perché ciascun membro possa poi viverlo nella vita personale, comunitaria, apostolica, professionale, consacrata…

E questa organizzazione, che è una novità di quest’anno, motivata originariamente da un fatto contingente, quale la pandemia, credo servirà invece a coinvolgere molte più persone degli anni passati, e far sentire a tutti la realtà attiva e diffusa della Famiglia Salesiana nel mondo. In poche parole, alla globalizzazione della pandemia rispondiamo con la globalizzazione della speranza e dello spirito salesiano. E lo facciamo perché siamo radicati nella nostra fede, che ci dice, come ricorda la Strenna, che il Signore “fa nuove tutte le cose”.

Per finire, come partecipare, praticamente?

Per il programma comune non c’è bisogno di iscrizione. Basta accedere alla pagina Facebook di ANS alle ore indicate. Per partecipare al programma regionale gl’interessati dovranno iscriversi alle apposite piattaforme, di cui prossimamente verranno forniti gli indirizzi.

Gian Francesco Romano 

Sito di ANS

Il calendario dell’Avvento di Missioni Don Bosco: richiamo quotidiano a chi nel mondo lotta contro il Covid-19

Pubblichiamo il comunicato stampa di Missioni Don Bosco sull’iniziativa legata all’Avvento.

***

Aperta ieri la prima finestra del calendario dell’Avvento a Missioni Don Bosco a Torino Valdocco: una finestra reale affacciata su piazza Maria Ausiliatrice. Con le altre che via via si apriranno richiamerà i giorni di attesa del Natale, come avviene tradizionalmente in molte città dell’Europa centrale.

La particolarità di questo “calendario gigante” è che associa ogni giorno a un progetto attuato (in molti casi ancora in corso) per l’accompagnamento nella lotta al Covid e alle sue conseguenze economiche e sociali nel mondo: comunità del Sud del pianeta nelle quali i missionari sono rimasti al loro posto, condividendo il rischio della pandemia che ha fatto registrare vittime anche fra di loro.

Per questo Natale non abbiamo un progetto specifico da evidenziare” spiega Giampietro Pettenon, presidente di Missioni Don Bosco, “bensì un fascio di iniziative dei salesiani in tutto il mondo a sostegno delle persone che risultano più fragili nell’emergenza Covid-19”.

Da inizio anno si sono attivati gli interventi per le emergenze:

–          soccorso alimentare ed economico soprattutto per la popolazione che non ha più reddito dai lavori pagati a giornata;

–          mobilitazione dei volontari e degli allievi delle scuole salesiane nelle iniziative sanitarie e di distribuzione di aiuti, compresa la fabbricazione di mascherine;

–          sensibilizzazione e informazione preventiva nei quartieri periferici e nei villaggi rurali;

–          rifugio per i malati da tenere lontani dalle famiglie anche nelle precarie condizioni dei profughi.

Il calendario dell’Avvento vuole ricordare ad amici e benefattori l’importanza dell’aiuto dato quest’anno, con l’invito di andare a visionare ogni giorno un progetto attuato, digitando “Covid” nel motore di ricerca del sito  https://news.missionidonbosco.org/

L’intenzione è di sollecitare tutti a guardare oltre la situazione italiana e non dimenticare le necessità di chi già viveva in situazioni di emergenza sanitaria e alimentare e oggi affronta a mani vuote le avversità della pandemia.

Il calendario si concluderà con l’invito a seguire il Concerto di Natale in Vaticano (Aula Nervi) che il 24 dicembre Canale 5 trasmetterà in prima serata a sostegno della campagna globale contro il Covid-19.

Siamo a disposizione dei giornalisti per attivare, quando possibile, un contatto nei vari Paesi per una testimonianza diretta dei missionari.

Segue una riflessione su questo Natale diverso da quello a cui eravamo abituati.

Un Natale diverso?

Il Natale del 2020 sarà “diverso”, ma solo in superficie. Per chi celebra la festa della nascita di Gesù non sarà certo la mancanza delle corse frenetiche al regalo, delle stressanti preparazioni del cenone della vigilia, dei cine-panettoni che sgombrano la mente dai pensieri, a modificare lo spirito con cui prepararsi al 25 dicembre.

Anzi, da un certo punto di vista la precarietà nella quale ci troviamo potrebbe aiutarci a percepire qualche aspetto della natività che rimaneva in ombra. Se depuriamo l’immagine del presepe dal pur legittimo aspetto del “sogno”, ritroviamo la condizione di preoccupazione e di operosità della famiglia di Nazareth che vive la nascita del figlio (forse accelerata dal viaggio e comunque resa precaria dalla inadeguatezza del ricovero) lontano da casa e dalle sicurezze.

Con tutto ciò, non dobbiamo rinunciare a dare dei segnali di avvicinamento alla grande Festa portando il carico positivo di poesia, di tradizione, di speranza che essa ci comunica. Per questo Missioni Don Bosco ha deciso anche quest’anno di “contare” i giorni che portano alla ricorrenza, numerando le finestre che affacciano su piazza Maria Ausiliatrice.

È il terzo anno che questa modalità espressiva, tipica della Mitteleuropa, è entrata a fra parte di una consuetudine dei salesiani a Valdocco. “Nonostante tutto, dobbiamo sforzarci di trasmettere il senso dell’Avvento, dell’attesa di Chi può salvarci davvero” spiega Giampietro Pettenon, presidente di Missioni Don Bosco. “Anche il segno materiale di un calendario che tutti vediamo svelarsi giorno per giorno può richiamarci al valore di un’aspettativa condivisa, al Dio che entra nel nostro tempo e nella nostra storia”.

Per questo, dal 1 al 25 dicembre la facciata di Valdocco si colorerà delle “finestre” disegnate dal coadiutore salesiano Luigi Zonta, contenenti rimandi ai simboli della tradizione e fonte di una colorata allegria. Ciò consentirà di mostrare ai piccoli la pazienza necessaria per far maturare gli eventi, agli anziani di godere del tempo ancora affidato a loro, a tutti i frequentatori di Maria Ausiliatrice il ciclo della vita che si rinnova sul piano storico e spirituale.

Il Natale al tempo del Covid – si spera l’unico o almeno, nella fondata previsione di soluzioni mediche decisive dopo Capodanno, il più preoccupato per la diffusione del virus – va vissuto come tempo propizio, e non come una beffa al nostro senso di onnipotenza o come castigo di un dio o della natura. Propizio per percorrere consapevolmente l’attesa come tempo di educazione dello spirito, come tempo per sfrondare le abitudini meno necessarie, come tempo per predisporci al bello e al buono promessi dal Dio-con-noi.

La debolezza dell’essere umano che richiede un supplemento di Grazia per affrontare la vita è una dimensione da considerare bene in questo periodo di globalizzazione delle paure. Quanto anche occorre considerare la fiducia che il Creatore ripone in ogni essere umano, pur immerso in questa fragilità, dimostrata dalla disponibilità ad assumere la nostra stessa condizione da parte Sua.

Se saremo meno abbagliati dalle luci sfavillanti o dai fuochi d’artificio, forse i nostri occhi potranno aprirsi sulla realtà in maniera più lucida, disponendoci a vedere nel buio di una stalla la nuova vita donata a chi riconosce di essere amato dal Padre.

Evento di apertura del progetto Labs to Learn

Per chiunque se lo fosse perso, ricordiamo l’evento di apertura del progetto ‘Labs to Learn‘ attraverso degli estratti dei momenti salienti della giornata. Le tematiche proposte durante l’evento di apertura diventeranno una base importante per la realizzazione del progetto.

“Labs to learn” è stato avviato il 12 ottobre. Riteniamo importante coinvolgere le diverse comunità interessate per raccontare le azioni progettuali ed evidenziare il tratto distintivo dei dispositivi che abbiamo immaginato per favorire l’apprendimento e l’inclusione sociale.
Nel contempo, desideriamo offrire una breve occasione di confronto e di riflessione sulla situazione giovanile, tra scuola, povertà educativa ed opportunità di crescita.

(Alessandro Brescia – Responsabile progetto)

Di seguito alcune pillole per rivivere i momenti salienti della giornata:

 

Valentina Bellis – Responsabile Azioni e Territori

Metodo di studio e Comunità.

“Un progetto sfidante! Sfidante perché in questo momento in cui abbiamo iniziato a lavorare sul metodo di studio e sulla comunità ci rendiamo conto di come questo modello debba essere implementato.”

Alessandro Brescia – Responsabile di progetto

Monitoraggio e valutazione.

“Un progetto molto articolato che si svilupperà su tre anni e che richiederà quindi un monitoraggio molto puntuale; perché l’ambizione del progetto è anche quella di misurare la bontà e l’efficacia delle azioni messe in campo.”

Rosita De Luigi – Docente universitaria presso UNIMC

Monitoraggio.

“L’università di Macerata diventa partner di questo progetto per seguire e per tracciare la filiera delle riflessioni educative-pedagogiche che saranno messe in campo e le prassi che riusciremo a sviluppare.”

Francesco profumo – Presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo

Guardare oltre.

“Il futuro significa guardare alle nuove generazioni e quindi pensare a progetti educativi che ci consentano nel corso degli anni di formare i ragazzi verso quelle che saranno le sfide del futuro.”

Lorenzo Benussi – Chief Innovation Officer Fondazione per la scuola

Don Leonardo Mancini – Ispettore Salesiani Piemonte e Valle d’Aosta

Riconessioni.

“Un progetto molto articolato che si svilupperà su tre anni e che richiederà quindi un monitoraggio molto puntuale; perché l’ambizione del progetto è anche quella di misurare la bontà e l’efficacia delle azioni messe in campo.”

Visita la pagina ufficiale di Labs to Learn: Evento di apertura

 

Online il sito di e-commerce della libreria di Valdocco

Da oggi attivo il negozio online della libreria del cortile di Valdocco. Dopo aver ricevuto moltissime richieste in merito, la libreria si fa virtuale per connettere tutte le realtà salesiane.

Valdocco Shop è l’e-commerce del negozio di ricordi religiosi e libri all’interno del cortile della Basilica di Maria Ausiliatrice.

Dagli anni ’60 il nostro punto vendita è a servizio del mondo salesiano e dei tanti pellegrini che arrivano da tutte le parti del mondo, e che possono qui acquistare ricordi, regali, libri. È inoltre al servizio non solo delle comunità salesiane sul territorio, ma di tutto il tessuto religioso/pastorale piemontese.

-Linea Valdocco

All’interno del negozio è presente un ampio settore di oggettistica: idee regalo, materiali di utilità per le parrocchie, gadget per oratori e ragazzi.

Siamo il punto di riferimento in Italia per l’oggettistica devozionale con l’immagine di don Bosco e di Maria Ausiliatrice.

-Linea Valdocco

Altrettanto curato è il catalogo dei libri, prevalentemente di tema spirituale e pastorale, con un ampio settore sul nostro fondatore don Bosco, e su tutte le tematiche di interesse nel mondo salesiano.

Valdocco Shop è la piattaforma che permette di ampliare il servizio e raggiungere i devoti nelle differenti richieste.

Visita lo shop online di Valdocco

 

“…l’avete fatto a me”: i Salesiani Cooperatori di Valdocco ringraziano per il dono di Mamma Margherita

Dal sito della Basilica di Maria Ausiliatrice di Valdocco.

***

Nell’anniversario della morte di Mamma Margherita, i centri locali dei salesiani cooperatori di Valdocco, trasmetteranno un momento di preghiera sul canale YouTube Valdocco Mamma Margherita Centro Locale ASSCC il 25 Novembre alle ore 21, per ringraziare Dio del dono della mamma di Don Bosco e dei giovani del primo oratorio.

“… L’avete fatto a me” è la pagina di Vangelo scelta come tema della serata, una pagina che Mamma Margherita, nella semplicità della sua vita, ha vissuto a Valdocco.  I Misteri della vita di Mamma Margherita saranno animati dai giovani che frequentano le scuole e gli oratori salesiani, per testimoniare come i valori di Mamma Margherita sono stati ereditati e mantenuti vivi oggi.

Le Postulanti FMA, i Novizi SDB e i Salesiani Cooperatori guideranno i momenti di preghiera. Non mancherà l’accompagnamento musicale del coro della Basilica. Le riprese a Valdocco e nella nuova Casa Don Bosco faranno assaporare la santità dei luoghi.

La celebrazione, grazie alla varietà dei gruppi coinvolti, sarà un momento di Famiglia Salesiana, per maturare nell’affidamento di tante intenzioni di preghiera all’intercessione della Venerabile Margherita Occhiena.

 

Canale Youtube Provincia ICPC
Canale Youtube Centro locale

Casa don Bosco resta aperta on line come museo virtuale

Pubblichiamo l’articolo di Marina Lomunno, uscito su Avvenire, sull’apertura online del museo Casa Don Bosco di Valdocco, inaugurato il 14 ottobre ma momentaneamente chiuso al pubblico per l’emergenza sanitaria.

***

«Benvenuti a Valdocco, culla del carisma salesiano. Qui don Bosco e sua mamma Margherita hanno accolto i primi ragazzi di strada, i primi orfani. Qui siamo nati noi, salesiani di don Bosco. Sono sicuro che questa casa ti racconterà il grande dono che è don Bosco per i giovani e per la famiglia salesiana di tutto il mondo».

Sono le parole di don Ángel Fernández Artime, rettor maggiore e decimo successore del santo dei giovani che accolgono i visitatori del nuovo Museo aperto al pubblico nella Casa Madre dei salesiani, con accesso dal cortile interno della Basilica di Maria Ausiliatrice, lo scorso 4 ottobre ma momentaneamente chiuso a causa dell’emergenza Covid.

A tagliare il nastro con le autorità (lo spazio espositivo ha il patrocinio della Regione Piemonte e della città di Torino) è stato il rettor maggiore stesso che ha sottolineato come già il nome dato al Museo “Casa don Bosco” indichi lo spirito con cui si è pensato. E cioè, in 4mila metri quadrati, tre piani e 27 spazi espositivi, si vuole condurre il visitatore dai luoghi della prima comunità dell’oratorio inventato da don Bosco, spazi poveri e semplici come il refettorio dove mangiavano i primi ragazzi, alle camerette del santo, al lungo corridoio dove passeggiava confessando i suoi giovani, fino alle testimonianze provenienti da tutto il mondo dell’avventura educativa che oggi ha raggiunto i ragazzi “discoli e pericolanti” in 133 nazioni dei 5 continenti, come ha sottolineato don Cristian Besso museologo di Casa don Bosco.

«Ciò che desideriamo trasmettere a chi entra nel Museo – evidenzia don Guido Errico, rettore della Basilica di Maria Ausiliatrice – è il senso della comunità che ha creato attorno a sè don Bosco, con un piccolo nucleo di ragazzi poveri e orfani che vivevano qui giorno e notte, di una famiglia che oggi è diventata una “multinazionale educativa” con 14mila salesiani sparsi per il mondo, 30 santi e venerabili che perpetuano il sistema preventivo casa-scuola- mestiere ed educazione alla fede ma che non ha perso il senso delle origini: pastorale giovanile per i giovani più bisognosi, pastorale missionaria, devozione a Maria, pilastro del carisma salesiano».

Mamma e insegnante, una laurea in Storia dell’arte e una specializzazione in Museologia, Stefania De Vita è la direttrice del Museo che ha coordinato l’allestimento durato due anni catalogando migliaia di pezzi, «dagli oggetti personali di don Bosco a un affresco del ’300, ai paramenti dei primi collaboratori del santo, uno per tutti Michele Rua, dalle pietre che i ragazzi raccoglievano nei fiumi cittadini, il Po e la Dora, e portavano a Valdocco per costruire l’oratorio: il materiale espositivo è talmente ricco che ci sono due archivi a disposizione e i “pezzi” che non sono ancora visibili, nonostante l’ampiezza della superfice a disposizione, ruoteranno periodicamente nelle teche delle sezioni del Museo».

Insomma La Casa don Bosco non si può raccontare bisogna viverlaperché qui si respira il miracolo della vita di un santo contadino che, partito con la mamma dalle colline alla porte di Torino, ha saputo realizzare un sogno: dare speranza alla gioventù derelitta della Torino dell’Ottocento, conclude don Leonardo Mancini, ispettore dei salesiani del Piemonte e della Valle d’Aosta: «Riscoprire le nostre origini percorrendo queste sale dove è nata la famiglia salesiana ci fa riscoprire l’idea di famiglia che ha spinto don Bosco a fondare la congregazione per dare di più ai ragazzi che hanno avuto di meno. Questi muri ci ammoniscono che questa continua ad essere la nostra missione».

«Purtroppo a causa della recrudescenza dell’epidemia che con l’ultimo Dpcm ha decretato il Piemonte Zona rossa da venerdì 6 novembre il Museo è chiuso – conclude don Errico – ma in un mese di apertura abbiamo staccato ben 1.600 biglietti e avevamo già molte altre prenotazioni. Speriamo che la Pandemia si affievolisca e che nel periodo natalizio “Casa don Bosco” possa riaprire». Per il momento sul sito www.museocasadonbosco.it si può entrare nel Museo virtualmente: quando sarà possibile la visita, gratuita e se si desidera guidata dai volontari, occorrerà prenotarsi alla mail: info@museocasadonbosco.

Avvenire