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Spagna – Oltre 2.200 giovani del Movimento Giovanile Salesiano in Spagna parteciperanno alla GMG di Lisbona

Dall’Agenzia ANS.

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(ANS – Madrid) – Mancano meno di 90 giorni alla Giornata Mondiale della Gioventù (GMG), che riunirà migliaia di giovani a Lisbona con Papa Francesco dal 1° al 6 agosto. Più di 2.200 giovani del Movimento Giovanile Salesiano (MGS) in Spagna si sono già iscritti all’evento.

È una grande gioia vedere come tanti giovani, salesiani, Figlie di Maria Ausiliatrice e membri di altri gruppi della Famiglia Salesiana delle nostre case abbiano scelto di vivere questa forte esperienza che si integra in modo naturale nei processi e negli itinerari della nostra Pastorale Giovanile Salesiana

viene affermato in un comunicato dell’MGS. Xabier Camino, Delegato per la Pastorale Giovanile dell’Ispettoria Spagna-San Giacomo Maggiore (SSM), da parte sua sottolinea che “questa capacità di attrarre persone è il riflesso di un lavoro costante nei centri giovanili, negli itinerari di educazione alla fede, nei progetti educativo-pastorali…”.

L’MGS di tutto il mondo avrà una sua speciale celebrazione nell’ambito della GMG di Lisbona.

“Abbiamo riservato il 2 agosto all’incontro del Movimento Giovanile Salesiano del mondo. L’appuntamento avrà due parti: al mattino, un momento di forum, riflessione, dialogo, con un rappresentante di ogni Ispettoria; nel pomeriggio, la grande festa che terremo a Estoril, un incontro di giovani nel più puro stile salesiano, con Gesù Cristo al centro, e vissuto nella piena gioia salesiana”

spiega don Jordi Lleixà, Delegato per la Pastorale Giovanile dell’Ispettoria Spagna-Maria Ausiliatrice (SMX).

Durante i mesi che precedono la Giornata Mondiale della Gioventù, i giovani degli ambienti salesiani avranno l’opportunità di prepararsi a questo incontro. Il Movimento Giovanile Salesiano ha lanciato una serie di “pillole formative” in preparazione all’evento, volte ad offrire, a livello locale, un tempo e uno spazio di convivenza, formazione e riflessione che servono a prepararsi all’esperienza.

È una proposta formativa affinché i giovani possano riflettere su cosa significhi per la loro vita cristiana la partecipazione a questo incontro. Vuole essere un modo per preparare il cuore di ciascuno e del gruppo alla ricchezza e alla bellezza che potranno sperimentare nel condividere la gioia e la bellezza della fede con tanti giovani cristiani provenienti da diverse parti del mondo, dei più disparati ambienti e carismi

afferma María José Silva, Figlia di Maria Ausiliatrice (FMA), Delegata per la Pastorale Giovanile delle FMA della Spagna.

Un’altra delle iniziative che l’MGS ha lanciato è un concorso per scegliere la maglia che i giovani pellegrini degli ambienti salesiani spagnoli indosseranno durante la Veglia finale e l’Eucaristia di invio con Papa Francesco.

Abbiamo voluto dare voce ai giovani delle nostre case salesiane attraverso l’arte. In questo modo, inoltre, i giovani degli ambienti salesiani di tutta la Spagna avranno l’opportunità di sentire più da vicino l’appartenenza al Movimento Giovanile Salesiano, uniti dalla medesima identità

chiarisce Álex Redondo, coordinatore del Movimento Giovanile Salesiano in Spagna.

Merita di essere sottolineato, infine, che la festa non sarà solo a Lisbona. Nei giorni che precedono la GMG, le case salesiane in Spagna si stanno preparando ad accogliere più di 2.000 pellegrini provenienti da altri Paesi che soggiorneranno in varie città spagnole.

Spagna – La sfida dell’educazione affettivo-sessuale dei giovani

Dall’agenzia ANS.

(ANS – Roma) – Venerdì scorso, 14 aprile, il Centro Nazionale Salesiano di Pastorale Giovanile (CNSPJ, in spagnolo) e la casa editrice salesiana “Central Catequística Salesiana” (CCS) hanno organizzato la prima edizione dei “Dialoghi di Pastorale Giovanile”, un forum in prospettiva salesiana pensato per promuovere la riflessione sull’educazione affettivo-sessuale degli adolescenti e dei giovani.

Secondo don José Miguel Núñez, Direttore del CNSPJ, si tratta di un “tema di riflessione necessario e urgente”. Nel suo discorso di apertura, don Núñez ha affermato che “il contesto attuale ci sta sfidando e come Chiesa dobbiamo continuare a maturare una riflessione per poter essere influenti, per accompagnare e illuminare gli adolescenti e i giovani”. Per questo ha incoraggiato lo sviluppo di una proposta di educazione affettivo-sessuale che “nasca da Gesù, dal Vangelo, e possa dialogare con la cultura attuale, senza perdere il sentire con la Chiesa”.

In questo “sentire con la Chiesa”, possono citarsi anche le parole di Mons. Arturo Ros, vescovo ausiliare di Valencia e Presidente della Sottocommissione per l’infanzia e la gioventù della Conferenza Episcopale Spagnola. Per il presule in questa riflessione e proposta educativo-pastorale sull’educazione affettivo-sessuale, “bisogna svegliarsi” e alle istituzioni ecclesiali si deve chiedere di “contribuire con la creatività, di essere attenti alla realtà”, per offrire ai giovani una risposta che si articoli attorno a tre assi: l’accompagnamento, l’affetto e l’insegnamento ad amare a partire dal Vangelo.

Per questo motivo, ha chiesto di rafforzare la pastorale dell’ascolto, di stare in mezzo alla vita degli adolescenti e dei giovani. Ha insistito sulla necessità di educare all’affetto, “perché anche loro hanno bisogno di affetto, di affetto vero, non di manipolazione” e ha sottolineato che bisogna “insegnare loro ad amare, e a sapersi amati, suscitando e accompagnando i processi, non imponendo percorsi”.

Il primo intervento della giornata è stato tenuto dal gesuita padre Pablo Guerrero, che ha parlato di come l’esortazione apostolica Amoris Laetitia di Papa Francesco illumini l’educazione affettivo-sessuale. Da questa prospettiva, ha evidenziato alcune idee, già presenti nei testi del Concilio Vaticano II, per recuperare il valore del corpo e uno sguardo positivo sul linguaggio affettivo e sessuale. Ha ricordato come il Papa insista sul fatto che, all’interno delle famiglie, sia necessario “rafforzare l’educazione dei bambini”, un’educazione graduale, affinché crescano “nella loro capacità di amare” e di esprimere tale amore.

La giornata è proseguita con una tavola rotonda, moderata dal salesiano don Koldo Gutiérrez, alla quale hanno partecipato il sessuologo domenicano padre Cosme Puerto, la Coordinatrice dell’Orientamento dei Salesiani dell’Ispettoria di Spagna-San Giacomo Maggiore (SSM), Irune López, e la Consigliera per l’Orientamento dei salesiani di Triana, Sofía Velasco. I tre hanno sottolineato che l’educazione affettivo-sessuale è ancora un tema in sospeso nella Chiesa, ribadendo il ruolo fondamentale, ma sussidiario della scuola insieme alle famiglie, che sono le prime responsabili dei loro figli.

Nel pomeriggio, il giornalista del COPE, Ángel Expósito ha intervistato la filosofa e scrittrice, docente all’Università di Oviedo, Amelia Valcárcel, che in un divertente scambio con l’intervistatore ha affrontato vari temi sulla condizione sessuata dell’essere umano, l’”anomia” (assenza di regole) che esiste attualmente su questo tema e che si riflette nelle attuali leggi sulle politiche di genere, l’influenza perversa della pornografia nell’infanzia, l’educazione etica in famiglia e in classe attraverso l’esempio, e la netta differenza tra femminismo e teoria queer.

Infine, Javier de la Torre, docente all’Università di Comillas, ha affrontato il tema di come guidare l’educazione affettivo-sessuale degli adolescenti e dei giovani da una prospettiva cristiana. Si è rivolto al Vangelo, scoprendo in Gesù un’accoglienza e un rispetto assoluto per i bambini, un trattamento della donna rispettoso della sua dignità e più avanzato di quello dell’epoca, un tentativo di ricostruire le famiglie e un atteggiamento misericordioso incentrato sulle persone e non sulle regole. Ha concluso sottolineando che, su questo tema delicato, gli adolescenti e i giovani hanno bisogno degli adulti, della loro vicinanza e soprattutto del loro esempio.

In conclusione, don Núñez ha commentato: “È stata una giornata splendida, con relatori di prim’ordine, interventi eccellenti e un’ottima partecipazione di educatori provenienti da diversi ambienti ecclesiali. Da quanto abbiamo riflettuto, siamo convinti che dobbiamo continuare a maturare un approccio educativo che, dall’interno della cultura in cui viviamo, possa far emergere dall’antropologia cristiana; con l’intenzione di influire, illuminare e accompagnare la crescita e la maturazione di persone equilibrate e felici”.

“Sono certo che le diverse prospettive da cui abbiamo riflettuto durante la giornata hanno contribuito ad arricchire la nostra visione e ci stimoleranno a continuare a maturare proposte e itinerari concreti”, ha concluso.

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Spagna – Quasi 2.000 giovani dei centri salesiani parteciperanno agli incontri pasquali

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Madrid) – Dal 6 al 9 aprile, i Salesiani e le Figlie di Maria Ausiliatrice in Spagna organizzano i tradizionali incontri di Pasqua, che aiutano a vivere intensamente gli eventi centrali della fede cristiana durante la Settimana Santa: la Passione, la Morte e la Resurrezione del Signore. Anche quest’anno, gli adolescenti e i giovani associati alle case salesiane in Spagna avranno l’opportunità di vivere la Settimana Santa in uno dei tradizionali incontri pasquali. In questa occasione, circa 2.000 partecipanti, di età compresa tra i 16 e i 25 anni, sono attesi da questa esperienza spirituale.

Insieme ai giovani, diverse centinaia di animatori, salesiani ed FMA accompagneranno i partecipanti durante questi giorni, organizzando momenti di preghiera, di gruppo, di riflessione personale e le celebrazioni religiose del Triduo Pasquale. Va notato che il numero di partecipanti ha superato le aspettative degli organizzatori, che hanno dovuto aumentare la capacità di accoglienza.

Nel caso dell’Ispettoria di Spagna-San Giacomo Maggiore (SSM), il tema scelto per gli incontri è “La strada che porta all’amore”, in linea con la campagna pastorale di quest’anno, con l’invito a contemplare Gesù: via, verità e vita. “Anche quest’anno siamo chiamati a celebrare il Triduo pasquale con profondità e senso della fede, accompagnando il Signore nella sua Passione, Morte e Risurrezione, impegnandoci insieme ai giovani a costruire il Regno di Dio”, ha spiegato don Xabier Camino, Delegato per la Pastorale Giovanile di SSM.

Come nelle precedenti occasioni, gli incontri di Pasqua avranno tre livelli, a seconda dell’età dei partecipanti. Ci saranno anche incontri per giovani e famiglie a Mohernando e Somalo. Inoltre, ci sarà anche l’opportunità di vivere la Pasqua lungo il Cammino di Santiago.

In linea con il tema pastorale di quest’anno si presenta anche la proposta pasquale dell’Ispettoria salesiana di Spagna-Maria Ausiliatrice (SMX) e dell’omonima Ispettoria delle FMA, con il motto “Camminiamo con te”, rivolta ai giovani delle presenze salesiane di Andalusia, Aragona, Isole Baleari, Isole Canarie, Catalogna, Valencia, Estremadura e Murcia.

“Sono parole suggestive che ci lanciano all’incontro con il Signore e con i nostri fratelli e sorelle. Ci aiutano a vivere la doppia esperienza: da un lato, il Signore diventa il nostro compagno di strada e ci accompagna lungo ogni passo che facciamo; e dall’altro esprime che altri camminano con noi: è la dimensione comunitaria e la necessità di vivere la fede insieme agli altri”, condivide don José Luis Navarro, Coordinatore ispettoriale dell’Itinerario di Educazione alla Fede dei Salesiani SMX.

Inoltre, “il motto ‘Camminiamo con te’ ci coinvolge, ci mette al fianco di Gesù per trovare la vita e una vita in pienezza con Lui, ci rende Chiesa in cammino verso la Pasqua”, aggiunge suor María José Silva, Coordinatrice della Pastorale delle Figlie di Maria Ausiliatrice.

Le case salesiane della Spagna hanno approfittato anche della Quaresima, i 40 giorni proposti dalla Chiesa in preparazione alla Pasqua, per offrire diverse esperienze di fede.

Gli Esercizi Spirituali sono una proposta comune in questo periodo dell’anno. I coordinatori della Pastorale dell’Ispettoria di San Giacomo Maggiore hanno avuto l’opportunità di farli a Mohernando, mentre 32 insegnanti delle scuole di questa Ispettoria hanno partecipato agli Esercizi Spirituali a Torino, un’esperienza per conoscere, riflettere, condividere la vita e pregare nei luoghi di Don Bosco.

Da parte loro gli Ispettori della Regione Mediterranea si stanno riunendo proprio in questi giorni in Terra Santa per il loro ritiro spirituale.

Sulla stessa linea, sono state sviluppate le cosiddette “giornate di convivenza cristiana”, una delle quali, ad esempio, ha riunito gli educatori ad Allariz nella settimana antecedente la Domenica delle Palme.

Un’altra esperienza tanto originale, quanto comune, in questo periodo dell’anno è il Cammino di Santiago. Migliaia di studenti e insegnanti delle scuole salesiane indossano gli scarponi e caricano gli zaini per seguire le orme dell’Apostolo. Fede e condivisione sono le principali attrattive di questa proposta in piena Quaresima. Sul Cammino Francese, ad esempio, si sono ritrovati, negli stessi giorni e negli stessi luoghi, diversi gruppi giovanili salesiani di Ciudad Real, Cordoba e Cartagena.

Ancora, attingendo alla tradizionale passione salesiana per il teatro, in alcune case salesiane vengono rappresentate opere teatrali sulla Passione di Cristo. Di particolare rilievo sono le rappresentazioni “Getsemaní” (a Palma del Río e Utrera, ad esempio), “Agnus Dei” (a Trinidad-Siviglia) e “La Pasión” (a Huesca). Inoltre, 29 confraternite salesiane animeranno le loro processioni pasquali: come quelle de “La Borriquilla”, a Ciudad Real; “La Santa Cena”, ad Alicante; “El Despojado”, a Cadice; “El Prendimiento”, a Córdoba; e “Las Penas”, a Malaga.

Come è stato anche negli anni passati, #PascuaSalesiana è l’hashtag proposto da condividere sulle reti sociali.

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Spagna – Lo sport “salesiano”: un elemento umanizzante, educativo e pastorale

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Madrid) – Sabato scorso, 25 marzo, la Casa Ispettoriale dei Salesiani a Madrid, Ispettoria di Spagna-San Giacomo Maggiore (SSM) ha ospitato la Giornata Salesiana dello Sport. Circa 40 responsabili delle attività sportive delle diverse case salesiane hanno partecipato all’evento.

L’incontro, organizzato dalla Commissione Sport Educativo delle Ispettorie salesiane di Spagna-Maria Ausiliatrice (SMX) ed SSM, è stata una celebrazione dello sport educativo da parte dei salesiani di Spagna, e ha visto la partecipazione dei responsabili locali dello sport educativo, degli insegnanti di educazione fisica, dei responsabili delle attività sportive, delle associazioni e dei club sportivi.

Il programma di quest’anno ha previsto le presentazioni di Iñaki Alonso, Responsabile della protezione dell’Athletic Club, che ha parlato della protezione e della creazione di spazi sicuri nello sport; di Alberto Martín, Direttore dell’area metodologia di allenamento del Real Betis, che ha spiegato l’applicazione di questi metodi nello sport di base; e di Gonzalo Quintana, della segreteria tecnica dell’Atletico Madrid, intervenuto sul tema del lavoro con il vivaio della società. Tre proposte sulla protezione dei minori nello sport, sulla metodologia e sul lavoro con i giovani nello sport.

“È stato un grande spazio per poter condividere le esperienze relative alla protezione dei minori nello sport, condividendo un tavolo con persone di altri club importanti. È stato molto bello”, ha manifestato Iñaki Alonso.

Inoltre, nel pomeriggio, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di dialogare in forma più ristretta.

Don Xabier Camino, Delegato di Pastorale Giovanile per i Salesiani di SSM, ha commentato lo stesso sabato su Twitter: “Oggi abbiamo celebrato la giornata salesiana dello sport educativo. Siamo stati accompagnati da esperti di tre importanti club, che ci hanno incoraggiato a curare lo sport nelle nostre case come elemento umanizzante, educativo e pastorale”. Sulla stessa linea si è espresso Diego Pérez Ordoñez, membro della Commissione per lo Sport Educativo di SMX.

Lo sport è educativo, nella varietà delle opere e delle presenze salesiane, quando è inquadrato nel Progetto Educativo-Pastorale del Centro, con obiettivi chiari e concreti, una struttura definita, al di là di ogni improvvisazione, e animato con concretezza da persone serie, responsabili e portatrici di valori. Questi elementi possono senza dubbio convalidare lo sport come mezzo educativo integrale, con la sua ricca gamma di possibilità.

Ma lo sport è anche una meravigliosa piattaforma per l’azione pastorale. Ci sono una serie di elementi che fanno dello sport un luogo di proposta evangelica e pastorale in chiave salesiana per bambini e ragazzi, come la sua ampia capacità di aggregazione e formazione di gruppo; lo sviluppo di valori come l’impegno, la solidarietà, la disciplina, l’altruismo, la preoccupazione per il lavoro degli altri; la possibilità di condividere esperienze e modelli di identificazione, con un grande senso di fiducia e di apertura verso gli altri membri della squadra e gli educatori sportivi.

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Spagna – Il Premio Nazionale Don Bosco consolida l’impegno dei Salesiani per l’innovazione

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Saragozza) – Una turbina eolica realizzata con prodotti riciclati, cassette per uccelli con sensori per rendere meglio l’aspetto di un paesaggio naturale, la scienza nascosta dietro le bolle di sapone e uno studio sul recupero delle lesioni al midollo spinale: sono questi i quattro grandi progetti vincitori della 36ª edizione del Premio Nazionale “Don Bosco”, che si è svolta nei giorni 15 e 16 marzo 2023 dai salesiani di Saragozza.

Durante i due giorni della mostra, i 137 partecipanti hanno esposto i loro 58 progetti, presentandoli e spiegandoli a tutte le persone che hanno visitato i diversi padiglioni, compresa la giuria, composta da professionisti del settore e da aziende. A questa edizione hanno preso parte anche due membri del Ministero dell’Educazione, a dimostrazione del sostegno del governo spagnolo a questo premio, giunto alla 36ª edizione.

I progetti vincitori di questa edizione sono stati:

nella categoria Tecnologie industriali, il progetto “Aeromimetics”, una turbina eolica realizzata con prodotti riciclati, creata da Daniel Ferriz ed Elena Sáez, di Villena (Alicante); nella categoria Tecnologia dell’Informazione, “Monitoraggio della Nidificazione”, cassette per uccelli con sensori per rendere meglio l’aspetto di un paesaggio naturale, di Víctor Gea e Alberto Cánovas di Orihuela (Alicante); nella categoria Scienza, “Bolle di sapone”, che analizza la scienza che ne è alla base, grazie al lavoro di Paula Gómez, di Lleida; infine, nella categoria Scienze della Salute, “Studio comparativo di diverse terapie cellulari”, sul recupero delle lesioni al midollo spinale, realizzato da Estel Gubianes, di Sabadell.

Il Premio per l’Impegno è andato al Gruppo Editoriale “Edebé”, per il suo sostegno al Premio Nazionale “Don Bosco” sin dalle sue origini.

Alla serata di gala hanno partecipato numerose personalità del mondo dell’economia, dell’educazione e della congregazione salesiana. Inoltre, il gala è stato concluso da Felipe Faci, Consigliere di Educazione e Cultura del Governo di Aragona.

Per la Direttrice della scuola salesiana di Saragozza, Merche López, la 36ª edizione dell’evento, “è stata molto interessante: per i partecipanti, per vivere l’atmosfera che si genera in questo evento, condividere esperienze e buone pratiche; e per le aziende, per conoscere i loro progetti e interessarsi al loro talento e al loro futuro, cosa che li incoraggia a continuare a lavorare con entusiasmo”.

Nel corso delle diverse edizioni, un numero sempre maggiore di aziende e organizzazioni è stato coinvolto, poiché vede in questo evento un bacino di talenti e di progetti interessanti.

Quest’anno hanno partecipato scuole pubbliche, sovvenzionate dallo Stato e private, di 12 comunità autonome. I tipi di progetti sono stati molto vari e afferenti alle seguenti aree: industriale, che comprende meccatronica, elettronica e robotica; l’area delle comunicazioni, con telecomunicazioni, tecnologie audiovisive, tecnologie dell’informazione e della comunicazione; l’area delle scienze, che comprende fisica, chimica e matematica; e l’area delle scienze della salute e delle scienze sociali e giuridiche, che valuta progetti di medicina, psicologia e scienze umane.

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Spagna – La comunicazione salesiana apre strade alle nuove tendenze digitali con la IX Giornata Nazionale di Comunicazione

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Madrid) – Il 1° marzo si è svolta a Madrid la IX Giornata Nazionale della Comunicazione, sul tema “Apriamo strade: nuove tendenze della comunicazione, condividendo esperienze e creando progetti per migliorare la nostra comunicazione e la presenza salesiana nell’ambiente digitale”. All’evento hanno partecipato 90 responsabili di comunicazione delle presenze salesiane della Spagna, guidati da don Javier Valiente, Delegato Nazionale per la Comunicazione Sociale salesiana, e Carlos Martín, Delegato di Comunicazione Sociale dell’Ispettoria “Maria Ausiliatrice” (SMX).

Il relatore principale, Jordi San Ildefonso, Amministratore Delegato dell’azienda “Metricool”, ha analizzato le nuove tendenze digitali e le sfide e le opportunità che esse offrono. Ha incoraggiato i partecipanti a continuare a migliorare le reti sociali delle presenze salesiane; ad utilizzare i podcast, lo strumento che cambierà la formazione; a fare brevi video nelle varie reti sociali e a lavorare sull’autenticità per creare legami emozionali e generare fiducia. Il tutto con uno sguardo all’Intelligenza Artificiale.

L’incontro è servito a riflettere su come integrare e adattare queste tendenze nel lavoro quotidiano di comunicazione; e ad avere l’opportunità di iniziare a lavorare su una proposta formale di educazione alla comunicazione per le scuole, sfruttando la possibilità offerta dalla nuova legge sull’educazione. Insomma, a continuare ad aprire strade per la comunicazione.

Con le parole di don Valiente: “La comunicazione per noi salesiani serve a raccontare la nostra vita, chi siamo, cosa facciamo, e per costruire ponti e stabilire relazioni utilizzando tutti i canali possibili con il nostro ambiente. Come istituzione, a livello Ispettoriale o locale, ci aiuta a stabilire un rapporto con il nostro pubblico, con la Famiglia Salesiana, gli educatori, i lavoratori, le famiglie, altre entità, l’amministrazione pubblica e la società in generale”.

“In questa direzione – prosegue il Delegato Nazionale per la Comunicazione Sociale della Spagna salesiana – un’altra sfida è influenzare l’opinione pubblica, trasmettere la nostra visione, il nostro essere Salesiani e Chiesa, per aiutare a costruire un mondo secondo la logica del Vangelo. E, seguendo l’esempio di Don Bosco, la comunicazione ci aiuta anche a mettere al centro la vita dei giovani, a dar loro voce e a mobilitarci per lavorare a favore dei giovani, soprattutto di quelli più in difficoltà”.

La X Giornata Nazionale di Comunicazione Sociale, che si svolgerà nel 2024, promette già ora di essere il culmine di dieci anni di investimento salesiano nella comunicazione e di dare slancio alle presenze salesiane per continuare ad investire sulla comunicazione.

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Spagna – I salesiani “trovano ciò che unisce” attraverso il Progetto Libano

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Siviglia) – Domenica 15 gennaio, festa del Beato Luigi Variara (1875-1923), missionario salesiano, l’Ispettoria salesiana di Spagna-Maria Ausiliatrice (SMX) ha lanciato con un comunicato indirizzato a tutte le sue presenze il “Progetto Libano”.

Obiettivo principale di tale progetto è stabilire un rapporto diretto per dare sostegno e affetto alle comunità educativo-pastorali salesiane presenti nel Paese dei Cedri, che cercano di essere piccole oasi in una situazione estremamente difficile per molti libanesi e anche per moltissimi rifugiati iracheni e siriani che vi hanno trovato accoglienza. Nello specifico, si tratta di tre opere salesiane: la scuola tecnica di Al Fidar, la casa di spiritualità giovanile e le colonie di El Houssoun, e la scuola primaria e secondaria di Beirut. Molti dei bambini e dei giovani delle tre opere partecipano alle attività organizzate dai salesiani il venerdì e il sabato durante tutto l’anno, e la scuola estiva organizzata presso la casa di El Houssoun nei mesi di luglio e agosto è sempre un grande successo.

“La nostra Ispettoria, attraverso il Coordinatore Ispettoriale dell’Animazione Missionaria e la ONG Bosco Global, e in dialogo costante con l’Ufficio Ispettoriale di Pianificazione e Sviluppo del Medio Oriente (MOR) – Ispettoria a cui appartengono le case in Libano – ha elaborato un progetto di cooperazione triennale (2023-2026) che è stato approvato dal Consiglio Ispettoriale SMX nel novembre 2022 ed è stato accolto con gioia dalla comunità salesiana del Libano nel gennaio 2023”, ha condiviso don José Luis Navarro Santotomás, Coordinatore dell’Animazione Missionaria di SMX, nel messaggio di lancio del progetto.

Diversi sono gli ambiti di applicazione e i risvolti di questo progetto:

–     Dal 19 al 29 giugno 2023, verrà organizzato un corso a El Houssoun per ospitare un nutrito gruppo di giovani animatori provenienti da Libano, Siria e Iraq. “Coordinati da Jordi García, insegnante della Scuola de Animazione Giovanile Don Bosco di Valencia, abbiamo formato un gruppo internazionale di insegnanti del Tempo Libero che porterà avanti questa iniziativa. Giovani insegnanti di Aragona, Valencia e Andalusia, insieme a giovani insegnanti del Tempo Libero di Aleppo, Kafroun e Damasco (Siria), Jbeil e Beirut (Libano) e Mosul (iracheni che vivono in Libano) stanno preparando le materie che verranno insegnate quest’estate nel corso, tutto in inglese e in arabo. Il lavoro del corso si concluderà con lo sviluppo della formazione diretta in Libano, dove sette giovani della facoltà spagnola si recheranno per realizzare effettivamente il corso” ha spiegato don Navarro Santotomás.

–     All’insegna del motto “Camminare con un nuovo sguardo”, l’ONG per lo sviluppo “Bosco Global” offrirà come esperienza, all’interno delle molteplici opzioni di Volontariato Internazionale, la possibilità di partecipare alle attività estive sviluppate dai Salesiani in Libano. “Partecipando in anticipo alle date di formazione proposte, sarà possibile vivere un’esperienza missionaria salesiana di prim’ordine”, ha aggiunto ancora il firmatario della lettera.

–     L’ONG Bosco Global, in coordinamento con l’Ufficio Ispettoriale di Pianificazione e Sviluppo di MOR, ha stabilito alcuni progetti di Cooperazione Internazionale per rispondere a esigenze materiali che generano percorsi di sviluppo per la presenza salesiana in Libano. Le necessità più urgenti si concentreranno sulla copertura degli stipendi degli insegnanti della Scuola Tecnica Don Bosco; delle borse di studio per circa 100 studenti tra i più vulnerabili; delle attività degli oratori invernali e dei centri giovanili per bambini libanesi, iracheni e siriani; dell’assistenza di emergenza a circa 100 famiglie vulnerabili; e su un sostegno per la realizzazione di un impianto fotovoltaico per l’oratorio di El Houssoun.

La lettera del Coordinatore dell’Animazione Missionaria di SMX rende anche conto sulla situazione e il sostegno offerti alle realtà salesiane in Ucraina; e invita poi a sostenere i diversi progetti di Cooperazione Internazionale già avviati da SMX in collaborazione con Bosco Global, in 13 Paesi di Africa e America Latina.

“Spero che queste comunicazioni ci aiutino a promuovere nella nostra Ispettoria la conoscenza di tutte le attività missionarie che svolgiamo con dedizione, e a dare sempre più forza allo spirito missionario proprio della nostra vocazione”, si conclude il testo

Per pubblicizzare il progetto e, soprattutto, per far conoscere la presenza salesiana in Libano, è stato lanciato il sito web: https://www.salesianos.edu/proyecto-libano

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Spagna – “Osa seguire il tuo cammino”. La campagna vocazionale salesiana per il 2023

Dall’agenzia di stampa ANS.

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(ANS – Madrid) – All’inizio del nuovo anno, e con la festa di Don Bosco già in vista, giunge nelle presenze salesiane in Spagna una proposta educativo-pastorale per continuare a promuovere e consolidare un’autentica cultura vocazionale. Si tratta di una campagna vocazionale, sintetizzata dal motto “Atrévete a seguir tu camino” (Osa seguire il tuo cammino) che può godere di un’ampia gamma di risorse, accessibili al sito https://salesianos.info/abrimoscaminos/vocacional/.

La campagna vocazionale 2023 è una proposta educativo-pastorale che intende continuare a curare la promozione e il consolidamento di un’autentica cultura vocazionale in tutte le case delle due Ispettorie salesiane della Spagna: San Giacomo Maggiore (SSM), con sede a Madrid; e Maria Ausiliatrice (SMX), con sede a Sevilla.

La nuova campagna vocazionale si colloca nell’ambito della campagna pastorale annuale “Abrimos Caminos” (Apriamo cammini), e viene accompagnata dall’immagine biblica del Buon Pastore (Gv 10, 1-15) e dalle parole di Papa Francesco contenute nella sua Esortazione Apostolica Christus Vivit. Il suo obiettivo è “proporre uno sguardo di fede sulla propria vita che aiuti a scoprire il nostro essere più profondo e riveli il cammino – la proposta vocazionale – che Dio ha per ciascuno di noi: una missione che riempie la vita di significato e ci spinge a costruire il mondo intorno a noi; una missione alla quale lo Spirito stesso ci abilita”.

“Vi invitiamo ad attuare la campagna nelle vostre realtà locali: articolando le strategie, facilitando i tempi, coordinando i responsabili e gli ambienti, incoraggiando i diversi gruppi della Famiglia Salesiana; in breve, diffondendo la campagna vocazionale”, motivano don José Carlos Sobejano e José Luis Navarro, responsabili dell’Animazione Vocazionale rispettivamente in SSM e SMX.

Risorse comuni per le proposte locali

La stessa campagna offre risorse per il coordinamento dei responsabili dei diversi ambienti e per incoraggiare tutti i gruppi della Famiglia Salesiana a realizzare azioni incentrate sul consolidamento della cultura vocazionale. Tutti i materiali sono disponibili sul sito https://salesianos.info/abrimoscaminos/vocacional e sui siti web delle due Ispettorie: www.salesianos.edu e www.salesianos.es

“Speriamo che riusciremo a coinvolgere nelle diverse iniziative tutti gli ambienti delle comunità educativo-pastorali locali che sono già previsti nei materiali che offriamo, e speriamo anche che possono essere programmate altre e nuove azioni a livello locale e/o Ispettoriale”, aggiungono i coordinatori.

La campagna avrà anche un supporto audiovisivo e una diffusione sulle reti sociali, grazie ai video motivazionali che serviranno da supporto e che saranno condivisi sulle pagine istituzionali dei salesiani su Twitter, Facebook, Instagram, YouTube e TikTok.

Spagna – V Congresso regionale dei Salesiani Cooperatori della Regione Iberica

Dal sito dell’agenzia ANS.

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(ANS – San Lorenzo de El Escorial) – Dal 10 al 12 giugno 2022 si è tenuto a El Escorial il V Congresso Regionale dei Salesiani Cooperatori (SSCC) della Regione Iberica, formata dalle 7 Provincie dei Salesiani Cooperatori di Portogallo e Spagna. Il Congresso, svoltosi all’insegna del motto “È vicino”, ha avuto un doppio scopo, programmatico ed elettivo. Da un lato, infatti, è servito ad analizzare i passi compiuti negli ultimi sei anni, delineando nuovi obiettivi e linee d’azione per il prossimo sessennio; dall’altro, ha permesso di eleggere il nuovo Consigliere Mondiale per la Regione, nonché i nuovi membri della Segreteria Esecutiva Regionale (SER).

Insieme al Segretario Generale del Congresso e Consigliere Mondiale uscente, Raúl Fernández, hanno partecipato al Congresso 71 persone, tra SSCC e Delegati provinciali (membri dei Consigli provinciali, della SER e candidati). I partecipanti erano accompagnati anche dal Coordinatore Mondiale dell’Associazione dei SSCC, Antonio Boccia, dal Delegato del Rettor Maggiore per il Segretariato per la Famiglia Salesiana, don Joan Lluis Playá, SDB, dal Salesiano Delegato Mondiale per i SSCC e gli Exallievi, sig. Domenico Nguyen (SDB), e Delegata Mondiale per i SSCC delle Figlie di Maria Ausiliatrice, sour Lucrecia Uribe (FMA).

Alternato a momenti di convivialità, il congresso è stato suddiviso in cinque principali sessioni:

–     La relazione sullo stato dell’Associazione nella Regione da parte del Consigliere Mondiale, Raul Fernandez.

–     L’intervento generale, realizzato in modalità digitale, del Cardinale Cristóbal López, SDB, Arcivescovo di Rabat, sul tema “Costruire il Regno di Dio di fronte alle nuove situazioni di povertà”, nel quale il porporato ha illustrato con un semplice decalogo alcuni modi in cui “diventare poveri” per costruire il Regno di Dio.

–     Dei contributi da parte del Coordinatore Mondiale e dei Delegati Mondiali sul tema della sinodalità, a partire dalla prospettiva biblica e proseguendo su come interpretarla e viverla nell’Associazione.

–     Lavori di gruppo e condivisione, con l’obiettivo di stabilire le linee programmatiche su cui si baserà il progetto per i prossimi sei anni.

–     Elezioni e ringraziamenti.

Al termine dell’ultimo punto nell’agenda dei lavori, come membri della SER risultano, pertanto:

–     Come Consigliere Mondiale per la Regione Iberica: Borja Pérez

–     All’Amministrazione: Juan Luis Bengoa

–     Alla Segreteria: Monica Domingo

–     Alla Formazione: Diego Quesada

–     Alla Solidarietà e Cooperazione Salesiana per i Giovani del Mondo: José Luis Muñoz

–     All’Animazione Vocazionale e Pastorale Giovanile: Lourdes Rojo

–     Alla Comunicazione: Maria Ángeles Rodríguez

–     Alla Pastorale Familiare e gli “Hogar Don Bosco”: Cristóbal Marín e Irene Blaya

–     Come Portavoce del Portogallo: Valter Silva

–     Come Delegati regionali: don Eusebio Martínez, SDB, suor Isabel Pérez, FMA

Dopo alcuni ringraziamenti ai membri della SER che hanno terminato il loro mandato e alcune parole di ringraziamento da parte del Consigliere uscente, il Congresso si è concluso con il saluto del nuovo Consigliere mondiale, Borja Pérez, che ha incoraggiato tutti, nel contesto della festa della Trinità e a pochi giorni dalla Pentecoste, ad essere attenti allo Spirito Santo, per poter individuare le sfide che attendono l’associazione e per poter dare loro risposte ambiziose ed efficaci, nella risposta alle urgenza, ma soprattutto nella pianificazione strategica, mettendo ciascuno i propri doni e talenti personali al servizio dell’Associazione e soprattutto della costruzione del Regno di Dio.

Infine, don Playá ha concluso le attività presiedendo l’Eucaristia e ringraziando per il felice esito del Congresso, frutto di uno sforzo di collaborazione nello spirito della Famiglia Salesiana.

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Spagna – “La vita in una valigia”: 56 immagini per riflettere sulla condizione della popolazione sfollata dalla guerra in Ucraina

Dal sito dell’agenzia ANS.

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(ANS – Madrid) – Il Museo di “Misiones Salesianas”, la Procura Missionaria salesiana di Madrid, ha inaugurato giovedì scorso, 19 maggio, la mostra fotografica collettiva “La vida en una maleta: historias de un conflicto armado” (La vita in una valigia: storie di un conflitto armato), che riflette sulle conseguenze della guerra in Ucraina per la popolazione sfollata dentro e fuori i suoi confini. Più di 70 persone hanno partecipato all’inaugurazione e alla visita guidata da tre dei suoi autori: Olmo Calvo, Edu León e Bruno Thevenin.

Donne con bambini che fuggono dalle loro case; famiglie e coppie separate senza sapere quando si incontreranno di nuovo; stazioni ferroviarie affollate e frontiere di solidarietà che emergono come rifugi di speranza… Quando si parla di guerra, è essenziale parlare delle emozioni che vanno e vengono, dell’amore, dell’odio, della disperazione e della pace.

Le 56 immagini che compongono la mostra fotografica affrontano la più grande crisi umanitaria in Europa dalla Seconda guerra mondiale e offrono diverse prospettive su un conflitto che non è ancora terminato. Per uno degli autori, Bruno Thevenin, è importante sapere fino a che è utile per un fotoreporter continuare a documentare sul campo e se e in che modo si dà un contributo. “C’è stato un boom mediatico, con una sovrasaturazione di immagini che hanno bisogno di riposare”, ha spiegato il fotoreporter.

“Nessuno si chiede perché un bambino debba trovarsi in mezzo ad una guerra. La guerra ci parla della vita”, ha sottolineato Edu León, curatore della mostra, nel suo intervento. Durante la visita guidata è emerso anche chiaramente come la legge marziale in Ucraina imponga dure restrizioni e limiti la libertà di movimento degli ucraini.

Ci sono poi realtà diverse intorno ai rifugiati. Olmo Calvo ha sottolineato che ci sono foto di persone che erano già rifugiate in Ucraina: “Hanno riferito di aver avuto problemi a uscire. Il passaggio di frontiera prevedeva delle differenze ed il flusso era molto più lento”, ha sottolineato il fotoreporter.

Anche la risposta salesiana all’emergenza trova spazio nella mostra collettiva. Dal 24 febbraio 2022 la Famiglia Salesiana ha offerto ogni tipo di assistenza nelle oltre 200 opere sparse tra l’Ucraina e i Paesi di confine. Le parole di ringraziamento di don Luis Manuel Moral, Responsabile di “Misiones Salesianas”, hanno fatto riferimento alla figura di Don Bosco e a come la sua vita “pulsasse compassione e misericordia”. Per questo, nelle sue parole conclusive ha dichiarato: “Continuiamo ad aiutare, dobbiamo accogliere chi ha bisogno”.

Il Museo di “Misiones Salesianas” ha iniziato una nuova fase lo scorso anno con le mostre “Indestructibles” e “Feminae”. “Nei prossimi quattro mesi, gruppi, organizzazioni e università verranno nel nostro Museo per partecipare a laboratori con un approccio alla Cultura della Pace; vogliamo promuovere una società diversificata”, ha dichiarato Paloma Montero, responsabile del Dipartimento Educazione e Cultura per la Cittadinanza Globale.

Mariano García, Coordinatore del Museo, ha spiegato il motivo di questa mostra. “Il fotogiornalismo può raggiungere altri pubblici che non leggono i giornali. Cosa porteresti con te se dovessi lasciare il tuo Paese, cosa ci starebbe in una valigia?”

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