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Spagna – Giovani italiani vivono un’esperienza di volontariato e solidarietà

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Madrid) – Continua a procedere nelle Ispettorie salesiane della Spagna il Servizio Civile Nazionale italiano. 50 giovani italiani sono attualmente in fase di formazione per andare poi in Spagna per un anno e svolgere attività di servizio in diversi Centri Giovanili e nelle Piattaforme Sociali dei salesiani.

Dopo l’iniziale ricezione delle candidature a Roma per i progetti, e dopo l’approvazione da parte degli uffici competenti, si sta ora portando avanti una nuova fase di questa iniziativa, in vigore dal 2002, che coinvolge giovani italiani nei progetti realizzati nelle presenze salesiane delle due Ispettorie dei Figli di Don Bosco in Spagna: “Maria Ausiliatrice” (SMX), con sede a Siviglia, e “San Giacomo Maggiore” (SSM), con sede a Madrid.

Il Servizio Civile è un programma del governo italiano che promuove la cultura del volontariato, della solidarietà, dell’inclusione sociale e dell’aiuto ai più deboli, che affonda le sue radici nell’antico servizio sociale sostitutivo del servizio militare. L’obiettivo del progetto è che i giovani italiani tra i 18 e i 28 anni, su base volontaria, scelgano di dedicare un anno della loro vita a lavorare in un progetto sociale, educativo, culturale o di altro tipo, nel proprio Paese o all’estero. Il programma interessa 30.000 giovani, 5.000 dei quali partecipano all’estero, di cui circa 1.000 lavorano in varie opere salesiane in diverse parti del mondo.

In questo anno accademico 2023-2024, 20 volontari italiani saranno accolti per svolgere un lavoro socio-educativo nelle case salesiane di SMX: lo faranno in collaborazione con i volontari e gli operatori della Comunità Salesiana – Fondazione “Don Bosco” (Jaén), della Comunità Salesiana – Fondazione “Don Bosco” (Córdoba), della Comunità Salesiana “Sagrado Corazón” (Antequera), della Comunità Salesiana “San Rafael” (San José del Valle), della Comunità Salesiana “Jesús Obrero” (Siviglia) e della Comunità Salesiana “Nuestra Señora del Carmen” (Utrera).

Nell’Ispettoria SSM, sotto il coordinamento della Delegazione Ispettoriale di Pastorale Giovanile, il progetto viene portato avanti in modo continuativo nei centri giovanili di Valladolid, León, Villamuriel de Cerrato, Ourense, Santiago de Compostela, Vigo e La Coruña; e quest’anno alcuni giovani parteciperanno anche ai progetti della Fondazione JuanSoñador in Galizia. In totale, l’Ispettoria SSM accoglierà 30 volontari italiani.

Don Santi Domínguez, che coordina questo progetto dal 2002 per conto dei Salesiani di Spagna – la controparte in Italia è “Salesiani per il Sociale APS” – ha partecipato anch’egli alla formazione insieme all’équipe italiana che sviluppa il progetto di Servizio Civile Italiano, e ha riferito dei molti i temi affrontati: metodologia e pianificazione, identità salesiana, Sistema Preventivo, comunicazione, gestione delle emozioni, dialogo interculturale, gestione dei conflitti, integrazione dei team e competenze sociali.

Per saperne di più sul Servizio Civile Italiano nelle presenze salesiane in Spagna, visitare il sito salesianos.info

Spagna – “Escuelas Salesianas” presenta la proposta formativa per il periodo 2023-2024

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Madrid) – “Escuelas Salesianas”, la rete che riunisce tutte e 141 le scuole dei Salesiani di Don Bosco e delle Figlie di Maria Ausiliatrice in Spagna, continua il suo impegno nella formazione di coloro che svolgono il lavoro educativo, con un’ampia offerta di corsi di formazione pensati e organizzati per le équipe didattiche.

Come di consueto, anche in vista dell’anno scolastico 2023-2024 l’istituzione educativa propone il corso per esperti in gestione scolastica, rivolto agli insegnanti che fanno o faranno parte di un’équipe di gestione, come presidi, direttori pedagogici, direttori degli studi o amministratori. Il corso è riconosciuto come corso universitario per esperti in gestione di centri educativi.

Viene offerto anche il corso di coordinamento pastorale, rivolto ai coordinatori pastorali che sono già nell’esercizio delle loro funzioni, sia a livello generale, sia come tappa di passaggio, o a persone che svolgeranno funzioni di coordinamento pastorale nel prossimo futuro, nonché ad altri membri delle équipe pastorali che possono trarre beneficio dall’esperienza.

“Siamo consapevoli che l’educazione non è esente dall’aggiornamento e dall’adattamento ai continui cambiamenti. La formazione permanente, anche se è sempre stata importante, oggi sembra più necessaria che mai. Il nuovo quadro normativo, le situazioni familiari, la situazione economica e il profilo degli insegnanti e dei nostri destinatari ci impongono un atteggiamento di continuo miglioramento e revisione”, afferma l’équipe di coordinamento sul merito di questa formazione.

“Escuelas Salesianas” ha anche avvertito la necessità di generare un nuovo progetto di formazione destinato ai membri delle équipe di gestione che sono in questo ruolo da più di 3 anni. Si tratterà di una formazione incentrata sulla cura della persona, sulla condivisione della missione e sulla fedeltà alla stessa, attraverso una metodologia partecipativa.

“E, a breve, lanceremo le iscrizioni per il corso di aggiornamento per insegnanti con più di 12 anni di anzianità nelle scuole salesiane” condividono ancora.

La formazione continua e l’aggiornamento costante nelle varie competenze sono aspetti fondamentali per gli educatori salesiani, nelle istituzioni salesiane. “Consapevoli di questa necessità, abbiamo sviluppato un’offerta di otto corsi digitali, ciascuno della durata di 30 ore, pensati appositamente per gli insegnanti”, spiegano.

Questi corsi coprono un’ampia gamma di argomenti rilevanti per il lavoro educativo, fornendo ai partecipanti gli strumenti e le conoscenze necessarie per migliorare le loro prestazioni professionali. E sono corsi progettati per essere flessibili. “La modalità online offre una serie di vantaggi agli insegnanti. In primo luogo, dà loro la possibilità di accedere alla formazione da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento, consentendo loro di conciliare lo sviluppo professionale con gli obblighi quotidiani. Inoltre, i corsi online favoriscono l’interazione e lo scambio di idee tra i partecipanti, creando uno spazio di apprendimento collaborativo”, commentano da “Escuelas Salesianas”.

Ogni corso è accuratamente progettato da esperti nel campo dell’educazione salesiana, che hanno selezionato i contenuti più rilevanti e aggiornati per garantire la qualità della formazione. I partecipanti avranno accesso a materiali didattici, risorse multimediali e attività pratiche che faciliteranno la messa in pratica di quanto appreso nell’effettiva attività didattica.

Sul sito di “Escuelas Salesianas” –  https://www.escuelassalesianas.com – è possibile consultare le date di ogni corso, i periodi di iscrizione e i contenuti specifici di ogni modulo.

https://www.infoans.org/sezioni/notizie/item/18453-spagna-escuelas-salesianas-presenta-la-proposta-formativa-per-il-periodo-2023-2024

Spagna – “Un sogno per te”: la campagna dei Salesiani in Spagna per l’anno pastorale 23-24

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Madrid) – I Salesiani in Spagna hanno lanciato la campagna pastorale per l’annata 2023-2024, con il motto “Un sueño para ti” (Un sogno per te). Si tratta della seconda campagna congiunta delle due Ispettorie salesiane del Paese, quella di Maria Ausiliatrice (SMX) e quella di San Giacomo Maggiore (SSM), dopo l’esperienza di successo di quest’anno, all’insegna del motto “Abrimos caminos” (Apriamo cammini). “Nel bicentenario del sogno dei 9 anni di Don Bosco, vogliamo rivitalizzare la vocazione salesiana, suscitando, accompagnando e sostenendo l’impegno vocazionale dei giovani e dei laici che vivono nelle nostre Comunità Educativo-Pastorali”, affermano i salesiani nel documento di presentazione della nuova campagna pastorale.

L’obiettivo della campagna è seguire tre nuclei trasversali che vanno da “Un sogno vocazionale: dimensione spirituale” ad “Un sogno condiviso: dimensione comunitaria” fino a “Un sogno impegnato: dimensione sociale”.

In primo luogo, il motto invita a sognare in grande “lavorando sul Primo Annuncio (il buon pastore e la sua dolcezza), sulla vocazione-missione (l’anno vocazionale, la chiamata di Giovannino contenuta in quel sogno), sulla famiglia (Mamma Margherita, il discernimento), sulla scena violenta del sogno (gli incubi, le ferite, la mancanza di chiarezza, la salute mentale, la violenza nel mondo, le rose e le spine), sulla presenza di Maria nella vita di ciascuno e nella propria famiglia (“Ti darò la Maestra”)”, spiegano i Figli di Don Bosco.

Un secondo punto promuove il sognare insieme “a partire dalla sinodalità, dal discernimento su ciò che Dio chiede a ciascuno di noi in questo momento storico, e come comunità: sviluppo delle Comunità Educativo-Pastorali e del Progetto Educativo Pastorale Salesiano”.

Una terza chiave si riferisce al sognare ad occhi aperti: “dai sogni passiamo ai progetti, per vivere la nostra versione migliore di sé, come Gesù di Nazareth. Dio ci ama così come siamo, ma ci sogna migliori, e quindi ci invita a essere concreti, scegliendo l’impegno e la costruzione del Regno, come fece Don Bosco con tutta la sua vita”.

La campagna pastorale è rivolta a tutti gli operatori delle case salesiane (giovani, animatori, educatori, salesiani, ecc.), ed è veicolata attraverso le Comunità educativo-pastorali.

Come di consueto, la campagna dispone di un’ampia varietà di risorse, come video, dossier e attività, tra le altre. In questa occasione, continua ad essere utilizzato un sito web nazionale come punto di incontro per ospitare tutti questi materiali.

Un primo video presenta gli orientamenti della campagna per ogni mese – e quello introduttivo al motto è già disponibile.

Il principale documento di riferimento si trova nello sviluppo della campagna, che contiene gli accenti progressivi su cui si lavorerà via via durante il corso. Come negli anni precedenti, è stato inserito un itinerario di celebrazioni mensili, così come alcune celebrazioni interreligiose, tenendo conto della diversità delle case e delle realtà salesiane.

Gli educatori possono trovare sul sito una sezione su come sfruttare al meglio la campagna nelle aule, nelle attività del tempo libero, in parrocchia, ecc. Sono state incluse proposte per gruppi di età per organizzare attività conviviali, attività per centri giovanili, pensieri del “buongiorno”.

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Spagna – Più di 15.000 giovani sono pronti a prendere parte alle numerose attività estive dei Salesiani di Don Bosco

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Madrid) – L’estate salesiana è arrivata! Dopo un intenso anno accademico, migliaia di bambini, adolescenti e giovani si apprestano a vivere alcune delle tante proposte che i Salesiani hanno preparato per il periodo estivo. Tra giugno e settembre sono previste circa 150 attività, tra campi, colonie e corsi di formazione. Anche se le cifre non sono ancora definitive, le previsioni parlano di circa 15.000 partecipanti tra tutte le iniziative dell’Estate Salesiana. Queste proposte sono state rese possibili grazie al coinvolgimento di circa 300 salesiani e di oltre 2.750 animatori, giovani che dedicano parte delle loro vacanze all’accompagnamento di bambini e adolescenti.

Le iniziative sono varie, sempre con l’obiettivo di offrire spazi di svago e tempo libero, con il sostegno dei valori del carisma salesiano. Per questo, per la realizzazione delle tante attività, merita di essere valorizzato il lavoro delle delegazioni di Pastorale Giovanile delle due Ispettorie Salesiane della Spagna e dei rispettivi Centri Giovanili.

Tra le iniziative proposte, ci sono quelle delle Piattaforme Sociali Salesiane, che sono rivolte in particolare a centinaia di giovani a rischio di esclusione. Viene offerta ai giovani l’opportunità di collaborare con il loro tempo a disposizione a questi programmi socio-educativi. Si tratta di un’esperienza di solidarietà, di qualche settimana, in una zona di missione, che permette ai partecipanti di mettere il proprio tempo e le proprie competenze al servizio della popolazione locale. Le ONG salesiane “BoscoGlobal” e “Jóvenes y Desarrollo” sono le forze trainanti di questa iniziativa.

Va citata, nell’ambito del “Progetto Libano” – iniziato dall’Ispettoria di Spagna-Maria Ausiliatrice (SMX), e coordinato dall’Ispettoria “Gesù Adolescente” del Medio Oriente (MOR) – la Scuola di Formazione per Animatori, condotta presso la casa salesiana di El Houssoum (Jbeil). La Scuola mira a facilitare la formazione di animatori provenienti dalle case salesiane in Siria e Libano, compresi gli animatori iracheni che vivono come rifugiati nel Paese e lavorano in una scuola salesiana di Beirut. Al programma parteciperanno sette giovani animatori salesiani dell’Ispettoria SMX, accompagnati da José Luis Navarro, Coordinatore Ispettoriale dell’Animazione Missionaria, e sei animatori dell’Ispettoria del Medio Oriente, accompagnati da don Simon Zakerian, Direttore della presenza salesiana in Libano.

Ci si prepara, inoltre, alla prossima Giornata Mondiale della Gioventù, che si terrà a Lisbona dal 1° al 6 agosto 2023 e che avrà come tema “Maria si alzò e andò in fretta” (Lc 1,39). Quasi 2.200 giovani del Movimento Giovanile Salesiano della Spagna parteciperanno a questo grande evento globale per testimoniare la loro fede ed esprimere il loro sostegno al Papa.

Le reti sociali saranno inondate di immagini di tutte queste iniziative raggruppate sotto l’hashtag #VeranoSalesiano, ossia “Estate Salesiana”.

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Spagna – Oltre 2.200 giovani del Movimento Giovanile Salesiano in Spagna parteciperanno alla GMG di Lisbona

Dall’Agenzia ANS.

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(ANS – Madrid) – Mancano meno di 90 giorni alla Giornata Mondiale della Gioventù (GMG), che riunirà migliaia di giovani a Lisbona con Papa Francesco dal 1° al 6 agosto. Più di 2.200 giovani del Movimento Giovanile Salesiano (MGS) in Spagna si sono già iscritti all’evento.

È una grande gioia vedere come tanti giovani, salesiani, Figlie di Maria Ausiliatrice e membri di altri gruppi della Famiglia Salesiana delle nostre case abbiano scelto di vivere questa forte esperienza che si integra in modo naturale nei processi e negli itinerari della nostra Pastorale Giovanile Salesiana

viene affermato in un comunicato dell’MGS. Xabier Camino, Delegato per la Pastorale Giovanile dell’Ispettoria Spagna-San Giacomo Maggiore (SSM), da parte sua sottolinea che “questa capacità di attrarre persone è il riflesso di un lavoro costante nei centri giovanili, negli itinerari di educazione alla fede, nei progetti educativo-pastorali…”.

L’MGS di tutto il mondo avrà una sua speciale celebrazione nell’ambito della GMG di Lisbona.

“Abbiamo riservato il 2 agosto all’incontro del Movimento Giovanile Salesiano del mondo. L’appuntamento avrà due parti: al mattino, un momento di forum, riflessione, dialogo, con un rappresentante di ogni Ispettoria; nel pomeriggio, la grande festa che terremo a Estoril, un incontro di giovani nel più puro stile salesiano, con Gesù Cristo al centro, e vissuto nella piena gioia salesiana”

spiega don Jordi Lleixà, Delegato per la Pastorale Giovanile dell’Ispettoria Spagna-Maria Ausiliatrice (SMX).

Durante i mesi che precedono la Giornata Mondiale della Gioventù, i giovani degli ambienti salesiani avranno l’opportunità di prepararsi a questo incontro. Il Movimento Giovanile Salesiano ha lanciato una serie di “pillole formative” in preparazione all’evento, volte ad offrire, a livello locale, un tempo e uno spazio di convivenza, formazione e riflessione che servono a prepararsi all’esperienza.

È una proposta formativa affinché i giovani possano riflettere su cosa significhi per la loro vita cristiana la partecipazione a questo incontro. Vuole essere un modo per preparare il cuore di ciascuno e del gruppo alla ricchezza e alla bellezza che potranno sperimentare nel condividere la gioia e la bellezza della fede con tanti giovani cristiani provenienti da diverse parti del mondo, dei più disparati ambienti e carismi

afferma María José Silva, Figlia di Maria Ausiliatrice (FMA), Delegata per la Pastorale Giovanile delle FMA della Spagna.

Un’altra delle iniziative che l’MGS ha lanciato è un concorso per scegliere la maglia che i giovani pellegrini degli ambienti salesiani spagnoli indosseranno durante la Veglia finale e l’Eucaristia di invio con Papa Francesco.

Abbiamo voluto dare voce ai giovani delle nostre case salesiane attraverso l’arte. In questo modo, inoltre, i giovani degli ambienti salesiani di tutta la Spagna avranno l’opportunità di sentire più da vicino l’appartenenza al Movimento Giovanile Salesiano, uniti dalla medesima identità

chiarisce Álex Redondo, coordinatore del Movimento Giovanile Salesiano in Spagna.

Merita di essere sottolineato, infine, che la festa non sarà solo a Lisbona. Nei giorni che precedono la GMG, le case salesiane in Spagna si stanno preparando ad accogliere più di 2.000 pellegrini provenienti da altri Paesi che soggiorneranno in varie città spagnole.

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Spagna – La sfida dell’educazione affettivo-sessuale dei giovani

Dall’agenzia ANS.

(ANS – Roma) – Venerdì scorso, 14 aprile, il Centro Nazionale Salesiano di Pastorale Giovanile (CNSPJ, in spagnolo) e la casa editrice salesiana “Central Catequística Salesiana” (CCS) hanno organizzato la prima edizione dei “Dialoghi di Pastorale Giovanile”, un forum in prospettiva salesiana pensato per promuovere la riflessione sull’educazione affettivo-sessuale degli adolescenti e dei giovani.

Secondo don José Miguel Núñez, Direttore del CNSPJ, si tratta di un “tema di riflessione necessario e urgente”. Nel suo discorso di apertura, don Núñez ha affermato che “il contesto attuale ci sta sfidando e come Chiesa dobbiamo continuare a maturare una riflessione per poter essere influenti, per accompagnare e illuminare gli adolescenti e i giovani”. Per questo ha incoraggiato lo sviluppo di una proposta di educazione affettivo-sessuale che “nasca da Gesù, dal Vangelo, e possa dialogare con la cultura attuale, senza perdere il sentire con la Chiesa”.

In questo “sentire con la Chiesa”, possono citarsi anche le parole di Mons. Arturo Ros, vescovo ausiliare di Valencia e Presidente della Sottocommissione per l’infanzia e la gioventù della Conferenza Episcopale Spagnola. Per il presule in questa riflessione e proposta educativo-pastorale sull’educazione affettivo-sessuale, “bisogna svegliarsi” e alle istituzioni ecclesiali si deve chiedere di “contribuire con la creatività, di essere attenti alla realtà”, per offrire ai giovani una risposta che si articoli attorno a tre assi: l’accompagnamento, l’affetto e l’insegnamento ad amare a partire dal Vangelo.

Per questo motivo, ha chiesto di rafforzare la pastorale dell’ascolto, di stare in mezzo alla vita degli adolescenti e dei giovani. Ha insistito sulla necessità di educare all’affetto, “perché anche loro hanno bisogno di affetto, di affetto vero, non di manipolazione” e ha sottolineato che bisogna “insegnare loro ad amare, e a sapersi amati, suscitando e accompagnando i processi, non imponendo percorsi”.

Il primo intervento della giornata è stato tenuto dal gesuita padre Pablo Guerrero, che ha parlato di come l’esortazione apostolica Amoris Laetitia di Papa Francesco illumini l’educazione affettivo-sessuale. Da questa prospettiva, ha evidenziato alcune idee, già presenti nei testi del Concilio Vaticano II, per recuperare il valore del corpo e uno sguardo positivo sul linguaggio affettivo e sessuale. Ha ricordato come il Papa insista sul fatto che, all’interno delle famiglie, sia necessario “rafforzare l’educazione dei bambini”, un’educazione graduale, affinché crescano “nella loro capacità di amare” e di esprimere tale amore.

La giornata è proseguita con una tavola rotonda, moderata dal salesiano don Koldo Gutiérrez, alla quale hanno partecipato il sessuologo domenicano padre Cosme Puerto, la Coordinatrice dell’Orientamento dei Salesiani dell’Ispettoria di Spagna-San Giacomo Maggiore (SSM), Irune López, e la Consigliera per l’Orientamento dei salesiani di Triana, Sofía Velasco. I tre hanno sottolineato che l’educazione affettivo-sessuale è ancora un tema in sospeso nella Chiesa, ribadendo il ruolo fondamentale, ma sussidiario della scuola insieme alle famiglie, che sono le prime responsabili dei loro figli.

Nel pomeriggio, il giornalista del COPE, Ángel Expósito ha intervistato la filosofa e scrittrice, docente all’Università di Oviedo, Amelia Valcárcel, che in un divertente scambio con l’intervistatore ha affrontato vari temi sulla condizione sessuata dell’essere umano, l’”anomia” (assenza di regole) che esiste attualmente su questo tema e che si riflette nelle attuali leggi sulle politiche di genere, l’influenza perversa della pornografia nell’infanzia, l’educazione etica in famiglia e in classe attraverso l’esempio, e la netta differenza tra femminismo e teoria queer.

Infine, Javier de la Torre, docente all’Università di Comillas, ha affrontato il tema di come guidare l’educazione affettivo-sessuale degli adolescenti e dei giovani da una prospettiva cristiana. Si è rivolto al Vangelo, scoprendo in Gesù un’accoglienza e un rispetto assoluto per i bambini, un trattamento della donna rispettoso della sua dignità e più avanzato di quello dell’epoca, un tentativo di ricostruire le famiglie e un atteggiamento misericordioso incentrato sulle persone e non sulle regole. Ha concluso sottolineando che, su questo tema delicato, gli adolescenti e i giovani hanno bisogno degli adulti, della loro vicinanza e soprattutto del loro esempio.

In conclusione, don Núñez ha commentato: “È stata una giornata splendida, con relatori di prim’ordine, interventi eccellenti e un’ottima partecipazione di educatori provenienti da diversi ambienti ecclesiali. Da quanto abbiamo riflettuto, siamo convinti che dobbiamo continuare a maturare un approccio educativo che, dall’interno della cultura in cui viviamo, possa far emergere dall’antropologia cristiana; con l’intenzione di influire, illuminare e accompagnare la crescita e la maturazione di persone equilibrate e felici”.

“Sono certo che le diverse prospettive da cui abbiamo riflettuto durante la giornata hanno contribuito ad arricchire la nostra visione e ci stimoleranno a continuare a maturare proposte e itinerari concreti”, ha concluso.

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Spagna – Quasi 2.000 giovani dei centri salesiani parteciperanno agli incontri pasquali

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Madrid) – Dal 6 al 9 aprile, i Salesiani e le Figlie di Maria Ausiliatrice in Spagna organizzano i tradizionali incontri di Pasqua, che aiutano a vivere intensamente gli eventi centrali della fede cristiana durante la Settimana Santa: la Passione, la Morte e la Resurrezione del Signore. Anche quest’anno, gli adolescenti e i giovani associati alle case salesiane in Spagna avranno l’opportunità di vivere la Settimana Santa in uno dei tradizionali incontri pasquali. In questa occasione, circa 2.000 partecipanti, di età compresa tra i 16 e i 25 anni, sono attesi da questa esperienza spirituale.

Insieme ai giovani, diverse centinaia di animatori, salesiani ed FMA accompagneranno i partecipanti durante questi giorni, organizzando momenti di preghiera, di gruppo, di riflessione personale e le celebrazioni religiose del Triduo Pasquale. Va notato che il numero di partecipanti ha superato le aspettative degli organizzatori, che hanno dovuto aumentare la capacità di accoglienza.

Nel caso dell’Ispettoria di Spagna-San Giacomo Maggiore (SSM), il tema scelto per gli incontri è “La strada che porta all’amore”, in linea con la campagna pastorale di quest’anno, con l’invito a contemplare Gesù: via, verità e vita. “Anche quest’anno siamo chiamati a celebrare il Triduo pasquale con profondità e senso della fede, accompagnando il Signore nella sua Passione, Morte e Risurrezione, impegnandoci insieme ai giovani a costruire il Regno di Dio”, ha spiegato don Xabier Camino, Delegato per la Pastorale Giovanile di SSM.

Come nelle precedenti occasioni, gli incontri di Pasqua avranno tre livelli, a seconda dell’età dei partecipanti. Ci saranno anche incontri per giovani e famiglie a Mohernando e Somalo. Inoltre, ci sarà anche l’opportunità di vivere la Pasqua lungo il Cammino di Santiago.

In linea con il tema pastorale di quest’anno si presenta anche la proposta pasquale dell’Ispettoria salesiana di Spagna-Maria Ausiliatrice (SMX) e dell’omonima Ispettoria delle FMA, con il motto “Camminiamo con te”, rivolta ai giovani delle presenze salesiane di Andalusia, Aragona, Isole Baleari, Isole Canarie, Catalogna, Valencia, Estremadura e Murcia.

“Sono parole suggestive che ci lanciano all’incontro con il Signore e con i nostri fratelli e sorelle. Ci aiutano a vivere la doppia esperienza: da un lato, il Signore diventa il nostro compagno di strada e ci accompagna lungo ogni passo che facciamo; e dall’altro esprime che altri camminano con noi: è la dimensione comunitaria e la necessità di vivere la fede insieme agli altri”, condivide don José Luis Navarro, Coordinatore ispettoriale dell’Itinerario di Educazione alla Fede dei Salesiani SMX.

Inoltre, “il motto ‘Camminiamo con te’ ci coinvolge, ci mette al fianco di Gesù per trovare la vita e una vita in pienezza con Lui, ci rende Chiesa in cammino verso la Pasqua”, aggiunge suor María José Silva, Coordinatrice della Pastorale delle Figlie di Maria Ausiliatrice.

Le case salesiane della Spagna hanno approfittato anche della Quaresima, i 40 giorni proposti dalla Chiesa in preparazione alla Pasqua, per offrire diverse esperienze di fede.

Gli Esercizi Spirituali sono una proposta comune in questo periodo dell’anno. I coordinatori della Pastorale dell’Ispettoria di San Giacomo Maggiore hanno avuto l’opportunità di farli a Mohernando, mentre 32 insegnanti delle scuole di questa Ispettoria hanno partecipato agli Esercizi Spirituali a Torino, un’esperienza per conoscere, riflettere, condividere la vita e pregare nei luoghi di Don Bosco.

Da parte loro gli Ispettori della Regione Mediterranea si stanno riunendo proprio in questi giorni in Terra Santa per il loro ritiro spirituale.

Sulla stessa linea, sono state sviluppate le cosiddette “giornate di convivenza cristiana”, una delle quali, ad esempio, ha riunito gli educatori ad Allariz nella settimana antecedente la Domenica delle Palme.

Un’altra esperienza tanto originale, quanto comune, in questo periodo dell’anno è il Cammino di Santiago. Migliaia di studenti e insegnanti delle scuole salesiane indossano gli scarponi e caricano gli zaini per seguire le orme dell’Apostolo. Fede e condivisione sono le principali attrattive di questa proposta in piena Quaresima. Sul Cammino Francese, ad esempio, si sono ritrovati, negli stessi giorni e negli stessi luoghi, diversi gruppi giovanili salesiani di Ciudad Real, Cordoba e Cartagena.

Ancora, attingendo alla tradizionale passione salesiana per il teatro, in alcune case salesiane vengono rappresentate opere teatrali sulla Passione di Cristo. Di particolare rilievo sono le rappresentazioni “Getsemaní” (a Palma del Río e Utrera, ad esempio), “Agnus Dei” (a Trinidad-Siviglia) e “La Pasión” (a Huesca). Inoltre, 29 confraternite salesiane animeranno le loro processioni pasquali: come quelle de “La Borriquilla”, a Ciudad Real; “La Santa Cena”, ad Alicante; “El Despojado”, a Cadice; “El Prendimiento”, a Córdoba; e “Las Penas”, a Malaga.

Come è stato anche negli anni passati, #PascuaSalesiana è l’hashtag proposto da condividere sulle reti sociali.

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Spagna – Lo sport “salesiano”: un elemento umanizzante, educativo e pastorale

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Madrid) – Sabato scorso, 25 marzo, la Casa Ispettoriale dei Salesiani a Madrid, Ispettoria di Spagna-San Giacomo Maggiore (SSM) ha ospitato la Giornata Salesiana dello Sport. Circa 40 responsabili delle attività sportive delle diverse case salesiane hanno partecipato all’evento.

L’incontro, organizzato dalla Commissione Sport Educativo delle Ispettorie salesiane di Spagna-Maria Ausiliatrice (SMX) ed SSM, è stata una celebrazione dello sport educativo da parte dei salesiani di Spagna, e ha visto la partecipazione dei responsabili locali dello sport educativo, degli insegnanti di educazione fisica, dei responsabili delle attività sportive, delle associazioni e dei club sportivi.

Il programma di quest’anno ha previsto le presentazioni di Iñaki Alonso, Responsabile della protezione dell’Athletic Club, che ha parlato della protezione e della creazione di spazi sicuri nello sport; di Alberto Martín, Direttore dell’area metodologia di allenamento del Real Betis, che ha spiegato l’applicazione di questi metodi nello sport di base; e di Gonzalo Quintana, della segreteria tecnica dell’Atletico Madrid, intervenuto sul tema del lavoro con il vivaio della società. Tre proposte sulla protezione dei minori nello sport, sulla metodologia e sul lavoro con i giovani nello sport.

“È stato un grande spazio per poter condividere le esperienze relative alla protezione dei minori nello sport, condividendo un tavolo con persone di altri club importanti. È stato molto bello”, ha manifestato Iñaki Alonso.

Inoltre, nel pomeriggio, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di dialogare in forma più ristretta.

Don Xabier Camino, Delegato di Pastorale Giovanile per i Salesiani di SSM, ha commentato lo stesso sabato su Twitter: “Oggi abbiamo celebrato la giornata salesiana dello sport educativo. Siamo stati accompagnati da esperti di tre importanti club, che ci hanno incoraggiato a curare lo sport nelle nostre case come elemento umanizzante, educativo e pastorale”. Sulla stessa linea si è espresso Diego Pérez Ordoñez, membro della Commissione per lo Sport Educativo di SMX.

Lo sport è educativo, nella varietà delle opere e delle presenze salesiane, quando è inquadrato nel Progetto Educativo-Pastorale del Centro, con obiettivi chiari e concreti, una struttura definita, al di là di ogni improvvisazione, e animato con concretezza da persone serie, responsabili e portatrici di valori. Questi elementi possono senza dubbio convalidare lo sport come mezzo educativo integrale, con la sua ricca gamma di possibilità.

Ma lo sport è anche una meravigliosa piattaforma per l’azione pastorale. Ci sono una serie di elementi che fanno dello sport un luogo di proposta evangelica e pastorale in chiave salesiana per bambini e ragazzi, come la sua ampia capacità di aggregazione e formazione di gruppo; lo sviluppo di valori come l’impegno, la solidarietà, la disciplina, l’altruismo, la preoccupazione per il lavoro degli altri; la possibilità di condividere esperienze e modelli di identificazione, con un grande senso di fiducia e di apertura verso gli altri membri della squadra e gli educatori sportivi.

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Spagna – Il Premio Nazionale Don Bosco consolida l’impegno dei Salesiani per l’innovazione

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Saragozza) – Una turbina eolica realizzata con prodotti riciclati, cassette per uccelli con sensori per rendere meglio l’aspetto di un paesaggio naturale, la scienza nascosta dietro le bolle di sapone e uno studio sul recupero delle lesioni al midollo spinale: sono questi i quattro grandi progetti vincitori della 36ª edizione del Premio Nazionale “Don Bosco”, che si è svolta nei giorni 15 e 16 marzo 2023 dai salesiani di Saragozza.

Durante i due giorni della mostra, i 137 partecipanti hanno esposto i loro 58 progetti, presentandoli e spiegandoli a tutte le persone che hanno visitato i diversi padiglioni, compresa la giuria, composta da professionisti del settore e da aziende. A questa edizione hanno preso parte anche due membri del Ministero dell’Educazione, a dimostrazione del sostegno del governo spagnolo a questo premio, giunto alla 36ª edizione.

I progetti vincitori di questa edizione sono stati:

nella categoria Tecnologie industriali, il progetto “Aeromimetics”, una turbina eolica realizzata con prodotti riciclati, creata da Daniel Ferriz ed Elena Sáez, di Villena (Alicante); nella categoria Tecnologia dell’Informazione, “Monitoraggio della Nidificazione”, cassette per uccelli con sensori per rendere meglio l’aspetto di un paesaggio naturale, di Víctor Gea e Alberto Cánovas di Orihuela (Alicante); nella categoria Scienza, “Bolle di sapone”, che analizza la scienza che ne è alla base, grazie al lavoro di Paula Gómez, di Lleida; infine, nella categoria Scienze della Salute, “Studio comparativo di diverse terapie cellulari”, sul recupero delle lesioni al midollo spinale, realizzato da Estel Gubianes, di Sabadell.

Il Premio per l’Impegno è andato al Gruppo Editoriale “Edebé”, per il suo sostegno al Premio Nazionale “Don Bosco” sin dalle sue origini.

Alla serata di gala hanno partecipato numerose personalità del mondo dell’economia, dell’educazione e della congregazione salesiana. Inoltre, il gala è stato concluso da Felipe Faci, Consigliere di Educazione e Cultura del Governo di Aragona.

Per la Direttrice della scuola salesiana di Saragozza, Merche López, la 36ª edizione dell’evento, “è stata molto interessante: per i partecipanti, per vivere l’atmosfera che si genera in questo evento, condividere esperienze e buone pratiche; e per le aziende, per conoscere i loro progetti e interessarsi al loro talento e al loro futuro, cosa che li incoraggia a continuare a lavorare con entusiasmo”.

Nel corso delle diverse edizioni, un numero sempre maggiore di aziende e organizzazioni è stato coinvolto, poiché vede in questo evento un bacino di talenti e di progetti interessanti.

Quest’anno hanno partecipato scuole pubbliche, sovvenzionate dallo Stato e private, di 12 comunità autonome. I tipi di progetti sono stati molto vari e afferenti alle seguenti aree: industriale, che comprende meccatronica, elettronica e robotica; l’area delle comunicazioni, con telecomunicazioni, tecnologie audiovisive, tecnologie dell’informazione e della comunicazione; l’area delle scienze, che comprende fisica, chimica e matematica; e l’area delle scienze della salute e delle scienze sociali e giuridiche, che valuta progetti di medicina, psicologia e scienze umane.

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Spagna – La comunicazione salesiana apre strade alle nuove tendenze digitali con la IX Giornata Nazionale di Comunicazione

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Madrid) – Il 1° marzo si è svolta a Madrid la IX Giornata Nazionale della Comunicazione, sul tema “Apriamo strade: nuove tendenze della comunicazione, condividendo esperienze e creando progetti per migliorare la nostra comunicazione e la presenza salesiana nell’ambiente digitale”. All’evento hanno partecipato 90 responsabili di comunicazione delle presenze salesiane della Spagna, guidati da don Javier Valiente, Delegato Nazionale per la Comunicazione Sociale salesiana, e Carlos Martín, Delegato di Comunicazione Sociale dell’Ispettoria “Maria Ausiliatrice” (SMX).

Il relatore principale, Jordi San Ildefonso, Amministratore Delegato dell’azienda “Metricool”, ha analizzato le nuove tendenze digitali e le sfide e le opportunità che esse offrono. Ha incoraggiato i partecipanti a continuare a migliorare le reti sociali delle presenze salesiane; ad utilizzare i podcast, lo strumento che cambierà la formazione; a fare brevi video nelle varie reti sociali e a lavorare sull’autenticità per creare legami emozionali e generare fiducia. Il tutto con uno sguardo all’Intelligenza Artificiale.

L’incontro è servito a riflettere su come integrare e adattare queste tendenze nel lavoro quotidiano di comunicazione; e ad avere l’opportunità di iniziare a lavorare su una proposta formale di educazione alla comunicazione per le scuole, sfruttando la possibilità offerta dalla nuova legge sull’educazione. Insomma, a continuare ad aprire strade per la comunicazione.

Con le parole di don Valiente: “La comunicazione per noi salesiani serve a raccontare la nostra vita, chi siamo, cosa facciamo, e per costruire ponti e stabilire relazioni utilizzando tutti i canali possibili con il nostro ambiente. Come istituzione, a livello Ispettoriale o locale, ci aiuta a stabilire un rapporto con il nostro pubblico, con la Famiglia Salesiana, gli educatori, i lavoratori, le famiglie, altre entità, l’amministrazione pubblica e la società in generale”.

“In questa direzione – prosegue il Delegato Nazionale per la Comunicazione Sociale della Spagna salesiana – un’altra sfida è influenzare l’opinione pubblica, trasmettere la nostra visione, il nostro essere Salesiani e Chiesa, per aiutare a costruire un mondo secondo la logica del Vangelo. E, seguendo l’esempio di Don Bosco, la comunicazione ci aiuta anche a mettere al centro la vita dei giovani, a dar loro voce e a mobilitarci per lavorare a favore dei giovani, soprattutto di quelli più in difficoltà”.

La X Giornata Nazionale di Comunicazione Sociale, che si svolgerà nel 2024, promette già ora di essere il culmine di dieci anni di investimento salesiano nella comunicazione e di dare slancio alle presenze salesiane per continuare ad investire sulla comunicazione.

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