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Italia – Inaugurazione dell’Anno Accademico 2023-24 dell’Università Pontificia Salesiana

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – Si è svolta martedì 17 ottobre l’inaugurazione dell’Anno Accademico 2023-2024 dell’Università Pontificia Salesiana (UPS), con la concelebrazione eucaristica presieduta dal Cardinal Ángel Fernández Artime, Rettor Maggiore dei Salesiani di Don Bosco e Gran Cancelliere dell’UPS e la Prolusione tenuta dal Mons. Giovanni Cesare Pagazzi, Segretario del Dicastero per la Cultura e l’Educazione.

È stata per tutti i presenti una mattinata di gioia e di ritrovo, nella quale l’intera comunità accademica e studentesca dell’UPS si radunata per trascorre del tempo insieme, con l’augurio di vivere per l’intero anno che si va ad aprire un’esperienza di crescita culturale, umana e spirituale.

Nel presiedere l’Eucaristia mattutina il Cardinale Á.F. Artime si è soffermato sul tema scelto per il nuovo anno: “Abitare la soglia. Frontiere dell’umano e esperienza di Dio” e ha commentato: “Vi auguro che lo Spirito Santo vi accompagni ad abitare la soglia dell’esistenza degli uomini e delle donne di oggi, in particolare dei più giovani e dei più poveri. Abitare la soglia delle loro domande e della loro sete significa non avere paura di ‘salire sul carro’ dei giovani di oggi, entrare nel loro mondo e avviare percorsi di ascolto, di dialogo e di accompagnamento. Significa aiutare i giovani ad ascoltare la loro sete più profonda, che a volte è soffocata dalla cultura del consumo immediato di cose, esperienze e relazioni. Quella sete profonda c’è: tocca a noi riconoscerla, abitarla e indicare l’acqua viva che solo può saziarla per sempre”.

A termine della celebrazione, animata dal Coro Universitario, si è tenuto nell’Aula Paolo VI dell’UPS l’Atto Accademico, alla presenza di Autorità Ecclesiastiche, Civili e Militari e di tutta la Comunità Accademica dell’UPS.

Nella propria relazione introduttiva il Rettor Magnifico dell’UPS, prof. don Andrea Bozzolo, ha ripercorso i momenti più significativi dell’anno accademico trascorso, informato sulle nuove nomine e ringraziato, in particolare, il Santo Padre per l’elezione del Gran Cancelliere a Cardinale.

Spiegando i motivi della scelta del tema dell’anno, ha precisato: “La missione di un’università è quella di abitare le inquietudini del proprio tempo, sostare con le risorse del pensiero sulle grandi domande della propria epoca, intercettare e dare forma agli interrogativi dell’esistenza quotidiana che spesso faticano a giungere a parola. Cogliere tali inquietudini con rispetto, attraversarle senza accontentarsi di risposte preconfezionate e riconoscervi un’apertura sempre nuova al mistero della verità è il senso del nostro impegno culturale”.

Ha poi illustrato il programma del convegno “Giovani e sessualità. Sfide, criteri, percorsi educativi”, che si terrà dal 1° al 3 marzo 2024 e che costituirà il punto di arrivo del progetto triennale “Giovani, affetti, identità” che ha visto impegnati nel lavoro comune i professori di tutte le Facoltà e il punto di avvio di un nuovo per- corso formativo.

Il Rettor Maginfico ha poi parlato del nuovo curricolo dedicato al Terzo settore, attivato nel nuovo anno, con il quale si vuole offrire una preparazione mirata alle esigenze specifiche di questo ambito di attività, unendo la visione umanistica e solidale che promana dall’insegnamento sociale della Chiesa alle competenze tecniche (giuridiche, economiche, amministrative, gestionali) necessarie per operare nell’economia sociale.

Interessantissima la prolusione di Mons. Giovanni Cesare Pagazzi, Segretario del Dicastero per la Cultura e l’Educazione, che ha sottolineato, in particolare, l’importanza della formazione e dell’aggiornamento culturale di ognuno. “È necessario interrompere il proprio tempo e dedicarne una parte al proprio accrescimento culturale” ha sottolineato nel suo ricco e articolato intervento il relatore, Professore Ordinario di Teologia sistematica a Piacenza, a Lodi, a Milano e poi di Ecclesiologia e Comunità Familiare presso il Pontificio Istituto Teologico Giovanni Paolo II di Roma – un docente che ha collaborato con molte Facoltà teologiche e Università pontificie e che è anche autore di numerose pubblicazioni.

Sono seguite le premiazioni del Prof. Tadeusz Lewicki, che ha raggiunto l’emeritato, e degli studenti e delle studentesse che hanno concluso i propri studi nei tempi e con il massimo dei voti.

L’evento è terminato con la proclamazione ufficiale dell’apertura dell’anno accademico 2023/2024 da parte del Card. Ángel Fernández Artime.

Francesco Langella

Italia – L’UPS si appresta all’Inaugurazione del nuovo Anno Accademico, in compagnia del Cardinale Ángel Fernández Artime

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – Si svolgerà martedì prossimo, 17 ottobre 2023, l’atto solenne dell’Inaugurazione del nuovo Anno Accademico 2023-2024 dell’Università Pontificia Salesiana (UPS). Un appuntamento annuale eppure sempre nuovo, come sempre nuovi sono i temi dell’indagine scientifica, gli studenti che si iscrivono, la passione per l’educazione nello stile di Don Bosco. L’evento vedrà anche la partecipazione del Rettor Maggiore dei Salesiani e Gran Cancelliere dell’UPS, in quella che sarà la sua prima visita ufficiale all’UPS dalla creazione a cardinale.

Come da tradizione, la giornata inaugurale si comporrà di due momenti, quello comunitario-ecclesiale e quello accademico.

Alle ore 9:30 (UTC+2) è prevista la concelebrazione eucaristica presieduta dal Card. Fernández Artime, presso la Chiesa parrocchiale di Santa Maria della Speranza, (Piazza Fradeletto), adiacente al campus universitario.

Alle ore 11, nell’Aula “Paolo VI” dell’Università, si svolgerà invece l’atto accademico inaugurale, con la Prolusione tenuta da Mons. Giovanni Cesare Pagazzi, Segretario del Dicastero per la Cultura e l’Educazione, sul tema “Abitare la soglia. Frontiere dell’umano ed esperienza di Dio”.

Il tema della prolusione sarà anche il filo rosso che vuole guidare le attività del nuovo anno accademico e, come ha spiegato il Rettore Magnifico dell’UPS, don Andrea Bozzolo, “è un tema suggestivo: abitare la soglia significa che con il nostro impegno culturale vogliamo frequentare quelle domande antropologiche più profonde dell’uomo del nostro tempo per scoprirne tutte le dimensioni e renderle un luogo abitato dal Vangelo”.

Nell’ambito della cerimonia di apertura ci sarà anche tempo per la relazione sull’anno accademico passato e la consegna dei riconoscimenti a docenti e allievi distintisi nei rispettivi ruoli. L’evento si concluderà con un momento di agape fraterna.

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Istituto Teologico “S. Tommaso d’Aquino”, inaugurazione dell’anno accademico con il Vescovo Giombanco

Pubblichiamo il comunicato dell’istituto teologico San Tommaso sull’inaugurazione dell’anno accademico.

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È stato inaugurato lunedì 25 settembre, con la messa presieduta dal vescovo di Patti mons. Guglielmo Giombanco, il nuovo anno accademico dell’Istituto Teologico “S. Tommaso d’Aquino”, alla presenza del direttore della facoltà don Giovanni Russo e della comunità don Giuseppe Cassaro, delle religiose e dei religiosi, dei rettori dei seminari di Messina e Patti, dei docenti e degli studenti. Un anno di nuove consapevolezze, da vivere attraverso nuove prospettive: così mons. Giombanco ha sottolineato l’attualità della teologia, “capace di offrire la verità che il mondo cerca anche quando la rifiuta”. Uno studio aperto a tante sollecitazioni, attraverso il quale comprendere meglio non solo le istanze di fede ha spiegato il pastore – membro del consiglio di direzione del San Tommaso – ma anche leggere i segni dei tempi, le grandi questioni esistenziali, il senso della vita, la lotta fra il bene e il male, la responsabilità sociale e l’apertura a nuovi scenari culturali. All’inizio della messa, animata dai giovani salesiani del S. Tommaso diretti da Ignazio Coniglio e Emanuele Geraci, don Russo ha richiamato la responsabilità educativa legata alla formazione dei giovani che scelgono di intraprendere il percorso di studi teologici, per il raggiungimento di obiettivi che siano confacenti alla missione prefissata. L’Istituto Teologico “S. Tommaso d’Aquino” (ITST) è sorto a Messina nel 1932 per iniziativa dell’Ispettoria salesiana sicula, come realtà destinata alla formazione e alla preparazione spirituale e teologica dei giovani salesiani candidati al sacerdozio. Nell’anno accademico 1966/67 la sede fu trasferita dal S. Luigi al nuovo complesso del S. Tommaso e nel 1968, grazie a una convenzione tra l’arcidiocesi di Messina, la provincia messinese dei padri cappuccini e l’ispettoria salesiana sicula vennero unificati i rispettivi studi teologici costituendo l’odierno istituto aperto alle diocesi siciliane e calabresi. L’anno successivo, con decreto del 24 ottobre 1969 della Sacra Congregazione per l’Educazione Cattolica, il San Tommaso venne affiliato alla facoltà di teologia del Pontificio ateneo salesiano di Roma. Oltre a un primo ciclo quinquennale di studi filosofici e teologici e un biennio specialistico per la formazione culturale e teologica dei candidati al sacerdozio e dei laici, l’offerta formativa dell’ITST è arricchita da altri percorsi di studio, quali il master in bioetica e sessuologia (giunto quest’anno alla 26ma edizione) e il diploma universitario di primo livello in Catechesi liturgica, musica, Arte sacra e turismo religioso.

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Messina, inaugurazione dell’anno accademico al S. Tommaso

Dl sito dei Salesiani in Sicilia.

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Prosegue il lavoro formativo e accademico dell’Istituto Teologico “S. Tommaso” di Messina e della Scuola Superiore di Specializzazione in Bioetica e Sessuologia.

Venerdì prossimo, 18 novembre, alle ore 16:00 viene inaugurato il nuovo anno accademico. È un evento solenne e di rilievo, al quale partecipa non solo la comunità accademica del S. Tommaso, ma amici, autorità e figure istituzionali civili e militari.

Il solenne atto accademico vedrà la Prolusione dal titolo “Teologia, immaginazione, creatività”. Quale connessione? del prof. Mons. Valentino Bulgarelli, Sottosegretario della Conferenza Episcopale Italiana, Direttore dell’Ufficio Catechistico Nazionale e Responsabile del Servizio Nazionale per gli Studi Superiori di Teologia e Scienze Religiose della CEI.

Sarà presente Don Giovanni D’Andrea, Ispettore dei Salesiani di Sicilia e Tunisia e Presidente del Consiglio di Direzione dell’Istituto Teologico e Moderatore della Scuola di Bioetica; come anche l’Arcivescovo metropolita di Messina, Mons. Giovanni Accolla.

L’istituto teologico ha un corpo docente composto da 61 professori. Gli studenti iscritti al Filosofico sono 25 e al Tiennio Teologico 75, alla Licenza 21, per un totale di 121, più alcuni uditori. Al Diploma per il Diaconato permanente sono 19; al Diploma per i Ministeri Istituiti sono 11. Al Diploma in Catechesi liturgica, Musica e Turismo religioso 36. Al Master in Pastorale Familiare sono 91. Al Master in Pastoral Counselling 14. Al Diploma in Teologia Pastorale 2. Il numero totale degli iscritti è di 294. Più quelli della Scuola di Bioetica, che quest’anno celebra il 25° anno dall’istituzione: I e II anno sono 46.

L’istituto pubblica regolarmente due riviste: “Itinerarium” e Catechesi – Nuova serie” ed ha attive 5 collane della propria casa editrice.

Sia l’Istituto Teologico che la Scuola Superiore di Bioetica sono diretti da don Giovanni Russo.

Val alla notizia

Inaugurazione anno accademico IUSVE: al centro, l’ecologia integrale a partire dalla “Laudato si'”

Il 20 febbraio 2021, dal Campus di Venezia Mestre in streaming, si è celebrato il Dies Academicus dello Iusve per l’a.a. 2020-2021. Il prof. Michele Marchetto, Vice-Direttore Iusve alle attività accademiche e alla formazione, racconta la giornata e gli interventi che ci sono stati.

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La giornata si è svolta sotto il segno del progetto triennale che lo Iusve ha lanciato a settembre 2020, “Ecologia integrale e nuovi stili di vita”, uno sviluppo molto articolato della Laudato si’ di Papa Francesco: iniziative di ricerca scientifica e di riflessione con esperti e docenti di altre sedi universitarie, potenziamento di una rete di relazioni con istituzioni ed enti green, e azioni che testimonino il cambiamento personale e culturale richiesto dall’ecologia integrale.

Su questa linea il momento centrale della giornata, la prolusione del dott. Michele Candotti, è stata preceduta dagli interventi del Presidente Iusve e Ispettore dei Salesiani Nordest, don Igino Biffi, e dalla riflessione del Decano della Facoltà di Scienze dell’Educazione dell’Università Pontifica Salesiana di Roma, prof. don Mario Llanos. L’uno ha condiviso con la comunità dello Iusve, docenti, studenti, dipendenti e amici, la posizione del recente XXVIII Capitolo Generale della Congregazione Salesiana in materia di educazione ambientale; l’altro si è soffermato sulla “cura”, sollecitata dalla vulnerabilità e dalla fragilità del mondo, non solo dell’uomo.

La prolusione del Dies Academicus, dal titolo Antropocene. Il potere di distruggere e il potere di riparare, è stata tenuta dal dott. Michele Candotti, da molti anni protagonista e testimone del destino del pianeta nello scenario internazionale. Egli, infatti, è attualmente Capo Gabinetto e Direttore dell’Ufficio Esecutivo dell’Agenzia ONU per lo sviluppo (United Nations Development Programme, New York), che opera in 165 Paesi con oltre 18.000 persone sul campo, spesso in situazioni di crisi e di emergenza. Candotti ha maturato una lunga esperienza internazionale, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo, dapprima alla Direzione Generale allo Sviluppo della Commissione Europea, in Zambia e in Kenya, poi come Capo Gabinetto e Consigliere Principale dell’Agenzia ONU per l’Ambiente (UNEP, Nairobi), oltre ad essere stato Direttore Generale del WWF Italia per un decennio.

Il suo intervento ha mostrato tutta la complessità della riflessione ecologica, centrale nella programmazione e nell’attività accademica dello Iusve. In particolare ha messo in luce la contraddizione fra lo straordinario potere della conoscenza di cui dispone l’umanità, e la scelta consapevole di ignorarne gli esiti. Evidenti sono le responsabilità della politica e dell’economia: quattromila generazioni potrebbero vivere e morire prima che l’anidride carbonica rilasciata dall’inizio della rivoluzione industriale ad oggi venga spazzata dalla nostra atmosfera; e tuttavia i responsabili delle decisioni continuano a sovvenzionare i combustibili fossili, prolungando la nostra dipendenza dal carbonio. Nei fragili equilibri che ne derivano, l’attuale pandemia potrebbe portare l’uomo a guidare il progresso verso obiettivi di sviluppo sostenibile con una politica ambiziosa, coraggiosa nelle scelte di protezione sociale e capace di un accordo mondiale sul debito. Il nostro futuro non riguarda la scelta fra persone o alberi, fra lotta alla povertà e difesa di specie in via di estinzione. Piuttosto, ha concluso Candotti, si tratta di scegliere di fare le cose in modo diverso: scegliere se usare la conoscenza come potere di riparare, o l’ignoranza come arma di distruzione.

A seguire, il Direttore dello Iusve, prof. Don Nicola Giacopini, ha presentato la ricca relazione annuale sull’attività accademica, spaziando sui numerosi contributi delle tre Aree dei corsi di laurea, Psicologia, Pedagogia e Comunicazione ed educazione. 

Il saluto del Rappresentante degli studenti ha introdotto la consegna dei “Premi al merito” agli studenti dei Baccalaureati e della Licenza, che ha preceduto il solenne Atto Accademico finale.

 

 

Istituto Teologico San Tommaso, l’inaugurazione dell’anno accademico in streaming

Si è svolta il 27 novembre in diretta sul canale YouTube della Facoltà, l’inaugurazione dell’anno accademico 2020/2021 dell’Istituto Teologico San Tommaso di Messina. Sono intervenuti, online: don Giovanni Russo, direttore dell’Istituto Teologico e della Scuola di Specializzazione di Bioetica e Sessuologia; don Giovanni d’Andrea, Ispettore dei Salesiani di Sicilia e Tunisia; S. E. Monsignor Giovanni Accolla, Arcivescovo di Messina – Lipari – Santa Lucia del Mela; don Antonio Escudero, Ordinario di Teologia Dogmatica e Decano della Facoltà di Teologia dell’UPS di Roma.

 

UPS, il 15 ottobre inaugurazione dell’anno accademico

Pubblichiamo il comunicato stampa dell’Università Pontificia Salesiana sull’inaugurazione del nuovo anno accademico. Ricordiamo che per le norme vigenti contro la diffusione del COVID-19, l’ingresso sarà contingentato ai soli invitati. L’evento verrà trasmesso in streaming.

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Giovedì 15 ottobre 2020 l’Università Pontificia Salesiana inaugura il nuovo anno accademico.

L’evento, che segna anche la conclusione delle celebrazioni dell’80° dalla Fondazione, avrà una connotazione diversa dal solito a motivo dell’emergenza sanitaria che impone una partecipazione contingentata.

In rispetto delle disposizioni vigenti relative alla sicurezza delle persone e degli ambienti, l’ingresso sarà su invito, precedentemente confermato.

Come da tradizione, l’Inaugurazione prevede la Celebrazione eucaristica presieduta dal Rev.mo don Ángel Fernández Artime, Gran Cancelliere dell’UPS e Rettor Maggiore dei Salesiani, e l’Atto Accademico con la Relazione del Rettore, prof. don Mauro Mantovani, e la Prolusione che quest’anno sarà tenuta dalla prof.ssa Marica Branchesi, Astrofisica del Gran Sasso Science Institute.

L’Atto Accademico sarà trasmesso in diretta streaming sul sito dell’Università.

Tra gli invitati è prevista la presenza del card. Giuseppe Versaldi, Prefetto della Congregazione per l’Educazione Cattolica, della Sindaca di Roma Virginia Raggi, e di Elena Bonetti, Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Pietro Sebastiani, Ambasciatore d’Italia presso la Santa Sede, Isabel De Oliveira Capeloa Gíl, Presidente della Federazione Internazionale della Università Cattoliche (IFCU), Andreas Corcorán, Vice Segretario Generale della International Association of Universities (IAU) e Michael Murphy, Presidente della European University Association (EUA).

Scarica il programma

“Testa, cuore, mani”: l’UPS ha inaugurato il suo 80° anno accademico

Il 17 ottobre, l’Università Pontificia Salesiana ha inaugurato l’anno accademico, l’80° dalla sua fondazione, con la partecipazione del Rettor Maggiore don Ángel Fernández Artime, Gran Cancelliere dell’UPS. La prolusione è stata invece affidata a Barbara Jatta, direttore dei Musei Vaticani.

“Testa, Cuore, Mani vengono considerati in modo olistico. La nostra è una antropologia e pedagogia di promozione integrale dove non sempre si comincia dalla testa per arrivare al cuore e da lì alle mani, perché si tratta di un tutto intrecciato”. Sono queste le parole pronunciate da don Ángel Fernández Artime, Rettor Maggiore dei Salesiani e Gran Cancelliere dell’UPS nell’Omelia della messa di apertura del nuovo Anno Accademico 2019/20 dell’Università Pontificia Salesiana, l’80° dalla sua fondazione. “Testa, cuore, mani. Integrare i saperi fornendo ai giovani gli spazi per una migliore cultura” è il filo conduttore non solo della cerimonia di inaugurazione, tenutasi il 17 ottobre presso l’Aula Paolo VI dell’Università, ma anche dell’intero Anno Accademico.

Il Rettore Magnifico dell’Universitàprof. don Mauro Mantovani, ha aperto l’Atto Accademico sottolineando l’impegno nel “superare riduzionismi e autoreferenzialità per attivare le dimensioni fondamentali che appartengono alla persona e metterle “in gioco”, in una dinamica di dialogo aperto e arricchimento reciproco”. E ha proseguito: “Facciamo così della nostra Università un laboratorio di nuovi stili di studio, ricerca, didattica, lavoro e relazione», evidenziando che «la vera sfida è perseguire un “sapere umano e umanizzante”. In merito al “Patto Educativo Globale”, lanciato da Papa Francesco lo scorso settembre, il Rettore ha riferito che l’intera comunità accademica ha accolto questo appello che “va dritto” al centro della nostra identità e missione universitaria e rende ancora più affascinante l’impegno quotidiano» al servizio dei giovani e della formazione.

All’intervento del prof. Mantovani ha fatto seguito la Prolusione, dal titolo “Studiare a Roma”, affidata alla dottoressa Barbara JattaDirettore dei Musei Vaticani. La dott.ssa Jatta ha sottolineato l’importanza di studiare a Roma, “un valore aggiunto” per quanti si impegnano nella ricerca e nella vita accademica: “Roma è una città con potenzialità indiscutibili in cui la stratificazione di arte, di storia e di fede si sovrappongono”. L’educazione al bello, la centralità della conservazione, la promozione del patrimonio artistico e culturale: sono queste le tematiche su cui si è soffermata la dott.ssa Jatta, ripercorrendo la sua esperienza professionale, nutrita dall’amore per l’arte. “Per il raggiungimento dei propri obiettivi – ha concluso – ciascuno di noi dovrebbe coltivare la passione, la curiosità e la determinazione”.