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Padova: convegno in celebrazione del centenario di san Francesco di Sales patrono dei giornalisti

Si pubblicano due articoli apparsi su Avvenire dedicati al convegno “Tutto appartiene all’amore”, organizzato da Ucsi (Unione cattolica stampa italiana) e Isre (Istituto internazionale salesiano di ricerca educativa), in celebrazione del centenario della proclamazione di san Francesco di Sales a patrono dei giornalisti e degli scrittori, tenutosi sabato 28 gennaio 2023 a Padova.

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Buone notizie. Giornalisti al servizio della verità. «Liberi, coraggiosi e creativi»

 

«Non sarà un algoritmo a indicarci ciò che è bene. L’algoritmo ti mostra esattamente ciò che vuoi vedere e ti nasconde ciò che non vuoi vedere. Il giornalismo buono mostra ciò che è bene si sappia».

Così Paolo Ruffini, prefetto del Dicastero per la comunicazione della Santa Sede, sintetizzava ieri in Sant’Antonio di Padova il senso più attuale di un giornalismo che sia memore della sua stessa identità.

Il convegno “Tutto appartiene all’amore”, organizzato da Ucsi (Unione cattolica stampa italiana) e Isre (Istituto internazionale salesiano di ricerca educativa), celebrava i 400 anni dalla morte di san Francesco di Sales e i 100 anni dalla sua proclamazione a patrono dei giornalisti, dando la parola a operatori della comunicazione venuti da tutta Italia nella città in cui il santo di Sales si laureò.

Ad aprire i lavori è stato il vescovo di Padova, Claudio Cipolla, che proprio a partire dalla lettera apostolica di papa FrancescoTotum amoris est” ha avviato il dibattito:

«La domanda vera è: dove si trova il maggior amore? L’arcivescovo Zuppi su Avvenire ha scritto che di fronte alle pandemie delle tante guerre nel mondo c’è bisogno di un “Pnrr dell’informazione”, dove il Piano nazionale di ripresa e resilienza della politica diventa invece un “piano nazionale di rispetto e responsabilità”.

Lo ha sottolineato anche il segretario di Stato della Santa Sede, Pietro Parolin, nel suo messaggio:

“Questa celebrazione susciti un rilancio dell’autentica missione al servizio della verità, e propositi di testimonianza ispirata ai perenni valori cristiani».

Oggi più di ieri al giornalismo è richiesta una marcia in più, ha spiegato Paolo Ruffini, secondo lo stile che fu di san Francesco di Sales:

«Dobbiamo saper discernere oltre l’apparenza e il chiacchiericcio, come ci chiede il Papa. Per farlo occorre saper essere liberi, ma la libertà richiede coraggio e creatività». In un tempo dominato dalla solitudine e dalla guerra, il comunicatore ha il compito di costruire un “giornalismo di pace” a partire da se stesso, affermando una comunicazione non ostile, «tutto questo è possibile – ha assicurato Ruffini – senza vanagloria, sapendo che siamo solo strumenti in questa Babele. Allora troveremo un nuovo umanesimo». Sta citando Carlo Maria Martini, «Babele è il luogo degli appuntamenti mancati, quando la confusione dei messaggi determina un pessimismo sociale sistematico, quando una società è raffigurata solo nelle sue mancanze…».

L’esempio viene da lontano, quando nel 1966 Paolo VI proprio nel celebrare san Francesco di Sales spiegò ai giornalisti dell’Ucsi il perché della sua proposta di arbitrato dell’Onu per la pace in Vietnam:

«Abbiamo parlato con il cuore di chi non ha da conseguire alcun vantaggio proprio – ha letto Ruffini dalle parole di papa Montini –, di chi non attende tanto l’esito dei suoi passi, quanto la testimonianza della propria coscienza».

Erano gli “audaci tentativi” di quella pedagogia della pace che oggi chiama a raccolta i media.

«Ma per fare questo è necessario documentarsi – ha ammonito padre Giulio Albanesegiornalista missionario comboniano –. Le semplificazioni di un giornalismo manicheo, che senza studiare le fonti e le vere cause divide buoni e cattivi, cowboy e indiani, sono la cosa più pericolosa. Per comprendere la complessità degli eventi bisogna raccogliere informazioni, capire, saper leggere i segni del tempo come faceva san Francesco di Sales.»

Ad esempio parlare di Africa come di “un Paese”, quando è un continente di 54 nazioni diversissime, è disinformare. Peggio:

“L’Africa è povera”, si scrive in automatico, «invece galleggia sul petrolio, se potesse godere delle sue ricchezze anziché esserne derubata sarebbe il Canton Ticino, queste cose vanno raccontate o no?».

E ancora:

«È giusto piangere quando muoiono i bambini. Non quando muoiono i bambini cristiani». E nel mondo «il 1% della popolazione detiene le ricchezze del 99%. Lo si scrive?». I bravi colleghi lo fanno, conclude, «ma una cosa è certa, il giornalismo è terra di missione».

Lo hanno testimoniato con le loro esperienze personali gli inviati dei vari media, da Avvenire a Fabio Bolzetta di Tv2000, dalla vaticanista di Rai3 Vania De Luca ai giovani reporter di Cube Radio, emittente dell’Istituto universitario salesiano di Venezia (Iusve), coordinati nel dibattito da Vincenzo Varagona (presidente nazionale Ucsi), Mimmo Vita (presidente Ucsi Veneto) e Michela Possamai (presidente Isre), con il commento storico affidato ai docenti dell’università di Padova Vittorio Berti (Storia del cristianesimo) ed Enzo Pace (Sociologia delle religioni).

Presenti nel folto pubblico anche numerose persone sorde, delle quali san Francesco di Sales è protettore. Un assist raccolto da Ruffini: chi sono i veri sordi del nostro tempo, se non i giornalisti che non sentono con il cuore?

Un video da Francesco di Sales al giornalismo digitale di oggi

 

Si può ben dire che, più di quanto accada ogni anno in vista della sua memoria liturgica (24 gennaio), l’ultimo mese sia stato il mese di san Francesco di Sales, vescovo di Annecy, dottore della Chiesa e patrono dei giornalisti. Il 28 dicembre 2022, nel quarto centenario della morte, è stata infatti pubblicata la lettera apostolica di papa Francesco Totum amoris est, mentre ieri a Padova si è tenuto il convegno nazionale a lui dedicato, organizzato dall’Unione cattolica della stampa italiana (Ucsi) e dall’Istituto superiore internazionale salesiano di ricerca educativa (Isre).

In mezzo, le tradizionali “feste del patrono” nelle Ucsi regionali e i numerosi contributi postati in Rete intorno alla sua figura. Proprio nel corso del convegno di Padova, convocato nel centenario della proclamazione, a opera di Pio XI, del suo patronato mediatico, i giovani reporter di Cube Radio, l’emittente accademica dell’Istituto universitario salesiano universitario di Venezia (Iusve), hanno celebrato il vescovo di Annecy con un video di 5 minuti che ne proietta il profilo decisamente nel futuro.

Il filmato sosta a Valdocco, dove il Museo Casa Don Bosco ha allestito la mostra “Francesco di Sales 400”, il tempo d’accarezzare con lo sguardo gli originali degli scritti di cui – scrive papa Francesco – con «intuizione “giornalistica”» disseminò le case della comunità ginevrina.

Poi vola a Padova, dove egli studiò giurisprudenza e maturò la sua vocazione. Da qui in poi, con un vertiginoso salto temporale e culturale, gli autori del video e i loro docenti mettono a fuoco gli aspetti del giornalismo contemporaneo che rimandano, esplicitamente o implicitamente, alla lezione del patrono.

Se i social network ci permettono di superare le barriere ed entrare nelle case (Giulia Didonè, studentessa), le applicazioni di intelligenza artificiale che generano testi e compongono notizie ci chiedono di sviluppare una nuova dimensione etica, per governare la loro intrusione digitale (Ludovico Pravato, reporter). E il mobile journalist (che usa esclusivamente lo smartphone)? È un giornalista che, distinguendosi dagli altri per il suo storytelling, può sperimentare e osare di più (Teodora Antonia Benghiac, studentessa): purché la sua rapidità di lavoro non abbassi la qualità dell’informazione.

Mostra Cinema Venezia: Iusve e Cube Radio produrranno contenuti digitali quotidiani grazie alla collaborazione con FEdS

Dal 31 agosto al 10 settembre, 8 studenti di Comunicazione allo Iusve e una neo laureata, accompagnati dal direttore di Cube Radio e docente Iusve Marco Sanavio, produrranno contenuti digitali quotidiani direttamente dalla 79ª Mostra del Cinema di Venezia. Di seguito la notizia riportata dal sito Agensir.

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Produrranno contenuti digitali quotidiani dal 31 agosto al 10 settembre direttamente dalla 79ª Mostra del Cinema di Venezia mettendo l’esperienza di Cube Radio a servizio delle emittenti universitarie italiane coordinate da RadUni, l’Associazione degli operatori radiofonici e media universitari italiani.

A produrli saranno 8 studenti di Comunicazione allo Iusve e una neo laureata accompagnati dal direttore di Cube Radio e docente Iusve Marco Sanavio, da luglio responsabile della comunicazione nazionale dell’associazione degli operatori radiofonici universitari RadUni, e della responsabile di palinsesto di Cube Radio Aurora Simionato, risultata seconda nel confronto tra tutti gli speaker universitari italiani nel corso dello “Speaker challenge” di maggio 2022 al Festival delle radio universitarie tenutosi a Catania.

Quattro studenti rimarranno in residenza al Lido per tutta la durata della Mostra (Aurora Zamengo, Massimiliano Sanson, Ludovico Pravato, Chiara Pavan), gli altri parteciperanno alle sessioni (Francesca Cracco, Claudia Gallinaro, Marica Padoan, Giorgia Pastrello, Margherita Rossato).

Grazie alla convenzione stipulata tra Iusve e Fondazione Ente dello Spettacolo (FEdS) i giovani coinvolti potranno sperimentare un intenso programma culturale e imparare a tradurre nella grammatica propria dell’Infosfera gli intensi contenuti che transiteranno all’interno dello spazio dell’Ente all’interno dell’Hotel Excelsior. Già l’esperienza dello scorso anno e l’accoglienza riservata agli studenti Iusve da mons. Davide Milani, presidente della Fondazione, ha permesso loro di percepire alcuni aspetti valoriali che innervano la manifestazione ma che non sono immediatamente riconoscibili da chi la osserva dall’esterno.

Iusve in questa occasione sarà anche il punto di coordinamento di RadUni e del format CineUni curato da Irene Centola per il quale gli studenti di Cube Radio insieme a quelli di Radio Ca’ Foscari e di Radio Università La Sapienza produrranno dei contenuti nel corso della Mostra.

“Questa esperienza di alto valore sia culturale sia didattico – spiega Marco Sanavio -, resa possibile dalla collaborazione di Iusve con Fondazione Ente dello Spettacolo che generosamente ospita gli studenti nel proprio spazio, consentirà agli studenti che stanno prestando servizio presso la nostra emittente accademica di misurarsi direttamente sul campo come reporter e social media manager ma, soprattutto, di arricchire personalmente la propria rete di relazioni ed esperienze diventando per qualche giorno un punto di riferimento anche per altre radio universitarie italiane”.

Cube Radio in questa occasione si occuperà anche della regia di “A qualcuno piace radio”, un programma di Cinematografo.it, per leggere e commentare le notizie della 79ª Mostra del Cinema di Venezia a cura di Gianluca Arnone e Giulia Mirimich trasmesso in dieci episodi dallo Spazio FEdS a Venezia, a partire dal 31 agosto alle 13 e che verrà condiviso sulle principali emittenti accademiche e sulle principali piattaforme musicali (Spreaker, iHeart, Google Podcast, Audible, Deezer, Podcasher).

A trasmettere gli episodi saranno:

  • Radio Sapienza (Roma)
  • RadiorEvolution (Parma)
  • Unica Radio (Cagliari)
  • Umg Web Radio (Catanzaro)
  • Radio Ca’ Foscari (Venezia)
  • Radio 6023 (Vercelli)
  • Radio Uniss (Sassari)
  • Radio Frequenza (Teramo)
  • F2 Radio Lab (Napoli)
  • Cube Radio (Venezia)
  • Radio Unitus (Viterbo)
  • Radio Zammù (Catania)
  • SanbaRadio (Trento)
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Italia – Settimana Laudato Si’: lettura integrale dell’enciclica allo IUSVE

Dal sito dell’agenzia ANS.

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(ANS – Venezia) – A partire da oggi, mercoledì 25 maggio, sino a domenica 29 maggio, tutti i giorni, con appuntamento alle 8 e alle 18, sul canale YouTube di “Cube Radio”, emittente dell’Istituto universitario salesiano di Venezia (IUSVE), verrà proposta la lettura integrale, suddivisa per brani, della lettera enciclica Laudato Si’, curata da studenti e docenti dell’istituto stesso.

La proposta si inserisce all’interno della Settimana Laudato Si’ e del progetto triennale dello IUSVE “Ecologia integrale e nuovi stili di vita”, giunto ormai al termine del secondo anno di programmazione, che prevede l’attivazione di processi formativi e pratiche di vita mirate a radicare nella vita quotidiana le intuizioni che Papa Francesco ha consegnato nell’enciclica sulla cura della casa comune.

“Il nostro desiderio – ha spiegato il docente IUSVE Cristiano Chiusso, coordinatore insieme a Lorenzo Biagi dell’iniziativa – è quello di unire la comunità dello IUSVE in una lettura a più voci dell’enciclica, offrendo così la possibilità di ascoltare e far proprie le parole del Santo Padre. Vista la centralità della Laudato Si’ all’interno del progetto culturale del nostro ateneo, riteniamo che la sua lettura continua possa facilitarne la comprensione e promuovere la conversione ecologica”.

Aprirà la lettura continua il direttore dello IUSVE, don Nicola Giacopini e concluderà il referente tecnico della commissione IUSVE “Green Dream”, Pierangela Pasqualetto.

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Festival di Sanremo, il campus dello IUSVE ospiterà il “Festival camp 2021”

Per una settimana, la settimana del Festival di Sanremo, lo IUSVE dedicherà uno spazio nel campus di Mestre al “Festival camp 2021”, un nuovo modo di far vivere la kermesse agli studenti. Lo racconta Marco Sanavio, direttore di Cube Radio.

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Per una settimana si chiamerà «Radio Reverse». E passerà al setaccio tutte le pubblicazioni social e le «riletture» delle conversazioni digitali che riguarderanno gli artisti in gara nella città dei fiori. Cube Radio, l’emittente accademica dell’Istituto universitario salesiano di Venezia e Verona (IUSVE), non potendo fa partecipare i suoi speaker al Festival della canzone italiana di Sanremo, ha scelto di far vivere ai suoi speaker un’esperienza residenziale: il «Festival camp 2021».

L’esperienza comincerà lunedì 1 marzo e finirà domenica 7. Durante tutta la settimana i giovani saranno ospiti del campus di Mestre (nel pieno rispetto delle norme di contenimento del Covid-19) e da lì andranno in onda. Dei residenti dj in erba, insomma, che realizzeranno per l’evento un’emittente temporanea (Radio Reverse appunto), che oltre a rileggere con l’aiuto di musicisti esperti (tra gli altri Tony Pagliuca storico tastierista delle Orme) e attraverso la social media analysis le serate del festival raccoglierà e pubblicherà le storie di giovani musicisti e cantanti che durante questi mesi di blocco sono riusciti comunque, grazie a creatività e solidarietà ad andare avanti (segnalazioni possibili alla mail della radio webradio@iusve.it o tramite il sito radioreverse.it ma nei giorni del Camp sarà attivo anche il canale Twich: www.twitch.tv/ cuberadio).

«Radio Reverse – spiega Marco Sanavio, direttore di Cube Radio – si propone di rileggere con sguardo analitico come i social media stanno raccontando il Festival di Sanremo ma desidera anche raccontare le storie reali e concrete di cantanti e musicisti che con determinazione e creatività hanno mantenuto viva la loro arte in questi mesi. Esprimiamo anche tutta la nostra solidarietà e vicinanza ai lavoratori del mondo dello spettacolo penalizzati pesantemente dalla pandemia».

Il momento del Festival camp coinciderà anche con un cambio al vertice della radio. Dal primo marzo la responsabile del «Progetto Sanremo» sarà Aurora Simionato che subentrerà definitivamente a Jasmine Pagliarusco a fine mese. Con loro ci saranno anche Francesco Giuglietti, Chiara Candore, Marica Padoan e Riccardo Fanigliulo con la supervisione tecnica di Valentina Amore e il contributo web di Giacomo Caprioli.

Saranno proprio loro a dare anche quest’anno il premio «Ethical champion» che anche quest’anno verrà consegnato all’artista che si sarà distinto per lo stile sobrio e l’eleganza della comunicazione, come già avvenuto in passato. Asso nella manica di questo gruppo di giovani sarà la piattaforma SocialMeter Suite di Maxfone, primo data provider europeo indipendente, con sede a Verona.

SocialMeter e la sua innovativa metodologia Data Driven forniranno a Radio Reverse gli strumenti digitali con cui monitorare e analizzare in tempo reale il Festival, le serate in programma così come le notizie online e le iniziative riguardanti Sanremo. Oltre al flusso di contenuti web, saranno monitorati anche i social network. Attraverso questo secondo canale, da un lato, l’analisi verterà sulle performance degli account ufficiali di Sanremo in termini di engagement, profilazione del pubblico e di tutte le altre metriche utilizzate per la valutazione delle campagne di social media marketing  Dall’altro lato, il lavoro permetterà di raccogliere tutti i contenuti condivisi su Twitter e Instagram, accomunati dagli hashtag dell’evento, per conoscere approfonditamente l’intero parlato sull’evento e le esperienze dei partecipanti.

«La presenza a Sanremo di Cube Radio – dice Nicola Giacopini, direttore IUSVE – testimonia quanto alla nostra università stia a cuore formare ad una comunicazione sociale ed etica che aiuti le persone, ed in particolare i giovani telespettatori, a cogliere i valori umani ed educativi presenti nei media, con sguardo aperto e anche critico, ove necessario. Già due secoli fa Don Bosco si è impegnato nella comunicazione educativa e sociale: certo con strumenti diversi, ma con la stessa finalità».

Il sito di Cube Radio
Su Avvenire

 

 

Sul Delta del Po un nuovo “Giardino Laudato si’”: i reporter di Cube Radio lo raccontano su Vatican News

Alcuni giovani reporter  dello IUSVE hanno partecipato alla realizzazione di una serie di storie per Vatican News sulla Laudato sì. Ecco la prima:

di Asia Galvani

Una “buona e felice interconnessione tra risorse del territorio, vita dell’uomo, attività produttive, educative, sociali, economiche, civiche, cura della natura e del creato, nel rispetto degli eco-sistemi e delle biodiversità”. Questo il Giardino Laudato si’, sorto nel cuore del Parco regionale veneto del Delta del Po, nelle parole del cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale che ha fortemente voluto l’iniziativa. Un progetto inaugurato a Rosolina, in provincia di Rovigo, domenica 4 ottobre alla presenza del porporato, con autorità civili, militari e religiose. È stato promosso da sette comuni del territorio, oltre a Rosolina, Ariano nel Polesine, Corbola, Loreo, Porto Viro, Porto Tolle, Taglio di Po, dalla Regione Veneto e da Veneto Agricoltura.

Gli interventi

Un progetto che rivela “un nuovo modello di sviluppo caratterizzato dal rispetto della terra e dalla custodia tra le persone”, ha spiegato all’evento suor Alessandra Smerilli, coordinatrice della taskforce “Economia” della Commissione vaticana per il Covid-19 e tra i principali coordinatori della giornata insieme al sindaco di Rosolina, Franco Vitale. Un segno, ha aggiunto la salesiana, per uscire “migliori” anche dalla crisi legata al coronavirus. L’appuntamento ha visto alternarsi, dopo i saluti istituzionali del presidente della regione Veneto Luca Zaia, le testimonianze tra gli altri del cardinale Turkson, di suor Smerilli, di Alessio Pecorario, coordinatore della taskforce “Sicurezza” della Commissione vaticana Covid-19, di Beatrice Finh, direttore esecutivo dell’International Campaign to abolish nuclear weapons (Nobel per la Pace 2017). Don Joshtrom Isaac Kureethadam, responsabile dell’Anno dell’anniversario speciale Laudato si’ e coordinatore della taskforce “Ecologia” della Commissione vaticana Covid-19, all’inaugurazione ha voluto sottolineare il “significato spirituale del giardino”, cioè il luogo “dove siamo con il Creatore, con Dio stesso”, ma anche “in comunità, con le persone accanto a noi e in comunione con la terra”. Il giardino diventa dunque il segno dell’“unione con il Creatore, unione tra di noi e unione con la terra e tutte le creature”.

La cornice musicale

A fare da collante tra i vari interventi, la voce del tenore Francesco Grollo: “la musica – ha messo in risalto – è un messaggio universale che è un abbraccio per tutti e collega la terra al cielo”. Quindi, accompagnato dall’Orchestra ritmico-sinfonica italiana diretta dal maestro Diego Basso, dai cori Art Voice Academy e Opera House, ha impreziosito l’evento con il “Concerto per l’Ecologia integrale”, tenutosi su una piattaforma galleggiante affacciata sulla laguna. Grande emozione tra i presenti durante l’esecuzione dei brani “Tu ci sei” e “Canto della terra”, accompagnati al pianoforte dal loro stesso compositore Francesco Sartori, due proposte originali che nel testo riconducono ai valori espressi nella Laudato si’. Terminata l’esecuzione gli orchestrali si sono accorti con sorpresa che la piattaforma galleggiante si era progressivamente e lentamente inclinata, seguendo il ritmo della marea. “La dolcezza della natura – ha chiosato il maestro Basso – ci ha accompagnato e portato dove desiderava che fossimo”.

Il patto tra uomo e natura

Al termine, il cardinale Turkson ha inaugurato la Cappella Laudato si’, una Living Chapel, che richiama quella nata in giugno all’Orto Botanico di Roma: lo ha fatto alla presenza di un rappresentante per ciascun continente, così da sancire una sorta di patto globale stretto dall’uomo con la natura. “Abbiamo voluto un segno semplice, leggero, che non intaccasse – ha spiegato l’architetto Cucinella, autore della Cappella Laudato si’ sul Delta del Po, nell’illustrare la struttura – ciò che di bello e profondo la natura ci offre con il suo essere, ma si fondesse con essa”. Un momento particolarmente toccante, anche perché accompagnato da una straordinaria esecuzione del Panis Angelicus e dai colori rosati del tramonto, che ha visto tutti i presenti radunarsi.

Le risonanze dei giovani

“Sono davvero orgogliosa che questo Giardino si trovi proprio nella mia città – ha affermato Irene Duò, sedicenne di Rosolina che ha affiancato il cardinale Turkson e don Kureethadam durante la celebrazione di benedizione della Cappella – e ho vissuto una forte emozione quando, insieme ad altri giovani, ho consegnato una pianta direttamente nelle mani del cardinale, che ha poi composto un piccolo vivaio in cassette di legno. Il problema dell’ambiente – ha proseguito Irene – è il più urgente che avvertiamo e mi sono sentita caricata di forte responsabilità perché ho compreso meglio, nel corso dell’evento, che ogni nostra azione può consegnare a chi ci sta intorno un ambiente migliore”. Marica Padoan, ventunenne originaria di Treviso, ha raccontato l’evento con la sua fotocamera, passione che si augura possa diventare parte della propria professione futura. “Scattando le foto – ha spiegato la giovane – mi sono resa conto di quanta attenzione sia stata posta nell’inserire armonicamente i manufatti dell’uomo in questo Giardino. Aver scoperto alcuni risvolti della Laudato si’, attraverso l’immersione diretta in una straordinaria cornice naturale, è stato un dono”.

Vatican News

Un “armadio” per esporre 9 brand eco-sostenibili: la moda etica arriva allo IUSVE

Pubblichiamo il comunicato stampa di IUSVE sul progetto “Armadio etico”, per approfondire l’origine dei capi e promuovere i brand impegnati nella sostenibilità.

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Il settore moda, con particolare attenzione al “fast fashion”, ha imposto dei tempi e dei modi di vivere e fruire la moda pericolosi per le persone e il Pianeta. Quello della moda risulta infatti il secondo settore al mondo per inquinamento ambientale, in termini di sostenibilità, qualità di materiali ed etica del lavoro. Tuttavia sempre più associazioni stanno lottando contro la manodopera a basso costo imposta da questo sistema. Per questo, in relazione all’avvio del nuovo anno accademico che sarà animato da uno spirito «Green» in tutti i campi, lo IUSVE ha inaugurato un progetto speciale: l’Armadio etico. Il progetto prevede la realizzazione di uno spazio dedicato all’interno di IUSVE con un percorso strutturato a pannelli espositivi nei quali verrà raccontata la storia del capo presentato, la provenienza della stoffa, gli approcci sostenibili il tutto affiancato alla presenza di un armadio vero e proprio, nel quale verranno esposti abiti e stoffe provenienti da alcuni brand del territorio impegnati in questa direzione per far conoscere e toccare con mano agli studenti e al personale, la qualità dei materiali. L’idea di allestire un armadio Etico nasce dai docenti Francesca Bonotto, curatrice e grafico della mostra e Marco Sanavio, in relazione ai brand e alle persone conosciute durante l’esperienza della rubrica “ModaPuntoCom”, che parla di moda e comunicazione di moda etica e sostenibile. Già da qualche anno, infatti, grazie allo spazio messo a disposizione da Cube Radio attraverso la rubrica e i corsi, i due docenti stanno affrontando queste tematiche. 

L’inaugurazione del progetto, lunedì 21 alle 10.30 ha visto l’apertura della mostra che rimarrà in atrio allo IUSVE fino al 3 ottobre (dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 16.30), il 2 ottobre alle 8.30 si chiuderà con una sessione di eco psicologia all’aperto (un modello scientifico e culturale che propone una visione integrale dell’uomo in cui mente, corpo, spirito e legame con l’ambiente naturale sono interconnessi). «Si tratta – spiega Marco Sanavio, Direttore Cube Radio – di un’attività molto concreta e tattile, interessante anche per i risvolti psicologici e pedagogici che può stimolare, veicolata nel digitale da una vasta gamma di interazioni digitali curate dalla nostra responsabile di palinsesto, Jasmine Pagliarusco». 

«Questo è il primo di una serie di eventi, seminari e iniziative di sensibilizzazione che accompagneranno il prossimo triennio, dedicato al Progetto Ecologia integrale e nuovi stili di vita – spiega don Nicola Giacopini, direttore IUSVE – come Università abbiamo infatti accolto e fatto nostro l’accorato appello di Papa Francesco rivolto al mondo intero nella “Laudato Sì”. Una visione integrale non solo della natura ma del mondo, inteso come “casa comune” da custodire e rendere sempre più ospitale per tutti, in particolare i giovani e chi è ai margini. Un’enciclica, la “Laudato Sì” che definire ambientale è molto riduttivo: è eminentemente sociale. E l’Armadio etico ne è prova ed esempio». 

COLLABORAZIONI 

Tutti i materiali presenti all’esposizione/mostra sono stati recuperati e/o acquistati secondo una logica di consumo critico e consapevole. Le stoffe per l’allestimento dell’armadio sono state donate da Dietro Le Quinte una scuola di cucito per adulti e bambini. Il concept grafico e l’allestimento saranno curati dalla docente Francesca Bonotto il coordinamento generale verrà gestito dal professor Federico Gottardo. Cube Radio ha fatto la scelta della mobilità sostenibile per i suoi spostamenti durante tutta la durata della manifestazione e grazie alla collaborazione con l’azienda Estrima di Pordenone è riuscita ad allestire nel bagagliaio della piccola biposto «Birò» un vero e proprio studio mobile per le dirette quotidiane trasmesse dal giardino antistante lo IUSVE. Un gruppo di performers legato alla scuola padovana «Dance4Fun Academy» guidato da Augusta Basile e Genny Giambrone ha preparato un flashmob legato alla sostenibilità ambientale che si propone di interrompere la routine accademica per lanciare un messaggio volto alla sensibilizzazione e alla cura della casa comune. Durante tutta la durata della mostra Jasmine Pagliarusco, responsabile di palinsesto di Cube Radio, proporrà quiz sulla moda sostenibile mettendo in palio capi di abbigliamento che rispettano le indicazioni etiche dell’iniziativa. Anche il buffet dell’inaugurazione sarà attento a qualità e quantità di cibo e bevande, grazie alla collaborazione con «Osteria di fuori porta» e «Cooperativa agricola El Tamiso». A conclusione del progetto sarà programmata una mattinata dedicata al vivere lento, grazie al contributo di ex studenti impiegati in discipline olistiche tra questi Beatrice Scarpa e Tai Chi 

REALTÀ ESPOSTE 

Le realtà presenti saranno le seguenti: Solidalia, una cooperativa che si occupa dell’inserimento di persone deboli e svantaggiate in ambienti protetti e dello sviluppo di nuove attività imprenditoriali che possano garantire nuove opportunità lavorative. Oltre ad essere una dei protagonisti della mostra parteciperà all’inaugurazione donando dolcetti vegani realizzati in modo etico. Maeko Tessuti azienda che realizza tessuti naturali di alta qualità a filiera controllata e partecipa allo sviluppo di un’economia sostenibile amica della natura e nel rispetto dell’ambiente e dell’individuo. Eticlò brand italiano che lavora con tessuti naturali e di origine biologica, tinture ecologiche e una filiera responsabile made in Italy. Wrad brand con l’obiettivo di influenzare il cambiamento sociale e ambientale attraverso prodotti innovativi in sintonia con le esigenze del nostro pianeta e delle persone. Xiwikj è un marchio italiano che crea prodotti tessili in India con antiche lavorazioni artigianali. Rifò produce capi e accessori di alta qualità, realizzati con fibre tessili rigenerate e rigenerabili. Altromercato la principale realtà di Commercio Equo e Solidale in Italia. Supermercatino Treviso seconda mano di lusso all’insegna del nobile spirito del riciclo e del riuso. Piùeqo ha l’obiettivo di riuscire a produrre le migliori calze “naturali” con l’attenta selezione dei migliori filati, la ricerca di design e il controllo della qualità dell’intera filiera di produzione. 

 

 

10.000 ore di lezione online alle spalle e “super” tecnologia video per il prossimo anno accademico allo IUSVE

Pubblichiamo il comunicato dello IUSVE sull’attività dell’Istituto universitario durante il periodo di lockdown.

(ANS – Venezia) – Quasi 10.000 ore di lezione on line (9.617), 1.171 esami, 243 tesi con 213 docenti coinvolti negli insegnamenti: i tre mesi di formazione a distanza per l’Istituto Universitario Salesiano di Venezia (IUSVE), dal 21 febbraio al 31 maggio, hanno segnato un’attività molto intensa fatta di lezioni su Zoom e Meet, di podcast caricati per gli studenti su Cube Radio, ma anche laboratori online, discussioni di tesi e proclamazioni di fine percorso accademico. Si chiude così l’anno accademico 2019/2020 di IUSVE, che ha appena iniziato le prove tecniche per il prossimo autunno comprando alcune consolle di ripresa professionale che serviranno a rendere più accessibili le video lezioni anche agli studenti che dovranno rimanere a casa per rispettare le normative legate a Covid-19.

E non è tutto. Nell’anno accademico appena concluso lo IUSVE ha attivato 200 nuove borse di studio per gli studenti in difficoltà (calcolate sull’ISEE) che si sono dunque aggiunte a quelle già esistenti, ma esclusivamente basate sul merito. “Ce ne saranno altre 100 il prossimo anno accademico per i neo immatricolati – spiega don Nicola Giacopini direttore di IUSVE – in questo modo abbiamo voluto dare un segnale importante alle famiglie”. In relazione alle necessità del Covid-19 anche i colloqui di selezione e le procedure di immatricolazione sono stati fatti online. Un sistema che ha funzionato molto bene e che continuerà anche nei mesi estivi.

GESTIONE COVID PER L’ANNO ACCADEMICO IN ARRIVO (2020/2021)

Le lezioni a fine settembre ripartiranno con un numero ridotto di studenti in classe. Saranno in 25 massimo nelle aule da 100 per mantenere la distanza di sicurezza: gli studenti seguiranno le lezioni in parte nel campus in parte a casa nei monitor dei loro computer. La modalità di ripresa delle lezioni, tuttavia, sarà assolutamente innovativa e proprio in questi giorni l’università sta installando le nuove strumentazioni (la spesa è significativa ma l’obiettivo è la buona riuscita dell’interazione a distanza con i ragazzi).

IUSVE si è dotata infatti di consolle di ripresa professionale che posizionerà nelle aule delle lezioni. In questo modo ogni docente potrà tenere in modalità più dinamica. “Guardare lezioni di questo tipo da casa sarà un’esperienza completamente diversa rispetto alle riprese standard – spiega don Nicola Giacopini – rendendo la lezione più interessante e coinvolgente anche per chi seguirà da casa”.

Naturalmente anche le divisioni in gruppi e la frequenza non rimarranno stabili nelle settimane. “Si alterneranno – continua Giacopini – in modo che tutti possano seguire almeno qualche lezione in presenza di tutte le materie”. I laboratori invece saranno tutti in presenza, aumenterà però il numero di docenti.

Quando si partirà? In modo definitivo dal 21 settembre. Anche se la prima settimana sarà totalmente dedicata alle matricole che incontreranno i docenti, il direttore, le segreterie e che verranno accompagnati nel campus da degli studenti esperti che in una forma di tutoring mostreranno loro i nuovi spazi. “Abbiamo deciso di dedicare a loro tutto questo spazio perché abbiamo bisogno che si muovano agilmente nel campus quando partiremo con le lezioni – chiarisce Giacopini – gli scambi tra i gruppi dovranno essere efficienti senza creare assembramenti”.

LEZIONI IN LOCKDOWN

Finita la fase clou dell’emergenza è il tempo delle valutazioni. I numeri raccontano una copertura totale dei corsi con 145 insegnamenti per Comunicazione (5330 ore), 75 per Pedagogia (2162 ore) e 57 per Psicologia (1817 ore) tenuti on line per un totale di 281 corsi.

“La nostra emittente radiofonica universitaria ha offerto il suo supporto alla famiglia accademica dello IUSVE sotto la supervisione del docente che si è occupato delle interazioni digitali, il professor Luca Chiavegato – spiega Marco Sanavio, direttore di Cube Radio – abbiamo sperimentato il podcasting audio come elemento di supporto alla didattica ospitando anche alcune attività extracurricolari che hanno completato la ricchezza dell’offerta formativa”.

“Riuscire ad essere efficaci nella didattica a distanza non è stata impresa facile, è stato un lavoro di squadra – spiega invece Giovanna Bandiera, direttore del Dipartimento di Comunicazione di IUSVE – I docenti più tecnologici hanno messo a disposizione le loro competenze. Si sono create sessioni di consulenza online e incontri continui per aggiornarsi su nuovi software e strumenti didattici. La risposta dai ragazzi è stata molto positiva personalmente però non vedo l’ora di poter tornare in aula per riprendere il dialogo e il confronto di persona con gli studenti ed incontrare collaboratori e docenti, che certo non ha lo stesso effetto, gusto e piacere di vedersi e parlarsi attraverso uno schermo”.

“L’esperienza sicuramente spingerà ad un maggiore utilizzo degli strumenti digitali che offrono opportunità e potenzialità – dice Lorenzo Biagi, Direttore del Dipartimento di Pedagogia – certamente un corso di pedagogia non può restare fuori dal mondo digitale, tuttavia, siamo consapevoli dall’esperienza Covid-19 che il digitale non sostituirà il confronto e il dibattito, non sarà mai sostitutivo della relazione educativa, del laboratorio critico che la lezione anima. Le lezioni sono per i ragazzi dei momenti di crescita democratica e di partecipazione civile”.

Il Direttore di Cube Radio tra gli estensori del Manifesto della comunicazione non ostile e inclusiva

Pubblichiamo l’articolo dell’agenzia salesiana ANS sul direttore di Cube Radio, Marco Sanavio, nominato tra gli esperti che hanno collaborato alla stesura del “Manifesto della comunicazione non ostile e inclusiva”.

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(ANS – Venezia) – Marco Sanavio, direttore di Cube Radio, l’emittente dell’Istituto Universitario Salesiano di Venezia e Verona ed estensore della “Dichiarazione etica del digitale di Padova” del maggio 2018, è tra gli esperti che hanno collaborato alla stesura del “Manifesto della comunicazione non ostile e inclusiva” riproposto nel fine settimana dell’8 e 9 maggio 2020 dall’associazione “Parole O_Stili”.

Si tratta di dieci principi di stile che supportano una comunicazione consapevole, inclusiva e rispettosa di tutti.

“Da sempre sono impegnato nell’etica del digitale – spiega Sanavio – cercando di spiegare anche quale possa essere il peso del “percepito” oltre che della parola pronunciata o scritta. Oggi è fondamentale attivare una formazione permanente agli scambi digitali in ogni ambito, soprattutto per rendere consapevoli dei tanti bias cognitivi che distorcono la realtà e, non di rado, anche i rapporti interpersonali”.

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