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Portogallo: visita di animazione del Consigliere per la Regione Mediterranea

Il Consigliere per la Regione Mediterranea, don Juan Carlos Pérez Godoy, in visita all’Ispettoria, ha tenuto un momento di formazione per la Famiglia Salesiana, ricordando a tutti che non c’è futuro se non si rafforza la comunione nella Famiglia Salesiana, sottolineando l’importanza dell’impegno di responsabilità di ciascuno invitando tutti a fare la propria parte in tal senso.

In seguito si riporta l’articolo pubblicato su ANS

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(ANS – Fatima) – Dal 20 al 27 maggio, il Consigliere per la Regione Mediterranea, don Juan Carlos Pérez Godoy, è in visita all’Ispettoria “Sant’Antonio” del Portogallo (POR).

Nel fine settimana scorso, 21 e 22 maggio, don Juan Carlos Pérez Godoy ha presieduto il Pellegrinaggio Nazionale della Famiglia Salesiana al Santuario di Fatima. Dapprima, nella Cappella delle Apparizioni ha presieduto la cerimonia di saluto alla Madonna e di accoglienza dei pellegrini della Famiglia Salesiana. Poi, nel tardo pomeriggio del primo giorno ha partecipato all’incontro nazionale dei giovani del Movimento Giovanile Salesiano (MGS).

Domenica mattina, nell’Aula del Buon Pastore del Centro Paolo VI, la Famiglia Salesiana si è riunita per un momento di formazione guidato proprio da don Pérez Godoy. Nell’occasione il Consigliere Regionale ha osservato che “il presente e il futuro della missione salesiana passano attraverso la Famiglia Salesiana” e, ha ricordato che “non c’è futuro se non rafforziamo la comunione nella Famiglia Salesiana”. Per questo, ha sottolineato l’importanza dell’impegno responsabile di ciascuno, e ha invitato tutti a fare la propria parte in tal senso.

Lunedì 22 maggio don Pérez Godoy ha proseguito la sua visita raggiungendo le presenze di Mogofores, dove ha incontrato i salesiani della comunità locale e quelli giunti appositamente da Porto.

Martedì 24 maggio il Consigliere Regionale ha presieduto le celebrazioni per la Festa di Maria Ausiliatrice presso l’opera dei Salesiani a Lisbona. A seguire ha potuto fare una breve visita per conoscere la più recente presenza salesiana dell’Ispettoria POR, quella di Setúbal.

La tappa successiva del suo viaggio è stata Funchal, dove don Pérez Godoy ha vissuto dei momenti di incontro e di dialogo sia con i giovani e sia con i salesiani del luogo.

Oggi, venerdì 27 maggio, ultimo giorno della sua visita, il Consigliere Regionale lo dedica ad un raduno di riflessione e confronto con i Direttori delle case salesiane dell’Ispettoria.

Il carisma salesiano nelle istituzioni civili: la sindaca di Andria in visita a Roma dal Rettor Maggiore dei Salesiani

Mercoledì 14 luglio, presso la Sede Centrale Salesiana a Roma, il Rettor Maggiore Don Ángel Fernández Artime ha accolto in visita la sindaca di Andria, l’avv. Giovanna Bruno, Salesiana Cooperatrice. La visita è stata propiziata da don Juan Carlos Pérez Godoy, Consigliere per la Regione Mediterranea. Di seguito la notizia pubblicata su “Info ANS” e “Andria Viva“.

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Mercoledì 14 luglio, presso la Sede Centrale Salesiana a Roma, il Rettor Maggiore Don Ángel Fernández Artime, 59 anni, spagnolo, ha accolto in visita la sindaca di Andria, l’avv. Giovanna Bruno, Salesiana Cooperatrice. La visita, segnata da grande cordialità, è stata propiziata da don Juan Carlos Pérez Godoy, Consigliere per la Regione Mediterranea, che aveva avuto modo di conoscere la signora Bruno durante la Visita Straordinaria compiuta nei mesi scorsi all’Ispettoria dell’Italia Meridionale (IME).

La signora Bruno è la Prima Cittadina del Comune di Andria, un comune di quasi 100mila abitanti, situato nel cuore della Puglia, che dal 2009 è divenuto capoluogo, insieme a Barletta e Trani, della Provincia di Barletta-Andria-Trani. Sposata e con due figli, l’avvocata 46enne è stata accompagnata nella sua visita al Rettor Maggiore da don Giovanni Monaco, Direttore dell’opera “San Giovanni Bosco” che i salesiani animano ad Andria, sin dal 1933.

Nel corso dell’incontro con il Rettor Maggiore la signora Bruno ha ricordato come abbia conosciuto Don Bosco e i salesiani grazie alla sua famiglia, in particolare attraverso suo padre; e l’ambiente familiare che ha trovato l’ha portata a partecipare all’oratorio e a diventare un’animatrice molto impegnata, accanto ai suoi fratelli, anch’essi animatori.

La formazione salesiana, accompagnata dalla dedizione negli studi in giurisprudenza fino a conseguire il titolo di avvocata, ha segnato la sua scelta di servire gli altri attraverso l’impegno nelle istituzioni. Una scelta che l’ha portata, l’anno scorso, ad essere eletta sindaca di Andria.

Durante la mia Visita Straordinaria, giunto alla Casa Salesiana di Andria, abbiamo avuto un incontro istituzionale, e lei mi ha espresso il suo ringraziamento a Don Bosco e ai salesiani per quanto ricevuto da loro nella sua vita, i quali l’hanno portata ad un impegno di configurazione personale molto sensibile ai valori cristiani e salesiani
ha raccontato don Pérez Godoy.

Per questo, dopo il mio incontro l’ho invitata a conoscere a salutare il Rettor Maggiore e lei sin dall’inizio ha accolto l’idea con piacere
ha concluso il Consigliere Regionale per la Mediterranea.

Per offrire un dato significativo sulla “salesianità” della sindaca, la dott.ssa Bruno ogni giorno attraverso la sua pagina Facebook dà la “buonanotte” ai suoi concittadini, commentando alla luce del carisma di Don Bosco qualche avvenimento accaduto nella giornata.

Info ANS
Andria Viva

Il nuovo Consigliere per la Regione Mediterranea: “Il mio sogno parte dalla nostra storia ed è promessa di futuro”

Pubblichiamo l’intervista che don Juan Carlos Pérez Godoy, nuovo Consigliere per la Regione Mediterranea, ha rilasciato all’agenzia salesiana ANS.

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Cosa l’ha spinto a farsi salesiano?

Non conoscevo affatto i salesiani. Grazie a una borsa di studio richiesta dalla mia insegnante, la signorina Carmen Gabaldón, e per la quale superai l’esame, conobbi i salesiani ad Utrera, la prima casa salesiana in Spagna, quando avevo 10 anni, e vi rimasi sette anni come internista. La cosa che attirò la mia attenzione erano proprio i salesiani stessi: erano religiosi speciali, felici, vicini, si prendevano cura di noi, giocavano con noi e allo stesso tempo erano esigenti. In seguito, conobbi la vita di Don Bosco, attraverso alcuni filmini e letture. Ricordo che un anno, per un concorso scolastico, imparai a memoria l’opuscoletto di Don Bosco sul Sistema Preventivo (però non chiedetemelo oggi, eh!). Man a mano, capii perché i salesiani erano così: perché erano figli di Don Bosco, che amava profondamente i giovani, e stava vicino a loro e ai loro problemi. Da più piccolo mi colpivano molto gli aneddoti di Don Bosco, gli avvenimenti particolari, i miracoli… Col passare del tempo compresi un po’ più della spiritualità salesiana, delle opere salesiane (a scuola c’erano dei cartelli con foto di tutto il mondo salesiano, delle missioni). Ma soprattutto compresi il significato del clima di festa e di gioia: ci dicevano che la santità consisteva nello stare sempre allegri. Quando giunse il momento di decidermi per il futuro, all’epoca del Corso di Orientamento Universitario, mi ritrovai ad un ritiro con questa frase: “Dal tuo sì o dal tuo no dipende la felicità di molti”. E decisi di dire SÌ al Signore.

Cosa porta con sé dell’esperienza del CG28?

È stato il quarto Capitolo Generale cui ho partecipato, ma se nessuno mi è rimasto indifferente, questo ancor meno. La prima cosa che mi ha colpito è averlo celebrato a Torino, in quei luoghi salesiani, luoghi santi per noi. Tutto parlava della presenza di Don Bosco e dell’Ausiliatrice, con un forte richiamo alla fedeltà e alla santità.

La seconda cosa è stata la presenza dei giovani. Porto ancora nel cuore quei giorni con loro, rappresentanti di tutti i giovani del mondo salesiano. Hanno riempito di freschezza e di spontaneità l’ambiente capitolare, richiamandoci, come salesiani, all’essenziale. La loro presenza, i loro messaggi, le testimonianze e le richieste – di stare tra di loro, di amarli, di essere segni di paternità, di accompagnarli all’incontro con Dio… – sono stati una nuova “Lettera da Roma”.

E infine, non mi è indifferente, l’essere stato eletto Consigliere Regionale per la Regione Mediterranea. Senza dubbio, si apre una nuova tappa della mia vita salesiana.

Covid-19 ha condizionato il modo in cui ci incontriamo, ci rapportiamo… Come pensa che la tecnologia e i media abbiano accompagnato e stiano accompagnando questo processo nella sua regione?

Certamente Covid-19 ha condizionato l’inizio del mio servizio, sia nella possibilità di visitare le Ispettorie della Regione, sia nello sviluppo di alcuni incontri che erano stati pianificati. Ma, d’altra parte, ci ha fatto scoprire la possibilità di questa comunicazione “virtuale” che ci ha permesso di realizzare buona parte del programma secondo le previsioni. Ho potuto salutare tutte le comunità di alcune Ispettorie, abbiamo avuto tutti i curatoria delle case di formazione, le feste della comunità ispettoriali che si sono svolte online… Nello stesso Consiglio Generale, vista l’impossibilità di essere tutti noi in sede, abbiamo appreso questa modalità di svolgimento delle nostre riunioni, anche se devo dire che non è la soluzione perfetta, nel senso che risolve un ostacolo, ma si perdono altri elementi che la presenza fisica rende possibile.

Cosa ha potuto conoscere finora del nuovo incarico? Cosa si aspetta per il futuro?

Ho imparato che il primo compito è quello di collaborare con il Rettor Maggiore nell’animazione e nel governo della Congregazione. E all’interno del Consiglio promuovere un’unione più diretta tra le Ispettorie della Regione Mediterranea con il Rettor Maggiore e il suo Consiglio; dovrò curare gli interessi, la vita e la missione, delle Ispettorie che mi sono state affidate e dovrò facilitare in Consiglio la conoscenza delle situazioni locali in cui si sviluppa la nostra missione. Tutto ciò comporterà frequenti contatti con gli Ispettori e i consigli ispettoriali, visite straordinarie, presenza ai vari curatoria delle case di formazione e negli organismi regionali, momenti di incontro e di coordinamento…

Guardando al futuro, questa è una Regione preziosa che ha le sue ricchezze – prima fra tutte, le persone – e ovviamente anche delle sfide. Ciò che ci farà consolidare e crescere come Regione sarà affrontare queste sfide con coraggio e decisione, mettendo il meglio di ciascuno al servizio del carisma e della missione salesiana, nel nostro contesto territoriale e storico, con grande fiducia nel Signore: “Avanti, sempre avanti, con lo sguardo fisso sul Signore”, come ci ha insegnato Don Bosco.

Tra sei anni, cosa sogna per la sua Regione?

Don Bosco fu un grande sognatore, ma con i piedi per terra. Il mio sogno parte dalla nostra storia, che non è passato, è promessa di futuro, e da cui abbiamo tanto da imparare. Una storia fatta da tanti confratelli, con nome e cognome, che hanno donato la loro vita e che parla di generosità, vitalità e fedeltà, delle nostre Ispettorie, dei mei confratelli, della Famiglia Salesiana e di tanti giovani e laici impegnati.

Certamente, abbiamo anche alcune sfide: la fecondità vocazionale; la rivitalizzazione della nostra vita consacrata salesiana; l’attenzione ai giovani poveri e a rischio esclusione – con particolare attenzione all’immigrazione; il nostro orizzonte missionario – la sensibilità missionaria della nostra regione è impressionante, con molte Ispettorie da cui dipendono delle case nei territori missionari, e con l’orizzonte missionario all’interno della nostra stessa Regione, con il Medio Oriente che esige da noi una grande solidarietà.

Non possiamo smettere di sognare. E io sogno una grande comunione di persone, salesiani di ogni età e condizione, laici innamorati di Don Bosco, Famiglia Salesiana tutta, che, uniti e in comunione di intenti e sinergia di forze, lavorano per l’educazione e l’evangelizzazione dei giovani. Stare con loro, in mezzo a loro, poter contare su di loro è il segreto della nostra fedeltà. Senza di loro non saremo fedeli al prezioso tesoro della vocazione salesiana che ci è stata donata. Loro sono la garanzia del nostro futuro.

In questo senso vorrei che noi, come Don Bosco, vivessimo come se vedessimo l’invisibile.

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