“Non solo semi sull’asfalto”, i Salesiani vicino ai giovani per la GMG
Da Vatican News.
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di Layla Perroni
Mancano meno di due mesi alla Giornata Mondiale della Gioventù organizzata a Lisbona per la prima settimana di agosto. Presso le comunità salesiane, attive dal 1945 per la tutela e l’accoglienza dei giovani provenienti da situazioni di disagio, ci si prepara a fianco dei ragazzi. Educazione e sensibilizzazione sono le linee guida in vista della Gmg. Don Marco Cimini, educatore del Borgo Ragazzi don Bosco, a Roma, racconta a Radio Vaticana – Vatican News l’entusiasmo di quanti parteciperanno: “Mi viene in mente uno dei ragazzi che ha coinvolto con convinzione, e anche senza remore, i suoi compagni di scuola assieme alle loro famiglie per far capire e comprendere la portata di questo evento”.
Sono 50 i giovani del Borgo Ragazzi don Bosco – una delle numerose comunità salesiane presenti sul territorio nazionale – che hanno aderito all’iniziativa della Giornata Mondiale della Gioventù. La comunità, da settembre scorso e fino a maggio, ha organizzato tante attività per coloro che sono in partenza, tra cui quella dell’autofinanziamento. Con grande sorpresa degli educatori, l’iniziativa ha riscosso un successo inaspettato anche tra quelli che non parteciperanno all’evento. “I ragazzi si sono sentiti coinvolti in prima persona e si sono dati da fare con la consapevolezza che il tutto è finalizzato ad un obiettivo che non solo li riguarda da vicino, ma che rappresenta anche una vera e propria esperienza sia di natura comunitaria che religiosa”, sottolinea don Marco.
Accanto all’autofinanziamento, la comunità salesiana con sede a Roma si è impegnata nell’educazione dei giovani in previsione della Gmg. Don Marco, in partenza lui stesso con i ragazzi, racconta di un episodio avvenuto presso la Basilica del Sacro Cuore situata vicino alla stazione Termini della capitale, gestita dai salesiani. “Abbiamo condiviso un toccante momento di preghiera con i ragazzi di Roma e del Lazio che parteciperanno alla Gmg e legati al mondo salesiano. La celebrazione è stata fatta all’altare di Santa Maria Ausiliatrice, elemento architettonico che don Bosco stesso ha voluto qui a Roma. Per me è stato indicativo anche questo, visto e considerato che la tematica dell’iniziativa di Lisbona è attorno alla figura di Maria”.
In un videomessaggio rivolto a quanti prenderanno parte all’evento in programma a Lisbona dall’1 al 6 agosto, Papa Francesco ha incoraggiato a guardare con speranza a quei giorni, “perché si cresce molto in una Giornata come questa”. “La Chiesa – diceva il Papa – ha la forza dei giovani. Quindi, andate avanti”. A tal proposito, don Marco, in accordo con queste parole, aggiunge: “Se io dovessi pensare alla speranza, oltre che a Gesù Cristo, io penso ai giovani. Così come se volessi trovarvi un sinonimo, mi viene in mente solo il termine ragazzi”. Di fronte alle tante ‘colpe’ che si possono addurre alle nuove generazioni, “io sono convinto che i giovani siano delle spugne che assorbono tutto ciò che gli accade intorno e come tali, credo debbano essere educate con il tempo, fino a essere trasformate in filtri, capaci di far emergere tutto ciò che di buono esiste nel mondo”.
La vivacità e l’energia dei ragazzi rappresentano il fulcro della Gmg. Don Marco, infatti, è convinto che i giovani abbiano una marcia in più: “Nonostante alcuni dei minori che accogliamo vengano dalla strada o abbiano situazioni familiari difficili, questi possiedono una grande capacità di saper leggere le situazioni in maniera molto più fresca. Sembra che non ti prestino attenzione a volte – conclude il sacerdote -, ma in realtà quando si dialoga seriamente, ti rendi conto di quanto sia rimasto di quello che hai detto in precedenza, di quanto non sia stato solo un seme buttato sull’asfalto”.