ISI, il campo missionario si chiude con l’animazione del quartiere Maria Ausiliatrice di Alcamo

Dal notiziario dell’Ispettoria Sicula pubblichiamo il resoconto del Campo missionario ispettoriale che si è svolto ad Alcamo (TP) e che si è concluso con una festa nel quartiere Maria Ausiliatrice.

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Nel bel mezzo della calda estate siciliana, lo scorso 14 agosto è cominciata ad Alcamo (TP) l’esperienza del Campo missionario ispettoriale promosso dall’Animazione Missionaria di Sicilia e Tunisia, conclusasi domenica 23 agosto. Una decina di giovani tra i 18 e i 26 anni, insieme ad altri tre giovani salesiani, hanno condiviso l’esperienza dell’animazione dei bambini del Quartiere Maria Ausiliatrice, piccolo quartiere popolare di Alcamo in cui si incontrano vari tipi di povertà, non solo quella economica.

Dopo i primi tre giorni di conoscenza, fraternità e preparazione organizzativa e spirituale del gruppo, da lunedì 17 agosto questi giovani insieme ai salesiani e ad altri volontari, i quali si spendono tutto l’anno per il bene del Quartiere, si sono presi cura dei bambini e, attraverso loro, delle rispettive famiglie di questa particolare realtà alcamese. Gli obiettivi sono stati quelli dell’intensificazione dei processi di responsabilità che le famiglie e i bambini hanno attuato nel prendersi cura del proprio ambiente e della fraternità vissuta dai bambini in una settimana di spensieratezza con spunti formativi e la tipica allegria salesiana portata dai giovani e dai salesiani partecipanti al campo.

Per raggiungere tali obiettivi, attraverso il gioco e il divertimento, sono stati coinvolti i ragazzi e bambini del quartiere nella pulizia delle aiuole della piazza raccogliendo la spazzatura che vi si trovava e piantando vari tipi di alberi con l’aiuto dei papà e dei fratelli maggiori. Anche le gite al mare e i giochi nella piazza del quartiere sono stati dei veri e propri momenti di fraternità e di allegria.

Già dai primi giorni i giovani partecipanti al campo si sono resi conto che in questi bambini vi sono nascoste tante ricchezze come la loro allegria, spontaneità, semplicità e la capacità di affidarsi alle persone che si prendono cura di loro. Nonostante l’iniziale diffidenza è stato subito chiaro che vi era quel “punto accessibile al bene” tanto evidenziato da don Bosco con il quale si può fare leva per aiutare il singolo a divenire un buon cristiano e un onesto cittadino.