Incontro incaricati Animazione Missionaria della Regione Mediterranea: il “Primo annuncio” al centro della riflessione
Si è svolto ieri, 13 gennaio, l’incontro degli incaricati di Animazione Missionaria della Regione Mediterranea.
Dopo la preghiera iniziale, c’è stata la condivisione delle notizie dai diversi territori e organizzazioni, con una “notizia missionaria”.
Il tema dell’incontro era il “Primo annuncio”, con il libro di don Alfred Maravilla, consigliere mondiale delle Missioni. Don Alfred, dopo una lettura insieme, ha commentato e risposto alle domande suscitate dalla condivisione.
Quello che è emerso dalla discussione, rispetto anche al “Primo annuncio” presente nelle linee programmatiche del Rettor Maggiore per il sessennio, è che il settore delle missioni ha il compito di promozione della riflessione e dell’iniziativa nel sensibilizzare.
Il “Primo Annuncio” è presentato con l’immagine di due giovani innamorati (cfr. pag.29) ed è definito come la testimonianza e l’attività che favoriscono un’esperienza travolgente ed esaltante di Gesù e suscitano un interesse per la sua Persona (cfr. pag.32). I destinatari sono: i non cristiani, le persone che si dicono cristiane ma la loro fede è debole (questo è uno dei maggiori focus per questa regione), coloro che cercano qualcuno o qualcosa che percepiscono, coloro che vivono una vita quotidiana senza senso (cfr. pag.34).
La nuova evangelizzazione si fonda proprio sul “Primo Annuncio” (cfr. pag. 41), tramite lo sforzo per aiutare le persone a fare una scelta personale per Gesù Cristo. È importante l’attenzione ai contesti urbani: i social media come luogo dove evangelizzare e parlare di Gesù (cfr. Giornata Missionaria Salesiana 2022), la mobilità umana come possibilità offertaci per testimoniare Gesù Cristo, il secolarismo soft/aggressivo (cfr. da pag. 43).
L’Europa è un contesto missionario, viviamo in un contesto multiculturale, multireligioso, globalizzato e digitale (cfr. pag. 46). Il Sistema Preventivo è un modo per promuovere l’annuncio iniziale in modo salesiano (cfr. pag. 74), non dobbiamo inventare cose nuove ma tradurre e attualizzare nel contesto in cui viviamo la nostra testimonianza. Anche i nostri benefattori hanno bisogno del “Primo Annuncio”.
L’incontro si è poi concluso con la preghiera finale e la pianificazione del prossimo incontro del 26 maggio.