“Sanremo ethical champion”: i premi di IUSVE alla sobrietà della comunicazione

Un premio per lo stile sobrio e l’eleganza della comunicazione, in contrasto con le polemiche feroci e infuocate di questi giorni. Dopo il premio al vincitore di Sanremo arrivano anche i «premi etici» di IUSVE. A consegnarli nei giorni scorsi sono state le tre giovani speaker della radio universitaria «CUBE RADIO» l’emittente accademica dell’Istituto Universitario Salesiano di Venezia e Verona inviate speciali a seguire la manifestazione canora.

Gloria Mazzari, Jasmine Pagliarusco e Aurora Simionato di Cube Radio che frequentano il corso di laurea in Scienze e tecniche della comunicazione Grafica e Multimediale oltre a raccontare in audio e video la manifestazione ai loro coetanei che frequentano lo IUSVE e a collaborare con le emittenti locali venete Radio Adige, Radio Venezia e CafèTV24 hanno consegnato l’«Ethical champion», il premio attribuito agli artisti che si sono contraddistinti per uno stile sobrio e elegante della comunicazione nei caldi giorni del Festival.

«Il fenomeno della Second Screen Tv – ha confermato Marco Sanavio, direttore di Cube Radio – rischia in alcune occasioni di esacerbare i toni che escono dall’ambito di una sana critica per trasformarsi in attacchi personali, offese e violenza verbale. Il premio ideato dalle tre speaker che hanno partecipato al Festival di Sanremo vuole sottolineare come lo stile con il quale si comunica nelle mediazioni digitali sia elemento indispensabile di qualità dei rapporti umani e, pertanto, non possa prescindere dal rispetto reciproco».

La consegna dei premi proprio oggi, lunedì 10 febbraio è stata ripresa e raccontata su Rai Uno nella trasmissione Uno Mattina che ha intervistato in diretta da Cube Radio le tre giovani speaker.

Di seguito le motivazioni dei premi e i link ai video della consegna.

A Vincenzo Mollica: negli anni lei è stato il vero protagonista dei racconti di Sanremo, la sua voce indiscussa. Si è sempre dimostrato corretto verso tutti indistintamente, esempio di un uomo d’altri tempi dell’eleganza propria e soprattutto comunicaticativa integerrima e elevata. In occasione anche della sua ultima presenza RAI qui a Sanremo noi vogliamo onorare la sua lunga carriera e l’indiscussa professionalità.

 

A Paolo Palumbo: Per la dignità dimostrata, la tenacia, la capacità di non arrendersi ai limiti e per mantenere sempre viva la capacità di sognare. Per aver saputo volare con gli occhi nel profondo dei nostri cuori.

A Rosario Palumbo: per la sua capacità di dono, per la dimensione di servizio che riesce ad esprimere, per l’aver saputo dosare le sue esigenze mettendole insieme con quelle di Paolo e per averci dimostrato quanto la presenza e la vicinanza possano mitigare la sofferenza e rendere sopportabile anche un carico importante.

 

Il riposo e la vacanza nelle case di Don Bosco in Triveneto

Riceviamo e pubblichiamo le indicazioni sulle case per vacanze gestite dai salesiani in Triveneto. 

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COLLEGIO e CASA PER FERIE “DON BOSCO”
Situato a circa 3 km dal centro di Padova, in una zona tranquilla e verdeggiante, la nostra Casa per Ferie è facile da raggiungere dalle principali vie di comunicazione e permette agevolmente di visitare la città di Padova sia a piedi che con l’uso di mezzi pubblici (Basilica di Sant’Antonio, Cappella degli Scrovegni, Prato della Valle e Orto Botanico, Santuario di San Leopoldo Mandić …). Ottime opportunità alternative per visitare il territorio sono i vari percorsi ciclo-pedonali comodamente raggiungibili e situati a poche centinaia di metri dalla nostra struttura. A circa 30 minuti di macchina si può arrivare nella splendida ed unica Venezia. 

L’accoglienza è composta di stanze singole e doppie dotate di servizi interni, aria condizionata e WIFI, oltre alla nostra cucina con piatti semplici del territorio. La sala conferenza climatizzata dotata di videoproiezione e l’ampio parcheggio interno comodo anche per i pullman completano la nostra proposta rendendola un posto ideale per i gruppi. Annessi alla struttura vi sono poi, nello stile Salesiano, campi da calcio in erba sintetica e naturale ed il “Piccolo Teatro”, con una sala moderna che offre spettacoli teatrali e proiezioni cinematografiche. 

CASA PER FERIE “SAN MARCO”
Ex monastero agostiniano del 1443 situato ai piedi del Monte Ortone a circa 10 km dalla città di Padova nella zona dei Colli Euganei. È il posto ideale per il riposo fisico e la ricarica spirituale in cui si può alloggiare in assoluta tranquillità. In particolare è destinato a famiglie, gruppi, convegni, seminari, ritiri, matrimoni ed eventi speciali. A completare la struttura ci sono le varie sale da pranzo, bar e cucina con menù di piatti tipici del territorio, oltre all’ampio parcheggio interno e varie sale congresso fino a 130 posti a sedere, che lo rendono un ambiente polifunzionale. 

HOTEL E CAMPING TERME “MAMMA MARGHERITA”
Struttura termale ai piedi dei Colli Euganei dove ritrovare efficienza e forma fisica. Lo speciale fango curativo coltivato in maniera tradizionale e l’acqua termale di Abano Terme rendono il nostro centro particolarmente indicato per le malattie articolari e respiratorie in convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale. Il complesso ricettivo è dotato di un ampio parco con annesso l’hotel e il camping che permettono l’accesso esclusivo alle piscine termali interne ed esterne oltre che al nostro ristorante che serve pasti semplici ma curati nella tradizione dei prodotti del territorio. A completare la struttura la Cappellina interna dove viene celebrata la Santa Messa tutti i giorni. 

 

Per qualsiasi richiesta o informazione:
Collegio universitario e Casa per Ferie don Bosco –
collegio@salesiani.padova.it
Casa Religiosa di ospitalità San Marco – 0498669041 – sanmarco@termesalesiani.it
Hotel e camping Terme Mamma Margherita – 0498669350 – mammamargherita@termesalesiani.it 

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IUSVE, tutto “green” il nuovo anno accademico

Pubblichiamo l’articolo di Venezia Today a firma di Sabrina Zuccato sull’inaugurazione dell’Anno Accademico dello IUSVE

Sarà all’insegna del green il nuovo anno accademico che Iusve (Istituto Universitario Salesiano Venezia) ha inaugurato, il 20 dicembre scorso, puntando su una vera e propria rivoluzione verde: convegni e incontri dedicati all’importanza di uno stile di vita ecologico. È in fase di costituzione una Commissione per l’Ecologia integrale e i nuovi stili di vita, in cui verranno impegnati studenti e docenti. «Vorremmo arrivare a formulare una proposta formativa interdisciplinare in questo campo, con l’introduzione di un corso dedicato all’Ecologia in tutti i corsi di laurea», spiega Christian Crocetta, segretario Iusve e coordinatore della Commissione Green. Durante l’inaugurazione del nuovo anno accademico, insieme al lancio del progetto triennale, anche la consegna dei premi al merito agli studenti dei Baccalaureati e delle Licenze.

Si faranno azioni concrete che coinvolgeranno l’ateneo in una rivoluzione che riguarderà la vita di tutti i giorni ma anche una ricerca nazionale sul tema dell’ecologia e convegni e incontri tra studenti e docenti sul tema. Il 2020 per lo Iusve sarà l’anno della svolta green. «Anche la consegna agli studenti delle borse di merito e quella alla memoria di don Walter Cusinato – spiega don Nicola Giacopini direttore Iusve – esprimono il nostro essere al servizio dei giovani e del territorio». «L’apertura dell’anno è il momento di massima espressione della comunità accademica – spiega Arduino Salatin, preside Iusve uscente – studenti, docenti, personale tecnico amministrativo e ausiliario insieme ai responsabili, laici e salesiani, esprimono la mission e la vision universitaria: rispondere alle sfide più attuali con contributi culturali, scientifici e di sviluppo di comunità».

#XmasFacts, la nuova produzione multimediale di Cube Radio prende il via con Papa Francesco

Si parlerà del Natale e di curiosità natalizie affiancandole a brevi riflessioni legate alle Sacre Scritture in un clima di festa che accompagnerà i radioascoltatori dalla prima domenica di dicembre sino al giorno di Natale. #XmasFacts, si chiama così la nuova produzione multimediale di Cube Radio ha preso il via ufficiale oggi con un tocco di papa Francesco in occasione dell’Udienza Generale in piazza San Pietro. Un «click» a tutti gli effetti che il Santo Padre ha dato direttamente sul tablet di Jasmine Pagliarusco e Mattia Franchini, studenti dello IUSVE di Mestre.

Il percorso di comunicazione per contagio che abbiamo attivato -spiega Marco Sanavio, direttore di Cube Radio- è destinato prioritariamente agli studenti universitari e ai loro coetanei ma è pensato anche per quanti non hanno grande confidenza con la pratica cristiana ma accolgono volentieri proposte di spiritualità non convenzionale.

Ogni messaggio verrà diffuso quotidianamente anche attraverso tutti i canali social della radio: Telegram (@iusvecuberadio), Youtube, Twitter, Instagram, Facebook e sarà reso disponibile anche in posta elettronica con l’iscrizione a un sistema di mailing raggiungibile da www.cuberadio.it oltre che con una stil di Alexa che potrà essere inserita nel sommario quotidiano di notizie Il principale media partner sarà Aleteia.org, uno dei più grossi network cattolici di informazione online che rilancerà quotidianamente i video ideati e prodotti con tecniche sofisticate di stop motion dal prof. Luca Chiavegato dello IUSVE, ritrasmessi anche da dalle emittenti venete Cafè TV 24 e Telepace mentre l’audio, prodotto da Elias Manzon, verrà trasmesso a partire dal 1 dicembre, oltre che da Cube Radio, anche da Radio Venezia in modulazione di frequenza sui 92.4 MHz.

#XmasFacts – spiega Federico Gottardo, l’incaricato per la Pastorale universitaria dello IUSVE che ha incontrato il Papa insieme ai due studenti- è nato per aiutare i giovani universitari, e non solo, a seguire in itinerario di Avvento che potesse incuriosirli e, nel contempo, farli riflettere proponendo domande stimolanti più che risposte esaustive.

Questa iniziativa – spiega Nicola Giacopini, direttore di IUSVE- vuole offrire, in stile salesiano, profondo, allegro ed innovativo, delle “pillole”di sapienza cristiana sulla vita: Vangelo proposto anche nei luoghi digitali.

 

Bardolino, i Salesiani festeggiano 50 anni di presenza con l’istituto “Tusini”

A Bardolino i Salesiani festeggiano 50 anni di presenza con l’istituto Tusini: l’articolo di Verona Network

Dal 1969, nello spirito del modello Don Bosco, l’Istituto Salesiano Tusini di Bardolino ha formato generazioni di ragazzi prima come Scuola Media e, dall’anno scolastico 1990-91, come Centro di Formazione Professionale avviando al lavoro tecnico-commerciale i giovani del territorio.

Sabato 26 e domenica 27 festeggia mezzo secolo di attività educativa e formativa con due momenti diversi che saranno occasioni di riflessione e di proposte per il futuro dell’istituto.

Il programma prevede per sabato a partire dalle 10 una tavola rotonda dal titolo “L’Istituto Salesiano Tusini – 50 anni al servizio del territorio” per valorizzare il passato e tracciare il futuro del Centro di Formazione Professionale.
Domenica dalle 9.30 si terrà il ritrovo degli amici ex-allievi, alle 11.30 nel cortile, sarà celebratala Messa e, dalle 12.30, i festeggiamenti si concluderanno con il pranzo del cinquantesimo e un momento d’intrattenimento tra musica e gag.

Don Gianni, già Direttore dell’Istituto Salesiano, con quest’iniziativa, esprime l’intento non solo di far sentire tangibilmente la presenza dell’Istituto nel territorio ma anche di rilanciare il protagonismo dell’Unione degli ex allievi.

IUSVE ed Emergency, collaborazione per la solidarietà e la pace

Parte la collaborazione tra EMERGENCY, Fondazione ISMU – Iniziative e Studi sulla Multietnicità, l’Istituto Universitario Salesiano di Venezia – IUSVE e la casa editrice Tunué per la messa in opera del progetto “NO ALLA GUERRA, per una società pacifica e inclusiva rispettosa dei dritti umani e della diversità fra i popoli”, tra le proposte vincitrici dell’edizione 2018 del bando Educazione alla Cittadinanza Globale (ECG) promosso dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS).

Il bando ECG promuove una visione della società che va oltre i confini nazionali, ampia e interdipendente che motivi i cittadini a comprendere le dinamiche e le interconnessioni globali e ad agire per una maggiore inclusione ed equità sia nelle proprie comunità locali sia a livello globale.

Il progetto, proposto da EMERGENCY, ISMU, IUSVE e Tunué, mira, attraverso una serie di attività di educazione, sensibilizzazione e partecipazione, a rafforzare la conoscenza di temi legati alla solidarietà e inclusività sociale favorendo il ruolo attivo dei cittadini, in particolare docenti, studenti e giovani, nella promozione di una cultura di pace e non violenza nella vita quotidiana, sul luogo di lavoro e nella comunità.

Parlare di guerra è difficile, perché la posta in gioco dei conflitti moderni connette una molteplicità di interessi visibili e invisibili. Quando si parla di guerra diventa quasi impossibile fare previsioni sul futuro, perché i conflitti distruggono e smantellano intere società. Nelle guerre di oggi la maggior parte delle vittime non veste alcuna uniforme: sono uomini, donne e bambini. Semplicemente ‘persone in cerca di pace’. Tuttavia, non c’è bisogno che una guerra sia dichiarata perché un popolo viva nella violenza, nella miseria, nella discriminazione e decida di cercare la pace fuggendo altrove. Proprio chi è in fuga in cerca di una vita migliore e dei propri diritti, molto spesso, dopo avere affrontato viaggi difficili in cerca di protezione, trova muri e barriere alle nostre frontiere.

“NO ALLA GUERRA, per una società pacifica e inclusiva rispettosa dei dritti umani e della diversità fra i popoli” racconterà storie di esseri umani in cerca di pace e dei loro diritti. Parlerà di persone alle persone. Per fuggire da una narrazione tossica e dialogare con tutti, per ricordare la storia dei diritti umani che – seppur travagliata – ha radici profonde che si sono fatte largo nella nostra cultura e, anche se oggi spesso questi diritti vengono negati, non dobbiamo dimenticarle.

“Promuovere una cultura di pace, solidarietà e rispetto per i diritti umani è una parte essenziale del mandato di EMERGENCY, e investire sui giovani è la chiave per innestare cambiamenti positivi sul lungo periodo. Per questo, guardiamo con ottimismo a questa collaborazione e siamo felici di condividere con Fondazione ISMU, IUSVE e Tunué l’impegno su questi temi fondamentali”, dichiara Rossella Miccio, Presidente di EMERGENCY.

“Da sempre crediamo che vivere tra più culture sia un’opportunità dell’epoca globale e che il dialogo interculturale favorisca il riconoscimento e la promozione dei diritti fondamentali di ogni persona. Per questo pensiamo che è necessario puntare sull’educazione dei giovani, partendo anche dalla formazione e coinvolgimento dei loro insegnanti, per accompagnarli a comprendere il mondo in cui viviamo e ad essere cittadini sempre più consapevoli”, afferma Vincenzo Cesareo, Segretario Generale Fondazione ISMU.

“Il nostro contributo come IUSVE partirà dalle nostre competenze specifiche – spiega Mariano Diotto, Direttore del dipartimento di Comunicazione di IUSVE – tradurremo le tematiche affrontate durante questi mesi in un video che verrà realizzato all’interno di uno dei nostri corsi universitari. Il video verrà presentato a Milano durante l’evento finale e proverà a raccontare agli esperti presenti le nuove modalità possibili di sensibilizzazione della cittadinanza sul tema della pace e dei diritti umani. Un tema, quest’ultimo, che ci è caro come cittadini ma anche come Università Salesiana che mette da sempre al centro la persona e il rispetto per la sua dignità”.

“È con grande piacere che abbiamo aderito al progetto e con entusiasmo condividiamo il percorso con gli altri partner per portare all’attenzione dei giovani e dei media i temi della diversità e della pace”, sono le parole di Emanuele Di Giorgi, Editore di Tunué.

La collaborazione tra EMERGENCY, ISMU, IUSVE e Tunué si protrarrà fino all’autunno del 2020, termine del progetto, con diverse iniziative di formazione, partecipazione e sensibilizzazione volte a coinvolgere l’intero territorio nazionale.

IUSVE, nuova partnership con il Consorzio di tutela del prosecco superiore

Nuova partnership dello IUSVE per il master “Food & wine 4.0”: il Consorzio di tutela del prosecco superiore con le sue aziende apriranno le porte agli studenti dell’istituto universitario salesiano.

Lo scrive “Gente Veneta”

“Le colline del prosecco” di Conegliano e Valdobbiadene sono Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’Unesco. Una bellezza paesaggistica, culturale, agricola unica che gli studenti IUSVE nel prossimo anno accademico studieranno da vicino. Da quest’anno infatti il Consorzio di tutela del prosecco superiore  sarà partner dell’Università salesiana e le aziende delle bollicine apriranno le porte ai suoi studenti.

Si comincia con Carpenè Malvolti, storica azienda del prosecco, fondata nel secolo scorso da Antonio Carpenè, fondatore della prima Scuola Enologica d’Italia, nonché pioniere nella produzione del Prosecco arrivando a Bisol, Perlage e Zonin 1821.

Una scelta quella del contatto col territorio che il Master Food & wine 4.0 sostiene dalla prima edizione e che dopo il prestigioso riconoscimento internazionale assume ancora più valore.

“La digital trasformation ha cambiato il mondo del lavoro e il Master offre un’offerta formativa per preparare dei manager nell’ambito della comunicazione e del marketing con competenze tecniche e culturali per sostenere lo sviluppo internazionale, digitale e sostenibile delle nostre imprese di eccellenza agroalimentare –  afferma Maria Pia Favaretto, direttrice didattica del Master – tra le novità ci sarà anche un laboratorio tutto dedicato allo storytelling per imparare a narrare la nostra identità territoriale e uno dedicato al Visual storytelling e all’instagram marketing per migliorare l’efficacia dei contenuti visivi”.

Il Master è progettato con formula weekend: le lezioni prevedono due fine-settimana al mese, per un totale di 19 weekend in 12 mesi. L’obiettivo è quello di formare figure professionali in grado di gestire i processi aziendali con le competenze richieste dalle nuove grammatiche e dai nuovi canali della comunicazione: digital marketing, web advertising, social media, content marketing, digital PR, E-commerce, digital storytelling, food system sustainability e neurobranding.

L’offerta formativa è costruita su base esperienziale: Il piano di studi prevede una formazione culturale partecipata e interattiva con docenti prestigiosi, laboratori di digital communication, live experience, testimonianze di imprenditori di successo e studio di casi eccellenti e si conclude con dei periodi direttamente in azienda.

Al Master IUSVE aderiscono oltre 35 realtà imprenditoriali e di ricerca italiane per garantire l’interazione tra formazione e mondo del lavoro, tra le quali Allegrini, Barilla Center for Food and Nutrition, Biasetto, Bibanesi, Bisol, Carpenè Malvolti, Cibus – Fiere di Parma, Consorzio Grana Padano, Consorzio Prosecco DOCG Conegliano Valdobbiadene, Consorzio tutela formaggio Asiago, Corrado Benedetti, EcorNaturaSì, Fiorital, Food Editore, Forno d’Asolo, Germinal Bio, Gruppo AIA, Gruppo Bauli, Gruppo Cremonini, Illy Group, Latterie del Montello, Loison, Loredan Gasparini, Luciana Mosconi, Molino e Pastificio Sgambaro, Molino Rossetto, Musei del Cibo della provincia di Parma, Mutti, OrtoRomi, Perlage, Roncadin, Signorvino, Venissa, Zenato, Zonin1821.

52 sono ad oggi i diplomati al Master che oggi ricoprono ruoli importanti all’interno di aziende e società di servizi o che hanno lanciato la loro start up.

Salesiani Nord Est, è nata Radio INE in collaborazione con lo IUSVE Cube Radio

Radio INE è una nuova rubrica dedicata alla vita nell’Ispettoria Salesiana “San Marco” INE di Mestre e realizzata in collaborazione con lo IUSVE Cube Radio.

Rappresenta uno spazio radiofonico dove dialogare con i ragazzi e raccontare insieme all’Ispettore, don Igino Biffi, temi importanti riguardanti la vocazione, la formazione e l’educazione. Il tutto, riassumendo le parti più sentite e condivise della “Lettera dell’Ispettore”, pubblicata ogni 24 del mese nel sito www.salesianinordest.it e inviata a tutti i direttori delle 33 realtà salesiane del Triveneto.

In questa rubrica si parlerà anche di esperienze e attività legate alle opere organizzate dall’equipe della Pastorale Giovanile di Mestre (www.donboscoland.it), cercando di portare di puntata in puntata testimonianze di giovani che hanno preso parte alle diverse attività.

Per ultimo, ma non meno importante, verrà dedicato uno spazio alle news più seguite delle Case Salesiane dell’Ispettoria di Mestre.

La presenza dell’Ispettore, don Igino Biffi, verrà affiancata dalla conduzione della dott.ssa Francesca Bonotto (comunicazione integrata dell’Ispettoria Salesiana “San Marco” INE di Mestre) e da diversi ospiti che si alterneranno di puntata in puntata arricchendo con la loro presenza o la loro voce, il racconto delle attività del mese in Ispettoria.

Alla prima puntata di Radio INE ha preso parte Elisa Ghirardon, studentessa IUSVE, impegnata in un anno di Servizio Civile Nazionale Salesiano presso l’Istituto Superiore Salesiano “San Marco” di Mestre. Sono state, inoltre, menzionate due realtà salesiane, l’Oratorio Salesiano di Schio e l’Istituto Salesiano “Rainerum” di Bolzano, per la capacità di coinvolgimento delle attività con i ragazzi e la particolarità di queste.

Menzione particolare merita il team della Cube Radio dello IUSVE, l’Istituto Universitario Salesiano di Venezia e Verona, che guidati dal prof.re Marco Sanavio, direttore dell’emittente radiofonica e del laboratorio multimediale, hanno reso possibile questa nuova esperienza, supportando con professionalità la comunicazione ispettoriale e trasformandola in voce e video rivolta anche ai ragazzi.

Non resta che seguire il sito www.salesianordest.it e le pagine ufficiali dei social network, dell’Ispettoria Salesiana “San Marco” INE di Mestre, per essere sempre aggiornati… e da oggi anche in ascolto!

Francesca Bonotto, Salesiani Nord Est

 

“Il futuro dipende da ciò che facciamo oggi”: la sfida (vinta) degli studenti del “San Zeno” di Verona

“Il futuro dipende da ciò che facciamo oggi”: è una delle frasi che i 140 studenti di sei istituti scolastici e centri di formazione professionale di Verona hanno inciso sui davanzali delle finestre del monolocale costruito grazie al progetto “100+100”. Tra questi, anche l’istituto “San Zeno” di Verona.

Il progetto, avviato a ottobre 2018, ha visto i ragazzi impegnati in team nella realizzazione di un monolocale ad alta efficienza energetica e tecnologica. L’obiettivo del progetto è stato quello di far dialogare le diverse professionalità per arrivare a un lavoro finito all’altezza della qualità richiesta dal mercato del lavoro. Competenze che i ragazzi potranno poi mettere da parte per entrare nel mondo del lavoro ancora più preparati.

Il progetto nasce da una iniziativa dell’Associazione scaligera ANCE Costruttori Edili, in collaborazione con ESEV-CPT, organismo bilaterale dell’edilizia veronese.

Queste le scuole coinvolte: Scuola della Formazione Professionale Salesiani San Zeno, Istituto Tecnico Tecnologico Salesiani San Zeno, Istituto Tecnico Cangrande della Scala, Istituto Tecnico Ferraris, Istituto Tecnico Fermi, Istituto Tecnico Marconi.

Un percorso innovativo e sperimentale raccontato nel docufilm “Smettiamola di chiamarli sogni, è ora di chiamarli progetti” realizzato da Patrizia Adami e Riccardo Canovai e presentato alla Camera di commercio di Verona a testimonianza di come scuola e impresa hanno saputo rispondere alla responsabilità collettiva della formazione dei giovani, e cioè alla costruzione del futuro.

Il progetto “100+100” ha impegnato i giovani in due fasi: la prima è stata dedicata alla progettazione esecutiva, sia edilizia che impiantistica, di un monolocale; la seconda ha visto l’organizzazione di un effettivo cantiere nel laboratorio di ESEV-CPT, dove è stato realizzato il monolocale completo di impianti ad alta efficienza energetica e tecnologica, da parte dei gruppi classe di ogni singola scuola coinvolta. Il percorso ha assunto inoltre una grande importanza anche dal punto di vista della sicurezza: i ragazzi hanno infatti dimostrato non solo di conoscere le regole ma anche di saperle rispettare durante l’iter di realizzazione del monolocale.

 

 

Il liceo “Don Bosco” di Verona primo nel concorso mondiale di robotica

“Il messaggio di questa esperienza è quello tipico di Don Bosco: offrire ai ragazzi delle nostre scuola una formazione al passo con i tempi, evoluta, in grado di offrirgli un futuro promettente, dove andare a testa alta”: don Roberto Guarise è il direttore dell’opera di Verona dove c’è il liceo “Don Bosco”,  vincitore del primo premio al concorso di robotica FIRST®️ LEGO®️ League a Houston.

Alessio Montignani, Beatrice Ligozzi, Camilla Salvagno, Filippo Oliosi, Maddalena Zuccato, Paolo Venturini, Pietro Formenti e Pietro Fornalè sono i nomi della squadra guidata dal coach Luca Zanetti coadiuvato da altri due docenti, Anna Baruzzi e Andrea Materassi è la squadra che ha sbaragliato la concorrenza di 108 team provenienti da tutto il mondo.

Si è conclusa nel pomeriggio di sabato 20 aprile la 20ma edizione del FIRST* LEGO League World Championship (*FIRST = For Inspiration and Recognition of Science and Technology), il concorso di robotica rivolto agli studenti della scuola secondaria di primo e secondo grado. I team che sono arrivati alla fase finale hanno superato delle fasi con oltre 40mila squadre candidate, di cui 177 solo in Italia.

La squadra iDB Tech-No-Logic Team, del liceo “Don Bosco” di Verona aveva già fatto parlare di sé lo scorso anno, qualificandosi comunque per i mondiali a Detroit ed aggiudicandosi un primo premio per la migliore presentazione del progetto. Due anni fa, invece, era arrivata terza a livello nazionale – racconta don Roberto Guarise, direttore dell’opera di Verona -. La robotica non  è una materia scolastica, per cui i ragazzi della squadra si sono dedicati a questa attività nel tempo extrascolastico. Sono tutti appassionati di robotica, tanto che uno di loro ha fatto uno stage al CERN e un’altra sta facendo l’anno all’estero in California, occupandosi comunque di robotica”.

I giovani veronesi quest’anno sono risultati i primi su tutto (progetto scientifico, innovazione tecnologica, programmazione robotica, presentazione, lavoro di squadra, core value), progettando l’innovativa “lavatrice spaziale”. Il tema del concorso era “INTO ORBIT”, e aveva come partner la NASA: la sfida per i giovani era quella di inventare soluzioni per migliorare le condizioni di vita degli astronauti nello spazio.

“Ai ragazzi l’idea è venuta ascoltando un’intervista di Samantha Cristoforetti, l’astronauta italiana che raccontava come lei e i suoi colleghi, durante le missioni spaziali non avessero modo di lavare le tute. Quindi le usano fino a quando possono e poi le disperdono nello spazio”. È nato così WEMIT, ovvero un innovativo sistema per il lavaggio dei vestiti degli astronauti in assenza di gravità e senza acqua. “La novità sta nel tipo di fibra tessuta per queste tute: un unico filo – come i maglioni di lana di una volta – che tramite la macchina robotica inventata dai ragazzi, viene disfatto e attraverso delle capsule igienizzato, per poi essere ricomposto nella tuta spaziale, pronta e pulita”, spiega ancora don Roberto. “Questo sistema potrebbe trovare applicazione anche in molti ambiti della vita quotidiana al fine di ridurre la produzione di rifiuti (si pensi ai vestiti usa e getta utilizzati negli ospedali, negli stabilimenti alimentari, ecc), ragion per cui l’Istituto Don Bosco ha già provveduto a brevettarlo, facendo così entrare i suoi otto giovani studenti nel novero degli inventori”. Alla premiazione del concorso è intervenuta la NASA con l’amministratore delegato Jim Bridenstine.

Non solo. Mentre i ragazzi volavano verso Houston, il direttore di FIRST®️ LEGO®️ League, Kim Wierman Reid, ha comunicato loro di essere stati selezionati tra i 20 migliori progetti al mondo che concorreranno a fine giugno per il GLOBAL INNOVATION AWARD, in California.
“Tale nomination, a prescindere da quello che sarà l’esito, è chiaramente già motivo di orgoglio per i giovani ragazzi, che comunque mantengono la loro semplicità di adolescenti e stanno affrontando tutta questa escalation come una simpatica avventura, tanto che non si sono lasciati sfuggire l’occasione del viaggio oltreoceano per andare nei prossimi giorni a visitare New York City, programmando per venerdì 26 aprile il rientro a Verona …dove tutti gli altri insegnanti li attendono con interrogazioni e verifiche che poco hanno a che vedere con la robotica”.

I PARTNER E GLI SPONSOR
In Italia, la FIRST LEGO League trova come operational partner la Fondazione  Museo Civico di Rovereto, che ha organizzato la finale nazionale dopo varie fasi di valutazione nelle quali spiccava la presenza di giudici insigni come (una tra tutti) l’ing. Piera Levi Montalcini, nipote della più famosa Rita.
I ragazzi del Team Veronese, riconoscono che per questi successi devono ringraziare la Regione del Veneto che li sostiene dall’anno scorso e soprattutto il Direttore della loro scuola, don Roberto Guarise, il quale ha sempre creduto nel gruppo e nell’iniziativa, dando fin dall’inizio il massimo sostegno.
Infine, se è stato possibile far fronte alle importanti spese che la partecipazione a tale concorso comporta (soprattutto per le trasferte del team e di tutta l’attrezzatura per le fasi internazionali), i ragazzi vogliono ringraziare tutti gli sponsor (quasi 20!) ma in modo particolare i main sponsor CALZEDONIA e CUBI IMPIANTI TECNOLOGICI che hanno dato un importante contributo economico per la copertura delle spese, nonché per lo sviluppo della ricerca scientifica. La particolarità del rapporto con questi PARTNER e compagni di viaggio, sta nel fatto che le due aziende veronesi d’origine ed internazionali nel mercato, credono e vogliono investire sui giovani, per dare alla società menti migliori ed al passo coi tempi, secondo la loro filosofia aziendale.