Italia – Il Progetto Fede e Cultura coinvolge un centinaio di docenti delle scuole salesiane del Triveneto

Dall’agenzia ANS.

***

Venezia – Mestre, Italia – giugno 2024 – Il Progetto Fede e Cultura ha coinvolto quest’anno circa un centinaio di docenti delle scuole salesiane del Triveneto, suddivisi in tre appuntamenti distinti: il 20 giugno per i docenti della scuola primaria; il 26 giugno per i formatori delle scuole professionali e il 27 giugno per i docenti delle scuole secondarie. Don Emanuele Zof, Delegato per la Pastorale Giovanile dell’Ispettoria salesiana Italia-Nord-Est (INE), ha preso la parola per riprendere il progetto e illustrare il senso del lavoro svolto. Ha ricordato ai presenti che il progetto è stato avviato un anno fa e ha già visto un incontro a settembre, seguito da un lavoro costante a livello locale. È seguito poi un momento di formazione a cura di don Lorenzo Teston, Delegato Scuola, che ha approfondito il contesto culturale attuale, fortemente influenzato dal digitale e dall’Intelligenza Artificiale, e ha utilizzato esempi concreti della vita scolastica per ribadire l’importanza di educare alla verità e alla libertà. Successivamente ogni opera salesiana ha raccontato il proprio progetto locale realizzato durante l’anno, fornendo spunti di riflessione e condivisione. I partecipanti sono stati suddivisi in gruppi misti per una revisione dei progetti, permettendo uno scambio di idee e suggerimenti tra diverse realtà educative. In ultimo si è dato spazio alla revisione per case, favorendo un confronto interno tra colleghi della stessa istituzione per fare il punto della situazione e rilanciare il progetto il prossimo anno scolastico. Il Progetto Fede e Cultura si conferma un importante strumento di crescita professionale e spirituale per i docenti delle scuole salesiane del Triveneto.

 

Salesiani ad Este: il sogno di Don Bosco continua, con alcune novità

Dall’agenzia ANS.

***

(ANS – Este) – Sabato 1° giugno 2024 all’opera “Manfredini” di Este si è svolta una giornata di ringraziamento per la comunità salesiana e tutti coloro che tengono a cuore questa realtà scolastica ed educativa. Si è parlato del Manfredini ieri, oggi e domani, con uno sguardo rivolto ai 150 anni che si celebreranno nel 2028. La mattinata, iniziata alle ore 11, è stata l’occasione per presentare alcune novità, tra cui la nuova gestione dell’ente che passa a una famiglia dell’Operazione Mato Grosso; e i laboratori rinnovati del Centro di Formazione Professionale (che offre corsi in ristorazione, grafica, meccanica ed energia) e uno spazio dedicato alla memoria salesiana.

“La comunità salesiana – racconta don Paolo De Cillia, il Direttore – sospende la sua presenza a Este e per questo abbiamo vissuto questa giornata di ringraziamento. Nulla però cambia nella realtà del Manfredini, anzi guardiamo avanti e in particolare puntiamo ai 150 anni che festeggeremo nel 2028”. Il programma della giornata riflette proprio questo sguardo positivo al futuro e sono state invitate le aziende partner, le associazioni di categoria e gli amministratori locali per discutere sul tema “Ieri, oggi, domani. Il Manfredini per l’innovazione e il lavoro”.

Per l’occasione è stato inaugurato il rinnovato laboratorio CAD-CAM con computer all’avanguardia e nuove tecnologie introdotte grazie a un progetto finanziato dalla Regione Veneto.

Alle 12:15 si è svolta la celebrazione della Messa solenne, animata dal Coro Pilastro di Este, e presieduta da don Igino Biffi, Superiore dell’Ispettoria salesiana dell’Italia Nord-Est (INE). Al termine, l’inaugurazione del Parco “Memoria Salesiana” in vista del 150° anniversario dell’opera, uno spazio all’interno del parco della villa dedicato a coloro che hanno fatto la storia del Manfredini e lasciato un segno: tra i primi ad essere ricordati il sig. Luigi Fumanelli, fondatore del Centro di Formazione Professionale “Manfredini”; don David Facchinello, giovane sacerdote salesiano scomparso in Perù e per diversi anni animatore pastorale della scuola; e don Luigi Boscaini, sacerdote salesiano già direttore tra il 1975-1981 e 1988-1994.

La mattinata si è convlusa con un buffet nel Parco della Villa.

La presenza dei salesiani viene sospesa, ma l’opera continua, la scuola continua. “Sono modelli di gestione – chiarisce don De Cillia – che stiamo applicando anche in altri luoghi e che affidano alcune attività educative e scolastiche a laici. Guardiamo quindi avanti, al futuro dei ragazzi, ma anche del territorio nel quale siamo inseriti. Qui a Este sarà una famiglia a prendere in mano la gestione. Un nucleo familiare originario di Cittadella, che ha vissuto una lunga esperienza in Perù, a San Luís, vicino a Chacas, nella parrocchia di don Ugo De Censi, salesiano fondatore dell’‘Operazione Mato Grosso’, svolgendo lo stesso compito in una scuola professionale sulle Ande. Christian e Marta Marchiori, insieme alle loro tre figlie, dopo una decina d’anni in Sud America, sono rientrati in Italia con la voglia, anche vocazionale, di mettersi in gioco e al servizio. Loro coordineranno l’attività di tutti i laici, ma l’obiettivo è andare oltre. Lo sguardo dell’Opera Manfredini si allarga quindi anche a tutto il territorio estense”.

Prima del Manfredini, già a Mezzano di Primiero, in Trentino Alto Adige, è stato fatto un passaggio di consegne simile, così come a Bardolino. L’affidamento ai laici è molto diffuso anche in Spagna e Sud America. “Lo spirito salesiano rimane – sottolinea don Paolo De Cillia –. Spesso ci è facile pensare che il carisma sia patrimonio esclusivo di chi porta il nome, invece si parla di Movimento Salesiano proprio perché il carisma appartiene anche ai laici. Ci sarà un accompagnamento da parte dell’Ispettoria INE, quindi un salesiano, Delegato dell’Ispettore, farà parte del Consiglio dell’opera e accompagnerà il cammino dei vari tavoli di animazione e governo e nella riflessione pastorale sul territorio. È un modo di essere presenti in maniera diversa come salesiani. Per la nostra realtà padovana questa novità si inserisce bene anche nel cammino del sinodo della Diocesi: questa sensibilizzazione all’attenzione ai laici è un esempio di come si possa andare avanti affidandosi alla loro collaborazione”.

Vai alla notizia

Salesiani: Mestre, aperto oggi agli studenti l’Hortus conclusus delle scuole Don Bosco

Dall’agenzia SIR.

***

È stato aperto ufficialmente oggi, al libero afflusso degli studenti, il nuovo assetto del giardino posto al centro delle scuole della Casa di Salesiani Don Bosco Mestre, denominato “Hortus conclusus” e inaugurato il 30 maggio scorso nel contesto del “Thanks day”, momento di gratitudine verso aziende ed enti che hanno intrattenuto rapporti istituzionali nel corso dell’anno scolastico e accademico ai quali è stata consegnata una pianta d’ulivo.
L’“Hortus conclusus”  – locuzione latina che indica i chiostri e giardini chiusi di epoca medievale, realizzati soprattutto all’interno dei monasteri – intende essere un luogo dedicato all’incontro, allo studio e al tempo libero degli studenti, uno spazio all’aperto allestito per coltivare non tanto specie vegetali, quanto piuttosto relazioni umane e legami educativi.
“‘Hortus conclusus’ rappresenta un nuovo capitolo per la nostra Casa – ha dichiarato don Silvio Zanchetta, direttore Salesiani Don Bosco Mestre – un luogo dove natura e spiritualità si incontrano per offrire un ambiente di riflessione e crescita”; esempio tangibile di come educazione, cura dell’ambiente e sostenibilità “possano andare di pari passo, promuovendo un futuro sostenibile e comunità più unite”.
Il nuovo assetto del giardino è stato sviluppato seguendo un approccio sostenibile, reinventando e rimodellando spazi già esistenti. Gli arredi ergonomici e funzionali, l’illuminazione notturna e l’abbattimento delle barriere architettoniche ne fanno un ambiente aperto all’accoglienza e all’inclusione.

Vai al sito

Salesiani Pordenone, celebrazione del centenario del Collegio Don Bosco: un anniversario di eccellenza ed educazione

Pordenone, 18 aprile 2024 – Il Collegio Don Bosco di Pordenone è lieto di annunciare che i festeggiamenti per il suo centenario, avviato il 31 gennaio 2024, continuano con un’ottima risposta da parte della città. Questo anniversario speciale è un’occasione per riflettere sulle nobili tradizioni educative che hanno caratterizzato questa istituzione nel corso di questi primi cento anni di storia.

Numerosi eventi educativi, arricchiti da illustri relatori, saranno al centro delle celebrazioni. Attraverso conferenze, seminari ed eventi culturali, si offrirà un’opportunità unica per approfondire tematiche educative di primaria importanza.  In questi giorni, il Don Bosco ha offerto alla città uno spettacolo Teatrale con l’attore Giovanni Sciofoni, la serata è stata occasione di divertimento ma anche di riflessione per tutti i partecipanti. Il prossimo evento culturale sarà un gran galà musicale che si terrà il 9 giugno presso il Teatro Verdi di Pordenone tenuto dall’Orchestra da Camera di Pordenone e dall’Accademia d’Archi Arrigoni. Ad aprire la serata saranno i ragazzi del progetto scientifico musicale del Don Bosco stesso.

In autunno, ci sarà una giornata di festa che coinvolgerà tutti gli Ex-Allievi del Don Bosco e le autorità della città. In tale occasione, all’interno del Collegio Don Bosco sarà allestita una mostra fotografica commemorativa per rievocare gli episodi salienti della storia dell’Istituto, offrendo uno sguardo affascinante sui momenti che hanno plasmato la sua identità nel corso degli anni. Nello stesso periodo, verrà presentato un libro che racconterà in modo dettagliato la storia della casa, testimoniando il suo impatto positivo sulle vite di generazioni di studenti. Il Collegio Don Bosco desidera ringraziare il Comune di Pordenone e la Fondazione Friuli per il loro generoso contributo, che ha reso possibile la realizzazione di questo straordinario evento. Inoltre, siamo grati per la preziosa collaborazione dell’Associazione Panorama, che ha reso possibile un programma ricco e diversificato.

Per ulteriori informazioni sugli eventi e sulle modalità di partecipazione, si prega di visitare il sito web ufficiale del Collegio Don Bosco di Pordenone.

Grande Festa di Don Bosco a Pordenone per i 100 anni dell’opera

Dall’agenzia ANS.

***

Pordenone, Italia – febbraio 2024 – Domenica 4 febbraio, presso il centro “Don Bosco” di Pordenone si è svolta una grande festa di Don Bosco, che ha riunito più di 500 persone tra bambini, ragazzi, famiglie e animatori. Dopo la Messa solenne e il pranzo si è svolto un pomeriggio di giochi, in una festa resa ancor più solenne quest’anno a motivo dei 100 anni di attività di quest’opera salesiana, fondata da Don Renato Ziggiotti, divenuto successivamente V Successore di Don Bosco alla guida della Congregazione. “Don Bosco diceva che la ‘la gioia è la più bella creatura uscita dalle mani di Dio, dopo l’amore’. Il Centro Don Bosco compie in questo 2024 cent’anni e siamo sicuri che la gioia e l’amore seminati da tanti salesiani e laici sta portando e sempre porterà grandi frutti in quest’opera”, ha affermato don Roberto Cappelletti, SDB, Coordinatore della Pastorale dell’opera di Pordenone.

Vai alla notizia

Nella festa di San Francesco di Sales è nato “Cube live”, il magazine digitale dello IUSVE

Dall’agenzia ANS.

***

(ANS – Venezia) – È nato in occasione della festa liturgica di san Francesco di Sales “Cube live” il magazine dell’Istituto Universitario Salesiano di Venezia (IUSVE), estensione della testata “Cube radio”, che dal 2019 offre un servizio di informazione e digital reporting alla famiglia accademica. “Cube live” utilizzerà anche applicazioni governate dall’Intelligenza Artificiale per completare i contenuti messi in forma dalla redazione e proporrà contributi formativi nell’ambito dell’educazione all’uso critico degli schermi digitali.

“Prendendo spunto dall’operato di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti – ha spiegato don Nicola Giacopini, Direttore dello IUSVE – desideriamo mantenere anche attraverso questa nuova opportunità di comunicazione un costante contatto con il territorio e, nel contempo, rinsaldare la rete di comunicazione interna. Il magazine dell’istituto universitario ci permetterà di perseguire uno dei nostri principi fondanti, ovvero l’impego nella ricerca della verità e nella missione formativa, in sintonia con i valori evangelici e la tradizione educativa salesiana”.

Sono in preparazione in questi giorni i format “Bites”, che metterà in evidenza le eccellenze nate in seno all’Istituto universitario e “Iusve international”, su stage e periodi di studio all’estero sperimentati dagli studenti.

“Si tratta di un servizio digitale – ha spiegato Marco Sanavio, Direttore della comunicazione istituzionale dello IUSVE – che farà sintesi dell’intensa attività della famiglia accademica, mettendone in evidenza i valori e facendo emergere le istanze che provengono dalla comunità degli studenti: dal paradigma dell’Ecologia integrale che coinvolge tutte le componenti dell’Istituto, agli orizzonti di alto profilo tracciati dalla ricerca e dalla terza missione”.

Tra gli studenti che contribuiranno alla redazione del magazine ci sono Valerio Bertoncin (sede di Venezia) e Fabrizio Rospo (sede di Verona) insieme agli “IUSVE ambassador”, un gruppo composto da Giulia Compagnin, Elisa Filippini, Stefano Girotti e Ginevra Visioli che si occuperà dell’animazione dei social media dell’Istituto universitario.

Il magazine “Cube live” verrà pubblicato nella sua versione integrale e sarà pienamente operativo all’interno del nuovo sito dello IUSVE dal 23 febbraio, data di inaugurazione dell’anno accademico 2023-2024.

Vai alla notizia

Al via l’VIII Capitolo Ispettoriale dell’Ispettoria salesiana Italia-Nord -Est

Dall’agenzia ANS.

***

Venezia Mestre, Italia – gennaio 2024 – Il 20 gennaio è iniziato l’VIII Capitolo Ispettoriale dell’Ispettoria salesiana Italia-Nord-Est (INE), convocato appositamente e prioritariamente in vista del Capitolo Generale 29, per approfondirne il tema “Appassionati per Gesù Cristo, dedicati ai Giovani”; oltre che per eleggere il Delegato, o i Delegati, al Capitolo Generale e i loro supplenti. La prima sessione è iniziata con la Celebrazione Eucaristica presieduta da don Igino Biffi, Superiore dell’Ispettoria INE. Poi sono stati presentati ai 70 capitolari il regolamento, l’articolazione del Capitolo Ispettoriale e altri documenti relativi al Capitolo, con primi confronti sulle modalità proposte, a cura del Presidente del Capitolo Ispettoriale, don Biffi e del Regolatore don Loris Benvenuti. Nel pomeriggio si sono svolti invece i Gruppi di Dialogo che hanno permesso di condividere e riflettere su due dei tre temi richiesti dal CG29: Nucleo Tematico 1. “Animazione e Cura della vita vera di ciascun salesiano”; e Nucleo Tematico 2: “Insieme Salesiani, Famiglia Salesiana e Laici ‘con’ e ‘per’ i giovani”. La seconda sessione del Capitolo si svolgerà dal 25 al 27 aprile 2024, dove si redigerà il documento da presentare al CG29 e ci sarà l’elezione dei delegati partecipanti dell’Ispettoria INE.

Vai alla notizia

Ispettoria Italia Nord Est, don Silvio Zanchetta è il nuovo ispettore

Pubblichiamo la lettera di nomina di don Silvio Zanchetta come superiore dell’Ispettoria Italia Nord Est nel sessennio 2024-2030.

***

Carissimi Confratelli

Carissimi giovani

Carissimi membri della Famiglia Salesiana

Carissimi laici delle Comunità Educativo Pastorali

vi scrivo per comunicarvi che, a norma di Cost.162, il Rettor Maggiore con il consenso del suo Consiglio, previa ampia consultazione, ha nominato Ispettore dell’Italia Nord Est per il sessennio 2024-2030

DON SILVIO ZANCHETTA

Don Silvio (classe 1970) ha conosciuto il mondo salesiano nella realtà di Castello di Godego (TV) e ha vissuto il discernimento vocazionale nella Comunità Proposta di Mogliano Veneto. Salesiano dal 1990 e sacerdote dal 1998, nel 2000 ha conseguito la Licenza in Teologia Spirituale presso l’UPS. In seguito è stato prima incaricato dell’oratorio di San Donà di Piave (VE) e poi dell’oratorio di Pordenone. In questa casa è stato successivamente nominato Direttore (2009-2014). Ha prestato servizio all’Ispettoria INE come Consigliere Ispettoriale (2012-2020) e come Delegato di PG (2014-2020). Durante questo servizio, per 2 anni è stato il responsabile nazionale dell’Ufficio Parrocchie-Oratori. Dal 2020 è Direttore dell’opera salesiana di Mestre.

Carissimo don Silvio, ti assicuriamo la nostra preghiera per questo compito di animazione e governo che la Congregazione ti ha affidato per il bene dei giovani, dei confratelli e di quanti collaborano nella missione salesiana nella nostra Ispettoria INE. Le nostre Costituzioni ci donano la certezza che la Madonna ci accompagna e ci è maestra: Maria Immacolata e Ausiliatrice ci educa alla pienezza della donazione al Signore e ci infonde coraggio nel servizio dei fratelli (Cost.92).

A Lei ti affidiamo.

don Igino Biffi

Vai alla notizia

La fede raccontata in 50mila immagini, raccolte in una vita da salesiano

Dal quotidiano Avvenire.

***

(ANS – Pordenone) – È una storia fatta di 70 anni di servizio ai giovani tra i giovani e una passione per le immagini sacre, quella di Silvano Gianduzzo, 90 anni il prossimo 19 gennaio, nato nel casello ferroviario sulla Venezia-Bologna a Stanghella (Padova) e da più di 71 anni salesiano coadiutore. Il frutto più affascinante del piccolo grande “hobby” di questo Figlio di Don Bosco, che nel 1973 arrivò all’istituto “Don Bosco” di Pordenone, è una ricca collezione, che racconta i mille volti della fede anche attraverso delle mostre itineranti tematiche.

Il cammino religioso di Gianduzzo inizia con gli studi presso un istituto salesiano nei luoghi dove nacque e visse San Giovanni Bosco; il 16 agosto 1952 emette a Chieri la professione religiosa tra i salesiani, nelle mani dell’allora neo Rettor Maggiore don Renato Ziggiotti, che, tra l’altro, nel 1924 era stato il primo Direttore dell’Istituto “Don Bosco” di Pordenone.

Nei suoi 50 anni presso la comunità salesiana della città friulana Silvano Gianduzzo è stato segretario scolastico e si è dedicato all’attività teatrale, insegnando recitazione a migliaia di alunni della Scuola Media. A questo affianca ancora il servizio liturgico settimanale presso la parrocchia “Don Bosco” di Pordenone, retta da don Gaetano Finetto.

E poi la grande passione, coltivata da sempre: la collezione di immagini sacre e artistiche. Grazie a numerosi e generosi donatori, ha potuto raccogliere oltre 50mila immagini, tutte catalogate e divise per tema: Gesù, Maria, santi, martiri, fondatori, e così via. Ma anche acqueforti, papiri, icone, xilografie, pizzi, ricami orientali su seta, immagini tridimensionali, dipinti etiopi su pelle di mucca e di radica dal Messico, figure artistiche orientali in steli di riso. Non mancano, ovviamente, i francobolli, anch’essi divisi in base al tema dell’illustrazione (Natale, Gesù, Madonna, santi, cattedrali, personaggi, sport, arte e molti altri).

Con la sua preziosa raccolta, Gianduzzo allestisce numerose mostre espositive in parrocchie, santuari, luoghi di culto. Molto apprezzata, tra le altre, la mostra portata nella cappella dell’ospedale di Pordenone: quattro pannelli con immagini riguardanti due temi: “Apostoli tra i poveri e gli ammalati” ed “Eroici testimoni di fede nella sofferenza”. Accanto alle immagini scelte per questi due percorsi tematici si trova un breve profilo biografico del protagonista che vive abbracciato alla croce della malattia o di colui che lo aiuta a portarne il peso. La mostra oggi è divenuta permanente.

La mostra itinerante su Papa Luciani, Giovanni Paolo I, invece, è giunta alla 20ª tappa. Ha raggiunto varie località, anche fuori dalla Regione del Friuli-Venezia Giulia. La scorsa estate si è potuta visitare anche ad Erto, nota località per essere stata colpita, con Longarone, dal disastro della diga del Vajont. È stata esposta, poi, a Canale d’Agordo, paese natale di papa Luciani.

L’attuale Rettor Maggiore dei Salesiani, il cardinale Ángel Fernández Artime, ha inaugurato, in occasione della sua visita alla comunità salesiana di Pordenone, la mostra dedicata al tema della missione.

È in preparazione, infine, l’allestimento per immagini del percorso storico del “Don Bosco” di Pordenone, in occasione della prossima commemorazione del suo Centenario (1924-2024).

Vai alla notizia

La Nuova di Venezia e Mestre – IUSVE e alta formazione, migliaia di studenti nel campus dei Salesiani

Pubblichiamo un lungo reportage dallo IUSVE, uscito sulle pagine del quotidiano La Nuova di Venezia e Mestre.

***

di Marta Artico

A Mestre, in via Asseggiano, c’è un polo formativo articolato e poliedrico che rientra sotto alla voce Salesiani Don Bosco Mestre, guidato da don Silvio Zanchetta, e che ospita in tutto oltre 3mila studenti. All’interno del complesso pulsa una realtà universitaria che accoglie, ogni giorno, migliaia di studenti che vengono per imparare, confrontarsi e avere la certezza di trovare un lavoro che soddisfi bisogni e competenze, e che nel giro di una decina di anni è cresciuto diventando un punto di riferimento nel territorio. È l’Istituto Universitario Salesiano Venezia, conosciuto come Iusve, di cui è direttore don Nicola Giacopini, promosso e gestito dai Salesiani di don Bosco dell’Italia Nordest, aggregato alla Facoltà di Scienze dell’Educazione dell’Università Pontificia Salesiana di Roma. Attorno allo Iusve, ruotano 1.700 studenti universitari che hanno a disposizione un campus attrezzato e tecnologia all’avanguardia, ai quali si aggiungono i 700 della sede di Verona. In tutto, 2.400. Il polo educativo ha anche un ufficio di comunicazione strutturato di cui è direttore istituzionale don Marco Sanavio. Le frontiere dello IusveSono tre le macro aree abbracciate dallo Iusve: Comunicazione, Pedagogia e Psicologia. Solo all’interno della prima area, quella relativa alla comunicazione, due lauree triennali: Advertising & marketing e digital & graphic design; due licenze, vale a dire lauree magistrali in web marketing & digital communication, e design della comunicazione con ben 4 corsi post laurea, alcuni all’avanguardia (Food & wine 4.0, comunicazione sociale per imprese profit e non, photography & communication, digital communication, reputation & brand management). L’area pedagogica conta due triennali (educatore professionale sociale e educatore dei servizi educativi per l’infanzia); due magistrali (progettazione e gestione degli interventi socio-educativi e scienze pedagogiche) e addirittura due master (sindrome di Asperger e il pedagogista a scuola). Altrettanto specialistica l’area psicologica, con triennale in scienze e tecniche psicologiche, magistrali in psicologia clinica e dinamica e clinico-giuridica e tre corsi post lauream che aprono al mondo del lavoro, tra cui counseling educativo, criminologia e psicologia investigativa e psicopedagogia forense. Ciò che però rende grande l’articolato progetto Salesiani Don Bosco Mestre, tante realtà in una sola che le abbraccia tutte, è il percorso di studi completo a disposizione del territorio, che va dai 14 anni ai master all’alta formazione.  Un filo rosso che accompagna lo studente a muovere i primi passi e a capire quali sono le proprie abilità. Il Centro di formazione professionale, da cui è partito l’Istituto Salesiano San Marco, che conta 15 corsi triennali e prepara i ragazzi che entrano a prendere tre qualifiche professionali – meccanica, elettrico-elettronica e grafica e comunicazione – con diversi indirizzi, per consentire al termine del percorso formativo l’inserimento nel mondo del lavoro o il proseguimento degli studi verso il diploma di maturità. In più l’anno duale, che alterna ore di formazione in aula ed altre trascorse in aziende. Di seguito, l’Istituto tecnico tecnologico (due indirizzi) paritario, della durata di 5 anni, al quale sono iscritti oltre 300 studenti e l’istituto superiore, con indirizzi in meccatronica e grafica. I ragazzi che si iscrivono a 14 anni, possono decidere di trovare subito un lavoro e poi proseguire con gli studi, fare il quarto anno, iscriversi allo Iusve. Un’unica casa madre salesiana con ha una filiera di possibilità per ogni competenza.

Tra le parole chiave dei Salesiani Don Bosco Mestre, il polo educativo che comprende ogni grado di formazione, c’è il “lavoro”, inteso come parte integrale della persona. Il grande progetto a Mestre è nato come Centro formazione professionale triennale di cui fu pioniere don Bosco, dal quale poi si sono articolati i gradi del polo educativo (Istituto tecnico tecnologico San Marco e Iusve), che conta 336 docenti la maggior parte dei quali laici, professori di facoltà e università statali, accademici, professionisti, e persino docenti che si sono formati allo stesso Iusve. Alcuni indirizzi e corsi, aprono le porte del mondo del lavoro, ancor prima di terminare gli studi e sono richiesti da aziende, cooperative, enti accreditati, scuole.Tra i più gettonati, c’è il diploma-master universitario di primo livello in Criminologia, psicologia investigativa e psicopedagogia forense, che consente di trovare lavoro nell’ambito delle consulenze tecniche e delle perizie disposte dai giudici all’interno di un procedimento civile o penale. Tutta l’area forense necessita di questa specifica competenza che in questo momento storico ha un grande sbocco. Tra le novità originali in cui si sta specializzando l’università salesiana, c’è la Psicologia dello sport, percorso che allo Iusve ha un ufficio e una responsabile, Marcella Bounous: non è stato ancora attivato un corso aperto alle iscrizioni, ma a stretto giro lo sarà. La referente segue, a livello nazionale, sportivi e olimpionici che nei momenti difficili di crisi, infortuni, fragilità, hanno bisogno di un sostegno nel loro specifico campo, che arrivi da qualcuno preparato nella materia: un sostegno costante che si serve di apparati tecnologici molto avanzati, che leggono i segnali elettrici del cervello, per accompagnare gli atleti nel loro percorso di miglioramento e riabilitazione.Il Corso di alta formazione Il pedagogista a scuola, che ha origine da una collaborazione tra il dipartimento di Pedagogia dell’Istituto universitario salesiano di Venezia, l’Istituto superiore di ricerca educativa (Isre) e l’Associazione unione italiana dei pedagogisti (Uniped), forma pedagogisti che lavorano nelle scuole a supporto dei dirigenti, figure di cui oggi c’è sempre più bisogno e che si sposano con i valori salesiani legati all’educazione e al riconoscimento integrale della persona. Gettonatissimo anche il master Food & Wine 4.0, con l’obiettivo, molto pratico, di formare figure professionali in grado di gestire i processi del marketing e della comunicazione delle aziende agroalimentari con le competenze e le grammatiche richieste dai nuovi contesti digitali. E poi tutta la partita all’avanguardia dell’area relativa alla comunicazione sociale per imprese profit e non profit.

«Sono due i punti centrali a cui teniamo maggiormente e che sono dirimenti: il primo che per noi è importantissima, è la centralità del ragazzo-studente; il secondo è il fatto che chi lavora qui ne sia davvero orgoglioso e fiero». Don Silvio Zanchetta, il direttore generale dei Salesiani Don Bosco Mestre, la madre di tutte le realtà che gravitano attorno al polo formativo e universitario, mette in evidenza due fattori centrali: la persona, ossia lo studente centro gravitazionale dei percorsi, e la soddisfazione del personale a tutti i livelli, oltre 400 persone, che ci lavora tra Venezia e Verona. E annuncia anche alcuni progetti: il primo è quello di creare, in un terreno in cui a breve inizieranno i lavori, delle aule studio “outdoor” dove gli studenti possano incontrarsi, socializzare, pranzare, studiare. Di seguito, in un altro spazio vicino a Cube Radio, un’area invece che sarà adibita alle lezioni open air, con tanto di anfiteatro, obiettivo all’avanguardia. C’è poi un ulteriore progetto che sta a cuore al direttore, che è quello di arrivare all’auto-sostentamento energetico degli edifici, in linea con i principi dell’ecologia integrale e della transizione ecologica di Papa Francesco. Tra i punti che il direttore salesiano sottolinea, anche in questo caso apprezzati da studenti e famiglie, oltre che ammirati dal mondo scolastico di fuori, c’è quello del Punto di ascolto e prevenzione. A tutti i livelli di istruzione, dalla formazione professionale a quella tecnica e tecnologica, istituto superiore, università, c’è la possibilità di usufruire di un “punto di ascolto” e di prevenzione – spiega il sacerdote -. Che abbraccia sia la parte relativa all’orientamento, che quella inerente eventuali “dipendenze”. E ancora fragilità o debolezze. I ragazzi possono accedere a 4 incontri con una psicologa, presente in loco, che può supportare, aiutare, accompagnare chi lo richieda. Anche questo, è uno strumento in più, di cui i salesiani vanno fieri, perché rientra nella formazione integrale complessiva della persona, fondamentale per l’ordine.

La Nuova Venezia e Mestre