A scuola senza bulli 2021: iniziativa del Corecom Campania all’oratorio di Salerno

Dal sito di Telecolore.

***

A scuola senza bulli 2021, primo appuntamento in presenza ospitato dall’oratorio dei Salesiani don Bosco di Salerno per la campagna promossa dal Corecom Campania, in collaborazione con la presidenza del consiglio regionale e Agicom, contro bullismo e cyberbullismo per una corretta educazione digitale

A Foggia nasce “Casa Giò”, una nuova comunità di accoglienza per minori in difficoltà: l’inaugurazione il 16 luglio

Il 16 luglio verrà inaugurata una nuova Casa Famiglia per minori, “Casa Giò”, nel quartiere Candelaro di Foggia, dove i salesiani sono presenti oltre che con la Parrocchia, anche con l’oratorio e con l’associazione “Sacro Cuore”. Secondo la classifica “Qualità della vita 2021” del Sole 24 Ore, Foggia risulta ultima per il benessere dei bambini, al 107° posto subito la  provincia di Cosenza. In questo senso, in un quartiere carente di opportunità educative e in una città così difficile per i giovani si cerca di dare di più a chi dalla vita ha avuto di meno.

“Casa Giò” – Gio come amava firmarsi il fondatore dei salesiani Giovanni Bosco, Gio sta anche come casa dei giovani – è una Comunità che accoglierà in maniera residenziale dieci adolescenti feriti dai vissuti familiari, ragazzi che hanno bisogno di un recupero educativo, ma anche ragazzi stranieri non accompagnati. La presenza della Comunità sarà anche occasione per il territorio di incontro, confronto su proposte sociali e culturali. Un presidio ulteriore di legalità. Infatti, nella stessa giornata, si terrà il convegno “Povertà educativa minorile: riflessioni ed esperienze”, con la presenza di Mons. Vincenzo Pelvi, Arcivescovo della Diocesi di Foggia – Bovino, Michele Emiliano, governatore della Regione Puglia, Carmine Esposito, prefetto della Città di Foggia, Marilisa Magno, commissario prefettizio della città di Foggia, Giuseppe Centomani, dirigente CGM Puglia e Basilicata, Filomena Matera, presidente CROAS Puglia e don Francesco Preite, presidente di Salesiani per il Sociale APS. Ci sarà anche spazio per un momento formativo con Andrea Farina, docente di Legislazione minorile all’UPS e responsabile dell’Osservatorio Salesiano per i Diritti dei minori. Concluderà il convegno Don Angelo Santorsola, superiore dell’Ispettoria Meridionale dei Salesiani.

“È un sogno che viene da lontano e che si realizza grazie alla collaborazione tra Regione Puglia, Salesiani di don Bosco, Istituzioni ed Associazioni che desiderano una Foggia migliore: più attenta ai giovani che hanno avuto meno possibilità dalla vita. È un forte segno di speranza per tutti in una Città desiderosa di riscatto e per un Oratorio sempre più vicino ed attento ai giovani più fragili”, dice don Francesco Preite, presidente di Salesiani per il Sociale APS.

La Casa famiglia sarà gestita dall’associazione salesiana “Piccoli Passi Grandi Sogni aps” che in Puglia è presente con altre tre comunità educative per minori nelle case salesiane di Bari, Cisternino e Corigliano D’Otranto. Sabato 17 luglio, inoltre, sarà il Rettor Maggiore dei Salesiani, decimo successore di Don Bosco, don Ángel Fernández Artime a presiedere la celebrazione a “Casa Giò” e a impartire la benedizione.

“Casa Giò” è stata realizzata con il contributo della Casa Generalizia dei Salesiani, della Fondazione “Don Bosco nel Mondo”, dei “Salesiani per il Sociale APS”, di un contributo pubblico della Regione Puglia e grazie a tanti amici e benefattori dei giovani.

Ispettoria Meridionale, concluso il cammino della “Scuola di Mondialità”

Dal sito dell’Ispettoria salesiana Meridionale, l’articolo sul cammino missionario ispettoriale concluso da poco con un incontro al Redentore di Bari.

***

A conclusione del cammino missionario ispettoriale “Scuola di Mondialità”, il 12 ed il 13 giugno, presso l’Istituto Salesiano Redentore di Bari, si è svolto il weekend partenti in vista degli esercizi spirituali in contesto povero che una quindicina di giovani della nostra ispettoria vivranno dal 2 al 12 agosto a Gasperina (CZ).
Sono stati giorni davvero speciali, particolarmente sentiti a seguito di un anno di formazione svolto in modalità telematica. Ritrovarsi faccia a faccia, non più dietro uno schermo, potersi confrontare intorno ad un tavolo ed ascoltare la voce dell’altro senza interruzioni, senza attivare e disattivare l’audio è stato davvero bello.
Al centro del weekend, c’è stato il Vangelo di Giovanni che, al primo capitolo, recita “Che cosa cercate?”: una domanda forse provocatoria, cosa credete di guadagnare seguendo il Signore? Un Signore che è Maestro e che, ancora oggi, ci invita a seguirlo e ci sussurra “Venite e vedrete”. L’immagine di riferimento del mandato ricevuto, è stata la bussola perché, le nostre azioni ed il nostro servizio, possano essere sempre orientati dal Signore come un ago che sempre punta al nord.
Non è di certo mancata la formazione che ci ha visto al centro i sogni missionari di Don Bosco, proprio per sottolineare che l’esperienza missionaria di questo anno, fa parte di un cammino che parte da molto lontano. Dopo un’infarinatura generale, da parte di Don Luca de Muro, sulle predisposizioni del cuore e dell’animo per vivere al meglio l’esperienza e dopo essersi messi in contatto con una referente di Gasperina, il gruppo ha già iniziato a lavorare, a pensare e a programmare cosa poter proporre a coloro che incontreranno.
Con cuori pieni di gioia e sicuramente più ricchi, ognuno è rientrato presso i propri ambienti di appartenenza.
Non resta che attendere il 2 agosto.

Vai al sito

Italia – Conclusione della Visita Straordinaria di don Pèrez Godoy all’Ispettoria dell’Italia Meridionale

Dal sito dell’agenzia salesiana ANS.

***

(ANS – Napoli) – Si è conclusa ieri, lunedì 31 maggio, a Napoli, la Visita Straordinaria di don Juan Carlos Pérez Godoy, Consigliere per la Regione Mediterranea, all’Ispettoria “Beato Michele Rua” dell’Italia Meridionale (IME).

Per quattro mesi esatti, dal 31 gennaio al 31 maggio, don Pérez Godoy ha attraversato l’Italia meridionale, l’Albania e il Kosovo – le cui missioni appartengono anch’esse all’animazione e al governo dell’IME – e ha incontrato la Famiglia Salesiana attiva nelle 27 case salesiane, impegnata nella missione educativa in diversi settori di animazione pastorale con oratori, parrocchie, scuole e comunità-famiglia.

“Sono felice di aver conosciuto in maniera più approfondita quest’Ispettoria – ha dichiarato il Consigliere Regionale –. È una realtà salesiana generosa, composta da tanti ragazzi, laici e consacrati che in questo territorio dalle molteplici forme di disagio sociale si impegnano identificandosi fortemente nello spirito di Don Bosco”.

Presso la sede ispettoriale di Napoli, ieri, don Pérez Godoy, con l’ausilio dell’Ispettore IME, don Angelo Santorsola, ha incontrato tutti i Direttori delle case salesiane per presentare la relazione conclusiva della sua visita straordinaria. “Guardando in prospettiva, la missione salesiana nel Sud Italia non solo è ancora valida, ma è necessaria. In questi mesi ho avuto modo di verificare diverse espressioni di emergenze sociali e giovanili, come la disoccupazione, l’immigrazione, i disagi economici, la mancanza di reali sostegni del settore pubblico. La Chiesa rappresenta una delle poche presenze che concretamente si mobilita con azioni di aiuto e solidarietà. E in questo senso i salesiani, con il loro specifico carisma per gli ultimi e i più bisognosi, possono raccogliere tutte queste sfide e affrontarle con un unitario progetto d’azione ispettoriale e regionale”.

La giornata è terminata poi con un momento di ringraziamento e di convivialità intorno al Visitatore, “grati – come ha sottolineato don Santorsola – per averci illuminati e incoraggiati a proseguire con entusiasmo e speranza il servizio verso i giovani del Meridione”.

Vai al sito

 

Ispettoria Meridionale, a Caserta si ricorda il sacrificio di Falcone e la giornata della legalità

Dal sito dell’ispettoria Meridionale, il racconto della giornata della legalità organizzata dall’Istituto Salesiano “Sacro Cuore di Maria” di Caserta, dal comitato “Amici di Don Bosco” e dai ragazzi della comunità alloggio “Casa Pinardi” in ricordo del sacrificio del giudice Falcone.

***

Il 23 Maggio del 1992 è stata una giornata che ha cambiato la storia politica, giuridica e sociale del nostro Paese. Da quel giorno, nonostante il dolore e la distruzione causati da una criminalità organizzata senza coscienza, il sentimento di rabbia della brava gente Italiana si è trasformato in energia per alimentare un cambiamento che non si è mai più fermato. Noi Salesiani, sui quattro pilastri della Legalità (uguaglianza, pace, giustizia e libertà) abbiamo consolidato il percorso tracciato da Don Bosco: anche quest’anno non potevamo sottrarci dal commemorare il sacrificio del Giudice Borsellino e degli uomini e donne che hanno sacrificato la loro vita per il bene dello Stato.

L’ Istituto Salesiano “Sacro Cuore di Maria” di Caserta, il comitato “Amici di Don Bosco” e i ragazzi della comunità alloggio “Casa Pinardi” in occasione di questa data hanno organizzato un bellissimo evento commemorativo dal titolo “SeminiAmo legalità: Palermo chiama, l’oratorio Salesiano di Caserta risponde”. La partecipazione di molti ragazzi, dai bambini delle elementari a quelli più grandi delle superiori, e il coordinamento degli animatori ha permesso di creare un momento unico sia di ricordo che di motivazione: Caserta e i suoi giovani non si piegano all’illegalità. L’obiettivo della Giornata, riprendendo il pensiero del Direttore dell’Oratorio don Giancarlo D’Ercole, è stato quello di “fare memoria”, non intendendola come semplice ricorrenza annuale, ma come fiamma accesa da quasi trent’anni che fa luce verso un nuovo futuro più giusto.

Sono stati tanti gli ospiti d’eccezione intervenuti nel corso della giornata. Il Comandante della Squadra Mobile di Caserta Angelo Barbato, in rappresentanza del Questore di Caserta, ha presentato alla manifestazione una volante per “scortare” simbolicamente i ragazzi e ragazze dell’Oratorio che per un giorno sono stati gli uomini e donne di legge e dello Stato uccisi dalla criminalità organizzata. Al termine di questo percorso a piedi, momento di grandissima umanità è stato l’arrivo all’Oratorio e l’incontro con Don Bosco personificato da un ragazzo dell’Istituto Salesiano. La giornata è proseguita con gli allievi della scuola secondaria che hanno esposto numerosi striscioni colorati preparati nei giorni precedenti con l’aiuto degli animatori: la frase “Non li avete uccisi perché le loro idee cammineranno sulle nostre gambe” ha saputo rendere pienamente il sentimento che si respirava durante il corso della manifestazione. Gli studenti delle classi superiori hanno dedicato “Siamo Capaci”, brano scritto da Roy Paci e Giuseppe Anastasi, cantando e suonando al folto pubblico di ospiti e personalità dello Stato. Il testo racchiude tutta la voglia di rivalsa e riscatto per dire no al sistema criminale, ovunque si trovi. Successivamente agli interventi del Comandante della Squadra Mobile, del Magistrato Raffaello Magi e del Giudice Giuseppe Zullo, c’è stata l’inaugurazione dell’“Angolo della Legalità” dove i bambini delle scuole elementari hanno piantato quattro arbusti a significato dei quattro pilastri della legalità: uguaglianza, pace, giustizia e libertà.

Il grande impegno di tutti gli operatori e degli animatori, la dedizione dei giovani dell’oratorio non ha lasciato indifferenti i presenti. Infatti il Magistrato dott. Raffaello Magi ha donato, come ricordo della giornata, una copia dell’interrogatorio al primo “pentito” della storia, Tommaso Buscetta ritornato dagli Stati Uniti: il documento scritto da Giovanni Falcone, all’epoca Giudice Istruttore, ha rappresentato l’inizio al nuovo corso intrapreso dai due Giudici. Il documento sarà permanentemente esposto in Oratorio affinché le giovani generazioni possano sempre fare memoria e riflettere sulle parole di Giovanni Falcone: «si può sempre fare qualcosa».

Fulvio Mastroianni

Vai al sito

MGS Italia Meridionale, seconda edizione di “Giocat”

Dal sito di Don Bosco al Sud, il racconto della seconda edizione di Giocat, incontri di catechesi per i giovani dai 18 ai 30 anni.

***

Si è conclusa da poco la seconda edizione di GioCat, gli incontri di catechesi pensati per i giovani dai 18 ai 30 anni. Un’opportunità per continuare a camminare insieme #nelcuoredelmondo.

Da ormai oltre un anno, infatti, la pandemia ha costretto tutti a rinunciare a poter vivere esperienze di vicinanza e di insieme. Ma rinunciare a condividere la spiritualità salesiana è impossibile per noi giovani del Movimento Giovanile Salesiano dell’Ispettoria Meridionale, anche in una situazione difficile come quella dei nostri giorni. Per questo, l’esperienza di catechesi GioCat della primavera 2020 ha nuovamente visto la fedele partecipazione di tanti giovani anche per la sua seconda edizione, tenutasi da novembre 2020 ad aprile 2021. Mensilmente, giovani della nostra Ispettoria si sono ritrovati su piattaforma digitale a percorrere insieme un cammino di preghiera e riflessione incentrato proprio sulla tematica della Spiritualità giovanile Salesiana.

I ragazzi sono stati accompagnati in questo tragitto da guide che per ogni tappa hanno offerto i loro insegnamenti e le proprie esperienze di vita all’insegna della Spiritualità. Ad introdurre la tematica è stato Don Francesco Redavid, presentando una spiritualità fondata sul rapporto con se stessi, con Dio, e con gli altri. A seguire, Suor Marinella Pallonetto ha approfondito la necessità dell’incontro con Gesù, un incontro che si fonda sull’amicizia. Don Luca de Muro ha poi spiegato le basi sul senso del servizio responsabile, un servizio che si realizza con e per gli altri. E proprio in virtù del valore di insieme, Franco Corapi, Salesiano Cooperatore, si è concentrato sull’importanza della comunione ecclesiale, una comunione che va oltre le divisioni o le problematiche perché abitata dalla Grazia di Dio. La spiritualità, specialmente quella salesiana, ha inoltre bisogno di essere vissuta con gioia, ed è ciò di cui ha parlato Suor Anna Rita Cristaino. A dare conclusione a questo viaggio sono stati Katia e Vincenzo, una giovane coppia che ha visto nascere il suo amore proprio all’interno dell’ambiente salesiano e che ora ha reso la Spiritualità parte integrante nella quotidianità come famiglia.

Ma un viaggio ha anche bisogno di una colonna sonora che dia ritmo al cammino e per questo i giovani stessi hanno scelto come inno, da cui farsi accompagnare, “Cambia la mia mente”, una canzone di Davide di Lecce. In un mondo fatto di incertezze, in cui i propri drammi si intrecciano a quelli di tante altre persone, anche a grandi distanze, l’unico rifugio è il Signore. Così, vivendo al meglio la Spiritualità, colorata delle sfumature salesiane che ci contraddistinguono, noi giovani non abbiamo perso, anche stavolta, l’occasione di “incontro” con gli altri e con Dio per poter essere sempre pienamente presenti nel cuore del mondo.

Vai al sito

Italia – Attività di volontariato, laboratori e sport… Il Centro Diurno “Casa Valdocco” riparte

Dal sito dell’agenzia salesiana ANS.

***

(ANS – Torre Annunziata) – La presenza salesiana a Torre Annunziata, un comune della periferia di Napoli, rappresenta un’oasi educativa in un territorio ricco di sfide, notevolmente accresciute e aggravate, peraltro, dalla pandemia. Per questo la riapertura del Centro Diurno salesiano “Casa Valdocco”, animato dai salesiani e dai loro collaboratori laici, dopo quasi due mesi di chiusura dovuta all’emergenza Covid-19, è un raggio di speranza per quei ragazzi che più di altri hanno bisogno di una presenza amica al loro fianco.

I minori che frequentano il centro diurno vi vengono inviati dai servizi sociali dell’ambito N.30 (Comuni di Torre Annunziata, Boscoreale, Boscotrecase, Trecase), su segnalazione delle scuole e dal Servizio Sociale del Centro di Giustizia Minorile per percorsi di giustizia riparativa.

Si tratta di ragazzi quindi che hanno già dei contesti difficili alle spalle e che hanno trascorso gli ultimi mesi sperimentando ulteriori difficoltà. “Sono rimasti chiusi nelle loro case, dove spesso, in una sola stanza si tentava di seguire la Didattica a Distanza (DAD) condividendo lo stesso telefonino tra più fratelli, impossibilitati ad un confronto con i coetanei e gli educatori” spiega don Antonio Carbone, Direttore dell’opera salesiana di Torre Annunziata.

In questo anno di DAD i salesiani e i loro collaboratori laici presso Casa Valdocco hanno messo in atto tante strategie per diminuire la crescente evasione scolastica. E ora che il centro può finalmente ripartire, hanno previsto una rimodulazione delle attività e degli interventi educativi rivolti ai tantissimi ragazzi seguiti dagli operatori del Centro.

Si parte dalle 8.30 per favorire coloro che non riescono per vari motivi a partecipare alla DAD, e si continua nel pomeriggio con lo spazio studio e i laboratori.

L’aspetto innovativo della nuova fase di questo servizio è la realizzazione di una comunità educante in cui è favorita l’esperienza dell’educativa all’aperto, ulteriore a quella tradizionale al chiuso: una prospettiva di uscita dallo spazio fisico del Centro Diurno in favore di una strategia educativa in cui far confluire le esperienze sociali, culturali, sportive e di volontariato della rete territoriale.

I circa 40 ragazzi beneficiari vengono coinvolti, ad esempio, in progetti di volontariato, come pure in interventi di riqualificazione urbana. In questo modo, oltre a godere degli spazi aperti e a ricevere contenuti educativi, agiscono anche in favore della collettività.

Le attività sono le più varie e prevedono laboratori di legalità, scrittura creativa e riciclo artistico, senza dimenticare i corsi e laboratori di pizzeria, box, pasticceria, caffetteria, vela, volley, calcio, danza, rugby, piccoli lavori artistici…

Il tutto, grazie alla progettualità, ai servizi integrati e alle collaborazioni sviluppate dalla onlus “Piccoli Passi Grandi Sogni aps” appartenente alla rete di Salesiani per il Sociale APS.

Affari Italiani – I Salesiani del Redentore Bari alla guida del contrasto alla povertà educativa

Sul sito di informazione Affari Italiani è uscito un articolo sul progetto “Fare – Futuro d’Autore” di cui è capofila l’opera di Bari Redentore.

***

“FARE – Futuro d’Autore” è un progetto selezionato da “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

Ridurre i fenomeni di dispersione scolastica, intervenire efficacemente per evitare la diffusione di comportamenti criminali o devianti e soprattutto offrire ai minori prospettive concrete di recupero e di reinserimento sociale.

Questi gli obiettivi del progetto che vede l’Istituto Salesiano SS. Redentore di Bari attore capofila di una serie di attività tese a modificare i processi di trasmissione (intra ed extra familiare) della povertà educativa e della deprivazione culturale. Un modo efficace per contrastare le disuguaglianze sociali vissute da molti/e ragazzi/e, che concorrono ad accrescere le loro difficoltà nei percorsi di crescita.

A mettersi in gioco, i ragazzi e le ragazze dell’Oratorio del Redentore di Bari, quelli della Cooperativa Eughenia e dell’ITC ‘Vitale Giordano’ di Bitonto, del Liceo ‘Altiero Spinelli’ di Giovinazzo e dell’ITC Romanazzi di Bari, del Centro Diurno Polifunzionale Chiccolino di Bari, e della Cittadella del Bambino di Bitonto.

Guardando ai minori che entrano (o rischiano di entrare nel circuito penale, è necessario interrogarsi sulle origini della devianza e risalire alle carenze educative che chiamano in causa le responsabilità degli adulti.

Attraverso un lavoro di coinvolgimento e azione “tra pari” con tre scuole, l’impegno del gruppo operativo – che affiancherà l’Istituto Salesiano – sarà quello di rendere i ragazzi “a rischio” protagonisti della propria vita, per farli uscire dai contesti in cui sono costretti a vivere, contesti in genere penalizzanti per la condizione sociale generata e per la lontananza del mondo adulto che spesso guarda loro con sospetto senza riuscire a dare risposte autentiche.

Allo stesso tempo, si cercherà di favorire concretamente l’apprendimento, la sperimentazione, lo sviluppo delle capacità e, di conseguenza, la possibile costruzione di un futuro diverso.

Nel progetto sono coinvolti minori italiani e stranieri che, grazie a educatori professionisti, stanno disegnando nuove opportunità per sé stessi e per i loro coetanei.

In diverse attività laboratoriali, infatti, i ragazzi stanno acquisendo consapevolezza di sé, del proprio vissuto, del proprio profilo caratteriale; stanno imparando a trovare un terreno comune di lavoro, in cui accanto alle motivazioni individuali compaiano le aspettative per il sé e per il gruppo. In pratica, conoscersi e fare squadra sono i pilastri del cambiamento in questa prima fase.

Il progetto, che intende ridurre i fenomeni di dispersione scolastica e aumentare la fruizione di opportunità educative, renderà i territori educativamente più infrastrutturati, anche con il coinvolgimento di 200 minori.

Il progetto è stato selezionato da “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD.

Avvenire – Caserta, oratorio chiuso. È protesta

Su Avvenire, firma di Luigi Ferraiuolo, un articolo parla della chiusura dell’oratorio salesiano di Caserta, dovuta a una sentenza del tribunale: gli abitanti della zona vicina all’oratorio ne avevano chiesto la chiusura per i rumori.

***

Dietro le maglie della rete dei campetti di calcio non c’è più nessuno. È spento l’oratorio salesiano di Caserta. Spento da un’ordinanza giudiziaria che lo obbliga a installare dei pannelli fonoassorbenti estremamente costosi e irraggiungibili per le finanze dei salesiani (ma anche in conflitto con le norme urbanistiche della città). La storia comincia qualche anno fa, con alcuni vicini infastiditi dall’ultima creatura dell’istituto: una tensostruttura che fa da palazzetto sportivo coperto; uno spazio necessario, perché tutti gli altri erano all’aperto e sotto la pioggia notoriamente non si può giocare, e poi si tratta comunque di un investimento che – insieme ai campetti di calcio o di basket -, è messo a servizio dei ragazzi dell’oratorio e degli alunni delle scuole. I quali però evidentemente disturbano; così cominciano le trafile giudiziarie. Le udienze si susseguono, le decisioni sembrano giocare a rimpiattino tra ricorsi cautelari urgenti e procedimenti ordinari; ancora il prossimo 1° aprile è prevista una seduta a
Palazzo di giustizia. Intanto è arrivata la pandemia: in pratica le attività sportive sono ferme e l’oratorio sopravvive attraverso gli incontri on line, segno evidente della resilienza di oratoriani, laici e sacerdoti.

«L’oratorio di Caserta – spiega don Antonio D’Angelo, direttore dell’Istituto salesiano – da cent’anni e più offre opportunità ai giovani, ma purtroppo ora stiamo vivendo un momento critico per una serie di cause che ci impediscono di restare aperti. Una società è civile nella misura in cui è attenta ai più deboli e appunto i giovani sono una fascia debole all’interno della società, un mondo che va protetto: per loro bisogna inventarsi qualsiasi cosa, pur di offrire degli spazi per incontrarsi, per crescere in spiritualità, cultura e socializzazione». Così i casertani si sono costituiti in un Comitato civico per chiedere che l’oratorio della città – che accoglieva anche gli ultimi, quelli che non hanno nemmeno un posto per ritrovarsi – ritorni a vivere e pulsare.

«Non possiamo più attendere – interviene infatti Mauro Giaquinto, responsabile del Coordinamento cittadino a favore dell’organismo salesiano -. Ora, accanto al già esistente comitato San Giovanni Bosco di sostegno all’Istituto, è nato un gruppo specifico per chi ha a cuore l’oratorio. Rispettiamo le necessità di tutti, ma l’oratorio c’è da sempre con le sue attività sportive e faremo di tutto per far capire che non si può fermare. L’oratorio è della città intera e la gioia dei ragazzi non deve diventare un incubo». Forse la soluzione si potrebbe trovare con un po’ di buona volontà, abbandonando le carte bollate e sedendosi a un tavolo; alla fine, basterebbe regolare gli orari di apertura. La speranza dei casertani è che ci sia un giudice anche a Santa Maria Capua Vetere.

 

“Comunicare in formato social”: il workshop organizzato dalla IME per giovani e collaboratori delle case del Sud

Sono aperte le iscrizioni al WORKSHOP DELLE COMUNICAZIONI SOCIALI  /THE SOCIAL EDITION “Comunicare in formato social” organizzato dall’Ufficio comunicazione sociale dell’Ispettoria Meridionale che si terrà il 22 e 23 APRILE 2021 dalle ore 16 alle ore 19 con incontri/corsi in videoconferenza.
Quest’anno il workshop propone, ai giovani e ai collaboratori delle case salesiane del sud, 4 laboratori di formazione focalizzati alla conoscenza di software video/grafici e di attrezzature di video-ripresa utili alla creazione di contenuti SOCIAL.

LABORATORIO DI PHOTOSHOP
Fai esperienza degli strumenti base del software, gli stili e i formati visivi attualmente in voga per elaborare grafiche utili a promuovere il tuo oratorio su Facebook e Instagram.

LABORATORIO DI INDESIGN
Impari a usare il software applicato alla realizzazione di locandine, presentazioni interattive, e-book e cataloghi sfogliabili sul web.

LABORATORIO DI FINAL CUT
Approcci al software Apple per montare un video professionale pensato in modalità e formati adeguati alla fruizione su Facebook e Instagram.

LABORATORIO DI VIDEO SOCIAL
Conosci, fai pratica delle attrezzature e delle regole necessarie a girare un video efficace per le piattaforme SOCIAL.

Info e iscrizioni nella locandina:

WK2021 2.png