Bari Redentore, “Cucinare…in Libertà” è il corso gratuito per i ragazzi del quartiere con la Divella

Da Repubblica, edizione Bari.

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Si chiama “Cucinare… in Libertà” ed è il progetto curato da Divella spa e dall’Oratorio dei Salesiani di Bari. Si tratta di un corso di cucina gratuito riservato ai ragazzi delle scuole medie del quartiere Libertà, nato da una sinergia avviata lo scorso anno tra la Divella S.p.A e l’Oratorio dei salesiani di Bari, da sempre in prima linea nella lotta alla dispersione giovanile e nel contrasto dei fenomeni illegali che rischiano di coinvolgere i ragazzi del quartiere. A salire
in cattedra durante le lezioni, totalmente gratuite per i ragazzi, il corporate chef della F. Divella s.p.a Donato Carra. Il progetto che sarà presentato oggi a Palazzo di Città ha l’obiettivo di trasmettere ai ragazzi un’educazione e una cultura enogastronomica basate sui valori di sostenibilità, sovranità alimentare e benessere legato agli stili di consumo. Le lezioni impartite gratuitamente consentiranno loro di diventare professionisti consapevoli e responsabili.

Brindisi, successo per il concerto di Natale del coro polifonico “Domenico Savio”

Da Brindisi, la notizia pubblicata da Brindisi Report.

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È stato un coinvolgente concerto di Natale, quello proposto dal Coro Polifonico Giovanile “Domenico Savio” di Brindisi, formato da ragazzi, giovani e adulti dell’oratorio salesiano di Via Appia. Il coro, nato poco più di un anno fa, nel settembre 2020, nel periodo più difficile della pandemia, si è esibito per la prima volta in concerto, in presenza, nella serata di giovedì 30 dicembre nel teatro della Casa Salesiana intitolato a Don Bosco, eseguendo una selezione dei più famosi canti della tradizione natalizia e non solo.

Guidata dal giovane Andrea Panzera, la Corale Giovanile “Domenico Savio” è riuscita, nonostante le difficoltà legate all’emergenza sanitaria in atto, a preparare un bellissimo concerto di Natale, che ha regalato al pubblico presente un momento di gioia. Il concerto, presentato da Francesca Andriolo, si è svolto nel rispetto dell’attuale normativa anti Covid-19, che prevede Green Pass rafforzato e mascherine di tipo Ffp2, ed è stato trasmesso anche in diretta streaming sulla pagina Facebook e sul canale Youtube dell’oratorio salesiano.

Il brano di Luca Carboni, “O è Natale tutti i giorni”, ha aperto il concerto del coro polifonico, proseguito poi con i più celebri canti della tradizione natalizia: da “Adeste Fideles”, canto che fa rivivere l’invito degli angeli ad adorare Gesù appena nato, ad “Astro del Ciel”, canto di origine austriaca scritto nell’Ottocento da Joseph Mohr; da “Joy to the World”, canto composto nel XVIII secolo, proposto dal coro nella rielaborazione di Monsignor Marco Frisina, a “Tu scendi dalle stelle”, canto composto nel 1754 da Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, proposto anch’esso nella versione di Frisina. Tra i canti non prettamente natalizi ma suonati spesso in questo periodo, l’intensa “Heal the world”, di Michael Jackson, canzone che invita alla pace per costruire un mondo migliore ed “Happy Xmas (War is over)” di John Lennon, del 1971, nato come brano di protesta contro la guerra in Vietnam. Eseguita anche come bis la celebre “We are the world”. Al termine del concerto natalizio Andrea Panzera ha ricordato una frase importante del santo fondatore delle congregazioni dei Salesiani, Don Bosco, secondo il quale: “Un oratorio senza musica è come un corpo senz’anima”. E con il saluto del responsabile dell’oratorio salesiano, don Dino Perulli, si è conclusa la bella serata musicale.

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Il messaggio di Auguri Natalizi di Suor Chiara Cazzuola, Madre Generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice

Condividiamo la notizia proveniente da infoans.org con il messaggio di auguri da parte di Suor Chiara Cazzuola, Madre Generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice.

Carissime sorelle,

voglio raggiungervi non solo virtualmente, ma soprattutto con il cuore e la preghiera. Sì, andiamo a Mornese, come tappa sul cammino per Betlemme, già vicina. Viviamo questo momento importante nel percorso del 150° della fondazione dell’Istituto appropriandoci un po’ di quell’amore fervoroso di Madre Mazzarello, delle nostre prime sorelle e delle prime ragazze. Appropriamoci un po’ di quell’energia giovane e coraggiosa: a Mornese tutto era giovane e appena sbocciato, che trasformava in vitalità le emozioni, le relazioni, la preghiera, l’attività.

Madre Mazzarello scriveva così a suor Adele David, direttrice della casa di Bordighera, il 27 dicembre 1879:

“Ho ricevuto la vostra lettera, vi ringrazio degli auguri e delle preghiere fattemi e che io ho gradite di tutto cuore. Gesù ve le ricambi in tante ferite d’amore, ed io in ricambio ho pregato questo tenero Gesù Bambino per voi. Siete contente? Vi ho passate tutte per nome, ho detto: suor David, suor Carlotta, suor Giuseppina e suor Marietta, ho detto che vi dia la sua umiltà, il distacco da voi stesse, l’amore al patire e quella obbedienza pronta, cieca, sottomessa che aveva Lui al suo Eterno Padre, a San Giuseppe, a Maria e che praticò fino alla morte di croce. Gli ho detto che vi dia carità e quel distacco totale da quel che non è Dio, la pazienza e una perfetta rassegnazione ai voleri di Dio” (L 33).

Gli auguri di Madre Mazzarello nella sosta a Mornese, sul cammino verso Betlemme, ci incoraggino ad assumere nella vita e nella missione i tratti sempre più somiglianti a Gesù e ci rendano più consapevoli dell’evento che stiamo per celebrare.

Nel Vangelo di Luca troviamo la chiave per entrare nel mistero del Natale (cf Lc 2,12):

“Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia”.

Con questa Parola evangelica ci soffermiamo insieme davanti alla grotta.

Il Segno è un bambino! Nessuno è più debole, fragile di un neonato, bisognoso di aiuto, eppure è tutto vitalità, energia, è avvenire e potenzialità. È assolutamente “nuovo”, incontaminato. Un bambino suscita sempre meraviglia, ci sorprende.

Questo Figlio ci rivela anche la scelta di Dio di incarnarsi in un ambiente estremamente povero, in una situazione di assoluta precarietà e provvisorietà, in un contesto socialmente trascurabile, quasi ad esprimere nella assoluta semplicità della nascita la nuova creazione che in lui si realizza.

I Pastori di Betlemme accorrono per primi alla grotta. Il Salvatore si identifica con loro e li vuole alla sua culla di paglia. Hanno riconosciuto senza indugio il Segno: il Bambino, l’Atteso, il Messia, il Salvatore. Sono uomini abituati a prendersi cura del gregge, a stare con le pecore, a difenderle dai lupi e a dare la vita per loro. Sono l’icona di quello che sarà questo Bambino: il Pastore Buono, il modello della nostra spiritualità salesiana nell’azione pastorale.

Per tornare da Betlemme, da Mornese, piene della grazia e della gioia del mistero dell’Incarnazione che desideriamo tradurre in fraternità serena, oblativa, solidale e in missione condivisa e feconda, bisogna chiedere a Gesù quello che ci indica Madre Mazzarello, che insegnano i Pastori e ci suggerisce Papa Francesco.

Quando è venuto a visitarci al CG XXIV ci ha detto che Risvegliare la freschezza originaria della fecondità vocazionale dell’Istituto è una prospettiva-chiave per rispondere alle esigenze del mondo di oggi, che ha bisogno di scoprire nella vita consacrata l’annuncio di ciò che il Padre, attraverso il Figlio nello Spirito, compie con il suo amore, la sua bontà, la sua bellezza. È una sfida che ci invita a rinnovare il nostro “sì” a Dio in questo tempo, come donne e come comunità che si lasciano interpellare dal Signore e dalla realtà per diventare profezia del Vangelo e testimonianza di Cristo, del suo stile di vita.

Tra poco le nostre case risuoneranno di canti, auguri e preghiere.

Non temete – dice l’angelo- perché Oggi è nato per voi un Bambino, il Salvatore. Oggi ripete con insistenza la Liturgia del Natale. Oggi è il nostro oggi perché Dio è con noi.

Con questi sentimenti vi auguro un sereno santo Natale, nella gioia della contemplazione di questo mistero così grande e nel rendimento di grazie al Padre per la sua misericordia infinita verso un mondo che anela alla speranza e alla pace.

Torre Annunziata – I magistrati torresi in aiuto dei Salesiani Don Bosco

Dal sito TorreSette.

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Raccolta fondi dei magistrati del Tribunale di Torre Annunziata per sostenere le attività dei Salesiani Don Bosco. “La sottosezione ANM di Torre Annunziata ha organizzato la raccolta fondi ‘Più forti…Insieme’ per offrire un contributo ai Salesiani di Don Bosco che operano nel territorio”. Scrive così Gabriella Ambrosino, giudice del Tribunale di Torre Annunziata, sulla piattaforma GoFundMe, dove da pochi giorni ha lanciato l’iniziativa.

“I Salesiani di Don Bosco operano nel territorio attraverso l’Associazione Piccoli Passi Grandi Sogni, che ha fondato, tra le altre, le Comunità Alloggio Mamma Matilde e Peppino Brancati, che accolgono minori allontanati dai nuclei familiari, e il Centro Diurno Polifunzionale ‘Casa Valdocco’ che completa l’offerta educativa già presente con l’Oratorio – continua il magistrato -. Le somme raccolte verranno utilizzate per aiutare i Salesiani a rafforzare l’offerta educativa, di cura e di accoglienza di minori e giovani in difficoltà”.

La campagna, che al momento ha raccolto oltre 2.700 euro è raggiungibile al link https://gf.me/v/c/4srp/pi-forti-insieme

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Italia – 120 anni con Don Bosco e con i giovani: i salesiani a Corigliano d’Otranto

Dal sito dell’agenzia ANS.

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(ANS – Corigliano d’Otranto) – Sabato scorso, 4 dicembre 2021, l’opera salesiana di Corigliano d’Otranto ha compiuto 120 anni. Per celebrare questa ricorrenza, la comunità educativa e cittadina si è riunita per una Messa di ringraziamento a Dio, cui hanno fatto seguito altri due appuntamenti di spessore: l’inaugurazione del Centro Diurno “Buona Stoffa” – realizzato grazie al sostegno dell’Associazione di Promozione Sociale “Piccoli Passi Grandi Sogni” e a numerosi donatori coinvolti nel progetto – e della sala polifunzionale delle Polisportive Giovanili Salesiane; e, in seguito, il convegno dal titolo: “120 anni con Don Bosco e con i giovani”. Alla giornata di festa ha partecipato anche il Consigliere per la Regione Mediterranea, don Juan Carlos Pérez Godoy.

Al convegno sono intervenuti Giovanna Coccioli, responsabile laica dell’opera di Corigliano d’Otranto; il già citato don Pérez Godoy; don Angelo Santorsola, Superiore dell’Ispettoria Italia-Meridionale (IME); e Francesco Cicione, Presidente della società “Entopan”, tutti introdotti dai saluti istituzionali del Sindaco di Corigliano, Dina Manti.

Emozioni e comunione di valori, visioni e prospettive hanno caratterizzato il dialogo a più voci di un’ispirata conversazione su come il rinnovamento cristiano della società passi attraverso la concreta attuazione degli insegnamenti di Don Bosco, ponendo al centro l’educazione, l’inclusione, la realizzazione e i desideri autentici dei giovani, obiettivi messi in risalto e sostenuti anche nel documento di Mission e Vision dell’opera di Corigliano d’Otranto, approvato dal Consiglio Ispettoriale presieduto da don Santorsola.

Don Pérez Godoy ha trattato inoltre, il tema della corresponsabilità educativa di salesiani e laici, nel mondo e a Corigliano, sottolineando l’importanza della collaborazione e della ricchezza di ambienti educativi dove salesiani e laici camminano insieme condividendo valori e coerenza di cammino.

Il convegno è giunto a conclusione di una intensa giornata di eventi in cui si è respirato spirito di famiglia, gusto e sapore di casa e presenza di Dio, trasmessi da tanti educatori, in ogni ambito. L’intera giornata è stata una celebrazione di gratitudine per quanto operato nel passato, ma soprattutto di quanto si vive oggi a vantaggio della gioventù.

Don Bosco oggi gioisce, per tutta la “memoria del cuore” che ancora oggi è viva e tangibile.

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“Hai redento il mondo”: mostra di diorami nella Chiesa del Redentore Bari dal 14 al 28 novembre

Pubblichiamo il comunicato stampa della Casa di Bari Redentore.

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In Occasione della Festa di Cristo Redentore, che coincide con la domenica in cui celebriamo la  regalità universale di Gesù, la Chiesa omonima nel quartiere Libertà realizza un’esposizione di diorami. 

Un “diorama” è la plastica ambientazione in scala ridotta che ricrea scene di vario genere. I più  antichi diorami sono probabilmente quelli realizzati nella prima metà dell’Ottocento. Fra gli utilizzi più  diffusi dei diorami vi sono quelli che rappresentano scene della vita di Gesù. Quello più consueto è la  raffigurazione della nascita del Redentore. Da alcuni anni in Italia si è diffuso anche il “Presepe Pasquale” con la ricostruzione plastica di scene tratte dalla Passione di Cristo che sempre più coinvolge artisti e  appassionati del presepe. 

L’iniziativa desidera ancora una volta raccontare la storia di Gesù in maniera creativa e semplice  mettendo in risalto il grande valore della inventività e della manualità di cui i diorami sono una artistica  espressione.  

La mostra è stata possibile grazie alla disponibilità dei membri dell’Associazione Amici del Presepio  della sede di Candela-Sant’Agata di Puglia (FG) guidati dall’ottimo presidente Savino Freda che hanno  realizzato i diorami. 

La mostra si potrà visitare nella Chiesa del Redentore dal 14 al 28 novembre dalle 9 alle 12 e dalle  17 alle 20. Per informazioni: 3276341421

SPORTINSIEME nell’Ispettoria Meridionale: un percorso di attività sportive per i giovani degli oratori

E’ stato forte il desiderio di condividere insieme un’esperienza di sport educativo che potesse aiutare i nostri ambienti associativi a ritornare alla normalità dopo quasi due anni dall’inizio di questa brutta pagina.
Se c’è una cosa che abbiamo imparato durante questo tempo così particolare è che “ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca” e soprattutto “ci siamo accorti che non possiamo andare avanti ciascuno per conto suo, ma solo insieme”. (Papa Francesco).
Per questo le Polisportive Giovanili Salesiane, l’Associazione Nazionale Oratori San Paolo Italia (ANSPI), l’Ispettoria Meridionale dei Salesiani di don Bosco (CNOS Sport – IME) e l’Ispettoria Meridionale dell’Istituto Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA–IMR) hanno dato vita a “SPORTINSIEME”, un percorso di giornate di feste dello sport che, nei prossimi mesi, vedranno protagonisti migliaia di ragazzi e ragazze di Campania, Calabria, Puglia e Basilicata nati dal 2009 al 2013.
Il prossimo 16 ottobre ci ritroveremo con i nostri oratori, circoli ed associazioni sportive per programmare al meglio le attività che saranno promosse nel corso di questa bella esperienza che terminerà a maggio 2022 con due giorni dedicati alle finali.

Ed allora senza paura continuiamo “INSIEME” ad accompagnare i nostri giovani, con il nostro stile e carisma, nella loro crescita sportiva, umana e cristiana.

Ti aspettiamo! Non mancare!

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Ispettoria Meridionale, l’ufficio di comunicazione sociale offre la formazione sulla infosfera

L’ufficio di comunicazione sociale della Ispettoria Meridionale, nel mese di ottobre offre la possibilità di riflettere sui temi attuali del mondo digitale in relazione agli approcci educativi e pastorali salesiani con le nuove generazioni. Il tema centrale della formazione è l’Infosfera e verrà sviluppato in quattro incontri formativi online, ciascuno destinato e mirato ai profili specifici

– delle CEP/CATECHISTI (“L’Infosfera: una risorsa”, martedì 19 ottobre, ore 19:00-20:30);

– dei GIOVANI (“L’Infosfera, che sballo!”, giovedì 21 ottobre, ore 19:00-20:30);

– dei PARROCI (“La Chiesa digitale”, martedì 26 ottobre, ore 11:00-12:30);

– dei salesiani DIRETTORI e INCARICATI DI ORATORIO ( “Il mondo digitale”, giovedì 28 ottobre, ore 11:00-12:30).

Le suddette opportunità formative possono rappresentare per ciascun destinatario importanti occasioni di aggiornamento e confronto su TEMATICHE MOLTO ATTUALI ormai necessarie alla MISSIONE cristiana e salesiana!

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L’università degli educatori in Calabria: una scuola per costruttori di Utopia

Essere e fare l’educatore significa lavorare con i giovani, adulti, anziani, adolescenti, in comunità o in centri diurni e di aggregazione giovanile, per citare alcuni esempi. In una parola essere educatore significa prendersi cura delle persone e affiancarle alla riscoperta di se stessi e delle loro potenzialità. Sebbene sia una professione estremamente richiesta, quella dell’educatore rimane una figura ancora poco conosciuta e spesso confusa con professionalità differenti inerenti la relazione d’aiuto o addirittura improvvisata. Eppure, per la complessità della funzione e del ruolo che svolge l’educatore è necessaria una formazione mirata non solo all’acquisizione di tecniche e saperi ma soprattutto alla crescita personale e al potenziamento delle proprie abilità empatiche, comunicative e di cura.

All’interno dell’Ispettoria Salesiana Meridionale l’offerta formativa è data dall’Istituto Universitario Don Giorgio Pratesi di Soverato, in Calabria, che si dedica alla formazione degli educatori, all’interno di un territorio ricco di storia e di cultura.

L’Istituto è affiliato alla Facoltà di Scienze dell’Educazione dell’Università Pontificia Salesiana (UPS) di Roma, e anche quest’anno riapre le iscrizioni al corso di Laurea triennale in Educatore Sociale/ Professionale rilasciata dall’UPS. Al Corso di Baccalaureato possono iscriversi tutti gli studenti che hanno conseguito un titolo utile all’accesso all’Università nella propria nazione.

L’unicità, che differenzia l’Istituto Universitario Pratesi dalle altre Università, è rappresentata, oltre che nella missione educativa di stampo salesiano, nella modalità di didattica. Ciascun anno di corso è infatti articolato in otto settimane didattiche intensive distribuite nell’arco dell’anno. Si caratterizza come un percorso concepito per favorire la creazione di un clima di gruppo e familiare, come Don Bosco ha sempre tramandato, e al contempo dà la possibilità di frequenza anche agli studenti fuori sede e/o lavoratori mettendo a disposizione pernotto e ristoro.

Nella settimana di lezione lo studente può facilmente interagire con il corpo docenti, socializzare nelle aree dedicate con gli altri studenti, usufruire della biblioteca all’interno dei locali e, attraverso la figura del monitore d’aula, organizzare al meglio il proprio piano di studi, la didattica personalizzata e soprattutto sviluppare le capacità relazionali ed empatiche preziose per la professione futura.

L’Istituto Universitario Don Giorgio Pratesi vanta un legame forte con il territorio, con il mondo del non profit e con le realtà lavorative presenti. In proposito l’Istituto ha stipulato diverse convenzioni con queste realtà al fine di offrire agli studenti percorsi di tirocini qualificati e funzionali all’ingresso vero e proprio nel mondo del lavoro.

“L’istituto Pratesi è dunque una fucina nella quale studenti e studentesse affinano il loro divenire e farsi strumento di cambiamento sociale, di accoglienza della fragilità, di percorsi di crescita e liberazione condivisi in una terra in cui la centralità della persona, l’inclusione e il cambiamento culturale sono passi, non più prorogabili, di riscatto e costruzione della giustizia sociale.”

Rosa Fiore – Direttrice dell’Istituto

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Sono aperte le iscrizioni per l’anno accademico 2021/2022 presso l’Istituto Universitario Don Giorgio Pratesi di Soverato, per il conseguimento del titolo di Baccalaureato rilasciato dall’Università Pontificia Salesiana di Roma (corrispondente alla Laurea triennale, Classe L-19, secondo la classificazione italiana). Un percorso universitario, che rappresenta un’opportunità unica istituita nel territorio regionale, al quale può avere accesso qualsiasi studente che intende affacciarsi al mondo professionale col conseguimento di un titolo accademico riconosciuto.

Corso triennale in Educatore Sociale/Professionale – NO test d’ingresso

L’istituto universitario, affiliato alla Facoltà di Scienze dell’Educazione dell’Università Pontificia Salesiana di Roma, ha attivato il Corso triennale in Educatore Sociale/Professionale, il cui accesso non prevede test d’ingresso, ma è a numero predeterminato, con selezione eseguita in base alla tempistica di iscrizione.

Corso distribuito in 8 settimane didattiche intensive

L’anno accademico è articolato in 8 settimane didattiche intensive (una settimana al mese), con inizio a ottobre 2021 e conclusione a luglio 2022, ed è sostenuto da un corpo docenti formato da professori ed esperti professionisti provenienti da tutta Italia, scelti per la comprovata pregnanza nell’ambito delle scienze umane e per la condivisione della mission didattica.

Collegamento con il mondo del lavoro

È garantito il collegamento con il mondo del lavoro, fornito attraverso il tutoraggio e la supervisione del monte ore annuale di tirocinio presso servizi o strutture pubbliche e private convenzionate nel territorio di appartenenza.

Agevolazioni per gli studenti fuori sede

Gli studenti fuori sede potranno usufruire dell’ospitalità dei Salesiani (presso la sede stessa dell’Istituto Universitario), delle suore salesiane dell’Istituto Maria Ausiliatrice o di una struttura alberghiera convenzionata in Soverato.

Termine delle iscrizioni 10 ottobre.
segreteria@istitutouniversitariopratesi.it
0967-227658 – 331-7490933  Lunedì, Mercoledì e Venerdì dalle 9:00 alle 12:00

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Salesiani, Don Francesco Preite: ‘La ricerca del punto accessibile al bene’

Sul sito Affari Italiani è uscito un articolo con una intervista a don Francesco Preite, nuovo presidente di Salesiani per il Sociale.

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Don Francesco Preite, nato a Potenza 44 anni fa, nell’abbraccio riconoscente della comunità che ne ha apprezzato impegno, passione e dedizione, lascia la Direzione dell’Istituto Salesiano Redentore di Bari, per prendere la Presidenza Nazionale di “Salesiani per il Sociale APS”, la cui Assemblea lo ha eletto per il quadriennio 2021-2025.

L’azione di don Francesco, in una sorta di continua sintonia con lo spirito di FARE – Futuro d’Autore, il progetto selezionato da “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, è stata sempre tesa a ridurre i fenomeni di Povertà Educativa e di Dispersione Scolastica. Intervenendo, insieme alla comunità non solo parrocchiale, per evitare la diffusione di comportamenti criminali o devianti e soprattutto offrire ai minori prospettive concrete di recupero e di reinserimento sociale.

“Sempre per e con i giovani. Tutto quello che siamo e che facciamo, la nostra identità e la nostra missione di Associazione, è per i giovani, specialmente i più poveri”, ha dichiarato in occasione della nomina ai vertici nazionali, “Siamo una grande comunità nazionale, fatta di persone e di Enti del Terzo Settore con un buon radicamento territoriale: desidero davvero raccomandarvi di ricercare costantemente innanzitutto il dialogo con le Comunità Educative Pastorali locali ed i Comitati territoriali di riferimento. Scegliere il Sud: non come semplice luogo geografico, ma come scelta preferenziale rivolta ai più fragili, che popolano le periferie delle nostre Città, dei nostri territori, della nostra Italia”.

E poi a proposito dell’esperienza complicata sul territorio ha aggiunto: “È evidente che laddove mancano diritti, servizi, cultura educativa, il disagio è più forte ed i ragazzi sono più esposti ai pericoli. Non siamo eroi, ma siamo persone chiamate nel Buon Samaritano a rendere un servizio educativo ai giovani. Continuiamo insieme a scegliere la via dell’educazione e del servizio responsabile per costruire un pezzo di Italia con e per i giovani. Ce lo chiede Don Bosco, ce lo chiedono i giovani”.

Il quartiere Libertà di Bari fa tesoro degli stimoli di Don Francesco Preite, che ha sempre continuato a sottolineare che: “Se da una parte non mancano i segnali di una giustizia viva e tenace nella sua quotidiana funzione di presidio di legalità, dall’altra l’appartenenza mafiosa – in maniera forse ancor più pervicace – diventa per molti ragazzi una straordinaria occasione di riscatto esistenziale e sociale”.

“La sola repressione non basta – insiste – bisogna investire nella prevenzione educativa dei ragazzi. Bisogna essere capaci di dare opportunità concrete ai tutti i ragazzi, nessuno escluso, garantendo opportunità e possibilità per tutti. Il problema non è la mafia, scrive don Luigi Ciotti, intesa come organizzazione criminale quanto la mafiosità, il mare dentro cui nuota il pesce mafioso. È una questione culturale. Se non diamo ai ragazzi un mare pulito, li diamo in pasto ai clan. Questo non può essere tollerato in una società civile che ha il dovere di tutelare, proteggere, promuovere i più piccoli. Ed allora c’è bisogno di un sogno, di una visione più forte al Libertà. Un sogno che permetta ai “lupi di diventare agnelli”, e perché no, pastori: modelli positivi”.

Per don Preite bisogna agire su tre fronti: “Più scuola e formazione. Potenziare le scuole del Libertà, rendendole maggiormente attrattive e soprattutto rendere pubblica la partecipazione e l’iscrizione dei ragazzi ai Centri di Formazione Professionale. Bisogna dire basta nel rendere subordinata a progetti, la formazione professionale per i ragazzi in obbligo formativo in possesso di licenza media. L’iscrizione delle famiglie dei ragazzi alla formazione professionale deve essere libera e pubblica”.

“Sono giovani con l’intelligenza nelle mani – afferma con emozione don Francesco – ragazzi svegli e vivaci, con grande praticità ed enorme voglia di applicarsi. Non mi piace stigmatizzarli come giovani che hanno vissuto un fallimento nel tradizionale percorso scolastico, ma certamente sono arrivati da noi perché hanno avuto delle difficoltà. Ora studiano per diventare elettricisti o meccanici”.

Un approccio sociale che passa anche attraverso un’altra battaglia condotta con lungimiranza e spesso tra mille contrasti: la riqualificazione degli spazi urbani, come primo passo per creare attorno ad essi una nuova idea di comunità. E la prima occasione è stata proprio piazza Redentore, trasformata in un’isola pedonale, dopo un lungo cantiere che non si è fermato neppure un giorno durante il lockdown.

“Un passaggio cruciale per fare comprendere a tutti l’importanza del rispetto delle regole. Cosa che non riuscirà ad essere garantita dalla sola presenza di un presidio dei Vigili Urbani. Abbiamo eliminato la cancellata della chiesa, per aprirci ancora di più al quartiere, la scalinata e le panchine saranno un invito a sedersi. La nostra idea è formare educatori di strada e volontari, che possano muoversi senza soluzione di continuità fra l’oratorio e la piazza”.

E’ questa l’eredità che don Francesco Preite lascia al suo successore a Bari – nominato per il triennio 2021-2024 – don Pasquale Martino. Ispettore salesiano dell’Italia Meridionale dal 2005 al 2011 e fino ad oggi direttore salesiano della comunità di Salerno. Contestualmente l’Ispettore salesiano dell’Italia Meridionale, don Angelo Santorsola, ha nominato Incaricato dell’Oratorio di Bari Redentore, don Giuseppe Russo.

(gelormini@gmail.com)

*Video a cura di Arcangelo Pellegrino

 

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