Quinto video di invito al IX Congresso di Fatima promosso dall’ADMA

Disponibile il 5° video di presentazione del IX Congresso Internazionale di Maria Ausiliatrice che si terrà a Fatima dal 29 agosto al 1° settembre 2024.

Don Gabriel Cruz, nuovo animatore spirituale mondiale dell’ADMA e suor Lucrecia Uribe, delegata delle Figlie di Maria Ausiliatrice, invitano tutti al Congresso.

I congressi internazionali di Maria Ausiliatrice sono appuntamenti promossi dall’ADMA, ma aperti a tutta la Famiglia Salesiana che, seguendo lo spirito di Don Bosco, riconosce nella figura di Maria una mamma e una maestra.

Come Famiglia Salesiana vogliamo affidare a Maria tutti i progetti, le attività e i sogni che vogliamo vivere insieme.

Per informazioni e iscrizioni: mariaauxiliadora2024.pt.

Quarto video di invito al IX Congresso di Fatima promosso dall’ADMA

Disponibile il 4° video di presentazione del IX Congresso Internazionale di Maria Ausiliatrice che si terrà a Fatima dal 29 agosto al 1° settembre 2024.

Renato Valera, Presidente dell’ADMA Primaria, augura che tutta la Famiglia Salesiana si possa sentire parte del grande sogno di Don Bosco; un sogno così attuale per la nostra vita, ma anche per quella di tutti i nostri giovani!

Pertanto, invita tutta la Famiglia Salesiana a prendere parte al Congresso dal titolo “Io ti darò la maestra”.

I congressi internazionali di Maria Ausiliatrice sono appuntamenti promossi dall’ADMA, ma aperti a tutta la Famiglia Salesiana che, seguendo lo spirito di Don Bosco, riconosce nella figura di Maria una mamma e una maestra.

Come Famiglia Salesiana vogliamo affidare a Maria tutti i progetti, le attività e i sogni che vogliamo vivere insieme.

Per informazioni e iscrizioni:  mariaauxiliadora2024.pt

Terzo video di invito al IX Congresso di Fatima promosso dall’ADMA

Disponibile il 3° video di presentazione del IX Congresso Internazionale di Maria Ausiliatrice che si terrà a Fatima dal 29 agosto al 1° settembre 2024.

Madre Chiara Cazzuola, superiora generale dell’Istituto FMA,  ci ricorda che il Congresso:

“Avrà come obiettivo quello di risvegliare in tutta la Famiglia Salesiana la devozione a Maria. L’Ausiliatrice è una presenza viva e centrale nella vita di Don Bosco, ma anche nello svolgimento della storia e della missione della Famiglia Salesiana.  Maria è davvero la madre, l’aiuto, la Madonna dei tempi difficili come diceva don Bosco. Lei ci può aiutare nel ristabilire quel legame di armonia con il mondo e con noi stessi, a ritrovare le ragioni della Pace e a sostenere anche la nostra missione educativa con i giovani di oggi che il Signore ci dona ancora”.

Madre Chiara invita soprattutto le Figlie di Maria Ausiliatrice a partecipare a questo congresso organizzato dall’ADMA ma rivolto a tutta la Famiglia Salesiana.

Secondo video di invito al IX Congresso di Fatima promosso dall’ADMA

Dal 29 agosto al 1° settembre 2024, Fatima ospiterà il IX Congresso Internazionale di Maria Ausiliatrice promosso dall’Associazione di Maria Ausiliatrice (ADMA) e rivolto a tutti i gruppi della Famiglia Salesiana.

Esso si propone di far conoscere, approfondire e diffondere la devozione allaMadonna di Don Bosco”.

Di seguito il secondo video di presentazione del Congresso, con la partecipazione di don Antonio Marcelino dell’equipe organizzativa del Congresso.

Il tema scelto per il IX Congresso Internazionale di Maria Ausiliatrice, “Io ti darò la Maestra”, richiama il “Sogno dei nove anni” di Don Bosco, di cui quest’anno si celebra il 200° anniversario.

Partendo dal sogno, l’obiettivo è far conoscere sempre più Maria come Madre e Maestra che accompagna e guida tutta la Famiglia Salesiana nel cammino verso Gesù e verso i giovani più bisognosi.

Le iscrizioni al IX Congresso Internazionale di Maria Ausiliatrice sono già in corso. L’iscrizione può essere effettuata tramite il modulo disponibile sul sito web del congresso, dove sono disponibili anche tutti i dettagli e i costi previsti per la partecipazione.

“Camminare insieme come Famiglia Salesiana” nella Regione Mediterranea

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Genzano di Roma) – Dall’8 all’11 febbraio 2024 si è svolto a Genzano di Roma l’Incontro dei Delegati ispettoriali dei Salesiani di Don Bosco (SDB) e delle Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA) con i Rappresentanti degli altri Gruppi Famiglia Salesiana della Regione Mediterranea, secondo il programma di incontri già avviato con i Delegati delle diverse Regioni del mondo salesiano.

I partecipanti provenivano dalle Ispettorie di Italia, Portogallo e Spagna, cui va aggiunta anche la gradita presenza di suor Chantal Fert, dalla Francia. I gruppi rappresentati sono stati SDB, FMA, Salesiani Cooperatori, Exallievi/e di Don Bosco, Exallievi/e FMA, Volontarie di Don Bosco, Damas Salesianas, Disciples e Canco Nova.

“Camminare insieme come Famiglia Salesiana” è stato l’orizzonte che ha presieduto il raduno, come negli altri incontri precedenti realizzati in America, in Asia e in Europa Nord.

I momenti della riflessione e della condivisione sono stati incentrati su:

–     la situazione della Famiglia Salesiana nella regione;

–     l’ascolto del mondo e il necessario impegno sociale e politico al ritmo della Chiesa, nella consapevolezza che la Famiglia Salesiana è chiamata ad incidere nella realtà a beneficio dei giovani più bisognosi;

–     il rinnovamento dello stile dell’animazione e dell’accompagnamento;

–     la creazione di alleanze significative tra i responsabili della Famiglia Salesiana e la Pastorale Giovanile.

Hanno sostenuto l’ambiente e la riflessione il sig. Domenico Duc Nam Nguyen, SDB, Delegato Mondiale per gli Exallievi e i Salesiani Cooperatori, che ha curato i dettagli della presentazione delle persone e dei contenuti; don Joan Lluis Playà, Delegato Centrale del Rettor Maggiore per il Segretariato per la Famiglia Salesiana, che ha presentato un quadro della realtà attuale della Famiglia Salesiana nelle diverse ispettorie; Don Pascual Chávez, Rettor Maggiore Emerito della Congregazione Salesiana, che ha esortato ad assumere uno sguardo approfondito sulla realtà politica, sociale ed ecclesiale del momento attuale; suor Lelsye Sandigo e suor Lucrezia Uribe, rispettivamente Consigliera Generale FMA per la Famiglia Salesiana e Delegata Mondiale per i Salesiani Cooperatori delle FMA, che hanno guidato la riflessione sulla proposta di rinnovare l’animazione e accompagnamento; don Rafael Bejarano, membro del Settore per la Pastorale Giovanile, che ha promosso una visione di corresponsabilità condivisa tra Pastorale Giovanile e Famiglia Salesiana; e don Manolo Jiménez, Assistente Centrale delle VDB, che ha coordinato la presentazione delle esperienze e delle buone pratiche che si svolgono nelle Ispettorie e anche dei Gruppi presenti all’incontro.

L’insieme di questi elementi, coadiuvato da un clima di famiglia e di gioia e dai momenti di preghiera e condivisione informale, ha fatto sì che tutti apprezzassero l’iniziativa come un momento di vera grazia e di salesianità, chiamata a segnare il prossimo futuro della Famiglia Salesiana nella Regione.

I punti basilari delle conclusioni prodotte al termine del raduno ruotano intorno alla Missione condivisa, la Formazione iniziale e approfondita, il rapporto Famiglia Salesiana e Pastorale Giovanile e la conclusione della redazione di un sussidio del Segretariato per la Famiglia Salesiana sugli “Animatori” e “Accompagnatori”, che possa contribuire ad una rinnovata qualità del cammino della Famiglia Salesiana.

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Primo video di invito del Rettore Maggiore al IX Congresso di Fatima promosso dall’ADMA

Dal 29 agosto al 1° settembre 2024, Fatima ospiterà il IX Congresso Internazionale di Maria Ausiliatrice promosso dall’Associazione di Maria Ausiliatrice (ADMA) e rivolto a tutti i gruppi della Famiglia Salesiana.

Esso si propone di far conoscere, approfondire e diffondere la devozione allaMadonna di Don Bosco”.

Ecco il primo video di invito al Congresso di Fatima del Rettore Maggiore Cardinale Ángel Fernández Artime:

Il tema scelto per il IX Congresso Internazionale di Maria Ausiliatrice, “Io ti darò la Maestra”, richiama il “Sogno dei nove anni” di Don Bosco, di cui quest’anno si celebra il 200° anniversario.

Partendo dal sogno, l’obiettivo è far conoscere sempre più Maria come Madre e Maestra che accompagna e guida tutta la Famiglia Salesiana nel cammino verso Gesù e verso i giovani più bisognosi.

Le iscrizioni al IX Congresso Internazionale di Maria Ausiliatrice sono già in corso. L’iscrizione può essere effettuata tramite il modulo disponibile sul sito web del congresso, dove sono disponibili anche tutti i dettagli e i costi previsti per la partecipazione.

Primo ritiro del nuovo animatore spirituale dell’ADMA don Gabriel Cruz

Domenica 4 febbraio 2024, don Gabriel Cruz ha guidato il ritiro dell’ADMA Primaria per la prima volta dopo la sua nomina, avvenuta il 1° gennaio scorso, a nuovo Animatore mondiale dell’Associazione.

Ad accoglierlo, presso l’Opera Salesiana Rebaudengo di Cumiana, una numerosa “famiglia di famiglie” in cammino sotto il manto di Maria.

Il tema del ritiro, inserito nel percorso formativo dell’anno, centrato sul sogno dei 9 anni e indirizzato verso il Congresso Internazionale di Maria Ausiliatrice di Fatima (29 Agosto – 1° Settembre 2024), è stato: “Il Mistero del Nome: si conosce quello che si vive”.

È stata l’occasione per riflettere sul fatto che Dio, come ha fatto con don Bosco, chiama ciascuno di noi per nome e ci dona una missione che va vissuta nella fede e nella perseveranza, con la certezza che “a suo tempo” tutto comprenderemo.

Oltre alla catechesi, ampio spazio è stato dedicato da don Gabriel al racconto del percorso personale che lo ha condotto all’ADMA.

Con un sorriso gioioso ed una grande semplicità ci ha raccontato della sua nascita in Messico, del suo incontro con il mondo salesiano, dell’ingresso in seminario scelto “quasi per caso”, del suo desiderio di essere inviato in missione, accolto dopo 10 anni di servizio in seminario, nelle carceri e con i giovani di strada a Città del Messico, e quindi degli anni di missione in Pakistan.

Ringraziamo l’Ausiliatrice per don Gabriel e per tutti i sacerdoti, suore e laici che in tutto il mondo lavorano nel campo di missione affidato alla sua Associazione e a tutta la Famiglia Salesiana!

Concluso il Centenario della nascita della Serva di Dio Vera Grita, Salesiana Cooperatrice

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Pietra Ligure) – Dopo un anno ricco di iniziative organizzate dalla Fondazione “Vera Grita e don Gabriello Zucconi – Opera dei Tabernacoli Viventi”, insieme alla Diocesi di Savona-Noli e alla parrocchia “Maria Ausiliatrice” di Savona, si è concluso ieri, 28 gennaio, il Centenario della nascita della Serva di Dio Vera Grita, Salesiana Cooperatrice, nata a Roma il 28 gennaio 1923.

Vera Grita nasceva a Roma il 28 gennaio del 1923. La sua vita è segnata da diversi tipi di sofferenza: le difficoltà economiche della famiglia, che da Roma la costringono a trasferirsi prima in Sicilia poi a Savona; la Seconda guerra mondiale; la malattia degenerativa che dovette affrontare per molti anni.

Figlia di Amleto Grita, fotografo di professione e di Zacco Marianna della Pirrera, di nobile famiglia, Vera era la secondogenita di quattro sorelle. Per motivi economici, undicenne deve lasciare la famiglia insieme alla sorella minore Liliana, per raggiungere a Modica le zie paterne. A diciassette anni si riunisce alla famiglia che si è trasferita a Savona e qui ottiene il diploma presso l’Istituto Magistrale. Deve però rinunciare agli studi universitari, per aiutare economicamente la famiglia dopo la morte prematura del padre.

Durante il bombardamento su Savona del 1944, Vera viene travolta e calpestata dalla folla che, in fuga, cerca riparo in una galleria-rifugio: le viene diagnosticata la sindrome da schiacciamento con un danno a livello muscolare che si ripercuote su tutto l’organismo, danneggiando soprattutto i reni. Per i successivi 25 anni, Vera dovrà affrontare lunghi ricoveri ospedalieri. Le sue precarie condizioni fisiche non le impediranno di vincere un concorso come insegnante nelle scuole elementari. Andò a lavorare a Rialto, Erli, Casanova di Varazze, Deserto di Varazze e altri paesi dell’entroterra ligure, tra cui Alpicella, frazione del Comune di Varazze, che ha commemorato la Serva di Dio nel giugno del 2023.

Fu assegnata a quella sede scolastica nell’ottobre del 1959 per insegnare ai bambini della prima e seconda elementare: “Abbiamo inteso così formare una sola famiglia – scrive Vera sul registro di classe – il bambino di prima (classe), sull’esempio di Santa Teresa del Bambino Gesù, sceglie una sorellina nelle compagne della seconda classe affinché le maggiori proteggano e guidino i più piccoli e perché imparino ad amarsi scambievolmente. Ho chiesto a loro quale nome potremmo mettere sulla porta dell’aula ed Emilia, un’alunna di II classe ha suggerito così: ‘la famiglia della scuola’”. E quella scuola incominciò anche a essere chiamata dai bambini “la casa della gioia”.

Tra gli alunni di Vera vi fu don Lorenzo Caviglia, parroco molto amato da tutta la Comunità di Alpicella, prematuramente scomparso nel 2007. “Ho avuto la gioia di incontrarlo personalmente 21 anni fa nel 2002 – dice Maria Rita Scrimieri, Salesiana Cooperatrice – mentre andavo alla ricerca degli alunni di Vera per raccogliere testimonianze in vista della causa di beatificazione … Ricordava molto bene la sua maestra Vera, e ci confidò che non l’aveva dimenticata soprattutto per un particolare che da bambino aveva attirato la sua attenzione e suscitato in lui stupore: durante la via Crucis che tutti i bambini facevano con la maestra, Vera a volte si commuoveva fino a piangere”.

Ad Alpicella, il 6 ottobre 1959, Vera ebbe la sua prima esperienza mistica: “C’è una chiamata dal Cielo: il Cielo che si china su una sua creatura per donarle nella tristezza la più grande Grazia” inizia così il primo messaggio che Vera ricevette, scrisse su un foglio e custodì nel segreto del suo cuore. Vera scrisse in 13 quaderni quanto Gesù le comunicava, quaderni che sono custoditi presso la Curia di Savona e che sono stati pubblicati nel libro “Portami con te!” (Elledici, 2017).

Metà del 10° quaderno, metà del 12° e tutto il 13° sono stati scritti all’Ospedale Santa Corona di Pietra Ligure, dove Vera trascorse diversi periodi di ricovero e dove morì nel 1969.

La vita di Vera evidenzia come ella abbia attraversato questi eventi negativi affrontandoli con la forza della fede in Gesù Cristo, testimoniando così, nella sua breve e sofferta vita, una fedeltà eroica all’Amore crocifisso e risorto. Fedeltà che, al termine della sua vita terrena, il Signore ripagherà donandole il nome nuovo: Vera di Gesù. “Ti ho donato il mio Nome santo, e d’ora in poi ti chiamerai e sarai ‘Vera di Gesù’” (3.12.1968).

Il 14 dicembre 2022 la Congregazione delle Cause dei Santi ha riconosciuto la validità del Processo Diocesano della Causa di Beatificazione e Canonizzazione della Serva di Dio Vera Grita, chiusosi a Savona il 15 maggio 2022.

Alessio Roggero

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RMG – Pubblicati il Dossier Postulazione 2023 e il Poster della santità della Famiglia Salesiana 2023

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – Nella festa di San Francesco di Sales è significativo presentare il Dossier della Postulazione Generale salesiana come forte invito a rinnovare la chiamata universale alla santità così cara al vescovo di Ginevra e ripresa in forma solenne dai testi conciliari: “Muniti di salutari mezzi di una tale abbondanza e di una tale grandezza, tutti i fedeli di ogni stato e condizione sono chiamati dal Signore, ognuno per la sua via, a una santità la cui perfezione è quella stessa del Padre celeste” (Lumen gentium, 11).

“Ognuno per la sua via” recita la Lumen gentium. “Dunque, non è il caso di scoraggiarsi quando si contemplano modelli di santità che appaiono irraggiungibili” (Gaudete et exsultate n.11). La madre Chiesa ce li propone non perché cerchiamo di copiarli, ma perché ci spronino a camminare sulla via unica e specifica che il Signore ha pensato per noi. “Quello che conta è che ciascun credente discerna la propria strada e faccia emergere il meglio di sé, quanto di così personale Dio ha posto in lui (cfr 1 Cor 12,7)” (Ibidem).

Occorre esprimere profonda gratitudine e lode a Dio per la santità già riconosciuta nella Famiglia Salesiana di Don Bosco e per quella in via di riconoscimento. L’esito di una Causa di Beatificazione e di Canonizzazione è un evento di straordinaria rilevanza e valenza ecclesiale. Si tratta infatti di operare un discernimento sulla fama di santità di un battezzato, che ha vissuto le beatitudini evangeliche in grado eroico o che ha dato la vita per Cristo.

Da Don Bosco fino ai nostri giorni è attestata una tradizione di santità cui merita dare attenzione, perché incarnazione del carisma che da lui ha avuto origine e che si è espresso in una pluralità di stati di vita e di forme. Si tratta di uomini e donne, giovani e adulti, consacrati e laici, vescovi e missionari che in contesti storici, culturali, sociali diversi nel tempo e nello spazio hanno fatto brillare di singolare luce il carisma salesiano, rappresentando un patrimonio che svolge un ruolo efficace nella vita e nella comunità dei credenti e per gli uomini di buona volontà.

La Postulazione salesiana interessa 173 tra Santi (10), Beati (117), Venerabili (20), Servi di Dio (26). Le Cause seguite direttamente dalla Postulazione sono 58 (più 5 extra).

Il Dossier, ricorda il Postulatore Generale per le Cause dei Santi della Famiglia Salesiana, don Pierluigi Cameroni, dopo aver riportato l’elenco e lo stato di ogni Causa, presenta gli eventi del 2023, tra i quali si distingue il III Seminario di promozione delle Cause nella Famiglia salesiana, celebratosi a Torino dal 6 al 10 settembre con oltre 80 partecipanti.

Inoltre, meritano di essere ricordati:

11 gennaio 2023: validità giuridica dell’inchiesta diocesana per la Causa del Servo di Dio Mons. Giuseppe Cognata, (Agrigento 14 ottobre 1885 – Pellaro 22 luglio 1972) della Pia Società di san Francesco di Sales, Vescovo Titolare di Farsalo, già Vescovo di Bova, Fondatore dell’Istituto delle Salesiane Oblate del Sacro Cuore.

23 marzo 2023: il Santo Padre Francesco ha autorizzato il Dicastero delle Cause dei Santi a promulgare il Decreto riguardante le virtù eroiche del Servo di Dio Carlo Crespi Croci, Sacerdote professo della Società Salesiana di S. Giovanni Bosco; nato il 29 maggio 1891 a Legnano (Italia) e morto il 30 aprile 1982 a Cuenca (Ecuador).

28 marzo 2023: i Consultori storici del Dicastero hanno espresso voti affermativi in merito alla Positio super martyrio dei Servi di Dio Giovanni Świerc e VIII Compagni, Sacerdoti Professi della Società di San Francesco di Sales.

30 marzo 2023: la Consulta medica del Dicastero ha dato parere positivo al presunto miracolo attribuito all’intercessione del Venerabile Camille Costa de Beauregard Sacerdote diocesano (1841-1910), occorso al bambino René Jacquemond, per guarigione da «cheratocongiuntivite intensa con smerigliatura della cornea, forte iniezione pericheratica, arrossamento e iniezione delle congiuntiva, fotofobia e lacrimazione dell’occhio destro per trauma violento da agente vegetale-bardana» (1910).

22 giugno 2023: il Sommo Pontefice ha autorizzato il Dicastero delle Cause dei Santi a promulgare il Decreto riguardante le virtù eroiche del Servo di Dio Antônio de Almeida Lustosa, della Società Salesiana di San Giovanni Bosco, Arcivescovo di Fortaleza; nato l’11 febbraio 1886 a São João del Rei (Brasile) e morto il 14 agosto 1974 a Carpina (Brasile);

19 settembre 2023: è stato consegnata presso il Dicastero la Positio super Vita, Virtutibus et Fama Sanctitatis del Servo di Dio Costantino Vendrame, Sacerdote Professo della Società di San Giovanni Bosco.

19 ottobre 2023: il Congresso peculiare dei Teologi del Dicastero ha dato voto positivo al presunto miracolo attribuito all’intercessione del Venerabile Camille Costa de Beauregard (1841-1910), Sacerdote diocesano.

Infine, viene richiamato l’impegno a diffondere la conoscenza, l’imitazione e l’intercessione dei membri della Famiglia Salesiana candidati alla santità, valorizzando e curando diversi aspetti: liturgico-celebrativo, spirituale, pastorale, ecclesiale, educativo, culturale, storico, sociale, missionario…

A fondo pagina è possibile scaricare il Dossier della Postulazione – in italiano, inglese, spagnolo, francese e portoghese – aggiornato al 31 dicembre 2023. È altresì possibile scaricare il Poster della santità della Famiglia Salesiana 2023 progettato e realizzato dal grafico Andrea Cugini.

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Le Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana approfondiscono l’attualità del Sogno dei Nove Anni

Dall’agenzia ANS.

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Venerdì 19 gennaio le Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana 2024 sono state dedicate ad un confronto stringente sull’attualità del Sogno dei Nove Anni. Dopo l’inquadramento generale offerto dal Rettor Maggiore nella prima giornata, i quasi 400 partecipanti in presenza a Valdocco (insieme con i 4.000 collegati online) hanno ascoltato testimonianze scelte per comprendere come tradurre nei fatti il contenuto della Strenna. Oltre all’ascolto, anche l’esperienza tangibile delle origini mediante le visite, nel pomeriggio, ai luoghi dove è sorta l’opera di Don Bosco, è stata parte costitutiva di questa giornata.

La mattina si è aperta con una presentazione video della vita di Mons. Giuseppe Cognata, SDB, fondatore delle Salesiane Oblate del Sacro Cuore di Gesù (SOSC): un doveroso omaggio alla ricorrenza di un anno dalla dichiarazione di validità giuridica, da parte del Dicastero per le Cause dei Santi, del processo per la beatificazione del vescovo di Bova (11 gennaio 2023), ma anche l’ esempio di come la risposta ai bisogni di una popolazione abbandonata a sé dal punto di vista spirituale abbia trovato risposta generosa secondo Don Bosco, affidandosi al sogno della creazione, nel periodo fra le due guerre, di una comunità di religiose dedicata ai più poveri nella Calabria.

Tulio Lucca, dell’Associazione di Maria Ausiliatrice, (ADMA) ha poi presentato i quattro protagonisti della tavola rotonda: don Bruno Ferrero, Emilde Cuda (Argentina), don Rafael Bejarano (Colombia) e Blažka Nerkac (Slovenia). A loro il compito di presentare considerazioni ad ampio raggio sul tema del Sogno dei Nove Anni e in seguito di rispondere a una domanda mirata da parte del moderatore.

Molto commossa e coinvolgente la riflessione del Direttore del Bollettino Salesiano d’Italia, don Ferrero. “La vocazione è la cosa più importante che esiste” ha premesso, e quella di Don Bosco deve essere considerata nel contesto in cui si manifestò. “La sua famiglia era povera, la casa dove abitavano era poco più che una tettoia per ripararsi la notte”. Mamma Margherita era pressata dalle difficoltà economiche ed era stata chiamata anche davanti al giudice per qualche debito in corso. Giovannino venne raggiunto da una chiamata che sembra estrarlo da quel contesto per aprirgli una prospettiva assolutamente diversa. Non è una chiamata con possibilità di sottrarsi. Come racconta don Giovanni Battista Lemoyne, primo biografo di Don Bosco, l’avverbio usato per descrivere il tono con cui nel sogno Gesù si esprime è “imperiosamente”: e il ragazzino si mette in movimento, obbedisce al comando “seguimi” senza la certezza del dove. Con il metodo di Maria, tenerezza e mansuetudine, si avvia nel deserto dei giovani del suo tempo. Un deserto che oggi è fatto di aridità dei sentimenti.

Il cammino è faticoso, a volte delude, ma il giovane prete non disarma: come per pagare le spese per i suoi studi andava chiedendo la carità di cibo da portare alla dispensa del seminario, così ha continuato a elemosinare le risorse per servire i suoi ragazzi. Con la stessa modalità di stendere la mano, per loro ha costruito l’oratorio di Valdocco e la Casa di Maria Ausiliatrice. Per questo volgendosi ai presenti, don Ferrero ha raccomandato:

“Ricordiamoci che tutte le volte che entriamo nella basilica dell’Ausiliatrice entriamo nel sogno di Don Bosco. Sappiate che in quel sogno c’eravate anche voi. Quel che ha scritto per descriverlo lo ha fatto per noi”.

Dal passato dal presente, dalla dimensione educativa a quella sociale. Emilde Cuda, docente di scienze politiche e teologa, capo ufficio della Pontificia Commissione per l’America Latina, ha insistito sullo stretto rapporto fra il “sogno” per ciascuno di divenire “immagine di Dio”, all’impegno collettivo di costruire la speranza. È in corso un vasto processo di dialogo fra i giovani universitari di tutti i continenti, voluto dal Papa, proprio per far emergere i loro sogni. Ma ci sono situazioni – come quella espressa da uno studente di Haiti che in un’assemblea ripeteva “non posso sognare” – in cui manca il fondamento della dignità umana. “Non si può vivere senza sognare” ha ribadito la professoressa Cuda, “mentre osserviamo che tecnologie, mondi virtuali e consumismo propongono di andare in direzione di quella che è – come bene descrive lo stesso Francesco con un ossimoro – una comunità individualista”.

Don Bejarano, del Settore per la Pastorale Giovanile, ha sviluppato la sua riflessione sugli aspetti del diventare “umili, forti e robusti”: è un vero e proprio “piano programmatico” per l’intera Famiglia Salesiana. Alla luce del magistero di papa Francesco, esso si rende capace di andare anche oltre l’ambito del carisma di Don Bosco per diventare stile e strategia dell’intera Chiesa contemporanea. Laddove si manifestano delle “crepe”, il richiamo a “Giovannino del sogno” consente di provvedere alla saldatura: personalismo, genericismo, attivismo, disintegrazione, improvvisazione sono fenditure del servizio ai giovani che si curano con la comunità, il confronto, lo studio, la condivisione. Progettare insieme e non assemblare risposte diverse, per non trovarsi con un modello che unisce artificiosamente intenzioni divergenti, è la sfida di questo momento.

Blažka Merkac, collaboratrice delle Figlie di Maria Ausiliatrice con compiti educativi con i giovani in maggiore difficoltà, ha presentato la sua esperienza come esemplificazione del cammino che possono compiere anche i laici avvolti dal carisma salesiano. A lei è accaduto che tutto sia nato da un campo estivo ispirato alla vita di Laura Vicuña: un semplice invito è diventato vocazione, passando attraverso l’intervento di più di un “pastore” che “mi ha guidato lasciandomi comunque la libertà di scegliere, alla fine, quale strada seguire”. Una suora ha riconosciuto in lei un cuore salesiano. Il difficile equilibrio fra rispetto della persona e il suo bisogno di essere aiutata ad orientarsi nella vita è la qualità dell’educatore, che i ragazzi sanno cogliere: “Apprezzano l’onestà, l’autenticità, il non essere falsi. Riconoscono immediatamente chi è con e per loro” ha sottolineato.

Le Figlie di Maria Ausiliatrice sono state al centro anche della successiva testimonianza video del gruppo degli Exallievi FMA. “Mani nel mondo, radici nel cuore” la frase (e il gesto) che rappresentano lo spirito di Madre Mazzarello declinato anche nel presente. Quando don Filippo Rinaldi pose la pietra fondante di questa associazione, si individuò il terreno di azione nell’attività formativa, nella cura sanitaria, in tutto ciò che oggi è considerato attuazione dei diritti umani. Sull’esempio di Mamma Margherita, colei che non solo riconobbe nel sogno di Giovanni la vocazione, ma che aiutò anche ad accoglierla.

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