Italia – Il Rettor Maggiore rende omaggio a Castelnuovo Don Bosco, la collina della benedizione

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Torino) – Il 16 agosto 2023, a Castelnuovo Don Bosco, a Colle Don Bosco, molti giovani provenienti da diverse parti del mondo (Hong Kong, Ungheria, Nicaragua, Italia, Filippine, etc…) e pellegrini, amici e benefattori, hanno partecipato alle celebrazioni del 208° anniversario della nascita di Don Bosco. Don Ezio Orsini, Rettore della Basilica, ha dato il benvenuto al Rettor Maggiore, ai concelebranti, ai giovani e ai fedeli presenti alla celebrazione.

“Nessuno ha chiamato nessuno, è stato il cuore di ciascuno a portarci tutti qua”, con queste parole il Rettor Maggiore Don Ángel Fernández Artime ha dato inizio all’omelia nella basilica di Colle Don Bosco dove ha presieduto la Santa Messa, come tradizionalmente accade ogni anno, per festeggiare insieme a centinaia di pellegrini il 208° anniversario della nascita del nostro Padre Don Giovanni Bosco.

“Il Signore – ha detto il Rettor Maggiore – ha scelto questa povera collina, un luogo allora sconosciuto, per far nascere Giovannino Bosco, come Egli stesso aveva scelto di nascere in un angolo sperduto della Palestina […] per questo noi oggi siamo qui… non per adorare una persona, ma per ringraziare Dio per il regalo di Don Bosco”.

Le cose che vengono da Dio durano nel tempo, e così non è mancato il riferimento ai 200 anni del sogno dei nove anni che ci apprestiamo a celebrare nel 2024 seguendo il tema offerto dal Rettor Maggiore: “Il sogno che fa sognare: un cuore che trasforma i “lupi” in “agnelli””. In questo sogno c’è posto per tutti, ha detto il X Successore di Don Bosco facendo riferimento alle parole che Papa Francesco ha rivolto ai giovani radunati a Lisbona nei giorni scorsi dicendo che “nella Chiesa tutti abbiamo un posto”.

La celebrazione si è conclusa con i ringraziamenti di don Thathireddy, il Direttore di Colle Don Bosco, al Rettor Maggiore e alle autorità presenti: l’ispettore di ICP, don Leonardo Mancini, l’ispettore d’Ungheria don Fr. János Andrásfalvy, l’ex-ispettore di ILE don Giuliano Giacomazzi e i sindaci di Riva presso Chieri (Sig. Lodovico Gillio), Buttigliera (Sig. Guido Fausone), Capriglio (consigliere Sig. Paolo), il comandante di Castelnuovo Don Bosco (Sig. Biagio Walter Lanza) e il sindaco di Castelnuovo Don Bosco (Sig. Antonio Rago). Quest’ultimo ha portato i ringraziamenti dei cittadini della zona al Rettor Maggiore insieme agli auguri per la nomina cardinalizia che il Santo Padre gli conferirà il 30 settembre.

In preparazione al bicentenario del sogno dei nove anni, la comunità di Colle Don Bosco ha riprodotto il probabile volto di Don Bosco a 9 anni utilizzando l’intelligenza artificiale. Il poster con l’immagine di Giovannino è stato presentato dal Rettor Maggiore al termine dell’Eucaristia.

RMG – In preparazione al Tempo del Creato (1° settembre – 4 ottobre 2023)

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – Manca poco all’avvio del Tempo del Creato 2023. La Famiglia Salesiana si prepara a questo momento importante insieme al Papa. Nel suo Messaggio per la Giornata Mondiale di Preghiera per la Cura del Creato, del 13 maggio scorso, Papa Francesco ha invitato tutti ad unirsi al fiume della giustizia e della pace: “Che scorrano la giustizia e la pace” è il tema del Tempo ecumenico del Creato 2023, ispirato dalle parole del profeta Amos: ‘Come le acque scorra il diritto e la giustizia come un torrente perenne’”.

Il tempo del Creato ricorda che il mondo ha bisogno di pace e di giustizia, quelle autentiche, che solo da Dio possono derivare, e dalla giusta relazione di ogni persona con Lui, con l’umanità e con la natura: solo così la giustizia e la pace possono scorrere, come una corrente inesauribile di acqua pura, che nutre l’umanità e tutte le creature.

Purtroppo, il consumismo rapace, alimentato da cuori egoisti, stravolge il ciclo dell’acqua del pianeta. “L’uso sfrenato di combustibili fossili e l’abbattimento delle foreste stanno creando un innalzamento delle temperature e provocando gravi siccità. Spaventose carenze idriche affliggono sempre più le nostre abitazioni, dalle piccole comunità rurali alle grandi metropoli. Inoltre, industrie predatorie stanno esaurendo e inquinando le nostre fonti di acqua potabile con pratiche estreme come la fratturazione idraulica per l’estrazione di petrolio e gas, i progetti di mega-estrazione incontrollata e l’allevamento intensivo di animali. ‘Sorella acqua’, come la chiama San Francesco, viene saccheggiata e trasformata in ‘merce soggetta alle leggi del mercato’” scrive Papa Francesco nel medesimo messaggio.

“Ma un mondo più giusto è possibile, e dipende anche da noi, da ciascuno di noi: non perdiamo l’occasione di crearlo! Trasformiamo i nostri cuori, i nostri stili di vita e le politiche pubbliche che governano le nostre società! I nostri cuori oggi non sono in armonia, non battono insieme nella giustizia e nella pace. Ascoltiamo pertanto l’appello a stare a fianco delle vittime dell’ingiustizia ambientale e climatica, e a porre fine a questa insensata guerra al creato” afferma la dott.ssa Chiang, Referente del Settore per la Pastorale Giovanile per l’ambito dell’ecologia integrale.

Che prosegue poi: “Facciamo sì che i nostri cuori battano insieme, con il battito del cuore del creato e del cuore di Dio. Non c’è redenzione senza creazione: il papa ci ricorda che il Redentore è il Creatore”.

“La creazione si riferisce al misterioso e magnifico atto di Dio di creare questo maestoso e bellissimo pianeta e questo universo dal nulla, e anche al risultato di quell’azione, tuttora in corso, che sperimentiamo come un dono inesauribile. Durante la liturgia e la preghiera personale nella ‘grande cattedrale del creato’, ricordiamo il Grande Artista che crea tanta bellezza e riflettiamo sul mistero della scelta amorosa di creare il cosmo”ha affermato ancora il Pontefice.

“Collaboriamo alla continua creazione di Dio attraverso scelte positive! Alziamo la voce per fermare questa ingiustizia verso i poveri e verso i nostri figli, che subiranno gli impatti peggiori del cambiamento climatico. Prendiamoci cura, come ci insegna Don Bosco, dei nostri giovani e del loro futuro!” conclude la dott.ssa Chiang.

Per partecipare attivamente al Tempo del Creato, scarica la guida preparata dal Movimento Laudato Si’ in 6 lingue – https://drive.google.com/drive/folders/1sZDuaTiWwq9Ky1Dif9kR8BB1xnBQyapQ – e visualizza il sito web: https://seasonofcreation.org

 

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Italia – Al via la quinta edizione della Scuola di Accompagnamento Spirituale Salesiano

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Torino) – Questa settimana inizia a Valdocco la quinta edizione della Scuola di Accompagnamento Spirituale Salesiano, per i salesiani di lingua italiana e spagnola, che proseguirà fino al prossimo 23 settembre. Saranno presenti un totale di 24 salesiani di 15 Ispettorie e Visitatorie (BRE, ECU, BBH, COB, PER, MEG-CRESCO, CAM, INE, ICP, MOR, RMG, KOR, INH, ANG, MOZ), provenienti da 13 Paesi e da 6 diverse Regioni della Congregazione.

Per fornire alcuni dati statistici, si sottolinea che l’età media dei partecipanti è di 45 anni e che per la prima volta partecipano alla Scuola di Accompagnamento Spirituale anche 6 salesiani coadiutori (quattro partecipanti e due facilitatori).

Ad oggi, i salesiani che hanno partecipato alla Scuola sono stati in totale 147, di cui 68 di lingua inglese e 79 di lingua italiana-spagnola-portoghese, provenienti da 59 Ispettorie, di tutte le Regioni (Africa-Madagascar, Asia Sud, Mediterranea, Asia Est-Oceania, America Cono Sud, Interamerica, Europa Centro-Nord) e da 2 centri regionali di formazione (il “Don Bosco Renewal Center” di Bangalore – DBRC – in India e il Centro Salesiano di Formazione per l’Africa e Madagascar – SAFCAM – di Nairobi, Kenya).

I partecipanti hanno dato un feedback positivo sulla Scuola. Per loro, infatti, non è solo un seminario o un momento di formazione, ma un’esperienza. Anche gli Ispettori hanno dato un parere positivo sul modo in cui i partecipanti mettono in pratica ciò che hanno imparato alla Scuola, che è un impegno che devono assumersi partecipandovi.

L’auspicio è che i partecipanti, i facilitatori e il personale di supporto possano vivere un’esperienza piena di grazia durante tutta la durata della Scuola, che sarà coordinata dal salesiano coadiutore Raymond Callo, del Settore per la Formazione, e da don Fabio Attard e guidata da don Ivo Coelho, Consigliere Generale per la Formazione.

Il prossimo anno, nei mesi di agosto e settembre 2024, si prevede di poter offrire la Scuola di Accompagnamento Spirituale Salesiano alle Ispettorie francofone.

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Italia – Visita di don Stefano Martoglio, Vicario del Rettor Maggiore, ai nuovi missionari e agli studenti del primo anno in casa Zeffirino Namuncurà a Roma

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – Molto gradita è stata la visita di don Stefano Martoglio, Vicario del Rettor Maggiore, martedì 22 agosto, alla casa Zeffirino Namuncurà, in via della Bufalotta 550, Roma. In questo periodo la comunità salesiana ospita il gruppo di nuovi missionari che si preparano al mandato da parte del Rettor Maggiore, con la consegna del crocifisso, l’ultima domenica di settembre a Valdocco, nella 154ª spedizione missionaria. Il loro corso è iniziato il 20 agosto e dal 2 settembre continuerà sui luoghi salesiani del Piemonte.

Insieme a loro, don Martoglio ha incontrato i confratelli della comunità, dove c’è già un nutrito gruppo che sta studiando la lingua italiana in vista dell’anno formativo e accademico che inizierà tra poco più di un mese, in questa stessa comunità e all’UPS. I nuovi arrivati provengono dalle seguenti Ispettorie e Visitatorie: AFC, AFE, AGL, BBH, BMA, HAI, INN, INS, KOR, MDG, POR, TZA, ZMB.

Nel momento di dialogo con gli oltre 40 giovani confratelli, il Vicario del Rettor Maggiore ha messo in evidenza l’universalità della Congregazione che i due gruppi insieme rappresentano: da una parte chi si prepara a iniziare la vita missionaria in tanti Paesi all’interno delle 7 Regioni e dall’altra chi, da tanti Paesi di queste stesse Regioni, è qui a Roma per un tempo di formazione specifica. Questa universalità della Chiesa e della Congregazione è già in sé un grande dono e un aspetto originale e imprescindibile dell’essere salesiani di Don Bosco, mentre ci si avvicina all’assemblea del sinodo sulla sinodalità nella Chiesa, al 200° anniversario del sogno dei nove anni nel 2024 e al Giubileo del 2025, che sarà anche l’anno del 29° Capitolo Generale e il 150° della prima spedizione missionaria. Non sono soltanto ricorrenze: sono segni del cammino verso cui ci guida lo Spirito e che i giovani, la Chiesa e il mondo si attendono dai salesiani, che hanno per carisma questa apertura a tutti. Un’apertura che Papa Francesco ha fortemente richiamato durante la Giornata Mondiale della Gioventù a Lisbona, che ha visto una presenza forte e attiva del Movimento Giovanile Salesiano, altro segno di questa stessa universalità.

Don Martoglio ha anche evidenziato come qualcosa di nuovo, potenzialmente ricco per far crescere e diffondere il carisma salesiano, è la compresenza sotto lo stesso tetto di Postulazione e Comunità studenti di Teologia. La casa Zeffirino Namuncurà è infatti la sede della Postulazione per le cause dei Santi. Una delle ragioni della sua visita è stata la supervisione dei lavori in corso per la sistemazione definitiva dei locali che ospiteranno qui in via della Bufalotta 550 uffici, archivi e biblioteca della Postulazione a partire dal prossimo autunno.  Avere qui studenti di Teologia da 26 Ispettorie, in una comunità che conta 27 Paesi di provenienza è una grazia notevolissima. È sinodalità, è camminare insieme tra chi ha vissuto fino all’eroismo il suo amore per Dio e per i fratelli e chi ora si focalizza proprio sul mistero di questo amore: una sintonia che può produrre frutti di grande valore già qui in Roma e ancor più quando si ritornerà in patria.

Nel tempo dedicato a domande e risposte si è avuto modo di comprendere meglio quale sarà il cammino della Congregazione dei prossimi mesi, dopo la creazione a Cardinale del Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime.

Don Martoglio ha avuto modo di visitare anche un altro settore al terzo piano, in fase di ristrutturazione per consentire alla comunità di avere quegli ambienti necessari per le attività della casa di formazione ancora mancanti.  Oltre alle due finalità a cui già ci si è riferiti, cioè Postulazione e comunità internazionale di studenti di Teologia, la casa Zeffirino Namuncurà si sta attrezzando per offrire un servizio di ospitalità, limitatamente a camere e ambienti disponibili, come ora sta facendo per il corso dei nuovi missionari.

Annunciato il tema della Strenna del Rettor Maggiore per il 2024: «Il sogno che fa sognare». Un cuore che trasforma i “lupi” in “agnelli”

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – Nel 2024 la Famiglia Salesiana di tutto il mondo celebrerà il secondo centenario del sogno che Giovannino Bosco – il futuro Don Bosco – fece nel 1824, all’età di nove anni. Di fatto esso è molto conosciuto nella Famiglia Salesiana come “il sogno dei nove anni”. Per questo motivo il Rettor Maggiore dei Salesiani di Don Bosco, Padre e Centro di Unità della Famiglia Salesiana, ha deciso di dedicare a tale sogno il tema della Strenna per il 2024, e come ogni anno, a conclusione della sessione plenaria estiva del Consiglio Generale, ha annunciato il motto che la ispirerà: «Il sogno che fa sognare». Un cuore che trasforma i “lupi” in “agnelli”.

Il testo completo della presentazione del tema della Strenna per il 2024 è disponibile in cinque lingue. Qui si può scaricare il tema in italiano:

Scarica la brochure

 

RMG – Una nuova presenza salesiana in Africa: in Botswana

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – “Lo scorso 18 luglio il Rettore Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, con il consenso del suo Consiglio, ha approvato l’apertura di una nuova presenza in Botswana”, ha annunciato don Alfred Maravilla, Consigliere Generale per le Missioni.

Tutto è iniziato quando Mons. Anthony Pascal Rebello, SVD, vescovo di Francistown, in Botswana, ha invitato don Eustace Siame, salesiano dello Zambia, a predicare un ritiro per i cattolici della sua diocesi, nel 2022. Successivamente ha invitato il Superiore della Visitatoria ZMB ad avviare una presenza nella sua diocesi.

L’8-9 febbraio 2023, appena dopo il suo insediamento come Superiore della Visitatoria ZMB, Don Michael Mbandama, ha effettuato la prima visita nel Paese, accompagnato da due salesiani.

Durante la sua visita in Italia, il 19 giugno 2023, Mons. Rebello ha incontrato il Rettor Maggiore, Don Á.F. Artime, nella Casa Madre salesiana di Valdocco, a Torino. “Siamo disposti ad accettare il suo invito a lavorare con i giovani poveri del Botswana”, ha assicurato il Rettore Maggiore a Mons. Rebello.

“Il Botswana è un paese benestante dell’Africa. E la richiesta di Mons. Rebello ai salesiani è soprattutto prendersi cura dei giovani marginalizzati, avviando un centro giovanile, perché anche in Botswana ci sono ragazzi poveri e marginalizzati. Ci chiede anche di lavorare con gli immigrati clandestini detenuti nel centro di detenzione di Gerald e di prenderci cura del centro per le Messe (Mass Centre) a Monarch ed eventualmente trasformarlo in una parrocchia” ha spiegato don Maravilla.

“La nuova presenza in Botswana ci aiuterà come salesiani, perché saremo costretti a ripensare a ciò che abbiamo sempre fatto in Africa” aggiunge da parte sua don Alphonse Owoudou, Consigliere per la Regione Africa e Madagascar. “Il Botswana ci costringerà a chiederci cosa possiamo offrire ai giovani che ancora non hanno o che non gli è assicurato dallo Stato. Quindi ci farà lanciare delle belle iniziative nuove”.

A novembre don Maravilla visiterà il Bostwana insieme al Superiore di ZMB, e l’arrivo del primo gruppo di salesiani è previsto per il 2024. “Il Rettore Maggiore ha chiesto alla Visitatoria ZMB di preparare e inviare il primo gruppo di salesiani. Altre riorganizzazioni giuridiche potrebbero essere fatte in futuro, perché cinque Paesi in una Visitatoria la renderebbero una circoscrizione troppo grande”, ha concluso, infine, don Maravilla.

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Università Pontificia Salesiana, nuovo corso di laurea in Terzo Settore

Pubblichiamo il comunicato dell’Università Pontificia Salesiana.

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L’Università Pontificia Salesiana, dal prossimo anno accademico 2023/24, avvia una nuova proposta formativa con l’obiettivo di preparare operatori e dirigenti qualificati ad affrontare le sfide connesse alla recente riforma del Terzo Settore.

Una proposta che mira a formare figure professionali che operano o opereranno nel mondo delle Organizzazioni di volontariato, delle Associazioni di promozione sociale, delle Fondazioni, delle Reti di secondo livello e delle Realtà imprenditoriali del Terzo Settore, come le imprese sociali e le cooperative sociali.

Particolare attenzione verrà rivolta anche a quegli operatori, dirigenti, economi che lavorano o lavoreranno nel mondo degli Enti religiosi, che attraverso le proprie opere svolgono attività di interesse generale anche mediante la costituzione di specifici “rami” dedicati al Terzo Settore.

Operare nell’ambito dell’economia sociale richiede, oggi più che mai, di coniugare competenze che tradizionalmente sono offerte attraverso percorsi accademici distinti, come quello etico-umanistico, economico, giuridico, aziendale, della progettazione sociale e altri ancora.

La novità del nuovo corso di laurea in Terzo settore è quindi proprio quella di sviluppare, in un unico percorso, conoscenze e competenze nella cultura del bene comune e del volontariato, nell’amministrazione, gestione e rendicontazione, nella progettazione sociale e nel fund raising, nella pianificazione fiscale e finanziaria degli enti.

Il percorso formativo si articola in:

Speciale attenzione è accordata al collegamento tra la formazione accademica e i modelli operativi e gestionali degli enti religiosi e del terzo settore grazie a un programma di tirocini che vede il coinvolgimento degli studenti nelle attività delle più importanti realtà del terzo settore e delle opere svolte dagli enti religiosi.

Informazioni:
email: terzosettore@unisal.it
tel.: 06 87290229

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Ucraina – Un’estate tra campi e oratori per i minori sfollati e rifugiati

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Kiev) – La guerra in Ucraina dura ormai da oltre 500 giorni. Molte famiglie stanno approfittando dell’estate per tornare nelle loro città d’origine e ricongiungersi con i propri familiari, ma milioni di rifugiati e sfollati non possono farlo a causa del pericolo dei bombardamenti. I bambini, che soffrono maggiormente per la separazione dalle famiglie e per i traumi dell’invasione russa, hanno l’opportunità in queste settimane di partecipare a numerosi campi estivi organizzati dai salesiani sia in Ucraina, sia nei Paesi che ospitano i rifugiati ucraini.

Polonia, Slovacchia, Ucraina, Italia… sono solo alcuni dei Paesi che, dallo scorso giugno, stanno organizzando campi estivi per i minori sfollati e rifugiati a causa della guerra in Ucraina. L’attenzione che dalla fine di febbraio dello scorso anno è stata riservata alla popolazione costretta a fuggire dal conflitto trova la sua massima espressione nei mesi estivi, quando l’impegno di tutti è quello di favorire il protagonismo dei minori: “L’estate è l’unica occasione per prendersi una pausa, non solo rispetto allo scuola, ma anche e soprattutto dall’ansia e dal pericolo che i minori rimasti in Ucraina provano quotidianamente”, spiegano i salesiani attivi in quel Paese.

La scuola salesiana “Vsesvit” di Zhytomyr, ad esempio, ha organizzato quest’estate due campi estivi nei mesi di giugno e luglio. Suddivisi in due turni di 12 giorni ciascuno: uno si è svolto nella stessa scuola ucraina, accogliendo 240 tra ragazzi e ragazze; e l’altro nella città italiana di Cervia, in Romagna, scelta per le sue caratteristiche di svago, cultura, alloggio e prezzi accessibili, di cui stanno usufruendo 140 bambini.

I campi estivi salesiani non sono improvvisati: vengono preparati per mesi, sono gestiti da animatori e volontari dei centri giovanili salesiani e sono resi possibili grazie alla solidarietà salesiana mondiale. Gli aiuti che continuano a essere inviati sia in Ucraina, sia nei Paesi limitrofi rispondono agli obiettivi di assistenza alla popolazione rifugiata e sfollata, di preparazione e riparazione delle scuole per il nuovo anno scolastico e di pianificazione di una nuova campagna invernale.

In Slovacchia è in corso un altro campo estivo per 150 minori ucraini, suddivisi in quattro turni, per promuovere ulteriormente la loro integrazione nel tessuto sociale slovacco e quella delle loro famiglie. Attraverso queste attività i bambini, in molti casi accompagnati dalle loro madri, svolgono attività di svago e di educazione non formale, e apprendono la lingua.

I campi estivi hanno un programma completo che comprende attività e laboratori ricreativi, educativi, artistici e sportivi, sia nelle strutture salesiane, sia a diretto contatto con la natura, e comunque sempre in ambienti sicuri. “L’obiettivo è in primo luogo quello di far dimenticare loro la guerra, fargli fare amicizie, sviluppare i loro talenti e godere di ciò che sono: ragazzi e ragazze”, sintetizza efficacemente un salesiano di stanza a Leopoli.

Da parte loro i Figli di Don Bosco attivi Zhytomyr sottolineano che organizzando questi campi estivi, “realizziamo la nostra missione salesiana di sostenere i giovani nel loro percorso di crescita personale e di preparazione alla vita adulta, soprattutto in condizioni drammatiche come quelle del conflitto di cui soffre la popolazione ucraina”.

Solamente “Misiones Salesianas”, la Procura Missionaria salesiana con sede a Madrid, sostiene finanziariamente quest’estate quattro campi salesiani con vari turni a Bratislava (Slovacchia), Cervia (Italia), Zhytomyr e Leopoli (Ucraina), di cui beneficiano complessivamente 650 minori ucraini, sfollati o rifugiati.

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Portogallo – Lisbona 2023: i giovani pellegrini dell’MGS sono già in cammino

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Lisbona) – “Começamos a nossa viagem!” (Cominciamo il nostro viaggio!). Con questo motto d’esultanza migliaia di giovani e giovani adulti di tantissimi diversi Paesi del mondo hanno già iniziato i loro pellegrinaggi e si stanno dirigendo in questi giorni verso il Portogallo, per partecipare alla Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) a Lisbona, dal 1° al 6 agosto 2023, e prima ancora alle “Giornate nelle Diocesi”, che iniziano da mercoledì 26 luglio.

Dalla Polonia i giovani polacchi in viaggio con il Movimento Giovanile Salesiano (MGS) si sono messi in moto sabato 22 luglio. Racconta una pellegrina, Ada Łomnicka: “Poco dopo l’alba, le strade di Cracovia hanno iniziato a riempirsi di giovani provenienti da tutta la Polonia, che già pensavano a Lisbona. Puntuale alle 9 del mattino, è iniziata la Santa Messa che ci ha introdotto al rettilineo finale di diversi anni di preparativi”.

La celebrazione è stata presieduta dall’Ispettore di Cracovia, don Marcin Kaznowski che, nell’omelia, ha sottolineato come, al di là del viaggio geografico con rotta verso il Portogallo, tutti i presenti in realtà stavano già realizzando un viaggio spirituale ancora più impegnativo, durante il quale a volte potevamo perderci e persino perdere la propria guida, Gesù. Tuttavia, l’invito dell’Ispettore è stato quello di non smettere mai di andare alla sua ricerca. “Che questo viaggio ci aiuti a essere attenti ai segni di Dio”, ha concluso don Kaznowski.

“L’inno della Giornata Mondiale della Gioventù, eseguito al termine dell’Eucaristia, ci ha riempito di energia e tra risate e chiacchiere siamo partiti – continua il suo racconto la giovane Ada –. Durante il viaggio abbiamo ascoltato un interessante podcast i cui partecipanti ci hanno incoraggiato ‘ad aspettarci l’inaspettato’. Quindi, ora ci aspettiamo molte grazie!”

E la prima di queste grazie i pellegrini dell’MGS polacco l’hanno ricevuta già il giorno dopo, domenica 23 luglio. Dopo un viaggio durato tutto il primo giorno e la notte successiva, si sono risvegliati a Torino, e hanno avuto modo di visitare la culla del carisma salesiano, Valdocco, con la Basilica di Maria Ausiliatrice e il Museo “Casa Don Bosco”.

“Il tempo trascorso insieme oggi è stato molto arricchente e ci ha dato una prospettiva diversa sulla vita e l’opera di Don Bosco. Sicuramente l’esperienza di come viveva il fondatore della comunità salesiana rimarrà con noi per molto tempo” ha testimoniato da parte sua un’altra pellegrina, Marta Drążkiewicz.

Partendo da un po’ più vicino, i pellegrini appartenenti all’MGS dell’Ispettoria Francia e Belgio Sud (FRB) sono partiti oggi, lunedì 24 luglio. Se i chilometri da percorrere sono di meno, non minore è l’entusiasmo. “La mia decisione di andare alla GMG è stata certa. Da quando ho visto i giovani intorno a me di vari movimenti cattolici che tornavano dalla GMG in Polonia, ho capito che volevo partecipare a questa avventura, che sembra così arricchente. Partecipare alla GMG è per me una continuazione del mio cammino interiore, sia nella fede, sia nella vita personale. Penso che mi porterà molto come giovane” è quanto racconta la ventenne belga Noémi, già impegnata da anni con l’MGS.

Gli fa eco, da parte sua, Florián, 18 anni, francese, battezzato appena da poche settimane, che senza l’aiuto delle iniziative di solidarietà dell’MGS oggi non potrebbe partire: “Alla fine del 2022, ho partecipato ad un incontro di giovani nella chiesa di Saint-Maurice. In un palazzetto dello sport dove eravamo riuniti, ho visto 250-300 giovani della mia età. Tutti mi hanno dato il benvenuto. È stato fantastico! Sarei potuto rimanere lì per tutto il fine settimana! È stato allora che ho scoperto il progetto della Giornata Mondiale della Gioventù, ma ho rinunciato perché il budget era troppo alto… Poi, un giorno, mentre andavo a scuola, ho incontrato don Charles, un salesiano, e mi ha parlato di nuovo della GMG. Poiché mi fido di lui, ho deciso di incontrarlo per parlarne di nuovo. E quando ho visto il costo inferiore offerto dalla rete salesiana, ho deciso di partecipare!”.

La festa della fede della GMG, per tanti giovani, è già iniziata.

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Italia – A don Giuseppe Costa, SDB, riconoscimenti come esperto comunicatore

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – Si è svolta nella mattinata di giovedì 20 luglio 2023, presso il Senato della Repubblica – Sala Capitolare (Chiostro del Convento di Santa Maria Sopra Minerva), la terza edizione del “Premio Crossinmedia”, prestigioso riconoscimento conferito a coloro che si sono distinti nella loro attività professionale e che hanno contribuito alla realizzazione del “Videocatechismo della Chiesa Cattolica”. Tra i premiati figura anche il salesiano don Giuseppe Costa, Co-portavoce della Congregazione Salesiana.

Don Costa è stato premiato non soltanto per la sua collaborazione all’ideazione e realizzazione del Videocatechismo, ma soprattutto per la sua intensa attività a servizio dell’editoria cattolica.

La cerimonia, patrocinata da “Europe Commission” e organizzata da “CrossinMedia”, ha visto riuniti, in una sala piena all’inverosimile, diversi parlamentari e rappresentanti di varie attività, ed in particolare esponenti di differenti religioni, che hanno partecipato ad un dibattito su pace e movimenti religiosi.

Dopo il saluto del senatore Lucio Malan, in un confronto moderato dal giornalista Luca Caruso, sono intervenuti: padre Gian Maria Polidoro (Assisi Pax), ossia il religioso di Assisi che fu protagonista dell’incontro tra Regan e Gorbaciov; Cenap Mustafa Aydin, Direttore dell’”Istituto Tevere – Centro ProDialogo”; Francesca Petrucci, del “Centro Zen – L’Arco” Roma; l’archimandrita Symeon Katsinas, Rettore della Chiesa greco-ortodossa di San Teodoro; Alessandro Diotallevi, del gruppo per l’Ecumenismo e il Dialogo interreligioso promosso da Madre Tekla; il magistrato Davide Iori; e Luigi De Salvia, Presidente di “Religions for Peace – Europe”.

Nell’ambito di questo confronto sarà anche proiettato “Il Credo”, ossia uno degli episodi che compongono il Videocatechismo della Chiesa Cattolica, un’opera multimediale e multilingue composta da 46 episodi, della durata media di 30 minuti ciascuno, per un totale di circa 30 ore. L’opera, girata in 70 paesi nel mondo, a cura del regista Gjon Kolndrekaj, riprende fedelmente il testo integrale del Catechismo della Chiesa Cattolica, approvato nel 1992 da San Giovanni Paolo II e suddiviso in quattro parti.

Merita di essere segnalato, infine, che un altro premio don Costa lo riceverà il 16 settembre a Napoli, per il volume “Girovagando tra cronache ed eventi”, nell’ambito dell’XI edizione del “Premio Cardinale Michele Giordano”, promosso dall’Ordine dei Giornalisti della Campania.

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