RMG – “Nel girotondo dei santi”: III Seminario di promozione delle Cause di Canonizzazione e Beatificazione della Famiglia Salesiana

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – Dal 6 al 10 settembre si svolgerà a Torino, presso la Casa Madre salesiana, il III Seminario di promozione delle Cause di Beatificazione e Canonizzazione della Famiglia Salesiana, dopo quelli organizzati nel 2016 e nel 2018.

Uno dei frutti più belli nati da Don Bosco è la schiera di santi e di candidati alla santità che in forme e condizioni diverse hanno incarnato il suo carisma. “Infatti, mentre esprimiamo un profondo e religioso senso di gratitudine e di lode per la santità già riconosciuta nella nostra Famiglia e per quella in via di riconoscimento, siamo consapevoli di aver ricevuto una preziosa eredità che merita di essere conosciuta e valorizzata, sotto diversi aspetti: liturgico-celebrativo, spirituale, pastorale, ecclesiale, educativo, culturale”, sottolinea don Pierluigi Cameroni, Postulatore Generale delle Cause dei Santi della Famiglia Salesiana.

L’iniziativa del Seminario si propone pertanto di promuovere la conoscenza, l’imitazione e l’intercessione di questi fratelli e sorelle della Famiglia Salesiana che il Signore ha donato come modelli di vita, compagni di viaggio e intercessori, nonché di illustrare e approfondire alcune dinamiche legate a come una Causa viene concretamente trattata, sia da un punto di vista giuridico, che teologico. Nello specifico: “il Seminario si propone di valorizzare il patrimonio spirituale, pastorale ed educativo di santità nato da Don Bosco; comprendere il vero significato e le finalità di una Causa di canonizzazione; offrire orientamenti e buone pratiche al fine di promuovere le Cause dei candidati alla santità canonizzata della Famiglia Salesiana; aiutare nell’accertamento e accompagnamento di asseriti miracoli”.

Sono circa 80 i partecipanti, in rappresentanza delle oltre 60 Cause seguite dalla Postulazione. Si tratta di un evento ecclesiale, perché le Cause di Beatificazione e Canonizzazione sono un bene della Chiesa, e insieme un incontro di Famiglia Salesiana, considerando che circa la metà dei 32 gruppi hanno almeno una Causa in corso.

Ospitato a Valdocco, quest’anno il Seminario permetterà di vivere i luoghi di Don Bosco, visitare la Casa-Museo con lo spazio a tema per le figure di santità della Famiglia Salesiana, “risalire” in preghiera al Colle Don Bosco e andare a trovare Mamma Margherita a Capriglio. Tutti luoghi che parlano di una santità incarnata e della concretezza dei legami grazie ai quali tanti giovani sono divenuti santi a casa di Don Bosco: luoghi che insegnano ad essere tessitori di vangelo nelle rispettive case e comunità.

 

Italia – Insediamento del Direttore della Sede Centrale Salesiana

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – Nel pomeriggio di venerdì 1° settembre 2023, presso la Basilica del Sacro Cuore a Roma, è avvenuta la cerimonia di insediamento del nuovo Direttore della Comunità della Sede Centrale Salesiana (SCS), don Francesco Marcoccio, che è succeduto a don Jean Claude Ngoy, Direttore della medesima comunità nel sessennio 2017-2023.

L’occasione ha richiamato molti Direttori delle presenze salesiane a Roma, salesiani delle varie presenze dell’Ispettoria della Circoscrizione Italia Centrale (ICC) – di cui don Marcoccio era Vicario prima di assumere il nuovo incarico – i missionari partenti con la 154° Spedizione Missionaria Salesiana, nonché amici, dipendenti e simpatizzanti dell’opera del Sacro Cuore e della Sede Centrale Salesiana.

Il rito dell’insediamento è avvenuto nell’ambito della liturgia comunitaria dei Vespri, guidata dal Vicario del Rettor Maggiore, don Stefano Martoglio. Nel suo intervento don Martoglio ha sottolineato il valore e il ruolo dell’opera del Sacro Cuore agli occhi dello stesso Don Bosco, che vi spese tanto della sua vita e della sua salute per l’edificazione; e poi ha anche messo in luce il rinnovato impegno della comunità nel rendere l’opera un centro di incontro e crescita per tanti giovani, del quartiere e non solo. Oggi, ha rimarcato, il Sacro Cuore è come un polmone che dà ossigeno all’intera Congregazione. “E qui, ora, ci sarai tu, don Francesco, a portare avanti i sogni di Don Bosco” ha chiosato il Vicario del Rettor Maggiore.

Sono seguiti poi gli atti di rito: don Marcoccio ha emesso la promessa e firmato il documento d’insediamento, mentre il parroco del Sacro Cuore, don Javier Ortiz, gli ha simbolicamente consegnato la chiave della comunità.

Infine, il neo-Direttore ha offerto a tutti i presenti il suo pensiero della “buonanotte salesiana”. Ha confidato che aveva già fatto domanda di partire missionario e aveva ricevuto la sua destinazione, in Argentina, quando il Rettor Maggiore gli è stato affidato questo nuovo incarico. “Non ho esitato a dirgli di sì, poiché ho visto che, in questa sua richiesta, il mio desiderio di missione era chiamato ad assumere un’altra forma” ha spiegato.

Ha evidenziato le due anime della comunità e della sua missione come guida: quella globale, che concerne la comunità dell’SCS – la casa del Rettor Maggiore – e quella locale, inerente all’opera del Sacro Cuore, con il Santuario, la Parrocchia e le attività giovanili. “Abbiamo dunque una bella missione – ha osservato –: dal Cuore di Gesù mettere insieme e armonizzare il livello mondiale e quello locale, l’animazione e il governo della Congregazione guidata dal Rettor Maggiore e il servizio ai giovani e ai poveri di questo territorio”.

Don Marcoccio, che ha già trascorso 11 anni nella casa del Sacro Cuore – tre come Delegato di Pastorale Giovanile dell’Ispettoria romana (IRO), sei come Delegato di Pastorale Giovanile di ICC e due come vicario di ICC – è divenuto un appassionato alla presenza di Don Bosco a Roma, amante della ricchezza carismatica presente presso la Sede Centrale Salesiana. E come Leone XIII profetizzò a Don Bosco, anche per se stesso si augura che l’opera del Sacro Cuore costituisca il suo “passaporto per il Paradiso”.

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Gerusalemme: VIII Convegno Mondiale dell’Associazione Biblica Salesiana

Dal sito InfoANS.

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Dal 21 al 27 agosto scorsi si è tenuto a Gerusalemme, presso il Seminario Teologico SalesianoRatisbonne” l’VIII Convegno Mondiale dell’Associazione Biblica Salesiana.

L’obiettivo era far memoria dei 40 anni dal primo incontro realizzato a Cremisan, Betlemme, oltre ad un bilancio delle attività e un progetto per il futuro, rispondendo alle nuove esigenze del tempo.

“Quaranta anni fa, l’allora Rettor Maggiore ha voluto che tutti i Salesiani e le figlie di Maria Ausiliatrice che nel loro percorso di studio hanno avuto una certa specializzazione nella parte biblica, potessero incontrarsi per scambiarsi idee, per vedere cosa si potesse fare insieme per sviluppare una lettura salesiana dello studio biblico. E l’idea è stata geniale!”

ha spiegato don Alejandro León Mendoza, Superiore dell’Ispettoria salesiana del Medio Oriente, che ha ospitato il Convegno. Per l’Ispettore, questo evento ha rappresentato anche un’occasione per ricordare i primi convegni, che si tenevano appunto a Cremisan.

Tra i relatori, è intervenuto anche don Giorgio Zevini, uno dei fondatori, che ha affermato come l’Associazione abbia avuto una grande crescita nel corso degli anni, malgrado le sfide, che durante il Convegno si sono potute affrontare.

“Noi ci siamo orientati prevalentemente su tre grande aree – ha spiegato don Zevini – L’area della qualificazione culturale e professionale dell’Associazione Biblica Salesiana, la quale, attraverso lo studio personale, la ricerca, le pubblicazioni, i viaggi in Terra Santa, le diverse conferenze, ha potuto dare un contributo notevole in questo campo soprattutto a servizio sempre della Congregazione. Una seconda area – ha proseguito – è stata quella dei giovani, soprattutto per offrire un servizio qualificato intorno alla Parola di Dio, per far vedere la bellezza e la ricchezza che porta il Vangelo nella loro vita, soprattutto a livello di vita spirituale. Una terza e grande area è stata quella che riguarda il servizio di animazione biblico-pastorale a tutta la Famiglia Salesiana”.

Durante le giornate, inoltre, si è discusso in merito ai mezzi di comunicazione e all’importanza di

“riuscire a portare il carisma salesiano all’interno di diverse culture, attraverso il servizio della Parola di Dio. Una parola di Dio – ha aggiunto ancora don Zevini – che non va presentata a livello teorico, dottrinale, astratta, ma a livello di esperienza, di lettura spirituale del testo, in modo tale che i giovani comprendano che prima di afferrare i contenuti religiosi, la cosa fondamentale è l’educazione alla fede”.

Don Francisco Sanchez, salesiano che lavora nell’animazione biblico-pastorale con i giovani, in Messico, ha rimarcato come

“al di là della diversità umana e culturale dei giovani, loro vogliono fare esperienza con Cristo vivo. Questo – ha continuato il religioso – ha che fare con lo sviluppo della propria esistenza. Oggi l’importante è dare ai giovani una formazione che li aiuti ad essere protagonisti dell’evangelizzazione”.

In questo senso, ha affermato,

“è bello se noi parliamo ai giovani di Gesù, ma è più bello quando è un giovane a parlare agli altri coetanei di Gesù”.

Oltre ai lavori intensi di questi giorni, come il rinnovo dello Statuto dell’Associazione da presentare al Rettor Maggiore, i partecipanti hanno potuto incontrare il Patriarca di Gerusalemme, Pierbattista Pizzaballa, OFM. È stato un momento cordiale di ascolto reciproco delle sfide pastorali, culturali e religiose della Terra Santa.

Infine, anche la visita ai luoghi santi è stata parte integrante delle giornate del Convegno: un modo per vivere l’esperienza dell’avvicinamento ai luoghi degli eventi del Vangelo. Una di queste visite, guidata da don Eugenio Alliata, dello “Studium Bibilicum Franciscanum”, è stata al Santuario di Betania.

“Tutto lo sforzo che abbiamo fatto è stato di rivedere, ripensare e programmare il miglior servizio professionale che, come biblisti, possiamo offrire ai Salesiani e alla Pastorale Giovanile – ha detto don Juan José Bartolomé, Presidente dell’Associazione Biblica Salesiana – Accompagnare i giovani nella fede con la Parola di Dio, illuminare la vita dei membri della Famiglia Salesiana con la Parola di Dio, affinché tutti si avvicinano alla parola di Dio che è Cristo Gesù”.

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Strenna per il 2024: ecco le novità per partecipare al concorso per il poster

Dal sito InfoANS.

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Da quando il Settore per la Comunicazione Sociale della Congregazione ha lanciato il concorso per il poster della Strenna per il 2024, in tutta la Famiglia Salesiana si sono mobilitati grafici, illustratori e designer.

Diverse sono le proposte già pervenute alla Sede Centrale Salesiana. Ed ora, per favorire la partecipazione, è stata prorogata la scadenza per la presentazione delle proposte, e vengono offerte delle linee guida dettagliate sui requisiti tecnici necessari.

Il tema della Strenna del Rettor Maggiore per il 2024, annunciato dal Rettor Maggiore al termine dell’ultima sessione plenaria estiva del Consiglio Generale, ha suscitato grande interesse e forte entusiasmo in tutta la Famiglia Salesiana globale.

Il richiamo al sogno dei 9 anni di Don Bosco, anticipazione e riferimento fondamentale per tutta la sua azione apostolica, è un invito potente per laici e consacrati a rinnovarsi nella sequela del Fondatore, per trovare in essa una via di santificazione e di servizio.

In quest’ottica, il poster della Strenna, come tutti i sussidi che l’accompagneranno, diventa un importante volano per la trasmissione del messaggio del Rettor Maggiore che farà da guida e filo conduttore per tutto l’anno bicentenario di quel sogno, il 2024.

“«Il sogno che fa sognare». Un cuore che trasforma i lupi in agnelli’” è il motto da tradurre in immagini.

Ma secondo degli opportuni parametri: ecco dunque che dal Settore per la Comunicazione si ricorda che:

  • il manifesto deve avere un fascino e un linguaggio universali;
  • le immagini devono essere avvolgenti o neutre, in grado di “parlare” a tutti;
  • la didascalia della Strenna deve essere messa chiaramente in evidenza;
  • le dimensioni del poster devono essere: 48 per 67 cm; il modello cromatico prescelto è quello in CMYK (Ciano, Magenta, Giallo e Nero, in inglese);
  • la risoluzione grafica di almeno 150 dpi pixel/inch (pollice).

Al fine di favorire un’ancora maggiore partecipazione da parte di centri grafici ed illustratori, è stato deciso di posticipare la scadenza per la presentazione delle proposte dal 5 settembre 2023 a domenica 10 settembre.

Ogni proposta dovrà essere inviata per e-mail all’indirizzo direttore@infoans.org.

Successivamente, il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, con la sua équipe, provvederà alla fase della selezione definitiva del poster.

Gli autori dei primi tre poster selezionati saranno anche omaggiati con un premio in denaro del valore rispettivamente di 2.000, 1.250 e 750 euro.

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Italia – Il Rettor Maggiore rende omaggio a Castelnuovo Don Bosco, la collina della benedizione

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Torino) – Il 16 agosto 2023, a Castelnuovo Don Bosco, a Colle Don Bosco, molti giovani provenienti da diverse parti del mondo (Hong Kong, Ungheria, Nicaragua, Italia, Filippine, etc…) e pellegrini, amici e benefattori, hanno partecipato alle celebrazioni del 208° anniversario della nascita di Don Bosco. Don Ezio Orsini, Rettore della Basilica, ha dato il benvenuto al Rettor Maggiore, ai concelebranti, ai giovani e ai fedeli presenti alla celebrazione.

“Nessuno ha chiamato nessuno, è stato il cuore di ciascuno a portarci tutti qua”, con queste parole il Rettor Maggiore Don Ángel Fernández Artime ha dato inizio all’omelia nella basilica di Colle Don Bosco dove ha presieduto la Santa Messa, come tradizionalmente accade ogni anno, per festeggiare insieme a centinaia di pellegrini il 208° anniversario della nascita del nostro Padre Don Giovanni Bosco.

“Il Signore – ha detto il Rettor Maggiore – ha scelto questa povera collina, un luogo allora sconosciuto, per far nascere Giovannino Bosco, come Egli stesso aveva scelto di nascere in un angolo sperduto della Palestina […] per questo noi oggi siamo qui… non per adorare una persona, ma per ringraziare Dio per il regalo di Don Bosco”.

Le cose che vengono da Dio durano nel tempo, e così non è mancato il riferimento ai 200 anni del sogno dei nove anni che ci apprestiamo a celebrare nel 2024 seguendo il tema offerto dal Rettor Maggiore: “Il sogno che fa sognare: un cuore che trasforma i “lupi” in “agnelli””. In questo sogno c’è posto per tutti, ha detto il X Successore di Don Bosco facendo riferimento alle parole che Papa Francesco ha rivolto ai giovani radunati a Lisbona nei giorni scorsi dicendo che “nella Chiesa tutti abbiamo un posto”.

La celebrazione si è conclusa con i ringraziamenti di don Thathireddy, il Direttore di Colle Don Bosco, al Rettor Maggiore e alle autorità presenti: l’ispettore di ICP, don Leonardo Mancini, l’ispettore d’Ungheria don Fr. János Andrásfalvy, l’ex-ispettore di ILE don Giuliano Giacomazzi e i sindaci di Riva presso Chieri (Sig. Lodovico Gillio), Buttigliera (Sig. Guido Fausone), Capriglio (consigliere Sig. Paolo), il comandante di Castelnuovo Don Bosco (Sig. Biagio Walter Lanza) e il sindaco di Castelnuovo Don Bosco (Sig. Antonio Rago). Quest’ultimo ha portato i ringraziamenti dei cittadini della zona al Rettor Maggiore insieme agli auguri per la nomina cardinalizia che il Santo Padre gli conferirà il 30 settembre.

In preparazione al bicentenario del sogno dei nove anni, la comunità di Colle Don Bosco ha riprodotto il probabile volto di Don Bosco a 9 anni utilizzando l’intelligenza artificiale. Il poster con l’immagine di Giovannino è stato presentato dal Rettor Maggiore al termine dell’Eucaristia.

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RMG – In preparazione al Tempo del Creato (1° settembre – 4 ottobre 2023)

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – Manca poco all’avvio del Tempo del Creato 2023. La Famiglia Salesiana si prepara a questo momento importante insieme al Papa. Nel suo Messaggio per la Giornata Mondiale di Preghiera per la Cura del Creato, del 13 maggio scorso, Papa Francesco ha invitato tutti ad unirsi al fiume della giustizia e della pace: “Che scorrano la giustizia e la pace” è il tema del Tempo ecumenico del Creato 2023, ispirato dalle parole del profeta Amos: ‘Come le acque scorra il diritto e la giustizia come un torrente perenne’”.

Il tempo del Creato ricorda che il mondo ha bisogno di pace e di giustizia, quelle autentiche, che solo da Dio possono derivare, e dalla giusta relazione di ogni persona con Lui, con l’umanità e con la natura: solo così la giustizia e la pace possono scorrere, come una corrente inesauribile di acqua pura, che nutre l’umanità e tutte le creature.

Purtroppo, il consumismo rapace, alimentato da cuori egoisti, stravolge il ciclo dell’acqua del pianeta. “L’uso sfrenato di combustibili fossili e l’abbattimento delle foreste stanno creando un innalzamento delle temperature e provocando gravi siccità. Spaventose carenze idriche affliggono sempre più le nostre abitazioni, dalle piccole comunità rurali alle grandi metropoli. Inoltre, industrie predatorie stanno esaurendo e inquinando le nostre fonti di acqua potabile con pratiche estreme come la fratturazione idraulica per l’estrazione di petrolio e gas, i progetti di mega-estrazione incontrollata e l’allevamento intensivo di animali. ‘Sorella acqua’, come la chiama San Francesco, viene saccheggiata e trasformata in ‘merce soggetta alle leggi del mercato’” scrive Papa Francesco nel medesimo messaggio.

“Ma un mondo più giusto è possibile, e dipende anche da noi, da ciascuno di noi: non perdiamo l’occasione di crearlo! Trasformiamo i nostri cuori, i nostri stili di vita e le politiche pubbliche che governano le nostre società! I nostri cuori oggi non sono in armonia, non battono insieme nella giustizia e nella pace. Ascoltiamo pertanto l’appello a stare a fianco delle vittime dell’ingiustizia ambientale e climatica, e a porre fine a questa insensata guerra al creato” afferma la dott.ssa Chiang, Referente del Settore per la Pastorale Giovanile per l’ambito dell’ecologia integrale.

Che prosegue poi: “Facciamo sì che i nostri cuori battano insieme, con il battito del cuore del creato e del cuore di Dio. Non c’è redenzione senza creazione: il papa ci ricorda che il Redentore è il Creatore”.

“La creazione si riferisce al misterioso e magnifico atto di Dio di creare questo maestoso e bellissimo pianeta e questo universo dal nulla, e anche al risultato di quell’azione, tuttora in corso, che sperimentiamo come un dono inesauribile. Durante la liturgia e la preghiera personale nella ‘grande cattedrale del creato’, ricordiamo il Grande Artista che crea tanta bellezza e riflettiamo sul mistero della scelta amorosa di creare il cosmo”ha affermato ancora il Pontefice.

“Collaboriamo alla continua creazione di Dio attraverso scelte positive! Alziamo la voce per fermare questa ingiustizia verso i poveri e verso i nostri figli, che subiranno gli impatti peggiori del cambiamento climatico. Prendiamoci cura, come ci insegna Don Bosco, dei nostri giovani e del loro futuro!” conclude la dott.ssa Chiang.

Per partecipare attivamente al Tempo del Creato, scarica la guida preparata dal Movimento Laudato Si’ in 6 lingue – https://drive.google.com/drive/folders/1sZDuaTiWwq9Ky1Dif9kR8BB1xnBQyapQ – e visualizza il sito web: https://seasonofcreation.org

 

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Italia – Al via la quinta edizione della Scuola di Accompagnamento Spirituale Salesiano

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Torino) – Questa settimana inizia a Valdocco la quinta edizione della Scuola di Accompagnamento Spirituale Salesiano, per i salesiani di lingua italiana e spagnola, che proseguirà fino al prossimo 23 settembre. Saranno presenti un totale di 24 salesiani di 15 Ispettorie e Visitatorie (BRE, ECU, BBH, COB, PER, MEG-CRESCO, CAM, INE, ICP, MOR, RMG, KOR, INH, ANG, MOZ), provenienti da 13 Paesi e da 6 diverse Regioni della Congregazione.

Per fornire alcuni dati statistici, si sottolinea che l’età media dei partecipanti è di 45 anni e che per la prima volta partecipano alla Scuola di Accompagnamento Spirituale anche 6 salesiani coadiutori (quattro partecipanti e due facilitatori).

Ad oggi, i salesiani che hanno partecipato alla Scuola sono stati in totale 147, di cui 68 di lingua inglese e 79 di lingua italiana-spagnola-portoghese, provenienti da 59 Ispettorie, di tutte le Regioni (Africa-Madagascar, Asia Sud, Mediterranea, Asia Est-Oceania, America Cono Sud, Interamerica, Europa Centro-Nord) e da 2 centri regionali di formazione (il “Don Bosco Renewal Center” di Bangalore – DBRC – in India e il Centro Salesiano di Formazione per l’Africa e Madagascar – SAFCAM – di Nairobi, Kenya).

I partecipanti hanno dato un feedback positivo sulla Scuola. Per loro, infatti, non è solo un seminario o un momento di formazione, ma un’esperienza. Anche gli Ispettori hanno dato un parere positivo sul modo in cui i partecipanti mettono in pratica ciò che hanno imparato alla Scuola, che è un impegno che devono assumersi partecipandovi.

L’auspicio è che i partecipanti, i facilitatori e il personale di supporto possano vivere un’esperienza piena di grazia durante tutta la durata della Scuola, che sarà coordinata dal salesiano coadiutore Raymond Callo, del Settore per la Formazione, e da don Fabio Attard e guidata da don Ivo Coelho, Consigliere Generale per la Formazione.

Il prossimo anno, nei mesi di agosto e settembre 2024, si prevede di poter offrire la Scuola di Accompagnamento Spirituale Salesiano alle Ispettorie francofone.

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Italia – Visita di don Stefano Martoglio, Vicario del Rettor Maggiore, ai nuovi missionari e agli studenti del primo anno in casa Zeffirino Namuncurà a Roma

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – Molto gradita è stata la visita di don Stefano Martoglio, Vicario del Rettor Maggiore, martedì 22 agosto, alla casa Zeffirino Namuncurà, in via della Bufalotta 550, Roma. In questo periodo la comunità salesiana ospita il gruppo di nuovi missionari che si preparano al mandato da parte del Rettor Maggiore, con la consegna del crocifisso, l’ultima domenica di settembre a Valdocco, nella 154ª spedizione missionaria. Il loro corso è iniziato il 20 agosto e dal 2 settembre continuerà sui luoghi salesiani del Piemonte.

Insieme a loro, don Martoglio ha incontrato i confratelli della comunità, dove c’è già un nutrito gruppo che sta studiando la lingua italiana in vista dell’anno formativo e accademico che inizierà tra poco più di un mese, in questa stessa comunità e all’UPS. I nuovi arrivati provengono dalle seguenti Ispettorie e Visitatorie: AFC, AFE, AGL, BBH, BMA, HAI, INN, INS, KOR, MDG, POR, TZA, ZMB.

Nel momento di dialogo con gli oltre 40 giovani confratelli, il Vicario del Rettor Maggiore ha messo in evidenza l’universalità della Congregazione che i due gruppi insieme rappresentano: da una parte chi si prepara a iniziare la vita missionaria in tanti Paesi all’interno delle 7 Regioni e dall’altra chi, da tanti Paesi di queste stesse Regioni, è qui a Roma per un tempo di formazione specifica. Questa universalità della Chiesa e della Congregazione è già in sé un grande dono e un aspetto originale e imprescindibile dell’essere salesiani di Don Bosco, mentre ci si avvicina all’assemblea del sinodo sulla sinodalità nella Chiesa, al 200° anniversario del sogno dei nove anni nel 2024 e al Giubileo del 2025, che sarà anche l’anno del 29° Capitolo Generale e il 150° della prima spedizione missionaria. Non sono soltanto ricorrenze: sono segni del cammino verso cui ci guida lo Spirito e che i giovani, la Chiesa e il mondo si attendono dai salesiani, che hanno per carisma questa apertura a tutti. Un’apertura che Papa Francesco ha fortemente richiamato durante la Giornata Mondiale della Gioventù a Lisbona, che ha visto una presenza forte e attiva del Movimento Giovanile Salesiano, altro segno di questa stessa universalità.

Don Martoglio ha anche evidenziato come qualcosa di nuovo, potenzialmente ricco per far crescere e diffondere il carisma salesiano, è la compresenza sotto lo stesso tetto di Postulazione e Comunità studenti di Teologia. La casa Zeffirino Namuncurà è infatti la sede della Postulazione per le cause dei Santi. Una delle ragioni della sua visita è stata la supervisione dei lavori in corso per la sistemazione definitiva dei locali che ospiteranno qui in via della Bufalotta 550 uffici, archivi e biblioteca della Postulazione a partire dal prossimo autunno.  Avere qui studenti di Teologia da 26 Ispettorie, in una comunità che conta 27 Paesi di provenienza è una grazia notevolissima. È sinodalità, è camminare insieme tra chi ha vissuto fino all’eroismo il suo amore per Dio e per i fratelli e chi ora si focalizza proprio sul mistero di questo amore: una sintonia che può produrre frutti di grande valore già qui in Roma e ancor più quando si ritornerà in patria.

Nel tempo dedicato a domande e risposte si è avuto modo di comprendere meglio quale sarà il cammino della Congregazione dei prossimi mesi, dopo la creazione a Cardinale del Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime.

Don Martoglio ha avuto modo di visitare anche un altro settore al terzo piano, in fase di ristrutturazione per consentire alla comunità di avere quegli ambienti necessari per le attività della casa di formazione ancora mancanti.  Oltre alle due finalità a cui già ci si è riferiti, cioè Postulazione e comunità internazionale di studenti di Teologia, la casa Zeffirino Namuncurà si sta attrezzando per offrire un servizio di ospitalità, limitatamente a camere e ambienti disponibili, come ora sta facendo per il corso dei nuovi missionari.

Annunciato il tema della Strenna del Rettor Maggiore per il 2024: «Il sogno che fa sognare». Un cuore che trasforma i “lupi” in “agnelli”

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – Nel 2024 la Famiglia Salesiana di tutto il mondo celebrerà il secondo centenario del sogno che Giovannino Bosco – il futuro Don Bosco – fece nel 1824, all’età di nove anni. Di fatto esso è molto conosciuto nella Famiglia Salesiana come “il sogno dei nove anni”. Per questo motivo il Rettor Maggiore dei Salesiani di Don Bosco, Padre e Centro di Unità della Famiglia Salesiana, ha deciso di dedicare a tale sogno il tema della Strenna per il 2024, e come ogni anno, a conclusione della sessione plenaria estiva del Consiglio Generale, ha annunciato il motto che la ispirerà: «Il sogno che fa sognare». Un cuore che trasforma i “lupi” in “agnelli”.

Il testo completo della presentazione del tema della Strenna per il 2024 è disponibile in cinque lingue. Qui si può scaricare il tema in italiano:

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RMG – Una nuova presenza salesiana in Africa: in Botswana

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – “Lo scorso 18 luglio il Rettore Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, con il consenso del suo Consiglio, ha approvato l’apertura di una nuova presenza in Botswana”, ha annunciato don Alfred Maravilla, Consigliere Generale per le Missioni.

Tutto è iniziato quando Mons. Anthony Pascal Rebello, SVD, vescovo di Francistown, in Botswana, ha invitato don Eustace Siame, salesiano dello Zambia, a predicare un ritiro per i cattolici della sua diocesi, nel 2022. Successivamente ha invitato il Superiore della Visitatoria ZMB ad avviare una presenza nella sua diocesi.

L’8-9 febbraio 2023, appena dopo il suo insediamento come Superiore della Visitatoria ZMB, Don Michael Mbandama, ha effettuato la prima visita nel Paese, accompagnato da due salesiani.

Durante la sua visita in Italia, il 19 giugno 2023, Mons. Rebello ha incontrato il Rettor Maggiore, Don Á.F. Artime, nella Casa Madre salesiana di Valdocco, a Torino. “Siamo disposti ad accettare il suo invito a lavorare con i giovani poveri del Botswana”, ha assicurato il Rettore Maggiore a Mons. Rebello.

“Il Botswana è un paese benestante dell’Africa. E la richiesta di Mons. Rebello ai salesiani è soprattutto prendersi cura dei giovani marginalizzati, avviando un centro giovanile, perché anche in Botswana ci sono ragazzi poveri e marginalizzati. Ci chiede anche di lavorare con gli immigrati clandestini detenuti nel centro di detenzione di Gerald e di prenderci cura del centro per le Messe (Mass Centre) a Monarch ed eventualmente trasformarlo in una parrocchia” ha spiegato don Maravilla.

“La nuova presenza in Botswana ci aiuterà come salesiani, perché saremo costretti a ripensare a ciò che abbiamo sempre fatto in Africa” aggiunge da parte sua don Alphonse Owoudou, Consigliere per la Regione Africa e Madagascar. “Il Botswana ci costringerà a chiederci cosa possiamo offrire ai giovani che ancora non hanno o che non gli è assicurato dallo Stato. Quindi ci farà lanciare delle belle iniziative nuove”.

A novembre don Maravilla visiterà il Bostwana insieme al Superiore di ZMB, e l’arrivo del primo gruppo di salesiani è previsto per il 2024. “Il Rettore Maggiore ha chiesto alla Visitatoria ZMB di preparare e inviare il primo gruppo di salesiani. Altre riorganizzazioni giuridiche potrebbero essere fatte in futuro, perché cinque Paesi in una Visitatoria la renderebbero una circoscrizione troppo grande”, ha concluso, infine, don Maravilla.

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